giovedì 2 settembre 2021

Somma pace anche in terra

Gesù spiega che con la sua Volontà non si perde mai tempo, ma si guadagna il tempo eterno. Importanza fondamentale dell'uso del tempo e imparare a non perdere tempo. Chi fa la Divina Volontà e vive in essa, sperimenta in questa terra pace somma, inizio vero della celeste beatitudine che aumenterà tanto quanti sono gli atti compiuti in essa. L'anima prenderà miriadi di atti di santità, di scienza divina, di bellezza e di amore tanto quanto vivrà nel Divin Volere operando in esso. Libro di cielo volume 20, 15 Dicembre 1926, 31 Dicembre 2020

15 Dicembre 1926 La noticina d’amore. Come ogni atto di Volontà di Dio fatto dalla creatura è un atto di più di beatitudine

Brano breve ma molto significativo. Due sono le realtà in cui direttamente ci porta a riflettere il testo ma ci sono alcune che sono indirettamente connesse. Il contesto del brano è che Luisa sta facendo gli atti nella dv passando in rassegna le cose create per metterci il proprio Ti Amo e come di non rado le accadeva si domanda se stava perdendo tempo. E Gesù, dopo aver ribadito che in ciascuna cosa creata corre il Suo Amore e c'è un diletto distinto in ogni cosa creata e...

"..Un diletto allora si gusta di più quando c’è compagnia, l’isolamento fa morire il gusto, sicché con la tua compagnia che fai col girare nella Creazione ci fai ricordare i tanti nostri diletti che furono messi da noi in ciascuna cosa creata, ci fai rivivere i nostri gusti e mentre tu diletti Noi, Noi dilettiamo te..." Gesù

La premessa di questo discorso è: "..Con la mia Volontà non si perde mai tempo, anzi seguendola si guadagna il tempo eterno.." Gesù

Punto fondamentale nella dv e della vita cristiana in generale: l'uso del tempo. Non serve avere tanto zelo come sant'Alfonso Maria de Liguori la cui biografia ha attestato un voto particolare cioè quello di non perdere tempo. Attenzione a non fare una cosa del genere a cuor leggero. Ma il santo racconta che durante la sua giornata (lui pregava 10 ore e lavorava 8 ore e con le altre 6 ore doveva fare il resto). La coscienza che il tempo terreno ci serve per procurarci un maggior o minor grado di gloria eterna e il tempo perso non torna più. Non dobbiamo mai disperarci su eventuali errori compiuti, esiste l'operaio dell'ultima ora. Se si sta parlando di una cosa positiva - tipo l'elogio della verginità - non è che si vuole far sentire una schifezza chi l'ha persa in maniera colpevole. E' andata così, faccio una confessione e richiesta di perdono al Signore, riparerò e con la vita santa che farò da oggi in poi cambierò. Altrimenti diventa impossibile compiere il bene. Se io ho perso un sacco di tempo fino ad oggi, pazienza perchè magari non lo sapevo bene, ma però ogni istante perso è un grado di gloria in meno quindi fai come l'operaio dell'ultima ora. Come mai è stato pagato come quelli della prima ora? Alcuni esegeti pensano che o Dio è buono o quello che ha fatto (sapendo che gli rimaneva poco tempo) ha supplito con lo zelo a quello che non ha potuto fare nelle ore precedenti e magari quelli della prima hanno lavorato con molto meno zelo.

Noi abbiamo un tempo terreno limitato e non possiamo di vivere nella dv se sprechiamo un sacco di tempo tutti i giorni. Prendersi un'oretta di ricreazione ok...non possiamo vivere nell'angoscia, ma cerchiamo di vedere l'uso che ne facciamo del tempo. Quante ore dedichi alla preghiera? Al lavoro? Alle opere buone? Alel opere di penitenza? Al sonno? Allo stare seduto a tavola? (non fare come il Curato d'Ars che non si sedeva nemmeno bevendo solo una tazza di latte al volo) e l'organizzazione del tempo è fondamentale. Quanti fedeli non hanno tempo per andare a Messa alla domenica? Su 98 ore alla settimana che abbiamo, noi non troviamo un'ora per dedicare al Signore? E pensi di poter sostenere un contradditorio con il Signore? Il problema è l'uso che noi scegliamo di farne del tempo che ci è affidato.

"..Sicché quanti atti di più fa in questo Fiat tanto più si rende proprietaria e forma un capitale più grande in lei di queste beatitudini le quali le danno pace somma in terra ed in cielo, perciò sentirà tutti gli effetti e i godimenti di queste beatitudini che si è formata in essa...." Gesù

Molto importante, per tutti noi, rendersi conto dell'uso che stiamo facendo del tempo che ci è stato affidato.

