mercoledì 11 dicembre 2019

Non capiranno un’acca

Gesù parla con immagini e metafore dell'importanza di avere le debite disposizioni nei confronti della Divina Volontà, altrimenti non si capirà un'acca di quello che Lui dice. La sua santissima Umanità resta sempre passaggio obbligato per ogni santità, anche per la "santità delle santità" che è la vita nel Divin Volere. La Divina Volontà, per chi vive in essa, è come l'anima per il corpo. Libro di Cielo, volume 13, 23-27 Ottobre 1921, Mercoledì 14 Agosto 2019

23 Ottobre 1921 Le verità sul Divin Volere sono canali che si aprano dal mare della Divina Volontà a pro di tutte le creature

"..Perciò se le creature leggeranno queste verità e saranno indisposte non capiranno un’acca, resteranno confuse ed abbagliate dalla luce delle mie verità; per i disposti invece sarà luce che li rischiarerà e acqua che li disseterà, non vorranno distaccarsi giammai da questi canali per il gran bene che sentiranno e per la nuova vita che scorrerà in loro.." Gesù

Non capiranno un’acca degli scritti coloro che si accosteranno a queste verità indisposte cioè prevenuti, superficiali basti pensare alla parabola del seminatore. Gli incostanti sulla terra sassosa.

"..Il mio operato è comunicativo e sempre in atto, senza mai fermarsi, ma questi canali, dalle creature molte volte vengono infangati, altre volte vi gettano le pietre e l’acqua non scorre, scorre a stento, per cui non è il mare che non vuol dare l’acqua, né trova ostacolo nel penetrare ovunque, perché non è limpida ma è la parte delle creature che si oppone a sì gran bene..." Gesù

Le spine dell'inganno delle ricchezze e dei piaceri della vita o le prevenzioni a priori nei confronti delle rivelazioni private ( e/o di Luisa in particolare) o l'atteggiamento con cui noi ci disponiamo alle opere di Dio che intercettano misteriosamente la nostra vita è sintomatico ciò che noi siamo e di cosa scegliamo di essere. Tutto può sempre cambiare ed essere indirizzato verso altre mete a seconda di come noi ci orientiamo. In linea generale Gesù ribadisce in questi due brani che da parte dell'Altissimo c'è il desiderio di riempirci di ogni bene, vuole farci felici ma renderci capaci di fare ogni bene, di essere espressione della divina sapienza, misericordia ecc.. ma c'è sempre il contraltare: sono le creature che si oppongono al bene. Le creature infangate sono le persone ancora nel brago cioè i piaceri grossolani della vita specialmente quelli peccaminosi che è sterco nella peggiore delle ipotesi. Il brago è sterco misto a fango. Il nostro confronto con queste realtà è necessario. Infangati non si entra nel DV e se non siamo capaci di essere puri, temperanti, distaccati dalle ricchezze e dai beni (ci vuole un distacco profondo anche dalle affettività malsane, idolatriche che prendono il posto di Gesù ) e attenzione alle pietre cioè all'incostanza. E quando si diventa incostanti? Quando si ci disperde in tante cose, la vita interiore e la vita cristiana necessita di costanza e la prima cosa è trovare il tempo o blindare il tempo. Talvolta bisogna fare delle rinunce. Siamo sollecitati in modo incredibile dalle possibilità, adesso c'è il boom delle tv private. Se uno non è temperante ci passa le giornate intere di fronte alla tv e a guardare cosa? Noi abbiamo 24 h di tempo, siccome poi dobbiamo dormire, lavorare e mangiare, cosa sono le ore passate di fronte alla tv? sono pietre....devo capire che il tempo lo devo andare a trovare. Il primo agosto la Chiesa celebra la memoria di Sant'Alfonso Maria de Liguori che fece (tra le altre cose) il voto di non perdere tempo. Lui sapeva bene cosa faceva, si obbligò a non buttare, il tempo è denaro è vita o morte eterna. Un fattore importante (san Luca esorta a chiederci che rapporto abbiamo con i beni e soldi, come faccio a capirlo? faccio un conto approssimativo di quanti soldi mi sono passati per le tasche e quanti di essi li ho dati in elemosina e buone opere e quanti me li sono tenuti per mè e sperperandoli in cose inutili - vestiti presi e mai messi ecc...). Se non lo facciamo adesso ce lo fa il Signore - quante ore dedico al Signore? o quanti minuti? o quanti secondi? quanto al divertimento? per chi ce l'ha alla famiglia? quanto al mangiare? Perchè non dobbiamo mai correre il pericolo di provare a volare nella DV e magari siamo come le galline che svolazzano in maniera goffa e rimaniamo a terra. Gesù ha detto che non c'è santità che non passi per il porto dell'Umanità di Gesù.

