Gesù le rivela quando un'anima può davvero dirsi "tutta di Gesù". Le parla della vera ubbidienza, che deve giungere al punto che Dio possa fare all'anima tutto ciò che Egli vuole, senza ostacolo alcuno. Le rivela la sua "vita di amore", ossia la vita di tutte le creature nella sua umanità e ciò che questo comportava per Lui. Le dice che tale vita vorrebbe trovare in lei. Libro di cielo volume 6, capitoli 112-114, 26-30 Maggio 1905, 9 Ottobre 2018.
26 Maggio 1905
Quando l’anima è tutta di Gesù, Lui sente il suo mormorio nel suo Essere.
Tutto parte da una preghiera di Luisa “Carino mio, tutta e sempre tua sono; deh! non permettere che scorra in me alcunché, fosse anche un’ombra, che non sia tua.”,
questa preghiera potremmo farla nostra e assieme a questa aspirazione dovremmo fare quanto sta in noi per fare che ciò si realizzi (anche se occorre la partecipazione di Gesù). Gesù si sente scorrere un mormorio in tutto il suo essere e lo ricambia suggellando il suo mormorio nell'anima. Chi sente dentro di sè questo mormorio può ragionevolmente pensare di essere tutta di Gesù e se non sentiamo questo vuol dire che l'anima non è tutta sua. Cosa comprendiamo? il tasso di unione che si può raggiungere con Gesù, quando noi siamo innamorati dal profondo e veramente e quello che si aspira è un'unione totale con la persona amata. Nelle coppie umane c'è sempre un limite, non posso percepire le stesse sue cose, i suoi pensieri e altre sensazioni, noi non possiamo entrare dentro la persona e provare il suo stesso male. Ma con Gesù si entra dentro di Lui
"..così l’anima sente il mormorio mio in tutto il suo essere; sicché se l’anima in tutta se stessa si sente scorrere il mio mormorio, è segno che l’anima è tutta mia.” Gesù.
29 Maggio 1905
Chi riposa nelle braccia dell’ubbidienza, riceve tutti i colori divini.
Una condizione per raggiungere questa unione è raggiungere lo stato in cui il Signore possa fare di noi quello che vuole, ci deve essere sempre questa grande flessibilità a cosa il Signore mi chiederà di fare. Appuntamenti fissi ok ma sempre aperti sia nel piccolo che nel grande; quando vediamo che facciamo qualche opposizione a quello che accade capiamo che stiamo uscendo fuori da
questo ambiente. (Santa Teresa di Gesù Bambino è un'esempio)
“L’anima deve riposare nelle braccia dell’ubbidienza, come un bambino riposa sicuro nelle braccia della madre; e chi riposa in
braccio all’ubbidienza, riceve tutti i colori divini, perché come a chi veramente dorme, si può fare ciò che si vuole; così chi veramente riposa in braccio all’ubbidienza, si può dire che dorma e Iddio può fare all’anima ciò che Egli vuole.” Gesù
Generalmente non c'è una richiesta formale di ubbidienza formale ma ci sono richieste o consigli che ci vengono fatte dal nostro confessore o direttore spirituale e che io capisco che è il Signore che mi chiede qualcosa. La domanda di fondo è sempre la stessa: voglio fare ciò che vuole Dio o ciò che voglio io?
30 Maggio 1905
La vita d’amore di Gesù.
Qui c'è un concetto non abbordabile e di facile comprensione ma tipico della vita nella DV, uno dei fondamenti e dei capisaldi
teologici che sono i giri.
“Figlia mia, ti voglio tutta in Me, acciocché possa trovare tutto in te .Come tutte le creature ebbero vita nella mia Umanità e vi soddisfeci per tutte"
-- perchè se io sono fuso con l'umanità con Gesù, tutte le creature ebbero vita in Gesù quindi se io entro in Gesù, attraverso l'umanità di Gesù io gli porto tutte le creature e lui trova tutte le creature
"..così stando tutta in Me, mi farai trovare tutte le creature in te; cioè, unita a me mi farai trovare in te la riparazione per tutti, la soddisfazione, il ringraziamento, la lode e tutto ciò che le creature sono obbligate a darmi.."
Signore metto il mio Ti Amo nel Sole che sorge e ricambio il mio ti amo per me e per tutti che non ti danno il ringraziamento e la lode che non ti danno gli altri. #giro
Se noi siamo uniti all'Umanità di Gesù facciamo per tutti.
La vita divina gliela ha donata il Padre, la vita umana gliela ha data la Madonna, la terza vita
"..mi somministrò la terza vita, che fece germogliare tutte le vite delle creature nella mia Umanità, è questa vita d’amore che, mentre mi dava vita, mi dava morte continua,.."
molte creature non lo vogliono e gli scappano per sempre. Gesù sente il dolore per la perdita delle anime. La vita d'amore è stata una vita di consumazione per la Gloria del Padre e la salvezza delle anime, quando uno vive nella DV non vede delle persone simpatiche o no ma vede anime e soffre con Gesù quando vede un'anima cattiva. La volontà di Gesù è che si arrivi a questo punto
mercoledì 26 novembre 2025
La pazienza ci porta in cielo
Gesù le parla della pazienza e della sua importanza, anche in relazione alla perseveranza. Splendida immagine delle croci come "fonti battesimali". L'Umanità di Gesù è la porta della sua Divinità. Libro di cielo volume 6, capitoli 115-117, 2-23 Giugno 1905, 10 Ottobre 2018
02 Giugno 1905 La pazienza è l’alimento della perseveranza.
La pazienza ci porta in Cielo (Madonna a Fatima), alcune virtù sono più particolarmente importanti di altre e fanno da sostegno alle altre, la pazienza è la capacità di portare con amore le sofferenze e le croci da qualunque parti vengano. E dato che c'è molto da sopportare umiliazioni, mortificazioni provenienti da vari fronti (creature, presa di coscienza di errori fatti in buona fede, sopportare noi stessi, ecc...) e dal momento che la perseveranza aiuta ad andare avanti nonostante il logorio del tempo, se non ci fosse la pazienza la perseveranza sarebbe scardinata. La pazienza tiene a posto l'ira, la superbia, aiuta la perseveranza e le spie buone della presenza della pazienza sono queste: sei stato mortificato/umiliato? non ti abbatti, incassi senza abbatterti, e siccome tutto è da Dio permesso, la pazienza fa comprendere il senso di quella mortificazione perchè c'è qualcosa in te che deve essere corretto. Le umiliazioni sono ottime medicine, noi dobbiamo prendere quella cosa dalle mani di Dio e chiederci come mai il Signore ha permesso questa mortificazione? Se siamo capaci di guardarci nel profondo sapremo trovare la risposta.
L'anima sapiente non si esalta , "..né se è consolata ed innalzata, si spinge troppo, perché la pazienza alimentando la perseveranza, si contiene nella moderazione senza uscire dai suoi limiti.." Bisogna stare attenti alle gratificazioni dal cielo che non sono mai dovuti, non ci si deve esaltare ma rimanere tranquilli. La vita interiore richiede osservazione e vigilanza. Ti esalti molto delle lodi, ti abbatti nelle mortificazioni? hai pazienza (parte integrante della virtù cardinale della Fortezza) scarsa e quindi c'è poca perseveranza.
05 Giugno 1905 Le croci sono fonti battesimali.
Le croci e mortificazioni sono fonti battesimali, nella mente di Dio, vuole distruggere il peccato che c'è dentro di noi, tutte le nostre sofferenze almeno un pochino servono a noi stessi (lettera agli Ebrei .. è per la nostra correzione che soffriamo), un tempo c'era il battesimo per immersione (c'era una morte simbolica e una nuova nascita). Non è bello nè divertente subire le croci ma è indispensabile però Gesù non si fa nessuna remora perchè sa che sono necessarie a noi per essere liberati dalle nostre passioni e proiettarci nella vita santa, se ci fosse altro mezzo Gesù lo farebbe ma non c'è.
"..e qualunque specie di croce che va intinta nel pensiero della mia Passione, perde la metà dell’asprezza e diminuisce la metà del peso.” Gesù
“Qual non è la mia consolazione nel vedere rifatto in te ciò che la mia Umanità fece tanti secoli fa, perché qualunque cosa che Io determinai che ciascuna anima facesse, fu fatta prima nella mia Umanità e se l’anima mi corrisponde, ciò che Io feci per essa lo rifà di nuovo in se stessa, se poi no, resta fatto solo in Me stesso ed Io provo un’amarezza inesprimibile.” Gesù
23 Giugno 1905 Chi sta unito con l’Umanità di Gesù, si trova alla porta della sua Divinità.
Parla dell'importanza dell'unione con l'Umanità di Gesù, punto cardine della salvezza, è il punto di raccordo ed immediato con la sua Divinità. Gesù non guardava alle sofferenze in croce ma ai suoi frutti che le sue sofferenze avrebbero provocato. Noi invece dobbiamo fare un'atto di fede perchè io non vedo il bene che quella croce produrrà dentro di me e fuori di me. Se stiamo uniti con l'Umanità di Gesù ci troviamo alla porta della divinità e la prova qual'è che ci troviamo in Gesù?
"..tutto ciò che dalla creatura esce, anche il movimento degli occhi, delle labbra, il muovere dei pensieri e tutto il resto, tutto dovrebbe essere amore e fatto per amore, perché essendo il mio Essere tutto amore, dove trova amore assorbisco tutto in Me e l’anima dimora in Me sicura, come uno nel suo proprio palazzo;.." Gesù
La perfezione assoluta di Maria e Gesù, noi dobbiamo credere che può arrivare un giorno in cui tutto in me sia amore altrimenti qua sono tutte chiacchere ma è anche vero che il processo di santificazione di un'anima è graduale e lungo e quindi ogni giorno bisogna ricominciare a scrivere con calma. Poi abbiamo la confessione che ci ripara gli strafalcioni e poi possiamo prendere gli atti di Gesù e rifarli nostri. Anche su questo pazienza perchè il processo di santificazione è lungo e la perseveranza è importante ma sempre rinnovare il nostro cammino anche con lungimiranza mettendo in conto anche qualche capitombolo sul nostro cammino.
02 Giugno 1905 La pazienza è l’alimento della perseveranza.
La pazienza ci porta in Cielo (Madonna a Fatima), alcune virtù sono più particolarmente importanti di altre e fanno da sostegno alle altre, la pazienza è la capacità di portare con amore le sofferenze e le croci da qualunque parti vengano. E dato che c'è molto da sopportare umiliazioni, mortificazioni provenienti da vari fronti (creature, presa di coscienza di errori fatti in buona fede, sopportare noi stessi, ecc...) e dal momento che la perseveranza aiuta ad andare avanti nonostante il logorio del tempo, se non ci fosse la pazienza la perseveranza sarebbe scardinata. La pazienza tiene a posto l'ira, la superbia, aiuta la perseveranza e le spie buone della presenza della pazienza sono queste: sei stato mortificato/umiliato? non ti abbatti, incassi senza abbatterti, e siccome tutto è da Dio permesso, la pazienza fa comprendere il senso di quella mortificazione perchè c'è qualcosa in te che deve essere corretto. Le umiliazioni sono ottime medicine, noi dobbiamo prendere quella cosa dalle mani di Dio e chiederci come mai il Signore ha permesso questa mortificazione? Se siamo capaci di guardarci nel profondo sapremo trovare la risposta.
L'anima sapiente non si esalta , "..né se è consolata ed innalzata, si spinge troppo, perché la pazienza alimentando la perseveranza, si contiene nella moderazione senza uscire dai suoi limiti.." Bisogna stare attenti alle gratificazioni dal cielo che non sono mai dovuti, non ci si deve esaltare ma rimanere tranquilli. La vita interiore richiede osservazione e vigilanza. Ti esalti molto delle lodi, ti abbatti nelle mortificazioni? hai pazienza (parte integrante della virtù cardinale della Fortezza) scarsa e quindi c'è poca perseveranza.
05 Giugno 1905 Le croci sono fonti battesimali.
Le croci e mortificazioni sono fonti battesimali, nella mente di Dio, vuole distruggere il peccato che c'è dentro di noi, tutte le nostre sofferenze almeno un pochino servono a noi stessi (lettera agli Ebrei .. è per la nostra correzione che soffriamo), un tempo c'era il battesimo per immersione (c'era una morte simbolica e una nuova nascita). Non è bello nè divertente subire le croci ma è indispensabile però Gesù non si fa nessuna remora perchè sa che sono necessarie a noi per essere liberati dalle nostre passioni e proiettarci nella vita santa, se ci fosse altro mezzo Gesù lo farebbe ma non c'è.
"..e qualunque specie di croce che va intinta nel pensiero della mia Passione, perde la metà dell’asprezza e diminuisce la metà del peso.” Gesù
“Qual non è la mia consolazione nel vedere rifatto in te ciò che la mia Umanità fece tanti secoli fa, perché qualunque cosa che Io determinai che ciascuna anima facesse, fu fatta prima nella mia Umanità e se l’anima mi corrisponde, ciò che Io feci per essa lo rifà di nuovo in se stessa, se poi no, resta fatto solo in Me stesso ed Io provo un’amarezza inesprimibile.” Gesù
23 Giugno 1905 Chi sta unito con l’Umanità di Gesù, si trova alla porta della sua Divinità.
Parla dell'importanza dell'unione con l'Umanità di Gesù, punto cardine della salvezza, è il punto di raccordo ed immediato con la sua Divinità. Gesù non guardava alle sofferenze in croce ma ai suoi frutti che le sue sofferenze avrebbero provocato. Noi invece dobbiamo fare un'atto di fede perchè io non vedo il bene che quella croce produrrà dentro di me e fuori di me. Se stiamo uniti con l'Umanità di Gesù ci troviamo alla porta della divinità e la prova qual'è che ci troviamo in Gesù?
"..tutto ciò che dalla creatura esce, anche il movimento degli occhi, delle labbra, il muovere dei pensieri e tutto il resto, tutto dovrebbe essere amore e fatto per amore, perché essendo il mio Essere tutto amore, dove trova amore assorbisco tutto in Me e l’anima dimora in Me sicura, come uno nel suo proprio palazzo;.." Gesù
La perfezione assoluta di Maria e Gesù, noi dobbiamo credere che può arrivare un giorno in cui tutto in me sia amore altrimenti qua sono tutte chiacchere ma è anche vero che il processo di santificazione di un'anima è graduale e lungo e quindi ogni giorno bisogna ricominciare a scrivere con calma. Poi abbiamo la confessione che ci ripara gli strafalcioni e poi possiamo prendere gli atti di Gesù e rifarli nostri. Anche su questo pazienza perchè il processo di santificazione è lungo e la perseveranza è importante ma sempre rinnovare il nostro cammino anche con lungimiranza mettendo in conto anche qualche capitombolo sul nostro cammino.
domenica 23 novembre 2025
Fondarsi in Dio solo
Gesù le spiega come gioire nella sofferenza: basta pensare al fatto che si sta adempiendo la Volontà di Dio e ai frutti che essa produrrà. Le dice che per non conoscere mai turbamento alcuno occorre fondarsi in Dio solo e guardare tutto il resto con occhio indifferente. La vita interiore ha delle leggi di crescita: l'immagine di Gesù in noi viene formata gradualmente. Libro di cielo volume 6, capitoli 109-111, 20-25 Maggio 1905, 8 Ottobre 2018
20 Maggio 1905 Modo di soffrire.
19° ora della Passione, Luisa pensa intensamente a Gesù crocifisso, se io vedo una persona soffrire posso immaginare come stia ma non posso sentire il suo dolore. Luisa pensa alle pene di Gesù e Lui risponde:
“Figlia mia, Io non mi occupavo delle mie sofferenze, ma mi occupavo dello scopo delle mie pene e siccome nelle mie pene vedevo compita la Volontà del Padre, soffrivo e nel mio stesso soffrire trovavo il più dolce riposo, perché il fare la Volontà Divina contiene questo bene che, mentre si soffre, si trova il più bel riposo;.."
La sofferenza è uno dei banchi di prova della nostra vita, la croce è il distintivo della presenza di Dio e dalla nostra reazione di come accogliamo, croci piccole o grandi, e si vede se la nostra è una scelta risoluta nel fare la volontà divina. La crocifissione della nostra volontà, fermarla e fare altro a ciò che vorrebbe, quando veramente l'anima ha scelto di fare la divina volontà e vede la croce è contenta. Dio ha lasciato il diavolo libero di scatenarsi contro Gesù, è stata fatta una violenza inaudita ed ingiusta contro la Santissima Umanità di Gesù, il Signore non voleva ma quella era l'unica soluzione per la salvezza universale.
".. Oh! quanto è diverso il modo che tengono le anime,se soffrono o operano non hanno né la mira al frutto che possono ricavare, né all’ adempimento della Volontà Divina, si concentrano tutte nella cosa che fanno e, non vedendo i beni che possono guadagnare, né il dolce riposo a cui porta la Volontà di Dio, vivono infastidite e tormentate e fuggono quanto più possono il patire e l’operare, credendo di trovare riposo, invece restano più tormentate di prima..." Gesù
Quando soffri devi mirare: la certezza che stai facendo la volontà di Dio e 2) devi avere di mira i frutti che la croce produrrà nella nostra vita e anche altrove e qui si trova la fonte della nostra gioia. Cosa fanno gli uomini solitamente? vivono la vita terrena fuggendo ogni forma di vita sofferenza, io che tipo di felicità possiedo? Ho acquisito la felicità cristiana cioè abbracciare la croce e sapendo i frutti che dalla croce verranno? Noi facciamo un sacco di fatica a stare dietro ai nostri desideri e voglie.
23 Maggio 1905 Per non sentire turbamento, l’anima deve ben fondarsi in Dio.
E Lui: “Io sono il tutto.” (Gesù) --Mio Dio e mio tutto (San Francesco su Gesù), Gesù è il tutto per noi? "..Per non sentire turbamento, l’anima deve ben fondarsi in Dio, deve tendere tutta se stessa a Dio come ad un sol punto e guardare le altre cose con occhio indifferente.Ma se farà altrimenti, in ogni cosa che farà, o vedrà, o sentirà, l’anima si sentirà investita da un malessere, come da quelle febbre lenta che rende l’anima tutta spostata, turbata, senza che possa raccapezzarsi".
Ogni cosa. Se io mi sento sempre male vuol dire che non stiamo fondati e non stiamo tendendo a Dio come a un solo punto.
25 Maggio 1905 L’immagine di Gesù nell’anima.
San Paolo concepisce la vita cristiana come una progressiva formazione dell'immagine di Gesù nel fedele, la nostra vita di fede è un cammino quindi dobbiamo guardare gli altri con amore. Una formazione perfetta dell'immagine di Gesù nella nostra anima, "Non sono più io che vivo ma Lui che vive in me", si dovrebbe diventare copie viventi di Gesù e della Madonna, vita che gradualmente cresce. La vita della fede ordinariamente è soggetta a gradi, si cresce a poco come la vita naturale.Si dovrebbe andare avanti (nella crescita spirituale) di bene in bene e di meglio in meglio fino ad arrivare al perfettissimo. Nessun problema se non ci si vede perfetti ma problemi se ci vediamo peggiorare.
20 Maggio 1905 Modo di soffrire.
19° ora della Passione, Luisa pensa intensamente a Gesù crocifisso, se io vedo una persona soffrire posso immaginare come stia ma non posso sentire il suo dolore. Luisa pensa alle pene di Gesù e Lui risponde:
“Figlia mia, Io non mi occupavo delle mie sofferenze, ma mi occupavo dello scopo delle mie pene e siccome nelle mie pene vedevo compita la Volontà del Padre, soffrivo e nel mio stesso soffrire trovavo il più dolce riposo, perché il fare la Volontà Divina contiene questo bene che, mentre si soffre, si trova il più bel riposo;.."
La sofferenza è uno dei banchi di prova della nostra vita, la croce è il distintivo della presenza di Dio e dalla nostra reazione di come accogliamo, croci piccole o grandi, e si vede se la nostra è una scelta risoluta nel fare la volontà divina. La crocifissione della nostra volontà, fermarla e fare altro a ciò che vorrebbe, quando veramente l'anima ha scelto di fare la divina volontà e vede la croce è contenta. Dio ha lasciato il diavolo libero di scatenarsi contro Gesù, è stata fatta una violenza inaudita ed ingiusta contro la Santissima Umanità di Gesù, il Signore non voleva ma quella era l'unica soluzione per la salvezza universale.
".. Oh! quanto è diverso il modo che tengono le anime,se soffrono o operano non hanno né la mira al frutto che possono ricavare, né all’ adempimento della Volontà Divina, si concentrano tutte nella cosa che fanno e, non vedendo i beni che possono guadagnare, né il dolce riposo a cui porta la Volontà di Dio, vivono infastidite e tormentate e fuggono quanto più possono il patire e l’operare, credendo di trovare riposo, invece restano più tormentate di prima..." Gesù
Quando soffri devi mirare: la certezza che stai facendo la volontà di Dio e 2) devi avere di mira i frutti che la croce produrrà nella nostra vita e anche altrove e qui si trova la fonte della nostra gioia. Cosa fanno gli uomini solitamente? vivono la vita terrena fuggendo ogni forma di vita sofferenza, io che tipo di felicità possiedo? Ho acquisito la felicità cristiana cioè abbracciare la croce e sapendo i frutti che dalla croce verranno? Noi facciamo un sacco di fatica a stare dietro ai nostri desideri e voglie.
23 Maggio 1905 Per non sentire turbamento, l’anima deve ben fondarsi in Dio.
E Lui: “Io sono il tutto.” (Gesù) --Mio Dio e mio tutto (San Francesco su Gesù), Gesù è il tutto per noi? "..Per non sentire turbamento, l’anima deve ben fondarsi in Dio, deve tendere tutta se stessa a Dio come ad un sol punto e guardare le altre cose con occhio indifferente.Ma se farà altrimenti, in ogni cosa che farà, o vedrà, o sentirà, l’anima si sentirà investita da un malessere, come da quelle febbre lenta che rende l’anima tutta spostata, turbata, senza che possa raccapezzarsi".
Ogni cosa. Se io mi sento sempre male vuol dire che non stiamo fondati e non stiamo tendendo a Dio come a un solo punto.
25 Maggio 1905 L’immagine di Gesù nell’anima.
San Paolo concepisce la vita cristiana come una progressiva formazione dell'immagine di Gesù nel fedele, la nostra vita di fede è un cammino quindi dobbiamo guardare gli altri con amore. Una formazione perfetta dell'immagine di Gesù nella nostra anima, "Non sono più io che vivo ma Lui che vive in me", si dovrebbe diventare copie viventi di Gesù e della Madonna, vita che gradualmente cresce. La vita della fede ordinariamente è soggetta a gradi, si cresce a poco come la vita naturale.Si dovrebbe andare avanti (nella crescita spirituale) di bene in bene e di meglio in meglio fino ad arrivare al perfettissimo. Nessun problema se non ci si vede perfetti ma problemi se ci vediamo peggiorare.
sabato 22 novembre 2025
Le caratteristiche della preghiera nella Volontà Divina
Catechesi del 16 febbraio 2025 - don Pierpaolo Maria Cilla
Il tema è la preghiera nella Divina Volontà, tema amplissimo. Anche quando a Gesù insegna a Luisa come seguire questa strada piena di luce sta facendo scuola di preghiera. Il don ha provato a schematizzare un po' l'intervento del don: le principali caratteristiche o alcune di essa nel Divin Volere. Il don ha individuato 4 aree in cui soffermare la nostra attenzione: le condizioni preliminari per poter iniziare a pregare nella divina volontà. Non è qualcosa di meccanico, non sono formule ma è esperienza che va preparata. L'attività che concretamente si vive nella preghiera nel dv e poi per accenni quelli che sono i tempi riguardanti la preghiera nella Dv e gli effetti della preghiera nel Dv.
1) Le condizioni preliminari. In genere in una macchina si inizia con la prima marcia e a volte noi non la vogliamo mettere o come chi vuole sempre andare sempre al nocciolo della questione nella dv andando direttamente al capitolo 12. No, no, devi iniziare dall'inizio, dal primo volume. Se non si fa un cammino ordinario che Gesù ha fatto ai cristiani di tutti i tempi, non potremo passare allo step successivo. Quali sono le condizioni per iniziare a pregare nella dv?
Silenzio. Segretezza e Pace.
