sabato 28 settembre 2019

Il "sacramento" della Divina Volontà

Gesù spiega a Luisa come quando davvero si fa la Divina Volontà e si vive in essa è impossibile commettere male di un certo rilievo o che esso sia in qualche modo anche radicato nel cuore dell'uomo. Grande lezione di Gesù sull'immagine analogica della Divina Volontà come "sacramento": sua relazione e differenza con i sacramenti della nuova alleanza, soprattutto quelli che si possono ripetere. Importanza di comprendere rettamente e correttamente questo stupendo e importantissimo discorso di Gesù. Libro di cielo, Volume 12, 15 e 26 Dicembre 1919, 21 Giugno 2019

Questi passi vanno bene interpretati (specie il secondo perchè se si travisa si dicono delle eresie grosse quanto una casa), guai a chi frettolosamente o interpretando in maniera distorta travisa queste cose. La Volontà divina non può essere oggetto di sacrilegio ma la dottrina sì quindi il servizio diabolico che si può fare è travisare il significato degli scritti. Tutti coloro che interpretano bene questi scritti aiuteranno la loro comprensione e proteggerli da ogni ombra e fango.

15 Dicembre 1919 La Divina Volontà, fonte di bene e di santità

Stavo dicendo al mio sempre amabile Gesù: “Giacché non vuoi dirmi nulla, dimmi almeno che mi perdoni, se in qualche cosa Ti ho offeso.” E Lui subito ha risposto: “In che vuoi che ti perdoni? Per chi fa la mia Volontà e vive in Essa, ha perduto la fonte, il germe, l’origine del male, perché la mia Volontà contiene la fonte della santità, il germe di tutti i beni, l’origine eterno, immutabile ed inviolabile, sicché colei che vive in questa fonte è santa ed il male non ha più contatto con lei e se in qualche cosa apparentemente compare il male, l’origine, il germe è santo, il male non attecchisce e questo succede anche in Me: quando la giustizia mi sforza a colpire le creature, apparentemente pare che faccia loro il male, facendole soffrire e quante me ne dicono, fino a dirmi ingiusto, ma ciò non può essere, mancando in Me l’origine, il germe del male; anzi, in quella pena che mando c’è in Me un amore più tenero e più intenso. La sola volontà umana è fonte che contiene il germe di tutti i mali e se pare che faccia qualche bene, quel bene è infetto e chi tocca quel bene resterà infettato ed avvelenato.” Ond’io ho seguito il mio corso, cioè di sostituirmi per tutti come Gesù mi ha insegnato, come sta accennato altrove nei miei scritti; e mentre facevo ciò mi ha detto: “Figlia mia, come vai ripetendo ciò che ti ho insegnato, così mi sento ferito dal mio stesso amore; quando te lo insegnai Io, ferii te col mio eterno amore; quando me lo ripeti tu, ferisci Me ed anche al solo ricordarti delle mie parole e dei miei insegnamenti, sono ferite che mi mandi; se mi vuoi bene, feriscimi sempre.

Chi fa la Volontà di Gesù e vive in Essa, questo non significa che nessuno di coloro che vivono in questo mondo possono mai azzardarsi in nessuno modo a ritenersi impeccabili e quindi esenti dall'uso del sacramento della Confessione. Quello che è vero è che se io sostanzialmente faccio la DV e vivo in essa non commetterò peccato considerevole / se nel cuore c'è il profondissimo desiderio di fare la DV e se si fanno i giri, atti, ecc... allora è chiaro che scappa il difetto e l'imperfezione e qualche peccato veniale semi deliberato ma una persona che fa un peccato veniale volontario non vive in essa. Il peccato è opposto alla DV. Noi abbiamo un cammino di crescita da fare che comporta la dilatazione sempre più grande della consapevolezza del bene, meglio e dell'ottimo / posso non percepire adesso qual'è la cosa migliore da fare in quella circostanza ma col tempo sì. In confessione si possono portare anche le imperfezioni, pensieri balordi e tentazioni... se ci si radica in questo mondo veramente (no basta dire un fiat, non è un problema di chiacchiere, occorrono i fatti). Chi ama i propri nemici come Gesù dice? Se una persona insulta il prossimo e/o è volgare non si può pensare di vivere nella DV, Gesù e la Madonna non l'avrebbero mai detto. Per esempio: Gesù e la Madonna fumavano? L'origine e il germe del male dipende dalla volontà umana, perchè è in essa che hanno le radici i sette vizi capitali che affondano nella volontà umana. Anche quando si fa qualche bene nell'umana volontà, quel bene è infetto. Esempio: quante volte si fa il bene al prossimo per carpirne la stima, per farci notare, per farci ritenere superiori al prossimo, per essere lodati, apprezzati...?

