venerdì 24 dicembre 2021

Equilibrio e ordine. Pregare nella Divina Volontà

Gesù spiega come solo la vita nel Divin Volere garantisce la permanenza dell'anima in grazia. L'equilibrio e l'ordine perfetto che si trovano nel Volere Divino. La preghiera nella Divina Volontà. Meditazione su Libro di Cielo, Volume 22, 16 Luglio 1927, 20 Aprile 2021

16 Luglio 1927 Chi vive nel Voler Divino possiede il perfetto equilibrio. La preghiera fatta in Esso possiede la potenza Divina e la forza universale

"..Ecco perciò il vivere nel mio Volere è la vera trasmissione della vita Divina nella creatura.” Gesù ha concluso il brano con questa frase.

Noi sappiamo che la vita divina dentro la creatura viene comunicata realmente e in maniera stabile attraverso la grazia santificante (ciò che insegna la Chiesa), ricevuta nel Battesimo è in continuo itinere - si può perdere per il peccato mortale, si raffredda con il peccato veniale, non cresce se noi commettiamo un'imperfezione volontaria e viceversa cresce sempre di più quando viene alimentata dai sacramenti che si possono ripetere (dal Sacramento della Penitenza e dall'Eucarestia) e dalla preghiera e dalle opere sante comprese quelle cosidette di perfezione che la fanno crescere. Questo vale in generale. La grazia santificante (in base a quello che insegna la Chiesa) è una presenza stabile della vita divina nella creatura ma è soggetta alle fluttazioni varie dipendenti dal fluttuare dell'umano volere. Non è qualcosa che sta al sicuro.

Come facciamo mettere la grazia di Dio al sicuro e non rischiare che da un momento all'altro perdere la grazia o farla oscillare in continuazione tra il più e meno?

Questo accade quando si inizia a vivere nel dv, Gesù fa una lezione che puoi culmina in questa immagine..

"..Onde dopo di ciò, il mio amabile Gesù è uscito dal mio interno ed investendomi tutta mi ha riempita tutta di Lui, in modo che mi sentivo tutta circondata da Gesù e dentro di Lui. Poi, ritirandosi, si è gettato nelle mie braccia poggiando il suo capo sul mio petto per prendere riposo e mentre faceva ciò tutte le cose create, il sole, il cielo, le stelle, il vento, il mare, la terra, insomma tutte le cose si schieravano intorno a Gesù e, stendendosi come letto sotto le membra di Gesù, tutte si prestavano a dargli riposo ed il mio dolce Gesù mi ha detto: “Figlia mia, se tu sapessi tutto il lavorio che sto facendo nell’interno dell’anima tua, come vigilo ogni tuo palpito, tutti i tuoi affetti, le tue parole, i tuoi pensieri, insomma tutto, per far scorrere in tutta te la mia Divina Volontà affinché domini e vi formi il suo regno. Tanto che dopo il lavoro che faccio, molto, spesso prendo riposo per godere in te il frutto del riposo che solo la mia Volontà può darmi. Come è bello il riposo che Essa mi dà, tutte le opere nostre, le cose da Noi create fanno a gara per darmi riposo ed Io sento in te la felicità del mio riposo eterno e la gioia e la felicità delle nostre opere.." Gesù

Gesù di fatto spiega che quando un'anima vive nella dv - che è strettamente sorvegliata da Gesù in senso positivo - e afferma Gesù che quando c'è questo dentro un'anima, e questo c'è in seguito del lavoro che Gesù fa perchè quell'anima ha già scelto di vivere in questo modo e fa tutto quanto dipende da lei perchè questo accada.

Figlia mia, se tu sapessi tutto il lavorio che sto facendo nell’interno dell’anima tua,.." Gesù / quanti di noi possono rendersi conto del lavoro che sta facendo Gesù dentro di noi?

Nell'anima si realizza quella caratteristica o disposizione per la quale è stata creata, la creatura libera ed intelligente cioè noi non è necessitata a rimanere in essa - ci vive (nella dv) nella misura in cui vuole ed accetta di viverci.

