domenica 30 giugno 2024

Custodire la pace e fuggire il turbamento

Nuova lezione di Gesù sul turbamento e sull'importanza di custodire la pace del cuore, senza la quale non si può gustare la dolcezza, l'amore Libro di Cielo, Volume 34, 6 Maggio 1937, 19 Ottobre 2023

6 Maggio 1937 Come Gesù non sa che cosa farne di un'anima che non possiede la pace. A chi vive nel Voler Divino Dio fa dono di tutte le opere sue ed anche della sua stessa Vita, per farle vedere quanto e come vuol essere amato.

"..Quindi sii attenta, fa’ che l'anima tua sia imbalsamata dalla nostra pace divina, perché non conosciamo che cosa sia turbamento e tutte le cose ti porteranno il sorriso, la dolcezza, l'amore del tuo Creatore." Gesù

Potremmo chiamarle le consequenziale. Se tu sarai imbalsamato dalla pace divine, tutte le cose ti porteranno la pace divina, ma se ciò non farai, tutte le cose non ti porteranno la pace divina quindi se tu non avverti il sorriso del tuo Creatore, vuol dire che c'è qualcosa che ti turba ed impedisce di vivere queste delizie divine. Il turbamento e la pace è oggetto di tante considerazioni di Gesù nei primi volumi. Il turbamento non viene mai da Dio e noi dobbiamo scacciare il turbamento dalla nostra anima e capire - cosa non semplice - da dove viene il nostro essere turbati.

La Madonna - nel Vangelo - pare aver vissuto un turbamento nel Vangelo all'annunciazione. Da cosa è stata turbata? Ha visto un'Angelo? Secondo il don no, un pò come l'idea di san Giuseppe anziano. Questa cosa è nata da un lato attestato di stima della Madonna perchè è sempre dipinta come Vergine di Dio e un giovanotto per quanto santo avrebbe potuto turbarla...ma non è andata così: san Giuseppe non era il nonno di Maria, era una persona che gli poteva stare a fianco. Maria Santissima ha avuto questo turbamento, l'interpretazione più bella che è stata data secondo il don è che la Madonna ha capito bessimo il saluto dell'Angelo, cioè si è resa conto che Lei era l'Immacolata, l'Eletta, ecc... è stato un'attimo, la Madonna ha pregato per una vita per conoscere la madre del Signore, non era una peccatice ma non si sentiva degna o non aveva mai immaginato di essere Lei la prescelta. Oggi girano un sacco di veri e presunti mistici, quando uno lo è veramente, si mette sotto un'autotreno di terra e desidera stare nascosto perchè la prima cosa che pensa: ma io non dovrei trovarmi in questa posizione e c'è questa sorta di quasi di imbarazzo.

C'è un turbamento che è un pò rappresentato nel corso della storia della salvezza: tutte le chiamate, non temere Giuseppe, non temere Mosè, Isaia, Geremia, ecc...quando Dio si manifesta c'è una cosa del genere ma non fa male. Invece ci sono i turbamenti che fanno male. In Dio non c'è turbamento perchè in Lui c'è soltanto la dv. Quanto noi stiamo più dissonanti dalla Divina Volontà, quanto più siamo turbati. Prima facciamo i casi oggettivi e ci sono turbamenti causati dal demonio per impedirci di godere del sorriso del Creatore. Il più grande turbamento è di chi vive nel peccato, chi non vive in grazia di Dio la pace se la sogna la notte, e non fa niente che viva nei godimenti e piaceri, la pace non sa nemmeno cosa sia. Il turbamento per antonomasia è la separazione da Dio. Poi possono esserci le circostanze della vita: pensieri, problemi, situazioni, ecc... Le circostanze: questa causa di turbamento dobbiamo eliminarla (come la situazione del peccato) questa la si elimina abbandonandosi, i problemi che arrivano li si affronta piano piano e quelle cose che ci disturbano noi dobbiamo entrare nell'ottica di neutralizzarne la portata devastante e trasformare questa cosa nella riflessione e nella ponderazione mettendoci davanti a Dio ricordandoci che le cose che ci accadono o Dio le vuole o le permette. E quindi chiediamo a Gesù: cosa succede? Cosa vuoi farmi capire? Così la portante devastante del turbamento viene smorzata o diminuita. E poi ci sono quelli soffiati dal diavolo: per esempio pensare al passato e pensare di averne fatte troppe e che Dio non ci possa perdonare o - cosa ampiamente utilizzata dai tiranni: la paura del futuro. Cosa andrà a succedere? Morirò? Gli scheletri nell'armadio che abbiamo o le ferite che non abbiamo sanato (vedasi il Ciclo di Catechesi dal Non Senso alla vita di Cielo).... il nostro passato è una polveriera. Se il diavolo ci butta un pò di polvere da sparo e accende una miccia è una deflagrazione.....se non abbiamo sanato tutto fatto davanti anche a Gesù Ecuarestia ecc... la paura del futuro è sempre mancanza di fede ad avviso del don molto colpevole. Per San Paolo dice che tutto concorre al bene di coloro che credono in Dio. Tutto non la maggioranza. E questa paura è alimentata dalla mancanza di fede e di abbandono. Poi abbiamo altre forme particolari: una delicata sono le percezioni distorte della realtà tipiche delle personalità fragili o psicolabili e che si portano dietro un marasma interiore e che si distruggono la vita (e la distruggono anche a coloro che gli stanno intorno) vivendo continuamente in pena (non nel senso santo e buono del termine tipo anima vittima), ma è la pena di chi si tortura e tortura il prossimo per tante cose che non esistono. Monsignor Petrocchi - era anche uno psicoterapeuta diceva: lo psicotico è colui che ha dei problemi psicologici ma è convinto di non averli, pensa che sono gli altri che sono sbagliati e che non lo capiscono e nelle forme più gravi porta delle gravi patologie. Ma una persona che campa così non sa cosa sia la pace. Le forme irragionevoli che dipendono dalle nostre debolezze post - peccato: la paura è sempre un sentimento negativo, la paura dobbiamo cercare di superarla: la claustrofobia, le vertigini, chi si impressiona per chi vede un pò di sangue ecc... noi non possiamo mandarci a storto la giornata per colpa di un'evento. Il don ha conosciuto persone che per non prendere la metropolitana, in grandi città, si facevano chilometri a piedi, grattacieli di 30 piani se li facevano a piedi perchè erano terrorizzati dal prendere l'ascensore. E come facciamo? Si sistemano queste cose. Questo è il problema delle anime delicate: gli scrupoli. Cosa fa il diavolo? Prende la bontà della persona, lo scrupolo è una persona generalmente buona ed inizia a prospettargli una serie di cose, trovandosi degli appigli per cui la persona inizia ad agitarsi ma in modo infondato. Magari lo scrupoloso vede il male dove non c'è e non vede il male dove c'è. Sta dentro una situazione di morte ed è tutto tranquillo. Però la spia è il turbamento. Adesso si sta vivendo un momento delicato, ma come si vive questa situazione? Il don ha conosciuto persone che in circostanze di avversità recenti (covid?) ha detto: scusate, ma qual'è il problema? Dovrò morire? Non vedo l'ora - non perchè sono un masochista - ma noi siamo fatti per il Cielo e se è arrivato l'appuntamento benvenuto..e se ci sarà da soffrire offriremo una croce a Gesù. Poi guariremo. C'è da rischiare di perderci qualcosa, mi affiderò al Signore che provvederà e quarta possibilità: non succederà assolutamente niente; meglio. E poi? Se uno non sta attrezzato se entra in panico è la fine. E di conseguenza la gente entra in panico ascoltando il telegiornale e news a destra e a sinistra, o la gente agitata che ascolta l'apparizione X, il veggente Y, la profezia Z ecc.. poi dicono, ecc... non si può campare così. Ma dentro questo marasma dove la trovi la divina volontà? Capite perchè Gesù ci ha dedicato 10 volumi e perchè ci fa rifare un ripasso? Non è che il diavolo smette di tormentarci.

"...Figlia mia, bada, che io non so che farne d'una anima che non sia pacifica. E’ la pace il mio celeste soggiorno, è la pace il campanello che con suoni vibranti e dolci chiama il mio Volere a regnare. La pace possiede voci così potenti che chiama tutto il Cielo, lo rende attento per farlo essere spettatore delle belle conquiste dell'operato del Volere Divino nella creatura. La pace mette in fuga le paurose tempeste e fa sorgere il celeste sorriso dei Santi, l'incanto più bello d'una primavera che mai finisce, perciò non mi dare questo dolore di non vederti in pace...." Gesù

Qual'è il minimo comun denominatore del turbamento e dell'assenza di pace? La mancanza di fiducia profonda nell'amore illimitato che Gesù ha per noi. Se non ce hai la fiducia non lo godi l'amore. Se hai il turbamento non lo godi. Quando una persona ama, vuole dare e darsi tutto, senza trattenere nulla. Nella logica dell'amore, mio e tuo non esiste. La Consacrazione della Madonna Totus Tuus è questo: noi diamo le nostre cose in dono alla Madonna e Lei ci dà per grazie le sue. Se tante cose ci sembrano lontane è perchè non si possono godore perchè non c'è questa situazione.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

venerdì 28 giugno 2024

Lasciarsi lavorare dalla Divina Volontà

Lasciarsi lavorare dalla Divina Volontà che vuole fare di ogni anima un suo capolavoro per allietarle la vita sulla terra e perché essa allieti il Cielo stesso fin da questa terra. Libro di Cielo, Volume 34, 25 Aprile 1937, Mercoledì 18 Ottobre 2023

25 Aprile 1937 Prodigio dell'atto operante della Divina Volontà nella creatura. Come chi la fa operare in essa è la sospirata, la benvenuta, la beniamina di tutta la Corte Celeste. Tutto ciò che si fa in Essa acquista la virtù di produrre vita divina.

Oggi facciamo la meditazione dalla fine e torniamo indietro, verso il principio.

"..Perciò sii attenta e fatti lavorare da un Volere così Santo che tanto ti ama e che vuol essere amato." Gesù

Abbastanza di recente, c'è stata la parabola dei vignaioli omicidi e l'immagine della vigna. Nell'AT la vigna è la casa d'Israele che deve essere lavorato da Dio che manda - ordinariamente - alcune persone perchè lo lavorino. Riflettiamo l'immagine della vigna: perchè Gesù insiste sul fatto che è importante fare gli atti nella dv? In Paradiso tutti aspettano i miei e i tuoi atti, ma cosa ci sta? Ci sta che io stesso e tu stesso sei un'atto della dv, l'immagine della vigna è una cosa preziosa, è una pianta delicata, che può produrre vini buonissimi...pensate a quante varietà di vini abbiamo in Italia. Sono tutti diversamente buoni. Una cosa è certa, che nella loro bontà e squisitezza, sono uno diverso dall'altro, ma l'uva è sempre la stessa, e dalla diversità dei vitigni dipendente dal terreno, il clima, ecc.... Perchè il Cielo aspetta un'atto nel dv che fai tu? Cosa hai? Nulla, ma hai che sei tu, e un'altro tu non ci sta, quindi la dv è una ecc... ma un'atto fatto nella dv da te, è un'atto personale, porta quella sfumatura che lo rende unico e fa innamorare il Cielo. Tenera Amata, nei suoi scritti si legge, che ogni anima raggiunge la salvezza è una gioia per il Cielo, perchè ogni anima porta al Cielo una particolare gioia di cui non ce ne stanno altre, tutti i dannati apportano da un punto di vista accidentale un vuoto. Anche se con la nostra volontà possiamo corromperci ma quello che è uscito da Dio è bellissimo. Noi dobbiamo senza false superbie e senza false umiltà, il falso non va mai bene. Dio non fa mai una cosa uguale all'altra. Voi immaginate per tutta l'eternità, una gioia che non sia mai uguale all'altra. Anche noi, nelle cose più ordinarie, le cose gradevoli, chi è appassionata di cinema magari se vede un bel film se lo rivede almeno un paio di volte, ma piace essere sempre sorpresi con cose nuove belli. Tenera Amata fa capire che queste inclinazioni (a vedere sempre qualcosa di nuovo) sono qualcosa che ci portiamo dentro, perchè Dio ci farà felici così e l'anima lo sa dentro il cuore. La nostra anima - la nostra perla preziosa o la parabola della mina, quelli che viene dato una mina a ciascuno e poi gli viene richiesto di restituire, alcuni dicono che sia l'anima - io sono un'individuo del genere umano, la mia anima è mia, ma l'anima la posso portare attraverso l'uso delle mie facoltà spirituali in Paradiso o posso perdermi. E per evitare di dannarci dobbiamo farci lavorare dalla divina volontà. Nostro Signore cura la nostra vita con molta attenzione, il Signore ci guida e ci conduce e ci lavora ma ci dobbiamo lasciare lavorare. Non siamo come l'argilla che non ha volontà propria. La Madonna viene chiamata la forma di Dio, Lei completamente plasmata da Dio, si è fatta fare tutto volontariamente e liberamente. Dio se l'è fatta come piace a Lui. Ma non l'ha fatta in automatico. La Madonna si è fatta lavorare talmente tanto da diventare la Madre di Dio. Se noi ci facciamo lavorare completamente dalla divina volontà, diventeremo bellissimi e faremo della nostra vita un prodigio.

"..E quando ha formato la pienezza del suo capolavoro, se la porta al Cielo, come trionfo, vittoria della sua potenza ed arte Divina, che sa e può fare nella creatura, purché si presti a vivere con Essa e si faccia portare nelle sue braccia..." Gesù

Sarebbe bene che noi ripensassimo alla nostra vita: quante volte, anzichè farci lavorare dall'Altissimo abbiamo preso il timone della nostra esistenza, il don suggerirebbe di non farlo. Perchè tutte le volte che lo facciamo combiniamo disastre. Questa non è una dimensione passiva e quitistica, farci guidare dall'Altissimo consiste nell'avere quella docilità interiore, abbiamo un sacco di idee sballate di Dio, non siamo capaci di capire tante cose, per esempio quando si entra in questo mondo, fatti attento ai continui atti d'amore Dio ti riserva in ogni istante (nell'aria che respiri, il cuore che batte, ecc..) e se tu ti abbandoni, uno rimane senza parole. Perchè dici: ma allora è proprio vero che Dio pensa a me fin nei minimi dettagli e non è una chimera o qualcosa di lontano? E si cura per rendermi la vita meravigliosa (con le croci). Oggi proviamo un pò a pensare a quanti guai combiniamo quando facciamo le cose di testa nostra. Quando non ponderiamo, quando non facciamo discernimento, quando abbiamo mancanze di fede, ecc....

