mercoledì 12 aprile 2023

Innamorarsi di Dio e della sua Volontà

Gesù spiega come la divinità si senta Padre di chi lo riconosce come tale, imparando a conoscere ed accogliere tutti i "ti amo" divini nella Creazione. Dalla conoscenza viene l'amore, un amore simile a quello degli innamorati, che porta la creatura a ricambiare il Creatore e a farne la Divina Volontà. Libro di Cielo, Volume 29, 23 Giugno 1931, Martedì 6 settembre 2022

23 Giugno 1931 Come la Creazione manifesta la Paternità Divina e come Dio si sente Padre di chi lo riconosce nelle opere sue.

Breve e bellissimo questo brano che non mancherà di darci spunti di elevazione, oggi è un ripasso che Gesù - da artista celeste e divino - con i suoi soprannaturali pennelli - aggiunge qualche tinta in più e rende queste cose che in parte già conosciamo sempre più belle ed allettanti. Padre si usa in due sensi per quanto riguarda l'Altissimo - è la Prima delle persone divine, ha come sua proprietà quella della Paternità ed è l'origine della Trinità, noi non possiamo dire: in nome dello Spirito Santo, Figlio e Padre... insomma cambiare l'ordine. C'è un'ordine e il Padre è il Padre perchè è l'origine della Trinità, è Lui che comunica in maniera eterna al Figlio la pienezza della Divinità attraverso l'operazione divina della generazione del Figlio e poi la processione dello Spirito Santo. C'è un significato tecnico e proprio che si applica all'interno della Vita Trinitaria e non si può dire in questo senso che le altre due Persone sono Padre. Ma il termine padre si usa per disegnare la Divinità in relazione a ciò che ha fatto. Quando uno fa qualcosa quella cosa gli assomiglia, in questo senso Gesù usa questo termine. Parla delle Tre Persone della Santissima Trinità.

"Figlia mia, tutta la Creazione manifesta la Paternità Divina, la potenza, l'amore, l'armonia di Colui che l'ha creata. Ma sai tu di chi ci sentiamo Padre?..." Gesù

"..(Di) chi ricorda e riconosce tutta la Creazione come proprietà del suo Creatore, che volendo manifestare la sua Paternità per le creature, ha creato tante belle cose per amor loro, quindi chi le riconosce per contraccambiarlo amandolo e ringraziandolo, si stringe intorno al suo Padre Celeste come figlia che riconosce i beni suoi e che se li ha creati significa che vuole che la figlia sua possieda i suoi possedimenti nei possedimenti del Padre suo..." Gesù

Tutte le persone godono oggettivamente dei beni creati (stelle, luce del sole, luna, del vento, della bellezza delle piante ecc.. ma pochi ne godono bene, perchè Dio vuole che godendone si riconosca l'amore del Padre - perchè in ogni cosa creata c'è uno specificio TI AMO di Dio per me, ed è proprio una cosa caratteristica del vivere nel dv riconoscerli. Adamo prima del peccato sapeva riconoscere la sfumatura dell'amore di Dio in quell'atto, sono cose distinti anche se entrambi buoni - ogni sapore è un ti amo specificio diverso dagli altri, le persone percepiscono la diversità dei sapori e questa è una cosa che oggettivamente che gli procura diletto ma chi vive nella dv non si ferma qua. Mangia e fondendosi nel dv riconosce il ti amo in ogni cosa e ringrazia a nome suo e di tutti. Questo nel mangiare dovrebbe diventare un'operazione quasi automatica. Questo brano non dice nulla di nuovo, ma quante volte Gesù ha ribadito lo sforzo dell'attenzione, se io quando mangio non rivolgo un pensiero a Dio e mangio e basta, noi non possiamo mangiare senza aver pregato prima e ringraziato dopo. Sono abitudini che dovrebbero essere acquisiti, ognuno dovrebbe avere un piano di vita, sapere quali sacrifici offrirà al Signore - per vivere nella dv ci vogliono tutta una serie di attenzioni senza però farsi venire i patemi se non riesco a fare tutto, anche perchè è molto difficile osservarle tutte. Però piano piano facciamo un'atto in più. Poi Gesù estende il suo discorso:

"..Così per chi ricorda e riconosce ciò che feci e patii nella mia vita e Passione, mi sento Redentore e do a possedere i beni della Redenzione, sicché le mie pene, le mie opere, i miei passi, si schierano intorno alla felice creatura per aiutarla, santificarla e far sentire in essa gli effetti di tutta la mia Vita..." Gesù

