giovedì 29 aprile 2021

Avere per vita il solo Divin Volere

Il mondo fu creato perchè tutti facessero solo la Divina Volontà, tutti vivessero da figli del tenero e amante Padre, tutti conservassero integro lo scopo della creazione ed avessero per vita solo il Divin Volere. Quando questo tornerà ad essere, fare la Divina Volontà diventerà natirale, spontaneo e senza sforzo; la Divina Volontà non sarà una legge gravosa, ma una vita, un onore e il principio e la fine di ogni cosa (Riferimenti: Libro di cielo, Volume 16, 2 Marzo 1924). Ciclo di catechesi "Girare nella Divina Volontà", ottava puntata, Mercoledì 9 Settembre 2020

2 Marzo 1924 Le anime che fanno la Volontà di Dio, daranno la giratina nella sua luce e saranno come i primi creati da Dio

Figlia mia, non c’è da meravigliarsi di ciò, in Me c’era la Divinità con la luce interminabile della sua Volontà Eterna, in questa luce Io scorgevo in modo facilissimo ciascun pensiero, parola, palpito e atto delle creature; e come Io pensavo, la luce che Io contenevo portava il mio pensiero a ciascun pensiero delle creature e così la mia parola e tutto il resto che Io facevo e soffrivo...." Gesù

Teniamo sempre presente che vivere, operare ed entrare nella dv vuol dire ipso facto, partecipare (anche se non lo sentiamo) al mondo di Dio. Il don non si accorge che tutto quello che sta pensando, quando Gesù viveva sulla terra ha steso tutti i suoi pensieri, parole, ecc.. esattamente in tutto quello che ho fatto io e gli altri, rifacendolo in maniera buona. Noi dobbiamo fare nostri, con un'atto della nostra volontà, queste cose che Gesù ha fatto noi e tanto più ci stringiamo ad esso, questa luce diventa viva ed operativa nelle nostre anime.

"..Perciò non c’è cosa più sublime, più estesa, più divina, più santa del vivere nel mio Volere; le generazioni dei suoi atti sono incalcolabili, sicché l’anima, quando non è unita con la mia Volontà né entra in Essa, non dà la giratina né apre la corrente della sua luce interminabile, quindi tutto ciò che fa resta personale o individuale; il suo bene, la sua preghiera è come quella piccola luce che si usa nelle stanze, che non ha virtù di dar luce a tutti i ripostigli della casa, molto meno può dare luce al di fuori e se manca l’olio, cioè la continuazione dei suoi atti, la piccola luce si smorza e resta all’oscuro.” Gesù

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"..Perciò il mondo non può finire, aspettiamo la generazione dei nostri figli, che vivendo nel nostro Volere, ci daranno la gloria delle opere nostre, questi avranno per vita il solo mio Volere; sarà tanto naturale in loro il fare la Volontà Divina, spontanea, senza sforzo, come è naturale il palpito, il respiro, la circolazione del sangue, sicché loro non la terranno come legge, perché le leggi sono per i ribelli, ma come vita, come onore, come principio e come fine...." Gesù

Quando qualcuno dice che arriva la fine del Mondo, noi dobbiamo rispondergli che sicuramente non arriva perchè il motivo principale ce lo dice san Paolo nella lettera ai Romani ed è che Gesù non tornerà nella gloria fino a quando non sia entrato nella Chiesa come popolo il popolo d'Israele, i primi ad essere chiamati da Dio che però poi hanno rifiutato Gesù come Salvatore. Saranno gli ultimi ad entrare nella Chiesa e fino a quando questo non succede state tranquilli che la fine del mondo non arriva. E qua in questi scritti Gesù fa un'altra profezia. Non può starci la fine del mondo, se il mondo non raggiunge lo scopo per il quale è stato creato.

Figlia mia, tutta la Creazione fu creata perché tutti facessero la mia Volontà...." Gesù

Ossia che tutti vivessero il Paradiso sulla terra prima di venire a godere in pienezza il Paradiso Celeste. Primo punto di meditazione: sono io fermissimamente convinto il Paradiso sulla terra lo trovo facendo la dv in terra e vivendo in essa? Cioè la pienezza della felicità. La Volontà divina darà la pienezza della felicità a chi vivrà in essa. Il tasso della nostra felicità terrena è direttamente proporzionale al tasso della nostra adesione continua e costante alla dv, appena noi ci discostiamo un pochino da essa, arrivano le nubi, arrivano le tempeste, i dubbi, angoscie, turbamenti, infelicità ecc.. . Lo scopo della creazione.

