sabato 31 ottobre 2020

Imparare il discernimento

Luisa esprime a Gesù il timore che ciò che vive sia frutto della sua fantasia o, peggio, inganno del nemico infernale. Gesù le spiega come fare discernimento su di sé, attenendosi cioè ai fatti oggettivi e non alle suggestioni di questo o quel pensiero. L'importanza dell'essere sempre aperti all'azione correttrice del Signore, che ha il compito di farci prendere coscienza e farci rendere conto di tutte le volte che, oggettivamente (ma in buona fede), ci comportiamo in maniera difforme dai Suoi Desideri e dai Suoi Voleri. L'immagine dell'aria salubre e dell'aria cattiva. Libro di cielo volume 16, 20 Novembre 1923, 23 Marzo 2020

20 Novembre 1923 Timori di Luisa. La volontà umana mette l’anima nel declivio del male, la Volontà Divina fa risorgere tutto

In questo scritto Gesù consola ed istruisce Luisa e anche ciascuno di noi circa il retto discernimento da fare nelle cose da fare che succedono nella nostra anima. C'è un background da tenere presente: Luisa è vittima di una tentazione

Sentivo un timore per ciò che scrivo e pensavo tra me: “Qual sarà la mia confusione nel giorno del giudizio, se invece d’essere il mio Gesù che mi parla fosse una mia fantasia, oppure il nemico infernale?.." Luisa

Questo è pensiero anche per noi salutare, noi dobbiamo avere molto timore delle anime che sono troppo sicure di sè, di stare nel giusto e quello che fanno e pensano va sempre tutto bene e non c'è nulla da rivedere, non c'è nulla di cui preoccuparsi. Atteggiamento micidiale: noi siamo poveri esseri umani fallibili e anche perfezionabili; come si fa ad essere così sicuri che stiamo camminando nella via del bene e che le cose nostre sono corrette? Chi prende questa posizione di partenza si trova già in una situazione di profondissima superbia pericolosissima perchè sbagliare è umano. Se tu non sei umile e non procedi con estrema cautela (sarà giusto fare questa cosa o no?), mi sembra vera fino a prova contraria; non è un camminare senza capisaldi e principi fermi, noi dobbiamo sempre confidare ed invocare il Signore che ci aiuti. Mandami qualcuno che mi aiuti. Questo atteggiamento è assolutamente fondamentale, tutte le persone che hanno preso delle grosse cantonate nella vita (grosse o piccole) - il don parla della sua esperienza - al don sembra che nella maggioranza dei casi la causa sia stata proprio l'eccessiva sicurezza di sè. Uno degli aspetti che stiamo vivendo in questo tribolato periodo (durante il lockdown) è la necessità di abbandonarsi, noi non sappiamo nulla, ci sono scenari incerti allo stato attuale e chi avrebbe pensato all'epidemia due mesi fa? Dio però sa cosa vuol tirar fuori da quanto dipende da Lui e sa tutto il resto. Ma questo importa entro certi limiti.

Punto primo cautela e necessità a mettersi in discussione. Poi Gesù da dei criteri di discernimento: sono i fatti.

Figlia mia, perché temi? Tu non devi accorarti dei pensieri, ma dei fatti. Non è forse vero che la tua volontà, abbracciando la mia vuol trovare tutti, per vincolarli con la mia, per rannodare tutti i rapporti spezzati tra la volontà umana e la Divina, esibendoti a difendere e scusare le creature e a riparare il Creatore? Questo è certo un fatto in te; non è forse vero che giurasti di voler vivere nel mio Volere pronunziando un sì? Ah! quel sì è per te catena che ti ha avvinta nella mia Volontà e, gustando di Essa, ti fa aborrire l’ombra della tua volontà, questo è un fatto; e poi, tante altre cose che tu sai...." Gesù

I fatti non i pii pensieri, non i pii desideri e non le chiacchere. I fatti oggettivi e noi dobbiamo imparare a metterci in umiltà e in oggettività di fronte ai fatti della nostra esistenza. Anche perchè sono i fatti che ci mettono di fronte alla nostra responsabilità e non i pensieri. Perchè i pensieri sono fuorvianti, esempio: io ho un comportamento non gradito al Cielo, se sono un'anima devota, penserò che non ci sia nulla di male. Come faccio ad accorgermi che ciò che sto sbagliando? O il Signore mi manda qualcuno che mi fa un rimprovero oggettivo di una certa condotta che io sto incarnando o mi manda qualche input perchè io ci arrivi. Esempio: un'uomo di chiesa aveva un grande senso dell'ironia e per stigmatizzare ed era allergico agli abitanti di cafonia, quando uno sente una cosa del genere inizia a pensare: ma non è che io ho qualche comportamento poco carino? Al don è capitato di sentire persone che davano del tu ai vescovi senza nessuna autorizzazione da parte di loro. Ma non ci si deve dare del tu ad un sacerdote eppure queste persone non se ne rendevano minimanente conto. Se il vescovo di dice dammi del tu ci puoi anche pensare, ma è detto che uno ci arrivi. Noi dobbiamo sempre avere una capacità di guardare ciò che noi facciamo e pensiamo con un'oggettività possibile e meno che io non sia certo. Tu cosa stai facendo nella tua esistenza? Come campi la tua giornata? Stai difendendo le creature e ripari presso il Creatore? Se uno ha questa cosa sa se nel suo cuore c'è una grande misericordia per il prossimo, magari offrendosi a soffrire per il prossimo e se non mi viene non mi viene. E questi sono dati oggettivi

Poi c'è stato un giorno in cui Luisa è andata davanti al Signore e ha giurato di voler rinunciare per sempre alla sua volontà, anche questo è un fatto oggettivo anche se solo il diretto lo può ben comprendere. Solo il diretto interessato teme di essere abbandonato alla sua volontà, lo sa se non vuol essere lasciato nell'inganno, tutto questo lo sappiamo di noi stessi e questi sono fatti reali.

