domenica 27 ottobre 2019

Oh, Gesù, ti amo io per tutti!

I misteriosi gesti che la Madonna fece a contatto con Luisa e il loro significato in relazione al nostro essere “anima e corpo” e all’economia sacramentale che vige nella Chiesa. Il dolore di Gesù per l’abbandono delle creature: il suo abbandono nell’eucarestia è assai superiore e più doloroso di quello che patì nello squallore della grotta in cui nacque. Come si consola e si ripara Gesù. Nella Divina Volontà è davvero possibile amarlo e ripararlo per tutti e farlo sentire non più abbandonato. Libro di Cielo, volume 12, 25 Dicembre 1920 e 5 Gennaio 1921, Venerdì 12 Luglio 2019

25 Dicembre 1920 La sorte Sacramentale di Gesù, è più dura ancora della sua sorte infantile

Brani distinti, eterogeneo ma complementari perchè ciò che Gesù dettaglia nel secondo brano è ciò che Luisa ha fatto nel primo. Luisa riceve una visita di Maria e di Gesù che si conclude con dei gesti misteriosi, vedere anche la Madonna che entra in contatto con la corporietà di Luisa, questa santa importanza alla corporeità che è anche il fondamento che giustifica la scelta di Nostro Signore di istituire dei Sacramenti attraverso questi segni. Purtroppo anche il maligno copia, ecco perchè sono importanti questi gesti, - non ti preoccupare ho capito io (dice la Madonna) e questo ci fa capire come i Sacramenti operano (noi non capiamo ma l'importante è che ci capiscono loro). I figli del maligno compiono anche loro atti perchè? perchè attraverso questo contatto si realizzano i malefici ecco perchè è così importante stare in contatto con i Sacramenti - i mali diabolici dilagono perchè oggi non ci si pensa e ci esponiamo a queste cose. Se noi avessimo usato tutto quello che il Signore ha fatto per me (chi se importa della benedizione, giri senza la macchina benedetta ecc..) nel mondo il padrone è Dio ma non è un tiranno e chi esce dalla sua protezione volontariamente finisce sotto le grinfie del maligno. Di chi è la colpa? La colpa è di chi si è allontanato per sciocchi problemi o per colpevole leggerezza dai mezzi di grazia.

E se ci allontaniamo dai mezzi di grazia, chi si priva delle difese soprannaturali, diventa uno zimbello nelle mani del diavolo. Il diavolo è vinto da Gesù, ma senza di Lui ci fa a pezzi, le persone intelligenti considerano questa cosa. Se io che alle porte della mia nazione stanno gli stranieri che vogliono distruggere la mia nazione, se un capo di stato lo sa schiererà il proprio esercito. Stare lontani da Gesù oltre che essere un suicidio spirituale imperdonabile - Gesù per istituire i Sacramenti è morto in Croce e ha sofferto una vita di crocifissione, Gesù non l'avrebbe fatto se non fosse stato necessario - chi abbandona Gesù gli dà il peggior dolore che possa immaginare.

Dobbiamo imparare a fare gli atti di fusione per riparare per i danni fatti dagli altri

"..secondo il mio solito, mi sono fusa nel suo Volere per trovare i pensieri di tutti insieme coi miei e circondare il tremante Gesù con le adorazioni di tutte le intelligenze create; gli sguardi di tutti, per far guardare Gesù e distrarlo dal pianto; le bocche, le parole, le voci di tutte le creature, affinché tutte lo baciassero per non farlo vagire e, col loro fiato, lo riscaldassero...." Luisa

Gesù trema per l'abbandono delle creature. Gesù dice che stava meglio nella mangiatoia piuttosto che nell'Eucarestia, e noi non ci possiamo fare un granchè. E poi aveva la sua Mamma che l'abbracciava e gli dava il latte e San Giuseppe

Figlia mia, hai visto che cosa mi faceva tremare, piangere e vagire? L’abbandono delle creature. Tu Me le hai messe tutte intorno, mi sono sentito guardato, baciato da tutti ed Io mi sono quietato dal pianto, ma sappi però che la mia sorte Sacramentale è più dura ancora della mia sorte infantile. La grotta, sebbene fredda, era spaziosa, aveva un’aria da respirare; l’ostia è anche fredda, è tanto piccola che quasi mi manca l’aria. Nella grotta ebbi per letto una mangiatoia con un poco di fieno per letto, nella mia Vita Sacramentale anche il fieno mi manca e per letto non ho altro che metalli duri e freddi. Nella grotta avevo la mia cara Mamma, che molto spesso mi prendeva con le sue purissime mani e mi copriva con baci infuocati per riscaldarmi, mi quietava il pianto, mi nutriva col suo latte dolcissimo; tutto al contrario nella mia Vita Sacramentale dove non ho una Mamma; se mi prendono, sento il tocco di mani indegne, mani che danno di terra e di letame; oh! come ne sento la puzza, più del letame che sentivo nella grotta, invece di coprirmi con baci, mi toccano con atti irriverenti ed invece di latte mi danno il fiele dei sacrilegi, della noncuranza, delle freddezze. Nella grotta San Giuseppe non mi fece mancare una lanternina di luce nella notte; qui nel Sacramento, quante volte resto al buio anche la notte! Oh! com’è più dolorosa la mia sorte Sacramentale, quante lacrime nascoste non viste da nessuno, quanti vagiti non ascoltati; se ti ha mosso a pietà la mia sorte infantile, molto più ti deve muovere a pietà la mia sorte Sacramentale.” Gesù

