domenica 18 ottobre 2020

La differenza tra il vivere nel Divin Volere e fare la Divina Volontà

Il capitale della Divina Volontà donato ad Adamo nella creazione. Adamo respinse il capitale divino e negò a Dio il tenue interesse che gli aveva chiesto. Fare spazio nel cuore alla Divina Parola. La differenza tra il vivere nel Divin Volere e fare la Divina Volontà. Il corredo della volontà umana: debolezza, passioni, stracci e miserie. Riferimenti: Libro di cielo, Volume 21, 22 Aprile e 8 Maggio 1927. Catechesi sulla Divina Volontà "Adamo e la vita nella Divina Volontà", quattordicesima puntata, Martedì 16 Ottobre 2018

NOTA D'INTRODUZIONE

Chiariamo alcuni aspetti: la vita nella dv è un dono che il Signore fa lasciato liberamente all'accoglienza o meno dei destinatari. Questa è una strada nuova solo in apparenza ma è stata già percorsa dai nostri progenitori e anche da Gesù e dalla Madonna ma insita della vita cristiana stessa. La vita nella dv è tanto antica sempre nuova (cit. Sant'Agostino). Santa Teresa d'Avila diceva che per andare in Paradiso occorre osservare i 10 comandamenti e fare una vita da cristiano normale, Dio ama e desidera che noi tranquillamente e liberamente ci entriamo gradualmente e gioiosamente senza viverlo in forma ansiosa. Tutte quante le cose sono recepite a seconda del contenitore.

Noi dobbiamo cercare di entrare nella realtà del nostro progenitore che si trovava in una condizione, un'atto di Adamo Innocente vale più di tutti gli atti dei santi messi assieme (dirà Gesù). Più uno cresce nel cammino più impara che Dio va sempre al di là delle nostre comprensioni. Accostandoci al mondo di Adamo, per noi è una figura misteriosa, è quasi impossibile rappresentarci la vita di Adamo innocente. La situazione prodotta dopo il peccato originale è una tragedia, una caduta che ha prodotto (che non deve essere preso in maniera tale che io dubiti della Misericodia di Dio) delle conseguenze gravi ed irreversibili. Qua al cimitero ci andiamo tutti quanti, e perchè si muore? Si muore perchè c'è stato il peccato originale, io sono soggetto alle sofferenze, ai disordini interiori perchè c'è stato il peccato originale. Che significa? Alcuni danni prodotti dal peccato originale sono irreversibili. L'irreversibilità di un danno non significa che non esista la Divina Misericordia, se uno fa un'omicidio fa un danno irreversibile. Se io mi pento e chiedo perdono al Signore. C'è il pericolo che una spiegazione detta nella verità vada a produrre effetti inappropriati. Il dono della dv va oltre, oltre a beneficiare dei frutti della Redenzione ci in larga parte di riprendere i beni perduti da Adamo - ma ATTENZIONE a prendere sempre in maniera corretta le cose. Le rivelazioni della dv anche quando scendono in tratti drammatici di ciò che è accaduto da Adamo, ci possono aiutare perchè se io vedo le conseguenze del peccato originale, un peccato mortale produce danni e a volte danni che possono diventare irreversibili. Una persona che è morta, anche se ti confessi, quella rimane morta. Riflettere su queste cose, se io interiorizzo che il peccato originale ha prodotto dei danni irreversibili, questo mi deve aiutare a comprendere quanto sia importante stara alla larga anche da ogni peccato volontario; perchè anche se non produce dei danni irreversibili, produce dei danni. La Rivelazione Cristiana dice che ogni male deriva dal peccato, se io ci credessi io starei attento ma non avendone un riscontro diretto non ne siamo convinti. Papa Francesco parlava (in un'omelia) dei demoni educati, di quelli che ti bussano alla porta e tu, non riconoscendoli come tali, li accogli dentro casa e ti ritrovi che agisci sotto il loro impulso ed ispirazione senza rendertene conto. Perchè non te ne accorgi, le cose della fede sono fatte così, che ti entri dentro l'anima: stare attento a non fare peccati, ma se li hai fatti non spararti con la rivoltella perchè esiste la Misericordia Divina. Però come la Misericordia non deve diventare un'incentivo a fare i peccati, ma non va neanche bene ignorare che se faccio un peccato produco dei danni che non saranno riparati dalla Misericordia di Dio.

22 Aprile 1927 La Creazione è l’ornamento dell’Essere Divino. Incapacità di comprenderlo. Grande compiacimento nella creazione dell’uomo

Gesù fa degli esempi vicini al nostro mondo imprenditoriale.