"Figlia mia, com'è bella la mia Volontà, nessuno può darsi il vanto d'amare la creatura come Essa l'ama, è tanto il suo amore, che Essa vuol farle tutto,...."

Dio lo vuole fare con tutti, non con solo qualche categoria e non ci sono persone esclusi a priori. Ci sono anime elette come Padre Pio e poi ci sono anime normali tipo quella dell'operaio che ha la sua bella famigliola che hanno fatto 5 figli ecc... non è un fuoriclasse come Padre Pio, ma agli occhi di Dio non c'è cura differente. Ognuno è un vino differente.

"....non la vuole affidare a nessuno, col suo Fiat la crea, la cresce, l'alimenta, la porta sempre fra le sue braccia di luce, le fa da Maestra insegnandole le scienze più sacre, le rivela i segreti più reconditi e nascosti del nostro Essere Supremo,..." Gesù

Ci sono alcune operazioni che Dio non affida a nessun'altro. Vi ricordate la 4° ora della passione: prepararsi le anime - lavando i piedi agli apostoli - era finalizzato, motivo per cui al giovedì santo è stato trasformato in un teatro - ma Gesù se le prepara personalmente le anime che devono fare la comunione. Un compito così grande Gesù non l'ha voluto affidare nemmeno alla Madonna. La Crea....noi ci stiamo perchè siamo stati creati e Dio ti ha voluto, pensate ai traumi di alcune persone che sanno di essere nati per sbaglio, tu ci sei perchè sei stato voluto da Dio. Dio ci insegna le scienze più sacre se impariamo ad ascoltare Gesù nel frastuono. E' il Signore che ci parla dentro se ci mettiamo in condizione di ascoltarlo. Troviamo un tempo per trascorrere le giornate con Dio, non soltanto dire a Gesù ma provo ad ascoltare ciò che mi vuole dire.

"..la mette a conoscenza del nostro amore, delle fiamme che ci bruciano, per farla bruciare insieme con noi, in ogni atto che fa, non la lascia mai sola, corre per mettervi la sua vita...." Gesù

"..Onde chi la fa operare negli atti suoi, è la nuova gioia del Cielo, la benvenuta, la beniamina, la sospirata di tutta la corte Celeste, molto più che gioie di conquiste non ce ne sono lassù e perciò le aspettano dalla terra..." Gesù

Tutti operano nella divina volontà in Cielo, ma tu non sei tutti, sei tu. E questo dipende dal fatto che Luisa - dopo aver pensato alla dv - pensa e dice:

"...E io, nel sentir ciò, sorpresa ho detto: Amor mio, se porta quest'atto in Cielo, la povera creatura resta senza e come digiuna di quest'atto. E Gesù ha soggiunto: "No, no, figlia mia, l'atto è sempre suo, nessuno lo può togliere e mentre allieta la Patria Celeste, resta come base, fondamento e proprietà nel fondo dell'anima, la conquista è sua e mentre allieta la corte celeste, essa nulla perde, anzi sente in sé la virtù creatrice e continua del mio Fiat in atto di fare sempre nuove conquiste e, mentre resta nell'anima,..." Gesù

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

giovedì 27 giugno 2024

Il "basta" non esiste per Dio

Dio è felice di felicitare i suoi figli con felicità sempre nuove. Solo chi vive nella Divina Volontà, entra in questo gioco divino. E Dio non dice, non vuole e non sa dire "basta". Mai. Libro di Cielo, Volume 34, 18 Aprile 1937, Martedì 17 Ottobre 2023

18 Aprile 1937 Incontri continui tra il Volere Divino e la creatura. Come chi vive in Esso ha formato il piccolo maricello del Fiat. Come corre sempre in ogni cosa per dare nuove grazie e nuovo amore.

Altro brano che se uno se lo legge superficialmente uno non nota delle cose, ma a rileggere certe cose è diverso. Tutto sta nell'aprire il nostro cuore all'amore di Dio in modo continuato e in modo soprendente. Immaginiamo se Dio dicesse a me o a te:

"..“son qui, dimmi che vuoi, mi renderai più felice se mi metti in condizione di poterti abbondare di più, affinché felicitandoti, io mi senta più felice, per la felicità della figlia mia......"

Una persona dovrebbe fare le capriole. Pensiamo cosa significa. Queste cose valgono per tutti tranne per coloro che non vogliono vivere nella divina volontà, siamo sempre noi che ci tagliamo fuori. Dio è fatto così, lo sappiamo dalla Sacra Scrittura: Dio è amore (san Giovanni) e san Tommaso d'Aquino dice che c'è soggetto e predicato verbale, vuol dire che quel predicato sta definendo l'essenza, e sappiamo che l'Essenza divina è amore perchè Dio è Trino. Il motivo per cui Dio è Trino e non può non esserlo, la comprensione della Santissima Trinità è un mistero che trascende, ma quello che si capisce: dire che le persone sono coeterne, nessuna viene prima o dopo, ecc... sono un solo Dio ecc... che significa? Che Dio è amore, Dio non è amore solo fuori di sè ma ama noi perchè è amore in sè. Dio ha creato per amore. Ha creato perchè nella sua esuberanza d'amore, comunicare la sua pienezza di vita e di felicità agli esseri intelligenti - Angeli ed umani in primis - ma non è detto che siano altri popoli nell'universo. Non gli ufo ma altre forme di vita intelligenti. Il problema è che dal peccato originale in poi, le persone dicono a Dio: io non ti voglio, io voglio fare da me, voglio uscire da questo circuito ma poi peggio per te - ma quando qualcuno rientra in campo, Dio è rimasto lo stesso quindi l'essere intrinseco di Dio di dare e felicitare - in Paradiso noi staremo per tutta l'eternità in una situazione di pienezza di felicità con l'Altissimo che se ne inventa una al nanosecondo per farti felice. Questo è il Paradiso. Quando si dice che il regno della divina volontà ripristina qualcosa del Paradiso sulla Terra, certo che ci stanno le croci, ci staranno le croci sul pianeta terra, ma non è solo croce.

"..“son qui, dimmi che vuoi, mi renderai più felice se mi metti in condizione di poterti abbondare di più, affinché felicitandoti, io mi senta più felice, per la felicità della figlia mia......"

Dio è felice di farci felice, quando una persona ama è felice della persona amata e gode nel farla felice. Questo è l'amore allo stato puro. I Santi spendevano la vita per felice Dio. Santa Margherita ha fatto scappare a Gesù una frase: ma tu sei fuori o tu sei matta. Faceva delle penitenze estreme che qualche commentatore ha fatto qualche ironia leggendo certe cose...ha sorpreso Nostro Signore. Perchè quando uno non capisce più nulla, non capisce più nulla. L'amore è fatto così. Quando il don pensa a queste cose dice: è normale, ma nello scorrere della vita - il segreto sarebbe vedere queste chicche continue ma siamo noi che ci avveleniamo la vita. E poi Gesù inizia a fare gli esempi.

"Figlia mia benedetta, l'amore eccessivo della Divina Volontà dà dell'incredibile, quando la creatura vive in Essa, forma il suo piccolo mare del Fiat nell'anima sua, Essa, tirata dalla sua stessa potenza, vuole sempre più ingrandire questo suo maricello, nel cerchio dell'anima...." Gesù

L'amore appare incredibile, lo dice Gesù quando la creatura vive nel divin volere. Voi sapete perchè non sappiamo vedere Dio in questo mondo? Perchè non potremmo reggere una felicità così grande, moriremmo all'istante. Noi in questa dimensione terrena, siamo in una situazione misera, per cui certe cose ce le possiamo prendere con il contagoccie perchè non siamo in grado di reggerle. Se noi ne avremmo di più. Quindi Nostro Signore qua inizia a sciogliere qualche limite.

"..Senti che fa, presa da amore irresistibile corre, corre sempre in ogni atto ch'essa fa, se vede che deve far uso della parola, corre, le va incontro, investe la parola col suo Fiat ed accresce la sua potenza Divina nella parola della creatura, se vede che deve operare, corre, le prende le mani, se le stringe, le investe col suo Fiat ed aumenta la sua potenza divina nelle opere di essa, se vede che sta per muovere il passo, corre, la investe e le dà tale potenza da correre sempre, verso chi corre sempre verso di essa, se ama corre per darle nuovo amore, se vede che desidera essere sempre più buona, corre ed aumenta la sua bontà, non vi è pensiero, palpito e respiro, che non investa col suo Fiat, per fare crescere la sua sapienza, la sua bellezza, il palpito del suo eterno amore...." Gesù

Se Gesù vede che non parliamo a vanvera e non facciamo peccati, Dio investe la parola con il suo Fiat ed accresce la sua potenza divina nella parola della creatura. Cosa succederà esattamente? Diventiamo sempre più sapienti, più belli - dice Gesù - e diventiamo sempre più capaci di ricevere il suo amore e di amare. Ma Gesù non si ferma.

"..Ma non è tutto ancora, credi tu che il mio Volere possa fare delle soste, nel correre sempre verso chi possiede il suo Volere?..." Gesù

Qua Gesù dà l'intenzione che Dio non abbia altro da fare che inventarsene sempre una, secondo dopo secondo per correre, per fare sentire più amata la creatura...se noi avessimo un pochino di cervello illuminato dalla fede, l'amore divino - la pecorella smarrita - Lui ama te e me come se non avesse altro da fare. E' così, Lui può fare questa cosa. Ogni ente creato è seguito dall'amore di Dio come se esistesse soltanto Lui. E questo vale per tutti, ma chi è che Dio amerà di un'amore immenso? Chi a questo gioco ci starà con un'amore immenso, ecco perchè la Madonna è la creatura prediletta dall'Altissimo, perchè da quando è stata concepita è stata al gioco al 100%, il Signore non ha avuto nessun limite nel dargli l'abbondanza dei beni.

"..Affatto, per correre si serve di tutto, se il Sole la investe, corre per darle più luce e siccome la creatura è più del Sole le dà le proprietà che contiene la luce, anzi le aumenta, le dà la sua dolcezza Divina, la sua fecondità, la varietà dei suoi profumi Celesti, il gusto dei suoi sapori divini, le sue qualità supreme come le più belle varietà dei colori e fa in modo, con la potenza del suo Fiat, che della sua amata creatura, più che Sole, non resti altro di essa, che Luce e calore, per investirla e farsi investire; se le soffia il vento, corre, la investe e col suo Fiat, aumenta la potenza del suo amore imperante, i suoi gemiti divini, per farla gemere coi suoi stessi gemiti e sospiri che venga il suo regno sulla terra, la bacia, l'accarezza, se la stringe forte, per farle sentire quanto l'ama e come vuol essere riamato, se beve l'acqua corre, per investirla con la sua freschezza e con i refrigeri Celesti, se prende il cibo corre, per alimentarla col cibo della sua Volontà, affinché la vita divina cresca nella creatura, si raffermi e si confermi maggiormente in essa...." Gesù

In che senso più luce? Il Sole fa maturare i frutti,.....il vento ci avvolge, che cos'è il vento? ("..la bacia, l'accarezza, se la stringe forte, per farle sentire quanto l'ama..") Spesso nei matrimoni in crisi o altre situazioni, la gente dice: ah, il coniuge lo sa che l'amo, ma in che senso? Deve pensare che è amata perchè l'altra persona non la picchia, porta i soldi a casa, la rispetta...già di questi tempi ok, ma il problema è che quando uno ama, vuole che l'amato/a si senta amato e se ne inventa uno al secondo perchè ciò accada altrimenti questo non è amare. Il sentirsi amato non è un processo intellettuale. Immaginate tante prediche trite e ritrite sull'amore di Dio e sulla sua Misericordia, ecc.... sono discorsi di aria fritta. Perchè è altra cosa quando l'amore di Dio lo percepisci, quando ti senti amato. Non è semplicemente un sentimento, non cadiamo mai nel sentimentalismo però farsi sentire quanto l'ama - lo dice Gesù - e come vuole essere riamato. Abbiamo fatto qualche piccola sorpresa a Gesù (magari non qualcosa si estremo)?

"..Figlia mia, questi sono i nostri modi Divini: amare sempre, senza mai cessare, dare sempre, senza mai finire di dare,......perciò i limiti non hanno valore ed il basta non esiste per Noi..." Gesù

Gesù per amarci non si è risparmiato in nulla, nelle Ore della Passione o nel film di Mel Gibson il don ha vissuto un'esperienza sconvolgente; ad un certo punto viene da dire: basta. Basta con la flagellazione, ma dopo inizia la coronazione di spine, ecc.... Nostro Signore non scherza, perchè a differenza di noi che facciamo promesse da marinaio. Quale altra pena Gesù avrebbe dovuto patire Gesù? Nella 19° ora, nella preghiera per fermare la divina giustizia, Gesù dice che non ha più un punto ancora da infliggersi una piaga. Noi diciamo basta molto facilmente ma Dio no.