Quando questa dv abita in un'anima - in un'anima che desidera sinceramente viverci - Dio trova tutto sè stesso in quell'anima.

Figlia mia, chi vive nella mia Volontà ha la larghezza, la capacità di poter rinchiudere in sé tutti gli atti di Dio, diventando così la depositaria della Divina Volontà. E perciò Dio trova in quell’anima tutto Se stesso, con tutti gli atti suoi. Quindi in essa tutto, tutto è sacro, tutto è santo, tutto è luce e bellezza, possiede il perfetto equilibrio, l’ordine divino ed Io trovo in essa la gloria della mia santità, della mia luce, della mia rara bellezza...." Gesù

Perfetto equilibrio ed ordine divino. Nella dv non ci sono squilibri e nella dv non ci sono disordini. In un'anima che vive in essa, conseguentemente non ci possono stare squilibri e disordini. Quando noi ci sentiamo o commettiamo qualcosa che ci fa perdere l'equilibrio in senso ampio o ci fa uscire dall'ordine, stiamo uscendo dalla dv - sicuramente senza nessun dubbio. L'equilibrio ed ordine sono partecipati attraverso le realtà ordinare e comuni. Il perfetto equilibrio, applichiamo alla vita ascetico e morale: tutti maestri di spirito, sulle orme dei maestri pagani, hanno insegnato che la virtù è in sè stessa una prova di equilibrio - la virtù (diceva Aristotele) è sempre il giusto mezzo tra il troppo e il troppo poco. Per questo che è così impegnativo, vivere secondo virtù e praticare le virtù perfetto o in grado eroico, c'è questo sforzo immenso. Esempio generale: la fortezza - dicono i maestri di spirito - è il giusto mezzo tra la viltà e la temerierità. Il temerario eccede nella virtù della fortezza, non è capace di affrontare e supere con debiti i modi le difficoltà che gli vanno incontro, il temerario si lancia in imprese che non dovrebbe compiere o perchè vanno al di là delle sue forze o escono fuori dell'ordine della misura. E' facilissimo scambiare un vizio per una virtù e viceversa...siamo sicuri che quella persona sia un forte e non un temerario? Siamo sicuri che quella persona sia debole e non un forte? Quello che a me sembra debolezza potrebbe essere fortezza. L'equilibrio è un punto cardine fondamentale. In Dio c'è un'equilibrio perfettissimo.

In Dio c'è un necessario equilibrio tra l'amore e la misericordia e giustizia e quando si crea qualche possibile scompenso, Dio interviene e riequilibra le cose, non è possibile che Dio manchi questo equilibrio. Noi non ci pensiamo, ma camminiamo perchè manteniamo l'equilibrio, pensiamo all'equilibrio della temparatura del nostro corpo che deve restare a 36° gradi nè di più nè di meno. Perchè a quei gradi (il don non è un medico - fa delle considerazioni comuni) sto bene, se aumenta sto male. L'ordine, il campo di applicazione nella nostra vita...la vita non può essere disordinata. La dv non fa sconti di nessun tipo. Una vita nella dv non può essere una vita senza ordine, senza delle regole in senso buono - io non posso vivere la giornata a casaccio come capita - non può essere ingabbiata in regole rigidissime ed inesorabili....in linea di massima la nostra vita dev'essere ordinata. In linea di massima devo sapere cosa devo combinare. Poi devo essere pronto a rimodulare la giornata in base alle necessità contingenti. Non posso oziare o perdere tempo prezioso. Se una persona sceglie di vivere una vita in questo modo, ma come farà questa persona a vivere nella dv? Non posso vivere una vita come quelle del monastero, la presenza di queste cose che non possono essere portate dai contesti, ci fa comprendere che una vita tende alla santità non può essere una vita sregolata. Non c'è nessuna santità senza ordine.

Nella parte centrale Gesù torna sul pregare nella dv ed esalta la grandezza: il fatto che io preghi nella dv per ottenere delle grazie non è detto che le ottenga.

