lunedì 9 dicembre 2019

Fare la Divina Volontà e vivere in Essa

L'anima che si riversa nella Divina Volontà è "sentita" da Gesù dappertutto e gli dà un perfetto ricambio di amore. In che senso si devono intendere i "castighi" e i "flagelli". Fare la Divina Volontà, operare e vivere in essa è l'atto più sublime, nobile ed eroico che si possa compiere. Effetti della fusione della volontà umana nella Divina e riverberi di quest'ultima nell'anima. Riferimenti: Libro di cielo, Volume 12, 18 e 25 Luglio 1917. Catechesi sulla Divina Volontà "Fondersi nella Divina Volontà", Nona puntata puntata, Martedì 13 Agosto 2019

18 Luglio 1917 L’anima che vive nella Divina Volontà, vive in Gesù ed a sue spese

Continuando il mio solito stato, cercavo di riversarmi tutta nel santo Voler di Gesù e lo pregavo affinchè Lui si riversasse tutto in me, in modo da non sentire più me stessa, ma tutto Gesù; ed il benedetto Gesù è venuto e mi ha detto:.."

Luisa sta cercando di riversarsi di nuovo nel Santo Volere di Gesù, queste operazioni producono degli effetti che vanno al di là delle nostre capacità di comprensione. Qui Luisa fa riferimento ad un'espressione particolare che consiste nel sentire come lei spiega la presenza di Gesù in Lei è un fenomeno sensibile? mistico? riservato a lei? Non lo sappiamo ma prendiamo atto di questa realtà straordinaria e peculiare.

Figlia mia, quando l’anima vive della mia Volontà e tutto ciò che fa lo fa nel mio Volere, Io la sento dappertutto, la sento nella mente, i suoi pensieri scorrono nei miei e come Io diffondo la vita dell’intelligenza nelle creature, essa si diffonde insieme con Me nelle menti delle creature e, come vede che mi offendono, essa sente il mio dolore; la sento nel mio palpito, anzi vi sento un palpito in due nel mio cuore e come il mio amore si riversa nelle creature, essa si riversa insieme con Me ed ama con Me e, se non sono amato, essa mi ama per tutti, per contraccambiarmi nell’amore e mi consola; nei miei desideri sento il desiderio dell’anima che vive del mio Volere; nelle opere sento le sue, in tutto; sicché può dire che vive di Me, a mie spese.” Gesù

Sono espressioni molto forti che Gesù attribuisce a vivere nella Divina Volontà,generalmente quando Gesù vuol dare un'immagine integrale dice chi fa la mia Volontà e vive in Essa; perchè si produca questo fenomeno occorre operare in due modi: vivere nella Divina Volontà significa fare tutta una serie di operazioni soprannaturali (nel senso che producono conseguenze soprannaturali ma sono atti interiori della nostra volontà - cioè il riversarsi, il fondersi nella dv, il chiamare la dv (vieni dv a leggere ecc..), ma sopratutto senza dimenticare che la Divina Volontà bisogna farla. Questo processo della dilatazione sempre più progressiva nei campi in cui non facciamo la nostra volontà ma quella divina è un cammino non mai sufficientemente interrotto. Esempio: per qualche dispetto del diavolo o altro questa sera le connessioni internet non si riesce a stare connessi in continuazione - ci stanno questi problemi - io posso provare a dare qualche soluzione dopodichè bisogna dire un FIAT, fare un'atto di docile di presa di coscienza. E' andata così, nella vita quotidiana ci sono infiniti eventi di questo genere. Nel Vangelo del 13 agosto Gesù (Dal Vangelo secondo Matteo Mt 18,1-5.10.12-14 - «In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me....) usa l'immagine del bambino. Il bambino non pensa e non deve decidere cosa deve fare perchè è abbandonato a Papà e Mamma, quando si arriva a questi stadi avanzati Gesù dice che si sente l'anima dovunque.

Gesù conosce tutti i pensieri ma questa è una vita di comunione e di fusione e "..e come Io diffondo la vita dell’intelligenza nelle creature, essa si diffonde insieme con Me nelle menti delle creature e, come vede che mi offendono, essa sente il mio dolore.." la mia intelligenza in qualche modo misterioso segue quella di Gesù, un momento in cui uno sente un malessere e sente una tristezza ma in realtà Gesù gli sta facendo sentire un'eco del suo dolore derivato da una profanazione.