"..Figlia mia, questi sono i nostri modi Divini: amare sempre, senza mai cessare, dare sempre, senza mai finire di dare, se ciò non fosse avremmo dovuto mettere un limite alla nostra potenza, un basta al nostro amore, ma neppure possiamo fare ciò, perché essendo il nostro Essere infinito, da sé corre in cerca di chi ama e vuol essere riamato, perciò i limiti non hanno valore ed il basta non esiste per Noi...." Gesù

L'essere di Dio è l'amore, significa che Dio sa soltanto amare. Perchè l'amore è la sua essenza. Sembra che Dio stia alla ricerca ansiosa di qualcuno per dargli tutto l'amore respinto dagli altri. Voglia il Cielo che imparassimo a vedere queste cose con il Prisma ciò che ci accade.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 26 giugno 2024

Coraggio, fiducia, insistenza e amore

Per entrare nel regno del Volere Divino ci vogliono coraggio, fiducia, insistenza e amore. I diritti su di esso che aveva Adamo, la beata Vergine, nostro Signore Gesù e Luisa. Libro di Cielo, Volume 34, 8 Aprile 1937, Venerdì 13 Ottobre 2023

8 Aprile 1937 Tutto ciò che si fa nel Voler Divino costituisce un diritto per tutti e tutti possono fare quel bene. Questi diritti furono dati da Adamo, dalla Regina del Cielo e da Nostro Signore, il quale ci preparò la veste regale.

Cerchiamo di seguire la sequenza del brano. Qua pare che Luisa cerca di tuffarsi nel voler divino ma non lo trova...chissà cosa intende con questa cosa. Il don confessa la sua ignoranza e si chiede cosa intenderà?

La mia povera mente non fa altro che tuffarsi nel mare del Fiat Supremo e per quanto senta in me il Cielo del Voler Divino, molte volte perdo Gesù nell'immensità di questo Cielo e non lo trovo e la sua privazione è il più duro martirio della mia povera esistenza quaggiù e quanto ci vuole per trovarlo!...." Luisa

Forse quella gioia soprannaturale? La pace profonda? Il benessere interiore? Non si capisce molto bene, dall'ultimo scritto sono passati 4 giorni. Gesù viene ed intercetta questo suo stato di disagio con queste parole...

"Figlia mia benedetta, coraggio, il coraggio abbatte le piazze più forti, vince gli eserciti più agguerriti, debilita la nostra potenza, anzi se ne appropria e, coraggiosa, vince ciò che vuole e Noi, vedendo che non ha il minimo dubbio d'ottenere ciò che vuole, perché il dubbio diminuisce il coraggio, diamo più di quello che vuole...." Gesù

Con queste parole Gesù incoraggia Luisa. E il dubbio diminuisce il coraggio. Non trovi la dv? Insisti, non ti fermare...quante volte abbiamo bisogno di incoraggiamenti? Purtroppo le vicende della vita possono portarci a scoraggiarsi un pò; specie quando si vede l'esito dei nostri sforzi ed impegni non paiono molto adeguati. Alcune forme di scoraggiamento terminano con la disperazione, accogliamo l'invito al coraggio di Gesù, non dobbiamo farci debilitare.

"..Figlia mia, il coraggio, la fiducia, l'insistenza senza mai cessare, l'amore, nella nostra Volontà, sono le armi che ci feriscono, tanto che, debilitandoci, facciamo prendere da essa stessa ciò che vuole..." Gesù

Oltre al coraggio, la fiducia. Chi conosce santa Faustina ricorderà la scritta sotto l'immagine della divina misericordia: Gesù, confido in Te. La fede è una conoscenza certa a prova di bomba di alcune verità soprannaturali che fanno parte del nostro patrimonio cognitivo - l'intelligenza prende queste conoscenze soprannaturali - che non sono perfettamente comprensibili - la volontà l'aiuta (perchè la fonte è Dio, quindi credici nonostante l'evidenza attesti il contrario). La fiducia è una disposizione più del cuore (?) o più esistenziale, è un'atteggiament di fondo. Gesù dice a santa Faustina: ciò che mi ferirebbe di più è vederti mancare di fiducia, cioè fiducia in cosa? Fidarci del Signore, della sua parola, della sua Provvidenza, del suo aiuto, che ci ama nonostante noi ci sentiamo non troppo amabili, sentiamo il peso dei nostri sbagli e pensiamo: ma come fa Dio a ricordarsi di me ecc....? In base all'esperienza di vita del don e di quella pastorale, la perdita di fiducia avviene nell'incombere nei momenti delicati della nostra vita - fiducia anche di riuscire un giorno o l'altro in questo regno della divina volontà. Magari qualcuno si sente ancora anni luce lontano da esso, e a qualcuno potrebbe venire la depressione: che facciamo? Qua non si muove niente? Sembra un mondo utopico. L'insistenza senza mai cessare...la parabole dell'amico inopportuno. Significa che l'insistenza vince l'Altissimo e senza di essa non si va a concludere niente di buono. Non si raggiunge lo scopo. L'insistenza è una variante della costanza. Devi insistere, insistere, insistere.....riuscirai. Purtroppo quando c'è uno scopo significativo - all'Altissimo basta volerlo per raggiungerlo - ma noi che siamo nel tempo e nella vita dobbiamo muoverci ed operare e per questo ci vuole l'insistenza e l'amore. Dio è sommamente amabile. Amare Dio, Gesù e lo Spirito Santo sono l'amabilità fatta persona. Il don non si sente amabile, però Dio è Amabile lo è e anche Maria.

"..Ora voglio dirti il perché ti trattengo ancora su questa terra, tu sai che la nostra Volontà Divina è immensa e alla creatura manca la capacità, lo spazio di poterla abbracciare tutta insieme, perciò le conviene prenderla a sorsi a sorsi e tu la prendi, ora quando fai i tuoi atti nel mio Volere, ora quando ti manifesto una verità che gli appartiene, se preghi, se desideri che venga il mio regno, se soffri per ottenerlo, questi son tutti sorsi che allargano la tua capacità e formano lo spazio dove rinchiudere i sorsi di Essa e mentre fai ciò vieni a rinchiudere ora una generazione, ora un'altra di quelle che devono possedere il regno del Fiat Divino...." Gesù

"..Ora tu devi sapere che le generazioni sono come una famiglia per cui tutti hanno diritto all'eredità del Padre e, come membra che formano un sol corpo e di cui io sono il Capo, quando un membro fa un bene, lo tiene e lo possiede, le altre membra acquistano il diritto di fare e di possedere quel bene...." Gesù

Il principio della comunione dei santi. C'è una reale comunione dei santi, un'interscambio del male e del bene che facciamo. Se uno fa un peccato anche di pensiero, non rimane mai un fatto privato - ahimè - il problema è che si fanno danni sul corpo mistico della Chiesa, sugli altri umani e sulla Creazione stessa cioè il peccato del mondo, tutto il male che vediamo intorno a noi figlio del peccato. Ma se noi facciamo qualcosa di buono, noi aiutiamo la Chiesa - per aiutare la Chiesa, oltre alla preghiera puoi fare dei sacrifici e poi? E poi la vita santa, la vita santa è un grande bene che si fa alla Chiesa, ogni atto di virtù ridonda a bene di tutti e poi fai bene i tuoi doveri di stato; e se poi sei un ministro di Dio diffondi più bene che puoi - o attraverso la testimonianza dei laici. Magari qualche ateo laici viene raggiunto dal buon esempio di altri laici. Le nostre penitenze occulte non si devono vedere, ma si vede l'esteriore. Luisa è stata coinvolta nell'operazione divina nella diffusione del Regno della Divina Volontà. C'era un Dio - Uomo, una Vergine Immacolata e una vergine non immacolata (Luisa).

"..appena avrai fatto l'ultimo atto che ci vuole, subito ti porterò nella Patria Celeste..." Gesù

Noi non siamo morti, perchè non è finita la nostra missione. La missione di alcuni finisce presto altri arriveranno decrepiti.

Attraverso questa operazione si possono ripristinare i diritti ad avere la dv persi con il peccato originale.

"..I primi diritti di far possedere il regno del mio Volere alle umane generazioni, furono dati da Adamo, perché nella prima epoca della sua vita, i suoi atti furono fatti nel Voler Divino e anche se peccò e perdette volontariamente la vita operante della mia Volontà in Lui e Lui in noi, i suoi atti restarono, perché ciò che si fa nel nostro Volere non esce, perché sono le nostre vincite, le nostre vittorie sull'umano volere, quindi sono nostri e Noi mai mettiamo fuori ciò che è nostro..." Gesù

Tema tipico: gli atti fatti da Adamo prima del peccato originale quelli rimangono e continuano a reclamare verso l'Altissimo che la dv torni.

".. Perciò l'operare nel Voler Divino diventa eterno con Noi e non è soggetto a finire e si mette a disposizione di tutti, in modo che solo chi è ingrato non lo prende e non si vuol servire della vita, per ricevere vita...." Gesù

Anche noi ci mettiamo il carico nostro (con i nostri atti nel dv) ed aumentiamo la possibilità da parte di tutti per entrare in questo mondo tutto divino.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

lunedì 24 giugno 2024

La volontà ferma e risoluta

Gesù spiega quanto sia importante che l'anima gli dia la volontà con volontà ferma e cognizione profonda di ciò che fa, con atto consapevole e irrevocabile. Effetti mirabili di questa decisione. Libro di Cielo, Volume 34, 4 Aprile 1937, Giovedì 12 Ottobre 2023

4 Aprile 1937 Come la creatura dà la sua volontà a Dio, così (Dio) acquista i suoi diritti Divini su di essa; come vengono formati tre muri di fortezza per non farla uscire dal Fiat.

La meditazione di oggi è abbastanza semplice, perchè Gesù ha fatto una dichiarazione di principio su cui appoggia quest'immagine dei tre muri. Un'altra cosa particolare, dice sostanzialmente che appena l'anima gli dà il volere, la creatura viene murata.

La frase cult di questo brano è:

"..Ora tu devi sapere che quando l'anima mi dà la sua volontà con decisione ferma e con conoscenza certa di ciò che fa, senza volerla più conoscere, già prende posto nella mia ed io, con diritto, ne sono il Padrone ed essa, con diritto, è della mia..." Gesù

E solo alla luce di questo dice:

"..Onde credi tu che io sia facile a cedere questi diritti? Affatto, userò tutte le arti, metterò in campo la mia stessa potenza, perché non mi venga tolto ciò che tanto mi interessa;..." Gesù

Ogni storia con il Signore inizia così - come con gli esseri umani: Il don capisce un pò meglio quello che Gesù dice. Alla base c'è un'atto libero e volontario - come quasi tutte le cose della nostra esistenza. Noi siamo stati battezzati senza la nostra volontà, ma anche perchè abbiamo contratto il peccato originale senza la nostra volontà. Molti nell'antichità si opponevano al battesimo dei bimbi perchè essi non manifestavano la loro volontà di essere battezzati, ma i cattolici dicevano: ma forse i bambini hanno chiesto di nascere? Io non l'ho chiesto di nascere - esempio del don - con il cappio al collo (peccato originale), ma almeno levami il cappio al collo. Da quando si entra nell'uso della ragione, il discorso cambia. I genitori hanno il dovere di educare i figli e fargli ricevere i sacramenti, però un figlio potrebbe opporsi e non voler essere cristiano. Dopo la cresima, i don sanno che spariscono tutti. La gente sparisce - lasciamo perdere le famiglie - ma perchè fanno questa scelta: a Nostro Signore gli dispiace ma rispetta le nostre scelte del libero arbitrio (scegliere tra il bene e il male), non vuole forzature e sappiamo che l'esito ultimo e drammatico della libertà è la dannazione. E si danna un sacco di gente perchè ha voluto dannarsi. E se uno si legge gli scritti di Maria Valtorta, si leggono i rimproveri di Giuda a Gesù, Giuda sostiene che Gesù l'avrebbe dovuto forzare - ma Gesù non forza nessuno. Come mai ci sono quelli che muoiono martiri e c'è chi danna? Gesù dà la grazia a tutti....accusare Dio della propria dannazione è una bestemmia impressionante. Un sacco di gente dice: voglio fare la consacrazione Totus Tuus, tu non puoi fare una cosa del genere e poi rinnegarla coi fatti e/o con le parole, perchè la consacrazione Totus Tuus è una particolare via di santificazione che richiede la volontà di provare a farti santo. Non è che diventi santo in 24h. In un testo ispirato, un sacerdote (che ha avuto un'apparizione della Madonna o no, non si capisce ndr) la Madonna si lamenta che un sacco di gente gli ha dato tutto in un'attimo di fervore e poi a poco a poco se l'è ripreso.

Decisione ferma. Il diavolo ha paura solo della fermezza e si parla di ciò anche nelle ore della Passione. Se un'anima non è ferma e risoluta non combinerà nulla sia nella vita spirituale che in quella materiale. Santa Teresa d'Avila, diceva che se una persona vuole andare in Paradiso basta osservare i 10 comandamenti, osservare i doveri di stato e pregare lo stretto indispensabile. Ma se una persona vuole diventare santa, che è praticare le virtù cristiane - fede, speranza, ecc... fino al grado eroico, fuggire i vizi. Qua ci vogliono due cose: volontà ferma e risoluta e poi costanza e perseveranza. Io ci penso un tot se imbarcarmi in questa sfida, ma una volta che hai deciso non tornare indietro e per portare avanti quella decisione ci vuole la perseveranza che è quella parte della virtù cardinale della fortezza che ti consente di resistere al logorio del tempo - ogni giorno è un giorno nuovo e per chi vuole diventare santo deve dirsi il rosario per intero, deve andare alla messa quotidiana, ecc... ogni giorno si ripropone una certa routine di atti necessari per tendere alla nostra santificazione. L'atto preventivo va detto fino alla fine, tipo per i prossimi 50/60 anni (per esempio). La costanza ti consente di superare gli ostacoli - oltre al logorio del tempo - stamattina mi sono alzato tardi (esempio) e non ho voglia di andare al lavoro, magari l'atto preventivo lo fai in macchina ecc... ma che non diventi un'abitudine. Durante il percorso di santificazione ci saranno degli ostacoli, il seme seminato sul terreno sassoso (parabola del seminatore).

