sabato 25 dicembre 2021

Amore del Cielo e amore della terra

Bellissima lezione di Gesù sulla differenza che intercorre tra l'amore dei beati in Cielo e quello dei giusti sulla terra. Altra splendida lezione sull'importanza di stare lontani da tutto ciò che opprime e appesantisce l'anima. Meditazione su Libro di Cielo, Volume 22, 21 Luglio 1927, 21 Aprile 2021

21 Luglio 1927 Differenza tra l’amore del Cielo e quello della terra. L’oppressione appesantisce l’anima, la Volontà Divina la svuota

Il Signore porta la nostra attenzione sulla differenza tra l'amore del Cielo e della Terra (a Gesù piace di più l'amore della Terra) e poi una nota sull'appresione, sull'appesentimento dello spirito. Noi non ci facciamo caso ma dobbiamo spesso custodire la nostra anima da tutto ciò che l'appesantisce, perchè ci porta lontano dalla vita nella dv, dalla santità e dalla vita di grazia. E dovremo imparare ad esercitare una certa vigilanza della nostra anima - non possiamo aprire le porte della nostra anima interne ed esterne (occhi, orecchie, desideri, pensieri, immaginazione e cuore) a qualunque cosa si metta davanti, perchè se qualcosa ci rende tristi, inquieti ecc... noi dobbiamo tenerla lontano dalla nostra anima a qualunque costo anche rinunciando a qualcosa ci sembri utile.

Luisa si inventa un'escamotage (trovata ingegnosa o trucco) per rapire Gesù da Cielo. Siccome mi viene a trovare poco, se però inizia a chiedere aiuto alla Madonna, angeli e santi e se loro fanno un'ambiente divino Gesù mi verrà a visitare. E Gesù risponde dicendo che questo sistema non funzionerà:

Figlia mia, l’amore del Cielo mi piace, ma quello della terra mi piace di più. Quello della terra mi è sempre nuovo, sono nuovi acquisti che faccio, nuova gloria. Invece di quello del Cielo, sono già in possesso, né nessuno me lo può togliere, è tutta roba mia. Invece quello della terra sto in atto di acquistarlo e molte volte perdo i nuovi acquisti che dovrei fare, perché le anime non sempre mi danno l’amore, la gloria, che dovrebbero darmi.............sicché nel Cielo tutto è natura in tutti i beati, quindi loro nulla mi danno di più, anzi Io do sempre a loro quell’atto continuato di gioie, di felicità, di beatitudini sempre nuove e senza fine..."

Certo che l'amore del Cielo è bello, in Cielo i beati fondamentalmente ricevono da Dio quella gioia, felicità e beatitudine che il Signore dona, noi discepoli di Gesù siamo amanti della vita ma non cultori che idolatrano la vita terrena. La vita terrena se vissuta in comunione con Dio e nella dv è bella, ci sono tante pene e dolori che non mancano mai - è bella perchè vissuta in grazia di Dio, ma la nostra Patria è in Cielo (san Paolo). Nel nostro cuore io devo chiedermi: quanto lo desidero il Cielo? Qualcuno dice che in Purgatorio c'è l'anticamera del Paradiso dove l'anima deve esercitare un desiderio immenso da accendere, la felicità e la pienezza della felicità in Paradiso non possiamo immaginarcela. Si tratterà qualcosa di immaginabilmente bello e delizioso che se dipendesse da noi - se avessi compiuto ciò che il Signore mi chiede nella mia vita, se non potessi dargli ancora più gloria, se avessi già fatto il Purgatorio sulla terra allora anche tra mezz'ora ....... ma se la dv mi volesse sulla terra ancora per 200 anni perchè volesse sacrifici e opere per la sua gloria ci rimarrei, ma se dipendesse da me (e la dv fosse d'accordo) io partire subito subito. Il don pensa che questa sia sollecitazione che ci debba interpellare perchè se uno pensasse (santa Gemma Galgani) tanto il bene che mi aspetto che ogni pena mi è diletto. Gesù ha fatto dei regali ad alcun grandi santi...noi che pensiamo di tanti santi e martiri che sono morti molto giovani (adolescenti o giovani adulti...chi a 24 anni, chi a 33 e chi meno). Ma noi che pensiamo: poveraccie o beate loro? Il don crede che se avessimo una fede viva e ci credessimo veramente: beatissimi loro.

In Cielo diventiamo impeccabili senza perdere la nostra libertà, Dio il male non lo può fare, fare il male non è esercizio della libertà ma esercizio della stupidità folle, e siccome Dio non è uno stupido o un folle il male non lo fa. Noi il poter fare il male è una condizione miserabile che abbiamo nella vita terrena, ma appena si ha la visione beatifica, la volontà viene divinizzata e diventa radicalmente incapace di fare il male e quindi nel Cielo tutto è natura nei beati. Non possono non amare Gesù e non glorificarlo in continuazione. Invece sulla terra se un'anima - anche oggi ama Gesù - è una grande cosa per Gesù perchè io potrei non amarlo e non servirlo e oggi potrei commettere un peccato e decido di dare gloria a Dio questo procura a Nostro Signore una gioia più grande.

