giovedì 19 settembre 2019

Inauditi prodigi del Divin Volere

Le prerogative singolari che ebbe la Divina Maria per essere scelta da Dio per la sua unica missione. Gesù rivela la terribile asprezza della sua agonia nel Getsemani e come la Madonna concorse ad aiutare Gesù a non morire sotto il peso di tante aspre pene. Fu il prodigio della Divina Volontà a rendere possibile tale operazione. I prodigi del Divin Volere non si possono numerare né calcolarne il valore (Volume 13, 27 Ottobre e 19 Novembre 1921). Meditazioni del sabato, giorno che la Chiesa dedica alla Madonna, tratta dai brani dedicati alla Divina Maria del Libro di Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta, Sabato 15 Giugno 2019

27 Ottobre 1921 La Divina Volontà dev’essere come anima al corpo

"..La mia Volontà mai poteva scendere in un’anima in modo singolare e fuori dell’ordinario, se non avesse le sue prerogative distinte. Anche nella mia diletta Mamma, non potevo scendere Io, Verbo Eterno, se non avesse le sue prerogative distinte e se il soffio divino non avesse soffiato in Lei come a nuova creazione tanto da renderla mirabile a tutti e superiore a tutte le cose create. .." Gesù

La sua Volontà non può scendere in un'anima in modo singolare e fuori dell’ordinario, se non avesse le sue prerogative distinte e queste prerogative le aveva la Madonna. Era l'Immacolata Concenzione cioè l'immacolatezza stessa e riempita di tanta grazia cresciuta a dismisura. L'eccellenza di Maria è insuperabile e il Verbo non sarebbe sceso in Lei se non avesse trovato in Lei regnante la Divina Volontà. Non bastava un'ambiente pulitissimo e santissimo ma umano ma occorreva un'ambiente divino e quell'ambiente divino lo forma nella nostra anima (anche nella Madonna) solo la Divina Volontà.

19 Novembre 1921 I due appoggi. Per conoscere le verità è necessario che ci sia la volontà e il desiderio di conoscerle. Le verità devono essere semplici

Stavo facendo compagnia al mio Gesù agonizzante nell’orto di Getsemani e per quanto mi era possibile lo compativo, lo stringevo forte al mio cuore cercando di tergergli i sudori mortali ed il mio dolente Gesù, con voce fioca e spirante, mi ha detto: “Figlia mia, dura e penosa fu la mia agonia nell’orto, forse più penosa di quella della croce, perché se questa fu compimento e trionfo su tutti, qui nell’orto fu principio ed i mali si sentono più prima che quando sono finiti, ma in questa agonia la pena più straziante fu quando mi si fecero innanzi uno per uno tutti i peccati, la mia Umanità comprese tutta l’enormità ed ogni delitto armato di spada per uccidermi, portava l’impronta “morte ad un Dio”. Innanzi alla Divinità la colpa mi compariva così orrida e più orribile della stessa morte; nel capire solo che significa peccato, Io mi sentivo morire e morivo davvero, gridai al Padre e fu inesorabile; non ci fu uno che almeno mi desse un aiuto per non farmi morire, gridai a tutte le creature che avessero pietà di Me, ma invano, sicché la mia Umanità languiva e stavo per ricevere l’ultimo colpo della morte, ma sai tu chi impedì l’esecuzione e sostenne la mia Umanità a non morire? Prima fu la mia inseparabile Mamma, Lei nel sentirmi chiedere aiuto volò al mio fianco e mi sostenne ed Io poggiai il mio braccio destro su di Lei, la guardai quasi morente e trovai in Essa l’immensità della mia Volontà integra, perché non c’era mai stata rottura tra la Volontà mia e la sua. La mia Volontà è Vita e siccome la Volontà del Padre era irremovibile e la morte mi sarebbe venuta dalle creature, un’altra creatura che racchiudeva la Vita della mia Volontà mi avrebbe dato la vita ed ecco che la Mamma mia, nel portento della mia Volontà, mi concepì e mi fece nascere nel tempo ed ora mi dava una seconda volta la vita per farmi compiere l’opera della Redenzione. Poi guardai a sinistra e trovai la piccola figlia del mio Volere, trovai te come prima, col seguito delle altre figlie della mia Volontà; e siccome volli con Me la mia Mamma come primo anello della misericordia, perché dovevamo aprire le porte a tutte le creature, perciò volli poggiare la destra; volli te come primo anello di giustizia, per impedire che questa si sgravasse su tutte le creature come meritano, perciò volli poggiare la sinistra, affinché la sostenessi insieme con Me. Onde, con questi due poggi Io mi sentii ridare la vita e come se nulla avessi sofferto, con passo fermo andai incontro ai nemici ed in tutte le pene che soffrii nella mia Passione, molte di esse capaci di darmi la morte, questi due poggi non mi lasciavano mai e quando mi vedevano vicino a morire, con la mia Volontà che contenevano mi sostenevano e mi davano come tanti sorsi di vita. Oh! i prodigi del mio Volere, chi mai può numerarli e calcolarne il valore? Perciò amo tanto chi vive del mio Volere, riconosco in lei il mio ritratto, i nobili miei lineamenti, sento il mio stesso alito, la mia voce e se non l’amassi defrauderei Me stesso, sarei come un padre senza generazione, senza il nobile corteggio della sua corte e senza la corona dei suoi figli e se non avessi la generazione, la corte, la corona, come potrei chiamarmi Re? Sicché il mio regno viene formato da quelli che vivono nella mia Volontà, da questo regno scelgo la Madre, la Regina, i figli, i ministri, l’esercito, il popolo, Io sono tutto per loro e loro sono tutto per Me.” Gesù

