martedì 24 novembre 2020

La Legge della Divina Volontà

Gesù spiega come solo quando regna la Divina Volontà in un'anima Dio può incessantemente dare libero corso al dare senza limiti, cosa in cui consiste il suo profondo divertimento. Nel corso della storia umana furono pochissimi i momenti in cui ciò fu possibile. Ora è tempo che le anime si aprano al Dono, per restituire a Dio la gioia di dare ogni bene e ogni felicità e godere pienamente i trastulli della Creazione. Libro di cielo volume 16, 22 Febbraio 1924, 14 Aprile 2020

22 Febbraio 1924 Iddio godette le gioie della Creazione finché l’uomo peccò, poi le godette quando venne alla luce la Vergine Santissima e quando venne il Verbo sulla terra infine le godrà quando le anime vivranno nel Voler Divino

Gesù fa capire il salto che fa la creatura quando inizia a vivere nel dv. Gesù dice negli scritti che saranno pochi coloro che riusciranno a vivere nella dv, sembra d'intendere (perchè per il don non sono molto chiari) che la prima creatura della razza umana che ha vissuto in questo modo e il Regno della Dv c'è un tempo lungo quanto che solo Dio lo sa. Luisa è morta nel 1947 e sono passati 73 e sicuramente il regno della dv non è arrivato ma c'è stata una discreta circolazione degli scritti quindi c'è la possibilità reale per chi piano piano si dispone di viverlo a livello personale perchè qua il punto fondamentale è questo: Luisa parte da una considerazione fatta da Gesù nei brani precedenti.

Figlia mia, le pure gioie della Creazione, i miei innocenti trastulli con la creatura li ho goduto, ma ad intervallo, non perenni e le cose quando non sono stabili e continue accrescono maggiormente il dolore e fanno più spasimare di goderle di nuovo e si farebbe qualunque sacrificio per renderle permanenti. In primo luogo, godetti le pure gioie della Creazione quando dopo il tutto creato, creai l’uomo, finché lui peccò. Tra lui e Noi c’era sommo accordo, gioie comuni, innocenti trastulli; le nostre braccia erano sempre aperte per abbracciarlo, per dargli nuove gioie, nuove grazie e, col dare, Noi ci divertivamo tanto da formare per Noi e per lui una festa continua; per Noi il dare è gioire, è felicità, è divertimento; come peccò e ruppe la sua volontà con la nostra, tutto finì, perché non stando più in lui la pienezza della nostra Volontà, mancava la corrente di poter dare e di poter continuare la vita di felicitazioni d’ambo le parti; molto più, che mancando la nostra Volontà, mancava la larghezza e la salvaguardia per poter custodire i nostri doni..." Gesù

Con la caduta (trai vari disastri accaduti) è stata tolta a Dio la felicità, la gioia e il divertimento di prendere dalla Creazione lo scopo per la quale fu creata. Fu creata per rendere perfettamente felice l'uomo, perchè l'uomo si rendesse conto di ciò e desse a Dio il ricambio di amore, gloria ed adorazione. E attraverso la felicità e il godimento terreno che l'uomo avrebbe dovuto vivere (e che visse fino a quando rimase nell'Eden) questo sarebbe stato il godimento di Dio. Due volte Gesù usa questo termine.

"..per Noi il dare è gioire, è felicità, è divertimento;...e ci divertimmo tanto nel dare, da arricchirla in ogni istante di nuove grazie, nuovi contenti, nuova bellezza, da non poterne più contenere..." Gesù

Per Dio il dare è gioire e felicità. Il guaio grande del regno della volontà umana è l'impedimento frapposto a Dio di gioire nel dare. L'uomo, chiudendosi dalla divina volontà, chiude le porte dinnanzi a doni dell'Altissimo costringendoLo a tenersi i suoi doni, le sue grazie e le sue gioie perchè l'uomo non li vuole. E questo è privazione anche a Dio della sua gioia, dei suoi trastulli e divertimenti innocenti. Se prendiamo sul serio ciò che Gesù ci dice - per quanto strano possa essere (io posso privare Gesù di un divertimento?)- sì. Quello che Gesù dice è che non deve sembrare strano perchè le gioie di Dio sono state vissute con Adamo Innocente, con la Madonna e con Nostro Signore. E poi? Poi c'è stato quel black-out, compiuta la Redenzione le persone stavano messe malamente e non ci avrebbero capito nulla. Rassegnarsi alla dv era il primo passo. Fino a quando non sarebbe arrivata Luisa perchè...

