giovedì 23 marzo 2023

Il tuonare del "ti amo"

Gesù spiega a Luisa come il "ti amo" sia tuono e fulmine che squarcia il Cielo e che consola immensamente le Sue pene. Attraverso il "ti amo" si danno al Signore respiri di sollievo. La Divina Volontà deve diventare principio, mezzo e fine di ogni azione. Libro di Cielo, Volume 29, 4 Aprile 1931, Lunedì 25 Luglio 2022

4 Aprile 1931 Il ti amo è tuono, la Divina Volontà è Cielo, l'umanità nostra è terra. Le pene del Cuore di Gesù. Scambio di vita. La Divina Volontà principio, mezzo e fine.

Il brano è molto bello, profondo ed articolato, speriamo di riuscire a focalizzare qualche punto fondamentale per la nostra meditazione.

Continua il mio abbandono nelle braccia della Santissima Volontà Suprema e sebbene mi senta sotto le dense nubi di amarezze inesprimibili, le quali mi tolgono il bello della luce Divina e tanto che se la sento sta dietro le nubi, eppure come dico il mio ti amo e faccio i miei atti nel Fiat, si forma il tuono che, sprigionando il lampo, squarcia le nubi e da quegli squarci entra la luce fulgida nell'anima mia e mi porta la luce della verità che Gesù vuole manifestare alla sua piccola creatura. Mi sembra che quanto più ripeto il mio ti amo, tanto più spesso tuono e lampeggio e questi lampi, squarciando le nubi, feriscono il mio Sommo Bene Gesù, il quale, ferito, mi manda la sua luce come foriera della sua visitina alla sua figlia amareggiata...." Luisa

Abbiamo iniziato con i tuoni e lampi, qui chiaramente soprannaturali e questi tuoni e lampi si sprigionano dai nostri TI AMO che diciamo al Signore nella dv, lampi che squarciano le nubi. E' bellissima questa immagine usata da Luisa, pensiamo ai fulmini e ai lampi. Il fulmine è una scarica elettrica bella e massiccia che porta un bagliore improvviso e poi c'è il botto dopo il fulmine, è un fenomeno che colpisce la vista e l'udito. Questi sono metafore ma è chiaro che Gesù ispira a Luisa di scrivere queste cose perchè i nostri TI AMO ed atti d'amore - il don esorta sempre a scatenare la nostra fantasia - domanda posta al don: ma con questi giri che dobbiamo fare? Non ci stanno delle regole ferme e fisse (risponde il don), il mondo della dv è il mondo dell'amore, la quintessenza della sostanza divina e che si attribuisce per appropriazione al Padre, ci rivolgiamo al Padre diciamo che sia fatta la Sua Volontà, l'amore che opera attraverso il volere. Questo volere fa mettere in moto un fiume d'amore, anche le cose che a noi sembrano manifestazioni di severità, di giustizia ecc.. dietro c'è sempre l'amore, è difficile coglierlo. Da che cosa può essere richiamato o attirato o scosso? Nella terra c'è qualche lampo di luce che sono i nostri ti amo. Il Ti Amo nella dv - preghiamo lo Spirito Santo che ci aiuti - la nostra fantasia deve stancarsi per fare delle manifestazioni d'amore...esempio del don: sto guardando un'oggetto, io (fondendomi nel dv) posso mettere il mio ti amo in ogni atomo di quell'oggetto perchè in quel ti amo voglio ringraziarti per quell'oggetto bello che è stato fatto grazie a te (gli atomi sono di Dio, c'è la laboriosità umana che è un riflesso della perfezione divina ecc...) ma se io metto un ti amo in ogni atomo nella dv, nella dv...quanti atomi ci sono un'oggetto? Soltanto se il ti amo si moltiplicasse per gli atomi dell'oggetto, sarebbe una cascata pazzesca, altro che uragano o tempesta. Qui parliamo di trilioni di fulmini o botti rimanendo negli atomi, quindi quando dico ti amo (Gesù) nella dv io porto dentro ogni atomo tutto l'amore di tutto ciò che è, è stato e sarà a partire dalla Santissima Trinità stessa e ci rendiamo conto che botto che arriva? E' così. Qual'è il momento migliore per scatenarsi con i ti amo e sorprendere Gesù? Facciamo che Gesù voglia essere sorpreso, abbiamo fatto la comunione, ma che facciamo quando abbiamo Gesù dentro la bocca? Come lo vivi quel momento? Appena entra Gesù...che fai? Lo sorprendi Gesù? Una larga parte della vita nella dv è una vita d'amore, partono tuoni e fulmini o Gesù vede un deserto? Siamo anime aride? Certi momenti sono ottimi per fare i giri...che cosa vede Nostro Signore? Le cose che ti puoi inventare tu o te, stai tranquillo se lasci scatenare il tuo cuore senza limiti ti accorgerai che un giorno (non subito) che quello che ti sei inventato te non se l'è inventato nessuno. Nostro Signore, creando te - nella sua Onniscenza - ha creato qualcosa di unico e specifico e particolare e non ci sarà un'altro uguale e il rapporto d'amore che può avere con te sia in Terra che in Cielo non ce l'avrà con nessun'altro. Ciò funziona sia in ingresso, Dio si manifesta a noi in modo personale, prova a pensare, sicuramente c'è stata qualche circostanza, queste sono cose normalisse che il Signore fa con tutte le anime solo che quasi nessuno si mette in condizione di accorgersene e poi bisogna vedere il ricambio...che cosa dai per ricambio al Signore. Che ti inventi?

