venerdì 28 giugno 2024

Lasciarsi lavorare dalla Divina Volontà

Lasciarsi lavorare dalla Divina Volontà che vuole fare di ogni anima un suo capolavoro per allietarle la vita sulla terra e perché essa allieti il Cielo stesso fin da questa terra. Libro di Cielo, Volume 34, 25 Aprile 1937, Mercoledì 18 Ottobre 2023

25 Aprile 1937 Prodigio dell'atto operante della Divina Volontà nella creatura. Come chi la fa operare in essa è la sospirata, la benvenuta, la beniamina di tutta la Corte Celeste. Tutto ciò che si fa in Essa acquista la virtù di produrre vita divina.

Oggi facciamo la meditazione dalla fine e torniamo indietro, verso il principio.

"..Perciò sii attenta e fatti lavorare da un Volere così Santo che tanto ti ama e che vuol essere amato." Gesù

Abbastanza di recente, c'è stata la parabola dei vignaioli omicidi e l'immagine della vigna. Nell'AT la vigna è la casa d'Israele che deve essere lavorato da Dio che manda - ordinariamente - alcune persone perchè lo lavorino. Riflettiamo l'immagine della vigna: perchè Gesù insiste sul fatto che è importante fare gli atti nella dv? In Paradiso tutti aspettano i miei e i tuoi atti, ma cosa ci sta? Ci sta che io stesso e tu stesso sei un'atto della dv, l'immagine della vigna è una cosa preziosa, è una pianta delicata, che può produrre vini buonissimi...pensate a quante varietà di vini abbiamo in Italia. Sono tutti diversamente buoni. Una cosa è certa, che nella loro bontà e squisitezza, sono uno diverso dall'altro, ma l'uva è sempre la stessa, e dalla diversità dei vitigni dipendente dal terreno, il clima, ecc.... Perchè il Cielo aspetta un'atto nel dv che fai tu? Cosa hai? Nulla, ma hai che sei tu, e un'altro tu non ci sta, quindi la dv è una ecc... ma un'atto fatto nella dv da te, è un'atto personale, porta quella sfumatura che lo rende unico e fa innamorare il Cielo. Tenera Amata, nei suoi scritti si legge, che ogni anima raggiunge la salvezza è una gioia per il Cielo, perchè ogni anima porta al Cielo una particolare gioia di cui non ce ne stanno altre, tutti i dannati apportano da un punto di vista accidentale un vuoto. Anche se con la nostra volontà possiamo corromperci ma quello che è uscito da Dio è bellissimo. Noi dobbiamo senza false superbie e senza false umiltà, il falso non va mai bene. Dio non fa mai una cosa uguale all'altra. Voi immaginate per tutta l'eternità, una gioia che non sia mai uguale all'altra. Anche noi, nelle cose più ordinarie, le cose gradevoli, chi è appassionata di cinema magari se vede un bel film se lo rivede almeno un paio di volte, ma piace essere sempre sorpresi con cose nuove belli. Tenera Amata fa capire che queste inclinazioni (a vedere sempre qualcosa di nuovo) sono qualcosa che ci portiamo dentro, perchè Dio ci farà felici così e l'anima lo sa dentro il cuore. La nostra anima - la nostra perla preziosa o la parabola della mina, quelli che viene dato una mina a ciascuno e poi gli viene richiesto di restituire, alcuni dicono che sia l'anima - io sono un'individuo del genere umano, la mia anima è mia, ma l'anima la posso portare attraverso l'uso delle mie facoltà spirituali in Paradiso o posso perdermi. E per evitare di dannarci dobbiamo farci lavorare dalla divina volontà. Nostro Signore cura la nostra vita con molta attenzione, il Signore ci guida e ci conduce e ci lavora ma ci dobbiamo lasciare lavorare. Non siamo come l'argilla che non ha volontà propria. La Madonna viene chiamata la forma di Dio, Lei completamente plasmata da Dio, si è fatta fare tutto volontariamente e liberamente. Dio se l'è fatta come piace a Lui. Ma non l'ha fatta in automatico. La Madonna si è fatta lavorare talmente tanto da diventare la Madre di Dio. Se noi ci facciamo lavorare completamente dalla divina volontà, diventeremo bellissimi e faremo della nostra vita un prodigio.

