domenica 10 settembre 2023

Il ricambio dell'amore

Grande lezione di Gesù sul doveroso ricambio di amore dovuto da parte della creatura all'immenso amore di Dio. Anche la creatura, quando ama, vuole la corrispondenza e il ricambio. Libro di Cielo, Volume 31, 4 Settembre 1932, martedì 3 Gennaio 2023

4 Settembre 1932 Il ricambio, bisogno dell’amor Divino. La Divina Volontà operante, continuazione di Creazione .

Il don vorrebbe iniziare a meditare il brano da alcune considerazioni. Gesù è partito dal Creatore per arrivare alla creatura ma sarebbe più facile partire da noi. Quante volte ricorre il termine ricambio (non quello del meccanico che cambia l'oggetto guasto) in questa meditazione? Ma non soltanto nella meditazione di oggi. Ci sarà rimasto nel cuore - per chi ha avuto la costanza e perseveranza di ascoltare tutte le meditazioni - la nozione che Gesù ci ubriaca, travolge, ci affoga di amore perchè vuole il ricambio, non è un'optional, se non abbiamo capito questo non abbiamo capito nulla. Qua si tratta di instaurare un rapporto - che prevede due persone distinte - tra me e la Dv è un rapporto squilibrato (me peccatore e la dv che è santissima, ecc...), in ogni caso Gesù vuole il ricambio e quindi usa una metafora umana:

"...E non credere che solo l’Ente Supremo vuole il ricambio nelle sue opere, anche per la creatura, il primo scopo nelle sue opere è il ricambio, se c’è questo, o se almeno lo spera, ha mani e piedi per muoversi, bocca per parlare, forza per sacrificarsi, tempo per operare, ma se non vi è il ricambio, le sembra di non avere né mani, né piedi, né bocca, né forza, né tempo, sente che la vita le muore per quell’opera..." Gesù

Quanto ci rimaniamo male quando noi facciamo una gentilezza a qualcuno e o non viene apprezzata o non viene ricambiata per nulla. O peggio ancora, quando facciamo una gentilezza e riceviamo uno schiaffo. Ma come ci rimaniamo noi? Pessimamente, ci siamo rimasti male perchè abbiamo subito un peccato, chi non apprezza una gentilezza o la ricambia con un'offesa pecca contro la Giustizia, è un gran cafone. Vogliamo fare altri esempi? Quando tra due persone innamorate - fidanzati o coniugi - quando una persona dice: ti amo, bisogna sempre rispondere. Quanto meno dire anch'io. Io non posso ricevere un ti amo senza corrispondere. Se dai un bacio, ti aspetti che la persona amata ricambi. Chi sarebbe contento se il soggetto amato non ricambiasse? - Poi c'è l'amore oblativo, un povero non ha di che ricambiarti, ma quello ti ricambierà con uno sguardo di riconoscenza o ti dirà grazie ecc.. basta quello ma non conta tanto la cosa ma conta che la persona con cui interagiamo non stia come una statua. E' importantissimo questa cosa qua. Altre volte il don ha detto che queste cose sono grammatiche d'amore divino e non sono cose d'amore umano. Se tu ricevi un regalo, non puoi rimanere con le mani in mano e prendertelo soltanto anche se non sei in grado di contraccambiare la portata del regalo ricevuto, anche un pensiero lo devi fare. Anche il ricambio d'amore con Dio che viene fatto nella dv parte dal nostro piccolo amore, perchè se io non volessi di ricambiare l'amore non mi verrebbe di farli nel dv. Guardiamo i nostri rapporti interpersonali e pensate: se noi campassimo così? Quell'attenzione continua al prossimo e pensare come farlo contento...ma questo è quello che è la dv, come sarebbe bello spendere il tempo a pensare come a fare contento il prossimo? Qual'è una cosa che gli fa piacere? Cosa gli fa sentire amata e al tempo stesso gli altri ricambiano quella cosa con me. Come sarebbe? Vivremmo il Paradiso sulla terra. Nella misura in cui funziona il nostro ricambio d'amore con Dio, con Dio facciamo a gara ma perdiamo sempre. Noi dovremmo avere amore da vendere, io lo ricambio anche a chi non se lo merita e chi è cattivo ecc... ecco perchè Gesù dice di amare i nemici e di fare del bene a chi ci odia ecc... La volontà umana pensa che sia impossibile se si sta fuori da questo orizzonte ma se tu hai amore da vendere, non cessa il fatto che umanamente brutto ricevere brutte cose ma non fa nulla perchè sei talmente ripieno che il ricambio della creatura ti diletta e se non c'è non ti uccide. In Tenera Amata si legge che per prima cosa c'è lo scambio d'amore tra il Creatore la creatura, che non c'è lingua per descriverlo. In questa rivelazione si hanno dei piccolissimi barlimi di quello che sarà e ci sarà anche il ricambio dell'amore universale tra persone e persone e pare che quella forma di diversità tra uomo e donna, di fatto Tenera Amata va a parlate con Riccardo e in tutto nel testo gli presenta ex fiamme d'amore di Riccardo che aveva...che significa? Questo dimorfismo, ecco perchè noi dobbiamo combattere contro ciò che vorrebbe negare la diversità e questa cosa risiede nel diritto naturale e in Paradiso, tra esseri umani tra uomo e donna...il don va avanti. Poi tra gli esseri umani ed animali, piante e con tutto il Creato...ci saranno scambi anche con gli angeli? Il don pensa di sì. Vige l'amore universale ed è il principio del godimento assoluto..perchè in Paradiso si beve e si mangia pur non avendocene bisogno? Perchè gli atomi di quelle sostanze chimiche che ci danno diletto del gusto, vogliono farci contenti perchè amare è far contento il prossimo. Un bambino si sente amato se i genitori lo accontentano - anche se qua in terra dobbiamo stare attenti a non viziarlo. Non si può dire sempre di sì, purtroppo. Questo dipende dalla condizione che viviamo a causa del peccato. Ma in Paradiso questo non succederà più. Tutta la meditazione è incentrata sul ricambio, è orribile quando c'è un movimento d'amore e non avviene il ricambio e dobbiamo fare in modo che questo non accada. Per prima cosa nei confronti di Dio, Gesù vuole il ricambio e poi analogamente anche nei nostri rapporti inter creaturali. A partire dalle persone più vicine. Dai coniugi che fanno a gara nel dilettarsi a vicenda in tutto e per tutto? Chi ha la vocazione al matrimonio dovrebbe farsi una meditazione su questo brano. Uno non può invocare la dv ed avere una vita traballante, la dv dev'essere un'aiuto per rimettersi in piedi.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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