mercoledì 1 dicembre 2021

Grandezza della Divina Volontà e umana debolezza

Insegnamenti di Gesù sulla grandezza e la potenza di ogni atto fatto nel Divin Volere. Considerazioni sull'umana debolezza che purtroppo non sempre riesce a seguirne il corso con la dovuta attenzione. Mai scoraggiarsi, ricordando che anche questo è un cammino, il cui segreto è voler vivere in questo mondo e mantenere costanza e perseveranza nel fare tutto ciò che si può, senza mai scoraggiarsi. Meditazione su Libro di Cielo, Volume 21, 18 Maggio 1927, 26 Marzo 2021

18 Maggio 1927 Il valore degli atti fatti nel Divin Volere. Chi vive in Esso possiede la sorgente dei beni. Dio non sa fare le cose a metà. Vittoria d’ambo le parti. (Creatore – creatura)

Il Signore dà degli insegnamenti sul valore degli atti nella dv, sollecitazione all'impegno nell'attenzione nel farli. Non è affatto cosa semplice essere sempre attenti, solletici ed attivi ad operare nella dv. L'atto preventivo possiamo farlo tutte le mattine ed esplicitare al Signore di fare tutti i nostri atti nella Sua, questo è relativamente semplice, perchè basta prendersi un momento fisso. Purtroppo le nostre giornare sono le nostre giornate, vivendo una vita (il don parla anche di sè stesso) - non avendo come difesa una vita chiusa come un convento - è evidente che la molteplicità delle attività, i fastidi della vita e gli inconvenienti, le cose che non funzionano ecc.. quando iniziamo ad essere sballottati a destra e manca dalle circostanze della vita sarebbe richiesta un'enorme disciplina ascetica per mantenere sempre il controllo - il don chiede aiuto al Signore - ci si ritrova in crisi o non all'altezza di operare nella dv. Dagli scritti, da quanto si capisce, che più atti si fanno, più la potenza nella dv si esplica in noi e meno ne facciamo meno accade ciò. Se tu fai meno atti avrai meno forza, ma non ce la fai, diventa a volte un pochino complicato. Il don riceve spesso mail e telefonate comprensibili su come entrare nella dv (ho dei problemi a fare gli atti nella dv ecc...) non pensare che queste difficoltà nel non riuscirli a fare non riguardi una certa categoria di eletti, il don non si sente parte di questa categoria, condivide le difficoltà a questa dimensione che Gesù parla di cose meravigliose.

Figlia mia, è tanto il valore degli atti fatti nella mia Volontà, che gli angeli si stimano fortunati di riceverli, vedono in essi la virtù creatrice, sentono in questi atti l’eco del Fiat Divino e mentre sono luce, sono voci divine e mentre sono voci sono musiche, sono bellezze, beatitudine, santità, scienza divina e siccome la mia Volontà è virtù di Cielo, gli angeli ambiscono portare gli atti fatti in Essa, nel loro Celeste soggiorno. Tutto ciò che viene fatto nel mio Supremo Volere non può restare in terra, al più si possono fare nel basso, ma il mio stesso Volere, come calamita, se li ritira nella sua sorgente e li partorisce nella Patria Celeste.” Gesù

Purtroppo nelle cose di fede succede sempre così, se potessimo vedere - una volta sola - l'effetto di un'atto compiuto nella dv (quanti bene produce in noi e in giro, quanto fa godere i santi ecc..) lo vedessimo o lo percepissimo penso che sarebbe un pochino più facile ma non avendo questo ma muovendoci sempre nel chiaro scuro della fede nuda - sentiamo queste cose che dice Gesù - ma l'unica esperienza che ne possiamo fare è quel senso di quiete e benessere che deriva a noi nella misura in cui stiamo attenti a compiere questi atti. Sentiamo il prevalere dell'uomo vecchio tanto quanto ci distacchiamo all'attenzione del compimento di questi atti; delle volte si sperimenta una sorta di impotenza (il don lo ammette) ci provo e li voglio fare ma spesso mi trovo a non farne quanti avrei potuto o dovuto o voluto. Non facciamoci prendere dallo sconforto, scoraggiamento e dalla depressione. Qua stiamo nell'orizzonte di un cammino, siamo nel 1927 - sono passati 28 anni dal secondo volume tra Luisa e Gesù - e sappiamo che in base ai principi generali della teologia: quando il Signore chiama a grandi missioni dà al chiamato la grazia sufficente di adempierla. Luisa faceva delle cose per noi (almeno per il don inimmaginabili) girando dovunque facendo tantisse cose ecc.. e Gesù gli aveva dato una vita non sposata e con una larga disponibilità di tempo proprio e non poteva neanche distrarsi dalle cose che provengono dal nostro vagare.

