sabato 6 febbraio 2021

Liberi, spontanei e mai forzati

Lezione di Gesù sulla libertà, dimensione fondamentale ed essenziale della vita nel Divin Volere. In cielo i beati sono liberissimi, pur non uscendo mai e per nessuna ragione dalla Divina Volontà, che conoscono come bene sommo e fonte di innumerevoli, eterni e infiniti gaudi. Sulla terra liberamente, spontaneamente e senza alcuna forzatura dobbiamo sempre più aderire ad essa, nella coscienza, sempre maggiore, che la nostra volontà umana è solo una buona a nulla, insignificante e foriera di ogni male. Libro di cielo volume 17, 30 Maggio 1925, 5 Giugno 2020

30 Maggio 1925 La conoscenza apre le porte di quel bene che si conosce per possederlo. Il libero arbitrio nel Cielo e il vivere nella Divina Volontà in terra

Gesù riprende dei concetti più che fondamentali per comprendere ciò che è la vita nella dv e che non ci stancheremo mai abbastanza di meditare, approfondire ed interiorizzare e Gesù nella parte finale del brano dice:

"..tu devi sapere che quando ti manifesto una conoscenza della mia Volontà, allora decido di aprirti un’altra porta della mia conoscenza quando tu hai fatto entrare nell’anima tua tutto il bene di quello che ti ho manifestato; se ciò non facessi sarebbe la sola notizia di quel bene, non il possedimento di quel bene.." Gesù

Se noi non facciamo nostro una conoscenza che Egli ci manifesta ma semplicemente la udiamo senza assimilarla cioè senza farla entrare nell'anime e farlo vivere in essa. Una cosa che tu senti, dici bello ma non lo vivi, serve a poco. Come le notizie buone ascoltate al tg (cosa rara), la ascoltiamo e dopo mezz'ora ce ne siamo già dimenticati. Qua non funziona così specie per alcuni concetti basilari in questo brano, il don ne ha riscontri non indifferenti. Se si rilegge il brano bisogna contare le parole dette da Gesù su libertà, non schiavitù, spontaneità ecc... Gesù paragona la vita di noi viatori a quella dei beati.

".. Tu ti trovi quasi simile alle condizioni in cui si trovano i beati nel Cielo, essi non hanno perduto il libero arbitrio, questo è un dono che diedi all’uomo e ciò che Io una volta do, non tolgo mai. Nel Cielo non è entrata mai la schiavitù, sono Dio dei figli, non degli schiavi, sono Re che faccio tutti regnare, non c’è divisione tra Me e loro, ma è tale e tanta la conoscenza dei miei beni, della mia Volontà e felicità mia, che ne sono pieni fino all’orlo, fino a traboccarne fuori, per cui la loro volontà non trova luogo per agire e mentre sono liberi, la conoscenza d’una Volontà infinita e di beni infiniti in cui sono immersi, li porta con una forza irresistibile ad usare la loro volontà come se non l’avessero, reputando ciò a somma loro fortuna e felicità, ma spontaneamente liberi e di tutta loro volontà..." Gesù

Per i beati è impossibile lasciare la dv, perchè in Paradiso c'è un grande carcere? No. E' lo stesso motivo per cui Dio che è sovranamente libero e le sue azioni libere, ciò che Dio fa nella sua vita intra trinitaria (generazione continua del Verbo, ecc...) in teologia si dice che sono operazioni libere e necessarie. Per noi è una contraddizione perchè sono necessatato non sono libero ma in tutto ciò che Dio fa è perfettissimo, e quindi essendo perfezione infinita non può fare altro che cose perfette. La generazione del Verbo è un'atto di sovrana libertà del Padre e al tempo stesso è necessario, perchè il Padre per esserlo deve generare ab eterno il Figlio - ma per noi esseri umani certi concetti sono un pò ostici.

