domenica 5 giugno 2022

Il numero 40 e i baci divini

Gesù spiega quanto importante sia nella storia della salvezza il numero quaranta e come le opere di Dio richiedano tempi lunghi e grandi sacrifici. Finezze di amore di Luisa davanti a Gesù eucaristia e gioia immensa di Gesù per esse. L'amore represso di Gesù. Libro di Cielo, Volume 25, 10 Ottobre 1928, Giovedì 18 Novembre 2021

10 Ottobre 1928 Quarant'anni e più d'esilio, virtù e forza d'un sacrificio prolungato; raccolta di materiali per ordinarli. Felicità di Gesù nel benedire la sua piccola figlia prigioniera, baci nel Voler Divino. Decisione dei Sacerdoti per preparare gli scritti per la stampa. Grazie sorprendenti che darà Gesù ai Sacerdoti.

Iniziamo la meditazione su questo brano articolato - sul numero 40 e anche su come le opere di Dio richiedono tempi lunghi e tanti tanti tanti tanti tanti sacrifici, chi pensa di poter fare a breve o a poca spesa o tutto subito e gratis ha sbagliato. Non ha mai funzionato così. Non su questa terra. Prima ce lo mettiamo bene in mente meglio è. Poi la seconda parte è una ripresa e gioiosa di questa nuova realtà che Luisa sta vivendo e quindi abbiamo alcune sollecitazioni di Gesù che mentre ci mostra ciò che accadeva nel Tabernacolo e Luisa, indirettamente ci interroga su ciò che accade ai nostri rapporti eucaristici con Gesù e poi l'accenno dell'amore represso del Signore.

"Figlia mia, credi tu che sia a caso l'averti tenuta prigioniera per quarant'anni e più, senza un grande mio disegno? No! No! il numero quaranta è stato sempre significativo e preparativo per opere grandi. Per quarant'anni gli ebrei camminarono nel deserto senza poter raggiungere la terra promessa, Patria loro, ma dopo quarant'anni di sacrifici ebbero il bene di prenderne il possesso, ma quanti miracoli, quante grazie fino a nutrirli con manna Celeste in tal tempo; un sacrificio prolungato ha virtù e forza d'ottenere cose grandi da Dio. Io stesso nella mia vita quaggiù volli stare quaranta giorni nel deserto appartato da tutti, perfino dalla mia Mamma, per uscire in pubblico ad annunziare il Vangelo che doveva formare la vita della mia Chiesa, cioè il regno della Redenzione, per quaranta giorni volli rimanere risorto per confermare la mia resurrezione e mettere il suggello a tutti i beni della Redenzione. Così ho voluto per te figlia mia, per manifestare il regno della mia Divina Volontà ho voluto quarant'anni di sacrifici, ma quante grazie non ti ho fatto! Quante manifestazioni! Posso dire che in questa prolissità di tempo ho messo in te tutto il capitale del regno del mio Volere e tutto ciò che è necessario per farlo comprendere alle creature. Sicché la tua lunga prigionia è stata l'arma continua, sempre in atto di combattere con il tuo stesso Creatore, per farti manifestare il regno mio..." Gesù

A questi esempi si potrebbe aggiungere i 40 giorni di digiuno di Mosè prima di ricevere i 10 comandamenti, i 40 giorni di digiuno di Gesù, i 40 giorni di digiuno di san Francesco d'Assisi, li celebra la Chiesa nel sacro quadragenario, e non solo san Francesco d'Assisi ha fatto questa cosa. Il don ha sentito di persone nascoste a tutti, che meno ce l'aspetteremmo, che hanno fatto queste cose e altri gesti eroici nel totale silenzio. In questi tempi c'è bisogno di un surplus d'amore. Altre due ancora: Luisa ha ricevuto il dono della dv a 46 anni, ci sono voluti 40 anni (Luisa ha avuto un rapporto con Gesù da bambina di preparazione) quindi all'incirca dall'11 volume in sù. La Redazione degli scritti (36 volumi - il numero 36 ci sono una serie di simbologie interessanti) è durata 40 anni. La redazione del libro di Cielo è durata 40 anni. Un'altro 40 eccellente (per ci crede - extra per chi ci crede - di Medjugorje, quarant'anni che la Madonna sta con noi - inizierà a liberarci la Madonna dalla cappa del male da cui siamo avvolti? e quanto ci metterà a compiersi? - la meditazione cade nel 2021). Le opere di Dio si svolgono nel tempo e sono travagliate, comportanto sacrifici e fatiche ed ecco perchè le virtù della costanza e perseveranza - sebbene non siano le più grandi essendo la carità e la più importante l'umiltà e la fede - ma senza la costanza e perseveranza non si va da nessuna parte. Nulla si compie senza un dolore prolungato nel tempo. Questo mi raccomando, mettiamocelo bene in testa perchè tanto meglio vivremo.

(Luisa) "..Stando vicino al mio Sacramentato Gesù, ogni mattina si fa la benedizione col Santissimo, onde mentre pregavo il mio dolce Gesù che mi benedicesse, muovendosi nel mio interno, mi ha detto: "Figlia mia, di tutto cuore ti benedico, anzi benedico la mia stessa Volontà in te, benedico i tuoi pensieri, respiri e palpiti, affinché pensi sempre al mio Volere, lo respiri continuamente e solo la mia Volontà sia il tuo palpito e per amor tuo benedico tutte le umane volontà, affinché si dispongano a ricevere la vita del mio Eterno Volere..." Gesù

Com'è bella la compagnia che Gesù riceve davanti all'Ostia nella sua Volontà. E' tempo ben speso stare davanti a Gesù Eucarestia. Luisa di fronte a Gesù Eucarestia ci sarebbe andata tutti i giorni, e adesso si sfoga e Gesù felicissimo perchè trova un'anima che vive un'anima da benedire. Dio vorrebbe che pensassimo sempre a Lui - per lo meno come sfondo - ma anche come pensiero vivo. Quando si vive al top nella dv c'è la connessione h24, il don presume (quando si parla di cose che non si conoscono per esperienza è sempre meglio tacere o accennare in maniera cauta) non crede che si viva in uno stato di estasi ma qualcosa accade. Poi qualcosa accadrà, arriva a chi non si stanca, non basta fare due meditazioni e fare tre atti attuali - il don sa di gente che sta vicina a questo mondo ma sa per certo che non ha letto tutti i 36 volumi, ne ha letti una parte e il don rimane un pò basito.