"..Ecco perché sono tutt’occhio per la terra e come se mettessi da parte tutto il Cielo, perché è mio; prendo di mira e mi faccio tutto premura per l’anima che vive nell’esilio, che anche se non possiede la natura del Cielo, vuol darmi i nuovi acquisti d’amore, di gloria e di adorazione..." Gesù

Ecco perchè l'amore di me povera creatura (che magari non è perfetto ma traballante) Gesù lo ama di più. Perchè il mio o tuo amore adesso è qualcosa di bello e di meritorio perchè potrei non darlo al Signore e in Paradiso questo non c'è. Continua a ripetere gli atti e l'amore, perchè questa è la novità che affascina Gesù. L'amore che darò a Gesù partecipando alla Messa oggi è diverso a quello che ho dato a Gesù ieri. E può essere un'occasione perduta se uno rimane distratto se rimane con la testa per aria.

Il secondo punto di meditazione è stare lontani da ciò che ci opprime. Luisa aveva in qualche momento dei pensieri distruttivi sempre mossi ed animati dal suo amore.

"..Continuando il mio amato Gesù a privarmi di Lui, mi sentivo talmente oppressa e pensavo tra me come tutto era finito e tante altre cose che mi sembra inutile dire sulla carta. Ed il mio amabile Gesù, mettendomi le sue sante mani sotto le mie spalle, come per prendermi in braccio, mi ha detto:.." Luisa

Noi non ci rendiamo conto di cosa voglia dire - per una persona che ha avuto un contatto diretto con Gesù stare senza di Lui anche un giorno. Che poi quanto maggiori sono le grazie che si riceve tanto maggiori sono le sofferenze. Santa Teresa d'Avila e san Giovanni della Croce ebbero una visione intellettuale della Santissima Trinità dicono che chi vive questa cosa, trascorrerà il resto della vita in un piano continuo ed ininterrotto perchè vorrà andare via (in Paradiso), perchè ha avuto uno dei più grandi anticipi del Paradiso. Certo che c'è la propria volontà che accoglie il fiat di rimanere sulla terra, ma noi non ci rendiamo conto perchè la nostra fede è quasi zero e non ci rendiamo conto (non avendo avuto esperienze straordinarie) di quello che ci aspetta. Ma chi ha vissuto queste cose sì. Però in certi momenti questo pensiero appesantiva Luisa e non era una nostalgia. Perchè quel pensiero gli causava sofferenza profonda (a Luisa).

Figlia mia, come ti sei resa pesante, non sai tu che l’oppressione appesantisce l’anima ed Io, volendoti prendere in braccio, devo fare uno sforzo per prenderti, mentre la mia Volontà svuota il peso della natura; e la sua luce togliendo le tenebre dell’umano, la rende leggera, leggera ed abile a qualunque sacrificio e dandole le ali dell’amore, dà all’anima le prime doti della Patria Celeste che non conosce né oppressioni, né tenebre, ma giorno senza tramonto ed allegria che non ha termine...." Gesù

Volendo estendere l'ambito di applicazione, noi dobbiamo fare attenzione a non aprire le finestre dell'anima (pensieri, immaginazione, desideri o anche con gli occhi materiali o orecchie) a tutto ciò che ci appesantisce o ci fa venire l'angoscia o che ci turba o ci rende pesanti. Se guardare un certo film, talk show, programma ecc... ti fa venire l'angoscia.....c'è qualche ricetta medica che ti ha prescritto questa cosa? Se ascoltare certi discorsi potendo evitarli ti mette l'agitazione o ti turbano lascia stare. Ma te l'ha ordinato il medico di ascoltare ciò? Se un pensiero ti opprime e ti fa venire il peso - che cosa mangeremo, che cosa berremo, il futuro, ecc...è chiaro che se uno pensa questo come campa? Malamente. Noi pensiamo quello che vogliamo pensare, molte volte un pensiero ci viene in testa ma una volta che è venuto possiamo scacciarlo se viene a turbarci. Non siamo sempre padroni di governarne la genesi, così come può succedere che il don (ma chiunque) s'imbatte in una discussione balorda o a vedere una cosa che non dovrebbe quando me ne accorgo taglio e chiudo e non assecondo quel pensiero. Questa cosa è molto più importante di quanto si pensi. Perchè se andiamo a pensare, le fuoriuscite gravi dalla dv - i peccati gravi - da dove vengono? Io prima di fare un peccato ci devo pensare, e poi devo deciderlo di farlo. Le finestre dell'anima - pensieri, fantasticherie ecc... devono essere controllati e non possiamo accogliere chiunque.

Pensiamo a coloro che stanno sempre a parlare male del prossimo, cosa sono? Pensieri che appesantiscono. E' bello, ci si sente bene a vomitare veleno sul prossimo? O a lamentarsi, brontolari, giudicare ecc... sono cose che ti fanno sentire leggero? E se non è così te l'ha ordinato il medico di farlo? Attenzione a tutto ciò che ci opprime. Oppressione e depressione sono abbastanza imparentati, la depressione non è altro che vivere abitualmente in pensieri negativi e distruttivi...se tu eviti e pensi ad altro, pensa ad amare Gesù e pensa a fare gli atti nella dv, guarda le cose belle nel prossimo e guarda cosa ti ha donato Gesù. Qui si gioca grande parte della nostra vita. Noi non siamo automi. Mi è venuto questo pensiero e devo seguirlo per forza...ma chi l'ha detto questa cosa qua? In tanti conventi e posti santi, ma io devo seguire il tg perchè sto fuori dal mondo...ma chi l'ha detto... certo qualche informazione necessaria ma se mi viene l'angoscia... ma è proprio indispensabile?

Facciamo attenzione a tenere la nostra anima alla larga da tutto ciò che ci appesantisce e Gesù ci sta dicendo di non farlo, ci vuole contenti e leggiadri. Il resto lo lasciamo a quelli che non hanno speranza pregando per la loro speranza e il resto non è roba per noi.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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