domenica 12 giugno 2022

Nella Divina Volontà si vive di fede

Gesù parla dei giri e degli effetti che producono sull'anima, effetti che non sono percepibili ma devono essere creduti. Sollecitazioni a riflettere sul nostro rapporto con Gesù eucaristia. Libro di Cielo, Volume 25, 10 Novembre 1928, Venerdì 26 Novembre 2021

10 Novembre 1928 Chi vive nel Voler Divino ha il suo mare e racchiudendo tutto, come prega mormora Cielo, Sole e stelle. Benedizione di Gesù; gara e festa di tutti nel benedire la piccola figlia della Divina Volontà.

Questa è una meditazione che ci porta di nuovo dentro il mistero del pregare nella dv, nei giri. Come Luisa ci ricorda all'inizio del brano, sono un'atto di fede - perchè le cose che Gesù dice non si percepiscono e questo lo capiamo dal fatto che Luisa si lamenta delle privazioni di Gesù.

(Luisa) Dopo aver passato vari giorni di privazione del mio dolce Gesù, il mio povero cuore non ne poteva più, me lo sentivo disfatto e ricordavo al vivo le sue tante visite, la sua amabile presenza, la sua bellezza rapitrice, la soavità della sua voce, le tante sue belle lezioni erano tanti ricordi che mi ferivano, mi disfacevano e mi facevano sospirare la mia Patria Celeste, stanca come povera pellegrina del mio lungo cammino. E dicevo tra me: “tutto è finito, non sento altro che un profondo silenzio,..."

Pronfondo silenzio. "..un mare immenso che devo percorrere senza mai fermarmi, per chiedere ovunque e dappertutto il regno della Divina Volontà” Luisa

E' vero che poi è arrivato Gesù - ma quello che per noi è importante è che anche per Luisa era un mistero di fede, lei faceva alcune cose ma non ne percepiva nell'immediato tutte quelle meravigliose conseguenze, si tratta di effetti misteriosi, un pò come ciò che la grazia divina opera in noi e noi non ce ne rendiamo conto. Questa è la nostra condizione sul pianeta Terra. E' chiaro che come tante volte ci siamo detti, gli effetti benefici si percepiscono in maniera indiretta e riflessa, tu capisci che ti stai muovendo in questo mondo ti senti nell'abbraccio del Signore, ti senti fondamentalmente nella gioia, pace, nell'equilibrio, ordine, riesci a fare un buon discernimento sulle cose, non ti abbatti, non ti disperi, non ti angosci ecc.. tutto questo dipende è proporzionato al tasso di grazia che abbiamo, e al tasso di unione con la dv. Gli effetti della benedizione di Gesù - uno non avverte nell'immediato nulla - a patto che si sia preparato bene ed inizia a fare un bel ringraziamento ed inizia a pregare - avrà delle consolazioni e dei riflessi anche percepibili in sè. Non è accade nell'istante stesso in cui fai la comunione, perchè le operazioni divine soprannaturali non si percepiscono nell'atto e questo dipende che il giusto vive di fede (san Paolo), la fede è una conoscenza oscura. Noi facciamo queste cose per fede, perchè noi ci crediamo. Gesù in questo brano ci dice che se noi facciamo questo, Lui percepisce questo e quest'altro effetto, i santi lo percepiscono in un'altro modo e a te arriva questa questa benedizione ecc.. e non solo attraverso queste operazioni il cuore di Gesù è consolato e chiedi l'avvento del Regno.

"Figlia mia, come il mare mormora continuamente così sento in te il mare del mio Fiat Divino e tu, con la tua preghiera, formi il tuo continuo mormorio nel mare di Esso e mentre mormori ora racchiudi il Sole e mormori luce, ora racchiudi il Cielo e come mormori racchiudi le stelle, ora racchiudi il vento e mormori gemiti e grida d'amore, ora racchiudi la terra e mormori fiori. Sicché nel tuo mormorio ora fai scorrere luce, ora Cielo, ora stelle, ora vento e scorrono lamenti d'amore, gemiti inenarrabili di cuor ferito e grida di deliri d'amore non appagato ed ora scorrono tutte le fioriture da me create..................................Come son belle queste onde ed io da questo Tabernacolo sento il tuo mormorio, il fragore delle tue onde, che vengono a scaricarsi nel mio mare e siccome qui, nel Tabernacolo, ho il mio mare dove mormoro continuamente con le mie preghiere, sentendomi venire le tue onde, unisco il tuo mare ed il mio che già è un solo e vengo a mormorare insieme con te, in questo Tabernacolo non mi sento più solo, ho la mia gradita compagnia e mormoriamo insieme e nel nostro mormorio si sente: Fiat! Fiat! Fiat! sia Esso conosciuto, sia ripristinato il suo regno sulla terra. Figlia mia, chi vive nel mio Volere, col pregare in Esso, trasporta il Cielo alla terra e la terra al Cielo. Perciò è il nostro vero e totale trionfo, la vittoria nostra, le nostre conquiste Divine. Quindi sii attenta e fedele a me." Gesù