".. e con conoscenza certa di ciò che fa,..." Gesù

Se io capisco che una cosa, non è volontà di Dio o è la volontà di Dio - io, se ho scelto di vivere nella dv non ho più scelta. Se una cosa è gradita di più al Signore...la si deve fare. Il don i primi anni che faceva il sacerdote non aveva compreso l'importanza della veste talare, un bel giorno viene a sapere che la Madonna gradiva tanto che i sacerdoti mettessero la talare e che il clerygman se l'erano inventati i protestanti. Allora ha iniziato a ragionare e si è andato a studiare e se le cose stanno così, io (don) non ho scelta anche in quanto consacrato alla Madonna Totus Tuus. Di che cosa vogliamo parlare? Magari offri al Signore che soffri il caldo. La scelta va ponderata bene perchè è una scelta che condiziona le scelte successive. Il don avrebbe potuto andare in clerygman la Madonna non sarebbe stata contenta, ma se il don si è fatto schiavo d'amore alla Madonna, pur essendo una cosa volontaria ha scelto di farla. Con la consacrazione Totus Tuus si diventa schiavi d'amore, lo spirito è questo.

"...tu devi sapere che la cessione della sua volontà è il vincolo più forte tra il Creatore e la creatura,..." Gesù

Guardate che Nostro Signore ogni tanto ci mette alla prova perchè altrimenti sarebbero solo chiacchere. Lui ci prende sul serio le cose che ci diciamo. Ed è giusto che sia così. Alla luce di tutte queste cose...

"...Molto più che è tanto il nostro amore per essa, che appena ci dà il suo volere, noi muriamo la creatura, prima con muro di luce, in modo che se volesse uscire, la luce la eclisserebbe e non saprebbe dove muovere il passo, perché dovunque troverebbe luce e, non sapendo dove andare, indietreggerebbe e si nasconderebbe nel seno del suo Creatore....." Gesù

Gesù fa queste cose perchè tu gliela hai ceduta la tua volontà. Chi è che sarebbe così pazzo da uscire dalla luce? Da una maggiore capacità di discernimento ecc...? Un pazzo

"..Il secondo muro è tutto ciò che fece la mia Umanità stando sulla terra, le mie lacrime, le mie opere, passi e parole, le mie pene, le mie piaghe, il mio sangue, si murano intorno alla felice creatura, per impedirle l’uscita, perché Essa contiene il segreto, la forza, la vita per dar vita a chi vive nel Voler Divino...." Gesù

Capiamo come vivere nella divina volontà ribadisca che essere santi significa imitare Nostro Signore Gesù Cristo. La sua Santissima Umanità che è sempre termine di confronto immediato. Gesù spiega che differenza c'è tra chi ha fatto una scelta del genere e chi sta ad uno step indietro:

"...Ah! tu non hai capito bene ancora il mio amore, se si trattasse di semplice rassegnazione sarebbe facile, fare e non fare la mia Volontà, perché in tal caso le creature non mi cedono i loro diritti, si tengono cara la loro volontà e perciò ora sono rassegnate, ora impazienti, ora amano il cielo ed ora la terra, ma chi mi ha dato la sua volontà, ha preso posto nell'ordine divino, vuole e fa ciò che facciamo Noi, si sente regina quindi è quasi impossibile uscire dal nostro Fiat, né si adatterebbe a fare la serva, la schiava, se uscisse dal nostro Volere...." Gesù

"..Il terzo muro è tutta la Creazione, nella quale sentono la virtù operante del Voler Divino, di cui tutte posseggono la vita e, per farle omaggio, si murano intorno il sole con la sua luce, il vento col suo impero, insomma tutte le cose create sentono la forza creatrice, la virtù operante e sempre nuova che opera nella creatura, mentre loro non possono far più di quello che fanno e corrono intorno per godersi le opere di quel Fiat di cui sono animati...." Gesù

Sono immagini misteriose ma vere, perchè Gesù non parla senza cognizione di causa. Il senso del discorso è che Nostro Signore ti mura per amore tuo, se tu di fatto gli hai chiesto di farlo. San Massimiliano Kolbe è andato oltre al Montofort, non essere schiavi ma di più, perchè uno schiavo potrebbe ribellarsi ma noi vogliamo essere delle cose, perchè se la nostra volontà dovesse ribellarsi noi le chiediamo di costringerci; perchè uno schiavo conserva la volontà sua. Una cosa non può dire di no. Quindi se la mia volontà facesse resistenza io (alla Madonna) gli chiedo di costringermi. Non è che Dio ti sta costringendo è che sei tu che implori l'aiuto divino perchè sai che lasciato in balia di te stesso c'è il pericolo che io esca e quindi ti autorizzo io. La scelta di un confessore, ecc... è operazione ponderata, una persona conserva sempre la sua volontà ma poi il diretto spirituale dirà delle cose che potrebbero esserti sgradite. Se non c'è quella decisione di base, ponderata con conoscenza, noi siamo liberi ma una volta che ci hai pensato adeguati. Con Dio e la Madonna non ci sono problemi.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 22 giugno 2024

Possedere e amare fino alla follia

Gesù spiega come il suo amore verso le creature sia immenso e, in certo modo, inevitabile. Tende all'unione assoluta e cerca la risposta assoluta di amore, fino all'immolazione di sé ad immagine di Lui. Libro di Cielo, Volume 34, 26 Marzo 1937, 11 Ottobre 2023

26 Marzo 1937 La Creazione, l'Umanità di Nostro Signore, sono i campi in cui l'anima che vive nella Divina Volontà svolge i suoi atti. Come essa forma l'Umanità di Nostro Signore ed il Paradiso a Gesù sulla terra.

Qui oggi, in questo brano, siamo di nuovo partiti di nuovo come un volo supersonico. Oggi siamo andati sù parecchio.

"Mia piccola figlia del mio Volere, com'è vero che per far sorgere l'amore si deve possedere ciò che si ama, se non si possiede, l'amore non sorge, non amare le cose proprie è quasi impossibile, è un amore connaturale e di giustizia amare ciò che è proprio...." Gesù

Noi siamo opera di Dio, tutto ciò che ha fatto è Suo. Non può essere Suo, perchè siamo stati fatti da Lui. Se un'artista fa una statua, quella statua è sua anche se la vende. E' un pò vero in tutte le cose. Il don può dire da sacerdote - facendo un'antologia lontana - che si diventa sacerdote per dare a Dio la massima gloria possibile e per la salveza delle anime. Le anime sono sempre di Gesù e non sono le nostre e bisogna fare attenzione ad uscire da ogni logica di possesso, di manipolazione, ecc... se un'anima ti viene a dire che si è avvicinata al Signore a causa tua - sei stato solo uno strumento - e magari ha sentito il desiderio di confessarsi da te, per ricevere proprio da te il sigillo della confessione. San Paolo diceva nelle sue lettere: io provo per voi una gelosia divina, perchè vi ho generato nella fede. Padre Pio non voleva assolutamente che un suo figlio spirituale si andasse a confessare con qualcun'altro, non per togliere la libertà alla persona o altro, lui diceva: la tua anima, il Signore l'ha affidata a me, è sorto un legame divino. Quindi stai liberamente in questa cosa. C'è questa sorta di amore soprannaturale - purtroppo, una delle tante condanne post- peccato originale - e forse è anche il motivo per cui non si riesce a penetrare nell'amore di Gesù - oggi Gesù ha parlato delle follie d'amore - purtroppo noi oggi, specialmente in Italia - il don non sa nelle altre lingue, quando si parla di amore, si pensa subito ad una relazione tra uomo e donna con la dimensione sessuale. E non si può dire Ti amo a qualcuno perchè è un'espressione ambigua. Nel 99,9% periodico dei casi c'è questo. Purtroppo che ci sia questo tarlo, la difficoltà ed incapacità di comunicare - il don quando sente Gesù dire queste cose - con un'analogia lontanissima, lui lo capisce. Il don capisce anche san Paolo che aveva paura che qualcuno andasse ad avvelenargli i frutti del proprio lavoro. Nella lettera ai Galati, è tutta così: San Paolo dice che io ho fatto fatica ad annunciarvi il Vangelo e arriva il primo tizio che annuncia un'altra cosa e voi cambiate idea. Ma siete matti? Non è un possesso malato - c'è anche questo, c'è un possesso carnale e l'amore carnale (che non significa sessuale) vuole per sè e non vuole che nessuno si accosti, ha uno spirito di possesso. San Paolo non aveva un'amore di possesso ma era preoccupato che qualcun'altro andasse a corrompere le comunità da lui fondate.

Gesù dice che non può non amarci.

"..Ecco perciò io amo tanto le creature, le conservo, do loro la vita, perché sono opere mie, le ho create, le ho uscite alla luce, sono mie, Io sono il palpito del loro palpito, il loro respiro, la vita della loro vita, non posso fare a meno d'amarle, se io non le amassi, il mio amore mi darebbe continui rimproveri, mi direbbe: perché le hai create se non dovevi amarle?..." Gesù

Sappiamo che il palpito è uno dei 3 moti della divina volontà, il respiro anche. La vita della loro vita forse fa riferimento alla circolazione del sangue che è il terzo movimento della dv. Non è possibile dubitare dell'amore di Dio verso di noi/me, certo Gesù non ama nessuno dei tuoi peccati, ti chiede di pentirti, confessarli, fare penitenza, ecc... ma quello che ha fatto Lui, la tua anima la ama sempre. Ecco perchè c'è sempre speranza per la conversione. L'anima, la persona è sempre amata dal Signore come sua proprietà, ma a vederla ridotta malissimo, Gesù soffre e gli dispiace vedere una cosa del genere, ma Lui è sempre capace di vedere oltre e di vedere cosa ha fatto Lui e continua ad amarlo. Quando l'amore s'incrocia con quello umano, sorge la frase: ciò che è mio è tuo, e ciò che è tuo è mio. Chi fa la consacrazione Totus Tuus, dà tutto ciò che possiede alla Madonna e viceversa. L'amore tende all'unione, dimentichiamoci - per chi non vive nella santità del matrimonio - l'amore tende alla comunione. Fermo restando che ci possono stare delle buone motivazioni ecc.. ma una coppia che si ama veramente fa la comunione dei beni, generalmente. E' pericolosa, perchè se uno dei due coniugi impazzisce e fa debiti, intacca i soldi dell'altro. Anche nella legge civile, - salvo disposizioni differenti - c'è la comunione dei beni.

"..Ecco pure la causa per cui dico a chi vuol vivere nel mio Volere: tutto è tuo, il cielo, il sole, tutta la Creazione è tua, la mia Vita è tua, le mie pene, anche il mio respiro è tuo; ecco perciò tu senti il bisogno d'amare come lo sento io, d'amare ciò che è tuo, ciò che il tuo Gesù ti ha dato in possesso...." Gesù

"..Ecco perciò ora si avvicina al sole per conoscere i segreti della sua luce, l'iride dei suoi colori, la virtù del suo calore, il suo miracolo continuato che svolge sulla faccia della terra, che solo col toccarla con la sua luce vivifica, colorisce, raddolcisce, trasforma ed oh come ama il sole, perché è suo ed ama di più Colui che l'ha creato, così fa di tutte le altre cose create, vuol conoscere la virtù segreta che contengono per amarle di più e per essere riconoscente ed amare di più Colui che le ha dato il possesso...." Gesù

Al don piace vedere i colori dell'iride quando ha un pezzo di vetro sceggiato. Tutte le leggi fisiche Dio le conosce ed è Lui che le ha stabilite. Tutte le leggi chimiche. Tutto quello che accade dentro il nostro organismo è tutta roba chimica. Se il don potesse si andrebbe a studiare tutte le scienze. Non si può leggere l'Illiade ad un ragazzino di 12/13 anni, certe cose si capiscono bene quando si è più adulti.

"...Esse si mettono al mio posto, né io posso rifiutarmi, perché son di loro, hanno diritto su di me ed io sono felice che mi posseggano, perché mi ameranno di più. Ora queste creature in questo campo, ripetono la mia vita, amano col mio stesso amore, i loro atti fusi nei miei formano tanti soli, cieli e stelle che riempiono il campo della mia Umanità.....................Oh come le amo! Io posseggo loro e loro posseggono me, possedere ed amare fino alla follia è tutto lo stesso....." Gesù

"..Ora queste anime che vivono nella mia Volontà sono disposte a ricevere tutte le pene della mia Umanità, perché essendo la mia Umanità impossibilitata a soffrire, perché gloriosa in Cielo, la mia Volontà, col suo soffio onnipotente, crea le pene, i dolori e forma la mia Umanità vivente, sono loro che mi suppliscono in tutto e le nuove salvatrici che mettono la vita, per salvare il mondo intero. Sicché io dal Cielo guardo la terra e trovo altrettanti Gesù, che presi dalla stessa follia del mio amore, mettono la vita a costo di pene e di morte, per dirmi: “sono la tua copia fedele, le pene mi fanno sorridere perché racchiudo le anime”; ed io oh come le amo” Non mi sento più solo, mi sento felice, vittorioso, perché aver compagnia nello svolgere la stessa vita, nel soffrire le stesse pene, nel volere ciò che io voglio, è la mia più grande felicità e il mio paradiso in terra...." Gesù

Anche i santi che non hanno avuto nessun dono mistico, hanno fatto austerità e penitenze dei santi...oggi scomparse dalla predicazione. Quando è stata la festa di San Francesco d'Assisi, al don gli viene il nervoso che questo santo diventi il cavallo di battaglia dell'ecologismo di bassa lega, ma questo Santo non è questo. San Francesco è stata un'anima orante, un'anima che faceva un sacco di penitenze, innamorato di Gesù, di Maria e della Chiesa che siano mai esistite nel corso della storia. Il don è andato a Fontecolombo, perchè lì san Francesco ha scritto la regola. In quella Chiesetta c'era una teca e c'era una disciplina di san Francesco, noi pensiamo ad una striscia di corde, ma era di ferro, se ti dai una botta con questa roba qua ti massacri. E al don gli è preso un colpo. E fu il primo confronto choc, poi dopo il don ha capito che nei santi questa cosa era normale. Dopo qualche tempo, il don è tornato e il quadro non c'era più. Ed invece va bene lasciare lì quella cosa.

