mercoledì 23 dicembre 2020

Il nostro unico diritto

Gesù mostra a Luisa come offriva nella Divina Volontà il suo Sangue a beneficio dei peccatori, i quali con le loro azioni provocano continuamente la Divina Giustizia a colpire la creatura. La Divina Volontà si dona a chi si dispone a riceverla andando in cerca solo di lei. Unico nostro diritto (cercato e perseguito) dovrebbe essere quello di avere la Divina Volontà come nostra ed avere da lei sola somministrato tutto ciò che può renderci felici nel tempo e nell'eternità. Libro di cielo volume 17, 1 e 16 Luglio 1924, 2 Maggio 2020

1 Luglio 1924 Chi si dona a Dio perde i suoi diritti. Il sangue di Gesù è difesa delle creature presso i diritti della Divina Giustizia

Figlia mia, preghiamo insieme, ci sono certi tristi tempi in cui la mia giustizia, non potendo essere contenuta per i mali delle creature, vorrebbe allagare la terra di nuovi flagelli e perciò è necessaria la preghiera nella mia Volontà, che allargandosi su tutti si metta a difesa delle creature e con la sua potenza impedisca che la mia giustizia si avvicini alla creatura per colpirla.” Gesù

Molto bello e commovente e ci mostra la preghiera di Gesù nella divina volontà - situazione quasi sempre drammatica in cui l'uomo sembra godere di procurarsi la propria rovina - tale da rendere necessario un'intervento divino ma per quanto sta all'Umanità di Gesù e di Maria e anhe a noi si cerca sempre di mitigare ed allontanare i castighi preferendo l'amore e riparando i peccati.

"..Come era bello e commovente sentire pregare Gesù! E siccome lo stavo accompagnando nel doloroso mistero della flagellazione, si è fatto vedere diluviante sangue.." Luisa

Gesù è stato veramente flagellato e ha versato sangue, il sangue viene poi sparso realmente (anche se non in maniera sensibile) sulle anime. La preghiera di Gesù è efficace. Uno perchè Gesù la compie nella dv e due dal fatto che quel sangue è stato effettivamente versato, non è un'operazione solamente spirituale. C'è anche un'ora della Passione (la settima) dove Luisa prende il sangue versato da Gesù nell'orto degli Ulivi ed inizia a portarlo dovunque ("..Delirante Gesù, ogni tuo gemito e sospiro è una ferita al mio cuore che non mi dà pace, per cui faccio mio il tuo sangue, il tuo Volere, l’ardente tuo zelo, il tuo amore e, girando cielo e terra, voglio andare per tutte le anime per dar loro il tuo sangue come pegno della loro salvezza, e portarle a te per calmare le tue smanie, i tuoi deliri e raddolcire le amarezze della tua agonia. E mentre ciò farò, tu accompagnami col tuo sguardo....") dai moribondi, agonizzanti, peccatori ecc... si può sprecare il Sangue divino? Ed è bello vedere qua come Gesù prega nella dv

Padre mio, ti offro questo mio sangue, deh! Fa’ che copra tutte le intelligenze delle creature e renda vani tutti i loro cattivi pensieri, attutisca il fuoco delle loro passioni e faccia risorgere intelligenze sante. Questo sangue copra i loro occhi e faccia velo alla loro vista, affinché non entri in loro il gusto dei piaceri cattivi e non s’insozzino del fango della terra. Questo mio sangue copra e riempia la bocca e renda morte le loro labbra alle bestemmie, alle imprecazioni, a tutte le loro parole cattive. Padre mio, questo mio sangue copra le loro mani e metta in loro terrore di tante azioni nefande. Questo sangue circoli nella nostra Volontà Eterna per coprire tutti, per difendere e per essere arma difenditrice a pro delle creature presso i diritti della nostra giustizia.” Gesù

Le passioni turbano, disturbano la nostra intelligenza, quante decisioni vengono prese quando siamo in preda delle passioni? Invece se c'è una regola ferrea per la vita interiore è che mai bisogna agire d'impulso. Arriva una notizia? La prima cosa da fare è non fare niente. Calma. Calma. La fai depositare e ci inizi a pensare, discernimento, la porto nella preghiera ed alla fine inizio ad agire. L'intelligenza in balia delle passioni combina solo guai e grossi.