"..Ora, per fare ciò dovevamo scegliere una creatura che più si avvicinasse ed affratellasse con le umane generazioni, se avessi messo come esempio la mia Mamma, si sarebbero sentiti molto distanti da Lei, avrebbero detto: “Come non avrebbe dovuto vivere nel Voler Divino, se fu la Esente da ogni macchia, anche d’origine?” Quindi avrebbero scosso le spalle e non si sarebbero dato alcun pensiero e se avessi messo come esempio la mia Umanità, si sarebbero spaventati di più e avrebbero detto: “Era Dio e Uomo ed essendo la Volontà Divina vita sua propria, non è meraviglia il suo vivere nel Volere Supremo.” Gesù

L'Umanità di Gesù e della Madonna stava su un piano differente. Perchè noi non siamo così. Quindi prima di introdurre quest'ultima parte la cosa che più attira Dio è vivere nel dv.

".. Vedi dunque come la cosa più grande, più importante, più soddisfacente, che più attira Iddio, è il vivere nel mio Volere e chi vive in Esso vince Iddio e fa donare da Dio doni sì grandi, da far stupire Cielo e terra e che da secoli e secoli non si erano potuti ottenere..." Gesù

Se uno volesse trovare un'altra spia che sta iniziando a vivere nel dv questa dovrebbe essere individuata nei grandi doni. Noi non possiamo metterci a pensare di aver ricevuto grandi doni ma se ci fossero delle cose oggettive per quanto uno voglia rimanere nell'umiltà e non pensi di avere doni speciali o cose varie (spesso si tratta di volontà umana o suggestioni psicologiche) ma il nostro cuore è in grado di rendersi conto se si è ricevuta qualche grazie particolare da Dio e se non se ne accorge non c'è. Quando questa dovrebbe iniziare ad esserci, può iniziare con umiltà che si sta muovendo sulla strada buona che va quotidianamente ripercorsa e riabbracciata. Non è detto che queste grazie debbano essere chissà che o cosa. Anche grazie non del tutto straordinarie (es. un buon rapporto intimo con il Signore, una crescita qualitativa della nostra preghiera personale...) stabilire anche da un punto di vista oggettivo da come ho vissto prima la mia vita cristiana e dopo aver conosciuto la vita nella dv. Non bisogna però farsi venire nessuna depressione (es: è un'anno che ci provo e non ho nessuna grazia particolare e chissà cosa sto combinando); stiamo tranquilli; non siamo precipitosi. Se ci fosse uno può pensare di essere sulla buona strada. Ultima parte.

"..Ora veniamo a Noi, figlia mia, quando Io venni sulla terra l’uomo era tanto ingolfato nel male e tanto pieno di volontà umana, che il vivere nel mio Volere non trovava posto ed Io nella mia Redenzione gli impetrai prima la grazia della rassegnazione alla mia Volontà, perché nel modo in cui si trovava era incapace di ricevere il dono più grande del vivere nel mio Volere e poi gli impetrai la grazia più grande, come corona e compimento di tutte le grazie, il vivere nel mio Volere, affinché le nostre pure gioie della Creazione ed i nostri trastulli innocenti, riprendessero di nuovo il corso sulla faccia della terra.." Gesù

Se è vero che Gesù compiendo l'opera della Redenzione non ha potuto illustrare le conoscenze del vivere nel dv perchè non c'erano le condizioni oggettive, adesso lo ha fatto però noi dobbiamo sempre pensare che per entrare pienamente in questo mondo ci deve essere lo spogliamento totale della volontà umana.

