lunedì 5 aprile 2021

Orizzonti umani e orizzonti divini (differenze)

La differenza tra le virtù e la Divina Volontà. L'immagine del sole e gli effetti che la Divina Volontà produce nelle anime che l'accolgono. L'immensa differenza tra chi vive sotto il dominio della volontà umana e chi si fa dominare dalla Volontà di Dio. Libro di cielo volume 19, 9 Aprile 1926 (prima parte), 3 Agosto 2020

9 Aprile 1926 Differenza tra le virtù e la Divina Volontà

"..e partecipiamo tutte le cose nostre e Noi formiamo la sua vita, la sua gioia e felicità ed essa forma la nostra gioia e la nostra felicità, perché essendo la volontà sua una con la nostra e possedendo il nostro Volere la nostra stessa felicità, non è meraviglia che possedendo l’anima la nostra Volontà possa dare a Noi gioie e felicità e quindi ci felicitiamo a vicenda.” Gesù (la prima parte di oggi si ferma qua)

Il don ha sempre detto che questi scritti sono come una catena montuosa che svetta nella pianura ma ha dei picchi e questo brano potrebbe aspirare ad occupare una delle vette alte perchè contiene delle spiegazioni essenziali - alcune molto profonde - inerenti tra la differenza che c'è tra le virtù e la divina volontà e tra chi si fa dominare dalla volontà umana o divina.

Stavo pensando tra me: “Il mio dolce Gesù dice tante cose grandi, mirabili, altissime, meravigliose della Volontà di Dio, eppure a me sembra che le creature non abbiano quel concetto che Essa merita, né quell’impressione grande delle meraviglie che in Essa ci sono, anzi pare che la mettano alla pari delle virtù e forse ci tengono più ad esse che alla Santissima Volontà di Dio.” Luisa

Virtù e divina volontà Nessuno pensi che Gesù (nella risposta che dà a Luisa) affermi che la dv è cosa che prescinde dall'esercizio delle virtù e dallo sforzo per conseguirle. La santità consiste nell'esercizio eroico delle virtù. Quello che Gesù spiega è che quando la dv è presente in un'anima, raffina le virtù e le libera da tutto ciò che ne quasi neutralizza il valore che hanno davanti a Dio. Comprendiamo queste cose? Abbiamo l'umiltà di fare un sincero e nudo esame di coscienza? Noi dobbiamo avere una grande onestà e sincerità del cuore. Dio vuole la nostra sincerità del cuore, Dio sa tutto di noi il problema è che noi non sappiamo tutto di noi e quindi anche quando ci relazioniamo con Dio la nostra relazionenon è autentica la 100% perchè non fondata sulla verità. Le virtù che si praticano sulla terra non di rado, anzi di rado sono escluse da fini umani. Quali sono i fini umani? La stima propria, comparire e piacere alle persone (uno dei più frequenti) e succede che quando io pratico con queste intenzioni non dò gloria a Dio ma dà gloria a me.

"...Le virtù che si possono praticare sulla terra, di rado sono escluse da fini umani, da stima propria, da propria gloria, amore di comparire e di piacere a persone e tutti questi fini sono come tanti gusti al palato ordinario dell’anima e molte volte si opera più per questi gusti, che per il bene che contiene la virtù; ecco perciò fanno più breccia le virtù, perché la volontà umana guadagna sempre qualcosa. Invece la mia Volontà,.." Gesù

Esempi macroscopici li fa Gesù nel Vangelo: quando pregate non fatevi notare (Vangelo di san Matteo 6) perchè se ci arrivano degli apprezzamenti sulla nostra preghiera il nostro io gongola e gode di questo. Quindi fai in modo che la tua preghiera non sia vista da nessuno, perchè solo quella pregheria (non vista da nessuno in camera mia) è pura, la faccio davanti a Dio, solo per amore Suo, credendo che Lui ti ascolta ecc... senza che nessuno lo sappia. Hai praticato la virtù della preghiera che è parte della virtù della religione e a sua volta è parte della virtù della giustizia. Poi l'esempio del digiuno e gli atti religiosi non devono essere notati perchè se io intelligentemente lo faccio notare e lo faccio capire perchè sto cercando quella soddisfazione che mi viene dall'essere considerato bravo e santo, ecco la virtù umana ed ecco che si perde il merito davanti a Dio. Le virtù praticate all'umana e non alla divina, davanti a Dio non contano quasi niente. Ecco perchè sono alimento del nostro io anche l'elemosina. Non va pubblicizzata e così come il servizio che facciamo in Parrocchia. Chi va a leggere le letture, puà diventare una passerella (non possiamo giudicare le persone) ma c'è il pericolo che diventi una passerella. Uno può sentirsi ammirato. Gli esempi si possono moltiplicare all'infinito. Il ritorno, la compiacenza o il farsi notare.

E io? Quante volte io cerco veramente queste o nelle intenzioni profonde del nostro cuore cerco il Signore? E quante volte diciamo tutti fanno male e io no? Punto di partenza sbagliato, Gesù ne parla così perchè è un problema diffuso, comunque al massimo possono formare una santità umana perchè se uno ne pratica tante l'atto è virtuoso anche se macchiato di questa cosa. Se uno ne moltiplica ad iosa, un'atto virtuoso non ti porta all'inferno però è una santità umana.