".. E’ vero che il tuo principio fu il mare della mia Passione, perché non c’è santità che non passi per il porto della mia Umanità, anzi ci sono santi che restano nel porto della mia Umanità, altri vi passano oltre;.." Gesù

Cosa significa passare per l'Umanità di Gesù? Significa l'Imitazione di Cristo significa percorre le vie che tutti i santi hanno battuto che vanno ancora ribattute. L'aspirazione per chi vuole vivere nel dv è passare oltre, desiderio non mosso da strani desideri ma suscitati e provocati da Gesù. E anche Luisa ha iniziato dalla Passione di Gesù (vedi i primi volumi nei quali Gesù ha addestrato Luisa e servono per tutti). Dopo, quando? quando si fa l'atto di cessione dell'umano volere. Gesù poi ha fatto una serie di cose senza neanche dirlo a Luisa, dopo la decisione di dare a Gesù il proprio volere. Nessuno può viverlo con le proprie forze e metterlo in pratica perfettamente, noi siamo liberi di dargli il volere. Io posso liberamente se lo voglio, dire al Signore: io ho capito bene alcune cose, mi sono messo in ascolto, ci ho riflettuto, mi sono disposto e ci ho riflettuto: questa è una via di Cielo. Per quanto sta in me la mia volontà umana me la voglio mettere sotto i piedi, non la voglio più riconoscere dammi una mano perchè da solo non ce la farò mai. Bisogna dirlo davanti al Signore e non lasciare come un vago pensiero. Dopo ciò INRI Io Non Ritorno Indietro. Questa decisione è fondamentalissima perchè è da qua che si apre il percorso e poi a poco Gesù incomincia ad inoltrarla in questi mali a condizione che non ci si vada a peccare (lussuria, mi disperdo in cose inutili, esagero negli svaghi ecc... il Signore è contento che noi ci divertiamo e svaghiamo, non si può stare in continuazione in tensione. Anche imparare a divertirsi è dv secondo la Volontà di Dio e non come i mondani).

27 Ottobre 1921 La Divina Volontà dev’essere come anima al corpo

"..Ora, così voglio che la mia Volontà sia come anima al corpo; il corpo senza dell’anima è senza vita, anche se contiene tutti i sensi, ma non vede, né parla, né sente, né opera, è quasi una cosa inservibile e forse anche insopportabile, ma se è animato, quante cose non può fare? Ed, oh! quanti si rendono inservibili ed insopportabili perché non sono animati dalla mia Volontà, sembrano come quegli impianti elettrici senza luce, come quelle macchine senza moto, coperte di ruggine e di polvere e quasi impotenti al moto, ahi! come fanno pietà! Onde, ogni cosa che non è animata dalla mia Volontà è una vita di santità che viene a mancare, perciò voglio essere in te come anima al corpo e la mia Volontà farà nuove sorprese di creazioni, darà nuova vita al mio amore, nuove opere e maestria della mia sapienza e darà nuovo moto al mio potere, perciò sii attenta e lasciami fare, affinché compia il mio grande disegno: Che la creatura sia animata dalla mia Volontà.” Gesù

Quando si sfascia un'impianto elettrico tutto è desolato o una bella ferrari dismessa tutta arrugginita. Che ci faccio con una ferrari? O con un corpo inanimato. Per quanto possa essere pieno di muscoli o di intelligenza a nulla giovano le dotazioni naturali. Occorre una grande decisione e una grande operazione di sintonizzazione e via tutto quello che non mi consente di aprire perfettamente il cuore a ciò che riguarda la vita nella dv e poi cerchiamo di crescere in essa fino a quando (Gesù sa quando) riusciremo a produrre un'unione alla dv come la possiede la nostra anima con il nostro corpo.

MEDITAZIONE SULLA DV DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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