giovedì 28 marzo 2013

Vincent Van Gogh - periodo a Saint Remy

Ciao a tutti! Ultimi appunti su Vincent Van Gogh

Avevamo lasciato Vincent, nei post precedenti, in preda a crisi psicologiche e deciso a ricoverarsi nella clinica di Saint Remy...

Il periodo di cura si svolge dall'aprile del 1889 al 1890 SV:"il colore è l'unico modo di lottare contro le mie allucinazioni ed angosce". La pittura si dimostra l'antidoto alla sua sofferenza SV "credo che la pittura aiuterà a guarirmi". In questa clinica, Vincent dipinge con un ritmo frenetico realizzando 4/5 quadri al giorno per un totale di più di 200 quadri nonostante le frequenti crisi. SV "soffro di allucinazioni visive ed auditive intollerabili che mi provocano l'orrore per la vita". Uno dei quadri che dipinge è notte stellata.



Questo quadro è un grido d'angoscia come l'urlo di Munch (1893). Queste sono due opere che possono essere considerate come precedenti diretti dell'espressionismo. La pittura è visionaria e apocalittica che incombe sul paesino di Saint Remy. Rappresenta un cielo che è percorso da un'energia cosmica, un movimento ondulatorio che riflette il suo stato d'animo e tormento esistenziale. La luna e le stelle racchiuse in un'alone che imprime dinamismo vorticoso.

SV (Scrive Vincent): "ho un terribile bisogno della religione.......allora esco di notte per dipingere le stelle".

ATTENZIONE!!! GLI ULIVI NON SONO NEL PROGRAMMA!!!



Gli ulivi sono fatti con un segno contorto e tutta la scena sembra scossa da un movimento tellurico che rappresenta la situazione della sua anima. I colori poi sono visionari. La stesura è violenta e gestuale usato con forza e con rabbia

RITORNIAMO NEL PROGRAMMA

Poi Vincent si trasferisce ad Auvers nell'aprile del 1890 quando le sue condizioni migliorano e il pittore vuole lasciare Saint Remy dato che "penso che al Nord guarirò presto". Nella pittura di Vincent i cipressi rappresentano la morte mentre il giallo rappresenta la vita.



la casa in cui alloggia



Pissarro consiglia Theo (il fratello di Vincent) di far seguire Vincent da un suo amico medico, il dottor Gachet che abita ad AUVERS a nord di Parigi e nel maggio del 1890 va a vivere nella locanda dove rimane per pochi mesi

ATTENZIONE!!! Il ritratto del dottor non è nel programma



Il medico però non conquista la fiducia di Vincent in quanto il dottore si dimostra più appassionato di pittura che di medicina. I colori di Vincent esplodono sulla tela preannunciando la pittura selvaggia (il movimento FAUVE) a causa della violenza con cui queste persone stendono il colore sulla tela. Vincent realizza ancora il quadro Campo di Grano con i Corvi (i quali vengono aggiunti all'ultimo). Quest quadro è considerato un testamento spirituale dell'artista. Il disegno (Campo di Grano con i Corvi) rappresenta uno scenario desolato (e sinonimo di solitudine) mentre il cielo è scuro, tempestoso (presagio di morte). Le 3 strade che si dirigono in 3 direzioni diverse rappresentano il destino dell'uomo. Le due laterali si perdono nel nulla e la centrale conduce alla morte.



Ultimo dipinto di Van Gogh



Dopodichè Vincent si spara nei campi. Ma non muore subito e ha la possibilità di tornare a casa dove muore assistito dal fratello Theo (che morirà dopo 6 mesi). Vincent deve molto a suo fratello Theo che lo ha sempre aiutato e si pensa che il fratello sia morto di crepacuore.

I due adesso sono sepolti assieme nel cimitero di Auvers

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