Gesù ci porta nel Getsemani, secondo gli scritti le sofferenze di Gesù devono essere un pochino resettate nelle nostre menti ed immaginazione perchè generalmente si pensa che Gesù abbia sofferto solo nella Passione sensibile. Una mattanza allucinante che ha impressionato un sacco di persone. Invece qua la scala dei valori è invertita, Gesù ha sofferto pene divine nella sua persona. Le pene divine sono le più grandi ed intense e qua Gesù aggiunge che l'agonia fu forse più penosa di quella della Croce, al terzo posto sta alla cattura in poi. La contemplazione delle sofferenze di Gesù, se fatta bene, non lascia indifferenti. Dovremmo pensare bene alle pene di Gesù e per chi ha vissuto questi dolori. La cosa più straziante per Gesù fu quando vide tutti i peccati. Il peccato che oggi è largamente non riconosciuto e disinvoltamente, negato, giustificato e non di rado si chiama bene il male e male il bene. Oggi chi fa il bene è considerato fuori di testa e chi fa il male è considerata una persona sana. Gesù moriva davvero nel capire che cosa significava il peccato. Gesù chiede che sia fatta la Volontà del Padre e tre volte va a cercare i suoi tre discepoli con cui aveva condiviso tutto ma stavano dormendo, e chi ha aiutato Gesù? La sua inseparabile Mamma, un processo maturo di vita cristiana porta a concepire Gesù e la Madonna assieme. Nel retro della Medeglia miracolosa compare la M di Maria sormontata dalla Croce sottolineando maria, Gesù, l'opera della Redenzione e la Chiesa. Ecco perchè chi va da Maria trova Gesù e chi è ama Gesù si è devoti anche della Madonna. Gesù è figlio solo di Maria da un punto di vista umano e non solo la grande comunanza che hanno è la perfezione nella Divina Volontà. Nessuno può avere un tasso di inseparibilità con Gesù che ha avuto la Madonna. Siccome la DV è vita, chi trova la DV trova la Vita non solamente la vita biologica; la pienezza di Vita è totalmente causata dalla DV. E quindi la Volontà del Padre è irremovibile e quindi voleva la morte di Gesù / Gesù ha vissuto la Passione umana per opera delle creature / e la Madonna dava la vita a Gesù nel Getsemani che il peccato stava togliendo a Gesù. Oltre alla Madonna si fecero presenti le anime che vivono nella DV e tali anime hanno il compito di porre un freno alla divina giustizia. L'atto di dolore "..perchè peccando ho meritato i tuoi castighi...", il fatto che il Signore per la sua Misericordia non ci dà quello che ci meritiamo. Meritiamo solo l'inferno (Monfort trattato della vera devozione se andiamo a guardare i meriti in stretto senso). Attraverso questi due appoggi Gesù ha trovato la forza di compiere la Passione fino alla fine. Quando si vede la Passione fisica (tipo quella di Mel Gibson) ci si chiede come Gesù faccia a sopportare queste atrocità? L'Onnipotenza della sua Divinità (di Gesù) sostenuta non si sa come anche da questi due appoggi. Il fatto che la Madonna e le anime che vivono nel DV siano state il sostegno di Gesù dipende che in loro regna la DV perchè se in loro non ci fosse stata la DV non avrebbero potuto fare nulla. Il regno di Gesù è rigorosamente formato da chi vive nella DV, e cosa significa? Io sono tutto per loro e loro sono tutti per me. Tutto. Assoluto. Tutte le nostre passioni, desideri, intenzioni ecc... qualunque cosa a disposizione di Gesù e non semplicemente a chiacchere ma con fatti concreti. Chi vive nella DV aiuta a stornare la divina giustiza dalle creature e chi vive nella DV aiuta Gesù a portare a compimento la sua Passione.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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