mercoledì 1 marzo 2023

Ciò che Dio si aspetta da noi

Bellissima lezione di Gesù sull'infinità dell'amore con cui Dio ama la creatura e sul ruolo centrale del libero aribtrio, con cui ogni uomo può e deve scegliere se, come e quanto corrispondere a questo amore. Chi non vi corrisponde, manda in delirio le Persone Divine e le addolora immensamente. Libro di Cielo 28, 9 Novembre 1930, Mercoledì 22 Giugno 2022

9 Novembre 1930 Differenza tra l'amore creato e l'amore creante. Dote con cui Dio dotò la creatura. Esempio.

Bellissimo brano oltremodo adatto al mese di Giugno - mese del Sacro Cuore ed adatto alla vigilia del Sacro Cuore di Gesù (giorno in cui cade la meditazione); il don dice che potremnmo chiamare tale festa giorno del cuore non amato perchè il Cuore di Gesù è una manifestazione sensibile dell'infinito amore divino che non potrebbe darci di più e di fronte a questo abisso...figuriamoci che di fronte a questo amore appassionato (cosa ha fatto sulla croce? Quando si è fatto aprire il cuore sulla croce? ecc.. - cosa avrà provato la Madonna?).

Ad avviso del don c'è un passaggio centrale non riflettuto mai abbastanza, più il tempo passa e più vicende il don conosce, più si rende conto di quanto ciò che Gesù dice è fondamentale, decisivo e di più...

".. insomma dotammo l'uomo di tutte le nostre qualità divine, gli demmo il libero arbitrio affinché potesse mettere a traffico la nostra dote, ingrandendola sempre più a seconda che più o meno cresceva, mettendo anche degli atti suoi nelle nostre stesse qualità divine, come compito di lavoro che riceveva per conservare ed ingrandire la dote da noi data..." Gesù

Se uno riflettesse, meditasse ed agisse di conseguenza seguendo queste parole avrebbe una grande vita. 1) Dio crea e dota l'uomo di qualità divine - non soltano nell'ordine della grazia, ma le qualità divine raggiungono anche l'ordine della natura. Noi abbiamo un'intelletto che è una pallida e lontanissima immagine dell'intelletto divino. L'intelletto ci è stato dato perchè lo facciamo funzionare e non perchè lo faccio sragionare ma impariamo a farlo funzionare bene ed ecco perchè c'è un dono dello Spirito Santo chiamato dono dell'intelletto che significa: quanto più stai in grazia, quanto più l'intelletto funzionerà meglio e sarà abilitato in modo soprannaturale a comprendere bene le cose che è una cosa fondamentalissima su Dio, sulle vicende che accadono, il discernimento dei segni dei segni dei tempi...Gesù ci raccomanda di stare attenti ai falsi profeti, dai loro frutti li potete riconoscere (Vangelo)...chi non ha l'intelletto che funziona bene questa cosa non la fa e cade nelle mani di queste persone schifose. Il diavolo non viene a tentarci cosi com'è perchè altrimenti scapperemmo tutti ma viene in vesti d'agnello e viene anche come veste di seduttore. E l'intelletto non può farlo funzionare nessuno al posto nostro, io non posso stare 24h ore al giorno in contatto con il mio padre spirituale. Noi ci rendiamo conto di cosa sta succedendo nel mondo e nella Chiesa? E che cosa sta accadendo? Tu capisci cosa sta accadendo nella tua esistenza e di come il Signore ti sta parlando? Cosa ti sta suggerendo? Quali percorso ti sta suggerendo? Quali percorsi vorebbe che tu facessi....quali porte ti sta chiudendo e quali ti sta aprendo. Il libero arbitrio è la capacità di scegliere tra il bene e il male, la libertà è la possibilità e capacità di scegliere tra beni diversi, è quella di cui ci parla Gesù (la Verità ci farà liberi), usare la libertà per fare il male è pazzia allo stato puro. Assecondare la nostra volontà umana è una cosa da pazzi ed imbecilli che si potrebbe fare. Chi fa questo qua si condanna a soffrire tantissimo senza merito - dice la Madonna. Soffrire tanto senza merito e anzi peggiorando attraverso queste cose. Chi sarebbe così folle da farlo? E pure lo fanno quasi tutte le persone.

"..mettere a traffico la nostra dote,.." Gesù

Stesso discorso simile per la parabola dei talenti, trafficare i talenti. Quelli che si industriano per fare fruttare le cose. Abbiamo doni di grazia, di natura ecc... non fa niente se tu non hai doni particolari, io devo mettere a frutto la dote mia e tu la tua. Ma questo non avviene in automatico, non si fa da solo, ma dobbiamo metterci del nostro. Le parabole dei talenti e delle mine sono chiarisse.

"..ingrandendola sempre più a seconda che più o meno cresceva,.." Gesù

Quanto più tu cresci in grazia, quanto più tu metti a frutto queste cose. Chi ne ha avuto 5 talenti ne riceve altri 5 ecc.. e questo si fa mettendo degli atti nostri, fare atti nella dv.

"..come compito di lavoro che riceveva per conservare ed ingrandire la dote da noi data..." Gesù

Ma io e te, che campiamo a fare? Un cristiano campa per crescere sempre di più nell'uso del libero arbitrio e crescere sempre di più in santità, per mettere a frutto i beni che ha ricevuto, per amare il prossimo e il Signore.. certo che dobbiamo mangiare, ecc.. l'asse della nostra vita è questo e il lavoro di un figlio di Dio non è la stessa cosa di chi non è un figlio di Dio. La giornata di un Figlio di Dio non è la stessa cosa di chi non la vive in questo modo. Il resto meditiamocelo noi.

