domenica 26 dicembre 2021

Il grano della Volontà Divina e la paglia della volontà umana

Gesù spiega come la Divina Volontà, con i suoi caratteri di fortezza irremovibile e atto incessante lavori l'anima come sotto un torchio affinché non resti in lei neppure una goccia di volontà umana. La volontà umana è la paglia all'interno della quale deve scorrere la spiga di grano del Divin Volere. Se al suo interno c'è altro, anche le azioni apparentemente buone non hanno alcun valore agli occhi di Dio. La volontà umana ha reso l'uomo come una fabbrica lesionata e crollante. Solo il Divino Riparatore può intervenirci. Il segreto di ogni santità è un'unione intima e profonda con Gesù, culminante nell'eucaristia. Meditazione su Libro di Cielo, Volume 22, 26 Luglio 1927, 22 Aprile 2021

26 Luglio 1927 La Volontà Divina ha due caratteri: atto incessante e fermezza incrollabile. Le azioni umane servono come serve la paglia al grano

In questo brano Gesù affronta tre punti distinti: la prima parla dei caratteri della divina volontà, la seconda in cui fa la lunghissima lezione sulla paglia e sul grano e poi la terza, in cu ci ricorda che siamo come una casa terremotata. Sulla nostra vita è passato il terremoto della volontà umana e prima c'era già stato il terremoto del peccato originale. E nessuno di noi non ci può far nulla. La nostra casa pericolante dobbiamo portarla a farla riparare per non rimanere lesionati a vita.

1) Come quasi sempre c'è uno sfogo di Luisa che dà inizio al brano. Luisa sente come se fossero disattese le tante promesse di Gesù e osa quasi dire mi sento tradita da Te. Del resto Nostro Signore quello che abbiamo nel cuore lo vede, Luisa esprime quello che sente nel cuore, mi sento COME se Gesù..

Mi lamentavo per la privazione del mio dolce Gesù e sfogando il mio intenso dolore dicevo tra me: “Come è duro il suo abbandono, mi sento come sotto un torchio, premuta stilla a stilla. Oh Gesù! dove sono le tue promesse? Dov’è il tuo amore? Dov’è il trionfo del tuo Voler Divino nella povera anima mia? Mi sento come tradita da Te. Com’è amara la mia fine, non è il principio che bisogna guardare, ma la fine che dice tutto!” Luisa

E Gesù spiega un tema che in realtà abbraccia tutta la meditazione, perchè il divino volere possa trionfare in noi c'è bisogno che ci sprema bene.

Figlia mia, il mio Voler Divino ha il suo trionfo in te e perciò ti preme stilla a stilla sotto il suo torchio divino, per fare che neppure una goccia della tua volontà resti in te....." Gesù

Quest'operazione purtroppo avviene attraverso sofferenze, pene e dolori di ogni specie e di genere. Nessuno pensi che la vita nella dv - tante volte si è detto - sia una sorta di scorciatoia e non si debba passare attraverso la via della Croce e della rinuncia, della tribolazione, sofferenza, ecc... - quelli vestiti di bianco (lettura dell'Apocalisse) che sono seduti davanti al Trono sono coloro che hanno lavato le loro vesti con il sangue dell'Agnello e sono passati attraverso la grande tribolazione. E in questo contesto Gesù spiega che la dv è irremovibile.

".. La mia Volontà Divina ha due caratteri: fermezza incrollabile ed atto incessante e perciò quando l’anima si è data ad Essa, il suo lavoro è incessante, non senti in te il suo moto continuo?.." Gesù

Se la dv comprende che una certa pena ci giova, in modo che nemmeno una goccia della umana volontà rimanga in noi, quella pena ce la lascia. Con tutto l'amore che Gesù aveva per Luisa, se Gesù non ha sollevato Luisa dalle sue pene era in realtà un'atto d'amore. Il fine del Signore è quello di portarci alla Vita e la Vita si avrà quando la nostra volontà umana sarà morta. Per questo nel Vangelo Gesù dice che chi vuole seguirLo rinneghi sè stesso, prenda la sua croce e lo segua. Rinnegare sè stesso cioè far morire la propria umana volontà. Quest'operazione è ininterrotta, la sua operazione è continuata. In che senso la nostra volontà umana non deve rimanere in noi neanche in una goccia?

