mercoledì 9 marzo 2022

L'unità perduta dall'uomo

Adamo possedeva l'unità con la Divina Volontà ma la perse col peccato e da lui si ritritò la Volontà Divina. Gesù ha ripristinato tale unità e intende donarla a chi rinuncia alla propria volontà umana. Volume 23, 2 Febbraio 1928, 30 Luglio 2021

2 Febbraio 1928 Luisa deve supplire per chi non ha operato nell'unità del Fiat Divino. Per chi non lo possiede è un linguaggio estraneo. Ragione per cui finora non hanno parlato di Essa. Chi non vive nell'unità riceve gli effetti dalla Volontà Divina, non la vita di Essa. Esempio del Sole e della terra

Oggi il Signore ci ha portato dentro un concetto peculiare un pò provocato dalle domande di Luisa: cioè possedere l'unità della Dv che è il massimo a cui si possa giungere. E Gesù ritorna - ancora - a spiegare il tutto a partire dal peccato originale:

"Figlia mia, quando Adamo peccò, ci fu la ritirata dell'unità della mia Volontà da ambo le parti, l'uomo si ritirò da Essa ed Essa si ritirò da lui, e col ritirarsi la mia, l'uomo perdette la mia unità, tutti i suoi pregi ed i diritti che Dio gli aveva dato nel crearlo, perché lui fu il vero disertore dal regno della mia Volontà ed il disertore perde tutti i diritti ed il possesso dei suoi stessi beni. Ora come la mia Volontà si ritirò dall'uomo, perché fu lui a ritirarsi per primo, così può di nuovo darsi a chi, ritirandosi dall'umano volere, rientra nel suo regno come nuova conquistatrice di quell'unità del mio Fiat Divino. .." Gesù

Abbiamo visto tante volte, Dio non fa regali a nessuno a patto che esso non sia voluto, desiderato e scelto e anche scelto a prezzo di qualche sacrificio. E' tipico dell'agire di Dio, Lui fa così. Opera così nel rispetto sommo della nostra libertà. L'uomo si ritira da Dio e della sua Volontà e Dio prende atto e ritira la sua volontà e questo significa perdere l'Unità con la dv. Questo è un'aspetto che emerge dagli scritti, lo stato di natura d'innocenza dei nostri progenitori che la Chiesa ha descritto non è semplicemente una perdita di alcuni doni soprannaturali e degradare quelli naturali ma primo fra tutti è l'aver perso questo dono. E quando si perde una cosa, se una cosa è andata perduta non si sa nemmeno che esista. Di conseguenza lo scopo dell'operazione di Gesù è stato quello di farci renderci conto di ciò che abbiamo perso e Gesù vuole che l'uomo possa tornare a vivere come Lui lo aveva progettato e creato.

"..Non è forse padrona la mia Volontà di darsi di nuovo, purché trovi di nuovo chi non più vuol vivere della sua volontà umana?.." Gesù

Punto impegnativo su cui ogni giorno dovremmo fare dei passi in avanti. I Santi hanno fatto opere grandi, e Gesù dice:

"Figlia mia, tutto il bene fatto finora dalle creature è stato fatto in virtù degli effetti della mia Volontà Divina, perché non c'è bene senza di Essa, ma nessuno finora è vissuto totalmente e pienamente nella sua Unità, solo la mia Mamma Regina, e perciò attirò il gran prodigio dell'incarnazione del Verbo, se ciò non fosse, la terra sarebbe ritornata allo stato dell'Eden, e poi colui che avesse posseduto l'Unità del mio Volere, non avrebbe potuto né contenerla, né resistere senza parlarne, sarebbe stato come se il Sole si volesse racchiudere dentro un vaso di cristallo senza spandere i suoi raggi, non avrebbe piuttosto col suo calore rotto il vetro, per essere libero nello spandere i suoi raggi?..." Gesù

