sabato 26 febbraio 2022

Ingratitudini verso la Divina Volontà

Gesù mostra a Luisa l'orrenda ingratitudine di chi non dà alla Divina Volontà il diritto di abitare in casa propria, ossia nelle anime da Lei create. Dolore immenso ed incalcolabile si dà in questo modo alla Divina Volontà e si compie un affronto e una mostruosità di dimensioni incalcolabili, per le quali si meriterebbero, di per sé, le pene più dure e atroci. Libro di Cielo. Volume 23, 6 Gennaio 1928, Giovedì 22 Luglio 2021

6 Gennaio 1928 La Divina Volontà è immensa e nel mettere alla luce le creature le tiene in sé come tante piccole abitazioni. Ingratitudine di chi non la fa regnare. Armonia tra Dio e l'uomo; l’uomo doveva sempre ricevere da Dio per dargli sempre

Un contrasto grande tra le dolenti note provenienti da noi esseri umani e le piacevolissime note provenienti da Dio, i suoi disegni e da quello che sarebbero dovuti essere ma che purtroppo non sono.

Gesù ha voluto esordire con la ingratitudine orrenda delle creature, sembra quasi che formi una sorta d'inclusione - in esegesi si chiama così -

".. l'uomo è l'essere più vile e degradevole in tutta la Creazione (se si toglie dalla dv)" Una vita senza Dio, un'orrore.

Gesù dice che ogni anima in sè è un luogo dove dovrebbe abitare Dio e dovrebbe essere casa nostra. La Volontà di Dio dovrebbe essere casa nostra, così come abbiamo la nostra casa materiale, così come la Chiesa è casa nostra. Gli esseri umani mica fanno abitare la dv a casa sua, in senso assoluto non possiamo uscire dalla dv, possiamo separare la nostra volontà da essa. Io sto scrivendo o tu stai leggendo perchè la dv mi sta dando la possibilità di farlo, la dv non può non essere dove c'è la sua stessa opera creativa e di mantenimento nell'essere. Posso abitare a casa mia (dice la dv)? No.

"..Succede per la mia Volontà come potrebbe succedere se si volessero formare tante abitazioni nel mare, oppure nella luce del Sole e mentre il mare o la luce del Sole danno lo spazio per formare queste abitazioni, non si volesse far primeggiare né l'acqua, né la luce del Sole in queste abitazioni, né dare loro il campo di abitare e di tenere il primo posto di regime. Se il mare e la luce avessero ragione sentirebbero tale dolore, che il mare, colle sue onde, avrebbe investito queste abitazioni e, atterrandole, le avrebbe disfatte e sepolte nel suo seno; la luce del Sole le avrebbe incenerite col suo calore, per sgombrarsi di queste indegne ed ingrate abitazioni che gli negano l'ingresso...." Gesù

Gesù ci sta dicendo (è un'immagine) se la Dv non fosse ricca d'amore e di misericordia, Lui dovrebbe incenerire tutto quanto, perchè questi hanno la loro casa dentro di me e non la vogliamo. Non ci sono possibilità di sfuggire alla dv. E oltre all'ingratitudine delle persone che è il tema principale e dominante c'è anche il dolore della dv stessa per chi non la fa dominare.

"..invece la mia Volontà Divina ha dato vita e spazio a queste abitazioni delle creature in Essa, perché non c'è punto dove non si trovi, né vita che da Essa non esca, quindi il dolore della mia Volontà per chi non la fa dominare in lei è immenso ed incalcolabile, è un affronto sentire queste vite in se stessa palpitanti,..." Gesù

Ho il potere di dare un dolore grandissimo al Signore? Posso farlo (ahimè). Proviamo ad immaginarci.

".. formare lo stesso palpito e starsene fuori come estranea, come se non le appartenessero, e la mostruosità di coloro che non la fanno regnare è tanto grande, che meriterebbero l'ergastolo e la distruzione..." Gesù

Proviamo ad immaginarci, facciamo finta di essere Dio (si capisca): tu hai creato un'essere a tua immagine e somiglianza, riversandogli il tuo amore, creandolo in maniera unica, lo mantieni nell'essere, stai costantemente con lui nelle sue attività consapevoli ed inconsapevoli (palpito del cuore, circolazione del sangue e respiro i tre moti principali - nel nostro spirito: volontà, intelletto e memoria) e tu lo sbatti fuori come un'estraneo. Se noi andiamo ad una persona alla quale abbiamo fatto del bene e questa ci sbatte la porta in faccia...le persone fanno così con il Signore e la dv in continuazione. Una delle cose più brutte di oggi - segno brutto dei brutti tempi che stiamo vivendo - è l'indifferenza che offende. Il don vede delle persone che proprio non ci pensano proprio a Dio e non hanno nessun orizzonte soprannaturale. Meno male che Dio non si lascia trascinare come noi dalle reazioni più comprensibili che si potrebbero avere.

"..Figlia mia, il non fare la mia Volontà sembra alle creature cosa da nulla, invece è un male tanto grande ed una ingratitudine così nera, che non c'è altro male che gli somigli." Gesù

Ecco perchè se è vero molto difficile conoscere la volontà di Dio in tante circostanze e a volte è causa di sofferenze di quelle che vorrebbero farla ma non sanno raccapezzarsi e altre volte è un problema di discernimento. Certe situazioni limite non è facile percepire qual'è la dv. L'ultima spiaggia che abbiamo è dove la coscienza sembra trovare pace. Di per sè quando la nostra volontà esce ad occhi aperti da quella divina è un male tanto grando ed un'ingratitudine così nera, che non c'è altro male che gli somigli.

