venerdì 4 marzo 2022

Mezzi e aiuti per vivere nel Divin Volere

Lezione di Gesù sui molti mezzi e modi che ha lasciato perché chi realmente lo vuole possa far regnare in sé la Divina Volontà. Il deposito degli atti della redenzione di Gesù in Maria Santissima e degli atti del regno della Divina Volontà in Luisa. Libro di Cielo, Volume 23, 27 Gennaio 1928, Martedì 27 Luglio 2021

27 Gennaio 1928 Nella Redenzione sta rinchiuso il regno del Fiat Divino. Iddio, nell'operare, sceglie una dove deporre la sua opera

Gesù ribadisce cose che in parte già sappiamo, è Suo solito riprendere e ripetere i concetti perchè non basta sentire una cosa per impararla. Gli esperti di lingue per imparare un vocabolo in lingua straniera occorrono 30 ripetizioni e capiamo perchè Gesù ritorna.

Prima viene deposto il Regno della Redenzione nella Madonna così sta al sicuro e così il Regno della Divina Volontà. E chi vuole prendere qualcosa deve andare a prendere.

".. perché essi contengono tante vite divine e t'affretteresti a farle conoscere." Gesù / Dio quando fa le cose le fa in grande, ecco perchè il segreto per riuscire è la perseveranza. Non ci sono scorciatoie o magie ma c'è un cammino costante da fare e paziente come le cose della vita terrena.

Differenza tra il Regno della Redenzione e quello della dv. Gesù ha compiuto tanti atti esterni per realizzare la Redenzione (la Passione, la sua morte, Gesù predicava all'esterno...) pubblici, ma per formare quello del Divin Volere il discorso è diverso. Il fine della Redenzione è il ripristino di ciò che è stato perduto dai nostri progenitori, è una funzione di mezzo a fine, se non siamo redenti e non iniziamo un cammino di santità il regno della DV non arriverà mai in noi.

"..Ora poiché erano rinchiusi in tutti gli atti della Redenzione quelli del regno della mia Volontà Divina, fin d'allora chiamavo te e, come deponevo nella Sovrana del Cielo tutto ciò che riguardava il regno della Redenzione, così deponevo in te ciò che riguardava il regno del Fiat Supremo.." Gesù

Dio quando fa una cosa, ma non vuole che quella cosa vada sprecata. Dio non fa mai cose inutili ma siccome ci sono alcune cose che pur essendo santissime in sè stesse ma richiedono l'accoglienza e l'accettazione della creatura, Dio non lo farebbe se non ci fosse almeno una creatura che non mandi a vuoto nemmeno una cosa del Signore. Come noi abbiamo conosciuto ed approfondito le grazie ordinarie di Dio?

"..Ecco perciò voglio che mi segua passo passo e, se piccolo bambinello piango, ti voglio vicino per darti il dono delle mie lacrime con le quali t'impetrai il gran dono del mio regno Divino, se parlo ti voglio vicino per farti il dono della parola della mia Volontà, se cammino per farti il dono dei passi di Essa, se opero per dotarti delle sue opere, se prego per darti il dono della mia preghiera per impetrare il suo regno all'umana famiglia, se faccio miracoli per darti il dono del gran miracolo della mia Volontà,.." Gesù

E' un dono da chiedere quello delle lacrime per i nostri peccati, queste cose Gesù le dice a Luisa e possono compiersi in chiunque si metta nelle disposizioni di accogliere queste cose. Non c'è un'esclusiva.

"..perciò se do la vista ai ciechi ti tolgo la cecità del tuo volere umano per darti la vista della mia, se do l'udito ai sordi ti faccio il dono di acquistare l'udito del mio Volere, se do la lingua ai muti ti snodo dal mutismo del mio, se raddrizzo gli zoppi ti raddrizzo in Esso, se quieto la tempesta col mio impero, comando alla tempesta della tua volontà umana che non ardisca più agitare il mare pacifico della mia.." Gesù

Il significato simbolico dei miracoli, è la nostra volontà umana che ci acceca, ci toglie la percezione della cosa giusta da fare. Il don è preoccupato a volte e si è confrontato su certe cose strane che si sentono dire da qualche persona o gruppo che pensa e magari è convinto di vivere nella dv. Il don ha sentito modi di pensare alieni, e il don fa un'esempio: siccome io mi fondo nella dv, qualsiasi cosa io faccia in relazione ad una certa problematica non mi devo preoccupare di nulla perchè tanto sto fuso. Ma è un ragionamento sensato? In questo caso la dv avrebbe uno scopo deresponsabilizzante e non avresti l'obbligo di faticare fare discernimento sulle situazioni. In questo caso la dv diventerebbe una scusa: dico: vieni dv e poi faccio la mia, la cosa che mi sembra più comoda, più soddisfacente e meno laboriosa. Sarrebe un pò come se io mi fondessi con la dv e mi butto di sotto tanto non accadrebbe nulla, la stessa situazione di Gesù sul Tempio. Vado a fare una cosa sbagliata e poi chiedo al Signore che mi aiuti a scopo dimostrativo..ma stiamo scherzando? Il don è preoccupato di queste cose e non ha mai detto cose del genere. Se uno fa queste interprertazioni sballate diventa un'ostacolo ma non dipende dalla dv.

Non esiste nulla, anche nelle cose più sante, che non possa essere alterato dall'umana volontà. La dv può essere vanificata dalla volontà umana e molti possono pensare di vivere nella dv. Il don ha sentito delle grosse stupidaggini grosse quanto una casa sugli scritti - in passato - ma i danni di queste cose hanno compromesso la posizione degli scritti in relazione al riconoscimento ufficiale della Chiesa. Si fanno danni se si rimane nella cecità dell'umano volere, chi l'ha detto che io ci veda? Manteniamo una grandissima prudenza - chiediamo al Signore la grazia di riconoscere le trappole dell'umana volontà. Ascoltiamo bene ciò che Gesù ci insegna. Gesù applica i miracoli fatti nella sua vita terrena alla dv, quando Gesù li stava facendo - il doppio binario della Redenzione e stava instaurando il regno della Dv - quante volte ("...se quieto la tempesta col mio impero, comando alla tempesta della tua volontà umana che non ardisca più agitare il mare pacifico della mia...") ognuno deve capire nel personale come adattare i miracoli di Gesù (es: sono sordo alla dv? Non capisco?)

Come faccio che sto strumentalizzando la dv perchè in realtà voglio fare la mia ma voglio convincermi che quella è volontà di Dio - lo facciamo tutti questo lavoro. Che noi stiamo nella dv c'è un segno sicuro: la pace proprio profondissima che non significa che non ci siano sofferenze e tribolazioni; alcune scelte (vedi i martiri) comportano sofferenze per rimanere nella volontà di Dio. Non scambiano la pace con l'assenza di sofferenza. Questo discernimento bisogna imparare a farlo e non trincerarsi dietro la dv per fare la propria e trovare il presunto avallo soprannaturale - tante volte il don ha visto questa cosa e chi lo fa ordinariamente pensa di non farlo.

"..non risparmio nulla, né insegnamenti, né luce, né grazie, né allettamenti, né promesse, in modo che se tutti vogliono ricevere il gran bene della mia Volontà per farla regnare in loro, tutti troveranno mezzi ed aiuti sovrabbondanti per vivere un sì gran bene..." Gesù

L'importante è non smettere di informarsi e di camminare e la spia è la profonda pace interiore. Non perdiamo mai di vista questa spia.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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