mercoledì 30 ottobre 2019

Partire e non voltarsi indietro

La vita nella Divina Volontà parte dal grande, fondamentale e decisivo “sì” che la creatura deve dare al Creatore, atto solenne e irrevocabile che va ben maturato e ben ponderato e che, una volta pronunciato, fa sorgere in noi la vita del Fiat, che crescerà tanto quanto la nostra costanza e perseveranza ne favoriranno lo sviluppo fino alla perfezione Così fu per Luisa. Alcune sue significative esperienze mistiche straordinarie. Le anime che vivranno nel Fiat consoleranno Gesù molto più di quanto lo affliggono gli innumerevoli peccati degli uomini. Purtroppo non saranno molte. Libro di Cielo, volume 12, 7-10 Gennaio 1921, Lunedì 15 Luglio 2019

7 Gennaio 1921 Il sorriso di Gesù quando vedrà le primizie, le figlie del suo Volere, vivere non nell’ambiente umano ma nell’ambiente divino

10 Gennaio 1921 Il Fiat Mihi della Santissima Vergine. Iddio vuole un secondo sì nel suo Volere: Il Fiat di Luisa

Comprendiamo con questi scritti cos'è la vita nel FIAT SUPREMO e focalizziamo i portenti i portenti del fiat supremo

"..così nel Fiat sarà completata, sicché solo le figlie del mio Volere, nel Fiat completeranno tutto e nel Fiat mio, che prenderà vita in loro, avrò amore, gloria, riparazione, ringraziamenti e lode completa per tutto e per tutti. Figlia mia, le cose là ritornano, donde escono tutto uscì dal Fiat e nel Fiat verrà tutto a Me. Saranno poche, ma nel Fiat mi daranno tutto.” Gesù

"..che prenderà vita in loro..." la grande operazione che deve essere fatta in noi è dire un sì sincero di voler vivere nel FIAT ma non un sì pronunciato facilmente ma un sì seguito da fatti. E' la forma più alta di espropriazione di sè che si possa vivere. Gli Apostoli sono mandati nel Vangelo senza sandali, la vita degli apostoli era la vita loro, qui si tratta di cominciare la vita di Qualcun altro. E' molto opportuno (secondo Don Leonardo Maria Pompei) fare la consacrazione al Totus Tuus e la formazione si fa leggendo gli scritti del Monfort o gli scritti di San Massimiliamo Kolbe e di altre persone con alta spiritualità mariana (e leggendo anche i messaggi riconosciuti della Madonna leggendo e capendo bene cosa la Madonna vuole dire). Poi dopo la consacrazione bisogna iniziare a viverla. E' dalla Consacrazione alla Divina Volontà. L'atto della consacrazione è un'atto solenne perchè dire di fronte a Dio questo (mi consacro alla Divina Volontà) è una cosa profonda e seria e comporta il nostro sì primordiale - ma non basta questo - nella vita cristiana è tutto così. Io sono cristiano perchè sono stato battezzato ed è da lì che incomincia la vita cristiana; non si diventa automaticamente cristiani. E' dal giorno della Cresima che io sono diventato un Soldato di Cristo non prima. Scordiamoci e sgombriamo la testa dagli automatismi, uno è battezzato è santo per vocazione ma per diventare effettivamente santo deve sceglierlo, il Matrimonio e il diventare Prete è un punto d'arrivo e di partenza. La vita cristiana è fatta così. I passi cristiani sono tutti passi di non ritorno. Sei ordinato prete? lo rimani in eterno e così anche gli altri sacramenti (un battezzato lo rimarrà per sempre ecc...). Quindi quello che dobbiamo ben comprendere è questa svolta e qui Gesù ne parla. C'è un giorno in cui hai pronunciato un sì ed è evidente che Luisa ha pronunciato un sì ponderato e cosciente magari fino non fino alle estreme conseguenze.

"..“Figlia mia, ricordati che anni addietro ti domandai se tu volevi fare vita nel mio Volere e siccome ti volevo nel mio Volere, volli che nel mio stesso Volere pronunciassi il tuo sì; questo sì fu legato ad un punto eterno e ad una Volontà che non avrà fine; questo sì sta nel centro del mio Volere, circondato da immensità infinita e, volendosene uscire, non trova quasi la via, perciò delle tue piccole opposizioni, di qualche tuo malcontento, Io rido e mi diverto, vedendoti come quelle persone legate nel fondo del mare, di propria volontà che, volendosene uscire, non trovano che acqua e siccome sono legate nel fondo del mare, sentono la molestia di volerne uscire e, per starsene tranquille e felici, si tuffano di più nel fondo del mare..." Gesù

Qui si tratta di una vita trasferita che non è la tua. A parte il fatto l'altra esperienza vissuta da Luisa