Fra poco sarà il mercoledì delle ceneri (quando è stata fatta questa catechesi ndr) e si leggerà il capitolo 6 di San Matteo:
"..5E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. 6Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà…" Gesù
Il don pensa che in questo brano del Vangelo c'è tutto quello che Gesù fa fare a Luisa nei primi volumi. Per spiegare questi tre punti, delle condizioni previe, il don vorrebbe affidarsi alle parole di Gesù e di Luisa. Nel primo volume Luisa dice che Gesù pose mano a spogliare il mio cuore da tutte le creature e Gesù diceva: io sono tutto il Bello che merito d'essere Amato. Vedi, se tu non togli questo piccolo mondo che ti circonda d'intorno (pensieri di creature, immaginazione ecc...) Io (Gesù) non posso entrare nel tuo cuore,....." (il don non dice che brano è ndr). La nostra volontà al Signore non la vogliamo dare. Dare al Signore la nostra Volontà vuol dire dare al Signore tutto ciò che si muove esternamente ed internamente intorno a noi. Domanda: quanto tempo nella giornata trascorriamo angustiandoci per cose che non riguardano Gesù? Il silenzio per poter pregar nel Voler Divino è silenzio soprattutto interiore, in special modo nella mente. Se tutto il nostro piccolo mondo (angosce, riflessioni personali ecc.…) se non li mettiamo da parte, per essere tutto di Gesù… su questo punto già tanti si fermano. Uno può dire io faccio, dico ecc... ma se tu nella mente sei funestato da questi pensieri, chiedi al Signore la grazia che ti tolga questo mondo che ti disturba. Esempio: le spie del KGB, stiamo sempre attenti a guardare cosa gli altri dicono, fanno, ecc... perché poi devo giudicare, relazionare ecc... ma pensa a Gesù. Se non inizi da qui non vai da nessuna parte.
2) Segretezza: Luisa voleva farsi suora attiva perché aveva avuto degli esempi santi. Gesù ha assicurato che diceva la verità a Luisa circa al farsi suora, ma la sua vocazione era diversa. Gesù spiega che anche negli istituti di religiosi di stretta osservanza c'è chi fa entrare il piccolo mondo. Gesù quando chiama una persona ad uno stato sa come realizzare la chiamata che Lui dà. Il luogo per Gesù è indifferente e per Lui l'abito religioso dice nulla. Gesù dice a Luisa che sarà la vera monaca del suo cuore. Luisa era come se volesse aggrapparsi a qualcosa di esteriore per dire che era tutta di Gesù. Benissimo. Ma il vivere e il pregare nel divin volere è qualcosa che esternamente non va proclamato e gridato, non farà udire in piazza la sua voce. La Divina Volontà non è un'associazione, un'abito religioso ecc... e non la si può sbandierare in giro ai quattro venti (anche perché qualcuno potrebbe non capire). E' una vita che va vissuta internamente. E va vissuto con riservatezza.
3) Pace. Sempre al volume 1 Gesù tira le orecchie a Luisa dicendo che ha fatto male nel rimanere disturbata e la prima cosa che gli raccomanda di non essere funestata nel cuore. la pace che è necessaria per poter volare negli atti della dv e farli nostri e darli al Padre in contraccambio d'amore è la rassegnazione. Il totale abbandono. Se noi stiamo angustiati e andiamo alla ricerca di qualcuno che ci consoli ecc... No. Vai da Gesù, umiliati davanti a Gesù, il frutto dell'umiliazione è la pace. La pace non ti verrà mia dalle creature, maledetto l'uomo che confida nell'uomo. Guai a voi che ridete. Tu cerchi la gioia nel mondo? Guai a te.
In che cosa consiste l'attività della preghiera nella divina volontà?
La semplicità, la libertà e l'universalità.
1) La semplicità: a volte quando ci si accosta alla preghiera nel dv - essendo qualcosa di nuovo, di una maggior comprensione di quello che Gesù ci ha sempre detto, tutto è sempre in germe nel Vangelo. Semplicità vuol dire porsi nell'atteggiamento del bambino, perché se ci mettiamo nell'atteggiamento dell'adulto che vuole tutto incasellare, incolonnare, ecc... ma io sento quello come fa gli atti ma io non riuscirò a farli mai…. finiremo per disprezzare la dv se agiamo così. Poniti tu con Gesù come se ci foste solo voi due al mondo. Se il Signore da te vuole che lo pensi…. riesci a vedere quanto ti voglia bene? Guarda l'Eucarestia. Riesci a vedere l'amore di Dio in un raggio di Sole? SEMPLICITA'. Compiere atti nella dv significa immedesimarsi con Gesù, stare con Gesù, vivere profondamente unito con Gesù. Anziché preoccuparti di quello che gli altri penseranno di te…. sei solo te e Gesù. Cerca i suoi occhi, riconosci le qualità d'amore che Gesù ti ha messo anche nel mangiare.
15 Giugno 1916 Nel Divin Volere tutto è completo. Le preghiere più potenti sul cuore di Gesù e che più lo inteneriscono, si hanno quando la creatura si veste di tutto ciò che operò e patì Lui stesso.
"..Onde, ho trascorso tutta la notte con Gesù nel suo Volere, dopo mi son sentita vicina la Regina Mamma che mi ha detto:
“Figlia mia, prega.”
Ed io: “Mamma mia, preghiamo insieme, da sola non so pregare.” E Lei ha soggiunto: “Le preghiere più potenti sul cuore di mio Figlio e che più lo inteneriscono, si hanno quando la creatura si veste di tutto ciò che operò e patì Lui stesso, avendo fatto dono di tutto alla creatura. Quindi figlia mia, cingi la tua testa delle spine di Gesù, imperla i tuoi occhi delle sue lacrime, impregna la tua lingua della sua amarezza, vesti la tua anima del suo sangue, adornati delle sue piaghe, trafiggi le tue mani e i tuoi piedi coi suoi chiodi e come un altro Cristo presentati innanzi alla sua Divina Maestà, questo spettacolo lo commuoverà in modo che non saprà rifiutare nulla all’anima vestita delle sue stesse divise. Ma oh quanto le creature sanno poco servirsi dei doni che mio Figlio ha dato loro! Queste erano le mie preghiere sulla terra e queste sono nel Cielo.” Poi, insieme ci siamo vestite con le divise di Gesù, e insieme ci siamo presentate innanzi al trono divino, cosa che commuoveva tutti, gli angeli ci facevano largo e restavano come sorpresi. Io ho ringraziato la Mamma e mi sono trovata in me stessa…"
Ti hanno preso a schiaffi moralmente? Rivestiti delle guance macerate di Gesù, Gesù ha sofferto di quegli schiaffi per te e vuol dare a te gli effetti. Non guardati allo specchio come ti hanno conciato. Si può affermare la giustizia umana ma con pace. Se noi pensassimo spesso alla Passione di Gesù tutto cambierebbe. Quanto tu più compirai gli atti di fusione, tanto più noi perderemo il nostro temperamento, il nostro stile ecc... ed acquisteremo quelli di Gesù. Per ogni parola vana uscita dalla nostra bocca sarà chiesto conto. Spesso le nostre parole sono l'autostrada per uscire dalla divina volontà. Si parla ma con quella moderazione, delicatezza e qualità.
2) La Libertà: Significa vivere in pienezza ciò che tu sei, una creatura per amare, fatta per il bene e per la Verità. Tutto ciò che ci vuol togliere questa libertà e ci angoscia, queste cose le dovremmo mettere da parte. Concretamente, cosa sono questi giri nella dv? Il giro nella dv è l'espressione massima della libertà dei figli di Dio: Dio ci ha detto, vai, guarda che bella la mia Divina Volontà. Guardi l'animale o persona o l'effetto di Dio in quella creatura? Se tu ti sei immerso nelle conoscenze della divina volontà e hai fatto con Luisa questo lento e graduale cammino non potrai rimanere indifferente a ciò che ti circonda. Iniziamo a ciò che vediamo e tocchiamo e dopo questo arriveremo ai confini più lontani. Ma tutto questo con gradualità senza mai lasciarci scoraggiare da nulla e da nessuno. Girare nella dv significa apprezzare, prendere, possedere e dare. Apprezzare, riconoscere ciò che la Volontà di Dio fa, appropriamoci del dono - lo prendo come mio ed avere in mano la Volontà Divina significa che puoi smuovere Cielo e Terra.
30 Ottobre 1929 Chi vive nel Voler Divino può girare in tutte le opere di Dio ed acquista i diritti divini.
Il dolce incanto del Fiat Onnipotente con la sua luce mi tiene come eclissata in Esso ed io non so vedere che tutti i suoi atti, per mettervi come suggello il mio “ti amo” su ciascuno atto suo, per chiedergli il regno della sua Divina Volontà in mezzo alle creature. Ora innanzi alla mia mente vedevo una gran ruota di luce che riempiva tutta la terra e mentre il centro della ruota era tutta una luce, intorno ad essa sporgevano tanti raggi per quanti atti aveva fatto il Fiat Divino ed io passavo da un raggio all'altro per mettervi il suggello del mio “ti amo”, per fermarlo in ogni raggio a chiedergli continuamente il regno della sua Divina Volontà. Ora mentre facevo ciò, il mio sempre amabile Gesù, uscendo dal mio interno, mi ha detto: "Figlia mia, quando la creatura vive nel mio Divin Volere e forma i suoi atti in Esso, questi atti rimangono come lavoro della creatura che impegnano Dio per cedergli i diritti d'un regno sì santo. Quindi i diritti di farlo conoscere e farlo regnare sulla terra. Perché l'anima che vive nel mio Fiat riacquista tutti gli atti di Esso fatti per amore delle creature. Dio la rende conquistatrice non solo del suo Volere ma di tutta la Creazione, non v'è atto di Esso in cui la creatura non vi metta il suo atto, fosse pure un “ti amo”, un “ti adoro”, eccetera. Onde avendo messo del suo, tutto resta impegnato ed il mio Fiat si sente felice perché finalmente ha trovato la fortunata creatura, che può dare ciò che Lui voleva dare con tanto amore, fin dal principio della Creazione di tutto l'universo. Perciò la creatura, col vivere nel mio Voler Divino, entra nell'ordine divino, si rende proprietaria delle opere Sue e con diritto può dare e chiedere per gli altri ciò che è suo. E siccome vive in Esso, i suoi diritti sono divini e chiede con diritti divini, non umani.
3) Universalità. Questa preghiera può andare a beneficio di tutti. Di conseguenza hai davanti a te una persona che dice tante brutte parole? Anziché far entrare in te quelle brutte parole nel tuo cuore, ti fondi nel dv e tu prendi la bocca Santissima di Gesù e ci chiudi dentro le bocche di tutte le creature perché tutte siano santificate, divinizzare ed ogni parola sia divinizzata. Tu te ne ritorni a casa in pace, anche quell'altra persona ritorna in pace ma domani si dovrà fare un'altra sfogata perché non trova pace nel dire tante parolacce. Ma avrai compiuto un'atto che porta effetti reali. La preghiera nel dv ha come fine il tutto e si serve di tutto.
I tempi: quando si fa un programma di vita spirituale, uno deve stare attento ai tempi che dedica alle varie attività. Sempre si prega nel divin volere. Non ci sono tre punti. La continuità, la vita nella dv non è una spiritualità ma è una vita e siccome noi viviamo continuamente, continuamente immersi in Gesù, amandolo e ringraziandolo ecc... mentre il mondo si fa venire il mal di stomaco, io sto con Gesù.
Vangelo secondo Luca - 18
1Diceva loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai: 2«In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. 3In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”. 4Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, 5dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”». 6E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. 7E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? 8Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».
Prima lettera ai Tessalonicesi - 5
"...16Siate sempre lieti, 17pregate ininterrottamente…."
1 Luglio 1923 Effetti della preghiera nel Divin Volere. Piacere di Gesù nel manifestare le sue verità alla creatura. Iddio è un atto sempre nuovo.
Gli effetti della preghiera nel divin volere: pienezza divina.
“Figlia mia, vuoi sapere a che giova e quale ne è l’effetto? La creatura che viene a gettare nel mare immenso della mia Divinità la pietruzza della sua volontà, come la getta, se la sua volontà vuole amare, il mare infinito delle acque del mio amore s’increspa, si agita ed Io sento le onde del mio amore che esalano il loro celeste profumo e sento il piacere, le gioie del mio amore agitate dalla pietruzza della volontà della creatura. Se adora la mia santità, la pietruzza della volontà umana agita il mare della mia santità ed Io sento ricrearmi dalle aure purissime della mia santità, insomma, quando la volontà umana vuol operare nella mia, come pietruzza si getta in ciascun mare dei miei attributi agitandoli ed increspandoli, Io sento darmi le stesse cose mie e gli onori, la gloria, l’amore che in modo divino può darmi la creatura. Succede come ad una persona che essendo molto ricca contiene tutti i beni in casa sua, fonti freschissime, fonti profumate, fonti calde; ed una persona che entra in questa casa non sa cosa darle, perché quella possiede tutto, ma vuole comunque farle piacere, vuole amarla, quindi che fa? Prende una pietruzza e la getta nella fonte fresca, le acque agitate esalano una delicatissima freschezza ed il signore di quella casa gode il piacere della freschezza della sua fonte, gode dei suoi stessi beni che possiede, ma perché? Perché quella persona si è preso il pensiero di agitare quella fonte, perché le cose quando sono agitate esalano più intenso il profumo, la freschezza o il calore che contengono. Ecco che significa entrare nella mia Volontà, agitare, smuovere il mio Essere e dirmi: “Vedi quanto sei buono, amabile, amante, santo, immenso, potente, sei il Tutto ed io voglio muoverti tutto per amarti e darti piacere.” Ed a te par poco?”
Gli effetti nel pregare nel divin volere sono pienezza assoluta, è tutto quello che Dio è.
Le caratteristiche della preghiera nella Volontà Divina
Catechesi del don
Il tema è la preghiera nella Divina Volontà, tema amplissimo. Anche quando a Gesù insegna a Luisa come seguire questa strada piena di luce sta facendo scuola di preghiera. Il don ha provato a schematizzare un po' l'intervento del don: le principali caratteristiche o alcune di essa nel Divin Volere. Il don ha individuato 4 aree in cui soffermare la nostra attenzione: le condizioni preliminari per poter iniziare a pregare nella divina volontà. Non è qualcosa di meccanico, non sono formule ma è esperienza che va preparata. L'attività che concretamente si vive nella preghiera nel dv e poi per accenni quelli che sono i tempi riguardanti la preghiera nella Dv e gli effetti della preghiera nel Dv.
1) Le condizioni preliminari. In genere in una macchina si inizia con la prima marcia e a volte noi non la vogliamo mettere o come chi vuole sempre andare sempre al nocciolo della questione nella dv andando direttamente al capitolo 12. No, no, devi iniziare dall'inizio, dal primo volume. Se non si fa un cammino ordinario che Gesù ha fatto ai cristiani di tutti i tempi, non potremo passare allo step successivo. Quali sono le condizioni per iniziare a pregare nella dv?
Silenzio. Segretezza e Pace.
Fra poco sarà il mercoledì delle ceneri (quando è stata fatta questa catechesi ndr) e si leggerà il capitolo 6 di San Matteo:
"..5E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. 6Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà…" Gesù
Il don pensa che in questo brano del Vangelo c'è tutto quello che Gesù fa fare a Luisa nei primi volumi. Per spiegare questi tre punti, delle condizioni previe, il don vorrebbe affidarsi alle parole di Gesù e di Luisa. Nel primo volume Luisa dice che Gesù pose mano a spogliare il mio cuore da tutte le creature e Gesù diceva: io sono tutto il Bello che merito d'essere Amato. Vedi, se tu non togli questo piccolo mondo che ti circonda d'intorno (pensieri di creature, immaginazione ecc...) Io (Gesù) non posso entrare nel tuo cuore,....." (il don non dice che brano è ndr). La nostra volontà al Signore non la vogliamo dare. Dare al Signore la nostra Volontà vuol dire dare al Signore tutto ciò che si muove esternamente ed internamente intorno a noi. Domanda: quanto tempo nella giornata trascorriamo angustiandoci per cose che non riguardano Gesù? Il silenzio per poter pregar nel Voler Divino è silenzio soprattutto interiore, in special modo nella mente. Se tutto il nostro piccolo mondo (angosce, riflessioni personali ecc.…) se non li mettiamo da parte, per essere tutto di Gesù… su questo punto già tanti si fermano. Uno può dire io faccio, dico ecc... ma se tu nella mente sei funestato da questi pensieri, chiedi al Signore la grazia che ti tolga questo mondo che ti disturba. Esempio: le spie del KGB, stiamo sempre attenti a guardare cosa gli altri dicono, fanno, ecc... perché poi devo giudicare, relazionare ecc... ma pensa a Gesù. Se non inizi da qui non vai da nessuna parte.
2) Segretezza: Luisa voleva farsi suora attiva perché aveva avuto degli esempi santi. Gesù ha assicurato che diceva la verità a Luisa circa al farsi suora, ma la sua vocazione era diversa. Gesù spiega che anche negli istituti di religiosi di stretta osservanza c'è chi fa entrare il piccolo mondo. Gesù quando chiama una persona ad uno stato sa come realizzare la chiamata che Lui dà. Il luogo per Gesù è indifferente e per Lui l'abito religioso dice nulla. Gesù dice a Luisa che sarà la vera monaca del suo cuore. Luisa era come se volesse aggrapparsi a qualcosa di esteriore per dire che era tutta di Gesù. Benissimo. Ma il vivere e il pregare nel divin volere è qualcosa che esternamente non va proclamato e gridato, non farà udire in piazza la sua voce. La Divina Volontà non è un'associazione, un'abito religioso ecc... e non la si può sbandierare in giro ai quattro venti (anche perché qualcuno potrebbe non capire). E' una vita che va vissuta internamente. E va vissuto con riservatezza.
3) Pace. Sempre al volume 1 Gesù tira le orecchie a Luisa dicendo che ha fatto male nel rimanere disturbata e la prima cosa che gli raccomanda di non essere funestata nel cuore. la pace che è necessaria per poter volare negli atti della dv e farli nostri e darli al Padre in contraccambio d'amore è la rassegnazione. Il totale abbandono. Se noi stiamo angustiati e andiamo alla ricerca di qualcuno che ci consoli ecc... No. Vai da Gesù, umiliati davanti a Gesù, il frutto dell'umiliazione è la pace. La pace non ti verrà mia dalle creature, maledetto l'uomo che confida nell'uomo. Guai a voi che ridete. Tu cerchi la gioia nel mondo? Guai a te.
In che cosa consiste l'attività della preghiera nella divina volontà?
La semplicità, la libertà e l'universalità.
1) La semplicità: a volte quando ci si accosta alla preghiera nel dv - essendo qualcosa di nuovo, di una maggior comprensione di quello che Gesù ci ha sempre detto, tutto è sempre in germe nel Vangelo. Semplicità vuol dire porsi nell'atteggiamento del bambino, perché se ci mettiamo nell'atteggiamento dell'adulto che vuole tutto incasellare, incolonnare, ecc... ma io sento quello come fa gli atti ma io non riuscirò a farli mai…. finiremo per disprezzare la dv se agiamo così. Poniti tu con Gesù come se ci foste solo voi due al mondo. Se il Signore da te vuole che lo pensi…. riesci a vedere quanto ti voglia bene? Guarda l'Eucarestia. Riesci a vedere l'amore di Dio in un raggio di Sole? SEMPLICITA'. Compiere atti nella dv significa immedesimarsi con Gesù, stare con Gesù, vivere profondamente unito con Gesù. Anziché preoccuparti di quello che gli altri penseranno di te…. sei solo te e Gesù. Cerca i suoi occhi, riconosci le qualità d'amore che Gesù ti ha messo anche nel mangiare.
15 Giugno 1916 Nel Divin Volere tutto è completo. Le preghiere più potenti sul cuore di Gesù e che più lo inteneriscono, si hanno quando la creatura si veste di tutto ciò che operò e patì Lui stesso.
"..Onde, ho trascorso tutta la notte con Gesù nel suo Volere, dopo mi son sentita vicina la Regina Mamma che mi ha detto:
“Figlia mia, prega.”
Ed io: “Mamma mia, preghiamo insieme, da sola non so pregare.” E Lei ha soggiunto: “Le preghiere più potenti sul cuore di mio Figlio e che più lo inteneriscono, si hanno quando la creatura si veste di tutto ciò che operò e patì Lui stesso, avendo fatto dono di tutto alla creatura. Quindi figlia mia, cingi la tua testa delle spine di Gesù, imperla i tuoi occhi delle sue lacrime, impregna la tua lingua della sua amarezza, vesti la tua anima del suo sangue, adornati delle sue piaghe, trafiggi le tue mani e i tuoi piedi coi suoi chiodi e come un altro Cristo presentati innanzi alla sua Divina Maestà, questo spettacolo lo commuoverà in modo che non saprà rifiutare nulla all’anima vestita delle sue stesse divise. Ma oh quanto le creature sanno poco servirsi dei doni che mio Figlio ha dato loro! Queste erano le mie preghiere sulla terra e queste sono nel Cielo.” Poi, insieme ci siamo vestite con le divise di Gesù, e insieme ci siamo presentate innanzi al trono divino, cosa che commuoveva tutti, gli angeli ci facevano largo e restavano come sorpresi. Io ho ringraziato la Mamma e mi sono trovata in me stessa…"
Ti hanno preso a schiaffi moralmente? Rivestiti delle guance macerate di Gesù, Gesù ha sofferto di quegli schiaffi per te e vuol dare a te gli effetti. Non guardati allo specchio come ti hanno conciato. Si può affermare la giustizia umana ma con pace. Se noi pensassimo spesso alla Passione di Gesù tutto cambierebbe. Quanto tu più compirai gli atti di fusione, tanto più noi perderemo il nostro temperamento, il nostro stile ecc... ed acquisteremo quelli di Gesù. Per ogni parola vana uscita dalla nostra bocca sarà chiesto conto. Spesso le nostre parole sono l'autostrada per uscire dalla divina volontà. Si parla ma con quella moderazione, delicatezza e qualità.
2) La Libertà: Significa vivere in pienezza ciò che tu sei, una creatura per amare, fatta per il bene e per la Verità. Tutto ciò che ci vuol togliere questa libertà e ci angoscia, queste cose le dovremmo mettere da parte. Concretamente, cosa sono questi giri nella dv? Il giro nella dv è l'espressione massima della libertà dei figli di Dio: Dio ci ha detto, vai, guarda che bella la mia Divina Volontà. Guardi l'animale o persona o l'effetto di Dio in quella creatura? Se tu ti sei immerso nelle conoscenze della divina volontà e hai fatto con Luisa questo lento e graduale cammino non potrai rimanere indifferente a ciò che ti circonda. Iniziamo a ciò che vediamo e tocchiamo e dopo questo arriveremo ai confini più lontani. Ma tutto questo con gradualità senza mai lasciarci scoraggiare da nulla e da nessuno. Girare nella dv significa apprezzare, prendere, possedere e dare. Apprezzare, riconoscere ciò che la Volontà di Dio fa, appropriamoci del dono - lo prendo come mio ed avere in mano la Volontà Divina significa che puoi smuovere Cielo e Terra.
30 Ottobre 1929 Chi vive nel Voler Divino può girare in tutte le opere di Dio ed acquista i diritti divini.
Il dolce incanto del Fiat Onnipotente con la sua luce mi tiene come eclissata in Esso ed io non so vedere che tutti i suoi atti, per mettervi come suggello il mio “ti amo” su ciascuno atto suo, per chiedergli il regno della sua Divina Volontà in mezzo alle creature. Ora innanzi alla mia mente vedevo una gran ruota di luce che riempiva tutta la terra e mentre il centro della ruota era tutta una luce, intorno ad essa sporgevano tanti raggi per quanti atti aveva fatto il Fiat Divino ed io passavo da un raggio all'altro per mettervi il suggello del mio “ti amo”, per fermarlo in ogni raggio a chiedergli continuamente il regno della sua Divina Volontà. Ora mentre facevo ciò, il mio sempre amabile Gesù, uscendo dal mio interno, mi ha detto: "Figlia mia, quando la creatura vive nel mio Divin Volere e forma i suoi atti in Esso, questi atti rimangono come lavoro della creatura che impegnano Dio per cedergli i diritti d'un regno sì santo. Quindi i diritti di farlo conoscere e farlo regnare sulla terra. Perché l'anima che vive nel mio Fiat riacquista tutti gli atti di Esso fatti per amore delle creature. Dio la rende conquistatrice non solo del suo Volere ma di tutta la Creazione, non v'è atto di Esso in cui la creatura non vi metta il suo atto, fosse pure un “ti amo”, un “ti adoro”, eccetera. Onde avendo messo del suo, tutto resta impegnato ed il mio Fiat si sente felice perché finalmente ha trovato la fortunata creatura, che può dare ciò che Lui voleva dare con tanto amore, fin dal principio della Creazione di tutto l'universo. Perciò la creatura, col vivere nel mio Voler Divino, entra nell'ordine divino, si rende proprietaria delle opere Sue e con diritto può dare e chiedere per gli altri ciò che è suo. E siccome vive in Esso, i suoi diritti sono divini e chiede con diritti divini, non umani.
