venerdì 30 aprile 2021

Il tuo ideale, il tuo scopo, qual è?...

Due grandi domande che Gesù fece a Luisa e le sue due grandi risposte. Entrare nella Divina Volontà è operazione che richiede conoscenza e decisione ferma e irrevocabile, unitamente all'intraprendere un lungo cammino in cui, attraverso prove, battaglie, pene e privazioni, conquistare questo adorabile e sospirato regno, per il quale il prezzo da pagare non sarebbe mai troppo alto. Libro di cielo volume 19, 20 Giugno 1926 (seconda parte), 14 Settembre 2020 * la prima parte (Una battaglia sanguinosa) non è stata postata e ne è stata messa un'altra che non c'entra nulla *

20 Giugno 1926 “Ecce Homo.” Gesù sentì tante morte per quanti gridarono “crocifiggilo”. Chi vive della Divina Volontà prende il frutto delle pene di Gesù. L’ideale di Gesù nella Creazione era il Regno della sua Volontà nell’anima

La meditazione parte da qua: "..Onde dopo ciò, il mio dolce Gesù si è mosso nel mio interno e, tutto tenerezza, mi ha detto: “Figlia mia, dimmi qual è il tuo ideale, il tuo scopo? Ed io: “Amor mio, Gesù, il mio ideale è di compiere la tua Volontà e tutto il mio scopo è di giungere a che nessun pensiero, parola, palpito ed opera mai esca fuori dal Regno della tua Suprema Volontà, anzi, in Essa siano concepiti, nutriti, cresciuti e formino la loro vita e se occorre, anche la loro morte, sebbene so che nel tuo Volere nessun atto muore ma, nato una volta, vive eternamente, sicché, è il Regno del tuo Volere nella povera anima mia che sospiro e questo è tutto il mio ideale ed il primo e ultimo mio scopo.”

Il primo elemento è la grande domanda che Gesù fece a Luisa e che questo lo faremo meglio in privato che dobbiamo sentirci rivolgere a ciascuno di noi, dobbiamo immaginare che Gesù venga davanti a noi e ci dica: (nome della persona),.. dimmi qual è il tuo ideale, il tuo scopo?

Perchè è la domanda del senso della vita. Il don fece un viaggio per capire qualcosa di cosa è successo nella nostra esistenza per governarla ed indirizzarla verso un fine che noi scegliamo. Il senso della vita, il senso delle cose e della vita c'è ma occorre trovarlo. E per trovarlo bisogna lasciarsi profondamente interrogare da Gesù. E il mio scopo qual'è? Tu che campi a fare? La vita dell'uomo si fonda sulla capacità di porsi le grandi domande e di dare delle grandi risposte - non è detto immediatamente però non deve aspettare di morire prima di rispondere - ma tu che campi a fare?

Noi cristiani, il senso della vita lo diciamo nella prima riga del Padre Nostro "sia Santificato il Tuo Nome", il senso della vita di un cristiano è diventare santo. Alcuni possono storcere il naso (troppo grosso dicono) ma se fosse troppo grosso Gesù non ce lo avrebbe insegnato così il Padre Nostro. Io non voglio diventare santo (esempio di una persona) ma nel Padre Nostro con sia Santificato il Tuo nome sto dicendo: fammi diventare santo.

(Luisa) Ed io: “Amor mio, Gesù, il mio ideale è di compiere la tua Volontà e tutto il mio scopo è di giungere a che nessun pensiero, parola, palpito ed opera mai esca fuori dal Regno della tua Suprema Volontà, anzi, in Essa siano concepiti, nutriti, cresciuti e formino la loro vita e se occorre, anche la loro morte, sebbene so che nel tuo Volere nessun atto muore ma, nato una volta, vive eternamente, sicché, è il Regno del tuo Volere nella povera anima mia che sospiro e questo è tutto il mio ideale ed il primo e ultimo mio scopo.”

Uno leggendo questa cosa che Luisa dice potrebbe dire: io sto lontano anni luce da questo, qualcosa fa ma non è la fine del mondo, perchè quello che conta è quello che profondamente noi vogliamo. Prendere in mano la nsotra esistenza cristiana ed umana significa prendere sul serio il nostro essere di uomini e donne. Siamo liberi, la nostra vita va nella direzione che abbiamo deciso o lasciamo che la nostra vita prenda una direzione. Chi è che governa la mia vita? Quali sono i principi che animano la mia vita? IL piacere? Faccio solo ciò che mi piace? Il godere? L'utilità, faccio quello sono che mi conviene? Il principio del denaro? Il principio del potere? Voglio fare quello che mi pare? Anche se uno non ci ha pensato, c'è un senso per cui vive, anche il nichilismo (cioè il nulla), se non c'è nessun senso l'unico principio per cui vivo è il godimento. Ecco perchè Gesù quando ci invita nella dv ci dice: prima c'è la conoscenza, poi dopo c'è la decisione che è un passaggio fondamentale. Se uno vuole lo può vivere come una consacrazione mariana Totus Tuus. Dopo che hai letto e capito devi chiederti: lo voglio fare? Sono sicuro? Non dico che ci riuscirò ma mi ci impegno, non la lascio il giorno dopo ma diventerà oggetto della mia attenzione. Non si fanno le cose dall'oggi al domani. La vita nella dv non è una cosa che arriva dall'oggi al domani. E' tutto graduale ma la volontà ci dev'essere. San Luigi Montfort dice di rinnovare la consacrazione Totus Tuus ogni anno perchè nella vita succedono tante cose e poi c'è il pericolo che uno allenti la tensione. L'atto di consacrazione alla dv (molte cose sono state scritte da Pablo Martin), il don suggerisce e non ci sono regole negli scritti. Perchè non assumere un modus operandi analogo a quello della preparazione Totus Tuus? Il don raccomanda che: prima devi fare la scelta di diventare santo, poi che vuoi prendere tutto dalla Madonna (e poi Totus Tuus) e poi la santità della santità (opinione del don). Solo se si è fatto questo seriamente, allora è possibile immaginare che Gesù se venisse da noi potremmo dirgli: il mio scopo è questo, fammi capire cosa non va nella mia vita. Disponi gli eventi in modo tale. Chi di noi può immaginare cosa voglia il Signore? E' un cammino.