Vedere un sacco di donne idolatrare il proprio corpo per bassi scopi è un'altro dolore per Gesù anzichè trattare il corpo in modo soprannaturale. A quei tempi c'erano solo i sacerdoti ora ci vanno i diaconi, i ministri straordinari e anche fedeli che prendono l'ostia in mano. Purtroppo si deve assistere con impotenza a tanti spettacoli e si può solo riparare. Un sacerdote può baciare la bacheca dove è tenuto Gesù. Il fiele dei sacrilegi specie d'estate che si moltiplicano a causa delle indecenze sia da parte delle donne e degli uomini - non si entra in Chiesa in bermuda e ciabatte. Se vai dal Papa ti presenti in bermuda? Chi è più grande, Gesù o il Papa? sacrilegi continui, i mercati prima e dopo la Messa, le comunioni fatte senza la minima cognizione di causa, tutti i frammenti che cadono per terra, chi fa questo gesto (della comunione in mano), chi si assumerà le proprie responsabilità? La comunione non è comandata nè raccomandata ma permessa. Noncuranza, Gesù non se lo fina nessuna, quando si passa davanti ai Tabernacoli. Come si fa a fare la comunione prendendola come se fosse una caramella. Ma le persone che fanno la comunione e poi si fiondano fuori dalla Chiesa ci credono che c'è Gesù? I Tabernacoli buii, piccola raccomandazione per altri sacerdoti: oltre alla lampada sarebbe consigliabile un faretto sul Tabernacolo. Piccole forme di riverenza. Certo che Gesù non ha bisogno della luce ma è come viene trattata da noi, è un gesto d'amore che esprime la fede.

5 Gennaio 1921 La vera vita dell’anima fatta nel Divin Volere, non è altro che la formazione della sua vita nella vita di Gesù

Gesù riprende quello che Luisa aveva fatto.

Figlia mia, la vera vita dell’anima fatta nel mio Volere non è altro che la formazione della sua vita nella mia, dare la mia stessa forma a tutto ciò che lei fa. Io non facevo altro che mettere in volo nel mio Volere tutti gli atti che facevo, sia interni che esterni, mettevo in volo ciascun pensiero della mia mente che, sorvolando su ciascun pensiero di creatura, faceva in modo che tutti esistessero nel mio Volere, il mio pensiero, sorvolando su tutti, faceva quasi corona di ciascuna intelligenza umana e portava alla Maestà del Padre l’omaggio, l’adorazione, la gloria, l’amore, la riparazione di ciascun pensiero creato; e così il mio sguardo, la mia parola, il moto, il passo. Ora, l’anima per fare vita nel mio Volere, deve dare la forma della mia mente alla sua, del mio sguardo, della mia parola, del mio moto, ai suoi. Onde, facendo ciò, perde la sua forma ed acquista la mia; non fa altro che dare continue morti all’essere umano e continua vita alla Volontà Divina. Così l’anima potrà completare la Vita della mia Volontà in lei; altrimenti questo prodigio non sarà mai del tutto compiuto, questa forma del tutto modellata sulla mia. E’ solo il mio Volere, eterno ed immenso, che fa trovare tutto, riduce il passato ed il futuro ad un punto solo ed in questo solo punto trova tutti i cuori palpitanti, tutte le menti in vita, tutto il mio operato in atto e l’anima, facendo suo questo mio Volere, fa tutto, soddisfa per tutti, ama per tutti e fa bene a tutti ed a ciascuno come se fosse uno solo. Chi mai può giungere a tanto? Nessuna virtù, nessun eroismo, neanche il martirio, può stare di fronte al mio Volere. Tutti, tutti restano indietro all’operato nella mia Volontà, perciò sii attenta e fa’ che la missione del mio Volere abbia compimento in te.” Gesù

Gli atti di Gesù facevano un sorvolo sugli altri atti e facendone corona venivano portati da Gesù alla Maestà Suprema. Basta un moto nell'anima e si fa questa operazione spirituale per chi vive nella DV, basta una fusione con la DV per raccogliere tutto e portare tutto a Dio. Questo è il portento dei portenti, la grande cosa in più che ha il vivere nella DV, non c'è nessun eroismo o atroce martirio che può eguagliare un'atto fatto nella DV. Questi piccoli esercizi, voglia il cielo che impariamo a farli sempre meglio e sempre spesso. Io sarò anche l'ultimo ma - se voglio vivere nella DV - ho un cuoricino che ti ama e ci penso io a ripararti per tutti nel DV, se tu ci aiuti (rivolto alla Madonna) Gesù sarà consolato e chi ci fa grandi non sono le nostre virtù ma la potenza del DV in cui possiamo entrare e fonderci.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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