Ci sembra che la terra di oggi si trovi nella condizione dell'Eden? Non c'è. Seconda cosa: quando uno trova una perla di grande valore fa di tutto per impadronirsi di quella perla e questo è il prodromo di quelle bellissime espressioni: dopo che uno ha incontrato Cristo tutto il resto diventa come spazzatura. E anche per noi, stiamo leggendo e meditando questi scritti, siamo riusciti ad interiorizzare allo stato attuale della grandezza e dell'importanza della posta in palio o no? Una spia è quanto desideriamo condividere e parlare di questa cosa - sempre facendo attenzione: con dolcezza, rispetto e retta coscienza. Annunciare non vuol dire imporre, a volte capita (volontà umana), tu puoi fare anche la cosa più santa di questo mondo ma questa volontà umana non ci mette nulla ad inquinare questa azione. Chi scopre qualcosa di importante, è normale il desiderio di condividere questa scoperta ma: 1) Non tutti hanno voglia di ascoltare la tua testimonianza - e se questo accade è meglio fare un tentativo e poi fare silenzio 2) Non tutti sono momentaneamente in grado di ascoltare ed apprezzare - c'è chi non vuole e chi invece sta immerso in una vita lontanissima da Dio che pur provandoci non ce la fa a starci dietro 3) Inopportunità, tutte le espressioni che noi ascoltiamo vanno decodificate (san Paolo dice di annunciare il Vangelo anche in modo inopportuno), Gesù nel Vangelo dice di non gettare le cose sante ai porci - quando ci si trova di fronte a situazioni oggettive dove appare del tutto inutile parlare è meglio pregare. Sappiamo che anche nella dv, consiglio a tutti di leggere i libri? Certe forme eccessive possono essere travisate, possiamo essere scambiati per mezzi fanatici. Il modo in cui noi veicoliamo una cosa condiziona la cosa stessa perchè se diamo una brutta impressione di noi stessi (di essere dei mezzi esaltati, di essere dei predicatori, di persone che prendono di petto le persone, ecc...) non soltanto non produciamo bene a noi ma non fa bene neanche all'accoglienza di ciò che noi portiamo. Tutto va fatto ma nella nostra crescita nella dv, quindi anche nel discernimento, è un'arte, i discernimenti non si fanno soltanto in sè (è una cosa buona o no parlare degli scritti sulla dv? E' una cosa buona - ma quando ne parlo? Con chi ne parlo? Come ne parlo? Quanto ne parlo? Dove ne parlo - in quali contesti?

Il don crede che uno dei grandi lavori che dobbiamo imparare a fare si gioca su questo. Noi dobbiamo comprendere come la volontà umana ha questa proprietà pestifera nell'andare a rovinare ed inquinare anche le cose più sante. Pensiamo ai gesti di devozione un pò forte che noi possiamo avere nei confronti di Gesù - è opportuno farli in pubblico? Fatti in pubblico possono attirare su di noi l'attenzione - possono far pensare alle persone che siamo esaltati o superbi - ci sono delle cose che vanno fatte (mettersi in ginocchio durante la consacrazione, ecc...) perchè queste sono cose necessarie - ma le cose estreme (mi prosto con la faccia a terra? Non è il caso di farlo in pubblico, posso farlo in camera mia dove nessuno mi vede - starai tranquillo che facendolo dove nessuno ti vede in camera tua davanti al Crocifisso sicuramente non lo stai facendo per farti vedere delle persone. Perchè sto facendo questa cosa? E per chi la sto facendo? Se lo faccio in camera mia, sono sicuro che non lo sto facendo per essere visto dalle persone perchè non ci sono (e non posso essere sicuro al 100% che quel gesto estremo fatto in pubblico non sia anche fatto per farsi vedere). Questi discernimenti dobbiamo imparare a farli. Li faremo per un certo periodo di tempo alla luce degli effetti del Sole perchè non abbiamo ancora raggiunto l'Unità del dv? Va bene lo stesso, nel consegumento di questo scopo tutto questo riveste un ruolo non indifferente. Chiediamo sempre aiuto al Signore a discernere, a tirare fuori le solite trappole della volontà umana che va a macchiare anche le cose più sante e non dobbiamo permetterlo per quanto sta in noi.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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