La nostra volontà è uno dei nostri costitutivi ontologici di noi persone umane, è soltanto l'esercizio della nostra volontà che ci costituisce sostanzialmente liberi - non dobbiamo diventare robot o esseri inerti per non dare azione alla nostra volontà. Nella seconda parte del discorso Gesù parla molto bene: tutte le azioni umane sono volontarie, io vado al lavoro ci vado e qualsiasi attività io stia compiendo (anche lavare i piatti). Tutti atti di volontà.

"..Onde dopo ha soggiunto: “Figlia mia, tutte le azioni umane, il lavoro, il prendere il cibo, il dormire, le pene, gli incontri ora di dolore, ora di gioia, non sono altro che paglia. Ora non si può formare il grano senza la paglia; anzi questa difende il grano dal gelo, dai raggi cocenti del sole, dalle acque, da tutte le intemperie dell’aria, copre come veste e cresce insieme col grano ed allora si distacca quando ha formato e dato la vita al grano e la povera paglia fa e riceve questo distacco a via di battiture, dopo che ha servito e dato la vita al grano...." Gesù

Le pene, tante pene ci vengono addosso, ma la nostra reazione ad esse è un'atto volontario. Posso ribellarmi, avere fastidio o rassegnarmi o accogliere ed accettazione e lode al Signore perchè riconosco che attraverso quella pena il Signore mi sta facendo crescere. La reazione è sempre volontaria. Queste cose sono la paglia (il dormire, lavare i piatti, ecc...), se il don non ricoda male c'è la paglia che custodisce la spiga.

Se ci fosse una spiga piene di paglia quella spiga non serve a nulla. Ecco perchè la vita nella dv non è una vita di inerzia. E' una vita di attività intensa.

"..Così sono le azioni umane, dalla più piccola alla più grande sono tutte paglie, e se si fa scorrere dentro di esse il grano della mia Volontà, servono mirabilmente a nascondere ed a conservare il grano del mio Voler Divino e quanto più paglia vi è, più grano si può sperare di possedere..." Gesù

Più paglia c'è più grano c'è - più di atti di volontà umana ci sono (in questo senso) se in essi scorre la dv, maggiore è il tasso di santificazione, maggiore è la gloria che riceve Dio ecc... il problema è cosa ci sta sotto la paglia? C'è il grano o c'è altro?

Ecco la nostra attenzione a chiamare la dv nei nostri atti, cerchiamo sempre di comprendere ciò che Dio vuole, impariamo con i segni piccoli e grandi che accadono nella nostra giornata, impariamo ad ascoltare le nostre ispirazioni, ascoltiamo la voce della nostra coscienza ecc... non ci sono ricette magiche per vivere nella dv ma è un lavoro a lungo termine e a lungo raggio, è un cammino e non una magia.

"..Nell’ultimo giorno della vita, la trebbia, stritolando le paglie, farà conoscere tutto ciò che nascondevano dentro.” Gesù

Alla morte si vedrà cosa abbiamo fatto. Perchè tutte le azioni umane non hanno un valore intrinseco ma dipende dalla volontà da cui sono animate. Segno che noi stiamo nella volontà di Dio o almeno ci proviamo a starci (le assicurazioni con certezza di stare nella dv non ci sono); Gesù elenca una serie di brutte finalità...perchè stai facendo quell'azione? Per interesse? Mi conviene o non mi conviene.