"..E quando ha formato la pienezza del suo capolavoro, se la porta al Cielo, come trionfo, vittoria della sua potenza ed arte Divina, che sa e può fare nella creatura, purché si presti a vivere con Essa e si faccia portare nelle sue braccia..." Gesù

Sarebbe bene che noi ripensassimo alla nostra vita: quante volte, anzichè farci lavorare dall'Altissimo abbiamo preso il timone della nostra esistenza, il don suggerirebbe di non farlo. Perchè tutte le volte che lo facciamo combiniamo disastre. Questa non è una dimensione passiva e quitistica, farci guidare dall'Altissimo consiste nell'avere quella docilità interiore, abbiamo un sacco di idee sballate di Dio, non siamo capaci di capire tante cose, per esempio quando si entra in questo mondo, fatti attento ai continui atti d'amore Dio ti riserva in ogni istante (nell'aria che respiri, il cuore che batte, ecc..) e se tu ti abbandoni, uno rimane senza parole. Perchè dici: ma allora è proprio vero che Dio pensa a me fin nei minimi dettagli e non è una chimera o qualcosa di lontano? E si cura per rendermi la vita meravigliosa (con le croci). Oggi proviamo un pò a pensare a quanti guai combiniamo quando facciamo le cose di testa nostra. Quando non ponderiamo, quando non facciamo discernimento, quando abbiamo mancanze di fede, ecc....

"Figlia mia, com'è bella la mia Volontà, nessuno può darsi il vanto d'amare la creatura come Essa l'ama, è tanto il suo amore, che Essa vuol farle tutto,...."

Dio lo vuole fare con tutti, non con solo qualche categoria e non ci sono persone esclusi a priori. Ci sono anime elette come Padre Pio e poi ci sono anime normali tipo quella dell'operaio che ha la sua bella famigliola che hanno fatto 5 figli ecc... non è un fuoriclasse come Padre Pio, ma agli occhi di Dio non c'è cura differente. Ognuno è un vino differente.

"....non la vuole affidare a nessuno, col suo Fiat la crea, la cresce, l'alimenta, la porta sempre fra le sue braccia di luce, le fa da Maestra insegnandole le scienze più sacre, le rivela i segreti più reconditi e nascosti del nostro Essere Supremo,..." Gesù

Ci sono alcune operazioni che Dio non affida a nessun'altro. Vi ricordate la 4° ora della passione: prepararsi le anime - lavando i piedi agli apostoli - era finalizzato, motivo per cui al giovedì santo è stato trasformato in un teatro - ma Gesù se le prepara personalmente le anime che devono fare la comunione. Un compito così grande Gesù non l'ha voluto affidare nemmeno alla Madonna. La Crea....noi ci stiamo perchè siamo stati creati e Dio ti ha voluto, pensate ai traumi di alcune persone che sanno di essere nati per sbaglio, tu ci sei perchè sei stato voluto da Dio. Dio ci insegna le scienze più sacre se impariamo ad ascoltare Gesù nel frastuono. E' il Signore che ci parla dentro se ci mettiamo in condizione di ascoltarlo. Troviamo un tempo per trascorrere le giornate con Dio, non soltanto dire a Gesù ma provo ad ascoltare ciò che mi vuole dire.

"..la mette a conoscenza del nostro amore, delle fiamme che ci bruciano, per farla bruciare insieme con noi, in ogni atto che fa, non la lascia mai sola, corre per mettervi la sua vita...." Gesù

"..Onde chi la fa operare negli atti suoi, è la nuova gioia del Cielo, la benvenuta, la beniamina, la sospirata di tutta la corte Celeste, molto più che gioie di conquiste non ce ne sono lassù e perciò le aspettano dalla terra..." Gesù

Tutti operano nella divina volontà in Cielo, ma tu non sei tutti, sei tu. E questo dipende dal fatto che Luisa - dopo aver pensato alla dv - pensa e dice:

"...E io, nel sentir ciò, sorpresa ho detto: Amor mio, se porta quest'atto in Cielo, la povera creatura resta senza e come digiuna di quest'atto. E Gesù ha soggiunto: "No, no, figlia mia, l'atto è sempre suo, nessuno lo può togliere e mentre allieta la Patria Celeste, resta come base, fondamento e proprietà nel fondo dell'anima, la conquista è sua e mentre allieta la corte celeste, essa nulla perde, anzi sente in sé la virtù creatrice e continua del mio Fiat in atto di fare sempre nuove conquiste e, mentre resta nell'anima,..." Gesù

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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