domenica 9 maggio 2021

Sprazzi di profonda Sapienza

Gesù mostra a Luisa come alcune delle opere che Lei fa vengano direttamente dalla sua azione in lei. Considerazioni e applicazioni alla vita di ogni persona. Gesù mostra le motivazioni per cui la Divina Giustizia in certi casi deve intervenire e i modi in cui lo fa, rammentando a Luisa che grande deve essere la cooperazione all'opera della redenzione da parte di coloro che molto hanno ricevuto dal Cielo. Libro di cielo volume 19, 5 e 8 Luglio 1926, 22 Settembre 2020

5 Luglio 1926 Gesù si fa vedere mentre scrive nel fondo dell’anima ciò che dice sulla sua Volontà e poi dà un cenno in parole

Mi sentivo investita ed in preda alla luce superna del Voler Eterno ed il mio sempre amabile Gesù si è fatto vedere nel fondo dell’anima mia in piedi, con una penna di luce in mano, in atto di scrivere su una luce fitta che sembrava tela, ma era luce distesa nell’anima mia e Gesù scriveva, scriveva nel fondo di questa luce; come era bello vederlo scrivere con una maestria e una velocità indescrivibile. Onde dopo avere scritto, come se aprisse le porte del mio interno, con la sua mano ha chiamato il confessore dicendogli: “Vieni a vedere ciò che Io stesso scrivo nel fondo di quest’anima. Io non scrivo mai su carta o su tela, perché sono soggetti a perire, ma mi diletto a scrivere nel fondo della luce ridotta in quest’anima in virtù della mia Volontà, i miei caratteri di luce sono incancellabili e di valore infinito....." Gesù

Questo brano ruota su questo fenomeno misterioso di Gesù che scrive nel fondo dell'anima di Luisa, specificando che Lui non scrive su carta o tela perchè possono perire. E Luisa ascolta la spiegazione di Gesù:

"..Onde, quando devo manifestarle le verità sulla mia Volontà, prima faccio il lavoro di scriverle nel fondo di lei e poi le parlo, accennandole quello che in essa ho scritto. Ecco perciò che quando dice ciò che Io le ho detto, lo dice con poche parole, invece quando scrive si diffonde a lungo, è il mio scritto che straripando fuori dell’anima sua non vi mette il piccolo cenno, ma la mia verità distesa come Io stesso l’ho scritta nell’intimo del suo interno.” Gesù

Bella cosa che però riguarda Luisa (uno potrebbe pensare che sia stato solo compito di Luisa), è vero per Luisa - il livello lettarale è sempre il primo che bisogna cercare e prendere atto, dicono gli esegeti. Il don (Leonardo Maria Pompei) ci vede anche altro: Gesù fa una montagna di operazioni dentro di noi - anche dentro noi poveri comuni mortali e peccatori - senza che noi ce ne rendiamo conto. Più il tempo passa e più il don se ne rende conto e cioè che sono un'infinità le cose che non sappiamo e se facessimo un confronto tra le cose che sappiamo e che non sappiamo avremo una percentuale enorme di differenza. Ecco perchè Gesù è così tassativo nel dire non giudicare gli altri e neppure noi stessi. Nella lettera di san Paolo dice di non voler giudicare nulla prima del tempo, anche se non sono cosciente di colpa - scrive l'Apostolo - non vuol dire che per questo sono giustificato. Questa grande presa di coscienza che è enormemente importante perchè fa crescere nell'umiltà e calma i bollenti spiriti e cose di questo genere. Di questa disposizione è fondamentale per l'anima. Quando ci mettiamo davanti al Signore che rimane per noi uno Sconosciuto (in questa vita) non perchè sia un'estraneo (si capisca bene) perchè lo teniamo fuori ma perchè non ne abbiamo una conoscenza adeguata di Lui. Noi facciamo delle cose strane o bruttarelle e cosa c'è sotto questo? Non certo la mano di Gesù, ma qualche mala sorgente o ferita attiva... noi dobbiamo pensare e dobbiamo cercare alla luce del Signore di giungere ad una sufficente conoscenza di noi stessi, delle nostre realtà profonde e così possiamo, con la grazia, disattivare alcuni processi psicologici distruttivi. Similmente però è anche vero che insieme al non giudicare deve sparire il vanto, chi ti credi di essere te?

