giovedì 25 febbraio 2021

Quanto santi vogliamo diventare?

La Vergine Maria nel regno della Divina Volontà, meditazione 28. La Madonna racconta i prodigi della discesa agli inferi e della risurrezione di Gesù. E poi spiega: per una grande santità è necessario rinunciare a tutto e consegnarsi completamente nelle mani dell’Altissimo lasciandogli assoluta carta bianca. Questo significa vivere davvero nella Divina Volontà. Meditazione di Sabato 20 Giugno 2020 --- qua il testo

28° GIORNO

La Regina del Cielo nel Regno della Divina Volontà. Il Limbo. L'aspettazione. La vittoria sulla morte. La Risurrezione

Prima della meditazione ci sarebbe la domanda del don: quanto santi vogliamo diventare? L'ultima parte della meditazione se viene attualizzata ci porta al top, grandi gioie e dolori. La seconda parte per coloro che aspirano alla Santità Assoluta.

Questo brano viene meditato il giorno del Cuore Immacolato di Maria, il trionfo di questo Cuore Immacolato il don pensa che sarà l'era in cui la Divina Volontà inizierà a regnare e arriveranno tutti i beni. Se ci si fa attenti, ci si sorprende in continuazione, possibile che Dio pensi anche ai minimi dettagli della nostra esistenza? Talvolta il Signore sorprede dice il don e uno rimane esterefatto e vede delle cose belle ed edificanti.

"..Ora, ascoltami, figlia dei miei dolori. Non appena il mio caro Figlio spirò, scese nel Limbo come trionfatore ed apportatore di gloria e di felicità, in quel carcere dove si trovavano tutti i Patriarchi e Profeti, il primo padre Adamo, il caro San Giuseppe ed i miei santi genitori e tutti quelli che, in virtù dei meriti previsti del futuro Redentore, si erano salvati. Io ero inseparabile dal Figlio mio e neppure la morte me Lo poteva togliere. Quindi nella foga dei miei dolori Lo seguii nel Limbo e fui spettatrice della festa, dei ringraziamenti, che tutta quella grande turba di gente diede al Figlio mio, che aveva tanto sofferto e il cui primo passo era stato verso di loro, per beatificarli e portarli con sé nella celeste gloria..." La Madonna

1: punto di meditazione:Nel Limbo c'erano dei fuoriclasse di prima categoria, san Giuseppe, san Giovanni Battista, Mosè, Abramo, Isaia (segato vivo) e tutti nel Limbo e non potevano andare in Paradiso. Noi, caduti nel peccato originale, se tu perdi una guerra (da noi non accade più così) è la fine, ti portano via tutto, si portano a casa tutto il bottino e le persone che fine fanno? Diventano schiave. Uno schiavo non può sottrarsi da questa situazione a mano che qualcuno ti liberasse facendoti diventare un liberto, quando qualcuno pagava la tua libertà. I liberti hanno un debito di gratitudine verso il liberatore. Gesù ci ha liberati spontaneamente e liberamente, quale dovere grave abbiamo? Quella gratitudine è un'obbligo di giustizia, tu (ed anche io) non ti saresti mai potuto liberare da solo, quei poveri disgraziati che vanno all'inferno capiranno sulla pelle loro cosa significa. Se il diavolo ti mette le mani addosso, quelle grinfie non te le puoi levare di dosso. I diavoli non fanno uscire le anime dannate e se il diavolo non ti fa uscire tu non esci. Il diavolo è più potente e forte di noi. Lo sgambetto del peccato originale è stato pensato a tavolino dal diavolo perchè sapeva che facendo quello si era asservito il genere umano. Oggi purtroppo siamo battezzati ma siamo in realtà pagani peccatori, Padre Pio fu battezzato non subito, la mamma partoriva e dopo il primo bagnetto, il padre trovava qualcuno che facesse da padrino e poi si andava in parrocchia e in 4 ore una persona era battezzata. Funzionava così. Padre Pio era nato il pomeriggio e i sacerdoti a quei tempi si campava con la luce del sole e alle 18:30 si chiudevano la Chiesa. 12 ore dopo è stato battezzato. Padre Pio (ci sono testimonianze) che era in lacrime dicendo: mi hanno fatto rimanere schiavo di satana per 12 ore. Era pazzo Padre Pio? Possiamo pensare questo dopo che la Chiesa lo ha canonizzato? Il nostro dovere di gratitudine.

Dio ha fatto questo ragionamento (il don dice che lo esprime così per farsi capire): l'uomo è perduto e il diavolo non mollerà la razza umana, il diavolo ha vinto la razza umana e ne ha acquistato i diritti, perchè se perdi la guerra diventi schiavo punto e basta. Chi lo va a ricomprare? E questo nonostante la stragrande maggioranza del genere umano non dica nemmeno un grazie. Quando uno riflette e medita inorridisce.

