Il moto incessante dell'Ente Supremo è l'origine e il principio di sussitenza di tutto ciò che è. Se Dio volesse badare all'ingratitudine umana non farebbe nulla per l'ingrato e usurpatore genere umano. Fuggire i pensieri distruttivi e ogni forma di ripiegamento su se stessi. Libro di Cielo, Volume 35, 25 Dicembre 1937, Venerdì 15 Dicembre 2023
25 Dicembre 1937
La discesa del Verbo Divino. Come il Verbo partì del Cielo e contemporaneamente vi restò. Prodigi dell’Incarnazione. L’inizio della festa della Divina Volontà. Dio nelle sue opere mette da parte l’ingratitudine umana.
Abbiamo appena letto (ed ascoltato) la lezione di Gesù a Luisa, il penultimo Natale di Luisa. Questo brano è splendido ed abbastanza significativo e lungo.
La prima cosa fondamentale che Gesù ci rivela:
"..Ora, tu devi sapere che il nostro Ente Supremo possiede in natura il suo moto incessante...." Gesù
"..Se questo moto potesse cessare anche per un istante, ciò che non può essere, tutte le cose resterebbero paralizzate e senza vita, perché tutte le cose, la vita, la conservazione e tutto ciò che esiste in Cielo ed in terra, tutto dipende da quel moto..." Gesù
La teoria del motore immobile, dato che c'è il movimento in tutto ciò che vediamo e quindi ci dev'essere un principio di tutti movimenti. Dio muove senza essere mosso da nessuno. Perchè parlando del moto incessante, Gesù afferma che se il suo moto cessasse tutto resterebbe senza vita. Non esiste nulla che sia senza moto. Se qualcuno, per mancanza di attrezzatura culturale lo pensasse, non c'è nulla che stia fermo, anche il muro. Il muro come tutte le materie è fatto di atomi e gli atomi non sono fermi, gli elettroni girano attorno al nucleo. L'elettrone il protone, il protone gira impazzito attorno all'elettrone. Anche se siamo fermi fisicamente, il nostro corpo non si ferma mai e se si fermasse saremmo morti. Anche se dormiamo, respiriamo, il nostro cuore batte, il nostro cervello lavora, ecc... Se il nostro corpo si fermasse del tutto, moriremmo. Di questi tempi ci sono dei funerali - il don lo vede - gente disperata, ecc... chi è che può ignorare che esiste la morte? Tutti questi moti che abbiamo dipendo dal moto primo dell'Altissimo che è stato origine al mistero dell'Incarnazione. Poi Gesù parla della sua Incarnazione e delle operazioni ad- extra della Santissima Trinità.
La divina volontà non regna in noi se non la facciamo regnare, dobbiamo volerlo. La nostra volontà è libera e dobbiamo usare la nostra volontà con il cervello, gli angeli caduti si sono corrotti perchè hanno fatto un'atto di prevaricazione del tutto folle ed irragionevole, ma la volontà può andare contro il cervello. La volontà può agire lasciandosi dominare da una montagna di passioni seminando devastazioni a non finire intorno a noi e dentro di noi; noi stessi dobbiamo decidere di orientare la nostra volontà al bene.
Luisa “Carino bambinello, dimmi, che cosa facesti quando vedesti la tanta ingratitudine umana al tanto tuo Amore?” E Gesù:
“Figlia mia, se avessi tenuto conto dell’ingratitudine umana al tanto mio Amore, avrei preso la via per andarmene al Cielo; quindi avrei contristato e amareggiato il mio Amore e cambiato la festa in lutto. Onde vuoi sapere che faccio nelle mie opere più grandi per farle più belle, con pompa e con lo sfoggio più grande del mio Amore? Metto tutto da parte, l’ingratitudine umana, i peccati, le miserie, le debolezze e do il corso alle mie opere più grandi, come se queste non ci fossero....." Gesù
"..ma l’uomo non aveva detto neppure un grazie per i tanti beni ricevuti, era stato il vero ladro, l’ingrato, l’usurpatore dei beni nostri..." Gesù
Il don si augura che anche noi possiamo sentirci ladri, e se non lo siamo oggi lo saremmo stati nel passato. Il che è una cosa imperdonabile di per sè poi ringraziamo il Signore che non ci fa caso. Siamo stati bombardati di bene. La gratitudine è un'atto cardinale della Giustizia, se hai ricevuto un beneficio lo devi riconoscere, apprezzare e chi te l'ha dato dev'essere ringraziato altrimenti sei un cafone inqualificabile.
Gesù ha fatto lo stesso il bene, come se nessuno lo avesse offeso.
