giovedì 14 gennaio 2021

Tranelli e insidie dell'umana volontà

Gesù spiega a Luisa anzitutto gli effetti e l'importanza dell'operare nella Divina Volontà, ma anche quanto sia importante farla e farla bene, ammonendo circa il pericolo di non fare la Divina Volontà (ma cercare la propria volontà umana) anche nelle cose e nelle opere sante. Libro di cielo volume 17, 27 Gennaio e 8 Febbraio 1925, 21 Maggio 2020

27 Gennaio 1925 Le cose create da Dio non escono da Lui, facendosi la Divina Volontà alimentatrice e conservatrice di esse. Così succede per l’anima che opera nella Divina Volontà

In questo brano Gesù ha raccomandato di fare gli atti nella dv. Il filo conduttore dei due brani è quell'espressione che Gesù usa (Fare la Sua Volontà e Viverci in essa) e non si può separare l'uno dall'altro perchè se si polarizza solo l'attenzione nel moltiplicare gli atti nella dv o le fusioni va bene ma questo non deve mai portarci ad essere distratti sull'altro aspetto che è il Fare la divina volontà. Il nostro agire per principio è la volontà divina, non soltanto con l'atto attuale (vieni divina volontà a fare le scale in me ecc...) o la fusione che trasformano i nostri atti umani limitati in atti divini, immensi ed eterni

"..Tu devi sapere che tutti gli atti fatti nella nostra Volontà entrano nell’atto primo, quando creammo tutta la creazione e gli atti della creatura, baciandosi coi nostri, perché una è la Volontà che dà vita a questi atti, si diffondono in tutte le cose create, come sta diffusa la nostra Volontà dappertutto e si costituiscono ricambio d’amore, d’adorazione e di gloria continua per tutto ciò che abbiamo messo fuori nella Creazione..." Gesù

Appena lo facciamo (l'atto attuale) ricambiamo il Signore d'amore, di gloria e di adorazione perenne. Amore, adorazione e gloria (potremmo aggiungere ringraziamento) e sono atteggiamenti che dovremmo avere sempre nei confronti dell'Altissimo e nella dv vengono aumentate non solo a livello personale ma nell'andare a portare al Signore il ricambio di tutte le cose create.

Mentre stavo fondendomi nel Santo Voler Divino pensavo tra me: “Prima, quando mi fondevo nel Santo Supremo Volere, Gesù era con me ed insieme con Lui io entravo in Esso, sicché l’entrare era una realtà, ma adesso io non lo vedo, sicché non so se entro nell’eterno Volere o no, mi sento piuttosto come una lezioncina imparata a memoria, oppure un modo di dire.” Luisa

Luisa prima aveva un'esperienza sensibile e ha vissuto in modo straordinario questa cosa lo ha fatto come noi, nessuno di noi vede nulla quando si fonde e la tentazione è pensare di fare una lezioncina a memoria ma non che sto portando a Dio e al prossimo una quantità grandissima di bene. Anche Luisa c'è stata in questo mondo con la fede e si fanno queste operazioni senza vederne gli effetti.

"..E siccome la creatura è uscita fuori dal suo principio, cioè dalla prima Volontà Divina da dove uscì, ha perduto il vero amore verso Dio, verso se stessa e verso le sue opere. Io volli che l’uomo stesse nella mia Volontà di sua volontà, non forzato, perché lo amai più di tutte le altre cose create e volevo che fosse come re in mezzo alle opere mie. Ma l’uomo, ingrato, volle uscire dal suo principio, perciò si trasformò e perdette la sua freschezza, la bellezza e fu soggetto ad alterazioni e cambiamenti continui. E per quanto Io lo chiami perché ritorni nel suo principio, fa il sordo e finge di non ascoltarmi; ma è tanto il mio amore che lo aspetto e continuo a chiamarlo.” Gesù

Chi esce dalla divina volontà non si ama nella verità ma si ama disordinatamente, perchè uno dei costitutivi del peccato è l'amore disordinato di sè stessi e non l'amore ordinato di sè stessi. E questo è stato possibile perchè Dio vuole che l'uomo stia nella dv di sua volontà e non forzato e così ci siamo trasformati in peggio perdendo tutte quella caratteristiche (freschezza e bellezza) che possiamo ammirare nelle altre realtà create e siamo soggetti ai cambiamenti continui non solo morfologici ma anche morali, spirituali ecc...

8 Febbraio 1925 Come ogni anima è un’abitazione della Volontà Divina

"..E per quanto Io lo chiami perché ritorni nel suo principio, fa il sordo e finge di non ascoltarmi; ma è tanto il mio amore che lo aspetto e continuo a chiamarlo.” Gesù

"..Tale è la mia Volontà, viene dal Cielo per abitare nelle anime ed invece di rendermi padrone, mi tengono come uno straniero e derelitto, ma la mia Volontà non si parte, anche se mi tengono da straniero Io rimango in mezzo a loro aspettando per dar loro i miei beni, le mie grazie e la mia santità.” Gesù

E' bello vedere che Gesù continua stare in mezzo a noi aspettando. Nonostante chi noi siamo quelle permanenti, perduranti ed incessanti manifestazioni di pazienza e di d'amore di Gesù. E meno male che è così altrimenti saremmo tutti quanti perduti.

