domenica 16 aprile 2023

Leggere il libro della Divina Volontà

Gesù esorta a formare nell'anima il libro del Fiat ed imparare a leggerlo in tutte le nostre facoltà. A partire da questo si impara a riconoscerla e prenderne gli atti in tutta la Creazione, dove essa si trova sempre e ovunque. Libro di Cielo, Volume 29, 6 Luglio 1931, Lunedì 12 Settembre 2022

6 Luglio 1931 Il libro del Fiat nel fondo dell'anima. Il libro del Fiat nella Creazione. Come la Volontà Divina ha tutte le creature sotto la pioggia del suo atto continuo .

Due parti molto chiare. La prima è molto bella, Gesù ci dà degli input e di suggestioni nuove che sarà molto bene meditare, il senso della prima parte è che la dv dobbiamo impararla a leggerla e riconoscerla all'interno di noi perchè solo facendo questo avremo poi l'abilitazione a leggerla e a riconoscerla con perfezione in quel libro che è la Creazione dove la dv si trova all'ennesima potenza, perchè essa si manifesta con infinite sfumature in ciò che Ella ha operato nella Creazione. Noi sappiamo per esempio possedeva questa capacità, di vedere dovunque, le cose riguardanti la presenza della dv nelle creature e noi no. E una delle operazioni fondamentali nel vivere nel dv consiste nel riconoscerla e andara a trovare. Il segreto della nostra santificazione è andarla a prendere tutto quello che la dv ci offre e ci dona (seconda parte), operazione che non fa quasi nessuno.La santificazione non consiste principalmente in un fare ma nel ricevere.

"Figlia mia, il mio Voler Divino ha il suo atto continuo che non cessa mai di versare su tutte le creature il suo atto continuo e di investirle col suo atto continuo di luce, di santità, di bellezza, d'amore, di aiuto, di potenza, di felicità; è tanto il suo amore che un atto non aspetta l'altro ed a torrente più che pioggia dirotta si versa su tutte le creature..." Gesù

Noi amiamo perchè Egli ci ha amato per primo. Non siamo stati noi ad amare Dio ma è stato Lui ad amare noi per primo (Vangelo di San Giovanni). Quello che è vero, di fronte a Dio noi riceviamo la vita, la salvezza, ecc.. la grazia, senza Gesù non possiamo fare nulla. L'essere completamente ricettivi non significa cadere nel quietismo o giustificare l'inerzia della creatura, -- la prima operazione da fare è andare a prendere gli atti della dv, facendo il pieno d'amore divino. Dio non sa fare altro che amare. E quindi che ci facciamo con questa montagna d'amore se nessuno se la va a prendere? Se io sono innamorato di una persona ma quella non accetta il mio amore, non si apre e non mi corrisponde che ci faccio? Il mio amore rimane in me e quella creatura non farà mai l'esperienza di accogliere il mio amore - esempi semplici. Il concetto non è così tanto diverso.

"Figlia mia, chi fa la mia Volontà e vive in Essa, forma nella sua anima il libro del Fiat Divino, ma questo libro dev'essere pieno, non vuoto, nè deve avere solo qualche pagina scritta, se non è pieno, finirà subito di leggerlo e, non sapendo che leggere, si occuperà di altro e quindi la vita della mia Divina Volontà sarà interrotta e come spezzata nella creatura..." Gesù

La prima cosa da fare è formare questo libro, con gli atti che compiamo, qua c'è una verità teologico e morale, l'autore di questi libri è la Sapienza stessa. Il don ha sempre evidenziato come il Signore ha affidato la diffusione degli scritti a sacerdoti (degni di questo nome chiosa il don). Ogni atto che noi facciamo - non atto indifferente tipo grattarsi - però se io dico una cosa questa non è indifferente perchè può essere buona o cattiva, giusta o sbagliata, edificante o no. Espressione di qualche virtù o vizio. Se io faccio un'apprezzamento impuro su una persona faccio peccato mortale, se io dico (esempio): Signore, ti ringrazio per quanto è bella questa giornata, faccio un'atto di virtù. Gli atti che noi facciamo non ci lasciano indifferenti, non posso dire: gli atti che faccio sono una cosa ma la mia personalità è un'altra cosa. Perchè ogni atto che noi facciamo lascia un segno positivo o negativo nella nostra anima - se è buono, quell'atto determina un cambiamento in meglio della mia anima e se quello è cattivo, quello determina un cambiamento in peggio della mia anima. Se uno fa molti atti nella dv e giri, quando fa quell'atto, quell'atto incide nell'anima e tralaltro rimane impresso nella memoria profonda. Dentro questa base - primo strato - andiamo al secondo step:

"..Sicché l'interno deve essere come tante pagine per formare questo libro, pagine: l'intelligenza, pagine la volontà e la memoria, pagina il desiderio, l'affetto, il palpito, pagina la parola che deve saper ridire ciò che ha letto, altrimenti resterà un libro che non farà bene a nessuno, mentre il primo scopo di chi forma un libro è di propagarlo..." Gesù