"..La vita delle creature doveva scorrere nel mio Volere come scorre il sangue nelle vene,dovevano vivere in Esso come miei veri figli, per loro nulla doveva essere estraneo di tutto ciò che a Me apparteneva; Io dovevo essere il loro tenero e amante Padre e loro dovevano essere i miei teneri e amanti figli..." Gesù

Nella vita cristiana c'è una progressiva trasformazione (quando c'è un cammino vero), il tenero amante Padre non è quell'immagine falsa che circola oggi di Dio e produce candidati all'inferno perchè è l'immagine di quel Dio bonaccio che qualsiasi cosa tu faccia vada tutto bene, che qualsiasi cosa fai te la perdona anche se io non gli chiedo perdono e qualsiasi cosa ho fatto nella vita mi manda in Paradiso senza nemmeno chiedermelo. Purtroppo questa falsa immagine di Dio è diffusa. Quando si ha questa idea di Dio, siccome questa idea è diffusa, come si può scuotere un'anima da questo torpore (che questa falsa idea di dio la sta portando all'inferno? Perchè Dio non manda in Paradiso chi ha fatto peccati mortali senza neanche pentirsi). Lì bisogna ad intervenire scuotendo le coscienze ricordando che a fronte di questa distorta immagine di Dio, esiste la Giustizia e i 10 comandamenti. Il don si rende conto che c'è gente che sta andando nel burrone. Bisogna avere un timore di Dio, deve suscitare un certo spavento ma è una zona di passaggio. Il concilio di Trento dice che ci sono due modi per uscire dai peccati: uno è meno perfetto ma in alcuni casi è più efficace e cioè l'attrizione. L'atrizione è il prendere le distanze dai peccati perchè se prendo coscienza che vado all'inferno commettendo peccati e così per paura inizio a ritornare. Non è una fase definitiva perchè il vero volto di Dio ma è un passaggio necessario. Il santo Curato d'Ars diceva che quando vedi una coscienza depravata che ha smarrito il senso del peccato, se dici che Dio ti ama ti ride in faccia e allora bisogna scuoterlo facendogli venire un pò di sana e santa paura - la fede non si fonde sulla paura - ma i lussuriosi impenitenti vanno scossi. Avere rapporti pre matrimoniali è un peccato mortale, uno se ne va dritto dritto all'inferno, questo era vero ieri e oggi. Questo è un'inizio, la fine è che tu arrivi ad interiorizzare che i 10 comandamenti sono un'atto di amore di Dio, quando tu stai nel peccato pensi di essere felice ma stai nella morte. E cambia poi il rapporto da paura e timore diventa un santo timore di Dio filiale e si sublima in maniera estrema nell'amore. Dentro i sani orizzonti trovano composizione tutte le realtà che abbiamo visto la storia della Chiesa. Quando si inizia a conoscere la dv cioè che il motore di tutto ciò che Dio è che fa e che lo fa anche con noi, il rapporto cambia di qualità. Non esiste più il timore, io non trasgredirò un comandamento non per paura perchè non sono cretino, perchè fare una cosa di questo genere sarebbe come prendersi una mannaia e tagliarsi una mano. Questo è in realtà il peccato. Il peccato non si sarebbe dovuto conoscerlo. Siccome il mondo è quello che è, ci saranno delle anime che vivranno nelle dv e andranno davanti a tutti.

".. Sicché figlia mia, solo coloro, i quali avranno conservato in loro lo scopo integro della Creazione, saranno i miei veri figli legittimi; col fare la mia Volontà conserveranno in loro il sangue puro del loro Padre Celeste, il quale ha dato loro tutti i lineamenti della sua somiglianza, per cui sarà tanto facile conoscerli per nostri legittimi figli. La nostra Volontà li conserverà nobili, puri, freschi, tutto amore per Colui che li ha creati; e come nostri figli che sempre sono stati nella nostra Volontà e che mai hanno dato vita alla loro, saranno come i primi da Noi creati, coloro che ci daranno la gloria, l’onore dello scopo per cui tutte le cose furono create.." Gesù

Il tasso del nostro amore verso Dio è un'ottima spia per capire se come e quanto viviamo nella dv.