"...sono loro che mi suppliscono in tutto e le nuove salvatrici che mettono la vita, per salvare il mondo intero..." Gesù

I Santi non erano masochisti, offrivano quella imitazione analogica, perchè un colpo di quelli che ha ricevuto Gesù stenderebbe tutti quanti. Ma le flagellazioni servono ad ottenere la conversione di quelli che fanno peccati impuri. E il Signore le concede le conversioni per questo motivo. Non erano malati di mente da rinchiudere in manicomio.

"..Sicché io dal Cielo guardo la terra e trovo altrettanti Gesù, che presi dalla stessa follia del mio amore, mettono la vita a costo di pene e di morte, per dirmi: “sono la tua copia fedele, le pene mi fanno sorridere perché racchiudo le anime”; ed io oh come le amo”..." Gesù

San Francesco ha ricevuto le stigmate proprio per questo, Gesù gli ha detto: tu sei un'altro me stesso e io ti dò le mie stesse piaghe che sono la penitenza delle penitenze, perchè il don presume che non sia un'esperienza divertente. Padre Pio era veramente un'altro Gesù, la sua figura era gigantesca. Il mondo è andato a rotoli dopo la morte di Padre Pio dopo il 1968, la diga è crollata subito dopo la morte di Padre Pio - un mese dopo erano partite le rivoluzioni studentesche e il primo film porno è stato messo in giro 2 anni dopo la morte di Padre Pio.

L'abbracciare la penitenza è un'atto volontario ed interiorizzato, è sempre meglio prudente chiedere un consiglio al padre spirituale che però sia illuminata. Noi comuni mortali, che non abbiamo i doni dei santi e le loro virtù, dobbiamo stare attenti a tante cose (salute, le intenzioni, ecc... una persona che è malata potrebbe usare una cosa del genere a scopo negativo). Dentro tutti questi distinguo indispensabili, il concetto è che una cosa del genere tende all'unione. Certo non ce la faccio da solo, faccio una piccola cosa. Ma dentro questo orizzonte capite bene la vita come cambia...perchè se ti arriva una tegola addosso, sei contento che ti sia arrivata. Te l'ha mandata Lui così non te la devi andare a cercare, avendo però interiorizzato questo perchè altrimenti la tua fede vacilla.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

giovedì 20 giugno 2024

Tenere lontani turbamenti, oppressioni e fastidi

Le frecce d'amore tra Dio e le creature. L'irrequietezza, i turbamenti e i fastidi sono causa di grandi infelicità e rallentano enormemente il volo dell'anima verso Dio e il cammino nella Divina Volontà. Libro di Cielo, Volume 34, 22 Marzo 1937, Martedì 10 Ottobre 2023

22 Marzo 1937 Il Fiat Divino sente il bisogno d'amore d'essere riamato. Come chi vive in Esso gli dà tanto amore, da farlo amare in tutti i cuori ed in tutta la Creazione per contraccambiarlo dell'amore di tutti. Come l'anima senza del Fiat è come la terra senza acqua. Mali del turbamento.

Bellissimo brano, inaugurato dal vocabolario delle frecce d'amore, abbiamo sentito come inizia Luisa, con le frecce d'amore.

Il mio volo nel Volere Divino continua, mi sembra che non faccia altro che versare amore sulle creature, le quali, vedendosi così intensamente amate e non potendo contenere quest'amore sì grande, sentono il bisogno d'amare Colui che tanto le ama. Si può dire che l'amore Divino è tanto, che scuote, muove in modo irresistibile a farsi amare. Le frecce d'amore che Lui manda per ferire le creature, servono a loro, per frecciare Colui che le ha frecciate...." Luisa

Il tema dell'amore - negli scritti di Cielo - compare sempre. Gesù vuole che questo amore si riconosca, si accolga e si ricambi. Se Gesù queste immagini (vedi pezzo di brano sotto) vuol dire che possiamo usarle anche noi ma con prudenza.

"Figlia della mia Volontà, tu devi sapere che il nostro amore è tanto, che se nel nostro Essere Divino potesse entrare l'infelicità, l'irrequietezza, ciò che non può essere, l'Essere Divino si renderebbe l'Essere più infelice ed irrequieto...." Gesù

Gesù sta dicendo - in modo indiretto - e qua dobbiamo anche capire un'attimo i nostri temperamenti. Ci sono delle anime che hanno un cuore grande, che sono facili all'amore ed inclini all'amore - e se da una parte è un bene, dall'altro è possibile che se entra l'irriquitezza, la persona - più inclinata all'amore sarà - più sarà irrequieta (molto di più di chi invece è meno inclinato all'amore). Gesù riprende questo tema alla fine del brano - riprendendo il tema (dei primi 10 volumi, come ci si prepara a vivere nel Fiat supremo) rievocando le sue esortazione specie sulla pace e sul turbamento. Dove c'è il turbamento, Dio non c'è. La turbazione produce tanti danni ed è uno strumento su cui il maligno gioca tantissimo, le anime buone sono turbate attraverso gli scrupoli che hanno una forma non patologica, gestibile, possono arrivare ad un livello impressionante. Anche il timore eccessivo, noi dobbiamo sempre camminare con del timore santo, dobbiamo avere la sana diffidenza di noi stessi, ecc.. ma se questo diventa eccessivo può diventare un problema. Quando ci si turba si perde la lucidità mentale, ecc.., non sempre dietro al turbamento c'è il peccato. Quando il diavolo non riesce a farci fare peccati, abbassa gli obbiettivi e ci fa fare male il bene o non ce lo fa fare proprio il bene, tante cose belle che potremmo fare - tipo i giri - cerca di ostacolarci. Dobbiamo però metterci del nostro. Il don, per quanto ne ha potuto conoscere studiando ha capito che il turbamento deve stare lontano dalla nostra anima e quando una cosa ti turba tienila alla larga. Sapete quante vere o presunte rivelazioni, profezie stanno in giro? Un'autotreno. Dentro questo panorama, un sacco di gente scrive al don: ma cosa ne pensi di questa cosa? Il don dice che non è compito suo esprimersi su una faccenda che non conosce bene, ecc.. e tocca a noi fare il discernimento. Dentro un'anima turbata la voce di Dio è soffocata, non si sente. Cosa diceva Gesù? Pace a voi, pace a questa casa, ecc... la pace non è soltanto non litigare con qualcuno, la pace interiore, quella profonda, quella che è turbata dal peccato (ordinariamente) però è possibile anche che si stia in grazia e si stia turbati (come Luisa) per altre situazioni o preoccupazioni.

"...Quindi sii attenta, metti nelle mani del tuo Gesù le oppressioni, i fastidi, ciò che ti turba ed io li metterò nella luce e nel calore del mio Fiat, affinché restino bruciati e tu, sentendoti libera, seguirai più velocemente il volo nel mio Volere, né voglio che ti preoccupi, penserò io a tutto..." Gesù

Se una cosa ci turba, mettiamola nelle mani di Gesù perchè ci faccia stare tranquillo. E se è una cosa tossica, dalla quale devo stare alla larga la accontiamo. Se fosse una cosa necessaria alla nostra anima - Gesù te la farà arrivare in qualche altro modo, o te la riproporrà a suo tempo quando alcune cose non ti turberanno più ecc....quando vuole Lui. Vedete quanto è importante parlare con Gesù? Noi dobbiamo parlare con Gesù di tutto, delle nostre cose dobbiamo parlare con Lui. A Santa Faustina, una volta il Signore disse: tu non mi hai dato ancora tutta te stessa - e la santa inizia a turbarsi, inizia a pensare, ecc..... poi Gesù ritorna e ridice la stessa cosa...alla fine Gesù dice: lo sai cosa non mi hai dato? Non mi hai dato le tue miserie. E la santa è rimasta stupita, tu non mi parli dei tuoi problemi, turbamenti, ecc... perchè non parli con me? Gesù non ha bisogno di essere informato ma di essere coinvolto, ha bisogno di essere chiamato. Gesù le conosce come spettatore, ma non può entrare nella nostra vita senza che noi glielo abbiamo detto. Avete capito quant'è importante parlare con Gesù? Molte volte il diavolo ci porta dove vuole lui, ma se andiamo a parlare con Gesù, il diavolo è morto.

"...Quindi sii attenta, metti nelle mani del tuo Gesù le oppressioni, i fastidi, ciò che ti turba ed io li metterò nella luce e nel calore del mio Fiat, affinché restino bruciati e tu, sentendoti libera, seguirai più velocemente il volo nel mio Volere, né voglio che ti preoccupi, penserò io a tutto..." Gesù

La libertà dei figli di Dio è quel fatto interiore con cui tu ti senti non vincolato, non incatenato, oppresso da situazioni brutte, ecc... in cui Gesù non vuole che ci andiamo ad infilare. E' per questo che forse Gesù fa un richiamo ai primi volumi. Hai capito come il turbamento, oppressioni e fastidi e come ci incartiamo trattando male la gente...vai da Gesù, sbrigati prima che la situazione diventi pericolosa.

"..Ora figlia mia, il nostro Volere circola come sangue in tutti i cuori delle creature, in tutta la Creazione, non vi è punto dove non si trovi, la sua sede è estensibile dappertutto e col suo amore potente e creante come in un sol fiato, conserva e dà vita a tutto ed a tutti ed in ogni cosa svolge la sua vita d'amore. Sicché perché crea? Perché ama. Perché conserva e circola in tutti? Perché ama...." Gesù

Un filosofo (Hegel?) diceva che Dio deve creare qualcosa per esercitare il suo dominio e dimostrare di essere Dio. E' una bestemmia infinita. Dio non ha bisogno, per sentirsi Dio, di crerare delle creature su cui esercitare il suo dominio. Dio ha creato per amore, semplicemente per condividere con qualche creatura che fosse capace di conoscerlo la sua felicità. E di viverla in forma partecipata. E perchè conserva nell'essere? Perchè ci ama. E quando qualcuno entra in questo gioco (della dv) allora partono i giri senza problemi. Quando vediamo cose brutte, diciamo di essere peccatori, diciamo che riconosciamo il Suo amore e mettiamo una barriera amando Dio per tutti (nel divin volere).

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

mercoledì 19 giugno 2024

Il dovere di ben usare intelletto e volontà

Per avere il dono della Divina Volontà occorre riconoscere le opere di Dio, apprezzarle ed amarle. Solo l'amore dà il diritto di proprietà su ciò che appartiene al volere eterno. Libro di Cielo, Volume 34, 18 Marzo 1937, Lunedì 9 Ottobre 2023

18 Marzo 1937 La Divina Volontà fa dono di tutte le sue opere a chi vive in Essa. Il respiro di Dio nelle sue opere ed in tutte le opere sante delle creature. La Divina Volontà si fa supplitrice di ciò che manca alla creatura.

Iniziamo a meditare questo brano dalla parte centrale.

"..Ma le vien fatto questo dono solo quando essa riconosce le nostre opere, le apprezza, le ama, l'amore le dà il diritto di far suo ciò che appartiene al mio Volere Eterno,..." Gesù

Santa Teresa di Gesù Bambino, contemporanea di Luisa, con la sua piccola via dell'amore seguendo quel grande filone della spiritualità occidentale di radice francescana e che si è diffusa anche nei monasteri che è quella che culmina nell'amore. La Carità (terza virtù teologali) non è quella che solitamente ci viene in mente (cioè l'elemosina ai poveri). A volte una persona pensa alla Carità in un certo modo ma i santi dicono riferendosi alla Carità è un'altro. L'inno alla Carità di san Paolo è da concepire con l'amore perfetto di Dio e non del prossimo. Senza la fede e l'umiltà non ci sarebbero le condizioni per la Carità. Ma non possiamo amare ciò che non conosciamo o una persona che non conosciamo. Prima di amare una cosa la devi conoscere altrimenti non l'ami - e questo vale per tutto. Noi non possiamo desiderare l'ignoto. Dio ha scritto la sua lettera d'amore universale nella Creazione - si ritorna sempre a questi punti -

"..Ma le vien fatto questo dono solo quando essa riconosce le nostre opere, le apprezza, le ama, l'amore le dà il diritto di far suo ciò che appartiene al mio Volere Eterno,..." Gesù