"..Come fu grande il nostro compiacimento in questo primo atto della creazione dell’uomo. Avevamo creato cielo e terra, ma nulla di nuovo sentimmo in Noi, ma nel creare l’uomo fu ben diverso, era una volontà che veniva creata e questa volontà era libera,.." Gesù

Punto primo, Gesù fa comprendere che tutta la Creazione non ha dato a Dio nessuna gioia quanto quella dell'uomo, perchè nell'uomo esiste la libera volontà. Il libero arbitrio (diverso dalla libera volontà) è qualcosa che sorge - propriamente parlando e tecnicamente parlando - come conseguenza diretta del fatto che la libera volontà si discosta dal bene per cui era stata creata. Ci sono due livelli di libertà (sant'Agostino) c'è la libera volontà dei Figli di Dio (quella di Adamo innocente) che è orientarsi tra le forme possibili di bene rimanendo sempre al di qua (il bene ha vari livelli: il lecito, il buono, il migliore e all'ottimo), dentro questo mondo tu eserciti la tua libertà (tipo vado a Messa ad ogni domenica e festività comandata (lecito), buono: vado a Messa due volte alla settimana, posso andare a messa tutti i giorni (ottimo) esempio grossolano). Uno non pecca se non dice il rosario ma si pecca che si rifiuta di dare alla Madonna almeno un minimo di devozione in quanto Madre di Dio, però se non si dice il rosario non si fa peccato - non c'è nessun obbligo. Il papa ha chiesto di recitare il rosario, il fedele non ha un'obbligo stretto però è sollecitato. Chi non lo facesse non è un peccato in senso formale). Quando l'uomo conosce il male subentra un problema: questa libertà diventa arbitrio, anche il criminale esercita in continuazione la sua libertà: es. ho ricevuto uno sgarro che faccio? O lo gonfio o lo perdono? Quest'ultimo è il libero arbitrio che è la possibilità di scegliere tra il bene e il male. Questo Adamo prima del peccato originale non ce l'aveva, aveva sono la liberta volontà.

Quale è stata la prima parola di Adamo? I bambini dicono Mamma.

"..Oh! come rigurgitava in Noi l’amore, come fremeva di gioia nello sboccare in questa libera volontà per sentirsi dire ti amo e quando l’uomo, riempito del nostro, sprigionò dal suo petto la prima parola, “ti amo”, grandissimo fu il nostro compiacimento perché fu come se ci desse l’interesse di tutti i beni che avevamo messo in lui.." Gesù

La prima cosa che ha detto Adamo a Dio è Ti Amo, qui capiamo perchè mettere il proprio ti amo dovunque. La vita nella dv, il nostro esercizio è mettere il nostro ti amo in ogni atto della dv. Chi fa sport deve allenarsi altrimenti non ti puoi definire sportivo. Ogni volta che noi lo facciamo, entriamo sempre di più in questo mondo. Le Tre Persone Divine fremevano di gioia nel sentire questa cosa. La vita nella dv apre degli orizzonti nuovi e belli; se si sta sempre a pensare al male e alle cose che non funzionano non si può campare così. La situazione oggettiva va male ma non si può campare stando sempre a guardare le opere di satana e quando non ci arrabbiamo o sdegniamo o giudichiamo il prossimo, ci viene un fegato grosso così. Ma c'è qualcuno che ci ha ordinato di vivere così? Dopo che ho scritto l'articolo su fb e ho denunciato il prossimo che è successo? Sto peggio di prima. Se io metto un mio ti amo, attira un'autotreno di grazie per me e per tutti e mi fa campare un pò meglio. E' chiaro che uno deve sapere cosa succede e il necessario per trasformarlo in preghiera ma entro certi limiti.

"..Questa volontà libera, creata da Noi, era la depositaria del capitale d’una Volontà Divina e ci contentavamo d’un tenue interesse, senza più pretendere il capitale. Perciò fu grande il dolore per la caduta dell’uomo, perché ci respinse il capitale per non darci il tenue interesse, il suo banco restò vuoto ed il suo nemico, facendo lega con lui, lo riempì di passioni e di miserie, e, poveretto, restò fallito.." Gesù

Il capitale qual'era? La Dv. La vita nella dv è una vita di possesso, non è che capisci ogni tanto cosa vuole Dio e lo fai, ma la dv la si può possedere come cosa tua. E' un possedimento, è un capitale che ci viene dato. Gesù vuole un piccolo tenue interesse che sono: mettere in giro i Ti Amo, scordarsi di avere una volontà propria (vivere in stato di abbandono senza farsi venire mille obiezioni) è un tenue interesse. Ma il capitale che ci viene dato è immenso. E purtroppo con il peccato originale è stato respinto il capitale per non dare l'interesse e cos'è successo?