Secondo punto di meditazione: Gesù specifica una cosa. Cosa significa che quanti più atti faccio più aumenta la mia beatitudine? Devo vivere in maniera compulsiva ed ossessiva stare dalla mattina alla sera concentrato nel chiamare la dv in ogni minima cosa o fare chissà quanti giri al giorno? Premesse che più operazioni di questo genere - con calma - si fanno meglio è, Gesù non fa riferimento solo a questo. Non si tratta solo degli atti nella dv ma si tratta di Fare la Sua Volontà. La Volontà umana (che tutti quanti abbiamo) guasta anche le cose più sante, immaginiamo una persona che è ancora compromessa con il peccato, ha dei vizi gravi che non sta cercando di togliersi (maldicenza, gola, vanità, del fumo, si veste in maniera inadatta ad una figlia o figlio di Dio, vomita veleno contro il prossimo, ascolta i pettegolezzi, perde una barca di tempo di fronte alla tv, ecc...) ma che poi chiama la dv in ogni cosa che fa. Questa non è un'interpretazione autentica di ciò che Gesù sta dicendo, ci vogliono entrambe le cose: prima e più importante degli atti è farla la dv. La base, le fondamenta dell'edificio è farla la dv, i tuoi doveri di stato, i tuoi compiti (di prete, di suora, di marito, moglie, di figlio, sul lavoro ecc...); non possiamo non ricordare queste cose.

"..Sicché quanti atti di più fa in questo Fiat tanto più si rende proprietaria e forma un capitale più grande in lei di queste beatitudini le quali le danno pace somma in terra ed in cielo, perciò sentirà tutti gli effetti e i godimenti di queste beatitudini che si è formata in essa..." Gesù

La pace, l'amore e la Gioia. E' uno dei frutti dello Spirito Santo. "...le quali le danno pace somma in terra.." il segreto della pace è stare al 100% nella dv, chi è che sta inquieto, turbato, angosciato, ansioso, depresso, ritmi forsennati e non trova mai un'attimo di pace e preoccupato. E poi lamenti, paure, ecc.. gli esseri umani sono un groviglio di paure (paura del domani, delle malattie, della morte, di non essere accettati, di non arrivare alla fine del mese, di non essere amati, riconosciuti, paura di perdere il lavoro, di fare un'altro figlio, ecc....). Nella dv tutto questo non ci sta. Pace somma in terra e in Cielo sentirai gli effetti e godimenti che ci saremo formati in terra. Ogni volta che la dv noi la facciamo questa pace - quindi maggiori beatitudini avremo in cielo e in terra. Insieme alla pace arriva con la dv la beatitudine cioè la felicità. Tutto dipende da questo.

Io sono tanto infelice quanto più distante sono dalla dv, sono tanto meno nella pace quanto meno sono nella dv. Nell'atto di consacrazione alla dv che il don suggerisce fa si dice:

"..Essa sarà la mia vita, il centro della mia intelligenza, la rapitrice del mio cuore e di tutto l’essere mio. In questo cuore non avrà più vita il volere umano, lo bandirò per sempre e formerò il nuovo Eden di pace, di felicità e di amore..." Consacrazione alla divina Volontà

Chi vive nel dv ha questi tre frutti in maniera costante.

"..Vedi dunque che significa fare un atto di più o un atto di meno nella mia Volontà: è avere tanti atti di più di beatitudine per quante volte di più ha fatto la mia Volontà e perderne per quante volte ha fatto la sua.E non solo prende tanti atti di beatitudine ma tanti atti di santità, di scienza divina, tanti atti distinti di bellezza, d’amore, per quante volte ha fatto la mia Volontà...." Gesù

Ci si potrebbe fare un'altra ora di meditazione, quanti atti in più compio nella dv tanto più aumenta la mia santità personale, divento più santo. Scienza divina, tanto più vivo nella dv tanto più conosco Dio. Bellezza divina, se le persone non ci riconoscono più belli e la nostra compagnia non è gradita - se siamo abbastanza antipatici - è impossibile che una persona che viva nella dv sia antipatica. Questa bellezza non dipende da noi ma dal fatto che abbiamo iniziato a far abitare la dv in noi. Ecco la nostra vita diventa la realizzazione del primo comandamento: amerai il Signore tuo Dio e il prossimo come te stesso.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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