3) Universalità. Questa preghiera può andare a beneficio di tutti. Di conseguenza hai davanti a te una persona che dice tante brutte parole? Anziché far entrare in te quelle brutte parole nel tuo cuore, ti fondi nel dv e tu prendi la bocca Santissima di Gesù e ci chiudi dentro le bocche di tutte le creature perché tutte siano santificate, divinizzare ed ogni parola sia divinizzata. Tu te ne ritorni a casa in pace, anche quell'altra persona ritorna in pace ma domani si dovrà fare un'altra sfogata perché non trova pace nel dire tante parolacce. Ma avrai compiuto un'atto che porta effetti reali. La preghiera nel dv ha come fine il tutto e si serve di tutto.
I tempi: quando si fa un programma di vita spirituale, uno deve stare attento ai tempi che dedica alle varie attività. Sempre si prega nel divin volere. Non ci sono tre punti. La continuità, la vita nella dv non è una spiritualità ma è una vita e siccome noi viviamo continuamente, continuamente immersi in Gesù, amandolo e ringraziandolo ecc... mentre il mondo si fa venire il mal di stomaco, io sto con Gesù.
Vangelo secondo Luca - 18
1Diceva loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai: 2«In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. 3In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”. 4Per un po’ di tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, 5dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”». 6E il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. 7E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? 8Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».
Prima lettera ai Tessalonicesi - 5
"...16Siate sempre lieti, 17pregate ininterrottamente…."
1 Luglio 1923 Effetti della preghiera nel Divin Volere. Piacere di Gesù nel manifestare le sue verità alla creatura. Iddio è un atto sempre nuovo.
Gli effetti della preghiera nel divin volere: pienezza divina.
“Figlia mia, vuoi sapere a che giova e quale ne è l’effetto? La creatura che viene a gettare nel mare immenso della mia Divinità la pietruzza della sua volontà, come la getta, se la sua volontà vuole amare, il mare infinito delle acque del mio amore s’increspa, si agita ed Io sento le onde del mio amore che esalano il loro celeste profumo e sento il piacere, le gioie del mio amore agitate dalla pietruzza della volontà della creatura. Se adora la mia santità, la pietruzza della volontà umana agita il mare della mia santità ed Io sento ricrearmi dalle aure purissime della mia santità, insomma, quando la volontà umana vuol operare nella mia, come pietruzza si getta in ciascun mare dei miei attributi agitandoli ed increspandoli, Io sento darmi le stesse cose mie e gli onori, la gloria, l’amore che in modo divino può darmi la creatura. Succede come ad una persona che essendo molto ricca contiene tutti i beni in casa sua, fonti freschissime, fonti profumate, fonti calde; ed una persona che entra in questa casa non sa cosa darle, perché quella possiede tutto, ma vuole comunque farle piacere, vuole amarla, quindi che fa? Prende una pietruzza e la getta nella fonte fresca, le acque agitate esalano una delicatissima freschezza ed il signore di quella casa gode il piacere della freschezza della sua fonte, gode dei suoi stessi beni che possiede, ma perché? Perché quella persona si è preso il pensiero di agitare quella fonte, perché le cose quando sono agitate esalano più intenso il profumo, la freschezza o il calore che contengono. Ecco che significa entrare nella mia Volontà, agitare, smuovere il mio Essere e dirmi: “Vedi quanto sei buono, amabile, amante, santo, immenso, potente, sei il Tutto ed io voglio muoverti tutto per amarti e darti piacere.” Ed a te par poco?”
Gli effetti nel pregare nel divin volere sono pienezza assoluta, è tutto quello che Dio è.
Le caratteristiche della preghiera nella Volontà Divina
Catechesi del don
mercoledì 19 novembre 2025
La potenza della Grazia
Gesù le parla della Grazia santificante e delle sue mirabili operazioni. Le spiega anzitutto come il patire coopera con l'azione della Grazia. Poi le mostra la Grazia come suo parto di amore offerto a tutte le anime che intendono accoglierla. Infine le spiega come l'anima possa cooperare nel massimo grado possibile all'azione della Grazia, anticipando, con la sua morte al peccato e al mondo per vivere di Dio e per Dio solo, l'opera di sorella morte corporale. Libro di cielo volume 6, capitoli 103-105, 2-9 Maggio 1905, 4 Ottobre 2018
Abbiamo la Grazia come minimo comun denominatore sebbene in modo diverso.
02 Maggio 1905 Il patire contiene tre specie di risurrezione.
Questo capitolo fa comprendere forza, l'efficacia e la produttività della croce a seconda della situazione della croce ricevuta "..il patire fa risorgere l’anima alla grazia;.." in questo caso alcune croci sono mandate a chi vive nel peccato per provocare la conversione (purchè non trovi ostacoli da parte della creatura) -- seconda: "..secondo, inoltrandosi il patire riunisce le virtù e risorge alla santità.." una persona che vive già in stato di grazia, che succede? da un buon cristiano le sofferenze che riceve in questo stato sono una spinta di introdursi nel cammino della santità; --- "..quando il patire continua, perfeziona le virtù, le abbellisce di splendore,.." questa croce porta all'eroismo alle virtù "..e, coronata l’anima vi risorge alla gloria in terra ed alla gloria in Cielo.”
05 Maggio 1905 Effetti della Grazia.
"..pareva che dal suo interno uscisse un’altra immagine tutta simile a Sé, solo più piccola..."
qual'è il parto di Gesù? Gesù è venuto a compiere la Redenzione e a portare la Grazia Santificante, cosa fa la Grazia? Uscita da Lui si comunica a chi la vuole ricevere.
".. Ora, mia figlia, è la Grazia che, uscendo da Me, si comunica a tutte le anime che la vogliono ricevere e le trasmuta in tanti altri miei figli; non solo, ma tutto ciò che può uscire di bene, di virtù da questi secondi figli, diventa figli della Grazia. Vedi un po’ che lunga generazione di figli si forma la Grazia, solo che le creature la ricevano; ma quanti la respingono e la mia figlia se ne ritorna al mio seno, sola e senza prole."
Purtroppo non tutti accolgono la Grazia. Cosa fa? La Grazia rende simili a Gesù chi l'accoglie e le opere buone partorite sono tante piccole grazie o Gesù in miniatura e diventano alimentano altre persone. La vita santa è una continua generazione di grazie per tutti. Molti si chiudono ma qualcuno si convertirà, ecco perchè San Francesco diceva che prima si predicava con la vita e dopo con la parola anche perchè una predica muta con una vita santa si deve fare sempre a tutti. Io ricevo la grazia, qualcuno riceve la grazie dalle mie opere e si innesca una catena potenzialmente infinita ed è così che il cristianesimo si propaga e non solo a forza di prediche. Uno vede se sono sempre come sono e come mi comporto e di fronte a questo linguaggio anche chi è prevenuto riesce a vedere qualcosa.
09 Maggio 1905 L’anima unita alla Grazia, può fare quello che deve fare la morte alla natura.
Cosa fa la morte alla natura? la fa morire. Se io muoio la mia persona integra, il corpo scompare quindi c'è una trasformazione. L'anima unita alla Grazia (in sinergia) cioè far morire anticipatamente per amor di Dio a tutto ciò che deve morire (la morte al mondo, al peccato, al diavolo). Che significa morto al peccato? se io sono morto non posso fare niente, se io sono morto al mondo vuol dire che gli idoli del mondo sono morti per me; ho altro a cui pensare. Solo perchè questo accada, spiega Gesù, solo chi fa continuo soggiorno con la sua Grazia cioè vive sempre con Dio ecco perchè curare gli atti d'amore h24. O l'anima si riempe di Dio o si riempe di mondo, noi non possiamo stare da soli ma dobbiamo stare sempre in compagnia. Idee, televisione, creature, cinema, teatri, pub, ecc... o posso starmene con Dio. Questo processo di morte anche al proprio ego può farla chi cura questo rapporto con il Signore.Quindi la vita di Grazia è necessaria curarla con il Signore perchè tutto ciò che è caduco possa morire,
"..Quando l’anima vive in Dio e muore a tutto il resto, la stessa natura viene ad anticipare i privilegi che la devono arricchire nelle risurrezione, cioè, si sentirà spiritualizzata, deificata ed incorruttibile, oltre a tutti i beni che l’anima avrà, sentendosi partecipe di tutti i privilegi della vita divina. Oltre a ciò, si distinguerà la gloria che avranno in Cielo queste anime che saranno tanto diverse dalle altre, quanto distinto è il Cielo dalla terra.” Gesù
E si avvertirà la partecipazione a quei beni (i privilegi della vita divina oltre ad altri), questa esperienza ( spiritualizzazione dell'anima, ecc..) questi effetti sono la vita caratterizza la vita nella DV ; ma questo presuppone una cooperazione alla Grazia Santificante continua che comporta dei tagli reali.
Abbiamo la Grazia come minimo comun denominatore sebbene in modo diverso.
02 Maggio 1905 Il patire contiene tre specie di risurrezione.
Questo capitolo fa comprendere forza, l'efficacia e la produttività della croce a seconda della situazione della croce ricevuta "..il patire fa risorgere l’anima alla grazia;.." in questo caso alcune croci sono mandate a chi vive nel peccato per provocare la conversione (purchè non trovi ostacoli da parte della creatura) -- seconda: "..secondo, inoltrandosi il patire riunisce le virtù e risorge alla santità.." una persona che vive già in stato di grazia, che succede? da un buon cristiano le sofferenze che riceve in questo stato sono una spinta di introdursi nel cammino della santità; --- "..quando il patire continua, perfeziona le virtù, le abbellisce di splendore,.." questa croce porta all'eroismo alle virtù "..e, coronata l’anima vi risorge alla gloria in terra ed alla gloria in Cielo.”
05 Maggio 1905 Effetti della Grazia.
"..pareva che dal suo interno uscisse un’altra immagine tutta simile a Sé, solo più piccola..."
qual'è il parto di Gesù? Gesù è venuto a compiere la Redenzione e a portare la Grazia Santificante, cosa fa la Grazia? Uscita da Lui si comunica a chi la vuole ricevere.
".. Ora, mia figlia, è la Grazia che, uscendo da Me, si comunica a tutte le anime che la vogliono ricevere e le trasmuta in tanti altri miei figli; non solo, ma tutto ciò che può uscire di bene, di virtù da questi secondi figli, diventa figli della Grazia. Vedi un po’ che lunga generazione di figli si forma la Grazia, solo che le creature la ricevano; ma quanti la respingono e la mia figlia se ne ritorna al mio seno, sola e senza prole."
Purtroppo non tutti accolgono la Grazia. Cosa fa? La Grazia rende simili a Gesù chi l'accoglie e le opere buone partorite sono tante piccole grazie o Gesù in miniatura e diventano alimentano altre persone. La vita santa è una continua generazione di grazie per tutti. Molti si chiudono ma qualcuno si convertirà, ecco perchè San Francesco diceva che prima si predicava con la vita e dopo con la parola anche perchè una predica muta con una vita santa si deve fare sempre a tutti. Io ricevo la grazia, qualcuno riceve la grazie dalle mie opere e si innesca una catena potenzialmente infinita ed è così che il cristianesimo si propaga e non solo a forza di prediche. Uno vede se sono sempre come sono e come mi comporto e di fronte a questo linguaggio anche chi è prevenuto riesce a vedere qualcosa.
09 Maggio 1905 L’anima unita alla Grazia, può fare quello che deve fare la morte alla natura.
Cosa fa la morte alla natura? la fa morire. Se io muoio la mia persona integra, il corpo scompare quindi c'è una trasformazione. L'anima unita alla Grazia (in sinergia) cioè far morire anticipatamente per amor di Dio a tutto ciò che deve morire (la morte al mondo, al peccato, al diavolo). Che significa morto al peccato? se io sono morto non posso fare niente, se io sono morto al mondo vuol dire che gli idoli del mondo sono morti per me; ho altro a cui pensare. Solo perchè questo accada, spiega Gesù, solo chi fa continuo soggiorno con la sua Grazia cioè vive sempre con Dio ecco perchè curare gli atti d'amore h24. O l'anima si riempe di Dio o si riempe di mondo, noi non possiamo stare da soli ma dobbiamo stare sempre in compagnia. Idee, televisione, creature, cinema, teatri, pub, ecc... o posso starmene con Dio. Questo processo di morte anche al proprio ego può farla chi cura questo rapporto con il Signore.Quindi la vita di Grazia è necessaria curarla con il Signore perchè tutto ciò che è caduco possa morire,
"..Quando l’anima vive in Dio e muore a tutto il resto, la stessa natura viene ad anticipare i privilegi che la devono arricchire nelle risurrezione, cioè, si sentirà spiritualizzata, deificata ed incorruttibile, oltre a tutti i beni che l’anima avrà, sentendosi partecipe di tutti i privilegi della vita divina. Oltre a ciò, si distinguerà la gloria che avranno in Cielo queste anime che saranno tanto diverse dalle altre, quanto distinto è il Cielo dalla terra.” Gesù
E si avvertirà la partecipazione a quei beni (i privilegi della vita divina oltre ad altri), questa esperienza ( spiritualizzazione dell'anima, ecc..) questi effetti sono la vita caratterizza la vita nella DV ; ma questo presuppone una cooperazione alla Grazia Santificante continua che comporta dei tagli reali.
domenica 16 novembre 2025
L'amore prima di tutto
Gesù le spiega come fare a non perdere mai l'amore per Lui. Le spiega come l'amore rende agevole e facile il cammino della virtù. E le ricorda che il timore toglie la vita all'amore, mentre esso deve essere ciò che muove tutto nell'anima, comprese le stesse virtù. Libro di cielo volume 6, capitoli 106-107, 12-18 Maggio 1905, 5 Ottobre 2018 sesto volume
La meditazione di oggi è l'Amore per Gesù.
12 Maggio 1905 Mezzo per non perdere l’amore di Gesù.
Luisa è preoccupata di perdere l'amore di Gesù e chiunque ama Gesù e la Madonna questo pensiero lo ha avuto. Il problema è che noi potremmo perdere il nostro amore per loro. Gesù dice (un principio generale)
".. In tutte le cose la mia paterna bontà ha somministrato i mezzi per aiutare la creatura, purché questi mezzi non vengano respinti..."
il compito della creatura è andare a prendere i mezzi, usarli e non respingerli. Quando ci troveremo di fronte al Signore noi vedremo le grazie, i richiami ed aiuti che avremo ricevuto da Lui e chi si presenterà (le anime) senza grazia sarà la fine per loro. E' meglio pensarci adesso. Noi qui abbiamo tutti i mezzi necessari, l'amore di Dio lo perde chi lo vuole perdere. Quanto ci tieni?
"..Dunque, mezzo per non perdere il mio amore, è fare del mio amore e di tutto ciò che mi riguarda, come se fosse cosa propria; può perdere uno tutto ciò che è suo?.." (Gesù)
Tutti abbiamo delle cose a cui teniamo in particolar modo, chi ci tiene poco perde le cose. Che posto ha l'amore di Gesù/Madonna nella nostra vita? se vengono prima di tutti, non li perderemo mai.
15 Maggio 1905 Il cammino della virtù è facile.
“Figlia mia, dicono che il cammino della virtù sia difficile. Falso,..." Gesù.
Qui Gesù non dice che la virtù è difficile per chi non ha incominciato il cammino della santificazione. Se guardi il cammino della virtù sotto l'aspetto terreno vedi solo difficoltà ma se vedi in essa un cammino per il Signore allora si vola perchè 1) arrivano le grazie perchè la grazia preveniente e concominante e perseverante ti aiuta 2) ci sono le consolazioni, incominci a conoscere delle consolazioni spirituali che Gesù fa conoscere ai suoi amici per cui niente sembra difficile. A chi non è risoluto tutto è difficile. E' facile o difficile entra nella DV? Quando una persona è fermamente risoluta quella persona volerà perchè Dio è il primo a volere una cosa del genere e appena vede una persona ben disposta lo aiuta all'istante. Il problema è di chi non decide. Il peccato commesso ad occhi aperti è incompatibile con la vita di santità. Essere santi vuol dire tendere alla perfezione fino all'eroismo. Il sottofondo è l'Amore, è sempre l'amore alle virtù, alla Santità.
18 Maggio 1905 L’amore merita la preferenza su tutto.
Gesù dice “Figlia mia, il timore toglie la vita all’amore..."
nella vita nella DV, qui Gesù parla della paura di Dio, comprendere correttamente la Giustizia e la Misericordia del Signore. Bando alla paura di Dio. Bando anche all'eccessiva confidenza e alla paura in generale (se dovessi camminare in una valle oscura non temerei alcun male....) chi vive nella DV non ha paura di niente non perchè è uno spaccone, avverte la paura ma è tutto temperato dalla consapevolezza che è tutto nelle mani di Dio onnipotente. Noi crediamo che Dio esista o no? Tu ci credi Gesù Cristo avrebbe potuto fulminare i suoi nemici? L'amore rende facile ogni cosa.
"..le stesse virtù che non hanno principio dall’amore, sono come tante vittime che vanno a finire al macello, cioè, alla distruzione delle stesse virtù.” (Gesù)
Siamo protetti da una Volontà onnipotente e nulla può toccarci senza il suo beneplacito.
La meditazione di oggi è l'Amore per Gesù.
12 Maggio 1905 Mezzo per non perdere l’amore di Gesù.
Luisa è preoccupata di perdere l'amore di Gesù e chiunque ama Gesù e la Madonna questo pensiero lo ha avuto. Il problema è che noi potremmo perdere il nostro amore per loro. Gesù dice (un principio generale)
".. In tutte le cose la mia paterna bontà ha somministrato i mezzi per aiutare la creatura, purché questi mezzi non vengano respinti..."
il compito della creatura è andare a prendere i mezzi, usarli e non respingerli. Quando ci troveremo di fronte al Signore noi vedremo le grazie, i richiami ed aiuti che avremo ricevuto da Lui e chi si presenterà (le anime) senza grazia sarà la fine per loro. E' meglio pensarci adesso. Noi qui abbiamo tutti i mezzi necessari, l'amore di Dio lo perde chi lo vuole perdere. Quanto ci tieni?
"..Dunque, mezzo per non perdere il mio amore, è fare del mio amore e di tutto ciò che mi riguarda, come se fosse cosa propria; può perdere uno tutto ciò che è suo?.." (Gesù)
Tutti abbiamo delle cose a cui teniamo in particolar modo, chi ci tiene poco perde le cose. Che posto ha l'amore di Gesù/Madonna nella nostra vita? se vengono prima di tutti, non li perderemo mai.
15 Maggio 1905 Il cammino della virtù è facile.
“Figlia mia, dicono che il cammino della virtù sia difficile. Falso,..." Gesù.
Qui Gesù non dice che la virtù è difficile per chi non ha incominciato il cammino della santificazione. Se guardi il cammino della virtù sotto l'aspetto terreno vedi solo difficoltà ma se vedi in essa un cammino per il Signore allora si vola perchè 1) arrivano le grazie perchè la grazia preveniente e concominante e perseverante ti aiuta 2) ci sono le consolazioni, incominci a conoscere delle consolazioni spirituali che Gesù fa conoscere ai suoi amici per cui niente sembra difficile. A chi non è risoluto tutto è difficile. E' facile o difficile entra nella DV? Quando una persona è fermamente risoluta quella persona volerà perchè Dio è il primo a volere una cosa del genere e appena vede una persona ben disposta lo aiuta all'istante. Il problema è di chi non decide. Il peccato commesso ad occhi aperti è incompatibile con la vita di santità. Essere santi vuol dire tendere alla perfezione fino all'eroismo. Il sottofondo è l'Amore, è sempre l'amore alle virtù, alla Santità.
18 Maggio 1905 L’amore merita la preferenza su tutto.
Gesù dice “Figlia mia, il timore toglie la vita all’amore..."
nella vita nella DV, qui Gesù parla della paura di Dio, comprendere correttamente la Giustizia e la Misericordia del Signore. Bando alla paura di Dio. Bando anche all'eccessiva confidenza e alla paura in generale (se dovessi camminare in una valle oscura non temerei alcun male....) chi vive nella DV non ha paura di niente non perchè è uno spaccone, avverte la paura ma è tutto temperato dalla consapevolezza che è tutto nelle mani di Dio onnipotente. Noi crediamo che Dio esista o no? Tu ci credi Gesù Cristo avrebbe potuto fulminare i suoi nemici? L'amore rende facile ogni cosa.
"..le stesse virtù che non hanno principio dall’amore, sono come tante vittime che vanno a finire al macello, cioè, alla distruzione delle stesse virtù.” (Gesù)
Siamo protetti da una Volontà onnipotente e nulla può toccarci senza il suo beneplacito.
10 atti della creatura nella Passione
Catechesi sulla Divina Volontà (Trieste, 12 aprile 2025) - don Pierpaolo Maria Cilla
Le Ore della Passione (date da Gesù a Luisa) sono una preghiera con la quale il Signore permette di riattualizzare oggi quello che Gesù ha vissuto 2000 anni fa perché in Dio vi è un continuo presente e quando noi ci fondiamo in Gesù, Gesù si rende vivo e presente come se stesse svolgendo la sua Passione. Quindi noi possiamo beneficiare di più dei benefici della Passione. In modo particolare, Don Pierpaolo Maria Cilla vorrebbe trattare il tema: 10 atti della creatura nella Passione. Significa che chi è che compie la nostra Redenzione? Gesù. Sono gli atti di Gesù che ci santificano, ci ottengono la grazia e il dono della divina volontà. Ma la creatura deve fare qualcosa o no? L'aspetto attivo non c'è o c'è? E se c'è, in cosa consiste concretamente?
La Passione di Gesù non è un fatto archiviato ma sono eventi vivi, perché nell'orizzonte della Volontà di Dio è tutto presente e in atto. Il dono del Vivere nel Divin Volere significa poter entrare in questo mondo, cioè il cuore di Dio, l'Essenza di Dio. E in Dio troviamo tutte le cose e gli atti compiuti da Dio nella Passione.
Nel momento in cui facciamo le ore della Passione, quando apriamo il libro delle Ore della Passione (e dopo essersi fusi nel divin volere ndr), quando scegliamo un'ora della Passione, noi entriamo in quell'ora della Passione di Gesù e richiamiamo a vita l'operato di Gesù. E siamo guidati da Luisa stessa su cosa fare (Gesù, io bacio la mano destra ecc...) ci fa fare tutto Luisa, ma proviamo ad estrapolare 10 attività che la creatura compie (non sono tutti, ma il don ha voluto ispirarsi ai 10 comandamenti) in modo tale che noi non rimaniamo legati al libro delle Ore della Passione ma ci esercitiamo a compiere questi atti quanto più possiamo.
1 atto: la Riparazione
La prima azione della creatura è la riparazione. Sta passando nella mente e nella coscienza dei fedeli - oggi - che noi possiamo distruggere tutto quello che vogliamo e non c'è bisogno di riparare o aggiustare, tanto le cose si aggiustano da sole. Stiamo vivendo il Giubileo e il cuore del Giubileo è l'indulgenza e l'indulgenza è quel dono che ci aiuta a riparare più rapidamente possibile ciò che abbiamo distrutto con il peccato. Davanti a Dio tutto dev'essere in ordine e in equilibrio. Gesù vuole la nostra collaborazione nel riparare un disordine, i mattoni che li mette Lui ma qualche mattoncino ce li dobbiamo mettere noi. L'anima cerca di compensare le offese, i peccati e le ingratitudini che Gesù riceve dalle creature, se le creature hanno tolto a Dio l'onore e la creatura quindi dà onore a Gesù per ribilanciare la situazione.
La Cena Eucaristica QUARTA ORA
"..O mio afflitto Bene, faccio mia la tua vita ed insieme a te intendo ripararti tutte queste offese. Voglio entrare nei più intimi nascondigli del tuo cuore divino, e riparare col tuo stesso cuore le offese più intime e segrete che ricevi dai tuoi più cari. Voglio, o mio Gesù, seguirti in tutto, ed insieme con te voglio girare per tutte le anime che ti devono ricevere nell’Eucaristia, ed entrare nei loro cuori, ed insieme alle tue, metto le mie mani per purificarle…." Luisa
Oggi siamo diventati molto insensibili alle offese che Gesù riceve. Gente che fa la comunione in stato di peccato mortale, che la fa in maniera banale, una volta ci si sentiva trafiggere il cuore ecc.. e dato che queste offese si sono diffuse, sembrano diventate cose ordinarie ma in Dio la Verità non cambia. Il Bene e il Male non cambiano. Quando siamo alla presenza di Gesù dovremmo riparare. Per esempio: mi fondo nel dv (prima cosa importante) e così fuso posso entrare nel Cuore di Gesù e dargli ciò che le creature ti tolgono, ti do il tuo stesso cuore per riparare le offese al tuo cuore. Sono atti semplici.