".. la prima cosa che atterra è la volontà umana e non tollera alcun fine che dia d’umano, Essa è di Cielo e vuol mettere nell’anima ciò che è Divino e al Cielo appartiene; sicché, il proprio io resta digiuno e si sente morire, onde, sentendosi morire e perdendo la speranza perché nessun altro cibo gli resta, si decide a prendere il cibo della mia Volontà e come lo prende, essendo il suo palato purgato, allora sente il gusto del cibo della mia Volontà ed è tanto che non lo cambierebbe a costo della propria vita..." Gesù

Tu inizia a percepirlo, non le puoi e non le fai più. Poi Gesù parla dell'immagine del Sole:

"..Simbolo della mia Volontà è il sole, come sorge sull’anima, così la vivifica, la imperla di grazie, le dà le tinte più belle dei colori divini, la trasforma in Dio, fa tutto d’un colpo, basta farla sorgere per farle operare cose meravigliose..." Gesù

Tu fai le stesse cose di prima, la vita nella dv non comporta un cambiamento esteriore nelle cose materiali o anche sostanziale di quello che si fa. Il prete che vive nella dv continua a fare il prete, un papà continua a fare il papà, ecc...e un lavoratore che vive nella dv non fa chissà che cosa o faccia come Luisa (a letto dal mattino alla sera a fare giri ecc...); Gesù lo ha fatto fare a Luisa come pioniera e come prima creatura. Quando non c'è nulla da fare dal mattino alla sera inizia a girare dal mattino alla sera dando al Signore la gloria che non gli viene data. Chi vive nella dv inizierà a fare giri, cambierà il modo di pregare, si prenderà i suoi spazi di silenzio per capirci qualcosa ....fondamentalmente cambia il come, perchè e per chi si fanno le cose.

Perchè, come e per chi la fai una cosa ?...nei primi 10 volumi Gesù insisteva molto con Luisa su questo.

E poi la differenza tra chi si fa dominare dalla volontà umana o divina:

"...Onde, dopo di ciò pensavo alla differenza che passa tra chi si fa dominare dalla Volontà di Dio e chi si fa dominare dalla volontà umana; in questo mentre innanzi alla mia mente ho visto una persona curva, la cui fronte coperta d’un velo nero, involta in una nebbia fitta che le impediva di vedere la luce, toccava le ginocchia. Poveretta, sembrava ubriaca e barcollante, cadeva ora a destra, ora a sinistra, veramente faceva pietà..." Luisa

"..invece tutto al contrario per chi si fa dominare dalla mia Volontà. Essa fa crescere l’anima dritta, in modo che non può piegarsi verso la terra, ma guarda sempre il Cielo, questo guardare sempre il Cielo forma tante esalazioni di luce che tutta l’involgono e questa nube di luce è tanto fitta, che eclissando tutte le cose della terra le fa tutte scomparire e per contraccambio le fa ricomparire tutto ciò che è Cielo, sicché si può dire che il Cielo conosce e ama tutto ciò che al Cielo appartiene. La mia Volontà rende il passo fermo, quindi non c’è pericolo che possa barcollare menomamente e la bella dote della ragione sana è tanto illuminata dalla luce che l’involge, che passa da una verità all’altra, questa luce le scopre arcani divini, cose ineffabili, gioie celesti; perciò la più grande fortuna di un’anima è il farsi dominare dalla mia Volontà,..." Gesù

Gli occhi materiali o spirituali sono la finestre attraverso i quali sorgono i desideri e questi trascinano la volontà, guardi una cosa, la desideri e la vuoi. Funziona per tutti, è chiaro che se tu guardi per terra e stai inteno alle cose della terra o terrene - terra desiderai, terra vorrai...non nel senso di suolo ma come preoccupazioni terrene (mi ammalo, che brutta questa cosa, mi preoccupo di questo, vorrei sposarmi ma non trovo nessuno...) qui non stiamo parlando di pagani peccatori che vivono lontani che vivono nell'impurità; qua si intende vivere di terra cioè una vita piccina, una vita piccola, una vita misera e una vita sempre a pensare e preoccuparsi di cose molto terra terra. Questa purtroppo è uno stile di vita diffuso, ma dove sono le persone sante o felici? Non le persone che fanno qualche risata sguaiata ma le persone realizzate. L'anima dritta guarda sempre il Cielo, vedere le cose più piccole ed ordinarie, nell'ottica celeste.

Chi vive con lo sguardo verso il cielo o non si preoccupa delle cose della terra o se ne occupa in quanto riferite o riferibili a Dio. Un'anima che vive in questo modo, nuove luci, gioie ecc... è così. E' un'anima che conosce l'amore di Dio. Chi non sente l'amore di Dio - si cerchi di capire bene, aiutiamo a capire - Dio ci ama ma se io non lo percepisco è perchè non mi metto in condizioni di poterlo ricevere. Se io sto tutto il tempo a pensare delle cose della terra a me non mi arriva. Non devo pensare che io sia un disastro a volte si tratta di cose piccole a cui noi pensiamo. Quando una persona inizia a camminare a testa alta si sente avvolta dall'amore di Dio. Non a tutti Gesù dà i baci che dava a Luisa, ma quelle tenerezze e senso di amore, le anime che iniziano a vivere nella dv le vivono. E' una nostra scelta. La donna curva del Vangelo, Gesù l'ha guarita.

Gesù guariva nel Vangelo a due condizioni: che volessero guarire e che credessero che Lui aveva il potere di guarirle, vivere una vita curva o a testa alta è una scelta che facciamo noi. Se dovessimo sorprenderci a fare una vita incurvata non c'è nessuna prescrizione medica anzi è ovvio di cambiare. Possiamo se vogliamo fare altro ed imboccare una direzione di vita diversa e certamente molto migliore.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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