sabato 19 ottobre 2019

Sorgenti di vita divina

Gesù rivela il suo duplice martirio di amore e di dolore e quello assai più grandi di vedere il suo amore non accolto, non apprezzato e non ricambiato dalle creature. Moltiplicare gli atti compiuti nella Divina Volontà fa sorgere la vita del Divin Volere in noi rendendo agevoli e semplici gli atti di ogni virtù. Le verità del Fiat sono soli che splendono nelle anime producendo effetti prodigiosi che vanno largamente al di là della nostra capacità di comprensione. Libro di Cielo, volume 12, 2-25 Settembre 1920, Martedì 9 Luglio 2019

2 Settembre 1920 Martirio d’amore e di dolore di Gesù per la mancanza della compagnia della creatura

Figlia mia, il mio primo martirio fu l’amore e l’amore mi partorì il secondo martirio: il dolore. Ogni pena era preceduta da mari immensi d’amore, ma quando il mio amore si vide solo, abbandonato dalla maggior parte delle creature, Io deliravo, smaniavo e non trovando a chi darsi si concentrava in Me, affogandomi e dandomi tali pene, che tutte le altre pene mi parevano refrigerio a confronto di queste. Ah se avessi compagnia nell’amore mi sentirei felice, perché tutte le cose con la compagnia acquistano la felicità, si diffondono, si moltiplicano! L’amore vicino ad un altro amore è felice, fosse pure un piccolo amore, perché trova a chi darsi, a chi farsi conoscere, a chi poter dar vita col suo stesso amore; ma l’amore vicino a chi non l’ama, a chi lo disprezza, a chi non si cura di lui, è ben infelice perché non trova la via per comunicarsi e per dargli vita..." Gesù

Parla del duplice martirio di Gesù amore e dolore evidenziando l'ordine gerarchico e cronologico. Nel senso che le pene sofferte da Gesù hanno tutta la loro meritorietà (lo dice già Sant Tommaso d'Aquino) dalla carità infinita con cui Gesù le ha vissute e le ha offerte / senza la carità (e questo vale anche per noi) le pene non valgono nulla - una persona che soffre lamentandosi o peggio ancora ribellandosi- non è la sofferenza ma è l'amore con cui soffre e che offre essa a Dio e che rende la sua sofferenza grande e produttrice di bene. Tutto l'amore di Gesù (l'amore è di per sè stesso transitivo, non esiste amore se non esiste un tu su cui riversare l'amore stesso). Il fatto che Dio sia Trinità è proprio espressione della sua intima essenza, se non fosse così Dio potrebbe essere tutto ma non potremmo dire che in sè stesso è amore perchè se fosse da solo mancherebbe il tu su cui riversare l'amore. La vita di Dio è amore, tutto ciò che fa, pensa ecc..è amore infinito e questo è il modello primordiale di tutti noi. Noi saremo santi quanto tutto ciò che faremo sia mosso dalla carità.

Gesù aveva un carico d'amore ma si è visto abbandonato da parte di quasi tutte le creature, è come se uno avesse una sorgente e ci mettesse un tappo che impedisse all'acqua di uscire. Prima o poi l'acqua creerebbe una situazione esplosiva e non ci pensa quasi nessuno all'amore di Gesù. La solitudine di Gesù, ed è chiaro che dobbiamo chiederci: Gesù lo lascio solo o può contare sulla mia compagnia o no? (ho dei momenti in cui lo frequento? lo ringrazio dopo la Santa Comunione o fuggo subito dopo?) Chi esce subito dopo la benedizione cosa fa capire? che non ama Gesù - Gesù ha fatto capire che dopo la Comunione Gesù si mette in ascolto per sentire cosa gli diciamo. Gli facciamo una gentilezza? Gesù ha autotreni di grazia e regolarmente rimane solo. Anche noi sperimentiamo la solitudine e Gesù poverino rimane quasi sempre da solo con questa portata d'amore che non viene accolta e rimane inoperosa. Un'anima delicata la si riconosce e Gesù lo vede cosa pensi e noi non possiamo pensare all'amore solo in senso orizzontale (in modo terreno) ma dobbiamo ricordarci che il primo comandamento è Amare il Signore. Io sono indifferente al suo amore o no? Quei pochi che fanno compagnia a Gesù formano il refrigerio a Gesù e Lui li ricompenserà sia in Terra che in Cielo.