"..Trovandomi nel solito mio stato, il mio sempre amabile Gesù è venuto e mi ha cinto il collo col suo braccio; poi si è avvicinato al mio cuore e, prendendo fra le sue mani il suo petto, l’ha premuto sul mio cuore, ne sono usciti rivoli di latte e, con quei rivoli di latte ha riempito il mio cuore e poi mi ha detto: “Figlia mia, vedi quanto ti amo, ho voluto riempire tutto il tuo cuore del latte della grazia e dell’amore, sicché tutto ciò che dirai e che farai non sarà altro che lo sbocco della grazia di cui ti ho riempita. Tu non farai nulla, metterai al giuoco della mia Volontà il solo tuo volere ed Io farò tutto, tu non sarai altro che il suono della mia voce, la portatrice del mio Volere, la distruggitrice delle virtù in modo umano e la risorgitrice delle virtù in modo divino, improntate da un punto eterno, immenso, infinito.” Gesù

Gesto che sembra molto mariano da prendere però molto sul serio, bisogna mettersi di fronte a queste cose e provare in punti di piedi a contemplare. Una vita (nella DV) che diventa tutta grazia e tutto amore. Distruggitrice delle virtù in modo umano, perchè le virtù in modo umano (a parte che sono atti limitati) sono imperfetti (pieni di piccoli scopi segreti) e finiti nel tempo. Eterno-Immenso-Infinito invece è l'atto nella DV.

"..E Gesù, uscendo dal mio interno, ha dato in un singhiozzo di pianto, ed ho sentito quel singhiozzo ripercuotersi in Cielo ed in terra; ma mentre il singhiozzo stava per finire, è sottentrato un sorriso, che come il singhiozzo, si è ripercosso in Cielo ed in terra.." Gesù

Che cos'è questo?

Figlia diletta mia, a tanto dolore che le creature mi danno in questi tristi tempi, tanto da farmi piangere, ed essendo pianto d’un Dio si ripercuote in Cielo ed in terra, sottentrerà un sorriso che riempirà di allegrezza Cielo e terra e questo sorriso spunterà sul mio labbro quando vedrò le primizie, le figlie del mio Volere, vivere non nell’ambiente umano ma nell’ambiente divino, le vedrò improntate tutte del Volere eterno, immenso, infinito; vedrò quel punto eterno che ha vita solo nel Cielo, scorrere sulla terra e modellare le anime coi suoi principi infiniti, con l’agire divino, con la moltiplicazione degli atti in un solo atto e come la Creazione uscì dal Fiat, così nel Fiat sarà completata, sicché solo le figlie del mio Volere, nel Fiat completeranno tutto e nel Fiat mio, che prenderà vita in loro, avrò amore, gloria, riparazione, ringraziamenti e lode completa per tutto e per tutti. Figlia mia, le cose là ritornano, donde escono tutto uscì dal Fiat e nel Fiat verrà tutto a Me. Saranno poche, ma nel Fiat mi daranno tutto.” Gesù

In quel momento (1921) sia in Italia che nel resto del mondo era una brutta situazione. Ma Gesù piangerà più ai tempi di LUisa o nei nostri tempi? Per quanto male possa esserci in giro, la portata dell'altra faccia della bilancia ( i figli della DV) sarà infinitamente più grande purtroppo saranno poche non perchè Lui ne vuole poche. Molte sono i chiamati ma pochi risponderanno. Non pensiamo alla DV come a qualche cosa di strano, è sempre rivolta agli uomini. Uno dei grossi problemi dell'uomo è che spesso non gliene frega niente (si pensi alla parabola degli invitati a nozze che accampano mille scuse) e poi anche quelli che sono entusiasti c'è chi fa il fuoco di paglia (la parabola del seminatore) ed è incostante e poi ci stanno le spine che sono i risucchiamenti del mondo e le vecchie abitudini e poi c'è il maligno. Gesù non vorrebbe che fossero pochi, Gesù vorrebbe dare il dono a più gente possibile, purtroppo ci vuole l'accettazione della chiamata e ci vuole la vita conforme alla chiamata ricevuta. Comportarsi in maniera degna della vocazione ricevuta. Sono pochi perchè tutti quanti cammini, è un cammino bellissimo, ma esige la grande decisione e la perseveranza e costanza. Non si fa in due giorni ma è un cammino che dura tutta la vita. Anche piano piano, fa niente, non è che dall'oggi al domani. Non è problema di tempo, l'obbiettivo si raggiunge se nel tempo c'è uno sforzo costante. Questa vita è fare un sorriso a Gesù rispetto ai singhiozzi e pianti che Gesù vive a causa delle sozzure causate dal mondo.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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