I beati in Paradiso sono liberi e fusi con la dv e comprendono che lì c'è una gioia e felicità talmente grande, continua, rinnovata ecc.. e il beato non può più staccarsi dalla dv (in Paradiso non si pecca diceva sant'Agostino) perchè dopo la Visione Beatifica non è che si diventa schiavi ma perchè c'è la sublimazioe estrema dell'esercizio della libertà che consiste nel rimanere assolutamente attaccati al bene senza mai staccarsene. Gesù a Luisa dice:

"..ma il lasciare tu la mia Volontà ti sarà anche difficile, per non dirti quasi impossibile..."

Quasi impossibile perchè in questo mondo non si può dire in senso stretto in senso assoluto. Mano a mano che si entra dentro nella dv si comprende che questa è una vita bellissima, si comprende che ogni minimo atto di umana volontà è follia allo stato puro, fa male a noi, sarebbe come se uno prendesse un martello e se lo desse sulle mani. Diremmo che quella persona è un matto, una persona che si prende a martellate non sta bene; anche se non ci sembra, quando una persona compie un'atto di volontà umana altro che martellate, molto peggio. E quando gli esseri umani avvertono dentro di sè malesseri, turbamenti, panici, angoscie, paure, agitazioni, desolazioni, tristezze, disperazioni, ecc... non sanno spiegarsi da dove viene e alcune volte lo attribuiscono a qualche causa contingente. In realtà questi pessimi stati d'animo interiori - le più grandi sofferenze sono quelle interiori, emotive e spirituali e non esteriori - ma sono tutti frutti marci della nostra umana volontà. Che succede? Tanto più un'anima entra in questo mondo, inizia ad avere timore di fare la volontà propria (timore non brutto).

"..La mia Volontà farà aborrire la loro, perché innanzi alla mia Volontà, la umana è incapace di agire, con la luce della mia vede quanto è insignificante e buona a nulla,.." Gesù

Quante volte Gesù dice che per entrare in questo mondo bisogna bandire la propria volontà e metterla da parte? -- allora se una persona ascolta questa catechesi dice: vorrei andarmi a fare una passeggiata ma non ci posso andare perchè devo mettere da parte la mia volontà e la passeggiata voglio farla io e quindi non la posso fare. Se parte questo ragionamento vuol dire che non si è capito nulla. E' tutto da dimostrare che sia o non sia dv che io mi faccia una passeggiata, ma questo timore è motivato dal fatto, sarebbe come se ad una persona gli venisse regalato un miliardo di euro però da oggi in poi non potrai più andare ai semafori a lavare i vetri per chiedere l'elemosina. Noi la consideremmo una limitazione della nostra libertà? Avere paura, entro nella dv ma non posso fare quello che mi pare-- questo pensiero dimostra che una persona non ha capito nulla. Il don conosce persone che hanno letto gli scritti del Montfort sulla Madonna, dicono bellissimi ma non sono convinti(trattato sulla schiavitù d'amore, esercizio sublime della libertà intelligente sapendo che la Madonna sa dove si trova la Volontà di Dio)..significa che non ha capito nulla di chi sia la Madonna e dubita dell'amore della Madonna. Eh, ma se io cedo il valore delle opere a Maria, se muore mia madre non posso fargli neanche dire una messa e io non posso disporne. Ma ti pare che se tu fai questa consacrazione e dai tutto alla Madonna, Lei rimane indifferente? Tu ti occupi delle cose sue, fai quello che Lei vuole, quello che ti chiede e preghi per le sue intenzioni. Il beneficio che riceverà tua madre morta sarà maggiore se tu farai celebrare per lei le 30 messe gregoriane. Questo è il senso e fine profondo. Gesù non vuole schiavi e forzati. L'esercizio della nostra libertà e neanche condizionati è una cosa che si impara. Dobbiamo imparare a metterci davanti al Signore, cercare la dv ed interrogarci ed imparare a riconoscere i segnali della nostra coscienza e cosa ci dice Dio nel cuore. Le persone vanno a cercare costantemente chi li imbocca e anche chi li diventi il suo mentore che gli dica cosa fare. Meglio ancora che mi dica cosa devo fare a nome dell'Altissimo, allora cerchiamo i mistici, la rivelazione privata X, apparizione Y e il carismatico Z (attenzione! non disprezziamo i doni che il Cielo ci dona anche nelle apparizioni - si capisca il senso). Un sacerdote sa quante volte si sente dire: Padre, cosa devo fare? Quello che devi fare - sulla questione morale dei 10 comandamenti è manifesto - ma su altre questioni se il don s'accorge che tu non hai capito questa cosa e non hai capito ed interiorizzato che (per esempio) non si possono avere prematrimoniali (e che sofferenza, che brutta la legge di Dio ecc...) se tu stai a questi livelli vuol dire che non hai capito nulla. Tu pensi che a Dio cambi qualcosa? O forse è un concorrente della tua felicità come disse il serpente ad Adamo ed Eva? Pensi questo dell'Altissimo? Dio vuole farti soffrire? Se tu pensi questo, ti sei fatto un'immagine satanica di Dio, se tu pensi che attraverso i 10 comandamenti Dio ti vuole limitare, coartare e togliere i piaceri ed essere felici...allora in che razza di dio credi? La vita della Madonna com'era? Super crocefissa. La fabbrica del male, se qualcuno non distrugge la fabbrica del male essa continuerà a fare del male e il distruttore del male è la croce. La sofferenza offerta per amore. Una volta che il peccato è stato innescato, se lo vuoi fermare ci vuole qualcuno che soffra e se lo prenda su di sè. Accetti di soffrirlo e lo offra al Signore - ciò che ha fatto Gesù. Ma oltre alle sofferenze la vita della Madonna com'era? Triste? Mogia? Il Magnificat non sembra il canto di una persona triste, angosciata, ecc... la Madonna non ha mai conosciuto un'atto di volontà propria. Quanta gloria ha la Madonna in cielo? Nel Paradiso Dio strafà, ti riempe di beni. E' un Signore.