Le 24 Ore della Passione di N.S.G.C. La seconda ora di agonia nell'Orto di Getsemani SESTA ORA
"..Quanto ti compatisco, o Amante appassionato! E ti riparo tutte le ingratitudini dei tuoi più fidi. Sono queste le offese che più contristano il tuo cuore adorabile, ed è tale e tanta l’amarezza che ti fanno andare in delirio. Ma, o Amore senza confini, il tuo sangue che già bolle nelle vene, vince tutto e tutto dimentica. Ti vedo prostrato per terra e preghi, ti offri, ripari e per tutti cerchi di glorificare il Padre per le offese fatte a lui dalle creature. Anch’io, o mio Gesù, mi prostro con te, ed insieme con te intendo fare ciò che fai tu…" Luisa
La riparazione che la creatura fa in questo brano riguarda le ingratitudini, in particolare quelle più vicine a Gesù (i sacerdoti, religiosi e consacrati). Nella banalità diffusa, diamo tutto per scontato. In ogni cosa che guardiamo ecc... c'è un particolare TI AMO di Gesù e tutto richiede ringraziamenti. Il grazie è una delle tre cose che mancano nelle famiglie (prego, scusa e grazie). Dice il Papa.
1 Settembre 1922 L’amore respinto si converte in fuoco di castigo
".... Ma, non contento di ciò, (Gesù ndr) mi ha stretto forte la gola con le sue mani, che mi sentivo spezzare le ossa, i nervi della gola, tanto da sentirmi soffocare. Onde dopo che mi ha lasciato in quella posizione per qualche tempo, tutto tenerezza mi ha detto:...“Coraggio, in questo stato si trova la presente generazione e di tutte le classi, sono tali e tante le passioni che la dominano, che sono affogate dalle stesse passioni e dai vizi più brutti, il marciume, il fango è tanto che sta per sommergerle; ecco perciò ho voluto farti soffrire la pena di soffocarti la gola, questa è pena degli eccessi estremi ed Io, non potendo sostenere più nel vedere l’umanità soffocata dai suoi stessi mali, ho voluto da te una riparazione. Ma sappi però che soffrii anche Io questa pena quando mi crocifissero, mi stirarono tanto sulla croce, che mi stirarono tanto tutti i nervi , che me li sentivo spezzare, attorcigliare e quelli della mia gola portarono una pena e una stiratura maggiore, da sentirmi soffocato. Era il grido dell’umanità sommersa dalle passioni, che stringendomi la gola, mi affogava di pene….."
“Coraggio, in questo stato si trova la presente generazione e di tutte le classi, sono tali e tante le passioni che la dominano, che sono affogate dalle stesse passioni e dai vizi più brutti, il marciume, il fango è tanto che sta per sommergerle; ecco perciò ho voluto farti soffrire la pena di soffocarti la gola, questa è pena degli eccessi estremi ed Io, non potendo sostenere più nel vedere l’umanità soffocata dai suoi stessi mali, ho voluto da te una riparazione…." Gesù
Talvolta facciamo atti spirituali ma talvolta Gesù ci chiede atti materiali. Una persona offende, una malattia arriva a me. Anziché chiedere perché a me - Gesù ricorda a Luisa che il perché è stato inventato nell'inferno (vedasi poi in fondo ndr)…. perché il Signore ti ama unica rendendoti degno di riparare con Lui per riparare mali e mali che il mondo oggi costruisce e che soffocano Gesù. Se le tue sofferenze le facciamo passare dentro quelle di Gesù, non solo non ci sentiremo soli. Il problema è che quando ci si sente soli non si riesce a fare nulla, ma quando c'è una compagnia piena d'amore noi siamo capaci di buttarci nel fuoco. Gesù ha sofferto prima di te e se tu fai passare la tua vita e le tue sofferenze dentro Gesù, non solo non ti sentirai solo ma le tue sofferenze acquisteranno il valore delle sofferenze di Gesù. Perché tu presenti le sofferenze di Gesù in te.
2° atto della Creatura nella Passione: Compatire o soffrire con…
Con patire, l'anima partecipa realmente ma spesso spiritualmente ai dolori di Gesù, le fa sue, le sente e le vive come se le vivesse lei anche se sono di Gesù. E come se ci fossero tanti Gesù per quante persone lo compatiscono.
Gesù si congeda dalla sua Madre Santissima, PRIMA ORA
"...O Gesù, o Madre, vi compatisco; immenso è il vostro dolore in questi ultimi momenti; il cuore dell’uno pare che strappi il cuore dell’altra. O Madre, strappa il mio cuore dalla terra e legalo forte a Gesù, affinché stretto a lui, possa prendere parte ai tuoi dolori. E mentre vi stringete, vi abbracciate, vi gettate gli ultimi sguardi, gli ultimi baci, stando io in mezzo ai vostri due cuori, possa ricevere i vostri ultimi baci, gli ultimi vostri abbracci……"
Compatire non vuol dire tenere il proprio cuore lontano dall'altra persona. Ma Gesù spiega a Luisa che è molto più doloroso soffrire ai piedi della croce che morire in croce con Gesù. E' molto meglio morire con l'Amato anziché vederlo morire. La nostra riflessione su Maria Corredentrice si potrebbe fare molto ampia. Non trattiamo Gesù come un personaggio lontano. Oggi le nostre sacre immagine si sono fatte il lifting, ma il don è rimasto sorpreso nel vedere un crocifisso fatto ricalcando l'uomo della sindone.
La Cattura di Gesù OTTAVA ORA
"...Quanto ti compatisco, o mio Gesù! Vorrei prendere le stesse funi con cui stanno per legarti i tuoi nemici, per legare queste anime e risparmiarti questo dolore…."
L'anima che compatisce Gesù vorrebbe prendere i dolori di Gesù per risparmiargli un po' di tormenti. Spesso si corre il rischio di fare le ore della Passione in maniera superficiale senza renderci conto di ciò che sta accadendo a Gesù. Uno può compiere atti spirituali e dire: mi fondo nella dv e quindi io mi rinchiudo nel Tabernacolo per farti compagnia ecc.… ma concretamente, per esempio un giovane potrebbe dire a suo nonno/a di non uscire di casa alla sera (perché magari rischia di cadere a terra per un giramento di testa) anziché arrabbiarci, potremmo vivere gli atti concreti della vita, quando ci sentiamo le mani legate, quando magari subiamo ingiustizie per colpa della società, quando ci tolgono i sacramenti ecc... in quel momento lì possiamo dire: Signore, nel divin volere, ho legato le mie mani alle tue.
9 Febbraio 1922 Il corpo straziato di Gesù è il vero ritratto dell’uomo che commette peccato. Gesù nella flagellazione si fece strappare a brandelli le carni, si ridusse tutto una piaga per donare di nuovo la vita all’uomo.
Trovandomi nel solito mio stato, stavo seguendo le ore della Passione ed il mio dolce Gesù, mentre lo accompagnavo nel mistero della sua dolorosa flagellazione, si è fatto vedere tutto scarnificato, con il corpo denudato non solo delle sue vesti, ma anche delle sue carni, le sue ossa si potevano numerare una per una; il suo aspetto era non solo straziante, ma orribile a vedersi e incuteva timore, spavento, riverenza ed amore insieme. Io mi sentivo muta innanzi ad una scena sì straziante, avrei voluto far chissà che cosa per sollevare il mio Gesù, ma non sapevo far nulla, la vista delle sue pene mi dava la morte e Gesù, tutto bontà, mi ha detto: “Diletta figlia mia, guardami bene per conoscere a fondo le mie pene. Il mio corpo è il vero ritratto dell’uomo che commette il peccato;...…"
Non possiamo compatire chi non guardiamo. Oggi siamo nella società dell'immagine ma non riusciamo a tenere gli occhi fissi su Gesù e sua Madre. Vogliamo negare la realtà. Vogliamo costruirci un Gesù come piace a noi, un Gesù bello che ci aiuta a passare la giornata ecc...
3° atto della creatura nella Passione: Seguire Gesù
L'anima si pone accanto a Gesù e lo accompagna nell'ufficio della Passione. E anche nella vita quotidiana, stiamo con Gesù e lo accompagniamo nel suo camminare. Il Signore cosa vuole da noi? Ciò che conto è vivere tutto con Lui e fare tutto per Lui. Il Signore ci chiede la sua compagnia. La vita dipende da Gesù, se Lui ci mette sul trono regale a fare il Re dell'Universo intero, vabbè ci ha messo Lui. L'importante è come tu vivi, quei semplici atti della tua vita quotidiana. Nella prima ora della Passione, Gesù si congeda dalla sua Madre Santissima:
Gesù si congeda dalla sua Madre Santissima PRIMA ORA
O celeste Mamma, l’ora del distacco già s’appressa, ed io da te vengo. O Madre, dammi il tuo amore e le tue riparazioni, dammi il tuo dolore, perché insieme con te voglio seguire passo passo l’adorato Gesù…… " Luisa
Seguire Gesù con i sentimenti e cuore di Maria. Come lo seguiva Lei. I racconti evangelici non ci hanno detto quasi nulla, ma dagli scritti di Luisa noi scopriamo che entrando nel divin volere, noi siamo sempre con Gesù e poco importa se la Madonna era con Gesù. L'importante è che fosse unita con Gesù spiritualmente. Noi dobbiamo essere altre Maria che non lasciano mai Gesù solo a penare.
La Cena Eucaristica QUARTA ORA
(pezzo del brano non trovato)
Riflessione: all'inizio della giornata facciamo l'atto preventivo per stare assieme a Gesù ma ogni tanto facciamo atti per stare in compagnia con Gesù. Ma spesso ci lagniamo e vorremmo che Gesù stesse con noi. Gesù non ci lascia soli, siamo noi che lo lasciamo soli. Siamo noi che stacchiamo la mano da Lui. Proviamo ogni tanto a dire a Gesù: io non ti lascio.
4 Gennaio 1924 Gesù nell’orto con le parole: “Non mea voluntas, sed Tua Fiat”, contrattò col suo Celeste Padre che la Volontà Divina prendesse il suo primo posto d’onore nella creatura.
(pezzo del brano non trovato)
Girare nella divina volontà significa far compagnia a tutti gli atti che la divina volontà opera e fa e oltre riconoscere, ringraziare ecc.. fare nostro l'amore di Gesù e ringraziare Gesù.
4° atto della creatura nella Passione: Unirsi
Unirsi o immedesimarsi in Gesù. Al don piace tantissimo questo verbo: diffondersi. Che richiama l'atto del fondersi. Gesù mi diffondo in Te. Le mie mani nelle sue mani, i miei occhi nei suoi occhi ecc... cosa significa unirsi a Gesù? Non soltanto stare accanto, seguirlo, compatirlo ma abbracciarlo, stargli strettamente legati ecc...
Gesù si congeda dalla sua Madre Santissima PRIMA ORA
"...Anch’io mi unisco con te, o dolce Mamma: sulle ali dei venti voglio girare il cielo per chiedere al Padre, allo Spirito Santo, agli angeli tutti, un Ti benedico a Gesù, affinché, andando a lui, gli possa portare le loro benedizioni. E qui in terra voglio andare da tutte le creature e chiedere da ogni labbro, da ogni palpito, da ogni passo, da ogni respiro, da ogni sguardo, da ogni pensiero, benedizioni e lodi a Gesù; e se nessuno me le vorrà dare, intendo io darle per loro…." Luisa
L'unione sta con Maria. Ed unendosi con Maria io faccio tutto con Gesù.
La crocifissione DICIANNOVESIMA ORA
"...Crocifisso Amor mio, anch’io voglio seguirti innanzi al trono dell’Eterno e disarmare insieme a te la divina giustizia. La tua santissima umanità la faccio mia: unita con la tua Volontà, ed insieme con te, voglio fare ciò che fai tu. Permetti, Vita mia, che scorrano i miei pensieri nei tuoi; il mio amore, la mia volontà ed i miei desideri nei tuoi, che scorra il mio palpito nel tuo cuore e tutto il mio essere in te, affinché nulla mi possa sfuggire, e possa ripetere, atto per atto, parola per parola, tutto ciò che fai tu…." Luisa
Unirsi con Gesù significa ripetere ciò che faceva Gesù. Dovunque va Gesù Lui ci porta abbracciati assieme. Se io dico: mi unisco a Gesù (nel divin volere ndr) e Gesù in quel momento sale sulla croce io non posso dire: questa cosa non mi piace. Ci salgo anch'io sulla croce. Oggi siamo diventati schiavi del piacere, il criterio di tutte le nostre azioni è diventato il piacere e dietro ad esso si nasconde l'umana volontà: quello che piace a me. Quello che voglio io. Quello che glorifica me. Quello che mi fa diventare una persona importante. Colmiamo le nostre ferite d'amore con riconoscimenti umani. Nella Divina Volontà abbiamo le nostre ferite ma chi le cure e chi le riempie? Chi è che fa che il principio del piacere - che fa appiattire l'uomo nell'umano - tutto questo sparisca. La vera libertà non consiste nel fare tutto quello che voglio ma nel non avere più condizionamenti nell'assecondare il principio del piacere che non mi fa bene e non mi spalanca le porte dell'eternità. Unirsi con Gesù vuol dire acquisire la vera libertà.
9 Maggio 1913 Gesù e la sua Mamma furono inseparabili. Ciò succede anche alle anime quando sono unite veramente con Gesù.
Gesù e la sua Mamma furono inseparabili. Ciò succede anche alle anime quando sono unite veramente con Gesù. Mentre pregavo stavo pensando al momento in cui Gesù si licenziò dalla Madre Santissima per andare a soffrire la sua Passione e dicevo tra me: “Come è possibile che Gesù si potette separare dalla cara Mamma e Lei da Gesù?” Ed il benedetto Gesù mi ha detto: “Figlia mia, certo che non ci poteva essere separazione tra Me e la mia dolce Mamma, la separazione fu solo apparente,....."
5° atto nella Passione: Adorare
Adorare cioè portare alla bocca o portare alla bocca l'Amato, adorare significa riconoscere Dio per quello che è. Riconoscere la Maestà di Gesù. Riconoscere che Lui è Dio. Oltre che al Giubileo, nel 2025 ricorrono i 1700 dal Concilio di Nicea nel quale si è affermato che Gesù non è un semplice uomo o superuomo ma è Dio fatto Uomo. La natura umana e divina si sono unite nell'unica persona divina del Verbo. Se a quel tempo l'eresia ariana che faceva di Gesù un grande profeta era una cosa conclamata, oggi sembra che vi sia un'arianesimo serpeggiante che si fa fatica a denunciarlo. Perché si ha timore. Però vedete, se non ritorniamo a riconoscere Gesù per quello che è, non usciremo dalla crisi che stiamo vivendo. Dobbiamo ripartire da piccoli atti. Tradotto: Se entriamo in Chiesa e nessuno si genuflette davanti al Tabernacolo, (cosa che nessuno fa) ma se non iniziano dai gesti semplici e visibili ed anche fisici, come piegare le ginocchia -. così facendo riconosciamo che Gesù è Dio e noi siamo delle piccole creature. E questo io lo dico davanti a tutti e a chiunque. Anziché puntare il dito testimonio la mia fede. Una persona potrebbe accusarmi di mettermi in mostra ma le intenzioni per le quali faccio quel gesto stanno dentro il mio cuore. Anziché fare la guerra mi fondo nella divina volontà e vivo l'umiliazione di Gesù con la mia.
Prigionia di Gesù TREDICESIMA ORA
"...Innamorato mio Gesù, bacio il tuo volto santissimo, tutto illividito dagli schiaffi. Ti domando perdono, e riparo per quante volte tu ci hai chiamato per tue vittime di riparazione, e noi, unendoci coi tuoi nemici, ti abbiamo dato schiaffi e sputi. Mio Gesù, voglio fondere il mio volto nel tuo, per restituirti la tua natia bellezza e darti intera riparazione per tutti i disprezzi che si fanno alla tua santissima maestà…." Luisa
Gesù, morto, è trapassato dalla lancia e deposto dalla croce. VENTITREESIMA ORA
"...Gli angeli, presi da ammirazione e da amore, a mille a mille scendono dal cielo, ti adorano, ti rendono il tributo della riconoscenza e ti confermano vero nostro Dio. O mio Gesù, anch’io unisco le mie adorazioni alle loro, ti offro la mia gratitudine e tutto l’amore del mio povero cuore…." Luisa
17 Dicembre 1903 Il vero spirito d’adorazione consiste in questo: che la creatura sperda se stessa e si trovi nell’ambiente divino, adori tutto ciò che opera Dio e si unisca a Lui.
Continuando il mio solito stato, per pochi istanti ho visto il benedetto Gesù con la croce sulle spalle, nell’atto d’incontrarsi con la sua Santissima Madre ed io gli ho detto: “Signore, che cosa fece tua Madre in questo incontro dolorosissimo?” E Lui: “Figlia mia, non fece altro che un atto d’adorazione profondissimo e semplicissimo e siccome l’atto quanto più è semplice, altrettanto è facile ad unirsi con Dio, Spirito Semplicissimo, perciò in questo atto s’infuse in Me e continuò ciò che operavo Io stesso nel mio interno;
6 atto dell'anima: baciare Gesù
Di questi atti ce ne sono tantissimi. Molti si scandalizzano ma ci rendiamo conto di cosa sarà la vita eterna? Tutti gli atti amplessi amorosi che si possono vivere sulla terra non sono nulla di quelli che vivremo in un solo istante in Paradiso. Gesù ce li chiede: baciare Gesù.
La seconda ora di agonia nell'Orto di Getsemani SESTA ORA
"...Perciò mio Amore, bacio la tua santissima testa. Ma che vedo? Tutti i pensieri cattivi. E tu senti ribrezzo per loro. Alla tua sacratissima testa ogni pensiero cattivo è una spina che ti punge acerbamente. Ah, non ha a che farci la corona di spine che i giudei ti metteranno!..." Luisa
Gli anziani baciavano i santini. Ma oggi sembra che non si baci più nulla.
La crocifissione
DICIANNOVESIMA ORA
"...Destra benedetta del mio Gesù, ti bacio, ti compatisco, ti adoro e ti ringrazio per me e per tutti. [Per] quanti colpi ricevesti, tante anime ti chiedo di liberare in questo momento dalla condanna all’inferno…….Sinistra mano del mio Gesù, ti bacio, ti compatisco, ti adoro e ti ringrazio. Per i colpi e i dolori che soffristi quando te la inchiodarono, tante anime ti prego di concedermi in questo momento, di far volare dal purgatorio in cielo…….."
Sapete un giorno quante anime in Cielo verranno a trovarci dicendoci: lo sai che io sarei andata all'inferno se tu quel giorno non avessi dato un bacio a Gesù per le anime che sarebbero andate all'inferno? Con un bacio nel dv tu hai riparato tutti i disamori ecc... magari mi sono fatto un Purgatorio da paura ma mi sono salvato
9 Maggio 1913 Gesù e la sua Mamma furono inseparabili. Ciò succede anche alle anime quando sono unite veramente con Gesù.
"....Oh! come mi deliziavo in questo Cielo, oh! come mi sentivo rinfrancato e rifatto di tutto, anche i baci che mi dava la mia Mamma mi racchiudevano il bacio di tutta l’umanità e mi restituiva il bacio di tutte le creature; dovunque sentivo la mia dolce Mamma, me la sentivo nel respiro e se era affannoso me lo sollevava;..." Gesù
Nel divin volere possiamo baciare a nome di tutti. Dando a Gesù tutti i baci che tutti dovrebbero dargli
7° atto nella Passione: offrire o offrirsi a Gesù
Noi siamo un po' più sintonizzati, in questa epoca materialista dal prendere e nel divin volere possiamo prendere tutto da Dio, ma per far ciò occorre fare il vuoto. Noi possiamo prendere ciò che Gesù o che fa e dare a Gesù quello che fa.
La seconda ora di agonia nell'Orto di Getsemani SESTA ORA
"..O Gesù, bacio i tuoi piedi santissimi, sempre instancabili nel cercare anime. In essi racchiudi tutti i passi delle creature, ma molte di queste te le senti sfuggire e tu vorresti afferrarle. Ad ogni loro passo cattivo ti senti mettere un chiodo, e tu vuoi servirti degli stessi loro chiodi per inchiodarle al tuo amore. Ed è tale e tanto il dolore che senti e lo sforzo che fai per inchiodarle al tuo amore, che tremi tutto. Mio Dio e mio Bene, ti compatisco; e per consolarti ti offro i passi dei buoni religiosi e di tutte le anime fedeli, che espongono la loro vita per salvare le anime….."Luisa
Prendo io i passi di Gesù e li do a Gesù e prendo io il merito come se io avessi fatto tutti quei passi santi.
La crocifissione DICIANNOVESIMA ORA
Non trovo il brano
Offriamo tutto noi stessi all' Eterno Padre?
3 Ottobre 1903 Gesù continua la sua vita nel mondo non solo nel Santissimo Sacramento, ma anche nelle anime che si incontrano in grazia.
Stavo pensando all’ora della Passione quando Gesù si licenziò da sua Madre per andare alla morte e si benedissero a vicenda e stavo offrendo quest’ora per riparare per quelli che non benedicono in ogni cosa il Signore,..." Luisa
8 atto della creatura: il fondersi
Nel momento in tu metti il caffè e il latte non sono distinguibili l'uno dall'altro quando li metti assieme. Gesù mi disperdo in Te. Uno nell'altro. La preparazione ad ogni ora: "......Accetta, o misericordioso Signore, la mia amorosa intenzione, e fa che sia di profitto per me e per molti come se effettivamente e santamente eseguissi quanto desidererei praticare. Intanto grazie ti rendo, o mio Gesù, che per mezzo della preghiera mi chiami all’unione con te, e per piacerti di più, prendo i tuoi pensieri, la tua lingua, il tuo cuore, e con questo intendo pregare, fondendomi tutta nella tua Volontà e nel tuo amore; e stendendo le braccia per abbracciarti, poggio la mia testa sul tuo cuore ed incomincio….." Luisa
Prigionia di Gesù TREDICESIMA ORA
"...Ed ora, dolce Vita mia, permettimi che, fondendomi nel tuo cuore, racchiuda tutti gli affetti, i palpiti e i desideri, per ripararli insieme con te, e a tutti dia i tuoi affetti, palpiti e desideri, affinché nessuno più ti offenda….." Luisa
Riparo fondendomi nel divin volere.
"... voglio ripararti per tante menti stravolte e piene di terra, che non hanno un pensiero per te, e, fondendomi nella tua mente, voglio riunire in te tutti i pensieri delle creature e fonderli nei tuoi pensieri, per trovare sufficiente riparazione per tutti i pensieri cattivi, per tanti lumi e ispirazioni soffocate. Vorrei fare di tutti i pensieri uno solo coi tuoi, per darti vera riparazione e perfetta gloria….." Luisa
Tutti i pensieri oggi si sono allontanati dai pensieri di Gesù? Noi li possiamo riallacciare con questi atti nella misura con le creature sono disposte e gli effetti ci saranno. Li vedremo in Cielo. A noi il compito di operare, di riallacciare l'umano con il divino.
9 Maggio 1913 Gesù e la sua Mamma furono inseparabili. Ciò succede anche alle anime quando sono unite veramente con Gesù. "...“Figlia mia, certo che non ci poteva essere separazione tra Me e la mia dolce Mamma, la separazione fu solo apparente, Io e Lei eravamo fusi insieme, ed era tale e tanta la fusione che Io restai con Lei e Lei venne con Me, sicché si può dire che ci fu una specie di bilocazione…." Gesù
Secondo il don, quando non ci affanniamo più di nulla e non ci preoccupiamo più di nulla, perché a tutto ci pensa Gesù - è un segno che siamo sulla buona strada. Tu devi stare nella macchina, ecc... ma non sei tu il protagonista principale ma sei il co protagonista. Questo non significa mettere alla prova Gesù. Tu vivi l'atto presente fuso in Gesù ma basta affannarti. Gesù ce lo ha detto nel Vangelo. Quando vedi che l'agenda la dispone Lui allora siamo a buon punto.
9° atto della creatura: pregare Gesù o con Gesù
L'anima si rivolge a Gesù con suppliche, richieste, intercessioni e chiede a Gesù con le stesse preghiere di Gesù. Noi rinunciamo alle nostre intenzioni o le mettiamo in quelle di Gesù. Cosa chiede l'anima che entra nella passione di Gesù?
La terza ora di agonia nell'Orto di Getsemani SETTIMA ORA
Luisa chiede a Gesù di dare la grazia della continua preghiera alle anime
La crocifissione DICIANNOVESIMA ORA
"..Destra benedetta del mio Gesù, ti bacio, ti compatisco, ti adoro e ti ringrazio per me e per tutti. [Per] quanti colpi ricevesti, tante anime ti chiedo di liberare in questo momento dalla condanna all’inferno; per quante gocce di sangue hai versato, tante anime ti prego di lavare in questo tuo sangue preziosissimo. E per il dolore acerbo che soffristi specialmente quando inchiodarono la mano alla croce e nello stiramento dei nervi delle braccia, ti prego di aprire a tutti il cielo e di benedire tutti. Possa la tua benedizione chiamare i peccatori alla conversione, e gli eretici e gli infedeli alla luce della fede…." Luisa
Perché? C'è il rischio che qualcuno vada all'inferno? (oggi non ci credono in tanti ndr). Vedete le preghiere che fa l'anima? Molto differente da ciò che un cristiano prega
4 Gennaio 1924 Gesù nell’orto con le parole: “Non mea voluntas, sed Tua Fiat”, contrattò col suo Celeste Padre che la Volontà Divina prendesse il suo primo posto d’onore nella creatura.
