mercoledì 22 maggio 2013

Umberto Boccioni (seconda ed ultima parte)

Ciao a tutti!

Seconda ed ultima parte su Umberto Boccioni.



Umberto Boccioni (UB) dipinge un trittico (tre quadri) intitolato "gli stati d'animo" nel 1911 dopo un viaggio a Parigi dove UB conosce le opere cubiste di Picasso, di Georges Braque e sopratutto di Robert Delaunay che inventa il cubismo orfico (da Orfeo, quello di Euridice) il quale dipinge una serie di quadri dedicati alla torre Eiffel nei quali offre una visione dinamica e molto colorata a differenza del cubismo statico di Picasso.



Il soggetto del quadro di UB degli stati d'animo sono i diversi stati d'animo al momento del congedo. Il quadro centrale (il primo postato) è ambientato nella stazione di Milano e rappresenta una locomotiva (vedi numero di serie). Questa idea di scrivere il numero si ispira al cubismo di Picasso che scrive numeri e lettere per dare concretezza all'immagine. Il quadro di Boccioni mostra una locomotiva che squarcia lo spazio, genera linee ondulate che determinano il movimento. Le figure che si salutano (verdi) rese mediante una compenetrazione dinamica si fondono l'una con l'altra e sullo sfondo possiamo vedere un traliccio (o più) che rappresentano la modernità. D'altra parte i disegni del treno e della stazione erano già stati realizzati da Turner (Pioggia, Vapore e Velocità) e da Monet (stazione di saint-lazare).

Quelli che vanno



A sinistra del trittico, questa scena è ambientata sul treno mentre le case scorrono dal finestrino e le teste dei passeggeri sono scomposte secondo la sintassi cubista. La stesura del colore è fatta da pennellate dinamiche, frammentate che sono traiettorie dinamiche di movimento. L'ultimo quadro del trittico è " quelli che restano"



Le figure sono tristi, il quadro è dominato da toni freddi (verdi ed azzurri) in modo da comunicare malinconia. Il movimento delle persone sembra lento, faticoso e pesante imprigionato nelle pennellate verticali come delle sbarre di colore che imprigionano le figure. Le figure del quadro si muovono comepentrando con il volume delle case.

ATTENZIONE! QUESTA PARTE QUA SOTTO NON E' NEL PROGRAMMA!!!!!

Ritratto della madre di Umberto Boccioni (a confronto con quella di Picasso)



I volumi della testa di sua madre (quella a sinistra e più colorata) sembrano espandersi nello spazio e si fondono con le case mentre il disegno di Picasso è però più statico.

Elasticità



Figura del cavallo, cavaliere e l'ambiente con i soliti tralicci, compenetrazione ottenuta attraverso il movimento

RIPRENDE LA PARTE NEL PROGRAMMA

Dinamismo di un calciatore



In questo quadro, Umberto Boccioni sfiora l'astrazione. La figura del calciatore è scomposta in piani plastici e aerodinamici e l'immagine è ripetuta più volte diventando più lontana dell'immagine realistica.


Boccioni Scultore

Forme uniche della continuità dello spazio



Forme uniche della continuità dello spazio, è un'uomo che cammina a grande velocità e che fende lo spazio il cui corpo si trasforma sotto l'azione del movimento e si scompone in piani aerodinamici attraverso i quali il corpo si apre allo spazio. UB si ispira nella resa del movimento ala Nike un capolavoro originale della scultura ellenistica. UB si ispira alle opere di Medardo Rosso che riconosce come suo predecessore il quale ha lavorato sopratutto la cera per le sue sculture e i contorni delle sue opere sembrano perdersi fondendosi con l'ambiente circostante.

Bambino alle cucine economiche



ATTENZIONE! -------------------------------- NON NEL PROGRAMMA

Sviluppo di una bottiglia nello spazio



La bottiglia (opera a destra) si espande nello spazio dinamicamente mentre a sinistra c'è la faccia di sua madre con in testa una casa per via della compenetrazione dinamica futurista (la casa entra nella testa della madre - il tram entra nelle case e le case si gettano sul tram)

Alla prossima...con Giacomo Balla!

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