"..il suo banco restò vuoto ed il suo nemico, facendo lega con lui, lo riempì di passioni e di miserie, e, poveretto, restò fallito.." Gesù

Quando una persona fallisce umanamente è un disastro. Un fallito civilmente dichiarato tale. La morte civile per fallimento. E' un disastro. Adamo a titolo personale lo ha sperimentato per tutta la vita, il dono della dv non l'ha ricevuto più.

8 Maggio 1927 La Divina Volontà è immensa e tutto ciò che fa porta l’impronta dell’immensità

"..Ora quando la mia Volontà vuol parlare, prima vede se c’è spazio dove mettere il gran dono della sua parola, che può essere un altro cielo, un sole, un mare ancora più grande. Ecco perciò molte volte la mia Volontà tace, perché manca lo spazio nelle creature dove poter deporre il gran dono dell’immensità della sua parola e, per poter parlare, prima biloca la sua Volontà e poi parla e depone in Essa stessa i suoi doni immensi..." Gesù

"..Che differenza tra chi vive nel mio Volere e chi fa solo la mia Volontà. La prima la possiede e la tiene a sua disposizione, la seconda è sottostante ad Essa e la riceve a seconda le sue disposizioni e dal possederla al riceverla c’è distanza come dal Cielo alla terra, c’è distanza come chi possiede immense ricchezze e chi giorno per giorno riceve ciò che è di assoluta necessità. Perciò chi fa la mia Volontà e non vive in Essa è costretta a sentire la debolezza, le passioni e tutti gli stracci e le miserie che sono il corredo dell’umana volontà. Tale fu lo stato di Adamo prima di sottrarsi alla Divina Volontà, Essa le fu data dal suo Creatore come il dono più grande, perché conteneva tutti i beni in uno, lui la possedeva, la dominava e si faceva reggitore di questa Volontà Divina, perché Dio stesso gli aveva dato il diritto di padroneggiarla, quindi era padrone della forza, della luce, della santità, della felicità di questo eterno Fiat. Invece, quando si sottrasse da Essa, perdette il possesso ed il dominio e si ridusse a ricevere, non a possedere come cosa propria gli effetti della mia Volontà, a seconda le sue disposizioni. Chi si trova in condizione di ricevere è sempre povero, non è mai un ricco, perché il ricco possiede, non riceve e sta in condizione di poter dare agli altri parte dei suoi beni.” Gesù

Punto chiaramente fondamentale per comprendere gli scritti di Luisa e la discrimante per capire che cos'è il dono della dv, il dono è qualcosa che io ho e la dò. Dio vuole donarci la sua volontà per farci diventare padroni. Tale che ce ne avanza di darla agli altri.

Prima cosa da fare: creare a Dio degli spazi (Gesù nel Vangelo di San Giovanni dove Gesù dice la mia Parola non trova spazio in voi). Che succede a Natale? Gesù è nato in una stalla perchè non c'era posto in un'albergo. Gesù ci sta dando una dritta: vuoi entrare in questo mondo? Inizia a spalancare le porte, se Dio trova spazio in te, Dio ti parla, Dio ha molta più voglia di parlarti che tu di ascoltarlo. Quando Dio questo non lo fa è perchè non trova spazio, questo non lasciare spazio al Signore viene parafrasato con il "non ho il tempo" che è la bugia più grossa che si possa raccontare. Il tempo per le nostre cose (andare al cinema, per quello che ci piace, ecc..) lo troviamo. Non è un problema dell'avere il tempo, noi abbiamo delle ore a disposizione e dello spazio. Perchè sono state costruite le Chiese? Sia per la fine delle persecuzioni, ma la Chiesa serve a delimitare uno spazio di Dio. Io in Chiesa non posso fare come mi pare. Ciò che la Chiesa rappresenta dev'essere quello che c'è nel mio cuore, se io non ho spazio per Dio io me lo sogno di vivere nella dv perchè in essa non è che Dio ci parla ogni tanto ad intermittenza. Nella dv è una cosa continua. Come si arriva a questo? La prima cosa sono le conoscenze, sapere e capire queste dinamiche profonde - sai che c'è differenza tra il farla, possedere è vivere da gran signore e non da servo pronto agli ordini. Il clochard deve procuarsi ogni giorno ciò che è necessario per vivere, il ricco no anzi se è un bravo ricco aiuta il prossimo. Poi ci sono gli atti, poi il discernimento, imparare sempre di più - vivere nella dv vuol dire (capire bene il senso) rinunciare al libero arbitrio è: mi vendico o perdono? Il mi vendico (se tu vuoi stare nella dv) deve proprio sparire. Quindi perdono subito e prego per quella persona però mi tengo alla larga di quella persona o gli ridò la fiducia? Più si fa meglio è. La perfetta devozione della Madonna (Montfort) è la perfetta rinnovazione delle promesse battesimali: rinunciare al peccato, alle sue opere e alle sue seduzioni (gli idoli del mondo che spingono le persone a commettere i peccati tipo soldi, sesso e potere).