"..Dunque, per fare che nella mia Chiesa potesse aver vita questo vivere nella mia Volontà, dovevo fare la scala, scendere più in basso, scegliere fra loro una creatura, dotarla delle grazie sufficienti e farmi strada nell’anima sua, per svuotarla di tutto. Facendole capire il gran male della volontà umana, in modo da aborrirla tanto da scegliere la morte anziché fare la sua volontà..." Gesù (parlando di Luisa)

Su questo punto che non dobbiamo mai dare per definitivamente acquisito perchè la nostra volontà umana risorge più forte di prima. Tutte le volte che troviamo l'occasione di mortificare la nostra volontà anche nelle cose più piccole anche nelle sciocchezze (se noi possiamo fare la volontà di un'altra persona anzichè la nostra è sempre meglio). Es: si deve fare una riunione organizzativa per una cosa? Uno dice A, uno dice B e l'altro dice C. Se io sono quello che ha detto A è un'ottimo segno - seppur ho detto A - se nel mio cuore mi uniformo a quello che ha detto B o C perchè è un modo per mortificare la mia umana volontà. Più ci esercitiamo meglio è. Sicuramente per chi vuole vivere in questo mondo, la Grazia di Dio dissemina la nostra giornata di occasioni nelle quali possiamo dire No alla volontà per avvicinarci verso questo grado alto di spogliazione da essa perchè altrimenti non è possibile vivere perfettamente dentro la volontà divina.

"..Ora, con l’aver scelto una creatura che apparentemente non ha gran disparità con loro, prenderanno coraggio e trovando gli insegnamenti, il modo e conoscendo il gran bene che c’è nel vivere nel mio Volere, lo faranno proprio e così le pure gioie della Creazione ed i nostri innocenti trastulli non saranno più spezzati sulla faccia della terra e anche se fosse una sola per generazione a vivere nel nostro Volere, sarà sempre festa per Noi e nelle feste si fa sempre più sfoggio e si è sempre più largo nel dare..." Gesù

Se l'ha vissuta Luisa posso viverlo anch'io. E così nella misura in ciò accade le gioie i trastulli si moltiplicheranno. Una per generazione è una mosca bianca. Capiamo che nella risposta che deve essere libera e volontaria c'è in gioco la nostra felicità e (in un certo senso ma vero) anche la gioia di Dio. E quando la via della dv entra perfettamente nella nostra anima, le nostre debolezze saranno superate, le miserie del peccato d'origine saranno vinte, avremo una tale forza nell'anima (dice Gesù) da assopire i mali della natura e sostituirli con dolce incanto dei beni divini. Son promesse e non favole e chimere.

"..Perciò non voler investigare nulla di ciò che faccio, ma riposati sempre sicura nella mia Volontà.” Gesù

Molte cose che Nostro Signore fa noi non le comprendiamo anche in riferimento a tante situazioni attuali. Le opere dell'Altissimo non sono investigabili - ma investigare su di esse non ci deve interessare. Non ha senso. Ci deve occupare ciò che senso ha e ciò che può produrre del bene in noi e fuori di noi. Tipo riposarsi nella dv (questo lo possiamo fare) e per questo vale la pena spendere tempo, energie e atti di volontà. Per quello che non è alla nostra portata non ha senso spenderci energie anche perchè Dio non vuole che l'uomo si stanchi ad investigare ciò che Lui fa. Non deve rendere ragioni e spiegazioni a noi. Nostro compito è aderire sempre più meglio ai suoi voleri. La Madonna nelle apparizioni chiede di convertirsi e pregare e al resto ci pensa Nostro Signore. Manda avanti i suoi disegni sapendo bene ciò che fa. Quello che fa non manca di giungere a compimento e destinazione, basta che capisca Lui. Occupiamoci delle cose che sono alla nostra portata.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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