Questa mattina il mio dolce Gesù si è fatto vedere tanto sofferente, che la povera anima mia si è sentita struggere di compassione. Aveva tutte le membra slogate; piaghe profonde e tanto inasprite, che Gesù gemeva e si contorceva sotto l’acerbità dello spasimo. Si è messo a me vicino come se volesse farmi parte delle sue pene; già solo a guardarlo ho sentito riflettere in me le sue pene e Gesù, tutto bontà, mi ha detto: “Figlia mia, non ne posso più; tocca le mie piaghe inasprite per raddolcirle, scocca il tuo bacio d’amore su di esse, affinché il tuo amore mi mitighi lo spasimo che sento...." Gesù

Anche qua dobbiamo chiederci: quanto ci pensiamo a come sta Gesù quando vediamo o sentiamo tante cose e sospettiamo che potrebbero disgustarlo, offenderlo o che gli siano sgradite? Chi si premura di mitigare il dolore di Gesù - noi pensiamo sempre ai dolori nostri, ma chi ama Gesù e chi desidera vivere in questa vita sta attento ai dolori di Gesù.

"..Io l’ho stretto a me gli ho baciato le piaghe delle mani; oh! come erano inasprite per tante opere, anche sante, ma che non avevano il loro principio dalla Volontà di Dio; per raddolcire lo spasimo le ho strette nelle mie mani e Gesù tutto ha permesso che facessi, anzi lo voleva e così ho fatto alle altre piaghe, tanto che quasi tutta la mattina è stato sempre con me..." Luisa

Non basta fare un'opera santa, bisogna vedere se quell'opera santa ha il principio dalla volontà di Dio e perchè questo accada non basta dire viene divina volontà in quest'opera santa ma bisogna vedere se Dio - quell'opera santa che mi sono messo in testa di compierla - vuole che la compia in quel momento, in quel modo, in quelle circostanze e in quelle fattispecie. Discernimento doveroso. E il contesto storico in questa meditazione cade ad una persona che stia attenta dà delle non indifferenti chiavi di lettura circa alcune cose che si prospettano: un'opera santa che non ha il principio dalla volontà di Dio non deve essere compiuta se io - facendo discernimento - che in quel modo, in quelle circostanze, in quella modalità e in quelle condizioni la coscienza mi dice che non è cosa da farsi.

Esempio macroscopico: una donna che abbia una famiglia e i figli e che inizia a pensare quanto sarebbe stato bello se fosse diventata suora e se fosse in monastero, non lo può fare e allora inizia a vivere come monaca pur essendo moglie e madre dedicando un tempo spropositato al ritiro, silenzio e passa le ore della giornata in Chiesa..sono opere sante quelle? Di per sì ma è un'opera fatta bene secondo la volontà di Dio?

Quella persona sta facendo delle opere sante ma avendo come principio la volontà umana: fa le opere che vorrebbe fare lei non quello che Dio le chiede. Noi dobbiamo imparare ad entrare in queste dinamiche, non possiamo chiedere a destra e sinistra; a quella donna non piace la vita che fa, non abbraccia la croce che il Signore le mette di fronte e cerca di farsi una vita bella e devota che la gratifichi e la compensi ecc...

Altri esempi? Quante confessioni e direzioni spirituali non piaccono a Dio (non quelle sacrileghe) perchè sono modi con cui in realtà si cerca conforto, consolazione e a volte affetto (anche santo) e non guida spirituale e o indicazioni ecc.../ All'Altissimo non piace una direzione prolissa, non è peccaminosa ma bisogna vedere come tu la vivi e bisogna vedere - da parte del direttore spirituale - come la fa. Come fai la direzione spirituale? In maniera umana o santa? In maniera da alimentare queste malsane disposizioni delle creature, da farle legare a te, dare consigli troppo frettolosi ecc... o in modo diverso?

Ho fatto la comunione (altro esempio) bene, ma ti sei preparato bene alla comunione? Hai fatto il ringraziamento dopo la comunione? Hai ricevuto Gesù con dignità esteriore ed interiore? Non basta fare la comunione e potremmo andare avanti all'infinito.

"..Quando l’anima mette da parte la sua volontà, non dandole neppure un atto di vita, la mia Volontà fa da padrona nell’anima, regna, comanda ed impera, si trova come se stesse a casa sua,.." Gesù

Quindi non la persona non va a cercare sè stesse anche nelle cose sante,

"..Invece, chi vuol fare la sua volontà, agisce lei da padrona, dispone, comanda e la mia Volontà sta come una povera straniera, non curata e, se occorre, disprezzata. Vorrei mettere del mio, ma non posso, perché la volontà umana non mi vuol cedere un posto, anche nelle stesse cose sante vuol fare lei come capo ed Io niente posso mettere del mio. Come mi trovo male nell’anima che fa regnare la sua volontà!.." Gesù

Il don capisce che sono cose molto delicate e lacci insidiosissimi che il diavolo ci tende ma dobbiamo imparare a riconoscerli e sganciarsi da essi. A liberarci, io faccio una cosa santa se Dio vuole, alle condizioni che Dio vuole, come Dio vuole e quando Dio vuole. Altrimenti non la faccio.

Un prete o parroco potrebbe vivere come monaco? No, non lo può fare e non potrebbe vivere come un mondano anche facendo cose belle occupandosi di problemi politici, del benessere del prossimo, di problemi sociali ecc... se un ministro di Dio fa questo o peggio solo questo (che di per sè sono cose buone) ma queste è il campo dell'apostolato dei laici, il sacerdote deve abilitare e formare i laici a farlo ma non deve scendere in campo come protagonista diretto perchè non è compito suo. Quello che abbiamo vissuto nel lockdown e nell'epidemia dovrebbe comprendere che non conta quello che facciamo ma conta se siamo uniti o meno alla volontà di Dio - tutte le cose vanno bene se hanno la volontà di Dio come principio e in obbedienza ad essa e anche le più sante non hanno valore se escono dalla dv volendole fare per forza, sempre, comunque ed ad ogni costo. Attenzione ai tranelli della volontà umana - certamente alimentata dal diavolo - che non sta buona e cerca sempre di risorgere e di buttarci fuori dalla volontà di Dio anche quando facciamo qualcosa di santo.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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