Ci siamo detti infiniti volte che la stragrande maggioranza delle persone sono immerse nelle opere di Dio ma non le riconoscono come tali, ne godono, ci stanno bene, le prendono, ecc... senza chiedersi da dove vengono e perchè ci stanno ecc.. sono domande che però occorrerebbe farsi. Dio ci tratta da persone intelligenti, le tante cose che ci chiederà quando andremo dall'altra parte sarà su questo punto. Il libro della Sapienza che le perfezioni visibili di Dio sono state depositate nelle opere da Lui compiute. Secondo il Libro della Sapienza chi non le riconosce come tali, è uno stolto, insensato e colpevole. E' colpa perchè noi non siamo come gli animali che si godono una cosa bella, ecc... ma noi non siamo come loro. Noi abbiamo un'intelligenza e Dio tratta sempre con noi non come stupidi ma come persone intelligenti. Ci provoca nell'intelligenza che la stragrande maggioranza delle persone non la esercitano per le cose che contano e ciò dipende dalla loro volontà - che è una facoltà spirituale delle persone - l'intelligenza si applica laddove la vogliamo applicare ed ecco perchè è colpa non pensarci. Ecco: vedi una cosa creata, ti chiedi: da dove viene questa roba qua? Una persona può fregarsene - ma è un'atto della volontà - l'atto corretto sarebbe quello di interrogarsi e uno potrebbe iniziare a darsi qualche risposta. I colori naturali sono sempre naturali, ma chi è che si è inventato questa roba? E' tutto un continuo doversi stupire. Tante volte al don ha sentito la classica frase: è il caso che ha creato ciò. Ma non può esserci il caos in una realtà che funziona perfettamente e che ha equilibri delicatissimi. Il don è rimasto sconvolto da un'informazione: la circoferenza della Terra sono 40.075 km, i vasi sanguinei uno accanto all'altro ("..Circa 96.000 km di vasi sanguigni portano ad ogni singola cellula del nostro corpo l'ossigeno e il nutrimento necessari al giusto sviluppo del nostro organismo...."). Nostro Signore queste cose le ha fatte anche con le cose sante. Tu non credi che Gesù sia presente nell'Ostia? Vatti a fare una passeggiata a Lanciano e senza fede informati di quello che è accaduto lì 1200 anni fa e di cosa hanno scoperto gli scienziati facendo le analisi chimiche. Per non parlare degli altri indizi che il Signore dà alle persone intelligenti. Il gruppo sanguigno di Lanciano è lo stesso di quello della Sindone e quella membrana ancora visibile in cui si è trasformata l'Ostia è il pericardio e guarda caso, quel frammentino di pericardio pulsa. Vogliamo parlare del mantello della Madonna di Guadalupe? E' chiaro che conoscendole le apprezzi. Come ti ha fatto Nostro Signore tu l'apprezzi e quello che si è inventato per la Nostra Salvezza e ne resterai innamorato. Per chi le ha fatte Nostro Signore? Per tutti ma anche per te. Dio avrebbe fatto la stessa identica cosa anche per te. Gesù è andato a recuperare la pecorella smarrita ha lasciato sole le altre....il don dice: magari io non l'avrei fatto perchè se lascio le altre 99 c'è il pericolo che scappino anche loro. Il senso è che Gesù va in giro per mare e monti fino a che non la trova. Per Dio 1 è uguale a 99. E' una bella notizia o no? Cosa ci dice Gesù nei libri di Cielo? C'è un Gesù e Maria tutto per noi. E nel libro di Tenera Amata si vede le stesse cose, il nome nuovo solo per quella persona che entra in Paradiso, il rapporto unico che ogni anima ha con Dio e che Lui ha soltato con te. Il dono arriva nella misura in cui ampliamo le nostre sfere di conoscenza, impariamo ad apprazzerle ed impariamo ad amare Colui che ci ha creato. Se tu ami Dio, in forza di quello stesso amore,...

"..Ma le vien fatto questo dono solo quando essa riconosce le nostre opere, le apprezza, le ama, l'amore le dà il diritto di far suo ciò che appartiene al mio Volere Eterno,..." Gesù

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

domenica 16 giugno 2024

Come si genera la vita della Divina Volontà

Gesù spiega come la Divina Volontà si forma attraverso l'incontro tra il Divin Volere e l'atto della creatura. Esempio del sole. Libro di Cielo, Volume 34, 14 Marzo 1937, 5 Ottobre 2023

14 Marzo 1937 La Volontà Divina è vita e come vita forma la generazione della sua vita negli atti della creatura che vivrà in Essa e vi forma la lunga generazione dei figli del suo Fiat Divino.

"..Così la mia Volontà non può formare la sua vita dal Cielo, né fuori della creatura, ma deve scendere dentro di essa..." Gesù

Quando Gesù parla, tantissima parla di volontà divina come vita. E' un concetto un pò difficile e un pò trascendente come le cose della fede ma questa cosa (cioè il non poter comprendere bene alcune cose ndr) attraversa quasi tutti gli scritti. Perchè parlare di vita della dv fa capire la differenza tra il fare la dv e vivere in essa, perchè c'è la sua vita in noi. Gesù all'inizio ha detto che se inventa di tutti i colori perchè la creatura viva nel dv. Quindi non solo ubbidendo ad un comando esterno, - Gesù chiede nel Vangelo di rimanere nel suo amore, come un'abitazione stabile - dovrebbe diventare qualche cosa del genere. E abbiamo visto tante volte come si concorre e abbiamo visto le vie di Dio. La Volontà umana deve cedere il posto a quella divina. Ma in che senso? Non annullare la mia volontà, e Dio non vuole che sia annullata la mia volontà, tutte le operazioni che facciamo sono operazioni volontarie, dove la nostra libertà e volontà si esplica (atti umani); la volontà umana deve essere concorrente con quella divina. Per quanto riguarda l'azione ordinaria della grazia, si parla in teologia dogmatica di volontà cooperante; in base al principio che Dio che mi ha creato senza di me, non mi salverà senza di me (della mia collaborazione). Dio vuole fare con noi e non senza di noi. Perchè Dio non ti sforza. Per questo che nella vita interiore bisogna passare - si capisca bene, immagine ardita del don altrimenti si diventa protestanti - c'è molta gente che prima di fare una cosa fa una domanda: ma se non la faccio è peccato? Già questa domanda è significativa, se è peccato non lo faccio - quindi già c'è l'idea di non voler fare peccati, ma se non lo fosse potrei anche non farlo. Ma anche se non fosse peccato, è la cosa migliore da farsi o no? Due persone che si amano, stanno continuamente cercando di compiacersi fin nei minimi dettagli, quando c'è questa relazione di questo genere - lo vediamo anche nelle cose umane. E' chiaro che quando c'è l'amore....chi ama Gesù osserva i suoi comandamenti. Ma rimanere nel suo amore è di più, è re- impostare la nostra relazione con Dio, sono cose profonde e spirituali con Dio. Nel tuo cuore, c'è questa iniziale presa di coscienza dell'amore di Dio e di questo desiderio di cooperare? Se tu sapessi che una cosa che stai facendo Dio non la gradisce o non la vuole...saresti capace di smettere a seduta stante? Sono disposizioni del nostro cuore che solo Dio può conoscere e qualcosa lo posso sapere anch'io. Nella misura in cui questa disposizione cresce si inizia a cedere il posto alla volontà divina. Io non mi impunto, gli uomini e le donne di Dio sono decisi nel bene ma molto duttili perchè non si può essere sicuri al 100% di cosa si sta facendo. Ci sono delle persone che dicono: se questa cosa Dio la vuole, che la faccia Gesù senza di me, ma non funziona così, la devi fare tu. La vita nella dv non è l'annullamento della facoltà ma l'esaltazione di questa facoltà e l'inibizione della volontà umana quando opera, agisce, pensa, ecc... in modo indipendente da ciò che vuole Dio o addirittura contro, non volendo avere nessun'altro referente che sè stessa. Noi dobbiamo metterci in ginocchio di fronte a Dio, perchè la volontà assieme all'intelletto sono quelle due facoltà che ci consentono di usare la libertà ed è anche fondamento per vedere un giorno Dio.

"..Ora in ogni atto in più che si fa in Essa, viene racchiuso l'atto generativo che possiede; la creatura, col fare il suo atto, le presta il velo dove formare e nascondere questo parto Divino, come viene compiuto l'atto, così la mia Volontà gira per il mondo intero, per trovare le anime più disposte e depone il suo parto generato e vi forma un suo figlio del regno del suo Fiat. Vedi dunque che cosa è un atto in più, formare un figlio in più nel mio regno, sicché quanti più atti si fanno in Essa, tanto più sarà popolato il regno del mio Volere. Figlia mia, il nostro Essere Supremo ha un delirio: vogliamo che la creatura viva nel nostro Volere, useremo tutte le astuzie d'amore, per ottenere lo scopo. Com'è bello vedere che i primi nostri figli del Fiat serviranno con gli atti loro, a formare la nuova generazione della vita della nostra Volontà nella creatura! Il nostro amore è tanto che prendiamo occasione dell'atto di esse, per dare questo gran bene che racchiude Cielo e terra." Gesù

Il don sta parlando, nell'atto preventivo una persona dice: vieni divina volontà nel mio leggere, scrivere, ecc.... nella giornata poi una persona può anche non pensarci (ma sarebbe meglio fare anche atti attuali) ma a quello che Gesù dice almeno nel parlare edificante e pulito, si stanno generando vite di divina volontà. Ma io non mi accorgo di nulla, e anche il don non se ne accorge. Non è che ogni atto fatto ti senti chissà che o cosa, la nostra fede non va confusa con quello che sentiamo. Fatto questo produce vita in te e negli altri. Qua Gesù non dà circostanze puntuali, può darsi che un'atto fatto nella dv, la vita divina che genera nel corso del tempo è stata 500 anni fa o fra 1000 anni, in terra non lo saprò mai ma lo saprò in Paradiso. Potenzialmente gli atti nella dv sono infiniti. Con l'atto preventivo ce li mettiamo dentro tutti, con gli atti attuali rinnoviamo quello che abbiamo già chiamato in noi attraverso l'atto preventivo.

"..Mentre diceva ciò, il mio dolce Gesù faceva vedere che aveva nel suo Cuore Divino tutti gli atti fatti nel suo Volere, compresi anche quelli della Mamma Celeste. Erano molti e in ciascun atto era generata la vita della Divina Volontà che, come se non li potesse più contenere, muoveva il passo, per girare per tutte le generazioni e dove trovava qualche anima più disposta si avvicinava, l'abbracciava, le parlava all'orecchio, le fiatava, come se volesse rinnovare la nuova creazione e poi, come in festa, deponeva insieme con l'atto, la vita del suo Volere, non voleva disgiungere l'atto dalla vita di Esso, perché essendo atto primario dove aveva generato la sua vita, non voleva distaccarlo, ma voleva servirsene come custodia della sua stessa vita. Io, nel veder ciò, son rimasta meravigliata ed impensierita e ho detto tra me: possibile tutto questo?..."

Gesù sta dando un'ulteriore incentivo a vivere questa vita. E con ciò Luisa rimane meravigliata. Ma Gesù le dice di stare attenta perchè anche il Sole non potrebbe generare la vita che produce se non trovasse i soggetti su cui riversare il suo calore. Perchè quella luce possa produrre degli effetti positivi, devono esserci delle creature in grado di fare degli effetti, tipo la frutta e la verdura. La luce del Sole ha i 7 colori dell'iride, sembra incolore ma non lo è. Il don ha rivisto un dato: ha visto una mostra un pò particolare ed è rimasto sconvolto dalla lunghezza dei nostri vasi sanguigni: quanti km saranno se uno li mettesse in linea? 96.000 chilometri. Una persona alta 173 cm e ha queste cose. Immaginate una persona che chiami la dv a circolare nel suo sangue, capite che viaggio? Ad una persona gli viene il mal di testa a causa della velocità di rotazione del pianeta terra intorno a sè stesso ed intorno al Sole? Ma a qualcuno sembra che la terra si stia movendo? Ecco perchè i saggi e filosofi dicono che le apparenze ingannano. Se noi stiamo carnali, non lussuriosi ma ci fermiamo a ciò che vedi e tocchi, questa roba qua non la capiamo. Queste informazioni che Gesù dà, sono cose del tutto spirituali. Qui si va alla quintessenza della spiritualità, che non è una cosa astratta, --- non avete idea di quante diavolerie si inventano i diavoli. Noi siamo sommersi nell'invisibile. Questi effetti meravigliosi e buoni sono controbilanciati dai danni che fa la concorrenza e noi stiamo là, di per sè siamo carnali, carnali si nasce e spirituali si diventa. Noi stiamo come ebeti perchè non ci rendiamo conto di tante cose, dalle cose negative ti devi conoscere. Il don ha dovuto rispolverare le sue conoscenze sulla medicina alternativa, il contatto con esse è tossico e va evitato in qualsiasi modo eppure ti fai una cura alternativa, ti sembra che non sia successo nulla; ma anche se nell'immediato (per esempio) dopo aver fatto una seduta pranoterapica ti senti bene, quello sembra ma non va bene. Perchè nel lungo o medio periodo (ma anche nel breve) ti viene il malessere, e non sappiamo da dove venga. Capite perchè Gesù insiste tanto sulle conoscenze? Perchè se so che una cosa produce tanto bene la faccio così ci saranno un sacco di effetti positivi, ma se faccio una cosa negativa - ti metti un'amuleto adesso o ti fai un tatuaggio - non sembra accaduto nulla ma in realtà accadono effetti negativi. La conoscenza aziona la nostra volontà che ci fa tendere a certe cose e ci fa stare lontani come dalla peste bubbonica da altre.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

sabato 15 giugno 2024

I mezzi per formare la vita della Divina Volontà

Gesù rivela i tre mezzi con cui la vita della Divina Volontà può formarsi in noi: la creazione; Dio stesso; le circostanze della vita. Libro di Cielo, Volume 34, 6 Marzo 1937, Mercoledì 4 Ottobre 2023

6 Marzo 1937 La Creazione, primo mezzo di aiuto per formare la vita della Divina Volontà in Noi; secondo mezzo, Dio direttamente; terzo, le circostanze della vita.

San Paolo ha scritto in una delle sue lettere, che è un cult del nuovo testamento, tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, potremmo parafrase la frase, basandoci su questo brano, che tutto concorre alla formazione della divina volontà nella creatura. Perchè se uno fa attenzione dagli esempi fatti da Gesù - dare le musice celesti al Creatore ecc... - ma come si fa? Il compito principale se l'è preso Nostro Signore, noi dobbiamo semplicemente fare attenzione.