26 Dicembre 1919 Vivere nella Divina Volontà è Sacramento e sorpassa tutti gli altri Sacramenti uniti insieme

Figlia mia, perché i sacramenti si chiamano sacramenti? Perché sono sacri, hanno il valore e potere di conferire la grazia, la santità, però questi sacramenti agiscono a seconda le disposizioni delle creature, tanto che molte volte restano anche infruttuosi, senza poter conferire i beni che contengono. Ora, la mia Volontà è sacra e santa e contiene tutta insieme la virtù di tutti i sacramenti, non solo, ma non deve lavorare per disporre l’anima a ricevere i beni che contiene questa mia Volontà; non appena l’anima si è disposta a fare la mia Volontà, si è già disposta da sé e la mia Volontà trovando il tutto preparato e disposto, anche a costo di qualunque sacrificio, senza indugio si comunica all’anima, versa i beni che contiene e vi forma gli eroi, i martiri del Divin Volere, i portenti più inauditi e poi, che fanno i sacramenti se non unire l’anima con Dio? Che cosa è fare la mia Volontà? Non è forse unire la volontà della creatura col suo Creatore? Sperdersi nel Volere eterno, il nulla salire al Tutto, il Tutto discendere nel nulla; è l’atto più nobile, più divino, più puro, più bello, più eroico che la creatura possa fare. Ah! sì, te lo confermo, te lo ripeto, la mia Volontà è Sacramento ed oltrepassa tutti i sacramenti insieme, ma in modo più ammirabile, senza intermedio di nessuno, senza alcuna materia; il Sacramento della mia Volontà si forma tra la Volontà mia e quella dell’anima, le due volontà si annodano insieme e formano il sacramento; la mia Volontà è Vita e l’anima è già disposta a ricevere la vita; è santa e riceve la santità; è forte e riceve la fortezza e così di tutto il resto. Invece, gli altri miei sacramenti, quanto devono lavorare a disporre le anime, se pure vi riescono! E questi canali che ho lasciato alla mia Chiesa, quante volte restano malmenati, disprezzati, conculcati? E alcuni se ne servono per lordarsi e li rivolgono contro di Me per offendermi, ah! se tu sapessi i sacrilegi enormi che si fanno nel sacramento della confessione e gli abusi orrendi del sacramento dell’Eucaristia, piangeresti Meco per il gran dolore! Ah! sì, solo il sacramento della mia Volontà può cantare gloria e vittoria, è pieno nei suoi effetti ed intangibile d’essere offeso dalla creatura, perché per entrare nella mia Volontà deve deporre la sua volontà, le sue passioni; ed allora la mia Volontà si abbassa a lei, la investe, la immedesima e ne fa dei portenti, perciò quando parlo della mia Volontà vado in festa, non la finisco mai, è piena la mia gioia, né amarezza entra fra Me e l’anima; ma per gli altri sacramenti il mio cuore nuota nel dolore, l’uomo me li ha cambiati in fonte d’amarezze, mentre Io li ho dati come tante fonti di grazia.” Gesù

I Sacramenti funzionano per il fatto stesso che sono celebrati dal ministro adatto e con la formula e forma specifici. Se una persona va a confessarsi e tace volontariamente peccati che la coscienza gli rimprovera compie sì la confessione ma questa è sacrilega / chi esce da questa confessione esce con un'altro peccato. Chi osa azzardarsi alla comunione senza stare in Grazia di Dio mangia e beve la propria condanna. La comunione sacrilega è la cosa più grave che si possa fare. Gesù ha creato i sacramenti per comunicare la Grazia e fare un sacco di bene in maniera ordinaria, perchè un sacramento produca i frutti di santità deve trovare le rette disposizioni. E' inutile confessarsi senza sincero pentimento. Non si abusa della confessione. O quando uno si accosta alla comunione senza pensarci. Gesù lamenta sacrilegi enormi nella confessione e abusi orrendi, fortuna che con li vediamo. Gesù cosa dice: questi canali di grazia se sono mal ricevuti restano disprezzati e fanno male perchè piuttosto che fare una confessione sacrilega è meglio pensarci bene / prima di fare la comunione è meglio esaminare la propria coscienza (San Paolo).

Con la DV che succede? Non occorrono disposizioni per vivere in essa ma occorre una cosa: una persona disposta a qualunque sacrificio. Siamo sicuri che vogliamo fare la DV? Cominciamo a fare il santo gioco: e se Dio mi chiedesse... che risposta darei? Sì, perchè la risposta fosse no Dio lo sa e anche tu. Se Dio permettesse un tumore, come lo vivresti? Vivere nella DV non è un giochetto, la santità delle santità è una bellissima ma seria. E' chiaro che se una persona ha queste disposizioni la DV ti invade direttamente. La DV (se sei pronto), si fonde in te e forma un Sacramento. Si annodano la mia vita e la DV? lo sai se ce l'hai. Pur nella coscienza della propria miseria a livello oggettivo qualche cosa si vedono. E se questo non c'è tu non ci vivi nella DV perchè occorre la disposizione. Mentre tu puoi prendere un Sacramento anche se sei indisposto a riceverlo, qua invece non si può fare nessun sacrilegio. E mentre i sacramenti hanno una intermediazione di materia qua c'è l'unione di due volontà, è tutto spirituale. Come si entra in essa? bisogna deporre le proprie passioni, il io voglio non esiste. Noi facciamo una montagna di gesti volontari dal mattino alla sera, vediamo qual'è la volontà di Dio in questa situazione / se lo fai esistere non stai nella DV. Non puoi agire in preda all'ira, all'impurità o volgarità - come lo dici non va e se ci pensi lo capisci, dove sta la DV nelle volgarità? - Se ci sono queste disposizioni, a costo di qualunque sacrificio ed uccise le sue passioni allora il "Sacramento" è fatto (è un paragone, un'immagine per far comprendere, i sacramenti santificano salvo le disposizioni e possono essere profanati mentre la DV non può essere profanati). Gesù è in festa perchè lì (nel sacramento della DV) non può esserci nessuna profanazione. Gesù nuota nel dolore per le profanazioni ripetute. Che uso ne facciamo dei sacramenti?

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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