giovedì 28 novembre 2019

L’onda della Divina Volontà

Gesù, attraverso una serie di immagini e discorsi, spiega la misteriosa grandezza della vita nel Divin Volere. Alcuni misteri trascendono la capacità dell'umana comprensione e su di essi può aprire uno squarcio solo la vita vissuta e l'esperienza. Vivere nella Divina Volontà significa abbandonarsi totalmente senza voler ritenere niente di sé e del proprio volere umano. Libro di Cielo, volume 13, 12-20 e 28 Giugno 1921, Lunedì 5 Agosto 2019

Premessa: ci sono passaggi molto delicati, il pensiero che viene spontaneo di fronte a certi passaggi è questo (speriamo di crescere e nell'interiorizzazione di questi passaggi): la DV è un dono immenso la cui però portata di comprensione da parte nostra è abbastanza limitata certamente fra qualche tempo forse capiremo qualcosa di più, se cresciamo si dovrebbe migliorare sempre di più adesso siamo bambini ma poi si spera di diventare uomini. Queste legge di crescita sono proprie non solo della vita cristiana ma della vita in generale. La famosa esperienza di vita che è una grande risorsa, quando la vita è vissuta bene si va avanti con gli anni e si invecchia nel corpo però dentro abbiamo l'esperienza positiva perchè ci si sente (senza superbia) migliori - se si cammina bene. Dobbiamo sempre crescere e non siamo mai arrivati e possiamo e dobbiamo cambiare.

12 Giugno 1921 Dove Dio troverà la sua Vita si fermerà e vi dimorerà per sempre ed allora si riposerà non nell’opera della Creazione, ma nella sua stessa Vita. L’anima dev’essere centro del Divin Volere

Figlia diletta mia, parto della mia Volontà, Io non ti voglio cielo tempestato di stelle, mi piacerebbe, troverei l’opera mia ma non mi appagherebbe, perché non troverei Me stesso; né ti voglio sole, sebbene troverei gusto, troverei l’ombra della mia luce e del mio calore, ma non trovando la mia Vita passerei innanzi; né ti voglio terra fiorita di fiori, di piante e di frutti, anche se mi potrebbe gradire perché troverei l’alito dei miei profumi, le tracce della mia dolcezza, la maestria della mia mano creatrice, insomma, troverei le opere mie, ma non la Vita mia, perciò passerei davanti a tutto, continuerei a girare senza fermarmi, per trovare che cosa? La mia Vita. E dove troverò questa mia Vita? Nell’anima che vive della mia Volontà, ecco perché non ti voglio né cielo, né sole, né terra fiorita, ma centro del mio Volere; dove troverò la mia Vita mi fermerò e vi dimorerò per sempre ed allora sarò contento perché mi riposerò non nell’opera mia come nella Creazione, ma nella mia stessa Vita.Sappi che la tua vita deve essere il Fiat, il mio Fiat ti portò alla luce e, qual nobile regina, portando nel tuo seno il Fiat Creatore, devi camminare il campo della vita sulle ali dello stesso Fiat, gettando ovunque il seme della mia Volontà, per poter formare tanti altri centri della mia Vita sulla terra e poi tornare nel mio stesso Fiat nel Cielo. Siimi fedele e la mia Volontà ti sarà vita, mano per condurti, piedi per camminare, bocca per parlare, insomma, si sostituirà a tutto.” Gesù

20 Giugno 1921 Somiglianza tra il sole e chi vive del Divin Volere

Nel primo e nel secondo scritto, Gesù, attraverso una serie di immagini e di simboli fa un pò un'analogia ma non si capisce bene fino in fondo la vita nella DV. Chi vive la via della santificazione nelle virtù e chi vive nella DV. Il cielo tempestato di stelle è una delle tante immagini della virtù, le stelle si vedono quando c'è notte. Lo sfondo del cielo è nero, la nostra umanità è decaduta ma se io mi santifico incominciano ad accendersi le stelline delle varie virtù certo queste insistono in una natura malata decaduta e quindi un cielo stellato non può fare grandissima luca e la stessa cosa vale per la terra fiorita, i frutti ecc.... le violette sono simbolo della penitenza, i gigli simbolo della purezza, ecc... tutto questo è bello dice Gesù ma non trova la sua Vita. Ecco che si capisce, la DV vuole costituirsi come vita al di dentro di noi ed essendo una vita (concetto che si comprende bene facendo attenzione ad alcuni passaggi), Vita sgorgante dal di dentro è qualcosa di più. Dove si trova questa vita? nell'anima che vive nella Volontà di Dio, chi vive nelle virtù ha la sua vita in mano e l'autonomia delle proprie scelte e della sua persona dei propri atti e mano a mano conosce bene le cose da farsi si corregge. Già questo è grandissima cosa e quando incomincia la vita (sul serio) nella DV inizia ad avere una serie di disposizioni che ordinariamente non compaiono.

"..Sappi che la tua vita deve essere il Fiat, il mio Fiat ti portò alla luce e, qual nobile regina, portando nel tuo seno il Fiat Creatore, devi camminare il campo della vita sulle ali dello stesso Fiat, gettando ovunque il seme della mia Volontà, per poter formare tanti altri centri della mia Vita sulla terra e poi tornare nel mio stesso Fiat nel Cielo.." Gesù