"..Oh se tutti facessero attenzione come si sentirebbero felici, sicuri, sotto la pioggia d'un Volere così santo, che li ama tanto che giunge all'eccesso di voler formare la sua vita nella povera creatura!" Gesù

Tutto coopera a ciò, ma la stragrande maggioranza delle persone non è capace di fare attenzione e di andare oltre i veli. La divina volontà è velata nelle cose create. Il don ricorda una lezione che ha avuto: un monsignor faceva rilevare tutti i tesori perduti, alcuni li possiamo recuperare. Quanto fosse grande nella liturgia e nel clima para liturgico pre-riforma, non tutti sanno che quando c'erano gli altari con il Tabernacolo sopra - una delle cose che è stata cambiata no comment - il don l'ha visto in qualche posto che ha conservato le vecchie tradizioni. Davanti al tabernacolo c'era una tendina, un velo.. il velo che era del colore liturgico della festa del giorno. Ma perchè era velato ? Gesù nell'ostia stessa è velato...chi è capace di vederlo nell'Ostia? Solo la fede squarcia il velo, la fede squarcia i veli ed ecco perchè è così preziosa. Il calice veniva messo al centro dell'altare velato e veniva scoperto all'offertorio. Le donne in Chiesa stavano velate, ma che significa che la sposa entra in Chiesa velata? L'abito bianco simboleggia la purezza della donna e il velo dice: guarda c'è questo tesoro prezioso che sono io, che è stato custodito fino ad oggi e non ha conosciuto nessuno - perchè questo significa - e per mio dono questo ti sarà svelato. Il deposito della fede si chiama Rivelazione, il termine ri velare vuol dire che Nostro Signore di fronte al mistero che ci circonda, chi di voi sa dire chi siamo noi? Perchè siamo nati nel 1991? 1981? ecc.. e perchè non sei nato nel Medioevo o in un'altra epoca? Che ci sto a fare sul pianeta terra? Siamo sicuri di aver capito al 100% la nostra missione sul pianeta terra? Ci sono anime che lo capiscono a 50 anni, perchè noi siamo un mistero a noi stessi. Dio alza un'attimo il velo, ti fa vedere qualcosa e poi riabbassa. Svela e rivela. In modo tale che tu hai un barlume ma poi devi camminare nella fede. Senza la fede andiamo tutti a casa, il nostro scopo sarebbe di avere una fede viva, penetrante, formata, se c'è il dubbio la fede non c'è - su una verità di Fede, è peccato mortale il dubbio -

"...La mia Volontà nelle cose create va velata, per formare questa sua vita in loro, ma quanti non la ricevono e resta nei suoi veli repressa, senza poter dare i beni che possiede!..." Gesù

Ampliando questa sfera...le figlie di Dio vanno molto velate, nel senso che dopo il peccato originale Adamo ed Eva prima si sono messi le cinture di fico ma poi hanno capito che ci voleva qualcos'altro addosso. Una figlia di Dio - basta andare a vedere le testimonianze di 2000 anni di storia di Chiesa - vedere come vanno vestite certe donne in Chiesa anche a fare la comunione, fa vedere come se la fede (se c'è ) è una fede vuota. Perchè se tu conosci chi tu sei e ciò che Dio vuole e pensa, tu non andrai mai in giro mezza nuda. Perchè chi va vestito bene in Chiesa ma poi si spoglia in città, evita solo il peccato di sacrilegio e di profanazione ma non quello di immodestia e di provocazione continua e dei pensieri degli uomini. Una donna potrà non crederci ma poi, nell'aldilà, vedrà il numero dei peccati che avrà fatto fare. E se qualcuno dirà: ma non le sapevo queste cose... Gesù ribatterà: ma io cosa te l'ho dato a fare il cervello? Ci vuole tanto a capire che se vai in giro mezza nuda provochi queste reazioni? Perchè hai fatto così? Non è che forse ti piaceva un pò mostrarti e provocare?

Tutto il discorso che Gesù ci ha fatto oggi è un discorso penetrabile solo attraverso la fede. Altrimenti sono parole astratte. In che senso la divina volontà si forma attraverso la Creazione? Ogni creatura è un'atto della divina volontà in cui c'è qualche perfezione che la dv ha messo in quella cosa, sono tutti quanti ti amo finalizzati a noi. Tutti. Dalla goccia che cade, il fiorellino, l'anime di tutte le specie, ecc.. su alcune cose non riusciamo a vederlo, ma che tu non lo veda non vuol dire che non ci sia. Qua, adesso, non è bello e perfetto com'era la Creazione un tempo prima del peccato, qualcosa è stato alterato in modo misterioso, però è rimasta la sostanza. Solo l'atto di respirare è fare muovere la divina volontà in noi, il cuore che batte ecc... si muove la divina volontà in noi. In un certo senso la vita della divina volontà sta in noi - quella che è indipendente dalla nostra volontà e che è inscritta nell'ordine stesso delle cose. Tutto quello che in 34 volumi ci sta dicendo Gesù: si tratta con un'atto della nostra volontà, mosso dalla fede, prendere conoscienza di queste cose e quindi aprirgli le porte per fargli fare il lavoro.

"..Sicché la prima che si presta a comunicare ed a far sentire la potenza, l'amore, della nostra Volontà è tutta la Creazione. Essa ha la virtù data da Noi che, mentre cresce, alimenta, aiuta e sostiene la vita naturale, così penetrando nell'interno dell'anima attraverso gli atti umani,..." Gesù

Che significa atto umano? E' un termine tecnico in teologia morale, si distinguono gli atti dell'uomo e gli atti umani - Gli atti umani sono quelli in cui entra la nostra volontà, perchè un'atto deliberato e consapevole. E che significa quindi:"...così penetrando nell'interno dell'anima attraverso gli atti umani? Mi fondo del dv e metto il mio ti amo nella luce del Sole che tu mi mandi, e la luce della tua volontà, del tuo amore infinito penetrino dentro di me attraverso questa creatura, la illumino e la facciano innamorare di Te. Questo è un'atto umano. Ma cosa c'è dietro? Una serie di verità di fede: che Dio ha creato il Sole, secondo che ci ha messo queste due caratterische che sono la luce e il fuoco e calore, simbolo della luce dell'intelligenza e del calore della carità, e io capisco anche che sono atti della divina volontà che possono avere anche un riverbero in me alimentando in qualche modo la vita consapevole in me. Bisogna fare un'atto umano, così quando entriamo a diretto contatto con Dio.

"..Ora vi è il secondo modo, più splendido e che più sfoggia amore, è tanto l'amore che ci brucia, il desiderio che vogliamo che la creatura possieda la nostra Volontà come vita, che ogni atto, pensiero, parola, palpito, opera e passo che essa fa, è una emanazione divina che le facciamo, il nostro Essere Divino corre in ciascuno atto suo per darle del nostro, lo circondiamo, lo vivifichiamo, per farlo rinascere nella nostra Volontà, possiamo dire che mettiamo a disposizione Noi stessi per formare questa vita. Ma sai perché tanto nostro interesse?...." Gesù

Si capisce bene ciò che il don vuol dire: la divina volontà in me, corre anche nelle cose non buone che facciamo. Una persona per fare un pccato deve avere l'essere, la dv non vuole che io faccia quel peccato ma però la condizione che io possa fare quel peccato è che la dv mi mantenga nell'essere. Ma il peccato non produce effetti positivi in me. Niente. Devo fare una serie di atti umani, in cui faccio sì - facendo attenzione - che in ogni atto c'è un'operazione della divina volontà. Il don l'ha capito molto bene perchè lo ha studiato con San Tommaso d'Aquino, il don è rimasto scioccato quando ha capito quella cosa: san Tommaso dice che Dio ha creato tutto ma poi fa delle operazioni divine per il mantenimento dell'essere in ogni istante. Se ciò non facesse in ogni istante, non è che noi moriremmo, ma cadremmo nel nulla dal quale noi siamo stati creati. Il nostro essere non c'era 200 anni fa, quindi come le cose create siamo tratti dal nulla e se Lui smettesse di sostenerci non andremmo all'inferno ma nel nulla dal quale siamo stati tratti.

"..Ora c'è il terzo modo: le circostanze della vita, le occasioni, l'ordine della mia provvidenza intorno a ciascuno, le mortificazioni, i dolori, sono tutti mezzi per far crescere e sviluppare in modo mirabile, questa vita della mia Volontà in loro, quindi non vi è cosa in cui Essa non prepari il suo primo atto di vita da dare alle creature..." Gesù

E poi c'è il terzo modo: le circostanze della vita. La divina volontà ci interpella in continuazion e qua dobbiamo imparare. Non è tanto semplice il discernimento sulle occasioni che ci mette davanti, le occasioni di grazia, gli incontri con le persone significative, che hanno da Dio la missione di apportare il bene alla nostra vita, le grazie, le mortificazioni, i dolori e le croci, strumenti molto eloquenti e i momenti in cui il Signore ci chiama a scelte significative. La mia vita scorre tutta tranquilla, pensi che vada bene così ecc.... dopodichè, attraverso i mezzi più impensati, Nostro Signore ti dice: lo so che tu pensi che sia tutto bene, non sei colpevole nè responsabile di nulla però purtroppo devo dirti che quello che stai facendo non è tutto bene. Se facciamo un peccato è un dramma, però è meno difficile correggersi, ma è difficile cambiare modo di vivere. Perchè quando pecchi in fondo in fondo lo sappiamo, ci vuole aiuto del Signore ma il don pensa che sia più facile correggersi dopo un peccato. Sia che tu pecchi o ti sbagli, nella dv tu non ci stai. A tutti i livelli, esistenziale, rapporti tossici, balordi, ecc... ma io pensavo...va bene, se non c'è una colpa morale ok, ma se quella cosa non funziona agli occhi di Dio, quella cosa la devi togliere di mezzo. Dopo che capisci che non funziona la devi togliere perchè altrimenti inizia ad esserci la colpa. Non potrai dire che non lo sapevi. Come fa a crescere la vita nella dv se io mi trovo in una situazione opposta o sgradita alla volontà di Dio anche se non me ne rendo conto? Se si cammina nell'umiltà, si prega tanto ecc... noi stiamo in cammino e cerchiamo di spalancare quante più porte possibili alla divina volontà ed uscire da quante più situazioni possibili laddove ci sia la certezza o sospetto che la dv non la intercettiamo. La dv crescerà in noi se stiamo attenti.....ecco perchè i primi 10 volumi sono importanti. Una persona non può vivere come un'ebete nella vita quotidiana.

MEDITAZIOEN DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

lunedì 10 giugno 2024

Musiche celesti dalle anime viatrici

Gli atti fatti nella Divina Volontà formano musiche celesti per il Cielo. Libro di Cielo, Volume 34, 26 Febbraio 1937, Martedì 3 Ottobre 2023

26 Febbraio 1937 Che cosa è un atto in più che fa la creatura nella Divina Volontà? E’ l'armonia, la musica, è il travolgere Cieli e terra, è l'insediamento che essa forma di sé in Dio e di Dio in essa.

Questa meditazione attende la successiva, perchè la domanda che uno potrebbe portarsi dietro e che è sorta nel cuore del don è: ma come faccio a moltiplicarli? Com'è possibile formare questa vita del Fiat nella creatura? Prima Gesù ci parla della grandezza e bellezza di una cosa e poi ti dice come farlo. Stiamo sulla meditazione di oggi e sulle cose che Gesù ha detto.

Sento la piccola e povera anima mia circondata di Volontà Divina dentro e fuori di me, a destra ed a sinistra, scorre perfino sotto i miei piedi, dovunque corre per dirmi: son'io che formo la tua vita, che ti riscaldo col mio calore, che formo il tuo moto, il tuo respiro, riconosci che la tua vita è animata dalla mia ed io farò cose degne di me in te;...." Luisa

Qui partiamo sempre da un punto focale che riguarda la nostra attenzione e che continuamente dobbiamo richiamare, la nostra natura decaduta o la nostra tenda d'argilla caricata da molti pensieri....non dobbiamo caricarci di molti pensieri, ma inevitabilmente di queste cose non sono presenti in maniera cosciente ed operante in noi. Noi non ci pensiamo. Ci vorrebbero alcuni esercizi interiori ma il loro ambito è il monastero, l'esercizio della presenza di Dio, significa che le tue facoltà interne, intelletto, ecc.... sta concentrato sul fatto che Dio è prsente in tutti i miei atti e vede cosa faccio, e quindi si cerca di fare le cose per amor Suo, di stare lontani da qualsiasi minima imperfezione ecc... ma ci vuole un'ambiente adatto. Le sollecitazioni a cui oggi siamo esposti, il don lo vede. Oggi è oggettivamente difficile, senza una grazia straordinaria dell'Altissimo è difficile fare il contemplativo senza stare in monastero. Ci vuole un'ambiente oggettivo che te lo renda possibile. Luisa faceva una vita da reclusa dentro casa, dentro un letto e non faceva nulla salvo qualche lavoretto al tombolo, ecc... come fa una persona a fare una vita del genere? Non può una persona "normale" fare la stessa di vita di Luisa o di Maria Valtorta ecc...Se Maria Valtorta fosse rimasta in circolazione, come avrebbe fatto a stendere l'opera? Il don lo sa bene che le giornate di tutti sono una corsa contro il tempo e non possiamo perderci. Come si fa a stare concentrati su questa cosa?

Tutte le nostre azioni, aprire gli occhi, ecc... sono azioni animate dal Fiat, ogni essere è conservato nell'essere. Tutte cose di cui non ne siamo coscienti. Questa volta questa ordinaria incoscienza ti mette in difficoltà perchè ti fa pensare che siano cose eteree. Noi siamo molto legati alla nostra dimensione corporale e sensibile, il discorso cambia per ciò è spirituale ci vuole un contesto adeguato. Non dobbiamo farci venire la depressione ma è una situazione oggettiva. Una madre con 3/4 figli (esempio), anche se non avesse un lavoro fuori casa, dovrà fare la donna di casa e la moglie.

"Mia piccola figlia del mio Volere, il mio amore represso in me sente il bisogno di sfogarsi, altrimenti mi dà tali deliri, che mi sento soffocare dalle mie stesse fiamme...." Gesù

Gesù vuole che di queste cose ne prendiamo coscienza, aprendo le porte della nostra anima al suo amore. Tu non puoi non sentirti amato da Dio se ti muovi, respiri ecc... perchè se lo fai è perchè Gesù ti aiuta.

Iniziamo a blindare l'atto preventivo, l'atto della fusione, i giri, le Ore della Passione ecc... ci sono dei ganci per i quali si cerca di rimanere sul pezzo. Però fare queste cose (gli atti nel dv) significa fare un regalo al Cielo.

