domenica 25 aprile 2021

Inseparabili da Gesù

Gesù insegna a Luisa alcuni memorabili giri di amore nella Sua Umanità. E spiega l'importanza che il regno della Divina Volontà fosse inaugurato da una creatura in tutto uguale a noi, compresa la macchia della colpa di origine. La vita nella Divina Volontà è fonte non solo di indicibile felicità celeste, ma anche di immensa felicità terrena. Libro di cielo volume 19, 6 Giugno 1926, 9 Settembre 2020

6 Giugno 1926 Gesù vuole il nostro nesso in tutto ciò che ha fatto. Così come Dio ha stabilito l’epoca ed il tempo della Redenzione, così è per il Regno della sua Volontà. La Redenzione è mezzo d’aiuto per l’uomo, la Volontà Divina è principio e fine dell’uomo

Il brano di oggi è molto denso, è un pò difficile meditare questi brani perchè sono abbastanza articolati - il don invita a riprendere il brano ed ad approfondire perchè la riflessione tenuta dal don da sola non basta.

Vogliamo mettere tanti ti amo e girare nella vita di Gesù, dev'esserci però un cuore innamorato perchè altrimenti le operazioni diventano meccaniche o forzate, a Gesù non piaccino per nulla i gesti forzati. Nella dv c'è molto la spontaneità; una persona innamorata non deve scervellarsi per far capire al prossimo che l'ama.

Figlia mia, nella mia Volontà tutti i miei atti sono tutti presenti, come schierati fra loro. Guarda, qui ci sono tutti gli atti della mia infanzia, ci sono le mie lacrime, i miei vagiti, c’è pure quando piccolo bambinello, passando dai campi coglievo i fiori; vieni a mettere il tuo ti amo sui fiori che colgo e sulle mie mani che si stendono a coglierli, in quei fiori era te che guardavo, era te che coglievo qual piccolo fiorellino della mia Volontà, non vuoi tu dunque farmi compagnia in tutti i miei atti infantili col tuo amore e col trastullarti meco in questi atti innocenti? Guarda di seguito: c’è quando, piccolo bambinello, stanco di piangere per le anime, prendevo brevissimo sonno, ma prima di chiudere gli occhi volevo te perché mi conciliassi il sonno, volevo vederti prima baciare le mie lacrime perché imprimessi un tuo ti amo in ogni lacrima e con la nenia del tuo ti amo mi facessi chiudere gli occhi al sonno, ma mentre dormo non lasciarmi solo, ma aspetta che mi svegli, affinché come hai chiuso il mio sonno, così apra la mia veglia nel tuo ti amo...." Gesù

Leggendo queste cose pensiamoci: le abbiamo mai fatte queste cose? E che tipo di risonanze suscitano in noi? Che pensiamo? Quando metti il tuo ti amo, Gesù lo sente.

"..Figlia mia, per chi era stabilito di dover vivere nel mio Volere, era inseparabile da Me e anche se tu allora non c’eri, la mia Volontà ti faceva presente e mi ridava la tua compagnia, gli atti tuoi, il tuo ti amo e sai tu che significa un ti amo nella mia Volontà? Quel ti amo racchiude una felicità eterna, un amore divino e per la mia infantile età era sufficiente a felicitarmi e a formare intorno a Me un mare di gioia,.." Gesù

Se io adesso nel 2021 faccio un'atto nella dv, i giri, la dv rende immediatamente presente seduta stante a Gesù e lo riporta (secondo la nostra dimensione temporale vissuta anche da Gesù senza però perdere quello divino). Capiamo la grandezza delle operazioni fatte nella dv, le Ore della Passioni e quello che può produrre.

".. Quel ti amo racchiude una felicità eterna, un amore divino e per la mia infantile età era sufficiente a felicitarmi e a formare intorno a Me un mare di gioia, capace di farmi mettere da parte tutte le amarezze che mi davano le creature..." Gesù

Fatto anche da te. Non solo dalla Madonna.

".. Ora, per formare la Redenzione Io avevo bisogno d’una Madre Vergine, concepita senza l’ombra della macchia originale, perché dovendo prendere umana carne, era decoroso per Me, Verbo Eterno, che non prendessi un sangue infetto per formare la mia Santissima Umanità..." Gesù

Il termnine sangue infetto usato da Gesù ci fa comprendere la tragedia del peccato originale, noi siamo tutti contaminati. Il germe della morte circola nel nostro corpo (acciacchi, passioni impazzite ecc...) il virus del peccato originale. Per la Redenzione è stato necesario che la Madonna ne fosse priva.

"..Ora, per far conoscere la mia Volontà, perché vi regnasse, non occorreva che Io facessi una seconda madre secondo l’ordine naturale, ma piuttosto mi occorre una seconda madre secondo l’ordine della grazia, perché per fare che regni la mia Volontà non ho bisogno di un’altra Umanità, ma di dare tale conoscenza di Essa, che le creature allettate dai suoi prodigi, dalla sua bellezza e santità e dal bene grandissimo che ne deriva, possano con tutto amore sottoporsi al suo dominio; e perciò, eleggendoti per la missione del mio Volere, secondo l’ordine naturale ti ho preso dalla stirpe comune, ma per il decoro della mia Volontà, secondo l’ordine della grazia dovevo elevarti tanto, da non lasciare nell’anima tua alcuna ombra infetta, per la quale la mia Volontà potesse sentire ritrosia di regnare in te..." Gesù

Il problema della dv è questo: ce l'aveva Adamo prima del peccato originale (bella forza), poi è tornata con Gesù e Maria (ok, Gesù è il Figlio di Dio fatto uomo e la Madonna è Immacolata ecc...) per forza ce l'aveva. E io che faccio? Luisa non era una peccatrice impenitente però era santa.