2° punto di meditazione:

"..Ora, figlia mia, oh, come ti vorrei presente nell'atto in cui risuscitò mio Figlio! Egli era tutto maestà; la sua Divinità unita alla sua Anima [fece] scaturire mari di luce e di bellezza incantevoli, da riempire cielo e terra e, come trionfatore, facendo uso del suo potere, comandò alla sua morta Umanità, che ricevesse di nuovo la sua anima e che risorgesse trionfante e gloriosa a vita immortale. Che atto solenne! Il mio caro Gesù trionfava sulla morte dicendo: “Morte, tu non sarai più morte, ma Vita!...Con quest'atto di trionfo, metteva il suggello che era Uomo e Dio, e con la sua Risurrezione confermava la sua dottrina, i miracoli, la vita dei Sacramenti e tutta la vita della Chiesa, [e] non solo, ma dava il trionfo sulle volontà umane affievolite e quasi spente nel vero bene, [per] far trionfare sopra di esse la vita di quel Volere Divino, ....” Madonna

ed ora attenzione:

"..Ora ascoltami, figlia mia; ti voglio parlare da Mamma che ama assai la figlia sua..." nonostante la Madonna ci prospetti grandi sofferenze è un'atto d'amore, simili a quell'atto d'amore di quando Gesù incontra il giovane ricco. Quando Gesù dice di pulire tutto, ridursi in povertà assoluta..è un'atto d'amore? L'impressione immediata che uno ha non è l'amore, quella persona non ha percepito che fosse un'atto d'amore. Noi ci lamentiamo e sbraitiamo sotto i dolori perchè non capiamo nulla, perchè se potessimo vedere le cose con altre occhi noi faremmo salti di gioia perchè proprio in quel momento il Signore ti sta curando ma ci lamentiamo perchè la medicina è amara, dolorosa. Se devi fare un'intervento chirurgico non è bello ma devi vedere a cosa accadrà dopo.

"..Voglio dirti che significa fare la Volontà Divina e vivere di essa.." quando uno si trova in un momento di difficoltà, chiediti cosa farebbe Gesù o la Madonna al tuo posto "...La nostra vita fu cosparsa di pene, di povertà, di umiliazioni.." il nostro rapporto con la sofferenza morale, fisica, psicologica e materiale. Essere poveri, abbandonati alla dv e non avere i gruzzoletti da parte, non avere la sicurezza economica. Non vuol dire essere però straccioni. Umiliazioni.

"..ma in tutto ciò correva la Volontà Divina.." quando ti arriva una pena, una cosa che ti mette nella povertà, quando il Signore inizia a toccarti nei soldi o nei beni o arrivano le umiliazioni, con esse scorre la dv. Ciò che il mondo aborrisce (la croce), il mondo scappa e noi diciamo ecco la dv e ci vuole coraggio e vincere noi stessi, perchè la nostra natura rifugge da queste cose.

"..Essa era la vita delle nostre pene, e noi ci sentivamo trionfanti e conquistatori, da cambiare la stessa morte in vita.." Madonna

"..nel vedere il gran bene, volontariamente ci esibivamo a patire,.." Madonna

Chi è che va davanti a Gesù per soffrire pur di possedere la dv? Attenzione perchè il Signore poi lo fa, aspetta la tua libera scelta, ma se lo fai vedrai cosa succede. E attenzione, loro lo facevano perchè stando in loro la dv nessuno si poteva imporre su di loro.

"..perché stando in noi la Divina Volontà, nessuno si poteva imporre su di Essa né su di noi.." se loro (Gesù e la Madonna) non avessero voluto, non potevano soffrire, nessuno potevano fargli del male, il freddo il caldo non potevano danneggiarli, ci voleva il loro consenso perchè la dv manda via tutti i mali e sofferenze, perchè se tu non fai un'atto di tua volontà in cui dici sì (Gesù si è offerto liberamente alla sua Passione, se Gesù non si fosse offerto liberamente nessuno avrebbe potuto toccarlo, chi può mettere le mani addosso a Gesù? Nel Vangelo di Giovanni nell'orto quando arrivano ad arrestarlo, provano a farlo ma Gesù dice "sono Io" e cadono tutti a terra; Gesù sta dicendo: intendiamoci bene, se io volessi vi stecco a seduta stante, ma siccome io voglio mi consegnare lasciate perdere i miei ed eccomi qua).

Se Nostro Signore non vede questa cosa, Dio ci manderà solo le croci che sono indispensabili per la nostra salvezza, solo quelle e niente di più. Ma se vuoi diventare un grande santo ci vuole qualcosa di più ed inutile lamentarsi con il don X. Quanto si vuole diventare perfettissimi come Gesù e Maria? Non sono utopie, non sono un gioco da ragazzi ma non sono cose impossibili.

"..Il patire stava in nostro potere e lo chiamavamo come alimento e trionfo della Redenzione, da poter portare tutto il bene al mondo intero.." Madonna

I Santi pregavano che il Signore li mandasse qualche croce, non perchè fossero matti ma perchè ne comprendevano il valore.

"..Ora, figlia cara, se la tua vita [e] le tue pene avranno per centro di vita la Divina Volontà, sii certa che il dolce Gesù se ne servirà di te e delle tue pene per dare aiuto, luce [e] grazia a tutto l'universo. Perciò fatti coraggio; la Divina Volontà sa fare cose grandi dove Essa regna, ed in tutte le circostanze specchiati in me e nel tuo dolce Gesù e cammina avanti."

La Madonna parla anche a noi. Chi fa questo, chi si consegna in questo modo alla dv, oltre a diventare quel grande santo procurerà bene immenso a tutto l'Universo. Questo però dipende da noi. Questo mondo è il mondo dell'esaltazione della libertà dell'uomo. La vita nella dv è il proprio l'esaltazione della nostra libertà, Dio guarda quello che tu fai e come ti muovi e in base a quello che tu l'autorizzi Lui fa. Solo su quello che è indipensabile alla nostra salvezza, Nostro Signore deve "supplire" alla nostra stoltezza. Chi vuol entrare nella dv si vedrà smantellato poco a poco, smantellamento e decostruzione a chi glielo lascia fare.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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