Nella seconda parte Luisa riflette: "...Dopo di ciò stavo seguendo il mio giro nel Fiat Divino e, giunto al punto quando Iddio creava l'uomo, pensavo tra me: perché gioì tanto nel crearlo, ciò che non fece in tutte le altre cose che creò?.."

E Gesù spiega: se io creo un'albero o un'animale, Lui dà semplicemente del Suo. Un'animale o pianta ha delle sue proprietà distinto per specie e per individuo. Ci possono essere tanti cani della stessa razza ma anche nel regno animale e vegetale c'è un'individualità che è la sua. Chi ha degli animali lo sa. Dio le cose in copia non le fa. Farle uguali è proprio dell'uomo. Dio non riceve nulla dalla creatura salvo la sua inconsapevole obbedienza, ogni creatura fa quello che Dio l'ha "programmata" di fare. Se un'ingegnere elettronico fa un congegno questo funziona, dà la soddisfazione alla persona e fa lo scopo per il quale è stato creato. Ma l'uomo no. L'uomo ha la volontà, un cuore per amare, ha l'intelligenza, ecc... Dio ha dato del suo alla grande, creando l'uomo Dio si è inventato qualcosa di meraviglioso.

"Figlia mia, nel creare tutta la Creazione con tanto ordine ed armonia noi demmo del nostro, senza che nulla dovessimo ricevere da essa, invece nel creare l'uomo, mentre demmo del nostro gli demmo la capacità di darci i nostri stessi doni come beni suoi, in modo che noi avremmo sempre dato tanto, avrebbe dovuto formarsi una gara tra lui e noi, noi a dare e lui a ricevere, lui a darci e noi a soprabbondarlo di più con i nostri doni...." Gesù

Da noi stessi non gli diamo nulla, se gli diamo qualcosa gli restituiamo malamente qualcosa di quello che abbiamo ricevuto. Forse possiamo dare di nostro - se abbiamo la grazia santificante e il nostro amore - il nostro amore e la nostra libera volontà. E che cosa sarebbe successo se fosse andato tutto come previsto? Sarebbe stato un continuo ricevere e dare, noi dovevamo sempre dare però Lui ci ridava quelle cose che noi stessi gli avevamo donato. Un'esempio sentito da Fra Pio: noi siamo come bambini, c'è il compleanno di papà e il bambino dice: ti compro l'ultimo modello di cellulare Apple da 2000€ e il papà ringrazia, e così il papà gli dà i soldi, lo compra e poi il bambino non è capace di fare il pacchetto. Il papà compra la carta da regalo, e una volta il papà aiuta il figlio e dato che il figlio non sa ancora scrivere, il papà scrive il biglietto. E poi arriva il compleanno in cui il figlio si presenta con il pacchetto regalo e il papà tutto contento lo apre pieno di gioia. E' proprio così, noi siamo così nei confronti di Dio. Dio vorrebbe trastullarsi così con noi.

"..Perciò tutta la nostra gioia e gloria si accentrò nell'uomo e, nel crearlo, mettemmo tra lui e noi armonia d'intelligenza, armonia di luce, armonia di parole, armonia d'opere e di passi, e nel cuore armonia d'amore, sicché da noi passavano in lui come tanti fili elettrici d'armonia in cui noi scendevamo in lui e lui saliva a noi. Ecco perciò gioimmo tanto nel creare l'uomo, ed il dolore che ci diede quando si sottrasse alla nostra Volontà fu tanto grande, perché ruppe tutte queste armonie, cambiò la nostra festa in dolore per noi e per lui, distrusse i nostri più alti disegni, deformò la nostra immagine che avevamo creato in lui. Perché solo la nostra Volontà Divina aveva virtù di mantenere bella l'opera nostra con tutte le armonie da noi volute, tolta questa, l'uomo è l'essere più vile e degradevole in tutta la Creazione..." Gesù

La vita sulla terra avrebbe dovuto essere un'anticamera del Paradiso. Tolta la dv guardiamoci in giro. Dio sa come rimettere a posto le cose, ma quello che ha combinato questa generazione sotto la pressione del diavolo è qualcosa di più che mostruoso. Dopo quasi 2000 anni Cristo aveva iniziato a regnare nei cuori è stata fatta una cosa allucinante: tu te ne devi andare. Quando nel mondo è arrivato Gesù, nel mondo c'erano i pagani, quelli che non ne avevano sentito parlare, erano completamente perduti e pensavano alla plularità di deii. Ma qua si è sputato sopra, si è sbattuta la porta in faccia con coscienza e scienza. E' terribile questa cosa. E tolta la dv diamoci un'occhiata in giro.

"..tolta questa, l'uomo è l'essere più vile e degradevole in tutta la Creazione..." e diamoci un'occhiata ai momenti della nostra vita nella quale abbiamo vissuto fuori dalla dv.

"..Perciò, figlia mia, se vuoi che tutti i tuoi sensi armonizzino con noi, non uscire mai dalla mia Volontà; se vuoi ricevere sempre dal tuo Creatore ed aprire le feste con noi, sia Essa sola la tua vita, il tuo tutto." Gesù

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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