"..Onde mentre mi trovavo in questo stato, il mio amato Gesù è venuto in uno stato compassionevole ed afflitto, aveva le braccia spezzate per offese gravi ricevute e, gettandosi nelle mie braccia, mi ha chiesto aiuto in tante pene, io non ho saputo resistere e mentre l'ho stretto fra le mie braccia mi son sentita comunicare le sue pene, ma tante da sentirmi morire. Quindi sono caduta nell'abisso del mio stato doloroso. Fiat!... Fiat!... Però il pensiero di poter sollevare Gesù con le mie piccole pene mi dava la pace..." Luisa

"..Ma sai tu chi mi ha tirato nelle tue braccia per chiederti aiuto nelle mie pene? Il continuo tuonare del tuo ti amo che, lampeggiando, mi ha spinto a venire a gettarmi nelle tue braccia per chiederti ristoro..." Gesù

Non ci vuole la scienza infusa per capirlo, ma il cuore di Gesù nell'attuale contesto sociale, politico, ecclesiale, ecc... nel contesto di oggi ha motivi per rallegrarsi o per stare sanguinante? Il don crede che sia una domanda retorica. E di fronte a tante cose cosa possiamo fare? Noi abbiamo sempre il pensiero della soluzione del problema, la quasi totalità dei problemi che ci sono in giro, non sono risolvibili dal singolo, te lo scordi proprio, ma una cosa molto importante è consolare Gesù e soffrire con Lui. Gesù ha bisogno che qualcuno soffra con Lui, un grande amico o amica è una persona con la quale non solo condividi i dolori perchè glieli dici ma sono dolori condivisi - il dolore tuo è mio e viceversa e questo vale anche per Gesù. E ti pare una poca cosa essere una compagnia per Gesù? Tante cose brutte che accadono, prima che facciano soffrire Gesù, non si possono vedere tante cose rimanendo indifferenti o ci si anestetizza mettendo la testa sotto la sabbia. Questa è una debolezza umana umanamente comprensibile ma la cosa migliore da fare è prendersi questi dolori che sono di Gesù e condividerle e dargli un respiro di sollievo.

"..Son tante le mie pene che, non potendo sostenere l'acerbità, vado trovando chi vuole accettare qualche piccola particella di queste pene, per avere un respiro di sollievo e quando la trovo me la tengo tanto cara, che non so lasciarla mai più, né mi sento più solo, ho a chi far comprendere le mie pene, a chi confidare i miei segreti ed a chi versare le mie fiamme d'amore che mi consumano. Perciò spesso ti chiedo che accetti parte delle mie pene, perché sono tante; e se non vado ai figli miei a chiedere sollievo, a chi devo andare?.." Gesù

Pensa un pò, se un giorno, andando dall'altra parte il Signore ci dica: figliolo/a tu sei vissuto in un tempo peggiore del diluvio, ma tu lo sai figlio/a mia che tu mi hai fatto respirare? Dovunque mi giravo vedevo orrore, morte, ingratitudini, ecc... vedevo la mia Casa diventata una spelonca di ladri ecc.. e grazie a te qualche volta ho respirato. Solo sentirsi dire una cosa del genere, sarebbe già una beatitudine averla fatta e Gesù dice:

".. e se non vado ai figli miei a chiedere sollievo, a chi devo andare?.." Gesù

Capiamo cosa significhi una scelta del genere? Come la consacrazione Totus Tuus? Che tu dedichi la tua vita alla Madonna, come schiavo d'amore, ma questo significa che se la Madonna gradisce una cosa tu questa cosa la devi fare, non puoi non farlo - anche se non ne hai voglia e se ti costa esteriore o interiore. O altrimenti non la fare questa consacrazione. Se la Madonna non può contare sui suoi schiavi d'amore, su quelli che gli hanno offerto tutto - questa consacrazione non può essere una chiacchera e devono seguire i fatti. Se la Madonna non trova corrispondenza dai suoi schiavi a chi la va a chiedere queste cose? Vivendo in tempi peggiori del diluvio, alcune cose che un tempo erano normali, erano l'abc adesso sono diventate cose da pazzi, da esaltati ma sarebbe roba che 70 anni fa era assolutamente normale.

