sabato 29 maggio 2021

Le tre potenze spirituali dell'uomo

Lezione di Gesù sulla memoria, l'intelletto e la volontà, che sono le tre potenze o facoltà spirituali dell'uomo, create da Dio perché l'uomo le impiegasse per conoscerlo, amarlo e servirlo. Se non si impara a orientarle a Dio, la Divina Volontà non può abitare in noi. Libro di cielo volume 19, 12 Agosto 1926, 10 Ottobre 2020

12 Agosto 1926 Il Voler Divino non può regnare se le tre potenze dell’anima non sono ordinate con Dio

Oggi Gesù ci porta dentro un discorso basilare per la vita nella dv ma anche per la vita interiore e della vita umana, i classici dicono che siano le parti superiori dell'anima. San Paolo dice che il nostro spirito, anima e corpo si conservi irremprensibili. La nostra anima si chiama anima spirituale (a differenza di quella animale) perchè ha appunto queste tre facoltà che ci rendono capaci di Dio. Capaci di di conoscerlo, amarlo e servirlo. Ma l'uso che ne fanno le persone è tutt'altro.Gli animali hanno un'anima sensitiva (ha emozioni, sensibilità ecc...) riconoscono il padrone, si affezionanno, fanno comprendere i loro desideri ecc... ma non parlano perchè non hanno queste tre facoltà. Non è un problema di cervello, certamente in questo stato di viatori le facoltà spirituali nostre agiscono attraverso il corpo (i neuroni sono mossi da queste facoltà) ma non si risolve tutto alla materia.

Intelletto. Capacità di conoscere il mondo e capire il mondo, capire l'essenza della cose, possiamo formulare dei concetti, potremmo conoscere una marea infinita di cose. Il nostro intelletto è limitato, i tuttologi sono una contraddizione, nessuno può conoscere tutto bene, la scienza infusa ce l'avevano solo Adamo ed Eva. C'è bisogno di parecchio studio per conoscere una materia. E' chiaro che una persona può spingersi più o meno in là a seconda dei propri limiti.

Memoria: Importantissima parte, quanti ricordi nella giornata sono affiorati nella nostra mente, quali e quanti ricordi? La memoria è alimentata da due o tre cose e fornisce all'intelletto spesso l'oggetto a cui pensare. Nella memoria ci sono i fatti che abbiamo vissuto, quelli che non abbiamo vissuto ma che avremmo voluto vivere (i rimpianti), i fatti che non abbiamo vissuto ma che sogniamo di vivere e i fatti che non abbiamo ancora vissuto ma che desideremmo vivere. Spesso la memoria fa partire il desiderio di qualcosa che ancora non c'è.

Volontà: Suprema delle tre potenze, capacità di scegliere, va a braccetto con la libertà. Libertà significa fare quella o quell'altra cosa senza che non ci sia nessuna coazione esterna se non l'influenza di quello che noi pensiamo, aneliamo ed aspiriamo. Qual'è l'uso santo ed ordinato di queste facoltà?

"...Ora, la mia Volontà, per poter formare il suo Regno nell’intimo dell’anima, vuol trovare in ordine al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo queste tre potenze date alla creatura per elevarla alla somiglianza del suo Creatore..." Gesù

La dv presuppone la via di santificazione ordinaria, questi concetti sono stati approfonditi nella storia della Chiesa (uso delle tre potenze dell'anima) e anche l'ascetica classica cristiana. L'esercizio delle virtù richiede un'uso ordinato delle nostre facoltà. Per esempio, la virtù cardinale della giustizia, rendere a ciascuno ciò che gli spetta, a Dio ciò che è di Dio. Al prossimo ciò che è del prossimo e a mè stesso ciò che è mio. Atto di adorazione esterna (rendere a Dio ciò che è di Dio), entro in Chiesa e mi genufletto dal Tabernacolo. L'atto del genuflettersi, che cosa presuppone? Uno che io conosca la verità di fede che nell'Eucarestia permane integra la presenza e vera sostanziale di Gesù Cristo così come è presente nei Cieli (salvo l'aspetto esteriore). Se io questa verità di fede non la conosco, passo di lungo davanti al Tabernacolo, c'è un difetto di conoscenza - intelletto - ma oltre a farla mia, devo crederci (volontà) e ci credi perchè credi che la Chiesa è stata fondata da Dio e parla a nome Suo. Entrando in Chiesa, la memoria mi richiama questa conoscenza (guarda che stai entrando in Chiesa al cospetto di Dio) quindi cosa fare' Piega le ginocchia, (atto di volontà). Qui la dv non è tanto capita dalle persone.

