sabato 2 novembre 2019

Essere conosciuti da Dio solo

Luisa mostra come abbia imparato a riconoscere gli atti del Fiat nella Creazione e come questo la immetta stabilmente e profondamente nel mistero dell’amore di Dio. Gesù spiega come il Fiat sia la vita e quali immense conseguenze portò il “fiat mihi” di Maria Santissima. Le anime a Lui care e quelle che sceglie per le opere più grandi sono le più sconosciute e ignorate dal mondo, le più inabili, povere e abiette agli occhi del mondo, ma ben conosciute da Dio che le adopera per i suoi fini a motivo della loro grande umiltà. Libro di Cielo, volume 12, 17 Gennaio 1921, Mercoledì 17 Luglio 2019

17 Gennaio 1921 Il Fiat Mihi della Santissima Vergine ebbe la stessa Potenza del Fiat Creatore. Il terzo Fiat sarà l’esaudimento e il compimento della preghiera insegnata per Gesù: Il Fiat Voluntas Tua sicut in Coelo et in Terra

Sentivo la mia povera mente immersa nel mare immenso del Volere Divino, dovunque vedevo l’impronta del Fiat, lo vedevo nel sole e mi sembrava che l’eco del Fiat nel sole mi portasse l’amore divino che mi dardeggia, che mi ferisce, che mi saetta; ed io, sulle ali del Fiat del sole, salivo fino all’Eterno e portavo, a nome di tutta l’umana famiglia, l’amore che dardeggiava la Maestà Suprema, che lo feriva, che lo saettava e dicevo: “Nel tuo Fiat mi hai dato tutto questo amore e solo nel Fiat posso ridartelo.” Guardavo le stelle e vi vedevo il Fiat e questo Fiat mi portava nel loro dolce e mite scintillio l’amore pacifico, l’amore dolce, l’amore nascosto, l’amore compassionevole, nella stessa notte della colpa ed io nel Fiat delle stelle portavo al trono dell’Eterno, a nome di tutti, l’amore pacifico per mettere pace fra Cielo e terra, l’amore dolce delle anime amanti, l’amore nascosto di tante altre, l’amore della creatura dopo la colpa quando ritorna a Dio. Ma chi può dire tutto ciò che capivo e facevo in tanti Fiat, di cui vedevo cosparsa tutta la Creazione? Andrei troppo per le lunghe, perciò faccio punto.”

Il brano esordisce con una caratteristica della vita nel Divin Volere: i giri. Imparare a riconoscere il Fiat creante nelle opere da Dio create, Luisa fa due esempi concreti che come sempre partono da un processo recettivo: si riconosce l'azione del FIAT nelle creature e il messaggio che Dio lascia a noi nella creatura. Guardando il sole estivo (o il freddo invernale) anzichè fare la solita lamentela commettendo un'imperfezione e sentirsi autorizzati a scene poco decorose (tipo col caldo spogliarsi troppo) si potrebbe ricambiare l'amore di Dio. I giri dovrebbero essere fatti a nome di tutti. Noi dobbiamo chiederci: ho mai vissuto questa forma d'amore dardeggiante nei confronti dell'Altissimo? Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore. Abbiamo fatto questo? Che ti Amo portano le stelle? l'amore dolce, l'amore nascosto che senti nella luce della stelle. A volte Dio ci fa sentire l'amore ardente attraverso il Sole e altre volte altri tipi di amore, ci raggiunge in maniera compassionevole e pacifico nella notte della colpa. Si accoglie l'amore pacifico della notte e l'amore dolce delle anime amanti. Com'è il nostro rapporto con Dio? Si ricambia l'amore di Dio anche a nome di tutti?

Figlia mia, il Fiat è tutto pieno di vita, anzi la stessa vita e perciò dal Fiat escono tutte le vite e tutte le cose. Dal mio Fiat uscì la Creazione, perciò in ogni cosa creata si vede l’impronta del Fiat...."

la Divina Volontà è espressione sempre di amore e possiede la potenza creatrice, generatrice e conservatrice e ogni cosa è una scintilla minimale che bisogna imparare a riconoscere. Bisogna ignorare gli spettacoli orrendi che si vedono e girare nelle realtà della creazione, quel senso di contentezza che provano gli esseri umani stando a contatto con le realtà della creazione (anche se non lo sanno) deriva loro che quegli enti creati portano con sè e comunicano alle loro anime l'amore di Dio, facendo una passeggiata in montagna una persona è circondata da atti di amore di Dio e se sapesse riconoscere ogni atto la persona sarebbe più felice. Noi cristiani abbiamo un grande rispetto nei confronti del creato non perchè idolatriamo la natura ma perchè la reputiamo dono di Dio e perchè è un'espressione da molti non percepita della sua parola e dovunque ci sta la vita c'è un'atto del Fiat. Gli uomini stanno in continuazione a lamentarsi di molte cose (i problemi, ecc...) ma non si può campare in questo modo, una delle tecniche del diavolo è moltiplicare le cose brutte perchè uno si senta soffocato e cada nella disperazione. Entrare in questa dinamica è entrare in una dinamica diabolica, se vivessimo riconoscendo i TI AMO di Dio la nostra vita cambierebbe nel profondo.