Stavo pensando alle parole di Gesù nell’orto quando disse: “Padre, se è possibile, passi da Me questo calice, ma non mea voluntas, sed Tua Fiat.”.....
“Padre, se è possibile passi da Me questo calice?” No, non affatto, era il calice della volontà umana che conteneva tale amarezza e pienezza di vizi, che la mia volontà umana, unita alla Divina, provò tale ribrezzo, terrore e spavento, che gridai: “Padre, se è possibile passi da Me questo calice.”
Ma sai tu perché soggiunsi e per ben tre volte: “Non mea voluntas, sed Tua Fiat?” Io sentivo sopra di Me tutte le volontà delle creature unite insieme, tutti i loro mali e a nome di tutti gridai al Padre: “Non più la volontà umana sia fatta sulla terra, ma la Divina; la volontà umana sia bandita e la Tua vi regni.”
10° atto della creatura: ringraziare e benedire Gesù
L'anima loda ed esprime gratitudine per l'opera della Redenzione
Prima ora di agonia sulla croce VENTESIMA ORA
"...O mio Gesù, bacio la tua santissima mano sinistra. Ti ringrazio di quanto hai sofferto per me, di quante volte hai placata la divina giustizia, soddisfacendo per tutti. Bacio la tua mano destra e ti ringrazio di quanto bene hai operato e operi per tutti; in modo speciale ti ringrazio delle opere della creazione, della redenzione e della santificazione. Ti chiedo perdono a nome di tutti di quante volte siamo stati ingrati ai tuoi benefici, delle tante nostre opere fatte senza retta intenzione…." Luisa
28 Novembre 1920 Quando Gesù vuol dare, chiede. Effetti della benedizione di Gesù.
Stavo pensando a quando il mio dolce Gesù, per dar principio alla sua dolorosa Passione, volle andare dalla sua Mamma a chiederle la sua benedizione; ed il benedetto Gesù mi ha detto: “Figlia mia, quante cose dice questo mistero, Io volli andare a chiedere la benedizione alla mia cara Mamma per dare anche a Lei l’occasione di chiedermi la benedizione……..Sappi però che nel dare voglio e la mia cara Mamma comprese e subito mi benedisse, non solo per Sé, ma a nome di tutti.
Catechesi di don PierPaolo Maria Cilla
Le Ore della Passione (date da Gesù a Luisa) sono una preghiera con la quale il Signore permette di riattualizzare oggi quello che Gesù ha vissuto 2000 anni fa perché in Dio vi è un continuo presente e quando noi ci fondiamo in Gesù, Gesù si rende vivo e presente come se stesse svolgendo la sua Passione. Quindi noi possiamo beneficiare di più dei benefici della Passione. In modo particolare, Don Pierpaolo Maria Cilla vorrebbe trattare il tema: 10 atti della creatura nella Passione. Significa che chi è che compie la nostra Redenzione? Gesù. Sono gli atti di Gesù che ci santificano, ci ottengono la grazia e il dono della divina volontà. Ma la creatura deve fare qualcosa o no? L'aspetto attivo non c'è o c'è? E se c'è, in cosa consiste concretamente?
La Passione di Gesù non è un fatto archiviato ma sono eventi vivi, perché nell'orizzonte della Volontà di Dio è tutto presente e in atto. Il dono del Vivere nel Divin Volere significa poter entrare in questo mondo, cioè il cuore di Dio, l'Essenza di Dio. E in Dio troviamo tutte le cose e gli atti compiuti da Dio nella Passione.
Nel momento in cui facciamo le ore della Passione, quando apriamo il libro delle Ore della Passione (e dopo essersi fusi nel divin volere ndr), quando scegliamo un'ora della Passione, noi entriamo in quell'ora della Passione di Gesù e richiamiamo a vita l'operato di Gesù. E siamo guidati da Luisa stessa su cosa fare (Gesù, io bacio la mano destra ecc...) ci fa fare tutto Luisa, ma proviamo ad estrapolare 10 attività che la creatura compie (non sono tutti, ma il don ha voluto ispirarsi ai 10 comandamenti) in modo tale che noi non rimaniamo legati al libro delle Ore della Passione ma ci esercitiamo a compiere questi atti quanto più possiamo.
1 atto: la Riparazione
La prima azione della creatura è la riparazione. Sta passando nella mente e nella coscienza dei fedeli - oggi - che noi possiamo distruggere tutto quello che vogliamo e non c'è bisogno di riparare o aggiustare, tanto le cose si aggiustano da sole. Stiamo vivendo il Giubileo e il cuore del Giubileo è l'indulgenza e l'indulgenza è quel dono che ci aiuta a riparare più rapidamente possibile ciò che abbiamo distrutto con il peccato. Davanti a Dio tutto dev'essere in ordine e in equilibrio. Gesù vuole la nostra collaborazione nel riparare un disordine, i mattoni che li mette Lui ma qualche mattoncino ce li dobbiamo mettere noi. L'anima cerca di compensare le offese, i peccati e le ingratitudini che Gesù riceve dalle creature, se le creature hanno tolto a Dio l'onore e la creatura quindi dà onore a Gesù per ribilanciare la situazione.
La Cena Eucaristica QUARTA ORA
"..O mio afflitto Bene, faccio mia la tua vita ed insieme a te intendo ripararti tutte queste offese. Voglio entrare nei più intimi nascondigli del tuo cuore divino, e riparare col tuo stesso cuore le offese più intime e segrete che ricevi dai tuoi più cari. Voglio, o mio Gesù, seguirti in tutto, ed insieme con te voglio girare per tutte le anime che ti devono ricevere nell’Eucaristia, ed entrare nei loro cuori, ed insieme alle tue, metto le mie mani per purificarle…." Luisa
Oggi siamo diventati molto insensibili alle offese che Gesù riceve. Gente che fa la comunione in stato di peccato mortale, che la fa in maniera banale, una volta ci si sentiva trafiggere il cuore ecc.. e dato che queste offese si sono diffuse, sembrano diventate cose ordinarie ma in Dio la Verità non cambia. Il Bene e il Male non cambiano. Quando siamo alla presenza di Gesù dovremmo riparare. Per esempio: mi fondo nel dv (prima cosa importante) e così fuso posso entrare nel Cuore di Gesù e dargli ciò che le creature ti tolgono, ti do il tuo stesso cuore per riparare le offese al tuo cuore. Sono atti semplici.
Le 24 Ore della Passione di N.S.G.C. La seconda ora di agonia nell'Orto di Getsemani SESTA ORA
"..Quanto ti compatisco, o Amante appassionato! E ti riparo tutte le ingratitudini dei tuoi più fidi. Sono queste le offese che più contristano il tuo cuore adorabile, ed è tale e tanta l’amarezza che ti fanno andare in delirio. Ma, o Amore senza confini, il tuo sangue che già bolle nelle vene, vince tutto e tutto dimentica. Ti vedo prostrato per terra e preghi, ti offri, ripari e per tutti cerchi di glorificare il Padre per le offese fatte a lui dalle creature. Anch’io, o mio Gesù, mi prostro con te, ed insieme con te intendo fare ciò che fai tu…" Luisa
La riparazione che la creatura fa in questo brano riguarda le ingratitudini, in particolare quelle più vicine a Gesù (i sacerdoti, religiosi e consacrati). Nella banalità diffusa, diamo tutto per scontato. In ogni cosa che guardiamo ecc... c'è un particolare TI AMO di Gesù e tutto richiede ringraziamenti. Il grazie è una delle tre cose che mancano nelle famiglie (prego, scusa e grazie). Dice il Papa.
1 Settembre 1922 L’amore respinto si converte in fuoco di castigo
".... Ma, non contento di ciò, (Gesù ndr) mi ha stretto forte la gola con le sue mani, che mi sentivo spezzare le ossa, i nervi della gola, tanto da sentirmi soffocare. Onde dopo che mi ha lasciato in quella posizione per qualche tempo, tutto tenerezza mi ha detto:...“Coraggio, in questo stato si trova la presente generazione e di tutte le classi, sono tali e tante le passioni che la dominano, che sono affogate dalle stesse passioni e dai vizi più brutti, il marciume, il fango è tanto che sta per sommergerle; ecco perciò ho voluto farti soffrire la pena di soffocarti la gola, questa è pena degli eccessi estremi ed Io, non potendo sostenere più nel vedere l’umanità soffocata dai suoi stessi mali, ho voluto da te una riparazione. Ma sappi però che soffrii anche Io questa pena quando mi crocifissero, mi stirarono tanto sulla croce, che mi stirarono tanto tutti i nervi , che me li sentivo spezzare, attorcigliare e quelli della mia gola portarono una pena e una stiratura maggiore, da sentirmi soffocato. Era il grido dell’umanità sommersa dalle passioni, che stringendomi la gola, mi affogava di pene….."
“Coraggio, in questo stato si trova la presente generazione e di tutte le classi, sono tali e tante le passioni che la dominano, che sono affogate dalle stesse passioni e dai vizi più brutti, il marciume, il fango è tanto che sta per sommergerle; ecco perciò ho voluto farti soffrire la pena di soffocarti la gola, questa è pena degli eccessi estremi ed Io, non potendo sostenere più nel vedere l’umanità soffocata dai suoi stessi mali, ho voluto da te una riparazione…." Gesù
Talvolta facciamo atti spirituali ma talvolta Gesù ci chiede atti materiali. Una persona offende, una malattia arriva a me. Anziché chiedere perché a me - Gesù ricorda a Luisa che il perché è stato inventato nell'inferno (vedasi poi in fondo ndr)…. perché il Signore ti ama unica rendendoti degno di riparare con Lui per riparare mali e mali che il mondo oggi costruisce e che soffocano Gesù. Se le tue sofferenze le facciamo passare dentro quelle di Gesù, non solo non ci sentiremo soli. Il problema è che quando ci si sente soli non si riesce a fare nulla, ma quando c'è una compagnia piena d'amore noi siamo capaci di buttarci nel fuoco. Gesù ha sofferto prima di te e se tu fai passare la tua vita e le tue sofferenze dentro Gesù, non solo non ti sentirai solo ma le tue sofferenze acquisteranno il valore delle sofferenze di Gesù. Perché tu presenti le sofferenze di Gesù in te.
2° atto della Creatura nella Passione: Compatire o soffrire con…
Con patire, l'anima partecipa realmente ma spesso spiritualmente ai dolori di Gesù, le fa sue, le sente e le vive come se le vivesse lei anche se sono di Gesù. E come se ci fossero tanti Gesù per quante persone lo compatiscono.
Gesù si congeda dalla sua Madre Santissima, PRIMA ORA
"...O Gesù, o Madre, vi compatisco; immenso è il vostro dolore in questi ultimi momenti; il cuore dell’uno pare che strappi il cuore dell’altra. O Madre, strappa il mio cuore dalla terra e legalo forte a Gesù, affinché stretto a lui, possa prendere parte ai tuoi dolori. E mentre vi stringete, vi abbracciate, vi gettate gli ultimi sguardi, gli ultimi baci, stando io in mezzo ai vostri due cuori, possa ricevere i vostri ultimi baci, gli ultimi vostri abbracci……"
Compatire non vuol dire tenere il proprio cuore lontano dall'altra persona. Ma Gesù spiega a Luisa che è molto più doloroso soffrire ai piedi della croce che morire in croce con Gesù. E' molto meglio morire con l'Amato anziché vederlo morire. La nostra riflessione su Maria Corredentrice si potrebbe fare molto ampia. Non trattiamo Gesù come un personaggio lontano. Oggi le nostre sacre immagine si sono fatte il lifting, ma il don è rimasto sorpreso nel vedere un crocifisso fatto ricalcando l'uomo della sindone.
La Cattura di Gesù OTTAVA ORA
"...Quanto ti compatisco, o mio Gesù! Vorrei prendere le stesse funi con cui stanno per legarti i tuoi nemici, per legare queste anime e risparmiarti questo dolore…."
L'anima che compatisce Gesù vorrebbe prendere i dolori di Gesù per risparmiargli un po' di tormenti. Spesso si corre il rischio di fare le ore della Passione in maniera superficiale senza renderci conto di ciò che sta accadendo a Gesù. Uno può compiere atti spirituali e dire: mi fondo nella dv e quindi io mi rinchiudo nel Tabernacolo per farti compagnia ecc.… ma concretamente, per esempio un giovane potrebbe dire a suo nonno/a di non uscire di casa alla sera (perché magari rischia di cadere a terra per un giramento di testa) anziché arrabbiarci, potremmo vivere gli atti concreti della vita, quando ci sentiamo le mani legate, quando magari subiamo ingiustizie per colpa della società, quando ci tolgono i sacramenti ecc... in quel momento lì possiamo dire: Signore, nel divin volere, ho legato le mie mani alle tue.
9 Febbraio 1922 Il corpo straziato di Gesù è il vero ritratto dell’uomo che commette peccato. Gesù nella flagellazione si fece strappare a brandelli le carni, si ridusse tutto una piaga per donare di nuovo la vita all’uomo.
Trovandomi nel solito mio stato, stavo seguendo le ore della Passione ed il mio dolce Gesù, mentre lo accompagnavo nel mistero della sua dolorosa flagellazione, si è fatto vedere tutto scarnificato, con il corpo denudato non solo delle sue vesti, ma anche delle sue carni, le sue ossa si potevano numerare una per una; il suo aspetto era non solo straziante, ma orribile a vedersi e incuteva timore, spavento, riverenza ed amore insieme. Io mi sentivo muta innanzi ad una scena sì straziante, avrei voluto far chissà che cosa per sollevare il mio Gesù, ma non sapevo far nulla, la vista delle sue pene mi dava la morte e Gesù, tutto bontà, mi ha detto: “Diletta figlia mia, guardami bene per conoscere a fondo le mie pene. Il mio corpo è il vero ritratto dell’uomo che commette il peccato;...…"
Non possiamo compatire chi non guardiamo. Oggi siamo nella società dell'immagine ma non riusciamo a tenere gli occhi fissi su Gesù e sua Madre. Vogliamo negare la realtà. Vogliamo costruirci un Gesù come piace a noi, un Gesù bello che ci aiuta a passare la giornata ecc...
3° atto della creatura nella Passione: Seguire Gesù
L'anima si pone accanto a Gesù e lo accompagna nell'ufficio della Passione. E anche nella vita quotidiana, stiamo con Gesù e lo accompagniamo nel suo camminare. Il Signore cosa vuole da noi? Ciò che conto è vivere tutto con Lui e fare tutto per Lui. Il Signore ci chiede la sua compagnia. La vita dipende da Gesù, se Lui ci mette sul trono regale a fare il Re dell'Universo intero, vabbè ci ha messo Lui. L'importante è come tu vivi, quei semplici atti della tua vita quotidiana. Nella prima ora della Passione, Gesù si congeda dalla sua Madre Santissima:
Gesù si congeda dalla sua Madre Santissima PRIMA ORA
O celeste Mamma, l’ora del distacco già s’appressa, ed io da te vengo. O Madre, dammi il tuo amore e le tue riparazioni, dammi il tuo dolore, perché insieme con te voglio seguire passo passo l’adorato Gesù…… " Luisa
Seguire Gesù con i sentimenti e cuore di Maria. Come lo seguiva Lei. I racconti evangelici non ci hanno detto quasi nulla, ma dagli scritti di Luisa noi scopriamo che entrando nel divin volere, noi siamo sempre con Gesù e poco importa se la Madonna era con Gesù. L'importante è che fosse unita con Gesù spiritualmente. Noi dobbiamo essere altre Maria che non lasciano mai Gesù solo a penare.
La Cena Eucaristica QUARTA ORA
(pezzo del brano non trovato)
Riflessione: all'inizio della giornata facciamo l'atto preventivo per stare assieme a Gesù ma ogni tanto facciamo atti per stare in compagnia con Gesù. Ma spesso ci lagniamo e vorremmo che Gesù stesse con noi. Gesù non ci lascia soli, siamo noi che lo lasciamo soli. Siamo noi che stacchiamo la mano da Lui. Proviamo ogni tanto a dire a Gesù: io non ti lascio.
4 Gennaio 1924 Gesù nell’orto con le parole: “Non mea voluntas, sed Tua Fiat”, contrattò col suo Celeste Padre che la Volontà Divina prendesse il suo primo posto d’onore nella creatura.
(pezzo del brano non trovato)
Girare nella divina volontà significa far compagnia a tutti gli atti che la divina volontà opera e fa e oltre riconoscere, ringraziare ecc.. fare nostro l'amore di Gesù e ringraziare Gesù.
4° atto della creatura nella Passione: Unirsi
Unirsi o immedesimarsi in Gesù. Al don piace tantissimo questo verbo: diffondersi. Che richiama l'atto del fondersi. Gesù mi diffondo in Te. Le mie mani nelle sue mani, i miei occhi nei suoi occhi ecc... cosa significa unirsi a Gesù? Non soltanto stare accanto, seguirlo, compatirlo ma abbracciarlo, stargli strettamente legati ecc...
Gesù si congeda dalla sua Madre Santissima PRIMA ORA
"...Anch’io mi unisco con te, o dolce Mamma: sulle ali dei venti voglio girare il cielo per chiedere al Padre, allo Spirito Santo, agli angeli tutti, un Ti benedico a Gesù, affinché, andando a lui, gli possa portare le loro benedizioni. E qui in terra voglio andare da tutte le creature e chiedere da ogni labbro, da ogni palpito, da ogni passo, da ogni respiro, da ogni sguardo, da ogni pensiero, benedizioni e lodi a Gesù; e se nessuno me le vorrà dare, intendo io darle per loro…." Luisa
L'unione sta con Maria. Ed unendosi con Maria io faccio tutto con Gesù.
La crocifissione DICIANNOVESIMA ORA
"...Crocifisso Amor mio, anch’io voglio seguirti innanzi al trono dell’Eterno e disarmare insieme a te la divina giustizia. La tua santissima umanità la faccio mia: unita con la tua Volontà, ed insieme con te, voglio fare ciò che fai tu. Permetti, Vita mia, che scorrano i miei pensieri nei tuoi; il mio amore, la mia volontà ed i miei desideri nei tuoi, che scorra il mio palpito nel tuo cuore e tutto il mio essere in te, affinché nulla mi possa sfuggire, e possa ripetere, atto per atto, parola per parola, tutto ciò che fai tu…." Luisa
Unirsi con Gesù significa ripetere ciò che faceva Gesù. Dovunque va Gesù Lui ci porta abbracciati assieme. Se io dico: mi unisco a Gesù (nel divin volere ndr) e Gesù in quel momento sale sulla croce io non posso dire: questa cosa non mi piace. Ci salgo anch'io sulla croce. Oggi siamo diventati schiavi del piacere, il criterio di tutte le nostre azioni è diventato il piacere e dietro ad esso si nasconde l'umana volontà: quello che piace a me. Quello che voglio io. Quello che glorifica me. Quello che mi fa diventare una persona importante. Colmiamo le nostre ferite d'amore con riconoscimenti umani. Nella Divina Volontà abbiamo le nostre ferite ma chi le cure e chi le riempie? Chi è che fa che il principio del piacere - che fa appiattire l'uomo nell'umano - tutto questo sparisca. La vera libertà non consiste nel fare tutto quello che voglio ma nel non avere più condizionamenti nell'assecondare il principio del piacere che non mi fa bene e non mi spalanca le porte dell'eternità. Unirsi con Gesù vuol dire acquisire la vera libertà.
9 Maggio 1913 Gesù e la sua Mamma furono inseparabili. Ciò succede anche alle anime quando sono unite veramente con Gesù.
Gesù e la sua Mamma furono inseparabili. Ciò succede anche alle anime quando sono unite veramente con Gesù. Mentre pregavo stavo pensando al momento in cui Gesù si licenziò dalla Madre Santissima per andare a soffrire la sua Passione e dicevo tra me: “Come è possibile che Gesù si potette separare dalla cara Mamma e Lei da Gesù?” Ed il benedetto Gesù mi ha detto: “Figlia mia, certo che non ci poteva essere separazione tra Me e la mia dolce Mamma, la separazione fu solo apparente,....."
5° atto nella Passione: Adorare
Adorare cioè portare alla bocca o portare alla bocca l'Amato, adorare significa riconoscere Dio per quello che è. Riconoscere la Maestà di Gesù. Riconoscere che Lui è Dio. Oltre che al Giubileo, nel 2025 ricorrono i 1700 dal Concilio di Nicea nel quale si è affermato che Gesù non è un semplice uomo o superuomo ma è Dio fatto Uomo. La natura umana e divina si sono unite nell'unica persona divina del Verbo. Se a quel tempo l'eresia ariana che faceva di Gesù un grande profeta era una cosa conclamata, oggi sembra che vi sia un'arianesimo serpeggiante che si fa fatica a denunciarlo. Perché si ha timore. Però vedete, se non ritorniamo a riconoscere Gesù per quello che è, non usciremo dalla crisi che stiamo vivendo. Dobbiamo ripartire da piccoli atti. Tradotto: Se entriamo in Chiesa e nessuno si genuflette davanti al Tabernacolo, (cosa che nessuno fa) ma se non iniziano dai gesti semplici e visibili ed anche fisici, come piegare le ginocchia -. così facendo riconosciamo che Gesù è Dio e noi siamo delle piccole creature. E questo io lo dico davanti a tutti e a chiunque. Anziché puntare il dito testimonio la mia fede. Una persona potrebbe accusarmi di mettermi in mostra ma le intenzioni per le quali faccio quel gesto stanno dentro il mio cuore. Anziché fare la guerra mi fondo nella divina volontà e vivo l'umiliazione di Gesù con la mia.
Prigionia di Gesù TREDICESIMA ORA
"...Innamorato mio Gesù, bacio il tuo volto santissimo, tutto illividito dagli schiaffi. Ti domando perdono, e riparo per quante volte tu ci hai chiamato per tue vittime di riparazione, e noi, unendoci coi tuoi nemici, ti abbiamo dato schiaffi e sputi. Mio Gesù, voglio fondere il mio volto nel tuo, per restituirti la tua natia bellezza e darti intera riparazione per tutti i disprezzi che si fanno alla tua santissima maestà…." Luisa
Gesù, morto, è trapassato dalla lancia e deposto dalla croce. VENTITREESIMA ORA
"...Gli angeli, presi da ammirazione e da amore, a mille a mille scendono dal cielo, ti adorano, ti rendono il tributo della riconoscenza e ti confermano vero nostro Dio. O mio Gesù, anch’io unisco le mie adorazioni alle loro, ti offro la mia gratitudine e tutto l’amore del mio povero cuore…." Luisa
17 Dicembre 1903 Il vero spirito d’adorazione consiste in questo: che la creatura sperda se stessa e si trovi nell’ambiente divino, adori tutto ciò che opera Dio e si unisca a Lui.
Continuando il mio solito stato, per pochi istanti ho visto il benedetto Gesù con la croce sulle spalle, nell’atto d’incontrarsi con la sua Santissima Madre ed io gli ho detto: “Signore, che cosa fece tua Madre in questo incontro dolorosissimo?” E Lui: “Figlia mia, non fece altro che un atto d’adorazione profondissimo e semplicissimo e siccome l’atto quanto più è semplice, altrettanto è facile ad unirsi con Dio, Spirito Semplicissimo, perciò in questo atto s’infuse in Me e continuò ciò che operavo Io stesso nel mio interno;
6 atto dell'anima: baciare Gesù
Di questi atti ce ne sono tantissimi. Molti si scandalizzano ma ci rendiamo conto di cosa sarà la vita eterna? Tutti gli atti amplessi amorosi che si possono vivere sulla terra non sono nulla di quelli che vivremo in un solo istante in Paradiso. Gesù ce li chiede: baciare Gesù.
La seconda ora di agonia nell'Orto di Getsemani SESTA ORA
"...Perciò mio Amore, bacio la tua santissima testa. Ma che vedo? Tutti i pensieri cattivi. E tu senti ribrezzo per loro. Alla tua sacratissima testa ogni pensiero cattivo è una spina che ti punge acerbamente. Ah, non ha a che farci la corona di spine che i giudei ti metteranno!..." Luisa
Gli anziani baciavano i santini. Ma oggi sembra che non si baci più nulla.
La crocifissione
DICIANNOVESIMA ORA
"...Destra benedetta del mio Gesù, ti bacio, ti compatisco, ti adoro e ti ringrazio per me e per tutti. [Per] quanti colpi ricevesti, tante anime ti chiedo di liberare in questo momento dalla condanna all’inferno…….Sinistra mano del mio Gesù, ti bacio, ti compatisco, ti adoro e ti ringrazio. Per i colpi e i dolori che soffristi quando te la inchiodarono, tante anime ti prego di concedermi in questo momento, di far volare dal purgatorio in cielo…….."