"...Un atto in più che fa la creatura nella mia Volontà, è un'armonia di più che getta tra il Cielo e la terra, è una nuova musica celeste che forma al suo Creatore, che la gradisce tanto, molto più che viene dalla terra, perché le cose del Cielo sono tutte nostre, nessuno può dire nella Patria Celeste che dà a noi, ma siamo noi che diamo a loro, che felicitiamo e beatifichiamo tutti, invece l'anima dalla terra può dire: “Do al mio Creatore” e Noi, sentendoci rapiti, diamo di nuovo la nostra Volontà, come vita operante in essa, affinché ci formi altre più belle e nuove musiche..." Gesù

In Paradiso non puoi dare nulla a Dio, ma qua sulla terra gli puoi dare qualcosa. Non è la stessa cosa essere un grande peccatore e una persona che sta in grazia. L'amore di Gesù sprigionato dalla divina volontà, ordinariamente non è conosciuto nè riconosciuto. Perchè per fare questo ci vuole la Fede e se non c'è la fede, questi discorsi sono astrusi. Anche gli atti involontari, se fatto l'atto preventivo, diventano divini. Anche il don non avverte cose strane quando celebra la Messa. Però gli effetti anche percepibili della celebrazione della Santa Comunione variano di giorno in giorno. Sono delle cose contingenti. Quello che conta nella nostra vita interiore è la nostra volontà. Se si fa l'atto preventivo la giornata parte bene anche se non vedo o sento nulla, ma nella certezza di fede

"..la creatura sente in sé come vita l'amore, la santità, la vita del suo Creatore e l'Eterno sente scorrere in sé il piccolo amore della creatura, che vivendo in sé, forma un solo amore ed una sola Volontà, ogni respiro, palpito e moto, sono ferite, frecce, dardi d'amore che dà a Colui che l'ha creata...." Gesù

Se tu non hai nulla da fare, puoi concentrari anche a pregare respirando, magari dici: Signore Gesù (inspiri) e dici: Ti amo buttando fuori il respiro. Sono cose bellissime però quanto spesso lo facciamo? --- La salvezza è l'atto preventivo, poi come sempre più atti facciamo meglio è. Poi il Signore, nella prossima meditazione, ci farà una meditazione sulle occasioni (La Creazione, primo mezzo di aiuto per formare la vita della Divina Volontà in Noi; secondo mezzo, Dio direttamente; terzo, le circostanze della vita.). Se uno sta vivendo un momento in cui sta soffrendo molto, la deve santificare. Ci sono momenti in cui il Signore ti mette - o lo fa con Volontà permissiva o intenzionale - in una situazione ed unendoti alla dv la santifichi. Gesù verso il termine di questo brano dice:

"..quando troviamo la creatura che si presta e non ci nega nulla, Noi non guardiamo alla sua piccolezza, ma guardiamo piuttosto a ciò che sappiamo e possiamo fare noi, che possiamo far tutto e facendo sfoggio del nostro amore e di tutto il nostro Essere Divino, investiamo la creatura e ci facciamo investire e facciamo cose grandi degne di Noi, ma con tale magnanimità, che tutti restano sorpresi e stupiti..." Gesù

Chiediamo al Signore che ci dia la grazia del bello che opera nella nostra esistenza, il giusto vive di fede. La vita di un cristiano è tutto quanto filtrato e letto dentro l'orizzonte della fede. Il giusto vive di fede. Tutto quello che noi facciamo e viviamo, per esempio: un cristiano appena si sveglia porge l'attenzione a Dio, e anche quando andiamo a dormire. Cosa facciamo al mattino appena svegli? Il lavoro lo facciamo per amore del Signore, qualunque sia. Viviamo tutto dentro l'orizzonte di fede, i momenti sacramentali, ecc... il giusto vive di fede.

"..Perciò sii attenta, non puoi darmi contento, amore, gloria maggiore che prestarmi i tuoi piccoli atti, il tuo piccolo amore, per far scendere la mia Volontà in essi, per fare operare la mia Volontà, è tanto il suo amore che sente il bisogno d'avere il suo campo d'azione nei piccoli atti della creatura." Gesù

Qua su questa terra noi possiamo dare qualcosa al Signore e nell'altro mondo riceveremo dal Signore. Qua possiamo fare molto per la gloria di Dio

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

domenica 9 giugno 2024

La Trinità ha affidato a Maria il regno della Divina Volontà

La Trinità Santissima ha affidato a Maria il regno della Divina Volontà ed Ella ha come massimo desiderio di aver figli che vivano in questo regno divino. Libro di Cielo, Volume 34, 10 Febbraio 1937, Lunedì 2 Ottobre 2023

10 Febbraio 1937 Il Regno del Voler Divino sarà il regno della Regina del Cielo; i suoi desideri ardenti e le sue preghiere incessanti; assalti d'amore che dà alla Divinità per ottenerlo. Come metterà la sua vita a disposizione delle creature, per dare loro la grazia di farle vivere di Volontà Divina.

Dopo una prima parte in cui parla Gesù, che parla della sua Santissima Madre, prima spiega come prega (per ottenere il Regno) e poi nella seconda parte interviene Maria Santissima stessa per dare ulteriori delucidazioni su quanto Lei desideri la formazione del Regno della Dv e delle anime che vi abitino stabilmente.

Luisa si sente immersa nel volere divino e le sembra che Cielo e Terra sospirino e preghino che il Regno del Voler divino, venga sulla terra e a ciò si unisce la preghiera della Madonna

Mi sentivo tutta immersa nel Voler Divino, mi pareva che Cieli e terra sospirassero, pregassero che venga il suo regno sulla terra, affinché una sia la Volontà di tutti e vi regni come in Cielo così in terra, a questo si univa la Regina del Cielo, che coi suoi sospiri ardenti investiva tutto, muoveva, univa tutto a sé, Angeli, Santi e tutta la Creazione, per chiedere coi suoi stessi sospiri e con la stessa Volontà Divina che Lei possiede, che quel Fiat scenda nei cuori e vi formi la sua Vita...." Luisa

A questo punto interviene Gesù:

"Figlia del mio Volere, ascoltami, il mio amore sta per sommergermi, non posso più contenerlo, a qualunque costo, anche se dovessi travolgere Cielo e terra, voglio che venga a regnare la mia Volontà sulla terra. A questo si unisce la mia Mamma Celeste, la quale senza mai cessare, mi dice, mi ripete: Figlio, fa’ presto, non indugiare più, usa i tuoi stratagemmi d'amore, agisci da quel Dio Potente che sei, fa’ che il tuo Volere investa tutti e con la sua potenza e Maestà, unito ad un amore a cui nessuno potrà resistere, prenda possesso di tutti e vi regni come in Cielo così in terra”. ..." Gesù

La Madonna sospira che suo Figlio accorci i tempi, sono passati 2000 anni dall'Incarnazione ma non dalla Redenzione. Ci sarà un Giubileo della Redenzione (nel 2033) però di fronte a queste affermazioni (Gesù vuole a qualunque costo che la Sua Volontà regni sulla terra..). La promessa è formulata in termini perentori, noi sappiamo bene che Dio non vuole tutto ciò che può, ma se vuole una cosa non c'è nessuno che lo può fermare. Se Nostro Signore dice:basta, è basta. Alcuni esorcisti affermano che ogni tanto il Signore si affaccia all'Inferno e tutti i demoni devono andare giù per terra per forza in Adorazione. Come la notte del Getsemani. Ogni tanto a questa cosa, dobbiamo farci mente locale. Dà grande consolazione questo pensiero: prove, marasmi, tribolazioni, sconvolgimenti personali o collettivi ecc.. di non gradevole ai nostri occhi è quanto meno permissione divina. Quando accade una cosa, dove non c'è la nostra volontà, dove non è stata voluta e magari non siamo stati in grado di impedirla, noi dobbiamo pensare in questi casi qua - non c'è alternativa - nonostante sia una cosa molto negativa, dobbiamo pensare che la Volontà Permissiva di Dio ci sia sempre. Non si muove foglia che Dio non voglia. C'è la Volontà Intenzionale - quella di questo brano per esempio, dove Gesù si mette in testa una cosa e fa un bel decreto nella Santissima Trinità e quella cosa si fa. Mica qualcuno penserà che si possano impedire i decreti divini? Il don è sicuro di quello che dice: uno dei motivi per cui il diavolo ha indotto il peccato originale è perchè lui sapeva che questo peccato avrebbe macchiato l'intero genere umano e quindi lui avrebbe impedito il motivo per cui lui si era ribellato. Lucifero non accettato, questo è il peccato originale degli angeli, di adorare il Verbo che si sarebbe incarnato anche nella veste di uomo e non solo nella veste di Dio. L'Eucarestia non è un puro spirito, e lì c'è il Figlio di Dio e vero Uomo. Lucifero si è ribellato, ha deciso di impestare il genere umano perchè se Lui nasce diventa schiavo mio, ma si sa che alle persone intelligenti gli sfugge qualche dettaglio ovvio: ti pare che Dio non si inventi qualcosa? Ha fatto l'Immacolata prima e l'Incarnazione dopo. Con questo brano si tira un sospiro di sollievo perchè oggi non si vede nulla del Regno della Divina Volontà anzi siamo in piena dittatura di volontà umane ubriacate dal demonio e quindi uno avverte un pò di impazienza. Anche perchè certe cose, il don ha 20 anni di sacerdozio, tante chiacchere a vanvera purtroppo fatte anche a livello ecclesiale, uno se le continua a sentire ma sono anche peggiorate e c'è pericolo che facciano capolino dentro la Chiesa e la sua dottrina. A volte ti prende un pò di sconforto?

"Figlia del mio Volere, ascoltami, il mio amore sta per sommergermi, non posso più contenerlo, a qualunque costo, anche se dovessi travolgere Cielo e terra, voglio che venga a regnare la mia Volontà sulla terra...." Gesù

E poi Gesù continua: dice che Lui ha già ceduto alla richiesta della Madonna, loro stanno al di fuori del tempo ma noi siamo legati all'istante attuale eppure ci sarà un giorno in cui ci sarà. Dio non dà mai dettagli specifici o circostanze temporali che facciano prevedere con certezza. Poi spiega un dettaglio della preghiera della Madonna:

Figlio mio, Figlio del mio Cuore, mi hai fatta Regina e Madre ed il mio popolo ed i miei figli dove sono? Se fossi capace d'infelicità sarei la Regina e la Madre più infelice, perché posseggo il mio regno e non ho il mio popolo che viva della stessa Volontà della sua Regina e se non ho i miei figli a cui posso affidare la grande eredità della loro Madre, dove troverò la gioia, la felicità della mia Maternità? Perciò fa’ che regni il Fiat Divino ed allora la Mamma tua sarà felice ed avrò il popolo ed i figli miei che vivranno insieme con me, con la stessa Volontà della Madre loro” Gesù che parla della preghiera della Madonna

C'è qualcuno, forse, speriamo, che ci stanno provando e pensando, che lo desiderano tanto...al don appare come una cosa talmente grande, profonda, bella, coinvolgente, si parla di connessione continua...ci prova ma non si sente ancora arrivato. Non vede tutto questo progresso in lui.

"..Credi tu che a questo parlare della Madre mia che mi fa risuonare continuamente all'orecchio e che dolcemente investe il mio Cuore come frecce e ferite d'amore continuo, io possa restare indifferente? Non posso e neppure lo voglio. Molto più che Lei mai mi ha negato nulla, quindi mi manca la forza di negare qualcosa a Lei,..." Gesù

E poi interviene Lei direttamente

"Figlia del mio Materno Cuore, il regno della Divina Volontà sarà regno mio, a me la Trinità Sacrosanta lo ha affidato,come mi affidò il Verbo Eterno quando scese dal Cielo in terra, così mi affidò il suo ed il mio regno,..." Madonna

Ecco perchè il don ritiene che il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria? Domanda da prendere con cautela, il don crede che sia lecito sospettare o presumere o fortemente pensare che SE la Madonna dice che sarà regno suo, se il Cuore Immacolato di Maria, il trionfo di una vittoria, chiara e palese ed evidente...ci sono serie motiviazioni per sospettare o credere che questo trionfo sarà l'inaugurazione del Regno del Divin Volere che inizia nel cuore nelle singole persone ma avrà modalità di attuazione generalizzate. Non semplicemente dipendenti dal singolo da quanto si impegna nello studio e nella pratica.

"..perché ognuno di questi figli che vivranno in esso, mi darà tanta gloria, da raddoppiarmi la gloria che posseggo,..." Madonna

Figli miei, figli miei, venite alla Mamma vostra, amatemi da Madre come io vi amo da figli, se non vivrete di quella stessa Volontà con cui io vissi, non potrete darmi l'amore di veri figli, né potrete conoscere dove giunge il mio amore per voi” Madonna

Al don sembra di poter vedere in questa affermazione un'altro punto importante, ossia che il tasso del nostro ingresso nel mondo della divina volontà direttamente proporzionale al grado del nostro amore per Lei. Se Lei dice: "..se non vivrete di quella stessa Volontà con cui io vissi, non potrete darmi l'amore di veri figli,..." vuol dire che diamo un pò d'amore alla Madonna vuol dire che stiamo iniziando ad entrare nel mondo della Divina Volontà.

"..Perciò io sarò inseparabile da loro, metterò la mia Vita, il mio amore, le mie virtù, i miei dolori, a loro disposizione, come muro di fortezza insormontabile, affinché possano trovare nella loro Madre ciò che ci vuole per vivere in questo regno così santo...." Madonna

La Vita della Madonna, l'amore suo, le virtù e i suoi dolori. (Virtù della Madonna): Ci sono le 2 U: Umiltà assoluta e Ubbedienza assoluta, carità ardente, Purezza assoluta, Mortificazione universale, fede viva e coraggiosa, la preghiera continua e la sapienza divina. Su cui dobbiamo esercitarci (nelle virtù). Quello che ha chiesto Dio alla Madonna è tanta roba. Ed infine le solite promesse: grazie sorprendenti e grazie inaudite. Qua non possiamo fare previsioni, mano a mano che arriveranno le riconosceremo come tali e capiremo cosa sono.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI