sabato 26 ottobre 2019

La forza magica della Divina Volontà

Il grande “grazie” da dire a Gesù per tutto, ma soprattutto per aver creato e colmato di ogni Grazia, bene e virtù la Divina Maria, il più grande portento di grazia che esista nell’universo. La Divina Volontà ha una “forza magica” intrinseca, una potenza e un incanto indescrivibili. Solo pensare a Lei riempie di gioia, di dolcezza e di fortezza. La morte che le creature danno alla Divina Volontà, quella che sciaguratamente danno a se stesse e come le anime vittime e amanti riparano ad esse. Libro di Cielo, volume 12, 18-22 Dicembre 1920, Giovedì 11 Luglio 2019

18 Dicembre 1920 Contraccambio d’amore e di ringraziamento per tutto quello che Dio operò nella Mamma Celeste

(Luisa) Dopo ciò mi son sentita fuori di me stessa e mi son trovata insieme col mio dolce Gesù, ma tanto stretta a Lui e Lui a me, che quasi non potevo vedere la sua Divina Persona ed io, non so come, ho detto: “Mio dolce Gesù, mentre sono avvinta a Te voglio attestarti il mio amore, la mia gratitudine e tutto ciò che la creatura è in dovere di fare, per avere creato la nostra Regina Mamma Immacolata, la più bella, la più santa e un portento di grazia, arricchendola di tutti i doni e facendola anche nostra Madre. E questo lo faccio a nome delle creature passate, presenti e future; voglio prendere al volo ciascun atto di creatura, parola, pensiero, palpito e passo ed in ciascuno di essi dirti che ti amo, ti ringrazio, ti benedico, ti adoro, per tutto ciò che hai fatto alla mia e tua Celeste Mamma.” Gesù ha gradito il mio atto, tanto che mi ha detto: “Figlia mia, con ansia aspettavo questo tuo atto a nome di tutte le generazioni. La mia giustizia e il mio amore sentivano il bisogno di questo contraccambio, perché grandi sono le grazie che scendono su tutti per avere tanto arricchito la mia Mamma; eppure non hanno mai una parola, un grazie da dirmi.

Prima di Luisa qualcuno aveva fatto quest'operazione? Gesù è andato in visibilio e ha detto che stava in ansia, non c'è una risposta ma se dice cGesù che era in ansia qualche sospetto è lecito averlo. L'importanza del dire grazie. La Santa Chiesa, nella sua saggezza, ogni volta che andiamo a Messa ci fa dire o ascoltare "..è sempre cosa giusta e lecita rendere grazie..." se ci pensiamo un'attimo (anche nella DV) è riconoscere il TI AMO in tutto quindi il ringraziare sempre in ogni luogo trova la sua dimora stabile per chi vive nel FIAT e diventa un grazie ininterrotto.

Un altro giorno stavo dicendo al mio amabile Gesù: “Tutto è finito per me, patire, visite di Gesù, tutto.” E Lui, subito: “Hai forse finito d’amarmi, di fare la mia Volontà?” Ed io: “No, non sia mai.” E Lui: “Se ciò non c’è, nulla è finito.”

Le uniche due cose che dovrebbero essere la nostra vita: amare Gesù e la Madonna e fare la loro volontà. Non importa il resto, se non abbiamo finito di amarLi e fare la Loro volontà è più importante che vederli, soffrire pene inaudite ecc... perchè? E' vero che Gesù e Maria sono felici di stare con coloro che gli amano / ricevere una visita da loro due sarebbe come essere nel Paradiso sulla Terra, Luisa soffriva pene inaudite ma con felicità. Amare Gesù e fare la sua Volontà non sempre è godimento per noi perchè ogni tanto fare la DV richiede grandi sacrifici ma è a sempre godimento per loro due (sotto vari punti di vista: riparazione, corresponsione da parte della creature e sopratutto lavoro efficace per la salvezza delle anime).

22 Dicembre 1920 La Potenza Creatrice sta nella Divina Volontà. Le morti che danno vita agli altri

Stavo pensando alla Santissima Volontà di Dio, dicendo tra me: “Che forza magica ha questa Divina Volontà, che potenza, che incanto!” Ora, mentre pensavo ciò, il mio amabile Gesù mi ha detto: “Figlia mia, la sola parola “Volontà di Dio”, contiene la potenza creatrice, quindi ha il potere di creare, trasformare, consumare e far correre nell’anima nuovi torrenti di luce, d’amore, di santità. Solo nel Fiat si trova la potenza creatrice e se il sacerdote mi consacra nell’ostia, è perché la mia Volontà, a quelle parole che si dicono sull’ostia santa, diede il potere, sicché tutto esce e si trova nel Fiat. E se solo al pensiero di fare la mia Volontà, l’anima si sente raddolcita, forte, cambiata, è perché col pensare di fare la mia Volontà, è come se si mettesse in via per trovare tutti i beni; che sarà farla?” Gesù

Luisa ha un'"esplosione" di gioia per la DV e Gesù chiosa quest'espressione per farci un discorso. La vita della Madonna cos'era? Appena sentiva il profumo della Volontà di Dio partiva subito ed è stata l'unica che l'ha vissuta al 100%. La Messa cos'è? Un'atto della Divina Volontà, sono atti della DV potentissimi. Vediamo nella nostra meditazione: che effetto mi fa questo pensiero? Ho questo pensiero di fare la Volontà di Dio al 100%? Ho questo desiderio di sperdermi in essa?

Dopodichè Luisa ha avuto un ricordo:

Ci presenteremo innanzi alla Maestà Suprema, con scritto sulla nostra fronte, a caratteri incancellabili: “Vogliamo morte per dar vita ai nostri fratelli, vogliamo pene per liberare loro da pene eterne.

Il mistero dello sposalizio mistico, prima di entrare in questo mondo Luisa è stata fatta sposa di Gesù e Sua vittima (una persona che è chiamata a vivere fino in fondo la vita di Gesù e di Maria deve vivere questo, loro (Gesù e la Madonna) hanno avuto una vita estremamente fusa uno nell'altro. Entrambi hanno avuto sofferenze incredibili. E Luisa ritorna sul come subire queste morti?

"..Ora ti dico quali sono le tue morti con le quali potresti dar vita ai nostri fratelli: quando ti senti priva di Me ed il tuo cuore è lacerato e senti una mano di ferro che te lo stringe, tu senti una morte; anzi più che morte, perché la morte per te sarebbe vita, questa morte potrebbe dar vita ai nostri fratelli, perché questa pena e questa morte contengono una Vita Divina, una luce immensa, una forza creatrice, contengono tutto, è una morte, una pena che contiene un valore infinito ed eterno, quindi, quante vite potresti dare ai nostri fratelli! Io soffrirò insieme questi morti darò loro il valore della mia morte, per far uscire dalla morte la vita. Onde, vedi un po’ quante morti tu fai, quante volte mi vuoi e non mi trovi, è per te una morte reale, perché veramente non mi vedi, non mi senti, per te è morte, è martirio e ciò che a te è morte, per gli altri può essere vita." Gesù

Come fa a campare chi è stato a contatto diretto con Gesù e poi ne resta visibilmente privo? Gesù spiega (a Luisa) che sono morti (la sua privazione sensibile ndr) che danno la vita, ma prima ci sono due morti. Prima c'è la morte di Gesù quando la Divina Volontà parte dal Cielo (immagine simbolica) con un'autotreno di Grazie e aiuti per fare quel bene per la creatura ma essa la respinge (non la voglio dice la creatura)

Figlia mia, sempre ed in ogni istante puoi farlo perché sto sempre con te né mai ti lascio; e poi voglio dirti come sono queste morti e come si formano: Io soffro la morte quando la mia Volontà vuole operare un bene nella creatura e partendosi da Me, porta con Sé la grazia, gli aiuti che ci vogliono per fare quel bene; se la creatura si presta a fare quel bene, la mia Volontà è come se moltiplicasse un’altra vita; se la creatura è restia, è come se subisse una morte. Oh quante morti subisce la mia Volontà!"

E questa è una morte sia per Gesù ma attenzione perchè è anche un suicidio da parte della creatura:

"..La morte nella creatura è quando voglio che faccia un bene e, non facendolo, la sua volontà muore a quel bene, sicché se la creatura non sta in continuo atto di fare la mia Volontà, quante volte non la fa, tante morti subisce, muore a quella luce che dovrebbe avere facendo quel bene, muore a quella grazia, muore a quei carismi..." Gesù

Si fa dolore a Gesù e si ammazza sè stessi, il peccato da a Dio il dolore ma chi si suicida siamo noi. Cosa succede? Tante volte non fa la Dv la creatura muore alla grazia e ai carismi, e nell'altro mondo ci prenderà un colpo di quanto bene avremo respinto. La morte ce la diamo da soli. Quando noi non facciamo la Volontà di Dio ci diamo la morte. Da un punto di vista esistenziale, un sacco di uomini si auto scannano dando dolore a Gesù e dando morte a sè stessi.

La privazione di Gesù ripara la morte che danno a Gesù, gli altri Lo respingono. Io ti vorrei ma non ti ho e quelli ti hanno ma non ti accettano. Quelli si danno la morte respingendoti e io provo la morte perchè tu non ci stai, questa sofferenza santa ma atroce faccia risorgere quei folli che non vogliono Gesù. Fa comprendere che quando si vive nella DV si vive la vita di Gesù e nulla è un caso.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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