Vedete quante cose di fede ci sono dietro? Operare per fede è meritorio, l'altro ieri il don parlando del Catechismo di san Pio X si leggeva che chi merita il Paradiso va in Paradiso, chi merita l'inferno andrà all'inferno. La fede è una virtù importantissima, graditissima al Signore. E quanto meno tu vedi gli effetti di quello che fai per fede tanto più quegli atti sono meritori. Ecco perchè chi non va a Messa alla domenica non si rende conto di ciò che accade, però grande merito per chi ci va. Oggi viviamo in tempi dove la fede non c'è più e qualche volta non c'è neanche dove dovrebbe stare. La vita nella dv è un'esaltazione - tra le altre cose - della virtù teologale della fede.

Che Luisa sia una donna di fede si vede da ciò che dice:

"..spero quanto prima di finire questo mio lungo esilio.."

Cosa ci provoca nel cuore questa frase o simila? Il don conosce buoni sacerdoti che si spera, alcuni si scandalizzano, ma dire così (spero di arrivare al più presto in Cielo) dovrebbe essere un'attestato di fede ma sono sempre viene capito - non siamo i cultori della morte, noi dovremmo credere che andremo in Paradiso, la morte c'è, è pura follia temere soltanto la morte corporale. San Francesco d'Assisi diceva che:

"..Lodato sii mio Signore per la nostra sorella morte corporale, dalla quale nessun essere umano può scappare, guai a quelli che moriranno mentre sono in peccato mortale. Beati quelli che troveranno la morte mentre stanno rispettando le tue volontà..."

Bisogna temere la morte spirituale, il rapporto sereno con la morte quante cose ci permette di affrontare? Ma anche realtà come il martirio, c'è anche la sofferenza atroce ma come faccio a sopportare le sofferenze atroci? Per amore di Gesù - il pensiero della Passione di Gesù, se noi pensassimo spesso a quello che ha passato Gesù - chiaro che uno non è mosso da questa carità. L'amore non ci mette niente a fare questa cosa. Un digiuno a pane ed acqua il Venerdì e Mercoledì - si lamenta chi ha poco amore. L'amore rende tutto leggero pur essendo pesante.

Poi Gesù dice:

"..La forza del mio Voler Divino chiama tutti, unisce tutta la Celeste famiglia e dà la festa a tutti, quando deve operare sull’anima dove risiede e domina. Perciò in questa mia prigione Sacramentale, tenendo la mia prigioniera vicina, sento venirmi le gioie che può darmi la mia Divina Volontà nel cuore della piccola figlia nostra. Quindi i miei tanti dolori vengono interrotti, quando devo benedirti, quando scendo Sacramentato nel tuo cuore, quando da questo Tabernacolo mi sento da te guardato ed io ti ricambio i miei sguardi, pensando che devo fare o dare qualcosa alla nostra piccola neonata del nostro Volere, metto tutto da parte, anche i miei stessi dolori e faccio festa..." Gesù

Se partecipiamo a qualche adorazione pubblica del Santissimo Sacramento andate di corsa specie quando c'è la benedizione Eucarestica...quando c'è l'Eucarestia il sacerdote non può benedire perchè lì c'è l'Autore stesso delle benedizioni. Parla Gesù in silenzio. Se riceviamo la benedizione eucaristica fusi fondendoci nella dv possiamo pensare che anche noi diamo qualche gioia a Gesù - che trova Gesù quando scende Sacramentato nel cuore? Non azzardiamoci ad andare via dopo aver fatto la comunione senza essere rimasti almeno 15 minuti per il ringraziamento. Non tutti possono preparasi un'ora per la Messa e stare a fare un'ora di ringraziamento. Il minimo è non arrivare a Messa iniziata e non andare via appena finita.

Noi lo guardiamo il Tabernacolo? Chi è innamorato cosa fa? Uno guarda l'amato/a, noi lo capiamo quando una persona ci sta guardando con compiacenza perchè gli siamo graditi. Gli sgaurdi dovrebbero essere sempre carezze e sorrisi e anche a Gesù. Stiamo attenti a non esagerare con le mimiche ed ad eliminarle quando non siamo soli. Prendiamo consapevolezza del nostro rapporto con Gesù, Lui lo vede che lo stai guardando e non è la stessa cosa guardarLo o guardare per aria in Chiesa. Quanto è importante anche per vivere nella dv un rapporto personale e profondo con Gesù Eucarestia.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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