Questo brano parte da questo silenzio profondo di Gesù, Luisa senza nessuna sua colpa (che aveva conosciuto manifestazioni straordinarie) si trova spesso senza la presenza di Gesù sensibile, nella Mistica città di Dio di Maria d'Agreda si legge una cosa che pochi sanno, che la Madonna da quando entrò nel tempio fino a quando uscì visse un'aridità spirituale. Per una persona che sta così - santa Teresa di Gesù Bambino, prima di morire visse un periodo di buio, e soffrì tantissimo di dolore e anche Luisa si lamenta.

"Vivo tra continue privazioni del mio dolce Gesù, ah! senza lui, non trovo il mio centro dove prendere il volo per riposarmi, non trovo la guida di cui possa fidarmi, non trovo Colui che con tanto amore facendomi da Maestro, mi dava le lezioni più sublimi, le sue parole erano piogge di gioie, d'amore, di grazie sulla povera anima mia. Ed ora tutto è silenzio profondo... Vorrei che il Cielo, il Sole, il mare, la terra tutta, si sciogliessero in lacrime per piangere Colui che più non trovo e che non so dove ha rivolto i suoi passi. Ma ahimè nessuno me lo addita, nessuno si muove a pietà di me! ..." Luisa

Sembrano le parole del Cantico dei Cantici. Sicuramente anche la Madonna ha vissuto qualcosa del cantico dei cantici dove l'amata chiede dov'è l'Amore.

Gesù, nella sua lezione, sta dicendo a Luisa che sì che lei non Lo vede più ma guarda che tu sei infinitamente circondata (e anche noi), e questa la si capisce quando la si vive, sentirsi particolarmente amati anche quando non c'è una particolare ridondanza di questro, è una sensazione di amore soffusa, ti ricolma di beni, sta attento ai dettagli della tua vita....Dio lo fa con tutti, alcuni se ne accorgono e altri no. Spesso ci si ritrova sorpresi e ci si domanda: non è che farò un pensiero cattivo ma mi sembra che tu (Dio) stia a pensare a me anche in queste cose così piccole, ma è così, perchè una volta può essere coincidenza, due ecc... ma alla fine ti arrendi. C'è una bella canzone che si chiama sorprendimi, chi vive davanti a Dio ha una sorpresa ininterrotta, chi vive davanti a Dio le sorprese sono continue, dobbiamo farci attenti. O non te ne accorgi o mi sto sottraendo alla sua azione, se mi tappo dentro casa e chiudo tutte le finestre le sorprese non arrivo e questo chiama in causa il nostro libero arbitrio..cosa ne stiamo facendo del nostro libero arbitrio? Il Signore degli anelli, c'è Gandalf che risponde a Frodo dicendo: ci sono delle cose che vengono decise ad alti livelli, le nostre missioni vengono scelte dal Cielo ma c'è una cosa che noi e solo noi possiamo fare: a noi spetta il buon uso del tempo che ci è stato dato. E' tutto qua.

Non diamo a Dio il dolore di non vedersi riamato, il nostro piccolo amore è nullo in confronto al Suo.

"Figlia mia, coraggio, se tu dici d'amarmi, capirai che il mio amore non ha termine e perciò amo la creatura con amore infinito ed insuperabile. Ma che differenza c'è tra l'amore creato e l'amore creante? Un’immagine di differenza te la dà la Creazione. Guarda il Sole, con la sua luce ed il suo calore riempie il tuo occhio, investe tutta la tua persona, eppure quanta luce tu prendi? Pochissima, appena un'ombra della sua e quella che è rimasta della luce del Sole è tanto vasta che può investire tutta la terra, simbolo del tuo piccolo amore creato, perché per quanto ti senti riempita fino all'orlo, è sempre piccolo. L'amore del tuo Creatore più che sole resta sempre immenso ed infinito e, primeggiando su tutto, porta la creatura nel suo trionfo d'amore, facendola vivere sotto la pioggia continua del suo amore creante. Un altro simbolo è l'acqua, tu la bevi, ma quanta mai ne bevi, in confronto all'acqua che esiste nei mari, nei fiumi, nei pozzi, nelle viscere della terra? Si può dire pochissima e quella che resta simboleggia l'amore creante, che in virtù propria possiede mari immensi e sa amare con amore immenso la piccola creatura...." Gesù

Ma Dio vuole questo piccolo amore.

"..Anche se è piccolo l'amore creato, paragonato all'amor creante, pure vogliamo questo piccolo amore, anzi lo sospiriamo, lo agogniamo e quando non ce lo dà, andiamo in delirio..." Gesù

Nella dv possiamo dare gioie immense a Nostro Signore, possiamo costruirgli una torre nella quale lo rinchiudiamo e non gli facciamo vedere gli orrori che si vedono sul Pianeta Terra. Meditazione passata. O possiamo mandarlo in delirio. Dio in sè stesso è intoccabile altrimenti non sarebbe Dio ma considerando il suo rapporto esterno con la creatura...se la creatura non riama il Creatore converte la gioia in dolore.

"... Più che padre amiamo la creatura e tutta la nostra felicità è nell'essere riamati; e se non ci ama, se potesse convertirebbe in dolore la nostra Paternità. Perciò figlia mia, quanto più ci ami, tanti doni in più mandi al tuo Padre Celeste, i quali ci sono tanti graditi, perché frutti delle nostre proprietà divine, date con tanto amore dal tuo Creatore." Gesù

Noi siamo creati per conoscerlo, amarlo, servirlo e goderne nell'altra vita. Tocca a noi scegliere, la vita nella dv è l'esaltazione massima del libero arbitrio, se tu vai in bene è una grande vita e se tu vai male sono dolori qua e dopo.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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