"..Dunque la mia vita si svolge vicino al mio Prigioniero Gesù, e ogniqualvolta si apre la porta della cappella, il che succede spesso, mando tre baci, oppure cinque al mio Sacramentato Gesù,.." Luisa

Poi Gesù ha permesso che Luisa parlasse di sè - di norma non è il caso (si corre il rischio della superbia ecc.. ndr) ma talvolta è utile rivelare qualcosa per edificare il prossimo. 3 i chiodi che hanno trafitto Gesù o le 5 piaghe, glieli manda, farà forse come i bambini mettendosi la mano sulla labbra e poi si soffia? Sarebbe una cosa stupida o ridicola farlo davanti al Tabernacolo? Come ti sentiresti? Da persone che non stanno tanto bene? C'è libertà di pensiero grazia a Dio, si può pensare anche ciò che sia oggettivamente sbagliato. Una persona che fa una del genere (baci) fa una cosa grandissima. Un bacio nella dv, però anche un povero peccatore che non è arrivato a tante vette ma uno che manda baci a Gesù il don crede che Gesù abbia un sussulto ma forse non ci pensa quasi nessuno. E noi ci abbiamo mai pensato? Se la risposta è positiva, bravo e continua altrimenti inizia, non è una tragedia. Facciamo questo proposito e più lo facciamo meglio. Non possiamo ridurre la vita cristiana a questo atto. Così non possiamo ridurre la vita nella dv a fare solo gli atti. Non significa che questo (baci) siano una cosa altamente santificante. Il don è convintissimo che se potessimo vedere le grazie che manda Gesù per questo atto (bacio), se le potessimo vedere moriremmo di gioia. Ma poi il pensiero di fare felice il Signore. Certo che se prima di fare i baci ci facciamo una piccola fusione con la dv (Vieni dv a mandare i baci a Gesù esempio), quello che Gesù dice a Luisa lo dice anche a te.

"Figlia mia, come mi son graditi i tuoi baci, sento baciarmi da te coi baci del mio stesso Volere, sento scoccarmi sulle mie labbra, sul mio volto, nel(le) mie mani e nel mio cuore i mie stessi baci divini, tutto è divino nell'anima dove regna la mia Divina Volontà ed io sento negli atti tuoi il mio amore che mi refrigera, la freschezza, la soavità della mia stessa Volontà Divina che mi abbraccia, mi bacia e mi ama. Oh come mi è gradita la mia Divina Volontà operante nella creatura!..." Gesù

Ultimo spunto di meditazione è l'amore represso di Gesù si trova soprattuto nell'Eucarestia. Lui vorrebbe dare una montagna di cose a tutto e tutti ma moltissime persone non si mettono nelle condizioni. Un sacerdote vede anime che camminano verso la rovina, non si vogliono fare aiutare e rifiutano l'aiuto. Non ci vogliono stare ad ascoltare. Rimaniamo addolarati perchè sappiamo che quella persona si farà male e pensiamo a cosa prova Gesù per noi. Gesù parla della represso del suo amore che si trova negli scritti.

"Figlia mia, tutto ciò che ti ho detto, tanto sulla mia incarnazione quanto sulla mia Divina Volontà ed altro, non è stato altro che lo sfogo del mio amore contenuto, ma dopo aver sfogato con te, il mio amore continuò a restare represso, perché voleva alzare più in alto le sue fiamme, per investire tutti i cuori e far conoscere ciò che ho fatto e voglio fare per le creature. E siccome tutto ciò che ti ho detto giace nel nascondimento, io sento un incubo sul mio Cuore che mi comprime ed impedisce che le mie fiamme s’innalzino e facciano la loro via. Perciò come sentivo leggere e prendere la decisione d'occuparsi per pubblicare gli scritti, mi sentivo togliere l'incubo e sollevare il peso che comprimono le fiamme del mio cuore, perciò batteva più forte e sussultavo e facevo sentire a te la ripetizione di tutti quegli eccessi d'amore, molto più che io ripeto sempre ciò che faccio una volta, il mio amore represso è una pena per me delle più grandi, che mi rende taciturno e mesto, perché non avendo vita le mie prime fiamme, non posso mettere fuori le altre che mi divorano e mi consumano. E perciò a quei Sacerdoti che si vogliono occupare di togliermi questo incubo col far conoscere i tanti miei segreti pubblicandoli, io darò loro tanta grazia sorprendente, forza per farlo e luce per far conoscere loro per prima, ciò che faranno conoscere agli altri. Io starò in mezzo a loro e guiderò il tutto." Gesù

Attraverso queste conoscenze, parte del suo amore represso, quanto meno le persone lo vengono a sapere ciò che gli viene offerto, le croci, le tribolazioni e sofferenze che sono necessarie in questa vita ma queste non tolgono la pienezza della gioia e felicità e solo chi vive perfettamente questo può capirlo.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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