"Figlia mia, metto la mia Divina Volontà nell'anima tua come principio di vita, dalla quale scenderanno tutti gli atti tuoi, come da un sol punto, che diffondendosi in tutto l'essere tuo, nell'anima e nel corpo, ti faranno sentire la vita palpitante del mio Voler Divino in te, il quale nasconderà in se stesso, come dentro un sacrario, tutti gli atti tuoi, come seguito dal suo principio Divino. Ora col tenere la mia Divina Volontà come principio resterai tutta ordinata nel tuo Creatore e riconoscerai che ogni principio viene da Dio e ci darai la gloria ed il contraccambio dell'amore di tutte le cose create, che sono uscite dalle nostre mani creatrici. Col far ciò abbraccerai l'opera della Creazione, della quale fummo il principio, la vita e la conservazione di essa..........

Dal principio passerai al mezzo: tu devi sapere che l'uomo, sottraendosi alla nostra Volontà Divina, disconobbe il principio, si disordinò e restò vacillante, senza appoggio, senza forza, ad ogni passo si sentì spinto a cadere come se sentisse mancare il terreno sotto i piedi ed il Cielo sul capo in atto di scaricare sopra di lui una fiera tempesta. Ora ci voleva un mezzo per raffermare la terra e far sorridere il Cielo. Ed ecco la mia venuta sulla terra come mezzo per riunire Cielo e terra, Dio e l'uomo.

Ora se c'è il principio ed il mezzo, ci dev'essere il fine; fine dell'uomo è il Cielo e per chi ha la mia Divina Volontà come principio, tutti i suoi atti scorrono nel Cielo, come fine dove deve giungere l'anima sua e come principio della sua beatitudine che non avrà mai fine...." Gesù

Quando noi operiamo nella dv avvalendoci di quel principio attivo che è principio di vita, la vita si diffonderà nell'anima e nel corpo, la percepirai. Il mezzo, la dv è un mezzo di redenzione e salvezza. Gesù ha redento il genere umano, chi tiene la dv abbraccerà l'opera della Redenzione e gli darà il ricambio dell'amore - i giri nel Fiat redimente, operazione che si fa nelle Ore della Passione. Si prendono tutti i beni e si dà il ricambio della gloria - pensiamo alla 7° o alla 19° ora. Le ore della Passione non sono cose dette tanto per dirle, perchè se uno dà un bacio a Gesù facendo le ore della Passione, quello gli arriva e se uno ha un crocifisso a portata di mano, e quando - ad avviso del don - (magari sta da solo) accompagna quella cosa con il gesto, al Signore gli arrivano due baci. La cosa principale sono le operazioni spirituali ma se ci aggiungiamo la dimensione corporea sarebbe migliore. E il fine della dv è il Cielo, più atti facciamo, più grande sarà la nostra beatitudine, più camminiamo sparati verso il Cielo e ci staremo alla grande. Tanto maggiori saranno gli atti nella dv, maggiore sarà la beatitudine che godremo in Paradiso.

"..E se tu avrai la mia Divina Volontà come fine, mi darai la gloria ed il contraccambio dell'amore perchè ho preparato una Patria Celeste alle creature, per loro felice soggiorno. Perciò sii attenta, figlia mia, ed io suggello nell'anima tua la mia Divina Volontà come principio, mezzo e fine, la quale ti sarà di vita, di guida sicura, di sostegno e ti condurrà fra le sue braccia alla Patria Celeste." Gesù

Qui in terra dobbiamo investire per il Paradiso, diamo sollievo a Gesù. Investiamo alla grande sulla Vita Eterna che è l'unica cosa sensata da fare, qua noi siamo di passaggio, sono così studipi quegli esseri umani che vivono solo delle cose della terra e per la terra perdendo l'unica occasione che abbiamo per crescere in grazia, meriti e un giorno a Dio piacendo in gloria.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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