21 Settembre 1920 Gli atti fatti nella Divina Volontà restano confermati in Essa

Figlia mia, come l’anima fa i suoi atti nella mia Volontà, così il suo atto resta confermato nella mia Volontà, cioè, se prega nella mia Volontà, restando confermata nella mia Volontà, riceve la vita della preghiera, in modo che non avrà più bisogno d’uno sforzo per pregare, ma sentirà in sé la prontezza spontanea nel pregare, perché restando confermata nella mia Volontà sentirà in sé la sorgente della vita della preghiera, che quasi come un occhio sano non fa sforzo nel guardare, ma naturalmente guarda gli oggetti, si allieta, gode perché contiene la vita della luce nell’occhio, ma un occhio malato, quanti sforzi fa, come soffre nel guardare! Così se soffre nella mia Volontà, se opera, sentirà in sé la vita della pazienza, la vita dell’operare santamente, sicché come i suoi atti restano confermati nella mia Volontà, perdono le debolezze, le miserie e l’umano e restano sostituiti da sorgenti di Vita Divina.” Gesù

Importanza negli atti compiuti nella DV. Tutto dipende dalla nostra volontà, le strade che noi percorriamo e quello che diventiamo dipende dalle nostre scelte -se diventiamo santi o no non si diventa santi senza volerlo. Solo che c'è un problema che la Chiesa ha sempre insegnato: la volontà umana continua ad essere libera - quindi capace di orientarsi- ma è debole, profondamente ferita e vulnerata dal peccato originale. E' come un'occhio malato che si sforza e si stanca e ogni tanto deve riposare / L'immagine della persona che prova a diventare santa ma si trova innanzi delle fatiche che appaiono incredibili e la persona si scoraggia e non sempre l'espressione "ma io non ce la posso fare" è una scusa ipso facto perchè è un'esperienza reale che la persona fa. San Paolo diceva che voleva fare il bene ma operava il male. E come facciamo ad uscire? con lo sforzo ascetico sostenuto dalla grazia di Dio senza però toglierci dalla fatica.

Gli atti nella DV che cosa hanno come effetto? La dv produce una vita nelle anime, una specie di sorgente nelle anime. Se uno è vivo e sano e ha quindi gli organi che vanno da soli e per mezzo di questi organi la vita della persona va avanti. Perchè c'è la vita in me. Pregare nella DV - Gesù dice che se tu incominci a farlo sistematicamente nella DV, la vita della preghiera entra in te e ti conferma e la preghiera diventa una cosa non più faticosa e il Rosario ecc... non diventa più un'incubo. E via dicendo per le altre situazioni e si riceve una forza nel sopportare ecc... e se uno questo non lo sente è perchè fa pochi atti. Ecco perchè chi vive nella DV i vizi non esistono più, ci dev'essere la nostra volontà di operare santamente ma la forza viene da Dio e io la faccio operare in me andando anche ad attingere alle fonti della grazia e le debolezze e miserie dell'umano cominciano a svanire. E se moltiplichiamo gli atti diamo vita alla sorgente divina.

25 Settembre 1920 La verità è luce. Somiglianza con il sole

Figlia mia, la mia verità è luce e nel comunicarla alle anime, essendo loro esseri limitati, così comunico le mie verità con luce limitata, non essendo capaci di ricevere la luce immensa. Però succede come al sole, che mentre nell’alto del cielo si vede un globo di luce limitato, circuito, la luce che da esso spande investe tutta la terra, riscalda, feconda, sicché all’uomo riesce impossibile numerare le piante fecondate, le terre illuminate e riscaldate dal sole; mentre con un batter d’occhio lo vede, nell’alto dei cieli, non può vedere poi dove va a finire la luce ed il bene che fa, così succede ai soli delle verità che comunico alle anime: dentro di loro compaiono limitati, ma quando queste verità escono fuori, quanti cuori non colpiscono? Quante menti non illuminano? Quanti beni non fanno? Perciò hai visto che ho messo in te un globo di luce, sono le mie verità che ti comunico, sii attenta nel riceverle, più attenta nel comunicarle per dare il corso alla luce delle mie verità.” Gesù

Si dice che un'atto fatto nella DV genera un sole (di cui il Sole nostro è un'immagine), quale persona sarebbe in grado di numerare tutti i benefici che ci dona il nostro sole? Gesù (in questo brano) si riferisce in particolare alle verità sulla DV, se tu le accogli producono una quantità smisurata di effetti che sfuggono al tuo controllo - ti sembra limitata, una bella meditazione ecc... ma non è così. Quando escono fuori queste verità colpiscono un sacco di cuori. La potenza dei soli divini e delle verità divine ha questa modalità di esprimersi. Se ne coglie qualcosa ma il moltissimo non è oggetto di percezione sensibile ma c'è ed ecco perchè dobbiamo farli nostri.

Gesù, passandomi di volo, mi ha detto: “Poco prima è stata la mia Mamma, che con tanto amore ti ha stretto fra le sue braccia, (ma mentre lo diceva l’ho ricordato). Così succede di Me, quante volte vengo e tu lo dimentichi, potrei forse stare senza venire? Anzi faccio come la mamma: quando la sua bimba dorme, la bacia, la carezza e la bimba non ne sa nulla e quando la bimba si sveglia si lamenta che la mamma non la bacia e non le vuole bene, così fai tu.” Viva Gesù, artefice di amorosi stratagemmi.

Gesù dice che Lui e la Madonna venivano da Luisa anche a sua insaputa, si riceve qualche visitina loro senza che ce ne rendiamo conto. Una visita loro produce effetti di grazia e loro sono contenti di chi vive nel loro volere e che accoglie il loro amore e anche se non ce ne rendiamo conto lo contraccambiano nella creatura che accoglie il loro amore e non pone ostacoli.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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