"..Come ci voleva il sangue puro dell’Immacolata Vergine per formare la mia Umanità, per poter redimere l’uomo, così ci voleva la purezza, la candidezza, la santità, la bellezza dell’anima tua per poter formare in te la Vita della mia Volontà; e come col formare la mia Umanità nel seno della mia Mamma,.." Gesù

Questo fa capire, prima è venuta l'opera della Redenzione e poi il Regno della Dv. Gesù non ha fatto tutto assieme, la dv è la santità delle santità, non è possibile vivere nella dv se non si è lontani dal peccato, se non si è convertiti e bisogna non solo seguire i 10 comandamenti ma intraprendere un cammino di santificazione autentico, forte e vero che ci porti alla santità delle santità. Non tutti siamo in condizioni di partenza di essere puri, santi, candidi come Luisa. Secondo il don Luisa non ha mai fatto peccati mortali. Però l'opera della Redenzione ci fa nuovi, se portiamo i nostri peccati al sangue di Gesù attraverso la confessione, possiamo intraprendere il cammino. Certamente avrò qualche problemino in più (cattive abitudini ecc...) ma potrò camminare. Luisa è una di noi al 100% compresa la macchina d'origine - la vita di Luisa il don non la conosce tanto bene - Gesù può fare quello che vuole (magari ha confermato in grazia Luisa però il don non è certo) - magari qualche imperfezione, miseria e peccato semi deliberato li ha commessi anche Luisa. Quando ha iniziato a toccare le vette mistiche del peccato rimane solo il ricordo.

L'opera della Redenzione è necessariamente previa alla santificazione nella dv. La cosa più importante (concetto fondamentale in qusto scritto) è che la Redenzione di per sè è un'accidente, non ci sarebbe dovuta essere perchè se tutto fosse andato come doveva andare, la dv avrebbe regnato da sempre e per sempre. Quello che conta è la dv che all'origine della Creazione ecc.. è anche all'origine della felicità anche terrena.

"..quel che devono fare per farla regnare in loro, il bene che viene loro, la felicità terrestre e celeste preparata in modo distinto per coloro che faranno regnare la mia Volontà.." Gesù

Noi dobbiamo toglierci dalla teste quel clichè (ha qualche piccolo fondamento, o quanto meno non va assolutizzato nè estremizzato) che qua sulla terra dobbiamo soffrire e star male, dobbiamo sacrificarci e far la fatica di osservare i 10 comandamenti e staremo bene in Paradiso. Siamo in una valle di lacrime, possiamo e siamo nello stato di poter offrire le nostre sofferenze per impetrare il fiat supremo.

Figlia mia, il nostro compito fu pienamente compiuto, sii tu attenta a compiere il tuo. Questo è compito tuo, molto più che Io e la Sovrana Regina siamo intangibili dalle pene, siamo in stato d’impassibilità e di gloria completa e perciò le pene non possono avere più a che fare con Noi; tu invece hai in aiuto le pene per impetrare il Fiat Supremo, nuove conoscenze, nuove grazie ed Io, anche se sono in Cielo, starò nascosto in te per formare il Regno alla mia Volontà..." Gesù

Però, ecco un'altro punto fondamentale, dobbiamo toglierci dalla testa del cristianesimo che renda la vita terrena triste. Nessuno di illuda che si possa camminare dietro al Signore senza la sofferenza, così come noi non dobbiamo farci un'immagine di Dio arcigna e severa. Quell'immagine la vedranno i peccatori impenitenti, i figli non lo vedranno mai quel volto. I figli vedono un volto che cerca di darci - anche su questa terra - quelle cose belle che non ci facciano male per quanto al Signore è possibile. La felicità terrestre che promette Gesù non è una cosa chimerica come quella che cercano gli uomini e donne tra gli idoli di questo mondo. La felicità prende origine dalle forme di amore di cui siamo immersi (i ti amo) e poi grazie strepitose, chi vive nella dv - le grazie portentose e straordinarie non si possono chiedere al Signore - ma il Signore ha promesso e quindi possiamo sognarcele (non è un peccato). La felicità terrestre è promesse, la gioia anche in mezzo a situazioni critiche. Stiamo vivendo un periodo buio sotto molti aspetti (corruzione, chiesa in crisi, ecc...), Padre Pio non è un mistero che diceva ai suoi figli spirituale: non potevate nascere in periodo peggiore. Ormai questo è sotto i nostri occhi. Però paradossalmente proprio oggi quando ci sarebbe da mettersi le mani nei capelli (dalla tristezza, disperazioni ecc...) dentro questo contesto, il Signore dice vieni nella dv e vivrai la felicità terrestra. Fai una prova. La felicità non dipende dalle circostanze esteriori ma dipende da come io vivo. O sono angosciato o le vivo con spirito d'abbandono. IL Signore non dorme nè gli si è accorciato il braccio, ma se le ha permesse - se Dio non dice basta è perchè non è ora di dirlo. Questo abbandono è una delle caratteristiche di una vita nel dv, tu vivi una situazione difficile in stato di felicità. E questo bisogna provarlo per credere.

Dobbiamo mettere da bando l'umana volontà e dobbiamo volerci vivere nella dv. Cosa si dice ne Padre Nostro?

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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