"..Questo sangue copra i loro occhi e faccia velo alla loro vista, affinché non entri in loro il gusto dei piaceri cattivi e non s’insozzino del fango della terra..." Gesù - cosa entra nei nostri occhi? Pensiamo ad oggi, questa "civiltà" contemporanea a cosa ci mette sotto gli occhi, oscenità giunte al culmine e Gesù copre i nostri occhi con il suo sangue. Quante bestemmie o imprecazioni ogni giorno? Un'imprecazione è quando uno dice mannaggia la miseria e si può sostituire con altri nomi o peggio si può mandare male a qualcuno. E tutte le parole cattive a cominciare dalle volgarità e trivialità per andare dalle chiacchere, critiche, mormorazioni, detrazioni ecc... sangue sulle mani. Noi dobbiamo stare sempre a pensare che per quanto sta in Dio Lui non ci darebbe altro beni su beni, beni ecc.. noi invece non facciamo altro che attiriamo o provochiamo ogni sorta di flagelli e di sciagure per le nostre cattive azioni. E' una provocazione continua e solo perchè la Misericordia di Dio e la sua Pazienza sono immense (a noi sembra che ce ne succedano tante e stiamo sempre a lamentarci - i guai ce ne stanno ma sono pochi rispetto a quelli che potrebbero succederci).

Gesù poi fa delle operazioni nell'anima di Luisa

"..Ma chi può dire il modo in cui Gesù pregava e tutto ciò che diceva? Onde dopo ha fatto silenzio e ho sentito nel mio interno che Gesù prendeva nelle sue mani la piccola e povera anima mia, la stringeva, la ritoccava, la guardava ed io gli ho detto: “Amor mio, che fai? C’è qualche cosa in me che ti dispiace?” E Lui: “Sto operando ed allargando l’anima tua nella mia Volontà e poi, non debbo dare conto a te di quello che faccio, perché essendoti donata tutta a Me hai perduto i tuoi diritti, tutti i diritti sono miei. Sai qual è il solo tuo diritto? Che la mia Volontà sia tua e ti somministri tutto ciò che può renderti felice nel tempo e nell’eternità.”

Ma Gesù dice che non ci sono spiegazioni, di non preoccuparsi.Gesù fa quello che vuole e non deve renderci conto di quello che fa nè quello che fa dentro di noi e fuori di noi (c'è un brano chiamato 30 Gennaio 1909 La storia del perché ). Dio è legittimato a chiederci conto di cosa compiamo noi.

Chi di noi è capace di pregare in questo modo?: Signore, io non voglio diritti, non mi aspetto nulla, non desidero nulla (dobbiamo poi andarlo a fargli prendere forma con cose concrete - sicuro che non desideri questa compagnia, gratificazione, diletto ecc...?) Sicuro che tu potresti dire che l'unico diritto che la dv sia mia e che sia lei a rendermi felice? La Dv la cui specialità caratteristica è quella di rendere felici.

16 Luglio 1924 Come nel creare l’uomo, Dio infuse l’anima col suo alito, ora volendogli infondere la parte più intima del suo interno qual è la sua Volontà, vuole disporlo di nuovo a ricevere questa sua Volontà, perciò è necessario che torni di nuovo ad alitarlo

Gesù "Figlia mia, il Creatore va in cerca della creatura per deporre nel suo grembo i beni che Lui ha messo fuori nella Creazione e perciò dispone sempre in tutti i secoli che ci siano anime che vadano solo in cerca di Lui, affinché deponga i suoi beni in chi lo cerca e vuole ricevere i suoi doni..."