Questo primo capoverso è basilare e oggi se faremo la comunione e avremo un momento di preghiera profonda, il don suggerisce di mettersi davanti al Signore e fare questo dialogo. A che campo fare? E non rispondiamo di colpo, sei sicuro che ho fatto delle scelte ben dirette e solide? E Poi Gesù rievoca il cammino per arrivare a questo obbiettivo:

A quasi 30 anni dagli inizi del cammino con Luisa.

Figlia mia, sicché il mio ideale ed il tuo sono tutt’uno, quindi unico il nostro scopo, brava, brava la figlia della mia Volontà! E siccome l’ideale tuo e il mio sono tutt’uno, anche tu hai sostenuto la battaglia di lunghi anni per conquistare il Regno della mia Volontà, hai dovuto sostenere pene, privazioni e sei stata persino prigioniera nella tua stanzetta, legata nel tuo piccolo letto, per conquistare quel Regno da Me e da te tanto voluto e sospirato; a tutti e due è costato assai e ora siamo tutti e due trionfatori e conquistatori, sicché anche tu sei la piccola reginetta nel Regno della mia Volontà e sebbene piccola, sei sempre regina, perché sei la figlia del gran Re, del nostro Padre Celeste; perciò, come conquistatrice di sì gran Regno prendi possesso di tutta la Creazione, di tutta la Redenzione e di tutto il Cielo, tutto è tuo, perché dovunque regna la mia Volontà integra e permanente si stendono i tuoi diritti di possesso, tutti ti aspettano per darti gli onori che convengono alla tua vittoria...." Gesù

Ecco perchè si dice che non dall'oggi al domani uno possa dire che vive nella dv perchè la chiama ogni mattina dopo l'atto preventivo. Il don conosce gli scritti da 3 anni e mezzo, ma non sa se sta vivendo questa realtà, magari la sua volontà umana è ancora impigliata nei lacci. C'è da tribolare, questo è il dono dei doni e Gesù lo spiega, quanto c'è voluto per la discesa del Verbo? 4000 + 2000 in attesa del regno delal Divina Volontà. Le cose grosse vanno conquistate a costo di sacrifici, Luisa quante volte ha dovuto patire le assenze sensibili di Lui? Per Luisa c'è stata la prigionia di una stanzetta, per noi pene di altro genere..mormorazioni, maldicenze, umiliazioni, non considerazioni ecc... quale cammino ci farà fare Gesù? Non è che esiste un cammino alternativo alla croce, le croci saranno finalizzate a produrre in noi quelle disposizioni perchè questo regno possa arrivare. Nel Vangelo quando si parla di Regno, del Regno di Dio = Regno della Divina Volontà. Dio regna in noi solo se la Sua Volontà regna in noi. Il don non vuole scoraggiare nessuno, se lo vuoi fermamente Gesù ci aiuterà. La cosa più importante è la volonta risoluta, il Regno patisce violenza e i violenti se ne impadroniscono. Non i cattivi che ammazzano ma parla di coloro che sono capaci di essere dei combattenti contro sè stessi, di combattere contro le proprie cattive abitudini. Di fare scelte forti, di fare delle mortificazioni, di abbracciare la penitenza volontaria.

"..per conquistare quel Regno da Me e da te tanto voluto e sospirato; a tutti e due è costato assai.." Gesù

Lo stile delle cose che vengono da Dio (specie le cose grosse), Gesù tutto quello che dice in perfetta continuità con ciò che è stato detto nella Chiesa, se Padre Pio ha detto tutto costa e tutto si paga davanti a Dio, non è che anche se Padre Pio è morto nel 1968 un santo di quel calibro non dice cosa strambe. A tutti e due ci è costato assai, e costa non poco. Chi si consacra alla dv lo deve sapere, io lo devo volere poi ci penso io (dice Gesù a chi si consacra). Se poi però ti arriva questa prova, tribolazione ecc.. che vogliamo fare? Non possiamo chiedere una cosa e poi cambiare idea.

Grande domanda di Gesù : qual'è il mio ideale e scopo? Conoscenze, scopo, decisione, battaglie, cammino, le lotte, privazioni ecc... questo non deve scoraggiarci perchè la grande serenità si inizia a vivere da subito. Ci vuole un pò di tempo assecondando a tutto ciò che il Signore farà nella nostra anima perchè questo regno cresca dentro la nostra anima.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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