mercoledì 26 novembre 2025

La pazienza ci porta in cielo

Gesù le parla della pazienza e della sua importanza, anche in relazione alla perseveranza. Splendida immagine delle croci come "fonti battesimali". L'Umanità di Gesù è la porta della sua Divinità. Libro di cielo volume 6, capitoli 115-117, 2-23 Giugno 1905, 10 Ottobre 2018

02 Giugno 1905 La pazienza è l’alimento della perseveranza.

La pazienza ci porta in Cielo (Madonna a Fatima), alcune virtù sono più particolarmente importanti di altre e fanno da sostegno alle altre, la pazienza è la capacità di portare con amore le sofferenze e le croci da qualunque parti vengano. E dato che c'è molto da sopportare umiliazioni, mortificazioni provenienti da vari fronti (creature, presa di coscienza di errori fatti in buona fede, sopportare noi stessi, ecc...) e dal momento che la perseveranza aiuta ad andare avanti nonostante il logorio del tempo, se non ci fosse la pazienza la perseveranza sarebbe scardinata. La pazienza tiene a posto l'ira, la superbia, aiuta la perseveranza e le spie buone della presenza della pazienza sono queste: sei stato mortificato/umiliato? non ti abbatti, incassi senza abbatterti, e siccome tutto è da Dio permesso, la pazienza fa comprendere il senso di quella mortificazione perchè c'è qualcosa in te che deve essere corretto. Le umiliazioni sono ottime medicine, noi dobbiamo prendere quella cosa dalle mani di Dio e chiederci come mai il Signore ha permesso questa mortificazione? Se siamo capaci di guardarci nel profondo sapremo trovare la risposta.

L'anima sapiente non si esalta , "..né se è consolata ed innalzata, si spinge troppo, perché la pazienza alimentando la perseveranza, si contiene nella moderazione senza uscire dai suoi limiti.." Bisogna stare attenti alle gratificazioni dal cielo che non sono mai dovuti, non ci si deve esaltare ma rimanere tranquilli. La vita interiore richiede osservazione e vigilanza. Ti esalti molto delle lodi, ti abbatti nelle mortificazioni? hai pazienza (parte integrante della virtù cardinale della Fortezza) scarsa e quindi c'è poca perseveranza.

05 Giugno 1905 Le croci sono fonti battesimali.

Le croci e mortificazioni sono fonti battesimali, nella mente di Dio, vuole distruggere il peccato che c'è dentro di noi, tutte le nostre sofferenze almeno un pochino servono a noi stessi (lettera agli Ebrei .. è per la nostra correzione che soffriamo), un tempo c'era il battesimo per immersione (c'era una morte simbolica e una nuova nascita). Non è bello nè divertente subire le croci ma è indispensabile però Gesù non si fa nessuna remora perchè sa che sono necessarie a noi per essere liberati dalle nostre passioni e proiettarci nella vita santa, se ci fosse altro mezzo Gesù lo farebbe ma non c'è.

"..e qualunque specie di croce che va intinta nel pensiero della mia Passione, perde la metà dell’asprezza e diminuisce la metà del peso.” Gesù

Qual non è la mia consolazione nel vedere rifatto in te ciò che la mia Umanità fece tanti secoli fa, perché qualunque cosa che Io determinai che ciascuna anima facesse, fu fatta prima nella mia Umanità e se l’anima mi corrisponde, ciò che Io feci per essa lo rifà di nuovo in se stessa, se poi no, resta fatto solo in Me stesso ed Io provo un’amarezza inesprimibile.” Gesù

23 Giugno 1905 Chi sta unito con l’Umanità di Gesù, si trova alla porta della sua Divinità.

Parla dell'importanza dell'unione con l'Umanità di Gesù, punto cardine della salvezza, è il punto di raccordo ed immediato con la sua Divinità. Gesù non guardava alle sofferenze in croce ma ai suoi frutti che le sue sofferenze avrebbero provocato. Noi invece dobbiamo fare un'atto di fede perchè io non vedo il bene che quella croce produrrà dentro di me e fuori di me. Se stiamo uniti con l'Umanità di Gesù ci troviamo alla porta della divinità e la prova qual'è che ci troviamo in Gesù?

"..tutto ciò che dalla creatura esce, anche il movimento degli occhi, delle labbra, il muovere dei pensieri e tutto il resto, tutto dovrebbe essere amore e fatto per amore, perché essendo il mio Essere tutto amore, dove trova amore assorbisco tutto in Me e l’anima dimora in Me sicura, come uno nel suo proprio palazzo;.." Gesù

La perfezione assoluta di Maria e Gesù, noi dobbiamo credere che può arrivare un giorno in cui tutto in me sia amore altrimenti qua sono tutte chiacchere ma è anche vero che il processo di santificazione di un'anima è graduale e lungo e quindi ogni giorno bisogna ricominciare a scrivere con calma. Poi abbiamo la confessione che ci ripara gli strafalcioni e poi possiamo prendere gli atti di Gesù e rifarli nostri. Anche su questo pazienza perchè il processo di santificazione è lungo e la perseveranza è importante ma sempre rinnovare il nostro cammino anche con lungimiranza mettendo in conto anche qualche capitombolo sul nostro cammino.

Nessun commento:

Posta un commento