venerdì 31 maggio 2013

Wassily Kandinsky (2° parte) e l'astrattismo

Ciao a tutti

Seconda ed ultima parte su Kandinsky...ho finalmente trovato la cartella con le foto e di conseguenza posso postarle tranquillamente

Chiesa a Murnau



I riferimenti, alla realtà esterna, diventano sempre più difficili..."quest'opera si presenta come un giocoso scarabocchio infantile eseguito di getto per fissare sulla carta l'impulso creativo". Kandinsky si affida esclusivamente ai segni e ai colori il compito di trasmettere un'emozione senza descrivere nulla di reale. Il pittore usa il blu e il rosso, il primo come colore freddo che tende a contrastare, bloccare il movimento espansivo del secondo mentre il rosso tende ad espandersi. La composizione ha un'andamento circolare, dinamico con emozioni allo stato puro. "più è cupo (il blu)più è spirituale e più risveglia in noi il desiderio dell'eterno". Nel 1912 Kandinsky scrive "lo spirituale dell'arte" dove il pittore espone le sue teorie sul colore e sullo stretto rapporto che lega opera d'arte e dimensione spirituale.

Per l'artista il colore ha 2 effetti sullo spettatore: fisico e psichico. Il primo è superficiale e di breve durata e non incide molto mentre il secondo produce una vibrazione spirituale attraverso il colore e raggiunge l'anima. Il colore ha una dimensione, un suono, un'odore e un sapore e produce una sintesi di sensazioni.

Il Rosso: è un colore caldo, vitale, energetico ed è associato al quadrato e alla tuba (come strumento musicale)

Il Blu: colore profondo, spirituale, associato al cerchio e al violoncello

Giallo: colore folle (vedi Van Gogh), irrazionale e come strumento musicale è associato al triangolo e alla tromba

Verde: fa annoiare, opulenza e compiacimento. E' associato al violino.

Improvvisazione 26 (1912)



Anche con questo quadro, il pittore mantiene un legame associativo con la realtà dato che la macchia in rosso in basso a destra sembra una una figura.

Con l'Arco Nero (1913) invece cessano i legami con la realtà e i segni/colori sono totalmente autonomi e privi di aggancio alla realtà



I titoli delle opere di Kandisnky sono riprese dal linguaggio musicale ed indicano uno stretto legame tra la pittura e la musica dato che Kandinsky era amico di Arnold Schoenberg il quale ha rivoluzionato la musica con la dodecafonia (musica atonale che non cerca più l'armonia). Per Kandinsky i suoi corrispondono a i colori e i colori a dei suoni.Lui è sempre stato un'artista (come altri tipo Klee) che ha cercato un legame tra la pittura e la musica e le cui opere (come molti altri) hanno dei ritmi musicali. "Il colore è il tasto del pianoforte, l'occhio il martelletto, l'anima è il pianoforte dalle molte corte" diceva il pittore.

Kandinsky distingue tre tipi di opere: impressioni, improvvisazioni e composizioni (tutti titoli presi dal linguaggio musicale). Le impressioni mantengono ancora un legame con il mondo esterno (tipo il quadro "concerto")



Le improvvisazioni invece esprimono il mondo interiore dell'artista con una genesi immediata, improvvisa, veloce e d'impulso. Ed infine una composizione è molto più articolata (rispetto all'improvvisazione) avendo un lento processo creativo rielaborato a lungo.

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