Il Fiat diventa un'interesse e un'attenzione anche nelle più piccole cose, la tua vita dev'essere il FIAT che vale a tutti i livelli. Il Fiat lo chiamo ad operare in me e mi confronto in continuazione e mano a mano si cresce in questa vita, (senza farsi venire turbamenti stando per esempio col dito in bocca e lo sguardo al cielo chiedendosi quale sarà la Volontà di Dio adesso?) tuttavia c'è un sereno confronto continuo ed attenzione costante. Il Signore ci guida delicatamente e ci apre spiragli ed orizzonti anche nelle più piccole cose che se però uno non ci sta attento uno non vede.(Esperienza del don): Ascoltando e confrontandoci con altre persone che vivono da più tempo questi scritti e leggendo possiamo maturare a capire che in molte circostanze quando noi possiamo rinunciare alla nostra volontà perchè comprendo che anche da una minima circostanza che fare il contrario di quello che voglio ci sono serie di possibilità che sia volontà di Dio è una cosa importante - ogni volta che possiamo mortificare la nostra volontà è dare la morte alla nostra volontà. E' una crescita, se la mia volontà coscientemente e volontariamente è capace di fare una scelta che io so essere proibita dalla legge di Dio quale volontà di Dio posso dire di vivere? Noi dobbiamo sempre avere la Madonna come modello perfettissimo. La Madonna sempre cercava sempre di fare tutto quello che piaceva a San Giuseppe. L'obbedienza è una virtù perchè mortificazione della propria volontà.

La Madonna e san Giuseppe non sono morti di fame e di freddo e capiamo la dimensione dell'abbandono e chi è capace di vivere questa dimensione fino alle estreme conseguenze? "..Sappi che la tua vita deve essere il Fiat, il mio Fiat ti portò alla luce e, qual nobile regina, portando nel tuo seno il Fiat Creatore, devi camminare il campo della vita sulle ali dello stesso Fiat, gettando ovunque il seme della mia Volontà, per poter formare tanti altri centri della mia Vita sulla terra e poi tornare nel mio stesso Fiat nel Cielo. Siimi fedele e la mia Volontà ti sarà vita, mano per condurti, piedi per camminare, bocca per parlare, insomma, si sostituirà a tutto.” Gesù

Si vola a vette abbastanza alte ed è chiaro che ci si arriva piano piano, almeno sentendo queste cose speriamo di avere dei santi sogni. Abbiamo le nostre umane reazioni, Sant'Alfonso non conosceva questi scritti ma aveva un riguardo alla volontà di Dio - una zanzare che ti punge (diceva il Santo) sei capace di dire: la divina volontà vuole che io soffro questa cosa offrendogli questo sacrificio? Capiamo il senso profondo.

Gesù dice anche i capelli del nostro capo sono contati. Che significa questo? la DV sta attenta ogni mio minimo respiro passo ecc.. e per quanto sta in Lei mi indirizza e muove la mia vita in continuazione e la santità consiste nel mettersi dentro in quest'onda e farsi guidare. Mettersi dentro una corrente e lasciarsi portare da essa per comprendere, lasciarsi portare dall'onda e dalla corrente. La mia vita deve essere il FIAT quindi è un mondo e campo aperto all'esplorazione che però occorrono le conoscenze che Gesù chiede. Noi siamo pesci dentro il mare soltanto che possiamo fare le bizze e vivere cercando di uscire da esso ma se usciamo da esso muoriamo. Quando uno sta in stato di peccato mortale ha l'anima morta, è un morto che cammina che può essere resuscitato da Gesù. La vita nella DV è un'immersione profonda ed è un lasciarsi portare anche nelle cose più piccole e non solo negli atti di virtù.

28 Giugno 1921 Le anime che vivono nel Divin Volere, fanno quello che fa Dio . Il vero regnare è non essere escluso da alcuna cosa creata da Dio

Figlia mia, le anime che vivono nel mio Volere sono il riverbero di tutti e di tutto e siccome riflettono in tutto, per conseguenza ricevono il riverbero di tutti e siccome la mia Volontà è vita di tutto, esse, nel mio Volere, corrono a dar vita a tutto, sicché anche le cose inanimate e vegetali ricevono i loro riflessi ed esse ricevono il riflesso di tutto il creato, armonizzano insieme tra tutte le cose da Me create, nel mio Volere danno a tutti, sono amiche e sorelle di tutti e ricevono amore e gloria da tutti. Il mio Volere me le rende inseparabili e perciò quello che faccio Io fanno loro, il mio Volere non sa fare cose dissimili da Me. Il regno della mia Volontà è regnare, perciò sono tutte regine; ma il vero regnare è non essere escluso da nessuna cosa da Me creata.” Gesù

Anche se un'anima vivesse bene nella DV ma non ne avesse la percezione sensibile questo accade perchè sono parole di Gesù però uno si chiede: che significa? allo stato attuale si capisce che è una cosa molto bella ma è trascendente che ci sfugge per il momento.

"..ed esse ricevono il riflesso di tutto il creato,armonizzano insieme tra tutte le cose da Me create, nel mio Volere danno a tutti, sono amiche e sorelle di tutti e ricevono amore e gloria da tutti.." Gesù

L'ultima parte si capisce bene, nella DV non si hanno nemici, qualcuno può essere nemico di noi ma noi no. Non ci sono estranei nella DV, anche i non battezzati sono nostri fratelli e sorelle di fede, tutte le persone possono chiamarsi figli di Dio in quanto sue creature ma solo i battezzati (in maniera più stretta) sono figli di Dio. Un'essere umano in quanto tale è mio fratello se vivo nella DV, perchè l'anima di quella persona l'ha fatta Dio. E Dio non può non amare il prossimo. Ecco perchè Dio ama tutti gli uomini ma ama di amore di predilezione coloro che lo contraccambio e per quanto sta in Dio Lui non odia nessuna. Per quanto sta a me nessun rancore e nessun risentimento e nessun desiderio di vendetta e voglia di estrometterlo dalla mia vita ecc... solo amore, dolcezza e preghiera per Lui. la capacità di dominare perfettamente le nostre reazioni (regnare nella DV) anche quando si tratta di grosse provocazioni.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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