Sapete un giorno quante anime in Cielo verranno a trovarci dicendoci: lo sai che io sarei andata all'inferno se tu quel giorno non avessi dato un bacio a Gesù per le anime che sarebbero andate all'inferno? Con un bacio nel dv tu hai riparato tutti i disamori ecc... magari mi sono fatto un Purgatorio da paura ma mi sono salvato
9 Maggio 1913 Gesù e la sua Mamma furono inseparabili. Ciò succede anche alle anime quando sono unite veramente con Gesù.
"....Oh! come mi deliziavo in questo Cielo, oh! come mi sentivo rinfrancato e rifatto di tutto, anche i baci che mi dava la mia Mamma mi racchiudevano il bacio di tutta l’umanità e mi restituiva il bacio di tutte le creature; dovunque sentivo la mia dolce Mamma, me la sentivo nel respiro e se era affannoso me lo sollevava;..." Gesù
Nel divin volere possiamo baciare a nome di tutti. Dando a Gesù tutti i baci che tutti dovrebbero dargli
7° atto nella Passione: offrire o offrirsi a Gesù
Noi siamo un po' più sintonizzati, in questa epoca materialista dal prendere e nel divin volere possiamo prendere tutto da Dio, ma per far ciò occorre fare il vuoto. Noi possiamo prendere ciò che Gesù o che fa e dare a Gesù quello che fa.
La seconda ora di agonia nell'Orto di Getsemani SESTA ORA
"..O Gesù, bacio i tuoi piedi santissimi, sempre instancabili nel cercare anime. In essi racchiudi tutti i passi delle creature, ma molte di queste te le senti sfuggire e tu vorresti afferrarle. Ad ogni loro passo cattivo ti senti mettere un chiodo, e tu vuoi servirti degli stessi loro chiodi per inchiodarle al tuo amore. Ed è tale e tanto il dolore che senti e lo sforzo che fai per inchiodarle al tuo amore, che tremi tutto. Mio Dio e mio Bene, ti compatisco; e per consolarti ti offro i passi dei buoni religiosi e di tutte le anime fedeli, che espongono la loro vita per salvare le anime….."Luisa
Prendo io i passi di Gesù e li do a Gesù e prendo io il merito come se io avessi fatto tutti quei passi santi.
La crocifissione DICIANNOVESIMA ORA
Non trovo il brano
Offriamo tutto noi stessi all' Eterno Padre?
3 Ottobre 1903 Gesù continua la sua vita nel mondo non solo nel Santissimo Sacramento, ma anche nelle anime che si incontrano in grazia.
Stavo pensando all’ora della Passione quando Gesù si licenziò da sua Madre per andare alla morte e si benedissero a vicenda e stavo offrendo quest’ora per riparare per quelli che non benedicono in ogni cosa il Signore,..." Luisa
8 atto della creatura: il fondersi
Nel momento in tu metti il caffè e il latte non sono distinguibili l'uno dall'altro quando li metti assieme. Gesù mi disperdo in Te. Uno nell'altro. La preparazione ad ogni ora: "......Accetta, o misericordioso Signore, la mia amorosa intenzione, e fa che sia di profitto per me e per molti come se effettivamente e santamente eseguissi quanto desidererei praticare. Intanto grazie ti rendo, o mio Gesù, che per mezzo della preghiera mi chiami all’unione con te, e per piacerti di più, prendo i tuoi pensieri, la tua lingua, il tuo cuore, e con questo intendo pregare, fondendomi tutta nella tua Volontà e nel tuo amore; e stendendo le braccia per abbracciarti, poggio la mia testa sul tuo cuore ed incomincio….." Luisa
Prigionia di Gesù TREDICESIMA ORA
"...Ed ora, dolce Vita mia, permettimi che, fondendomi nel tuo cuore, racchiuda tutti gli affetti, i palpiti e i desideri, per ripararli insieme con te, e a tutti dia i tuoi affetti, palpiti e desideri, affinché nessuno più ti offenda….." Luisa
Riparo fondendomi nel divin volere.
"... voglio ripararti per tante menti stravolte e piene di terra, che non hanno un pensiero per te, e, fondendomi nella tua mente, voglio riunire in te tutti i pensieri delle creature e fonderli nei tuoi pensieri, per trovare sufficiente riparazione per tutti i pensieri cattivi, per tanti lumi e ispirazioni soffocate. Vorrei fare di tutti i pensieri uno solo coi tuoi, per darti vera riparazione e perfetta gloria….." Luisa
Tutti i pensieri oggi si sono allontanati dai pensieri di Gesù? Noi li possiamo riallacciare con questi atti nella misura con le creature sono disposte e gli effetti ci saranno. Li vedremo in Cielo. A noi il compito di operare, di riallacciare l'umano con il divino.
9 Maggio 1913 Gesù e la sua Mamma furono inseparabili. Ciò succede anche alle anime quando sono unite veramente con Gesù. "...“Figlia mia, certo che non ci poteva essere separazione tra Me e la mia dolce Mamma, la separazione fu solo apparente, Io e Lei eravamo fusi insieme, ed era tale e tanta la fusione che Io restai con Lei e Lei venne con Me, sicché si può dire che ci fu una specie di bilocazione…." Gesù
Secondo il don, quando non ci affanniamo più di nulla e non ci preoccupiamo più di nulla, perché a tutto ci pensa Gesù - è un segno che siamo sulla buona strada. Tu devi stare nella macchina, ecc... ma non sei tu il protagonista principale ma sei il co protagonista. Questo non significa mettere alla prova Gesù. Tu vivi l'atto presente fuso in Gesù ma basta affannarti. Gesù ce lo ha detto nel Vangelo. Quando vedi che l'agenda la dispone Lui allora siamo a buon punto.
9° atto della creatura: pregare Gesù o con Gesù
L'anima si rivolge a Gesù con suppliche, richieste, intercessioni e chiede a Gesù con le stesse preghiere di Gesù. Noi rinunciamo alle nostre intenzioni o le mettiamo in quelle di Gesù. Cosa chiede l'anima che entra nella passione di Gesù?
La terza ora di agonia nell'Orto di Getsemani SETTIMA ORA
Luisa chiede a Gesù di dare la grazia della continua preghiera alle anime
La crocifissione DICIANNOVESIMA ORA
"..Destra benedetta del mio Gesù, ti bacio, ti compatisco, ti adoro e ti ringrazio per me e per tutti. [Per] quanti colpi ricevesti, tante anime ti chiedo di liberare in questo momento dalla condanna all’inferno; per quante gocce di sangue hai versato, tante anime ti prego di lavare in questo tuo sangue preziosissimo. E per il dolore acerbo che soffristi specialmente quando inchiodarono la mano alla croce e nello stiramento dei nervi delle braccia, ti prego di aprire a tutti il cielo e di benedire tutti. Possa la tua benedizione chiamare i peccatori alla conversione, e gli eretici e gli infedeli alla luce della fede…." Luisa
Perché? C'è il rischio che qualcuno vada all'inferno? (oggi non ci credono in tanti ndr). Vedete le preghiere che fa l'anima? Molto differente da ciò che un cristiano prega
4 Gennaio 1924 Gesù nell’orto con le parole: “Non mea voluntas, sed Tua Fiat”, contrattò col suo Celeste Padre che la Volontà Divina prendesse il suo primo posto d’onore nella creatura.
Stavo pensando alle parole di Gesù nell’orto quando disse: “Padre, se è possibile, passi da Me questo calice, ma non mea voluntas, sed Tua Fiat.”.....
“Padre, se è possibile passi da Me questo calice?” No, non affatto, era il calice della volontà umana che conteneva tale amarezza e pienezza di vizi, che la mia volontà umana, unita alla Divina, provò tale ribrezzo, terrore e spavento, che gridai: “Padre, se è possibile passi da Me questo calice.”
Ma sai tu perché soggiunsi e per ben tre volte: “Non mea voluntas, sed Tua Fiat?” Io sentivo sopra di Me tutte le volontà delle creature unite insieme, tutti i loro mali e a nome di tutti gridai al Padre: “Non più la volontà umana sia fatta sulla terra, ma la Divina; la volontà umana sia bandita e la Tua vi regni.”
10° atto della creatura: ringraziare e benedire Gesù
L'anima loda ed esprime gratitudine per l'opera della Redenzione
Prima ora di agonia sulla croce VENTESIMA ORA
"...O mio Gesù, bacio la tua santissima mano sinistra. Ti ringrazio di quanto hai sofferto per me, di quante volte hai placata la divina giustizia, soddisfacendo per tutti. Bacio la tua mano destra e ti ringrazio di quanto bene hai operato e operi per tutti; in modo speciale ti ringrazio delle opere della creazione, della redenzione e della santificazione. Ti chiedo perdono a nome di tutti di quante volte siamo stati ingrati ai tuoi benefici, delle tante nostre opere fatte senza retta intenzione…." Luisa
28 Novembre 1920 Quando Gesù vuol dare, chiede. Effetti della benedizione di Gesù.
Stavo pensando a quando il mio dolce Gesù, per dar principio alla sua dolorosa Passione, volle andare dalla sua Mamma a chiederle la sua benedizione; ed il benedetto Gesù mi ha detto: “Figlia mia, quante cose dice questo mistero, Io volli andare a chiedere la benedizione alla mia cara Mamma per dare anche a Lei l’occasione di chiedermi la benedizione……..Sappi però che nel dare voglio e la mia cara Mamma comprese e subito mi benedisse, non solo per Sé, ma a nome di tutti.
Catechesi di don PierPaolo Maria Cilla
mercoledì 12 novembre 2025
Perseveranza e dominio di sé
Gesù le parla del valore della perseveranza e di come essa sia sviluppo della vita divina in noi e sigillo della vita eterna. Le parla dell'importanza del dominio di sé, del fatto che il primo regno a cui aspirare e da ottenere sia il regno su se stessi e il dominio perfetto delle proprie passioni. Le spiega da cosa si vede se una persona abbia o meno raggiunto il dominio delle proprie passioni. Libro di Cielo volume 6, capitoli 100-102, 11-20 Aprile 1905, 3 Ottobre 2018
11 Aprile 1905 Come la perseveranza è suggello della vita eterna e sviluppo della vita divina.
"..perché la perseveranza è suggello della vita eterna.." Gesù
Il Tema della perseveranza ricorre spesso negli scritti di Luisa, la perseveranza (nel Concilio di Trento), nel decreto della Giustificazione (contro gli errori di Lutero) nessuno può raggiungere il Paradiso senza la perseveranza e che la perseveranza finale è un dono da invocare ogni giorno dal Signore e che nessuno può essere sicuro di averlo. La perseveranza è virtù da chiedere e da coltivare -> fa parte della virtù della fortezza. Questa virtù permette di progredire nella vita spirituale e di vincere l'usura del tempo. Siamo perseveranti nelle opere di misericordia corporali? La vita divina in noi e la DV si sviluppa continuando a compiere atti di virtù in continuazione, più esercito con perseveranza più mi addentro in questa vita. Nella vita interiore bisogna mantenere la posizione ed andare avanti (confrontandosi con un sacerdote). Mantenere le posizioni in ogni caso (parlarne con il sacerdote). Soltanto chi persevera raggiunge l'eterna salvezza.
16 Aprile 1905 Il patire è regnare.
20 Aprile 1905 L’umanità in questi tempi si trova come un osso fuori del suo posto. Come conoscere se si ha il dominio sulle passioni.
(Assieme i due capitoli) "..sicché per giustizia, come le creature mi danno morte continua, così permetterò che si diano morte tra loro,.." “Figlia mia, le creature mi lacerano le carni, calpestano il mio sangue continuamente ed Io permetterò che le loro carni siano lacerate ed il loro sangue disperso..." Gesù.
E' la volontà dell'uomo che mette l'uomo in un mare di guai. Un lasciar correre da parte di Dio, lascia che le scelte negative contro di Lui producano le conseguenze, la Volontà di Dio è amore e salvezza nei nostri confronti ma ci lascia sempre liberi. Quando succedono i guai bisogna riconoscere che il male del mondo sono figlie dei nostri e dei miei peccati; quando riconosco questo posso implorare la Sana Dottrina della Misericordia chiedendo aiuto al Signore. Gesù soffre a causa della sua estromissione dal mondo.
“Figlia mia, il mondo mi mette questo chiodo fin nel mio cuore e mi dà una morte continua, sicché per giustizia, come le creature mi danno morte continua, così permetterò che si diano morte tra loro, uccidendosi come tanti cani.” Gesù.
Gesù da due insegnamenti: il dominio delle passioni. Noi abbiamo un regno e dobbiamo acquistarlo: il Regno eterno, il regno del Fiat Supremo..e come si acquista? con il dominio delle sue passioni. Nella prima fase noi dobbiamo combattere (nel battesimo noi siamo Sacerdoti, Re e Profeti.. noi siamo Re di noi stessi). Qual'è l'aiuto che il Signore ci dona? E' la croce; solo con la pazienza si mette a posto noi stessi. Comefaccio (io) a conoscere se ho dominato le mie passioni?
"..Figlia mia, l’anima può conoscere se ha dominato le sue passioni se, toccata da tentazioni o da persone, non ne fa alcun conto..." Gesù
Come si reagisce di fronte alle tentazioni o alle sollecitazioni. Le passioni sorgono senza il nostro consenso e senza affliggerci o combattiamo (distrarti e pensare ad altro) o trovare rimedio per calmare gli ardenti spiriti. IL punto è non infastidirsi o non affliggersi perchè in questo caso vuol dire 1) ho paura di cadere e non ho quindi un sovrano disprezzo e 2) ho un pò di superbia perchè non vorrei avere questa tentazione. Come reagiamo? rimaniamo in pace quando ci mortificano o si apre il vulcano? Le nostre virtù devono essere provate, e le occasioni sono situazioni in cui la DV permette di vedere se abbiamo ancora da lavorare o meno.
11 Aprile 1905 Come la perseveranza è suggello della vita eterna e sviluppo della vita divina.
"..perché la perseveranza è suggello della vita eterna.." Gesù
Il Tema della perseveranza ricorre spesso negli scritti di Luisa, la perseveranza (nel Concilio di Trento), nel decreto della Giustificazione (contro gli errori di Lutero) nessuno può raggiungere il Paradiso senza la perseveranza e che la perseveranza finale è un dono da invocare ogni giorno dal Signore e che nessuno può essere sicuro di averlo. La perseveranza è virtù da chiedere e da coltivare -> fa parte della virtù della fortezza. Questa virtù permette di progredire nella vita spirituale e di vincere l'usura del tempo. Siamo perseveranti nelle opere di misericordia corporali? La vita divina in noi e la DV si sviluppa continuando a compiere atti di virtù in continuazione, più esercito con perseveranza più mi addentro in questa vita. Nella vita interiore bisogna mantenere la posizione ed andare avanti (confrontandosi con un sacerdote). Mantenere le posizioni in ogni caso (parlarne con il sacerdote). Soltanto chi persevera raggiunge l'eterna salvezza.
16 Aprile 1905 Il patire è regnare.
20 Aprile 1905 L’umanità in questi tempi si trova come un osso fuori del suo posto. Come conoscere se si ha il dominio sulle passioni.
(Assieme i due capitoli) "..sicché per giustizia, come le creature mi danno morte continua, così permetterò che si diano morte tra loro,.." “Figlia mia, le creature mi lacerano le carni, calpestano il mio sangue continuamente ed Io permetterò che le loro carni siano lacerate ed il loro sangue disperso..." Gesù.
E' la volontà dell'uomo che mette l'uomo in un mare di guai. Un lasciar correre da parte di Dio, lascia che le scelte negative contro di Lui producano le conseguenze, la Volontà di Dio è amore e salvezza nei nostri confronti ma ci lascia sempre liberi. Quando succedono i guai bisogna riconoscere che il male del mondo sono figlie dei nostri e dei miei peccati; quando riconosco questo posso implorare la Sana Dottrina della Misericordia chiedendo aiuto al Signore. Gesù soffre a causa della sua estromissione dal mondo.
“Figlia mia, il mondo mi mette questo chiodo fin nel mio cuore e mi dà una morte continua, sicché per giustizia, come le creature mi danno morte continua, così permetterò che si diano morte tra loro, uccidendosi come tanti cani.” Gesù.
Gesù da due insegnamenti: il dominio delle passioni. Noi abbiamo un regno e dobbiamo acquistarlo: il Regno eterno, il regno del Fiat Supremo..e come si acquista? con il dominio delle sue passioni. Nella prima fase noi dobbiamo combattere (nel battesimo noi siamo Sacerdoti, Re e Profeti.. noi siamo Re di noi stessi). Qual'è l'aiuto che il Signore ci dona? E' la croce; solo con la pazienza si mette a posto noi stessi. Comefaccio (io) a conoscere se ho dominato le mie passioni?
"..Figlia mia, l’anima può conoscere se ha dominato le sue passioni se, toccata da tentazioni o da persone, non ne fa alcun conto..." Gesù
Come si reagisce di fronte alle tentazioni o alle sollecitazioni. Le passioni sorgono senza il nostro consenso e senza affliggerci o combattiamo (distrarti e pensare ad altro) o trovare rimedio per calmare gli ardenti spiriti. IL punto è non infastidirsi o non affliggersi perchè in questo caso vuol dire 1) ho paura di cadere e non ho quindi un sovrano disprezzo e 2) ho un pò di superbia perchè non vorrei avere questa tentazione. Come reagiamo? rimaniamo in pace quando ci mortificano o si apre il vulcano? Le nostre virtù devono essere provate, e le occasioni sono situazioni in cui la DV permette di vedere se abbiamo ancora da lavorare o meno.
domenica 9 novembre 2025
La necessità di parlare dei castighi
La Divina Volontà: Come in cielo così in terra Catechesi di Don Pierpaolo Maria Cilla in diretta su Radio Maria - 28 ottobre 2025 (Undicesimo volume)
Un dono ( la divina volontà) che Dio ha deciso di regalare alle persone. In questa puntata affronteremo un tema scomodo, un po' politicamente scorretto. Parleremo della necessità dei castighi, per alcuni cose fuori luogo. Ma se noi crediamo, tutto ciò che Dio vuole e permette è sempre e solo amore. E come dice la scrittura stessa, dice che un padre ama i propri figli quando li castiga, cioè li rende casti e pure. Non dobbiamo aver paura di parlare di un qualcosa di cui non si parla più. Oggi viviamo in un contesto in cui ciò che sembra essere la verità è ciò che dice la maggioranza. Ma ciò è sbagliato, perché anche se nessuno riconoscesse la Verità, la Verità rimane tale. E in Dio tutto è perfetto equilibrio. E tutti noi viviamo in Dio, perché anche nascendo, siamo rimasti legati a Dio e tutta la nostra vita si ripercuote in Dio, nel Bene e nel Male. Dio è ogni Giustizia, ogni virtù, ogni bene ecc...
20 Novembre 1914 Necessità di scrivere circa i castighi. La Divina Volontà e l’amore formano nell’anima la vita e la Passione di Gesù.
Luisa fa propria questa reticenza a parlare e scrivere circa i castighi.
Mi sentivo molto afflitta per le privazioni di Gesù benedetto e molto più per i flagelli che attualmente stanno piovendo sulla terra e che tante volte Gesù mi aveva detto tanti anni prima. Mi pare proprio che in tanti anni che mi ha tenuto in letto, dividevamo insieme il peso del mondo, soffrivamo e lavoravamo insieme a pro di tutte le creature. Mi pare che lo stato di vittima in cui l’amabile Gesù mi aveva messo, concatenava insieme tra me e Lui tutte le creature, non vi era cosa che facesse, o castigo che dovesse mandare, che non me lo facesse sapere ed io tanto facevo presso di Lui, in modo che o dimezzava il castigo o non lo faceva affatto….." Luisa
Noi, quando guardiamo la realtà, guardiamo solo la scorza della realtà, ma c'è qualcosa di invisibile da vedere ma un'anima di fede vede ciò che gli altri non vedono. Di fronte alle grandi ingiustizie e dolori (causate dalla nostra volontà umana staccata da quella divina), noi sentiamo ribollirci il sangue --- saper riconoscere la volontà permssiva di Dio che permette un male per risvegliare la carità, lo zelo e l'amore nei propri figli e svegliarli da un sonno nel quale sono ricaduti e riconoscere la mano di Padre, la mano che sa scuotere il proprio figlio che si sta lasciando vincere dal sonno... questo è proprio di un'anima amante e di fede.
Cos'è un'anima vittima?
Luisa è stata messa a letto per anni perchè lei potesse condividere il peso di tutte le creature. In modo tale che quel perfetto equilibrio che è in Dio fosse mantenuto nel modo più possibile, in modo tale che i castighi fossero diminuiti. Perchè c'è un'anima vittima che li prende su di sè.
"...Oh! come mi affligge il pensiero che Gesù abbia ritirato a Sé tutto il peso delle creature e che io, come indegna di lavorare insieme con Lui, sia stata messa da parte...." Luisa
Luisa si lamenta non quando il Signore gli chiede di portare un pò di più del peso delle anime del mondo, Gesù è e rimane Dio e Redentore ma ci chiama tutti quanti a partecipare o collaborare come sue membra all'unica Redenzione operata. Magari siamo noi che ci lamentiamo quando il Signore sceglie me o te per essere un puntello su cui appoggiarsi e non far cadere sul mondo quello che si merita. Luisa si lamenta che Gesù l'abbia lasciata da parte, perchè significa che per tenere tutto in equilibrio dal Cielo cadranno permissioni di sofferenza maggiori.
"...Ma altre afflizioni ancora, ché Gesù nelle scappatine che fa continua a dirmi che le guerre, i flagelli che ci sono, sono nulla ancora,...." Luisa
Ma qua siamo nel 1914 ( 1° guerra mondiale).
"...mentre pare che sono troppo, ed altre nazioni si metteranno in guerra, non solo e col tempo svolgeranno guerre contro la Chiesa,...." Luisa
Oggi abbiamo un sacco di martiri.
"..Quante chiese saranno profanate! Io, veramente ho omesso per circa due anni nello scrivere i castighi che Gesù spesso spesso mi ha manifestato, sia perché sono cose ripetute e sia perché scrivere sui castighi mi fa tanto male che non posso andare avanti, però Gesù, una sera mentre scrivevo ciò che mi aveva detto sulla sua Santissima Volontà, siccome avevo tralasciato ciò che mi aveva detto dei castighi, rimproverandomi dolcemente, mi disse: “Perché non hai scritto tutto?”...."
Anche a noi dà fastidio sentire parlare dei castighi, ma se non vogliamo ricevere una tirata d'orecchi da Gesù dobbiamo dire le cose come stanno.
"...Ed io: “Amor mio, non mi sembrava necessario e poi Tu sai quanto soffro.” E Gesù: “Figlia mia, se non fosse necessario non te lo direi e poi, essendo il tuo stato di vittima concatenato con gli eventi che la mia provvidenza dispone sulle creature e poiché nei tuoi scritti si vede questo concatenamento tra te e Me e tra le creature e le tue sofferenze per impedire flagelli, ora se si vedesse questo vuoto la cosa comparirebbe scordante ed incompleta, ed Io non so fare cose scordanti ed incomplete.”
Di fronte ai capricci di Luisa che vuole giustificare le sue omissioni, leggete cosa dice Gesù a Luisa
"...Ed io, stringendomi nelle spalle, ho detto: “Mi è troppo duro il farlo e poi, chi si ricorderà il tutto?” E Gesù, sorridendo, ha soggiunto: “E se dopo la tua morte ti darò una pena di fuoco nelle mani in Purgatorio, che dirai?..."
"..Ora ecco la causa per cui mi son decisa ad accennare ai castighi, spero che Gesù perdonerà la mia omissione e prometto d’essere attenta per l’avvenire…"
Gesù l'ha chiamata a scrivere anche di questo, perché le persone possano vedere la sua mano negli eventi del mondo perché possano ritrovare la strada verso la santità (perché l'abbiamo perduta). Tu (Luisa) non lo vuoi fare? Gesù dice: Non vuoi prendere una penna e scrivere ciò che ritengo essere necessario che si scriva?
21 Dicembre 1914 Il più grande sollievo per Gesù è avere compagnia alle pene.
Stavo nel solito mio stato ed il benedetto Gesù, venendo tutto afflitto, mi ha detto: “Figlia mia, non ne posso più per il mondo, sollevami tu per tutti, fammi palpitare nel tuo cuore, affinché sentendo per mezzo del tuo cuore i palpiti di tutti, i peccati non mi vengano diretti, ma indiretti per mezzo del tuo cuore, altrimenti la mia giustizia metterà fuori tutti i castighi che mai ci sono stati.”
Molto interessante questo passaggio che può arricchire la nostra vita spirituale. Se i peccati delle persone giungono nel Cuore Sacratissimo di Gesù direttamente è una cosa, ma se giungono passando attraverso un altro cuore che li filtra, purifica, ripara ed aggiusta arriveranno indeboliti. E dal cuore di Gesù usciranno più fiumi di misericordia e di giustizia che castighi. Dio perdona nella misura in cui noi siamo pentiti, ma non dobbiamo dimenticare che dopo esserci pentiti e aver preso l'assoluzione, le pene temporali conseguente a quei peccati vanno riparate e soddisfatti. Che disequilibrio provocano i peccati non confessati.