Luisa fa delle cose grosse mettendo su carta gli scritti, però la tentazione di vantarsi è a volte latente e a volte in certi casi è presente ma tante cose che facciamo di buone, non vengono da noi. C'è un piccolo prodigio che Dio fa che è la causa profonda del nostro agire bene specie quando si tratta di cose sante. Meditare su questo brano ci toglie l'alimento della vana gloria perchè quando facciamo qualcosa di buono sappiamo che c'è l'azione divina. Perciò se faccio il galletto e gongolo delle gratificazioni (se arrivano) sto mentendo e sto rubando di fatto di una cosa che non è mia. Prima di gettare un'autotreno di fango sul prossimo e su noi stessi calma. Su noi stessi dobbiamo avere l'onestà di riconoscere quei comportamenti che oggettivamente si discostano dalla legge di Dio, altro è accusarsi di un comportamento peccaminoso e dirlo altro è disprezzarsi e condannarsi e dirsi sono uno che non vale nulla. Anche se nessuno di noi deve ativare il germe mortale dell'auto giustificazione, però senza esagere perchè a Dio non piace il giudizio su noi stessi. Sui nostri comportamenti sì ma non su noi stessi perchè noi non ricordiamo tutto quello che ci è avvenuto, non siamo in grado di giudicare assolutamente. Che effetto fa se un bambino cresce in un clima violento? Tutti dicono qualcosa, ma fino in fondo chi lo può capire in questo mondo, lo sa Dio. Non è che siccome i miei genitori si litigavano allora io posso dire che sono giustificato se litigo con il prossimo. Perchè crescendo imparo che quel comportamento è cattivo e io lo devo combattere. Però Dio sa che quel comportamento che mi porto dietro - prima di essere un peccato - è una croce. Quindi per me combatterla è impresa titantica. Così il bene che facciamo viene da Dio, noi sulle scritte di Dio ci mettiamo i pastrocchi e quindi quel bene risulta imperfetto.

8 Luglio 1926 Minaccie di nuovi castighi. Come chi deve fare un bene universale deve agire e soffrire più di tutti

Mi stavo tutta fondendo nel santo Voler Divino ed il mio dolce Gesù si è fatto vedere nel mio interno con le braccia alzate, in atto d’impedire che la divina giustizia si riversasse sulle creature, mettendo anche me nella sua stessa posizione per farmi fare ciò che Lui stesso faceva, ma sembrava che le creature incitassero la giustizia divina a colpirle e Gesù, come stanco, abbassando le sue braccia, mi ha detto: “Figlia mia, che perfidia umana! E’ giusto, è necessario che dopo tanto tollerare mi liberi da tanta roba vecchia che occupa la Creazione, ché essendo infetta porta l’infezione alla roba nuova, alle pianticelle novelle. Sono stanco che la Creazione, abitazione mia data all’uomo, ma è sempre mia, perché da Me conservata e vivificata continuamente, sia occupata da servi, da ingrati, da nemici e perfino da quelli che neppure mi riconoscono, perciò voglio spacciarmi col distruggere regioni intere e ciò che serve per loro alimento; i ministri di giustizia saranno gli elementi che, investendoli, faranno sentire la fortezza divina sopra di loro. Voglio purificare la terra per preparare l’abitazione ai figli miei, tu starai sempre insieme con Me, la mia Volontà sarà sempre il tuo punto di partenza anche nei più piccoli tuoi atti, perché anche nelle cose più piccole il mio Volere vuol tenere la sua Vita Divina, il suo principio ed il suo fine, né tollera che la volontà umana faccia le sue piccole affacciatine nel suo Regno, altrimenti verresti ad uscire spesso nel Regno vizioso della tua volontà, la quale ti snobiliterebbe, ciò che non conviene affatto a chi deve vivere nel Regno della mia Volontà....." Gesù

Il Male talvolta raggiunge delle proporzioni e livelli e tassi che diventano insopportabili e che suscitano dentro di noi la domanda fino a quando il Signore sopporterà? Il Signore è paziente, aspetta e dà tempo (e meno male che sia così perchè chi di noi si potrebbe salvare?). Nella vita ci possono essere momenti di smarrimento, buio, lontanza di Chiesa ecc.... fortuna che Nostro Signore non interviene subito. Lodiamo il Signore per la sua pazienza, misericordia, magnaminità ecc... però c'è anche un'altra espressione:

"...Voglio purificare la terra per preparare l’abitazione ai figli miei.." Gesù

Quando il male arriva ad un punto (che noi non conosciamo) ad un'estremo e un tale dilagare, il Signore interverrà.