".. se non sono amato, essa mi ama per tutti, per contraccambiarmi nell’amore e mi consola;.." quando si entra in questa forma di vita, tra gli effetti bellissimi è quello di dare una consolazione immensa a Gesù e fare atti immensi al posto di coloro che non lo fanno. Chi ama Gesù ha la possibilità con questi scritti di amarlo in modo immenso.

25 Luglio 1917 Gesù purifica l’anima per ammetterla a vivere nella sua Volontà

Premessa abbastanza delicata: Gesù fa riferimento (più volte) al tema dei cosidetti castighi che è un tema che va spiegato. Il termine castigo suona fastidioso letteralmente significa purificare, rendere casto. Significa che c'è una situazione di male e sporcizia che dev'essere ripulita; in teologia si parlava di pene medicinali. Se a me viene un tumore (esempio) per guarire da questa malattia io dovrò sottopormi a terapie dolorose perchè devo guarire. Il chirurgo o il medico che mi opera è buono o cattivo? E' buono anche se per curarmi deve farmi soffrire. L'alveo del discorso sia sempre questo, il cosidetto non significa che Dio punisca con un'atto volontario o peggio ancora abbia a che fare con il vendicarsi. Nella lettera agli Ebrei c'è scritto è per la vostra correzione che voi soffrite e si paragona il Signore ad un Padre che ama i suoi figli e quindi li corregge.

Le cose brutte che accadono (i flagelli) cosa sono? Per far capire: i flagelli sono nostre creazioni così come l'inferno. Chi ha prodotto l'inferno? Il diavolo con tutto quello che ha fatto e chi produce il male anche il male fisico e anche i cataclismi secondo l'insegnamento della Chiesa? la causa di tutto il male che c'è nel mondo è male prodotto dall'uomo. E questi guai ci ricadono addosso ma la Divina Misericordia interviene e dice no, impedisce al male che noi abbiamo prodotto di caderci addosso perchè ci vuole bene e ci vuole dare tempo. In alcuni tempi lascia - volontà permissiva - che tutto il male che noi stiamo combinando ci cada addosso. Per cercare attraverso questo di tirarci fuori dal male stesso in cui ci siamo cacciati e in cui con la sua Misericordia e dolcezza non è riuscita a tirarci fuori.

(Lamentazioni 3,33 33Poiché contro il suo desiderio egli umilia e affligge i figli dell'uomo.)

Dio non vuole vederci soffrire, il concetto dev'essere chiaro: un Padre che ha dei figli che devono essere tirati fuori dal male in cui si sono cacciati. Normalmente il Padre usa le buone maniere ma se viene costretto talvolta cambia. Quest'idea non possiamo bypassarla, possiamo cambiare il termine ma il concetto deve rimanere: siamo noi che inneschiamo il male. Il male produce il male, se tu fai il male starai il male.

Figlia mia, ti lamenti? Eppure è nulla ancora, verranno i grandi castighi, la creatura si è resa insoffribile, sotto i colpi si ribella di più, anzi non vuole conoscere la mia mano che colpisce, non ho altri mezzi da usare che sterminarla, così potrò togliere tante vite che appestano la terra e mi uccidono la crescente generazione, quindi non aspettare fine per ora, ma piuttosto altri mali peggiori, non ci sarà parte della terra che non sarà inzuppata di sangue.”Io, nel sentire ciò, mi sentivo lacerare il cuore e Gesù, volendomi sollevare, mi ha detto: “Figlia mia, vieni nella mia Volontà per fare ciò che faccio Io e nel mio Volere potrai correre a bene di tutte le creature e nel sangue in cui nuotano potrai salvarle con la potenza del mio Volere, in modo che me le porterai lavate dal proprio sangue, col tocco della mia Volontà.

Attraverso questa fusione si giunge ad intercedere ed operare per il bene delle creature.

Ed io: “Vita mia, sono tanto cattiva, come posso fare ciò?”E Gesù: “Tu devi sapere che l’atto più nobile, più sublime, più grande, più eroico è fare la mia Volontà ed operare nel mio Volere, quindi, a quest’atto che nessun altro potrà eguagliare, Io faccio pompa di tutto il mio amore e generosità e non appena l’anima si decide a farlo, Io, per darle l’onore di tenerla nel mio Volere, nel momento in cui i due voleri s’incontrano per fondersi l’uno nell’altro e farne uno solo, se è macchiata la purifico e se le spine della natura umana la involgono, le frantumo; e se qualche chiodo la trafigge, cioè il peccato, Io lo polverizzo, perché niente può entrare di male nella mia Volontà; anzi, tutti i miei attributi la investono e cambiano la debolezza in fortezza, l’ignoranza in sapienza, la miseria in ricchezza e così di tutto il resto. Negli altri atti rimane sempre qualche cosa di sé, ma in questi rimane spogliata di tutta se stessa ed Io la riempio tutta di Me.