"..Dal Fiat Mihi della mia cara Mamma, detto nel mio Volere, che ebbe la stessa potenza del mio Fiat Creatore, uscì la Redenzione, sicché non c’è cosa della Redenzione che non contenga l’impronta del Fiat Mihi della mia Mamma. Anche la mia stessa Umanità, i mie passi, le opere, le parole, erano suggellate dal Fiat Mihi di Lei; le mie pene, le piaghe, le spine, la croce, il mio sangue, il suo Fiat Mihi aveva l’impronta perché le cose portano l’impronta dall’origine donde sono uscite. La mia origine nel tempo fu dal Fiat Mihi dell’Immacolata Mamma, perciò tutto il mio operato porta il segno del suo Fiat Michi. Sicché in ogni ostia sacramentale c’è il suo Fiat Mihi; se l’uomo sorge dalla colpa, se il neonato è battezzato, se il Cielo si apre per ricevere le anime, è il Fiat Mihi della mia Mamma che segna, che segue e precede tutto. Oh! potenza del Fiat, Lui sorge ad ogni istante, si moltiplica e si fa vita di tutti i beni.." Gesù

Tutto ciò che la santissima umanità di Gesù e che ha fatto conteneva l'impronta della Madonna e continua. La vita che la Madonna vorrebbe che vivessimo è quella nella DV, le Ostie sono state create perchè c'è stato il Fiat Mihi della Madonna ecc...

"..Ora voglio dirti perché ho chiesto il tuo Fiat, il tuo sì nel mio Volere. Voglio che la mia preghiera insegnata, il "Fiat Voluntas Tua sicut in coelo et in terra", questa preghiera di tanti secoli, di tante generazioni, abbia il suo esaudimento e compimento. Ecco perciò volevo un altro sì nel mio Volere, un altro Fiat contenente la potenza creatrice; voglio il Fiat che sorge ad ogni istante, che si moltiplica a tutti, voglio in un’anima il mio stesso Fiat che sale al mio trono e con la sua potenza creatrice porta in terra la vita del Fiat come in Cielo così in terra.” Gesù

Luisa si stupisce perchè si vede inabile a tutto e si vede cattiva (aveva la prima elementare) ed esteriormente era molto comune. E Gesù spiega che questo è il suo stile.

Gesù, che dici? E Tu pure lo sai quanto sono cattiva ed inabile a tutto.” E Lui: “Figlia mia, è mio solito scegliere le anime più abiette, inabili e povere per le mie opere più grandi. La mia stessa Mamma nulla aveva di straordinario nella sua vita esteriore. Nessun miracolo, nessun segno aveva che la facesse distinguere dalle altre donne, il suo solo distintivo era la perfetta virtù, cui quasi nessuno faceva attenzione; e se agli altri santi ho dato il distintivo dei miracoli, ho fregiato altri con le mie piaghe, alla mia Mamma nulla, nulla, eppure era il portento dei portenti, il miracolo dei miracoli, la vera e perfetta crocifissa, nessun’altra simile a Lei..." Gesù

Chi ha visto la saga di Tolkien (il Signore degli anelli) questo è un tema costruito in questo modo. Le persone più insignificanti sono la causa strumentale della distruzione di Sauron. Dio ha scelto ciò che è nulla per ridurre al nulla il resto (san Paolo). Quindi non dobbiamo mai giudicare le opere di Dio e non stupiamoci se ci fa qualche grazia (chi sono io per avere questa grazia?) è cosa buona assai per poterlo avere. Questo ci insegna a giudicare gli uomini e le donne di Dio che sotto le spoglie di una vita abbietta nascondono doni straordinari.

"..Io son solito fare come un padrone che ha due servitori: uno sembra gigante, erculeo, abile a tutto; l’altro piccolo, basso, inabile, sembra che non sappia far nulla, nessun servizio importante; se il padrone, lo tiene, è più per carità ed anche per farsene gioco. Ora dovendo mandare un milione o un miliardo ad un paese, che fa? Chiama il piccolo, l’inabile, affida la grande somma e dice tra sé: Se l’affido al gigante, tutti gli faranno attenzione, i ladri lo assaliranno, lo possono rubare e se con la sua forza erculea si difenderà, può restare ferito, so che lui è bravo, ma voglio risparmiarlo, non voglio esporlo ad evidente pericolo, invece a questo piccolo, sapendolo inabile, nessuno farà attenzione, nessun potrà pensare che io possa affidargli una somma così importante perciò sano e salvo ritornerà. Il povero inabile si meraviglia che il padrone si fidi di lui mentre poteva servirsi del gigante e, tutto tremante ed umile, va a deporre la grande somma senza che nessuno si benigni di guardarlo e, sano e salvo, ritorna al suo padrone, più tremante ed umile di prima. Così faccio Io, quanto più grande è l’opera che voglio fare, tanto più scelgo anime abiette, povere, ignoranti, senza alcuna esteriorità che possa farla additare; il suo stato abietto servirà come sicura custodia dell’opera mia; i ladri della propria stima, dell’amore proprio non le faranno attenzione, conoscendo la sua inabilità e lei, umile e tremante, disimpegnerà l’ufficio da Me affidato, conoscendo che non essa, ma Io, ho fatto tutto in lei.” Gesù

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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