"..E’ giusto, è necessario che dopo tanto tollerare mi liberi da tanta roba vecchia che occupa la Creazione, ché essendo infetta porta l’infezione alla roba nuova, alle pianticelle novelle..." Gesù

Anche noi nel piccolo lo vediamo. Se una mamma vede che un figlio frequenta delle compagnie non buone, per un pò ammonisce il figlio ma se vede che le cose non cambiano, la mamma o il papà intervengono (se hanno ancora autorità del figlio); perchè sì che quello avrà dei problemi però io devo tutelare il figlio buono che non diventi come lui. Gesù sta manifestando un pensiero simile che viene da Dio, tolleriamo però tutto questo miasma malvagio infetta le pianticelle nuove che non ce la fanno a resistere a questa ondata di male.

".. Sono stanco che la Creazione, abitazione mia data all’uomo, ma è sempre mia, perché da Me conservata e vivificata continuamente, sia occupata da servi, da ingrati, da nemici e perfino da quelli che neppure mi riconoscono,.." Gesù

Le persone, solo per il fatto di essere vive, dovrebbero ringraziare il Signore dalla mattina alla sera. Chi respira e vive sta ricevendo dei benefici dall'Altissimo (noi non respiriamo pensandoci, c'è l'aria e sulla Luna non c'è, ci sono i muscoli, ecc....) solo il respirare mette le persone in debito nei confronti dell'Altissimo. Alla maggioranza delle persone non passa neanche per l'anticamera del cervello, non ne è consapevole ma è sempre così. Chiediamo luce al Signore, che ci illumini la nostra vita perchè noi non le sappiamo tante cose. E attenzione cosa dice Gesù:

"..perciò voglio spacciarmi col distruggere regioni intere e ciò che serve per loro alimento; i ministri di giustizia saranno gli elementi che, investendoli, faranno sentire la fortezza divina sopra di loro.." Gesù

Questo ci aiuti ad avere anche una luce soprannaturale su tanti fatti di cronaca che accadono. Sono parole di Gesù non proiezioni del mio pensiero. Tuttavia dentro questo contesto, gli interventi della giustizia divina sono interventi purificatori non sterminatori. Il fine è sempre cercare di mettere più persone possibile in contatto almeno con la Salvezza acquistata da Gesù.

"..Ora figlia mia, come le pene della Celeste Regina e le mie e la mia morte, come sole fecero maturare, fecondare, raddolcire i frutti che ci sono nel Regno della Redenzione, in modo che tutti possono prenderli e sono frutti che portano la salute agli infermi, la santità ai sani, così le tue pene, innestate con le nostre e maturate col calore del Sole del mio Volere, faranno maturare i frutti che ci sono nel Regno della mia Volontà, saranno tanti e tanto dolci e gustosi, che chi vorrà prenderli e gustarli non si adatterà più ai frutti acerbi, scipiti e nocivi del Regno misero e squallido della volontà umana. Tu devi sapere che chi deve essere il primo a formare un Regno, a portare un bene, a formare un lavoro, deve soffrire più di tutti e fare più che tutti, deve preparare la strada, facilitare le cose, i mezzi e preparare ciò che conviene per fare che gli altri, trovando le materie prime di quel lavoro e vedendolo fatto, lo possano imitare; perciò molto ti ho dato e ti do, per fare che tu possa formare le materie prime per chi deve vivere nel Regno della mia Volontà. Perciò sii attenta e disposta a ciò che ti do e a fare quello che voglio da te.” Gesù

Ci vogliono le pene delle anime buone. Chi è il primo davanti a Dio, dev'essere il primo nell'assomigliare nel condividere le pene e tribolazioni di Gesù Crocifisso e della Madonna patite per la nostra salvezza. Molto ci dà Nostro Signore e molto desidera e stiamo attenti a dire FIAT a tutto quello che Lui vuole.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

Nessun commento:

Posta un commento