Nella vita cristiana ci sono i bambini ma anche i carnali, non i lussuriosi, ma quelli che ci sono terra terra e poi quelli spirituali o gli adulti nella fede. La cosa spirituale non è una cosa astratta ma è una nozione che richiede un buon uso delle facoltà interiori. Cos'è il peccato? Vari livelli, con esempio dell'Adorazione: io ignoro cosa c'è nel tabernacolo (peccato di omissione, se io sono battezzato ho il dovere di informarmi sulle verità di Fede, non sono un pagano lontano da Dio), supponendo che io lo sappia ci può essere un difetto di fede (non mi inginocchio perchè non ci credo) o peggio ancora lo so, ci credo e me lo ricordo ma non lo faccio perchè non mi va, lo considero un gesto eccessivo, o mi vergogno perchè altri pensano che io sappia un bigotto ecc.. (peccato di volontà). A seconda della motivazione, il peccato può essere più o meno grave, se non mi inchino per rispetto umano la cosa è ancora più seria.

Cosa ci fanno gli esseri umani con queste tre potenze? A cosa applicano le loro conoscenze ed intelletto nella stragrande maggioranza dei casi? A cose inutili o a cose utili solo alla dimensione terrena. Che cosa si ricordano? Quando vai a dormire a cosa penso? (che bello, un giorno in meno sul pianeta terra e un giorno più vicino all'incontro con Dio? Che bello aver servito il Signore? ecc..) Noi camminiamo verso la patria, la vita per chi vive in comunione con Dio è bella anche quella terrena. Non la disprezziamo. Nonostante tutto è cosa buona eccellente anelare la patria (uso buono delle facoltà umane). Molti usano l'intelletto, memoria e volontà nell'usarla per cose brutte. L'Ora della Passione, in cui Gesù è coronato di spine, il tormento delle spine che hanno massacrato la testa di Gesù, dipende da questo. Gesù dice che peccano all'impazzata - in questa vita ahimè le nostre facoltà dipendono dal cervello, leso quello si ha qualche problema - ma la vita ultraterrena di queste persone sarà fenomenale. Uno potrà avere una vita terrena povera, qualcuno vuole eliminarli perchè pensa che sia una vita indegna di essere vissuta. C'è chi ha deciso che un certo tipo di vita non è degna di essere vissuta, noi non siamo stati creati solo per la vita terrena (almeno i credenti dovrebbero pensarlo). Ognuno di noi - anche i disabili - sono candidati ad essere cittadini del Cielo.

Chi ascolta una santa meditazione fa un uso discreto bene delle proprie potenze dell'anima.

"...Ah figlia mia, quanto disordine regna nelle tre potenze dell’anima umana! Si può dire che ci hanno serrato le porte in faccia, hanno barricato le vie per impedirci il passo e spezzare con Noi le comunicazioni, mentre fu il dono più grande che le facemmo nel crearla. Queste tre potenze dovevano servire per comprendere Colui che l’aveva creato, per crescere a sua somiglianza e, trasfusa la sua volontà in quella del suo Creatore, darle il diritto di farla regnare. Ecco perciò il Supremo Volere non può regnare nell’anima se queste tre potenze: intelletto, memoria e volontà, non si danno la mano tra loro per ritornare allo scopo per cui Iddio le ha create...." Gesù

Dio ci ha creati per conoscerlo (intelletto), amarlo e servirlo (Catechismo di san Pio X), amarlo e servirlo sono atti della volontà ma sono influenzati sia dalla memoria e dell'intelletto. Se non c'è quest'ordine sostanziale (perchè io faccio realmente una cosa e per chi?) L'intenzione attira segretamente la volontà, la volontà si muove verso il fine per cui compie l'azione. Per chi sto facendo una cosa? Gesù ogni tanto ci fa fare qualche ripasso. Gesù - quello che ha detto nei primi 10 volumi - dev'essere sempre vissutoe messo in pratica e non è qualcosa da mettere da parte ma fare sempre presenti.

A che cosa applico il mio intelletto? Che cosa mi ricordo? E verso dove si porta la mia volontà? Che facciamo dalla mattina alla sera? Qual'è il nostro senso di vita? Il piano della nostra vita?

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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