In ogni epoca storica ci sono state delle grandi anime che sono andate solo in cerca di Lui. E il principio di questo scritto è questo: Doni dona beni grazie e grandi, li vorrebbe dare a chiunque, vorrebbe farlo ma non lo fa se non trova le debite disposizioni. In particolare quelle che Gesù sintetizza nel Vangelo: chi viene a Me e non rinuncia a tutti i suoi beni non può essere Suo discepolo, tanto più la nostra anima si svuota di cose mondane, tanto più si riempe di Dio. Tutte le due le cose assieme non ci possono stare. Perchè si fa una rinuncia per amore della Madonna a Maggio? Nella fede (che oggi langue) non vi è nessun dubbio che ogni mia rinuncia per amore di Dio, noi pensiamo che Dio non lo sappia o guarda questa cosa in modo indifferente. Gesù dice (nel Vangelo) che ogni bicchiere d'acqua dato per amore del Suo nome non perderà la ricompensa. Ogni privazione di beni sensibili e di cose terrene è una dilatazione dell'anima per ricevere qualche altro dono del cielo. Chi a Gesù non dà niente, Gesù non dà niente. A chi ha sarà dato, a chi non ha sarà tolto anche quello che crede di avere - avere cosa? Opere buone da offrire al Signore, offerte, sacrifici da offrire e rinuncie.

Figlia mia, nel creare l’uomo gli infusi l’anima col mio alito, volli poi infondere in lui la parte più intima del nostro interno, qual è la nostra Volontà che gli portava insieme tutte le particelle della nostra Divinità che come creatura poteva contenere, tanto da renderlo una nostra immagine; ma l’uomo, ingrato, volle spezzare i vincoli con la nostra Volontà e anche se gli rimase l’anima, la volontà umana che prese il posto della Divina lo offuscò, lo infettò e rese tutte le particelle divine inoperose, tanto da disordinarlo tutto e contraffarlo...." Gesù

E' chiaro che queste particelle divine per ritornare operose ci dev'essere un processo contrario di distruzione della volontà umana (non come facoltà che ci fa ad immagine e somiglianza con Dio) ma volontà umana come volontà di operare indipendentemente, autonomamente, fuori dalla volontà di Dio o peggio contro. E noi dobbiamo pregare tanto perchè non è una cosa da poco, la nostra volontà umana si nasconde dietro una miriade di cose e ci vuole anche una grandissima umiltà e lasciare che Nostro Signore ci smascheri a poco a poco per il nostro bene. E' un processo molto doloroso, nel vedere quanto purtroppo è viva ed operosa la nostra volontà umana e fa percepire il dramma della nostra condizione. E quindi l'importanza ed urgenze che c'è di ritornare e rimetterci in condizioni di ciò che abbiamo perduto.

Perchè Dio ti faccia un dono, tu lo devi apprezzare, non lo puoi disprezzare. Esempio in tempi di pandemia prima c'è stato il disprezzo dei Sacramenti e altro che apprezzamento e disposizioni. Per ricevere questi grossi doni dal Signore occorre mettersi in condizioni, ci vogliono le debite disposizioni (come la Chiesa ha sempre insegnato). Senza queste non possiamo attenderci qualcosa di bello, duraturo e significativo da Dio, camminiamo bene se c'è un lavorio continuo della mortificazione della nostra umana volontà, in tutti i modi che riusciamo e siamo coscienti che dobbiamo farlo. Non permettere che abbia vita la nostra volontà e lasciare che abbia spazio quella divina. Grosso cammino ascetico. Proprio per giungere alla piena fusione con la dv. Anime che vadano in cerca solo di Lui (possono anche essere padri e madri di famiglia) ma che nel profondo del nostro cuore, come motore primario delle nostre azioni, ci sia sempre la ricerca di Dio.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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