"... Se tu scrivessi e non ci fosse in te la vita, i fatti di ciò che scrivi, allora avresti potuto temere ed Io non ti avrei dato né forza, né luce, né assistenza, anzi ti avrei sminuita e non avresti potuto andare avanti, perciò quietati e continua a vivere come impastata nella mia Volontà, affinché allarghi i confini della tua volontà umana nella mia.." Gesù

Quella cosa che tu scrivi (o leggi) è qualcosa che tu vivi o sono discorsi campati in aria o peggio ancora sono discorsi che tu fai al prossimo ma sei il primo a non viverli? Noi non possiamo procedere a pie illusioni e l'esperienza del don sa che sono dinamiche molto profonde. La prova che noi stiamo camminando bene è il cambiamento anche non rilevante ma continuo. Guardiamoci indietro nel tempo e vediamo che siamo cambiati realmente (stili di vita, ecc...) vuol dire che stiamo camminando, ma se ti vedi sempre uguale vuol dire che tu non stai camminando. Perchè nessuno di noi davanti a Dio è così perfetto da non avere nulla da cambiare, e i cambiamenti sono così significativi tanto più coinvolgono cose in cui tu prima eri convintissimo che una certa cosa fosse giusta. E' un'umiliazione felicissima. E' solo così che si può sfuggire agli inganni del nemico infernale, - guardiamoci sempre attorno - il nemico infernale per farti combinare guai deve convincerti che tu stai facendo bene, perchè nessun essere umano (lo dice già san Tommaso d'Aquino) a patto che non sia già un diavolo incarnato, quando una persona non è cattiva o malvagia il diavolo lo inganna che quello sta facendo bene anche se non lo è o non è male anche se male è.

Non dobbiamo avere paura di nulla, la prova reale che noi veramente dobbiamo fare la volontà di Dio - alcune nostre convinzioni sono molto profonde (e anche per questo servono le croci) e di conseguenza prima che il Signore te le scardini ci può mettere un sacco di tempo. Dio fa questa cosa nel rispetto della nostra volontà quanto più essa è friabile, flessibile, malleabile ecc.. tanto prima queste operazioni si compiono. Altrimenti è un problema.

Tante volte Gesù ha detto che la DV è Vita e non qualcosa che viene fatta dalla creatura ad intermittenza a correnti alternate, ha un momento in cui germoglia e poi cresce piano piano dentro la persona. Dietro le parabole del Regno dei Vangeli è il Regno della Dv, quando ascoltiam le parabole del granello di senapa dobbiamo pensare questo. Un seme che cresce deve dar vita ad una pianta. Il cuore è la sede dove questa vita seminata attecchisce e germoglia, sboccia e alla fine diventa prima una pianticella, poi sempre di più un'albero che fa ombre a tutto.

"...La mia Volontà non solo è vita, ma è aria dell’anima e se manca l’aria alla vita, la natura incomincia a declinare, il respiro è stentato, il cuore è interrotto nel palpito, la circolazione del sangue è irregolare, l’intelligenza resta attutita, l’occhio semi spento, la voce strozzata, le forze perdute; che cosa è che getta tanto scompiglio nella vita umana? La mancanza dell’aria..." Gesù

L'aria e la respirazione sono fondamentali per la vita, il cuore batte per l'ossigenazione. Ma se manca l'aria iniziamo a respirare male ecc....

"..Sicché un’aria balsamica può restituire l’ordine, il vigore alla natura. Anche la propria volontà fa questo, come aria cattiva mette lo scompiglio, l’irregolarità, la debolezza, il declino a ciò che è bene nell’anima e se non si aiuta con l’aria celeste della mia Volontà, che tutto fa risorgere, fortifica, ordina, santifica, la vita umana sarà una vita semi spenta, disordinata e nel declivio del male.” Gesù

Cioè il complesso della vita globale interiore e complessivamente considerata cosa fa? Funziona bene, non c'è scompiglio e debolezza. Cosa c'è? Ordine, Vigore, Regolarità e Forza. Quindi quando vediamo che la nostra vita inizia a diventare confusionaria, irregolare e non ordinata - la vita di fede e di grazia necessita di regole. Esempio: in circostanze normali, se uno vuole avere un'anima in stato di ottima salute, cosa deve fare? Messa e comunione quotidiana, rosario quotidiano (per intero), confessione ogni 8 giorni e digiuno regolare in base alle proprie capacità, preghiera la mattina, la sera e quando mangio prima e dopo pasto. Questa regolarità e metodicità a volte comporta una fatica ma quando non c'è questa regolarità iniziamo a combinare un sacco di guai, nervosismo, rabbia, ira, perdere tempo, chiacchere su chiacchere, ad essere pigri nell'adempimento dei nostri doveri ecc... quando manca quest'aria salubre. Quando questo non c'è...

"...la vita umana sarà una vita semi spenta, disordinata e nel declivio del male.” Gesù, una vita grigia. Fare e vivere quello che possiamo fare, guai ad annoiarsi e a sprecare il tempo ascoltando la tv tutto il tempo. L'aria buona, quando noi respiriamo essa, il nostro corpo sta bene e se stiamo all'ombra della vita nella dv la nostra sarà una bella vita e se questo non c'è dobbiamo cambiare.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

Nessun commento:

Posta un commento