"..Perciò non sono le azioni che additano il valore di esse, ma la volontà da cui sono animate. Quante azioni apparentemente belle e sante si troveranno, se fatte per fine di interesse, piene di fango; se fatte per fine di stima e di propria gloria, piene di vento; se per piacere alle creature, piene di marcio; se per attaccamento a ciò che è umano, piene di fumo. Quante cose nascondono le paglie delle azioni umane!.." Gesù

Per stima di propria gloria, perchè gli altri mi stimino? Per piacere alle creature..san Paolo dice che se lui volesse piacere agli uomini, non sarebbe un servitore di Cristo. Per piacere alle creature? C'è il marcio? Attaccamento di ciò che è umano? Piene di fumo.

Se invece dietro il pensiero, desideri, azioni c'è una volontà sincera di pensare o non pensare, dire o non dire, fare o non fare ecc.. per piacere a Dio solo, per fare quello che mi sembra che Dio voglia da me - osservanza dei comandamenti, conoscenza del Vangelo, opere di perfezioni ecc... esempio: se una persona mi rivolge una risposta sgarbata e io taccio, non mi altero e sorrido è chiaro che ho fatto la volontà di Dio se io rispondo sgarbo per sgarbo o rispondo interiormente io non mi sto adeguando alla volontà di Dio. Dobbiamo farci capace di questa introspezione. Dobbiamo parlarne della nostra preghiera con Dio, cosa gli dico nella mia personale preghiera con Dio? Come si esprime? Se ti fai attento capirai cosa c'è nel tuo cuore, fatti attento a come preghi.

Figlia mia, la volontà umana rese l’uomo come una fabbrica lesionata e crollante e l’uomo da sé non aveva virtù di poter riparare, ci voleva il Divino Artefice che, con tanto amore, l’aveva fabbricata e che conoscendo i segreti della sua arte poteva riparare e far scorrere nelle lesioni il fluido vitale della sua forza divina riparatrice, per renderla di nuovo forte come l’aveva fabbricata. Ma è necessario che l’uomo si avvicini al Divino Riparatore per ricevere il beneficio della sua arte, si faccia da Lui maneggiare e che non faccia più agire il volere umano, causa primaria per cui lo ha reso fabbrica crollante, altrimenti nonostante la venuta del Celeste Fabbricatore, l’uomo sarà sempre fabbrica lesionata e crollante.” Gesù

Chi ha vissuto la tragica esperienza del terremoto, sa bene che dopo di esso che se c'è una casa lesionata devi aspettare che la casa sia messa in sicurezza e che raddrizzino le lesioni altrimenti non ci si può abitare. Noi dobbiamo essere fermamente persuasi che questa è l'eredità che ci portiamo dietro e anche dopo il Battesimo. Il Battesimo toglie il peccato originale ma non toglie le conseguenze di esso, a meno che noi non stiamo stretti in continuazione stretti al Divin Artefice e Lui può metterci a posto.

"..Divino Artefice che, con tanto amore, l’aveva fabbricata e che conoscendo i segreti della sua arte poteva riparare e far scorrere nelle lesioni il fluido vitale della sua forza divina riparatrice,.." Gesù

Ecco perchè Gesù dice che senza di Lui non possiamo fare nulla. Non esiste una vita cristiana senza accostarsi - in base alle proprie possibilità quanto meno frequente - alla santa Eucarestia. Noi abbiamo bisogno in continuazione del divin Artefice che sistemi le lesioni che ci portiamo dietro causate dalla volontà umana - le lesioni ce le siamo procurate quando noi abbiamo peccato, ce le hanno procurate gli altri quando hanno peccato contro di noi - la tematica delle ferite, lesione, che ci fanno gli altri. Noi dobbiamo essere consapevoli perchè la nostra esistenza siamo messi così.

Il segreto della santità e della vita nella dv è un'unione profondissima alimentata principalmente dall'Eucarestia, non si può vivere senza di Lui. Non abbiamo la capacità di ripararci da soli. Dobbiamo mettercelo in testa e camminare sempre nell'umiltà e nell'abbandono, guai a perdere l'unione con Gesù e guai a non curare la nostra crescita.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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