Qui c'è da mettersi in ascolto e prendere atto: “Tu devi sapere che l’atto più nobile, più sublime, più grande, più eroico è fare la mia Volontà ed operare nel mio Volere, quindi, a quest’atto che nessun altro potrà eguagliare,.." quando si incontrano i due voleri? quando l'anima si decide a farlo. Come si entra in questo mondo? la prima cosa è conoscere questo mondo, una volta che si è compreso almeno i lineamenti essenziali la persona decide: lo voglio. Non una decisione di una mezz'ora ma intraprende questo cammino. Si incomincia questo santo viaggio dopodichè succeda quello che succeda si va avanti, se Gesù vede quest'anima decisa incomincia a fargli gustare già subito alcuni effetti: quali? Si avverte una purificazione interiore, quali sono le spine della natura umana? spine e cardi. Sono le male piante che escono dalla nostra natura malata: passioni, le male emozioni, i mali sentimenti i mali pensieri...le paure..quanta gente campa con paure fondate o non fondate e ci sono forme patologiche, angosce e ci stanno dei pensieri brutti e negativi, si vede sempre nero. Ira (passione), la lussuria e che è la prima che deve essere attaccata se ci si converte, i desideri non buoni: l'invidia, la superbia, una montagna di cose. Che succede quando si incomincia ad entrare in questo mondo (fare la dv e vivere in essa). esempio: se sei iracondo capisci che l'ira non la puoi assecondare solo che quando agisce una passione (è una cosa che subisco contro la mia volontà - arrabbiarsi è una cosa automatica io posso solo a controllarmi ecco perchè passione). Quando uno entra in questo mondo la passione inizia a spegnersi - se non mi ribolle più il sangue (esempio) - qualche rigurgito c'è ma la vivo in maniera differente. Chiodo cioè il peccato - attenzione peccato e divina volontà non possono andare - peccato qua inteso in senso stretto cioè volontario. E' chiaro che noi abbiamo i peccati di debolezza, di passione, di ignoranza e tutta una serie indefinita di imperfezioni volontarie ed involontarie e avremo sempre molto da usare il sacramento della Confessione. Immacolati come la Madonna non lo diventeremo mai (Vangelo San Giovanni - chiunque è nato da Dio non commette peccato perchè un germe divino dimora in Lui). Che significa? ma che il peccato volontario con piena avvertenza faccio una cosa proibita dal Signore - fosse anche dire una bugia- non lo faccio. Quando una persona va dentro nella DV il diavolo non lo può toccare, Dio è più forte del diavolo. Il diavolo lo guardi dall'alto in basso non con superbia ma si avverte questa sicurezza non perchè io faccio il gradasso ma perchè dentro di me ho chi distrugge il diavolo. Una delle prove che siamo entrati e che vogliamo entrare nella DV - negli scritti di Luisa si parla di volontà umana in senso negativo in quanto decaduta, in quanto di voler agire sempre in maniera autonoma da Dio, in quanto segnata dal peccato originale ecc.. - la nostra volontà di per sè è una cosa che ci rende uguali a Dio. Il proverbio volere è potere è vero certamente con l'aiuto di Dio - se tu vuoi entrare nella DV (le parolacce non si dicono - la Madonna e Gesù le avrebbero dette? loro sono vissuti nella DV - Luisa diceva le parolacce). Chi si converte con una forte motivazione si riesce a smettere dall'oggi al domani; se io ho ancora qualche compromesso con il peccato: 1) io nella DV non ci sto vivendo 2) io forse non ci voglio realmente vivere. Niente di male può entrare nella DV. E' meno difficile di quanto si pensi. Quando la nostra volontà è ferma e forte queste cose si fanno.

Non solo Gesù dice che purifica, frantuma e spolverizza i peccati ma i miei attributi investono l'anima e cambiano la debolezza in fortezza. Noi facciamo esperienza della debolezza umana, se tu incominci a sentirti forte cominciano ad essere convertire in forza le debolezza, anche la capacità di discernere i divini voleri inizia a raffinarsi, la miseria in ricchezza, ecc.. quindi con questa vita si attua quella che gli orientali chiamano la divinizzazione dell'uomo. L'uomo perde le caratteristiche umane in senso negativo e viene elevato sempre di più verso Gesù

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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