"..E nell’atto di dire ciò ha immedesimato il suo cuore al mio e mi ha fatto sentire il suo palpito, ma chi può dire ciò che si sentiva, i peccati, come saette ferivano quel cuore e mentre io prendevo parte, Gesù ne aveva sollievo…" Luisa
Se aprissimo la mente riguardanti il peccato molte cose troverebbero la spiegazione.
"..Poi, sentendomi tutta immedesimata in Lui, pareva che racchiudessi la sua intelligenza, le sue mani, i suoi piedi e così di tutto il resto, ed io prendessi parte a tutte le offese di ciascun senso di creature, ma chi può dire come succedeva ciò? Poi Gesù ha soggiunto: “Avere compagnia alle pene è il più grande sollievo per Me, ecco perciò il mio Divin Padre dopo la mia Incarnazione non fu così inesorabile, ma più mite, perché non riceveva le offese direttamente, ma indirettamente, cioè, attraverso la mia Umanità, che gli faceva continuo riparo. Così Io vado trovando anime che si mettano tra Me e le creature, altrimenti renderò il mondo un mucchio di rovine.”
A volte una persona dice che il Dio dell'AT non è quello del NT. Ma c'è una grande differenza tra la storia dell'AT e NT che è Gesù, che si è messo tra le creature e Dio come Sommo Pontefice, come Redentore tra l'Umanità e il Padre. Se prima le colpe arrivavano al Padre direttamente adesso ci sono le sue piaghe, la sua Croce ecc... che si prende le sue pene. Cristo è il capo di un Cristo totale che è la Chiesa. Il Capo non può operare da solo, e noi che siamo il corpo di Cristo abbiamo bisogno di vivere in fusione con il Capo per poter operare insieme con Lui anche questa opera di Giustizia in modo tale che dal Cielo sulla terra non giungano castighi ma solo Grazie.
Il don vorrebbe parlarci di un' ultimo brano che vorrebbe spingersi a delle considerazioni sullo stato attuale della Chiesa
7 Marzo 1915 Castighi. I figli della Chiesa saranno i suoi più accaniti nemici.
Dio permette i castighi per il nostro bene. Certamente abbiamo una certa repulsione e la repulsione di Luisa sta nel fatto che la sua unione maggiore o minore con Gesù poteva aumentare o diminuire i flagelli. La sua unione con Gesù. Di fronte al male dilagante nel mondo, cosa possiamo fare per fermarlo? Proteste? No. L'unione con Gesù.
"...Se tu sapessi quanto soffro, ma l’ingratitudine delle creature mi costringe a ciò, i peccati enormi, l’incredulità, il voler quasi sfidarmi e questo è il meno,..." Gesù
Questi peccati giungono solo dalle creature lontane dalla Chiesa
"...se ti dicessi della parte religiosa! Quanti sacrilegi! Quante ribellioni! Quanti si fingono miei figli e sono i miei accaniti nemici! Questi finti figli sono usurpatori, interessati, increduli, i loro cuori sono sentine di vizi e questi figli saranno i primi a muovere guerra alla Chiesa e cercheranno di uccidere la propria Madre! Oh! quanti già stanno per uscire in campo, ora è guerra tra governi, paesi e fra poco guerreggeranno la Chiesa e i più nemici saranno i propri figli. Il mio cuore è lacerato dal dolore…" Gesù
Chi cercherà di uccidere la Chiesa (la Madre)? La parte religiosa della Chiesa.
"..Nonostante ciò tollero che passi questa burrasca e che la faccia della terra e le chiese siano lavate dal sangue di quegli stessi che le hanno imbrattate e contaminate. Anche tu unisciti al mio dolore, prega ed abbi pazienza di veder passare questa burrasca.” Ma chi può dire il mio strazio? Mi sentivo più morta che viva. Sia sempre benedetto Gesù e sia fatto sempre il suo Santo Volere.
Che vogliamo fare noi? Da quale parte vogliamo fare? Che missione vogliamo svolgere? Abbattere ulteriormente la Chiesa, seminare ulteriore sofferenza della Chiesa? Collaborare con i nemici della Chiesa? O vogliamo essere coloro che sosterranno la Chiesa, soffrendo con pazienza, pregando con costanza ed aspettando che passi questo tempo burrascoso. E' facile lamentarsi e fare diagnosi, lo sanno fare tutti, ma Luisa non faceva questo. Gesù a Luisa non chiedeva questo. Gesù a Luisa chiedeva a questo: di prendere parte alle sue sofferenze.
meditazione di Don PierPaolo Maria Cilla
Un dono ( la divina volontà) che Dio ha deciso di regalare alle persone. In questa puntata affronteremo un tema scomodo, un po' politicamente scorretto. Parleremo della necessità dei castighi, per alcuni cose fuori luogo. Ma se noi crediamo, tutto ciò che Dio vuole e permette è sempre e solo amore. E come dice la scrittura stessa, dice che un padre ama i propri figli quando li castiga, cioè li rende casti e pure. Non dobbiamo aver paura di parlare di un qualcosa di cui non si parla più. Oggi viviamo in un contesto in cui ciò che sembra essere la verità è ciò che dice la maggioranza. Ma ciò è sbagliato, perché anche se nessuno riconoscesse la Verità, la Verità rimane tale. E in Dio tutto è perfetto equilibrio. E tutti noi viviamo in Dio, perché anche nascendo, siamo rimasti legati a Dio e tutta la nostra vita si ripercuote in Dio, nel Bene e nel Male. Dio è ogni Giustizia, ogni virtù, ogni bene ecc...
20 Novembre 1914 Necessità di scrivere circa i castighi. La Divina Volontà e l’amore formano nell’anima la vita e la Passione di Gesù.
Luisa fa propria questa reticenza a parlare e scrivere circa i castighi.
Mi sentivo molto afflitta per le privazioni di Gesù benedetto e molto più per i flagelli che attualmente stanno piovendo sulla terra e che tante volte Gesù mi aveva detto tanti anni prima. Mi pare proprio che in tanti anni che mi ha tenuto in letto, dividevamo insieme il peso del mondo, soffrivamo e lavoravamo insieme a pro di tutte le creature. Mi pare che lo stato di vittima in cui l’amabile Gesù mi aveva messo, concatenava insieme tra me e Lui tutte le creature, non vi era cosa che facesse, o castigo che dovesse mandare, che non me lo facesse sapere ed io tanto facevo presso di Lui, in modo che o dimezzava il castigo o non lo faceva affatto….." Luisa
Noi, quando guardiamo la realtà, guardiamo solo la scorza della realtà, ma c'è qualcosa di invisibile da vedere ma un'anima di fede vede ciò che gli altri non vedono. Di fronte alle grandi ingiustizie e dolori (causate dalla nostra volontà umana staccata da quella divina), noi sentiamo ribollirci il sangue --- saper riconoscere la volontà permssiva di Dio che permette un male per risvegliare la carità, lo zelo e l'amore nei propri figli e svegliarli da un sonno nel quale sono ricaduti e riconoscere la mano di Padre, la mano che sa scuotere il proprio figlio che si sta lasciando vincere dal sonno... questo è proprio di un'anima amante e di fede.
Cos'è un'anima vittima?
Luisa è stata messa a letto per anni perchè lei potesse condividere il peso di tutte le creature. In modo tale che quel perfetto equilibrio che è in Dio fosse mantenuto nel modo più possibile, in modo tale che i castighi fossero diminuiti. Perchè c'è un'anima vittima che li prende su di sè.
"...Oh! come mi affligge il pensiero che Gesù abbia ritirato a Sé tutto il peso delle creature e che io, come indegna di lavorare insieme con Lui, sia stata messa da parte...." Luisa
Luisa si lamenta non quando il Signore gli chiede di portare un pò di più del peso delle anime del mondo, Gesù è e rimane Dio e Redentore ma ci chiama tutti quanti a partecipare o collaborare come sue membra all'unica Redenzione operata. Magari siamo noi che ci lamentiamo quando il Signore sceglie me o te per essere un puntello su cui appoggiarsi e non far cadere sul mondo quello che si merita. Luisa si lamenta che Gesù l'abbia lasciata da parte, perchè significa che per tenere tutto in equilibrio dal Cielo cadranno permissioni di sofferenza maggiori.
"...Ma altre afflizioni ancora, ché Gesù nelle scappatine che fa continua a dirmi che le guerre, i flagelli che ci sono, sono nulla ancora,...." Luisa
Ma qua siamo nel 1914 ( 1° guerra mondiale).
"...mentre pare che sono troppo, ed altre nazioni si metteranno in guerra, non solo e col tempo svolgeranno guerre contro la Chiesa,...." Luisa
Oggi abbiamo un sacco di martiri.
"..Quante chiese saranno profanate! Io, veramente ho omesso per circa due anni nello scrivere i castighi che Gesù spesso spesso mi ha manifestato, sia perché sono cose ripetute e sia perché scrivere sui castighi mi fa tanto male che non posso andare avanti, però Gesù, una sera mentre scrivevo ciò che mi aveva detto sulla sua Santissima Volontà, siccome avevo tralasciato ciò che mi aveva detto dei castighi, rimproverandomi dolcemente, mi disse: “Perché non hai scritto tutto?”...."
Anche a noi dà fastidio sentire parlare dei castighi, ma se non vogliamo ricevere una tirata d'orecchi da Gesù dobbiamo dire le cose come stanno.
"...Ed io: “Amor mio, non mi sembrava necessario e poi Tu sai quanto soffro.” E Gesù: “Figlia mia, se non fosse necessario non te lo direi e poi, essendo il tuo stato di vittima concatenato con gli eventi che la mia provvidenza dispone sulle creature e poiché nei tuoi scritti si vede questo concatenamento tra te e Me e tra le creature e le tue sofferenze per impedire flagelli, ora se si vedesse questo vuoto la cosa comparirebbe scordante ed incompleta, ed Io non so fare cose scordanti ed incomplete.”
Di fronte ai capricci di Luisa che vuole giustificare le sue omissioni, leggete cosa dice Gesù a Luisa
"...Ed io, stringendomi nelle spalle, ho detto: “Mi è troppo duro il farlo e poi, chi si ricorderà il tutto?” E Gesù, sorridendo, ha soggiunto: “E se dopo la tua morte ti darò una pena di fuoco nelle mani in Purgatorio, che dirai?..."
"..Ora ecco la causa per cui mi son decisa ad accennare ai castighi, spero che Gesù perdonerà la mia omissione e prometto d’essere attenta per l’avvenire…"
Gesù l'ha chiamata a scrivere anche di questo, perché le persone possano vedere la sua mano negli eventi del mondo perché possano ritrovare la strada verso la santità (perché l'abbiamo perduta). Tu (Luisa) non lo vuoi fare? Gesù dice: Non vuoi prendere una penna e scrivere ciò che ritengo essere necessario che si scriva?
21 Dicembre 1914 Il più grande sollievo per Gesù è avere compagnia alle pene.
Stavo nel solito mio stato ed il benedetto Gesù, venendo tutto afflitto, mi ha detto: “Figlia mia, non ne posso più per il mondo, sollevami tu per tutti, fammi palpitare nel tuo cuore, affinché sentendo per mezzo del tuo cuore i palpiti di tutti, i peccati non mi vengano diretti, ma indiretti per mezzo del tuo cuore, altrimenti la mia giustizia metterà fuori tutti i castighi che mai ci sono stati.”
Molto interessante questo passaggio che può arricchire la nostra vita spirituale. Se i peccati delle persone giungono nel Cuore Sacratissimo di Gesù direttamente è una cosa, ma se giungono passando attraverso un altro cuore che li filtra, purifica, ripara ed aggiusta arriveranno indeboliti. E dal cuore di Gesù usciranno più fiumi di misericordia e di giustizia che castighi. Dio perdona nella misura in cui noi siamo pentiti, ma non dobbiamo dimenticare che dopo esserci pentiti e aver preso l'assoluzione, le pene temporali conseguente a quei peccati vanno riparate e soddisfatti. Che disequilibrio provocano i peccati non confessati.
"..E nell’atto di dire ciò ha immedesimato il suo cuore al mio e mi ha fatto sentire il suo palpito, ma chi può dire ciò che si sentiva, i peccati, come saette ferivano quel cuore e mentre io prendevo parte, Gesù ne aveva sollievo…" Luisa
Se aprissimo la mente riguardanti il peccato molte cose troverebbero la spiegazione.
"..Poi, sentendomi tutta immedesimata in Lui, pareva che racchiudessi la sua intelligenza, le sue mani, i suoi piedi e così di tutto il resto, ed io prendessi parte a tutte le offese di ciascun senso di creature, ma chi può dire come succedeva ciò? Poi Gesù ha soggiunto: “Avere compagnia alle pene è il più grande sollievo per Me, ecco perciò il mio Divin Padre dopo la mia Incarnazione non fu così inesorabile, ma più mite, perché non riceveva le offese direttamente, ma indirettamente, cioè, attraverso la mia Umanità, che gli faceva continuo riparo. Così Io vado trovando anime che si mettano tra Me e le creature, altrimenti renderò il mondo un mucchio di rovine.”
A volte una persona dice che il Dio dell'AT non è quello del NT. Ma c'è una grande differenza tra la storia dell'AT e NT che è Gesù, che si è messo tra le creature e Dio come Sommo Pontefice, come Redentore tra l'Umanità e il Padre. Se prima le colpe arrivavano al Padre direttamente adesso ci sono le sue piaghe, la sua Croce ecc... che si prende le sue pene. Cristo è il capo di un Cristo totale che è la Chiesa. Il Capo non può operare da solo, e noi che siamo il corpo di Cristo abbiamo bisogno di vivere in fusione con il Capo per poter operare insieme con Lui anche questa opera di Giustizia in modo tale che dal Cielo sulla terra non giungano castighi ma solo Grazie.
Il don vorrebbe parlarci di un' ultimo brano che vorrebbe spingersi a delle considerazioni sullo stato attuale della Chiesa
7 Marzo 1915 Castighi. I figli della Chiesa saranno i suoi più accaniti nemici.
Dio permette i castighi per il nostro bene. Certamente abbiamo una certa repulsione e la repulsione di Luisa sta nel fatto che la sua unione maggiore o minore con Gesù poteva aumentare o diminuire i flagelli. La sua unione con Gesù. Di fronte al male dilagante nel mondo, cosa possiamo fare per fermarlo? Proteste? No. L'unione con Gesù.
"...Se tu sapessi quanto soffro, ma l’ingratitudine delle creature mi costringe a ciò, i peccati enormi, l’incredulità, il voler quasi sfidarmi e questo è il meno,..." Gesù
Questi peccati giungono solo dalle creature lontane dalla Chiesa
"...se ti dicessi della parte religiosa! Quanti sacrilegi! Quante ribellioni! Quanti si fingono miei figli e sono i miei accaniti nemici! Questi finti figli sono usurpatori, interessati, increduli, i loro cuori sono sentine di vizi e questi figli saranno i primi a muovere guerra alla Chiesa e cercheranno di uccidere la propria Madre! Oh! quanti già stanno per uscire in campo, ora è guerra tra governi, paesi e fra poco guerreggeranno la Chiesa e i più nemici saranno i propri figli. Il mio cuore è lacerato dal dolore…" Gesù
Chi cercherà di uccidere la Chiesa (la Madre)? La parte religiosa della Chiesa.
"..Nonostante ciò tollero che passi questa burrasca e che la faccia della terra e le chiese siano lavate dal sangue di quegli stessi che le hanno imbrattate e contaminate. Anche tu unisciti al mio dolore, prega ed abbi pazienza di veder passare questa burrasca.” Ma chi può dire il mio strazio? Mi sentivo più morta che viva. Sia sempre benedetto Gesù e sia fatto sempre il suo Santo Volere.
Che vogliamo fare noi? Da quale parte vogliamo fare? Che missione vogliamo svolgere? Abbattere ulteriormente la Chiesa, seminare ulteriore sofferenza della Chiesa? Collaborare con i nemici della Chiesa? O vogliamo essere coloro che sosterranno la Chiesa, soffrendo con pazienza, pregando con costanza ed aspettando che passi questo tempo burrascoso. E' facile lamentarsi e fare diagnosi, lo sanno fare tutti, ma Luisa non faceva questo. Gesù a Luisa non chiedeva questo. Gesù a Luisa chiedeva a questo: di prendere parte alle sue sofferenze.
meditazione di Don PierPaolo Maria Cilla
mercoledì 5 novembre 2025
Confidare in Dio solo
Gesù le parla del valore della Croce e le spiega come, perché l'amore e la virtù abbia valore ai Suoi occhi, deve avere sempre Lui come principio e fine. Mai confidare e fidarsi di se stessi e delle proprie forze, ma di Dio solo e della sua potenza. Danni del turbamento all'anima e alla vita divina che ha in sé. Libro di cielo volume 6, capitoli dal 96 al 99, 5-28 Marzo 1905, 2 Ottobre 2018
05 Marzo 1905 Parla della croce
“Figlia mia, la croce è sostegno dei deboli, è fortezza dei forti, è germe e custodia della verginità.” (Gesù).
Germe e custodia della verginità del corpo e dell'anima, la verginità dell'anima è la purezza dal peccato ed astinenza dal peccato. La croce comporta una sofferenza e i rapporti sessuali sono l'opposto; se l'anima sta santamente in croce è fortemente unita a Gesù e difficilmente pecca volontariamente. Un senso per cui la croce è la fortezza dei deboli è quando il Signore la usa per staccarci da un vizio o difetto e anche se porta sofferenza; è fortezza dei forti perchè i forti sanno fare della croce uno strumento per essere dei piccoli Corredentori e per mezzo della loro immolazione si ottengono frutti di salvezza per molti. Non c'è vita cristiana senza croce.
20 Marzo 1905 Il vero amore e le vere virtù debbono avere il loro principio in Dio
(Gesù)“Per esempio: un confessore lavora, si sacrifica tanto per un’anima, è cosa santa, apparentemente dà dell’eroismo; eppure se fa ciò perché ha ottenuto o spera d’ottenere qualche cosa, il principio del suo sacrificio non è in Dio, ma in se stesso e per se stesso, quindi non può dirsi virtù.”
I veri fini delle nostre intenzioni, quali sono? Spesso sono difficili da scovare. Questo vale anche per noi, i grandi esami di coscienza (tra le varie cose) devono prendere anche le cose buone: sono mossi dall'amore di Gesù o della Madonna? Lo facciamo per farci vedere da qualcuno? Davanti a Lui le azioni fatte con doppi fini non hanno valore e quindi vanno rettificate; ma per farlo dobbiamo farci un sincero esame di coscienza.
23 Marzo 1905 Gloria e compiacimento di Gesù
Non dobbiamo confidare e fidarci di noi stessi
“Il tutto sta nella sconfidenza e timore dell’anima in se stessa e nella confidenza e coraggio in Dio.” - Gesù.
Dobbiamo sempre pensare che siamo vasi inaciditi, noi siamo buoni solo a sporcare e rovinare tutto il patrimonio che il Signore ci invia nelle nostre anime (trattato della Vera Devozione). A fianco questo ci dev'essere una grande confidenza in Dio, non mi fido di me ma di Dio (San Pietro: nel Tuo nome getterò le reti) - impossibile presso gli uomini ma possibile presso Dio. Dov'è il nostro appoggio? Pietro ha rinnegato il Signore perchè si è fidato di sè stesso e non avendo il santo timore di sè è andato dove non doveva andare. Dobbiamo imparare ad essere piccoli e nell'umiltà e di non fidarci di cosa ci passa per la testa. Confidenza e coraggio in Dio solo.
28 Marzo 1905 Effetti del turbamento. Incontro continuo di Gesù con l’anima.
“Figlia mia, anche coll’anima mi incontro continuamente e se nell’incontro che faccio coll’anima la trovo in atto di esercitare le virtù ed unita a me, mi ricompensa dal dolore che soffrii quando incontrai la mia Madre così addolorata per causa mia.”(Gesù)
Stiamo lontano dalle cose che ci turbano. Gesù forma in ogni anima una vita divina e se questa anima si turba questa vita divina si disturba, il turbamento fa perdere la lucidità e la virtù e si segue il principio del turbamento (anche piccolo) che può farci cadere nel turbamento. Gesù ci incontra continuamente e come ci trova quando ci incontra? stiamo esercitando le virtù? Se sì lo stiamo ricompensando del dolore che soffrì. Lontano il turbamento che ci impedisce di essere attivi e solleciti e lavoro costante e continuo su noi stessi e per consolare il Cuore di Gesù.
05 Marzo 1905 Parla della croce
“Figlia mia, la croce è sostegno dei deboli, è fortezza dei forti, è germe e custodia della verginità.” (Gesù).
Germe e custodia della verginità del corpo e dell'anima, la verginità dell'anima è la purezza dal peccato ed astinenza dal peccato. La croce comporta una sofferenza e i rapporti sessuali sono l'opposto; se l'anima sta santamente in croce è fortemente unita a Gesù e difficilmente pecca volontariamente. Un senso per cui la croce è la fortezza dei deboli è quando il Signore la usa per staccarci da un vizio o difetto e anche se porta sofferenza; è fortezza dei forti perchè i forti sanno fare della croce uno strumento per essere dei piccoli Corredentori e per mezzo della loro immolazione si ottengono frutti di salvezza per molti. Non c'è vita cristiana senza croce.
20 Marzo 1905 Il vero amore e le vere virtù debbono avere il loro principio in Dio
(Gesù)“Per esempio: un confessore lavora, si sacrifica tanto per un’anima, è cosa santa, apparentemente dà dell’eroismo; eppure se fa ciò perché ha ottenuto o spera d’ottenere qualche cosa, il principio del suo sacrificio non è in Dio, ma in se stesso e per se stesso, quindi non può dirsi virtù.”
I veri fini delle nostre intenzioni, quali sono? Spesso sono difficili da scovare. Questo vale anche per noi, i grandi esami di coscienza (tra le varie cose) devono prendere anche le cose buone: sono mossi dall'amore di Gesù o della Madonna? Lo facciamo per farci vedere da qualcuno? Davanti a Lui le azioni fatte con doppi fini non hanno valore e quindi vanno rettificate; ma per farlo dobbiamo farci un sincero esame di coscienza.
23 Marzo 1905 Gloria e compiacimento di Gesù
Non dobbiamo confidare e fidarci di noi stessi
“Il tutto sta nella sconfidenza e timore dell’anima in se stessa e nella confidenza e coraggio in Dio.” - Gesù.
Dobbiamo sempre pensare che siamo vasi inaciditi, noi siamo buoni solo a sporcare e rovinare tutto il patrimonio che il Signore ci invia nelle nostre anime (trattato della Vera Devozione). A fianco questo ci dev'essere una grande confidenza in Dio, non mi fido di me ma di Dio (San Pietro: nel Tuo nome getterò le reti) - impossibile presso gli uomini ma possibile presso Dio. Dov'è il nostro appoggio? Pietro ha rinnegato il Signore perchè si è fidato di sè stesso e non avendo il santo timore di sè è andato dove non doveva andare. Dobbiamo imparare ad essere piccoli e nell'umiltà e di non fidarci di cosa ci passa per la testa. Confidenza e coraggio in Dio solo.
28 Marzo 1905 Effetti del turbamento. Incontro continuo di Gesù con l’anima.
“Figlia mia, anche coll’anima mi incontro continuamente e se nell’incontro che faccio coll’anima la trovo in atto di esercitare le virtù ed unita a me, mi ricompensa dal dolore che soffrii quando incontrai la mia Madre così addolorata per causa mia.”(Gesù)
Stiamo lontano dalle cose che ci turbano. Gesù forma in ogni anima una vita divina e se questa anima si turba questa vita divina si disturba, il turbamento fa perdere la lucidità e la virtù e si segue il principio del turbamento (anche piccolo) che può farci cadere nel turbamento. Gesù ci incontra continuamente e come ci trova quando ci incontra? stiamo esercitando le virtù? Se sì lo stiamo ricompensando del dolore che soffrì. Lontano il turbamento che ci impedisce di essere attivi e solleciti e lavoro costante e continuo su noi stessi e per consolare il Cuore di Gesù.
sabato 1 novembre 2025
I veri contenti dell'anima
Gesù le spiega quali sono i quattro veri contenti dell'anima, da ricercare in Dio solo. Le parla dell'umiltà come "fiore senza spine". Le consegna la chiave della Divina Volontà. Libro di cielo volume 6, capitoli 93-95, 10 e 24 Febbraio e 2 Marzo 1905, 1 Ottobre 2018
10 Febbraio 1905 Quali sono i contenti dell’anima.
La felicità di ogni anima è Dio solo, tutti i contenti hanno a che fare con Dio; possiamo comprendere (al contrario) che chi non pone in Dio la contentezza non sarà mai felice; queste cose non sono soggettive ma sono cose oggettive. Chi cerca il contento fuori di Dio non lo trova, non può, non sarà mai perfettamente contento. Il primo contento dell'anima è Dio solo quindi dobbiamo chiederci se ci crediamo o se la nostra anima è divisa tra tante fonti di gratificazione, l'anima dentro di sè -- dobbiamo imparare a vedere Dio dentro e fuori di sè. Una vita matura nella DV porta a vedere il Signore dovunque anche dentro. Santa Teresina aveva imparato a guardarlo dentro di sè ed è una delle tre donne che ha il titolo di Dottore della Chiesa. Giri nel nostro corpo? Quando un'anima è in questo ambiente divino, la mente non si riesce a distrarre perchè *la mente si alimenta di ciò che pensa* . A chi pensiamo noi? Il fine della vita nella DV è pensare sempre e solo a Gesù o Maria e si guarda (nel lavoro) ciò che piace al Signore. Soffrire per Dio (il quarto e il più grande) ("..anzi desidera di più patire per amore suo, per potergli dire: “Vedi come Ti amo?” E questo è il maggiore di tutti i contenti.”. Gesù) Se noi non sappiamo soffrire per amore di Gesù, il nostro amore è solo con le parole e la lingua ma non con i fatti. La massima espressione d'amore per Gesù è il martirio. Uno spaccato di vita divina e di una vita felice.Il cuore si attacca a ciò che la mente pensa e la mente pensa a ciò a cui il cuore è attaccato. Pensi ciò che ami, ami ciò che pensi.