Che significa pagine l'intelligenza (ecc..)? Non per niente è la prima cosa che nomina. A che penso? Su cosa rifletto e su cosa ragiono? L'intelligenza dev'essere una pagina scritta di dv e ci sarà nella misura in cui io applico la mia intelligenza sempre a crescere nella conoscenza di ciò che Dio vuole, nelle opere della dv. Cosa vuoi tu profondamente? Tu puoi stare - non in modo certo ma avere una buona garanzia - di stare nella dv se sei capace di stare in questo discorso: è vero che io sono pronto ad aderire al divino volere qualsiasi cosa Lui mi chieda? E per fare questo esercizio fondamentale tu ti devi rappresentare le cose che umanamente parlando temi di più. Ma se il Signore ti chiedesse questa prova o rinuncia? Sei pronto a dire questa rinuncia? Nella certezza che se Dio ti chiede questa cosa, è per il tuo bene. Il don racconta che ogni tanto delle persone raccontano di esperienze allucinanti e ti chiedi: ma se mi ci si fossi trovato io come avrei reagito? Avrei reagito cristianamente? Non dubitare mai che se il Signore te la chiede è per il tuo bene anche se si trattasse anche della perdita di un figlio. Il don può immaginare cosa si provi. Pagina la memoria, cosa c'è depositato nella memoria? La nostra memoria è un serbatoio continuo di pensieri..a che pensi nel senso, che c'è nella tua memoria, cosa offre la tua memoria alla tua intelligenza e alla tua volontà come soggetto appetibile da amare? Il desiderio, affetto e palpito. Sono i motori assoluti della nostra vita. Il don cita come esempio il Silenzio degli Innocenti, nel quale lo psichiatra pazzo si trasforma in aiuto ad una giovane detective per scoprire un serial killer e che ad un certo punto il pazzo risponde alla donna (che si domanda cosa spinga il pazzo): desidera. Leggi Marco Aurelio. Imperatore romano, era un filosofo storico, e aveva degli spunti interessanti di verità. Il desiderio è la molla di tutte le nostre azioni, è l'innesco, il trigger. E noi dobbiamo fare una profonda analisi introspettiva dei nostri desideri. Chi ha sentito le catechesi sui vizi e virtù, la Speranza orienta i nostri desideri al Fine cioè al Cielo. Ci sta la divina volontà nei tuoi desideri se tu non desideri nient'altro che andare in Paradiso a fare quello che Dio vuole. Desiderio proprio profondo, l'affetto, il palpito. E pagina la parola, che deve sapere ridire ciò che ha letto dentro di sè non i libri di Cielo. E a chi glielo diciamo? A Nostro Signore. Dentro un'anima che accadono queste cose sarà agevole leggere il libro della dv esterno. Noi abbiamo l'aria che respiriamo, l'acqua, la terra che abbiamo sotto i piedi, ecc.. il don ha provato un giro sull'erba a piedi nudi, questo è un giro nella dv se lo sai cogliere. Le nostre mani che si muovono, prova a sentire, muovi la mano e stai attento a quando la muovi. Noi purtroppo solo quando ci rompiamo qualcosa per rendercente conto, ma facciamolo prima...quando hai qualche sensazione tattile, hai un'animale domestico, un cane che fa le feste ecc... quella è tutta volontà divina solo che Gesù dice che dobbiamo prendercele. Non dobbiamo fare una vita strana ma prendere l'amore. Un cane che ti guarda con occhi languidi e ti si struscia è sempre un'esperienza positiva e la vive chiunque, in quanto essere umano (anche Hitler aveva dei cani), percepisce a livello oggettivo questa bellezza ma ne gusta le bricole. Ma se tu rivivi questa cosa non solo all'esterno ma entrando all'interno dopo aver letto dentro di te è un'altra cosa.

"..Se questo cessasse, cesserebbe la vita di tutti; tutt’al più ci può essere cambiamento di effetti, perché agisce a seconda le disposizioni di ciascuno e perciò lo stesso suo atto continuo in uno produce un effetto, in un altro un altro e, chi, sventuratamente mentre sta sotto la pioggia di quest'atto continuo di luce, di santità, di bellezza ed altro, non resta neppure bagnato, né è illuminato, né è santo, né è bello e converte in se stesso l'atto continuo di bene in tenebre, in passione e forse anche in peccato..." Gesù

"..non resta neppure bagnato, né è illuminato, né è santo, né è bello.." un pò come stare sotto la pioggia ed avere l'impermeabile. E addirittura nonostante Nostro Signore ci ami in modo incessante c'è chi vive questo ma produce tenebre e cade nei peccati anche gravi in continuazione. Una tragedia.

"..Più che Sole è il mio Voler Divino, tiene coinvolta nella sua luce infinita tutti e tutto, la sua natura è di voler sempre dare e di fatto dà, se tutti prendessero, tutti sarebbero santi, il mondo si cambierebbe in felicità..." Gesù

Non sottovalutiamo queste informazioni che non sono così scontate. Io non posso incidere su quello che fanno gli altri, ma posso incidere sulla mia vita. Se io prendessi tutto sarei santo e la mia vita si cambierebbe in felicità. E questo ce lo possiamo dire. Ecco perchè altre volte, un'altra spia per sapere se stiamo nella dv è: sei felice? La risposta immediata dovrebbe essere sì senza starci a pensare. Perchè la dv questo fa: dà la pienezza della felicità.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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