E soffermandosi ha soggiunto: “Figlia mia, quando l’anima prega nella mia Volontà, tutte le cose e tutti gli esseri creati mettono attenzione, sospendono ogni cosa, fanno tutto tacere e mentre sono tutti intenti ad ammirare l’atto fatto nella Divina Volontà, seguono tutti insieme la preghiera; la potenza di Essa chiama e s’impone su tutto, in modo che tutti fanno la stessa cosa. Se si unissero tutte insieme tutte le altre preghiere per confrontarle con una semplice preghiera fatta nella mia Volontà, quest’una sorpassa tutte, perché possiede una Volontà Divina, un potere immenso, un valore incalcolabile, Io stesso mi sento investito da una tale preghiera e siccome vedo che è la mia Volontà che prega, sento la sua potenza che m’immedesima in quella stessa preghiera. Sicché se non si ottengono le grazie per mezzo della preghiera fatta nella mia Volontà, che è preghiera universale e Divina, se la giustizia divina non resta placata e continuano i flagelli a piovere sulla terra, significa che quella è la Volontà di Dio e che invece di far scendere quelle grazie, fa scendere gli effetti di Essa nelle anime e se con questa non s’ottiene molto, meno si otterrà con altre preghiere non fatte nella mia Volontà, che non contengono né potenza Divina né forza universale.”

E' vero che quando si prega nella dv Lui si sente investito da questa preghiera e sente che la potenza della dv lo immedesima nella preghiera. Ma non è detto che ci ascolti, a patto che non si preghi il Padre Nostro. Possiamo pregare il Signore con altre parole ma sempre basandoci sul Padre Nostro, in quel caso la nostra preghiera sarà sempre esaudita. Ma se chiedo una grazia particolare, non è detto che il Signore mi ascolti.

"..Sicché se non si ottengono le grazie per mezzo della preghiera fatta nella mia Volontà, che è preghiera universale e Divina, se la giustizia divina non resta placata e continuano i flagelli a piovere sulla terra, significa che quella è la Volontà di Dio e che invece di far scendere quelle grazie, fa scendere gli effetti di Essa nelle anime.." Gesù

Poi Gesù dice che se si ottiene poco pregando nella dv, ancora meno si ottiene pregando normalmente.

Non è che non si possono chiedere grazie, puoi fare tutto quello che vuoi, se chiedi una grazia particolare sappi che quella grazia particolare potrebbe non essere conforme alla divina volontà. E se non lo è Dio non te la darà. La cosa migliore - a parere del don - che la dv sia fatta. Magari secondo le intenzioni della Madonna, la Madonna chiede a Dio (nella dv) esattamente quelle grazie che il Signore vuole fare e che sono subordinate alle preghiere. Gesù le sente le nostre preghiere, ma se voglio che la mia preghiera sia sempre esaudita...prego secondo le intenzioni della Madonna. C'è una persona che sta male? Prega per questa persona secondo le intenzioni della Madonna, che si compia in lei la dv. E' umanamente che una persona sia affezionata ad un'altra e che gli dispiace se morisse, ma se quella persona deve morire, morirà. Noi dobbiamo capire che in questo mondo noi siamo all'oscuro di tante cose. Chi di noi è grado di sapere cosa Dio vuole esattamente? Dio non li rivela in questo mondo salvo qualche raro squarcio. Una cosa che a me possa sembrare oggettivamente buona, ma nell'ordine e negli equilibri divini siamo sicuri che sia buona?

Dio vuole essere pregato, però se vogliamo mandare tutte le preghiere al bersaglio, mettiamole al sicuro (Vangelo di san Matteo 6) il Padre Nostro sa di cosa abbiamo bisogno e non sprechiamo parole. Per chiedere cose conformi alla dv ci tocca inventarci un sistema che vada in contatto. Far celebrare Messe secondo le intenzioni della Madonna, chi fa questo - secondo il don - se la Madonna riceve questa cosa, come ricambierà? L'ingratudine in Cielo non era e figuriamoci se la Madonna si fa dare lezioni di ingratitudine da noi.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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