Il don crede di capire in parte quello che dice, il don quando si trova a confronto con la vita reale non sempre si sente all'altezza, vorrebbe essere migliore. Occorre chiedere aiuto, ricominciare ogni mattina ed umiliarci ogni mattina, dobbiamo riconoscere le nostre infermità, noi non possiamo sapere con certezza quanto questo dipenda da una nostra mancanza d'impegno o dipende dal fatto che il Signore voglia farmi fare un pò di anticamera e quindi non mi dà la grazia di fare meglio in questo momento. Per questo i santi hanno sempre detto che niente dipende da me, sicuramente dipende dalla mia negligenza e cattiva volontà - noi dobbiamo pregare così - ma magari in questo momento il Signore non ritiene opportuno farmi fare un salto di qualità. Chi è che in gradi di dire da cosa dipende? Questo ci aiuti e a realizzare, questo mondo è un mondo in movimento, dinamico, il cammino è graduale e lento. Anche la vita terrena, chi arriva a 80 anni dice che la vita è volata....il don ricorda che quando aveva 14 anni, non sembrava che arrivassero mai i 18 anni. Quando noi siamo immersi nell'istante attuale sembra che la meta tanto agognata non arrivi mai. Nel 1917 la Madonna ha promesso che il suo Cuore Immacolato trionferà ma qua nel 2021 non ha ancora trionfato. Si compirà nei tempi e modi stabiliti da Dio. Siamo tutti dei poveri uomini e donne. Santa Teresa diceva che la fantasia è la pazza della nostra anima - da cosa deriva ciò? In parte è frutto delle conseguenze del peccato, in parte è il diavolo che ci sta continuamente a disturbare, in parte dalla permissione divina che vuole che siamo in un certo momento sballottati e vuole che facciamo esperienza della nostra misera per aggrapparci di più a Lui - sempre coraggio. Camminiamo verso questa meta.

"..Ora più che sole è la mia Volontà e siccome è interminabile e con un solo atto fa uscire da Sé la fecondità di tutti gli altri atti insieme, l’anima che vive in Essa possiede la sorgente dei suoi atti, la sua fecondità; ecco perciò nell’anima dove il mio Volere regna e domina non cambia né regime, né modi e come opera in Essa i suoi atti escono con la molteplicità e fecondità dei suoi atti Divini..." Gesù

Consoliamoci se uno fa bene l'atto preventivo e ha la volontà di vivere nella dv almeno ferma...basta volerlo e tutto è fatto (dice Gesù). Che significa tutto è fatto? Il don non crede, la retta interpretazione delle parole di Gesù - secondo quando pensa il don - è che se c'è questa volontà, bene, fatti ogni tanto i conti con le tue debolezze, ma vai avanti perchè presto o tardi arriveranno risultati decenti. Prova ad acquisire una buona abilitazione, una dizione perfetta, non è tanto facile leggere perfettamente ma per fortuna ci stanno degli strumenti multimediali. Delle volte va, altre volte e non va, devi tornare e correggere, arriverà un giorno in cui si avrà una dizione perfetta? Per prendere una laurea devi sputare sangue. E' tanta fatica. Diventare bravissimo in uno sport, diventare un bravo musicista, ecc.. è tanta fatica. Per raggiungere dei risultati ci vuole tanto tempo con costanza e a lungo. La dv farà eccezione a questa regola comune? In condizione di natura decaduta che è misera, Nostro Signore non fa preferenze verso alcuno (a questo faccio fare il percorso netto), questo non si è mai visto. Al don sembra che la vita nella dv non sfugga a questa regola e quindi coraggio perchè continuamo a conoscere, leggere e a meditare. L'atto preventivo, le ore della Passioni, la Consacrazione alla DV, un giro, qualche cosa che mi blindi lo stretto indispensabile sperando che ogni giorno di fare qualche passo.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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