24 Febbraio 1905 Gesù parla sulla umiltà.
Dio può prendere quell'anima senza pungersi, un'anima completamente consegnata a Lui.
"..“Figlia mia, l’umiltà è un fiore senza spine e siccome è senza spine si può prendere in mano, si può stringere, si può mettere dove si vuole, senza timore di ricevere molestia o puntura.." Gesù. La Madonna è stata perfetta, la DV non ha barriere e non ha limiti. L'anima umile non ama a chiacchiere ma si consegna totalmente e l'anima umile non punge il prossimo, non dà fastidio. Non punge e non dà molestie ad altri. Un'anima umile non tratta male, in maniera volontaria, il prossimo.
"..Non solo, ma l’umiltà è un fiore che fortifica e rischiara la vista (interiore)e con la sua chiarezza si sa tenere lontano dalle stesse spine.”.
L'anima umile non permette che entrino dentro di sè spine per sè o per il prossimo.
02 Marzo 1905 Gesù le dà la chiave della sua Volontà.
Avere in mano la chiave della Divina Volontà. Questa chiave serve ad aprire un palazzo dove c'è Gesù addormentato e viene da pensare che questo palazzo è la nostra anima (Santa Teresa d'Avila nel Castello Interiore descrive la nostra anima come un castello a cerchi concentrici dove al centro c'è Dio...Il Regno di Dio è dentro di voi dice Gesù...La DV è una vita tutta interiore). Se il Signore ci dona la Chiave, si comincia a fare vita interiore (tra le altre cose significa una grande capacità di silenzio interiore ed esteriore, una certa inclinazione a stare da soli con il Signore, Il Signore lo si incontra nel silenzio interiore, farci una celletta interiore come diceva Santa Caterina da Siena). E' un cammino e non una cosa dall'oggi al domani. Nella DV non ci sono nuove preghiere esistenti (salvo i giri) ma c'è una preghiera profonda a tu per tu con Gesù e Maria.
10 Febbraio 1905 Quali sono i contenti dell’anima.
La felicità di ogni anima è Dio solo, tutti i contenti hanno a che fare con Dio; possiamo comprendere (al contrario) che chi non pone in Dio la contentezza non sarà mai felice; queste cose non sono soggettive ma sono cose oggettive. Chi cerca il contento fuori di Dio non lo trova, non può, non sarà mai perfettamente contento. Il primo contento dell'anima è Dio solo quindi dobbiamo chiederci se ci crediamo o se la nostra anima è divisa tra tante fonti di gratificazione, l'anima dentro di sè -- dobbiamo imparare a vedere Dio dentro e fuori di sè. Una vita matura nella DV porta a vedere il Signore dovunque anche dentro. Santa Teresina aveva imparato a guardarlo dentro di sè ed è una delle tre donne che ha il titolo di Dottore della Chiesa. Giri nel nostro corpo? Quando un'anima è in questo ambiente divino, la mente non si riesce a distrarre perchè *la mente si alimenta di ciò che pensa* . A chi pensiamo noi? Il fine della vita nella DV è pensare sempre e solo a Gesù o Maria e si guarda (nel lavoro) ciò che piace al Signore. Soffrire per Dio (il quarto e il più grande) ("..anzi desidera di più patire per amore suo, per potergli dire: “Vedi come Ti amo?” E questo è il maggiore di tutti i contenti.”. Gesù) Se noi non sappiamo soffrire per amore di Gesù, il nostro amore è solo con le parole e la lingua ma non con i fatti. La massima espressione d'amore per Gesù è il martirio. Uno spaccato di vita divina e di una vita felice.Il cuore si attacca a ciò che la mente pensa e la mente pensa a ciò a cui il cuore è attaccato. Pensi ciò che ami, ami ciò che pensi.
24 Febbraio 1905 Gesù parla sulla umiltà.
Dio può prendere quell'anima senza pungersi, un'anima completamente consegnata a Lui.
"..“Figlia mia, l’umiltà è un fiore senza spine e siccome è senza spine si può prendere in mano, si può stringere, si può mettere dove si vuole, senza timore di ricevere molestia o puntura.." Gesù. La Madonna è stata perfetta, la DV non ha barriere e non ha limiti. L'anima umile non ama a chiacchiere ma si consegna totalmente e l'anima umile non punge il prossimo, non dà fastidio. Non punge e non dà molestie ad altri. Un'anima umile non tratta male, in maniera volontaria, il prossimo.
"..Non solo, ma l’umiltà è un fiore che fortifica e rischiara la vista (interiore)e con la sua chiarezza si sa tenere lontano dalle stesse spine.”.
L'anima umile non permette che entrino dentro di sè spine per sè o per il prossimo.
02 Marzo 1905 Gesù le dà la chiave della sua Volontà.
Avere in mano la chiave della Divina Volontà. Questa chiave serve ad aprire un palazzo dove c'è Gesù addormentato e viene da pensare che questo palazzo è la nostra anima (Santa Teresa d'Avila nel Castello Interiore descrive la nostra anima come un castello a cerchi concentrici dove al centro c'è Dio...Il Regno di Dio è dentro di voi dice Gesù...La DV è una vita tutta interiore). Se il Signore ci dona la Chiave, si comincia a fare vita interiore (tra le altre cose significa una grande capacità di silenzio interiore ed esteriore, una certa inclinazione a stare da soli con il Signore, Il Signore lo si incontra nel silenzio interiore, farci una celletta interiore come diceva Santa Caterina da Siena). E' un cammino e non una cosa dall'oggi al domani. Nella DV non ci sono nuove preghiere esistenti (salvo i giri) ma c'è una preghiera profonda a tu per tu con Gesù e Maria.
venerdì 24 ottobre 2025
Perseveranza e libero arbitrio
Gesù le spiega l'importanza capitale della perseveranza e le gravissime conseguenze della sua mancanza. Le parla del libero arbitrio e dell'estrema sua serietà, spiegandole come dal suo buon esercizio dipenda la sorte dell'uomo. Libro di cielo volume 6, capitoli 79 e 80, 29 Ottobre e 13 Novembre 1904, 21 Settembre 2018.
Questi due paragrafi sono importantissimi perchè spiegano le due colonne portanti della nostra santità: il primo è il libero arbitrio, fatto reale e molto serio e secondo la perseveranza perchè senza di essa si vanificano i disegni di Dio e si sperde la propria perfezione e la propria santità.
29 Ottobre 1904
La catena delle grazie è concatenata alle opere perseveranti. Tutti i mali stanno racchiusi nel non operare con perseveranza.
L'uomo non può fare nessun atto buono e meritorio senza l'impulso della grazia preveniente e la grazia concomitante (che accompagna il fare il bene) e il Concilio di Trento dice che è un problema di buona volontà, l'uomo deve cooperare con la grazia che riceve altrimenti a chi non ha sarà tolto anche quello che non ha. Se non sei perseverante vuol dire che tu stai sciupando un dono ricevuto e ti stai burlando della stessa grazia. Mi piace e lo faccio, vado a Messa quando mi sento e domani non mi sento e non ci vado.. questo è sbagliato. La perseveranza è un sacrificio che si fa quotidianamente ed è la condizione per raggiungere la Santità.
"..Tutto, tutto dipende dal modo di operare con perseveranza, la catena delle mie grazie è concatenata alle opere perseveranti; sicché, se l’anima fa delle sfuggite rompe questa catena e chi l’assicura che tornerà di nuovo nella catena? I miei disegni si compiono solamente in chi lega le sue opere alla perseveranza...."Gesù
Ogni volta che tu cooperi attivamente con la grazia perseverando nel Bene, dimostri gratitudine per la Grazia, l'accogli e la traffichi; vuol dire che riceverai un'altra grazia e di seguito. La Santità necessita di anello dopo anello e non vanno fatti passi falsi o indietro. Non si può scherzare con la bontà di Dio e della sua Misericordia, se tu spezzi una catena in maniera brusca; di per sè stessa la persona si mette in separazione con Dio e la Grazia non tornerà (non c'è sicurezza che arrivi). Il Signore ama sì la persona ma non ci autorizza a metterlo alla prova.
Prendiamo sul serio questo paragrafo se abbiamo la Santità a cuore
Il mondo della DV presuppone un'apertura su una miriadi di fronti (scelte, prontezza nell'azione, discernimento, la perseveranza specie nelle preghiere, i giri, i Ti Amo, la Volontà di Dio ordinaria, ecc...); io non posso trascurare nessuna di queste cose per questo devo metterci tutta l'attenzione.
13 Novembre 1904
La creatura non sarebbe mai stata degna dell’amor divino senza il libero arbitrio.
Gesù ci rivela qualcosa di intimo. Il libero arbitrio è purtroppo il fondamento dell'umana volontà, è la causa prima, ultima e diretta di tutti i mali che esistono ed è anche la causa della dannazione di chi fallisce la propria vita. Il libero arbitrio è ciò che ci rende (in forma creaturale) somiglianti con il Signore. Gesù vedeva (in quanto Dio) le anime dannate. Se Gesù avesse distrutto tutti i peccati, castighi e salvare le anime avrebbe dovuto distruggere il libero arbitrio delle creature quindi non creare persone umane ma animali pre determinati. Ma in questo stato l'uomo non sarebbe stato degno dell'Amore Divino, Gesù vuole una nostra risposta come una storia a due. Se si dimostra che la persona non era profondamente libera al momento del Matrimonio, il matrimonio è nullo. Dio guarda come la creatura accoglie il suo amore e come contraccambia; a volte il Signore esorta, avverte la persona. L'esercizio del libero arbitrio va fatto a due livelli per entrare nel regno della DV: 1) devi volere diventare Santo, come fai a diventare santo se non nutri con il cibo Divino per eccellenza? e qui c'è la prima scelta: voglio vivere la santità o no? poi ci sono le scelte quotidiane che devono essere perseveranti, bisogna avere le conoscenze. L'importante non è strafare ma farlo con costanza. Piccole e continue scelte. La nostra volontà rinuncia ai propri desideri e si conforma ogni giorno a quella Divina.
Questi due paragrafi sono importantissimi perchè spiegano le due colonne portanti della nostra santità: il primo è il libero arbitrio, fatto reale e molto serio e secondo la perseveranza perchè senza di essa si vanificano i disegni di Dio e si sperde la propria perfezione e la propria santità.
29 Ottobre 1904
La catena delle grazie è concatenata alle opere perseveranti. Tutti i mali stanno racchiusi nel non operare con perseveranza.
L'uomo non può fare nessun atto buono e meritorio senza l'impulso della grazia preveniente e la grazia concomitante (che accompagna il fare il bene) e il Concilio di Trento dice che è un problema di buona volontà, l'uomo deve cooperare con la grazia che riceve altrimenti a chi non ha sarà tolto anche quello che non ha. Se non sei perseverante vuol dire che tu stai sciupando un dono ricevuto e ti stai burlando della stessa grazia. Mi piace e lo faccio, vado a Messa quando mi sento e domani non mi sento e non ci vado.. questo è sbagliato. La perseveranza è un sacrificio che si fa quotidianamente ed è la condizione per raggiungere la Santità.
"..Tutto, tutto dipende dal modo di operare con perseveranza, la catena delle mie grazie è concatenata alle opere perseveranti; sicché, se l’anima fa delle sfuggite rompe questa catena e chi l’assicura che tornerà di nuovo nella catena? I miei disegni si compiono solamente in chi lega le sue opere alla perseveranza...."Gesù
Ogni volta che tu cooperi attivamente con la grazia perseverando nel Bene, dimostri gratitudine per la Grazia, l'accogli e la traffichi; vuol dire che riceverai un'altra grazia e di seguito. La Santità necessita di anello dopo anello e non vanno fatti passi falsi o indietro. Non si può scherzare con la bontà di Dio e della sua Misericordia, se tu spezzi una catena in maniera brusca; di per sè stessa la persona si mette in separazione con Dio e la Grazia non tornerà (non c'è sicurezza che arrivi). Il Signore ama sì la persona ma non ci autorizza a metterlo alla prova.
Prendiamo sul serio questo paragrafo se abbiamo la Santità a cuore
Il mondo della DV presuppone un'apertura su una miriadi di fronti (scelte, prontezza nell'azione, discernimento, la perseveranza specie nelle preghiere, i giri, i Ti Amo, la Volontà di Dio ordinaria, ecc...); io non posso trascurare nessuna di queste cose per questo devo metterci tutta l'attenzione.
13 Novembre 1904
La creatura non sarebbe mai stata degna dell’amor divino senza il libero arbitrio.
Gesù ci rivela qualcosa di intimo. Il libero arbitrio è purtroppo il fondamento dell'umana volontà, è la causa prima, ultima e diretta di tutti i mali che esistono ed è anche la causa della dannazione di chi fallisce la propria vita. Il libero arbitrio è ciò che ci rende (in forma creaturale) somiglianti con il Signore. Gesù vedeva (in quanto Dio) le anime dannate. Se Gesù avesse distrutto tutti i peccati, castighi e salvare le anime avrebbe dovuto distruggere il libero arbitrio delle creature quindi non creare persone umane ma animali pre determinati. Ma in questo stato l'uomo non sarebbe stato degno dell'Amore Divino, Gesù vuole una nostra risposta come una storia a due. Se si dimostra che la persona non era profondamente libera al momento del Matrimonio, il matrimonio è nullo. Dio guarda come la creatura accoglie il suo amore e come contraccambia; a volte il Signore esorta, avverte la persona. L'esercizio del libero arbitrio va fatto a due livelli per entrare nel regno della DV: 1) devi volere diventare Santo, come fai a diventare santo se non nutri con il cibo Divino per eccellenza? e qui c'è la prima scelta: voglio vivere la santità o no? poi ci sono le scelte quotidiane che devono essere perseveranti, bisogna avere le conoscenze. L'importante non è strafare ma farlo con costanza. Piccole e continue scelte. La nostra volontà rinuncia ai propri desideri e si conforma ogni giorno a quella Divina.
domenica 12 ottobre 2025
Divinizzare e santificare le nostre azioni
Gesù le spiega come si possono e si devono santificare e divinizzare le azioni umane e quale grandissimo sciupio di grazie fanno coloro che ciò omettono di fare. Due chiari criteri per comprendere se ci si trova nell'illusione spirituale. Libro di cielo volume 6, capitoli 84-85, 29 Novembre e 3 Dicembre 1904, 26 Settembre 2018
29 Novembre 1904 La Divinità di Gesù nella sua Umanità, scese nell’abisso più profondo di tutte le umiliazioni umane e divinizzò e santificò tutti gli atti umani.
“Figlia mia, la mia Divinità nella mia Umanità scese nell’abisso più profondo di tutte le umiliazioni umane, tanto che non ci fu alcun atto umano, per quanto basso e piccolo, che Io non divinizzai e santificai. E ciò per restituire all’uomo la raddoppiata sovranità, quella perduta nella Creazione e quella che le acquistai nella Redenzione. Ma l’uomo sempre ingrato e nemico di se stesso, ama essere schiavo, anziché sovrano, mentre poteva con un mezzo così facile, cioè coll’intenzione delle sue azioni unite alle mie, rendere le sue azioni meritorie del merito divino, ne fa uno sciupo e perde la divisa di re e la sovranità di se stesso.”
Per comprendere alcune cose è necessario avere alcune conoscenze di base. Luisa sta offrendo tutte le azioni del Signore per riparare le azioni fatte senza un fine soprannaturale o cattive, questo significa che un'azione di per sè stessa fatta senza fine soprannaturale è da riparare perchè c'è un vuoto di gloria dovuto a Dio, la Gloria di Dio si distingue in gloria oggettiva (in sè stesso, la sua Immensità, ecc.... Dio è glorioso) e questa dimensione deve essere riconosciuta e dimostrata (l'uomo vivente è gloria di Dio) quindi agire in maniera a Lui gradita è un mio dovere e questo concorrere a formare la Gloria soggettiva o accidentale e questa può essere tolta al Signore. E questo, in forza della giustizia, reclama riparazione. Il pregare attraverso i giri(quando si vede qualcosa di male da parte di qualcuno mettere il Ti Amo in quel cuore perchè il Ti Amo di Gesù faccia convertire la persona). Gesù ha divinizzato e santificato anche il più piccolo atto umano (tipo lavarsi i piedi) quindi questa azione indifferente è già stata santificata anche per noi, noi possiamo prendere queste azioni e prenderle (Vieni Divina Volontà nel mio lavarmi i piedi), con l'intenzione e l'unione delle azioni a quelle di Gesù le trasformiamo. Dobbiamo rendere più perfette le azioni; il Signore gradisce l'intenzione perchè dietro di essa c'è l'Amore di Gesù e accogliere il Suo Amore. Gesù ha raddoppiato la santità ma l'uomo ama essere schiavo anzichè sovrano. Cosa dice indirettamente Gesù? Un conto è stare da solo sostenuto con la grazia con le nostre miserie (pensieri cattivi, ecc..), attraverso questo esercizio piovono talmente tante grazie che tu interiormente senti aumentare la tua sovranità tu sè stesso. Fare questo esercizio fa acquistare più grazie e grandi. Quante occasioni di grazia perdiamo? Noi con l' #attopreventivo prendiamo le nostre azioni e le uniamo a quelle che ha fatto Gesù e riempiamo di meriti divini anche un respiro.
03 Dicembre 1904 Due domande per conoscere se è Dio o il demonio che opera in Luisa.
Luisa racconta una delle sue esperienze soprannaturali e poi si instaura un dialogo che Gesù ha voluto fargli vivere. 3 punti di esame che questo sacerdote fa sulle esperienze di Luisa. 1) Chissà quanti errori ci stanno, ma queste cose sono che la Divina Volontà permette per far capire che non è opera umana 2) Il controllo degli scritti delle persone che vengono beatificate, il sacerdote verte il discorso sulla possibile illusione, il timore moderato di illudersi è un segno buono perchè c'è l'umiltà. Il sacerdote sposta l'attenzione sull'illusione spirituale, tema molto affrontato. Una persona pensa di essere santa ma non lo è ed entrambe le due domande sono improntate sull'umiltà. Ti sei meritato le grazie? spesso bisogna entrare dentro di noi per capire cosa pensiamo. Un'anima buona potrebbe essere tentata, la coscienza di essere un nulla di fronte al Dio; difficile crederlo e pensarlo. 3) pace in terra agli uomini di buona volontà (gli angeli); Ed io: “Certo la grazia mi ha prevenuta sempre.” Lo crediamo e pensiamo veramente? Gesù dice che appena si vede appena il fumo della superbia bisogna darsela a gambe: dove c'è la superbia Dio non c'è mai. La grazia ci previene in tutto (vita ordinaria e straordinaria) e che nello stesso bene che noi facciamo non lo faremmo se non fossimo prevenuti dalla Grazia di Dio (poi ci vuole anche la nostra volontà).Se Dio non ci tenesse in vita e provvedesse a ciò che ci serve, non saremmo capaci di fare nulla..
29 Novembre 1904 La Divinità di Gesù nella sua Umanità, scese nell’abisso più profondo di tutte le umiliazioni umane e divinizzò e santificò tutti gli atti umani.
“Figlia mia, la mia Divinità nella mia Umanità scese nell’abisso più profondo di tutte le umiliazioni umane, tanto che non ci fu alcun atto umano, per quanto basso e piccolo, che Io non divinizzai e santificai. E ciò per restituire all’uomo la raddoppiata sovranità, quella perduta nella Creazione e quella che le acquistai nella Redenzione. Ma l’uomo sempre ingrato e nemico di se stesso, ama essere schiavo, anziché sovrano, mentre poteva con un mezzo così facile, cioè coll’intenzione delle sue azioni unite alle mie, rendere le sue azioni meritorie del merito divino, ne fa uno sciupo e perde la divisa di re e la sovranità di se stesso.”
Per comprendere alcune cose è necessario avere alcune conoscenze di base. Luisa sta offrendo tutte le azioni del Signore per riparare le azioni fatte senza un fine soprannaturale o cattive, questo significa che un'azione di per sè stessa fatta senza fine soprannaturale è da riparare perchè c'è un vuoto di gloria dovuto a Dio, la Gloria di Dio si distingue in gloria oggettiva (in sè stesso, la sua Immensità, ecc.... Dio è glorioso) e questa dimensione deve essere riconosciuta e dimostrata (l'uomo vivente è gloria di Dio) quindi agire in maniera a Lui gradita è un mio dovere e questo concorrere a formare la Gloria soggettiva o accidentale e questa può essere tolta al Signore. E questo, in forza della giustizia, reclama riparazione. Il pregare attraverso i giri(quando si vede qualcosa di male da parte di qualcuno mettere il Ti Amo in quel cuore perchè il Ti Amo di Gesù faccia convertire la persona). Gesù ha divinizzato e santificato anche il più piccolo atto umano (tipo lavarsi i piedi) quindi questa azione indifferente è già stata santificata anche per noi, noi possiamo prendere queste azioni e prenderle (Vieni Divina Volontà nel mio lavarmi i piedi), con l'intenzione e l'unione delle azioni a quelle di Gesù le trasformiamo. Dobbiamo rendere più perfette le azioni; il Signore gradisce l'intenzione perchè dietro di essa c'è l'Amore di Gesù e accogliere il Suo Amore. Gesù ha raddoppiato la santità ma l'uomo ama essere schiavo anzichè sovrano. Cosa dice indirettamente Gesù? Un conto è stare da solo sostenuto con la grazia con le nostre miserie (pensieri cattivi, ecc..), attraverso questo esercizio piovono talmente tante grazie che tu interiormente senti aumentare la tua sovranità tu sè stesso. Fare questo esercizio fa acquistare più grazie e grandi. Quante occasioni di grazia perdiamo? Noi con l' #attopreventivo prendiamo le nostre azioni e le uniamo a quelle che ha fatto Gesù e riempiamo di meriti divini anche un respiro.
03 Dicembre 1904 Due domande per conoscere se è Dio o il demonio che opera in Luisa.
Luisa racconta una delle sue esperienze soprannaturali e poi si instaura un dialogo che Gesù ha voluto fargli vivere. 3 punti di esame che questo sacerdote fa sulle esperienze di Luisa. 1) Chissà quanti errori ci stanno, ma queste cose sono che la Divina Volontà permette per far capire che non è opera umana 2) Il controllo degli scritti delle persone che vengono beatificate, il sacerdote verte il discorso sulla possibile illusione, il timore moderato di illudersi è un segno buono perchè c'è l'umiltà. Il sacerdote sposta l'attenzione sull'illusione spirituale, tema molto affrontato. Una persona pensa di essere santa ma non lo è ed entrambe le due domande sono improntate sull'umiltà. Ti sei meritato le grazie? spesso bisogna entrare dentro di noi per capire cosa pensiamo. Un'anima buona potrebbe essere tentata, la coscienza di essere un nulla di fronte al Dio; difficile crederlo e pensarlo. 3) pace in terra agli uomini di buona volontà (gli angeli); Ed io: “Certo la grazia mi ha prevenuta sempre.” Lo crediamo e pensiamo veramente? Gesù dice che appena si vede appena il fumo della superbia bisogna darsela a gambe: dove c'è la superbia Dio non c'è mai. La grazia ci previene in tutto (vita ordinaria e straordinaria) e che nello stesso bene che noi facciamo non lo faremmo se non fossimo prevenuti dalla Grazia di Dio (poi ci vuole anche la nostra volontà).Se Dio non ci tenesse in vita e provvedesse a ciò che ci serve, non saremmo capaci di fare nulla..
Iscriviti a:
Commenti (Atom)