Nuova lezione di Gesù sul desiderio di Dio di avere il ricambio di amore della creatura. Le devastazioni prodotte dalla volontà umana. Libro di Cielo, Volume 35, 26 Febbraio 1938, Giovedì 4 Gennaio 2024
26 Febbraio 1938
Dio riconosce Se stesso in chi cerca di riconoscere Dio nelle opere sue. Felicità che riceve Dio per l’amore della creatura. Il posto che ha l’uomo nella Creazione e nella stessa Divinità se vive nel Volere Divino.
"..La nostra Volontà regnante metterà in vigore tutte le opere sue e restituirà alla creatura ciò che perdette col fare la sua volontà, la quale è devastatrice di tutti i beni, spezza tutte le comunicazioni con le opere nostre e col suo stesso Creatore e si rende come un osso spostato che perde la comunicazione con tutte le sue membra e serve solo a dare dolore.” Gesù
Cosa si siamo persi con il fare la nostra volontà? Tutto quello che Gesù ha descritto prima nel brano. Pensiamo a quello che dice Gesù, devastratrice di tutti i beni. Quanti beni ci siamo già sprecati, quanti ne abbiamo buttati alle ortiche. Nostro Signore non si fa superare in generosità ma purtroppo un sacco di roba non l'abbiamo mai avuta, speriamo arrivi in futuro, l'abbiamo perduta e roba buona dicono a Roma, roba bella e santa. Non solo ma spezza tutte le comunicazioni con le opere di Gesù. Adesso è inverno (quando è stata fatta la meditazione), chi ha la fortuna di poter andare in montagna con la neve, è tutta roba fatta per noi. Se una persona fa un film stupendo e se non lo vede nessuno che senso ha quel film? E' come se una persona avesse una filmoteca inesauribile e non vedesse un tubo, stà lì ramingo, impalato ed annoiato e non vede nulla.
"..e col suo stesso Creatore e si rende come un osso spostato che perde la comunicazione con tutte le sue membra e serve solo a dare dolore.” Gesù
Che è la cosa ben più grave: non si percepisce la presenza di Dio, il nostro intelletto non è illuminato dalla sua Luce, discernimento zero, gioia che viene dalla presenza di Dio zero, pace zero e vita da schifo, da cani e soggezione alle più basse e becere passioni. C'era un programmino dell'indimenticabile Corrado Mantoni che si chiamava il pranzo è servito - e si potrebbe dire il pranzo è servito dalla nostra umana volontà: sterco e letame con acqua di fogna. Con dessert finale si rende come un'osso spostato perchè - perdendo la comunicazione con le altre membra - dà dolore e fa star male sè stesso e il prossimo. Questa roba se la mangia la quasi totalità degli esseri umani - tra cui anche molti battezzati - che campano così. Nella Chiesa cattolica c'è la pienezza della Verità e dei mezzi di santificazione.
Andiamo a vedere cosa ci siamo persi:
"..Molto più, che quelle del Cielo sono nostre, nessuno ce le può togliere; invece quelle che abbiamo attraverso l’amore della creatura, sono nuove per Noi e formano le nostre nuove conquiste..." Gesù (parlando delle gioie)
La Gloria Essenziale di Dio non gliela tocca nessuno. Certo che sono nuove quelle che gli danno le creature. Io sono io e tu sei tu, io il mio amore lo dò a chi voglio, nessuno mi può obbligare a farsi amare e il mio/ tuo modo d'amare è unico, perchè siamo unici. Se tu a Dio questo amore Lui non lo avverte. E questa è una scelta. Se io rifiuto il mio amore a Dio, Lui questa cosa non la conosce, la conosce il linea teorica perchè sa qual'è la mia modalità però non la vive perchè non gliela dò se non lo amo. E Gesù aggiunge anche:
"..per Noi, essere riconosciuti è la più grande Gloria, l’amore più intenso che riceviamo e con l’essere riconosciuti ci formiamo il nostro esercito, la milizia divina, il nostro popolo, dal quale non esigiamo altro che il tributo d’essere amati e mettiamo a sua disposizione tutte le opere nostre per servirlo, abbondandolo di tutto ciò che può renderlo felice. Se non ci riconoscono, restiamo come il Dio senza esercito e senza popolo. Com’è doloroso mettere tante creature alla luce del giorno e non avere né un esercito, né un popolo...." Gesù
".. Sicché in chi vive nel nostro Volere vediamo la continua catena d’amore che mai si spezza ed il nostro Amore trova il suo poggio dove poggiarsi per poter dire incessantemente: “Ti amo, ti amo, ti amo.” Il nostro Amore quando non trova l’amore della creatura, resta sospeso e dà in grido di dolore, quasi vuole assordare la creatura per dirle: “Perché non Mi ami?” Il non amarci è la ferita più crudele per Noi..." Gesù
Il don ha intenzione di essere cassa di risonanza di quello che vien dall'Altissimo. Sappi che l'amore e la volontà che tu puoi dare a Dio, se non gliela dai non gliela può dare nessuno al posto tuo. Una delle cose divertenti del Paradiso è che ci saranno (Tenera Amata) una rete di amori stabiliti da Lui nel creare le creature che sarebbero dovuti essere in Terra ma a causa del Peccato Originale qua in terra non vivremo. E conoscere tante forme d'amore differenti sarà un godimento immenso. Basterebbe la visione beatifica, e a Dio basterebbere la gloria essenziale e quindi come mai cerca l'amore della creatura? E' un di più. Se uno conosce Dio fa proprio strike, perchè è un pozzo senza fondo. Beni senza fine. Felicità sempre nuovi. Una catena d'amore che non si spezza. L'amore è eccessivo, esagera. C'è soltanto una cosa nella quale si può esagerare - per il resto misura ed equilibrio - se l'amore è amore, dà in eccesso. L'amore è divino, Dio esagera. Chi va a Messa tutti i giorni, non è che fa un favore al Padre Eterno ma fa un favore a sè stesso (se bene la comunione e la Messa) perchè quello che riceve è il Paradiso sulla terra. Per chi può andare a Messa tutti i giorni. Quando una persona ama e vuole stare con l'amato, quando due persone non si sopportano nello stare assieme, non va bene così. L'amore non vede l'ora di stare assieme. E non finisce mai. Non è che una persona dice: sono stato a Messa per tre anni ogni giorno e adesso basta, ma adesso basta. Per chi ama la preghiera ecc... diventa un piacere, il don dispiace di non avere la giornata più lunga per poter pregare con più calma. I primi tempi pensavano che il don - appena diventato prete - pensavano che fosse impazzito o che fosse caduto in depressione quando per lui era iniziata una luna di miele con l'Altissimo. L'amore che ha incontrato con il Signore è più grande di quello che aveva con la ragazza (che ha lasciato).
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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