"..Nel Cielo non è entrata mai la schiavitù, sono Dio dei figli, non degli schiavi, sono Re che faccio tutti regnare, non c’è divisione tra Me e loro, ma è tale e tanta la conoscenza dei miei beni, della mia Volontà e felicità mia, che ne sono pieni fino all’orlo, fino a traboccarne fuori,.." Gesù

"... per cui la loro volontà non trova luogo per agire e mentre sono liberi, la conoscenza d’una Volontà infinita e di beni infiniti in cui sono immersi, li porta con una forza irresistibile ad usare la loro volontà come se non l’avessero, reputando ciò a somma loro fortuna e felicità, ma spontaneamente liberi e di tutta loro volontà..." Gesù

Noi dobbiamo impare perchè per esercitare la libertà, spontaneità ed autodeterminazione Gesù vuole che davanti a Lui tu faccia delle scelte, continuamente cerchi quello che Lui desidera, ti metti in ascolto, continuamente e liberamente come atto tuo. Tu lo scegli e lo metti in pratica e non perchè te l'hanno detta Tizio, Caio e Sempronio perchè magari ti è stato dato un consiglio in buona fede ma tu sai nel tuo profondo del cuore che quel suggerimento non è la cosa giusta per te. E se tu fai quello che ti è stato detto nonostante le riserve interiori che senti, vedrai le conseguenze davanti a Dio. Perchè figlio mio hai fatto quel gesto pur sentendo l'inquietudine? (e che significava che lì non c'era la Dv), non puoi coprirti dietro un'altro. Non possiamo scaricare la responsabilità delle nostre azioni sul prossimo. Io le cose le devo fare liberamente se ho capito che sono buone e le difendo davanti a tutti se io in coscienza sono moralmente certo (ma posso anche sbagliarmi quindi umiltà ed ascolto) di fare ciò che Dio vuole.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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