"..Se Io avessi voluto badare ai mali dell’uomo, non avrei potuto fare opere grandi, né mettere in campo tutto il mio Amore; sarei rimasto inceppato, soffocato nel mio Amore. Invece, per essere libero nelle mie opere e per farle più belle che posso, metto tutto da parte e, se occorre, copro tutto col mio Amore, in modo che non vedo che Amore e Volontà mia e così vado avanti nelle mie opere più grandi e le faccio come se nessuno mi avesse offeso, perché per gloria nostra nulla deve mancare al decoro, al bello e alla grandezza delle nostre opere..." Gesù
Il bene non ti viene riconosciuto? E che se ne importa...anche se ti dicono male di te quando operi il bene ecc... non importa, falle per Dio - come dice il don - fa il bene per Dio. Prima cosa. E poi Gesù dice un'altra cosa:
"..Perciò vorrei che anche tu non ti occupassi delle tue debolezze, delle miserie e dei tuoi mali, perché quanto più si pensano, tanto più debole ci si sente, tanto più i mali affogano la povera creatura e le miserie si stringono più forte intorno ad essa. Col pensarli, la debolezza alimenta la debolezza e la povera creatura va cadendo di più, i mali prendono più forza, le miserie la fanno morire di fame; invece col non pensarli, da se stessi svaniscono. Invece, tutto al contrario per quanto riguarda il bene, un bene alimenta l’altro bene; un atto d’amore chiama l’altro amore; un abbandono nel mio Volere fa sentire in sé la nuova Vita Divina. Sicché il pensiero del bene forma l’alimento, la forza, per fare l’altro bene..." Gesù
Non coltivare i pensieri negativi, balordi ed atossicanti. Più ci pensi e più mali ti affogano dentro. L'episodio del Vangelo della donna curva, il don conosce persone che hanno passato una vita a passare con la schiena curva, sempre a guardare verso il proprio ombelico, a pensare alle proprie miserie, ferite, ecc.. e a piangersi addosso vivendo una vita orribile. I nostri pensieri vanno controllati, non possiamo pensare a qualsiasi cosa che ci passa per la testa. Ci sono pensieri negativi che non solo soltanto impuri, ci sono i pensieri di giudizio verso il prossimo che sono ultra- tossici, di critica, maldicenza e non parliamo di pensieri di gelosia ed invidia che albergano anche nelle parrocchie. Se uno asseconda queste cose qua distrugge sè stesso e il prossimo. Nell'ascesi dei pensieri non devi pensare a ciò che è negativo, pensa al bene, guarda il bene e pensa il bene. Anche quando si danno comportamenti esemplari. I padri del deserto vivevano dentro le grotte in Egitto e dentro queste grotte ricevevano le persone. I padri del deserto dicevano: supponiamo che dentro la grotta di un confratello entri una bellissimma donna, ben vestita e resta lì dentro 15 minuti e poi esce fuori tutta quanta scarmigliata e mentre esce si sta un pochino ricomponendo e rimettendosi a posto. Che pensi? Tu devi pensare che quella è un'indemoniata, il padre gli ha fatto un'esorcismo di prima categoria e quella ha avuto delle reazioni impressionanti e si sta ricomponendo. Punto e basta. Capite cosa sta dicendo il don? Queste cose (pensieri negativi) attossicano la persona. Il don conosce persone che hanno avuto anni e anni di cammino spirituale, ma stanno ancora intortate con pensieri balordi. Non devi dire nulla a nessuno ma non ci devi pensare perchè si pecca anche con il pensiero. Se penso ad una mia debolezza, miseria o situazione che ho vissuto io li alimento --- porta il pensiero al Signore e quando si ripresenta non ci pensare, pensa ad altro.
".. Io venni sulla terra per coprire tutto col mio Amore, per affogare gli stessi mali e bruciare tutto col mio Amore. Per giustizia volevo rifare il Padre mio, perché era giusto che venisse reintegrato nell’onore, nella gloria, nell’amore e nella gratitudine che tutti gli dovevano..." Gesù
Dio ha creato tutto quanto e nessuno gli ha mai detto grazie. Dovremmo essere capaci di vedere l'amore di Dio. Il don ricorda che un cardinale diceva sempre che la più alta forma di preghiera è il ringraziamento. E ha ragione. Prima di presentare liste di richiesta dobbiamo saper ringraziare. Anche se Dio non desse ciò che chiedo, dovrei iniziare a ringraziare Dio per i beni passati e per ciò che ho (vita, anima, respiro, ecc...). Puoi anche avera vita che è un'inferno ma poi - se hai la vita - puoi andare in Paradiso. Se il Signore ti ha martoriato nella vita terrena un motivo ci sarà e magari lo saprai nell'altra vita.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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