"..Perciò il mondo non può finire, aspettiamo la generazione dei nostri figli, che vivendo nel nostro Volere, ci daranno la gloria delle opere nostre, questi avranno per vita il solo mio Volere; sarà tanto naturale in loro il fare la Volontà Divina, spontanea, senza sforzo, come è naturale il palpito, il respiro, la circolazione del sangue, sicché loro non la terranno come legge, perché le leggi sono per i ribelli, ma come vita, come onore, come principio e come fine..." Gesù

Chi di noi fa fatica a palpitare in condizioni di riposo? La circolazione del sangue facciamo qualche fatica? A respirare? Quando si vive nella dv il segno è che quello che Dio ci mette davanti e quello che Dio vuole lo facciamo senza sforzo e spontaneamente (attenzione: è un punto d'arrivo). C'è in giro qualcuno che la dv è il punto d'arrivo, la perfezione di un processo. Una persona si inizia ad avvicinare a Dio allontanandosi dal peccato. Santa Teresa d'Avila diceva che tutti percorrino le sette stanze dell'anima (castello interiore) non è indispensabile, ma che tutti osservino i 10 comandamenti per andare in Paradiso è indispensabile. Secondo step: vuoi diventare santo? Inizia a praticare le virtù in modo sempre più perfetto, a combattere i vizi, e questo dovrai faticare come hanno fatto tutti. Dentro questo orizzonte si situa la dv, la dv rappresenta un punto d'arrivo e di partenza. E ti porta alla santità della santità e ti porta fino al punto che qualsiasi cosa Dio ti chieda - ma qualunque - tu la fai spontaneamente e senza sforzo. Punto di arrivo di un cammino. Non è che dall'oggi al domani si cambia dal peccato alla santità della santità. Il don dice per esperienza che appena si inizia a muoversi nella dv uno delle spie i nostri difetti dominanti subiscono un tasso di diminuzione impressionante, ciò che prima costava una fatica immane (dominare un'impulso, reazione ecc...) non è che si diventa angioletti senza nessuna reazione ma si accorge che lo stimolo lo sente meno violento di prima. Prima spia. Inizia a sgorgare la vita nella dv, che nasce dentro di noi. Le immagini che Gesù fa nel Vangelo del Regno, il Regno che cos'è? Il Regno della dv...chiedere al Signore venga il Tuo regno, vuol dire che il Regno di Dio sulla terra non c'è e c'è il Regno di satana.

Quanto più io faccio uno sforzo tanto più vuol dire che io sto nel cammino ordinario di santificazione che è quello delle virtù che però è una tappa imprescindibile. Non è bypassato, anche Luisa ha fatto la gavetta e per una quindicinna d'anni, Gesù l'ha martellata di ascetica classica (primi 10 volumi).

".. sicché loro non la terranno come legge, perché le leggi sono per i ribelli, ma come vita, come onore, come principio e come fine..." Gesù

Noi siamo stati liberati dalle legge dice san Paolo, cosa dice? Quando io vivo veramente la filiazione divina fino a questi livelli, - il don è allergico alle leggi, uno percepisce una legge come legge quando dentro di me farei il contrario di quello che c'è scritto - con la dv questa avversione non c'è. Basta che capisci che una cosa è divina volontà, andasse anche contro tutte le mie personali ecc... divina volontà? Finito discorso. Il problema è solo cercare - con l'aiuto di Dio - di capire cosa Lui (e non io) voglia in quella situazione; perchè se quello che Lui vuole vuol dire calpestare alcune mie idee anche sante ma Dio vuole altro in quel frangente, io lo faccio. E non lo faccio lamentandomi. Io sono onorato di fare la dv, non obbligato. La mia vita inizia da quello. Io Vivo se tanto, quanto e faccio la dv.

"..Perciò, figlia mia, ti stia solo a cuore la mia Volontà, né volerti dar pensiero di altro, se vuoi che il tuo Gesù compia in te e racchiuda in te lo scopo di tutta la Creazione.” Gesù

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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