Io, come posso capire se sto semplicemente facendo la volontà di Dio o sono nella fase del possesso?

"..Perciò chi fa la mia Volontà e non vive in Essa è costretta a sentire la debolezza, le passioni e tutti gli stracci e le miserie che sono il corredo dell’umana volontà..." Gesù

Le debolezze morali, mi sento debole nel fare il bene, le passioni le vedi vivere e ti accorgi quando inizi a fare pensieri superbi e non sono in grado di controllarli, ti accorgi quando senti muovere dentro di te la passione dell'invidia. Opionione del don: prima di entrare in questo mondo, il Signore è possibile che ci faccia vedere queste cose perchè ci si renda conto di ciò che c'è nel nostro cuore e le cose bisogna avere il coraggio di chiamare le cose per nome. Io non la vorrei la passione (invidia, superbia, ecc...) chiedo aiuto. La superbia è una cosa brutta. Se tu ne prendi coscienza, la devi immeditamente al Signore. Chiediamo pietà e chiediamo aiuto al Signore, se io sento la passione X sono lontano dal possesso della dv. Non è che uno vuole andare nel distruttivismo ecc.. però le volontà umane sono brutte. Gli esseri umani si attaccano a cose piccole (le chiacchere, non gli sta mai bene niente, ecc... incapaci di un gesto propositivo, bello, affabile e cordiale...le volontà umane vivono di cose brutte...ci si sta sempre a brontolare, il vittimismo, ecc...questo è il repertorio continuo. Poi ci sono le deficenze piscologiche, personalità fragili, distrutte ecc...una buona vita nella dv, per chi faccio le cose e perchè le fai? Io un sacco di cose le faccio solo per me (esempio) in cose lecite ma la vita nella dv non è un fare le cose per me ma per Dio. E' chiaro che possono piacere anche a me di sponda ma non è un soddisfacimento dei miei piaceri egoistico. Ci sono una serie di dinamiche psicologiche che vengono smascherate, ciò che faccio lo farebbe la Madonna? Ci sono delle sorprese dolorose nel cammino ma almeno ci siamo tolti un'illusione, dopo Adamo è successo un macello. "..debolezza, le passioni e tutti gli stracci e le miserie.." questo lo si vede dovunque e a tutti i livelli. Il don lo vede nella sua vita. Quando si inizia a camminare (cammino tranquillo e graduale) - non si raggiunge la vita nella dv in un giorno - ma mano a mano che tu ti inoltri, inizi a sentire meno le passioni, sento meno le debolezze, gli stracci e le miserie le sento sempre di meno. Quanto? Nei primi volumi di Luisa (1-10) sono una scuola fantastica - se tu non fai un lavoro profondo di te stesso, ma dove vai? C'è una relazione interpersonale con Dio. Ho un rapporto personale con Dio e non mediato? Tutte le forme di idolatria (che è peccato gravissimo) sono un surrugato del dialogo con Dio, io instauro con l'idolo il rapporto che dovrei instaurare con Dio (lo incenso, creo legami affettivi, credo che sia il Padre Eterno in terra, creo dipendenze, cerco la soluzione ai problemi); ma queste cose le dovrei fare con il Padre Eterno. L'uomo ateo non esiste.

Il don dice che l'ateo non esiste, l'uomo ha un'altare dentro la propria anima e per ciò che c'è sopra si farebbe di tutto (sacrifici inclusi). Il nazismo, la gente faceva i figli per Hitler. Morto Hitler era finita la vita. Non atei ma dio - Hitler e questa cosa qua c'è anche il dio - squadra di calcio, ecc.. queste cose vanno smascherate altrimenti che vita nella dv. Nostro Signore queste cose non te le toglie se tu non le vedi, e prima di darti il dono della dv il Signore deve fidarsi di te (prossima puntata).

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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