Per chi volesse vivere nella dv dovrebbe essere un'impegno fisso - anche perchè alle nostre anime noi ci facciamo un grandissimo regalo - le ore della Passione. Le Ore della Passione sono un tesoro inaudito, più si fanno più si gustano, il tornare e il rivivere quelle sensazioni - a patto che non sia un cuore di pietra - uno avverte e ognuno di noi ha le sue ore preferite a seconda del suo carattere o sensibilità. Qui come sempre nelle cose che riguardano Dio, noi dobbiamo ricevere e ricambiare - non facciamo nè i quietisti nè gli ingordi spirituali - noi facciamo queste cose perchè Egli ci ha amato per primo. Quindi prima di pensare a tante cose, la prima cosa da fare è avere l'attenzione è di andarti a fare il pieno di tutto l'amore che Dio ti vuole dare nella Creazione e nella Redenzione, non è il solo compito ma dev'essere una cosa principale. E quando uno inizia ad entrare in questo amore si innamora. Le persone non amano il Signore perchè non lo conoscono il suo amore, come si fa a non amare l'Amore? La vita di un Figlio di Dio è riempita dell'amore di Dio e chi di noi non ama quelli che ci amano? E' bello e facile amare chi ci ama e il Signore vuole l'amore della creatura e proprio per farla innamorare che la ricolma di beni.

"..E mi sento Amante Appassionato di chi riconosce ciò che il nostro amore ha fatto e può fare nell'ordine della grazia, e gli do il possesso del mio amore, in modo che sentirà tal amore per me, da non poter vivere senza amarmi e, siccome il vero amore sta nel fare sempre la mia Volontà, Io faccio un prodigio del mio amore e del mio Volere..." Gesù

"..in modo che sentirà tal amore per me, da non poter vivere senza amarmi..." Gesù

Parte verso il Signore quella cosa che solitamente parte per le altre creature, ci si può innamorare di Dio? Ci si deve innamorare di Dio ed è impossibile non farlo se si vive all'ombra - ricevendo in maniera attiva e consapevole - di tutti gli atti d'amore del Signore e cosa dice Gesù nel Vangelo di san Giovanni? Se LO amiamo, osserviamo i suoi comandamenti. Dio ci ha creato per 1) Conoscerlo 2)Amarlo e servirlo. La prima cosa che bisogna fare per entrare nella dv? La conoscenza. Gesù oggi ci ha detto che quando mangi/bevi, quando sorge il Sole ecc.. io (Gesù) ti sto amando, fatti attento a queste cose e valle a prendere queste cose e non vivere in maniera passiva. Non si parla di conoscenze strane o esoteriche che bisogna conoscere, tra l'altro sono dettagli che se uno avesse una grande capacità di meditazione li comprenderebbe con la Rivelazione Pubblica, molte delle cose che stanno scritte in questi libri, sono cose che Dio ci ha già detto e rivelato.

"..e, siccome il vero amore sta nel fare sempre la mia Volontà, Io faccio un prodigio del mio amore e del mio Volere.." Gesù

Chi di noi sarebbe così folle da calpestare un'indicazione o ordine (se si tratta di un comandamento) o un'esortazione che ti viene rivolta da Colui che ti ama infinitamente che ti amera sempre, che non ti tradisce mai e non ti abbandona? Ecco perchè conoscerlo, amarlo e compiere la dv non come una cosa pesante ma una cosa bella e leggera anche quando la dv ci chiede delle cose impegnative.

In una meditazione passata Gesù diceva di aver plasmato l'uomo e si ricordava il suo tocco nell'atto della sua creazione, il don quando sente queste cose gli vibra l'anima e sono cose grosse, belle e significative.

"..come Padre siamo tutt’occhi sui nostri figli affinché nulla manchi loro,.." Gesù

Quanta gente non crede nella Divina Provvidenza? Non manchi loro nulla... c'è gente che sente in giro profezie, la guerra mondiale, fare la scorta di quello e di quell'altro ecc.. il don pensa di essere un'incoscente ma il don preferisce nella serena fiducia di Dio, in maniera molto approssimativa, inadeguata ecc.. ma un pò di bene glielo vuole. E se lo lascerà morire di fame, morirà di fame (dice il don di sè stesso) ma lui nella divina provvidenza ci vuole credere.

".. le nostre braccia sentono l'estremo bisogno d'amore di stringerli al nostro seno, per dare loro amore e ricevere amore.." Gesù

Questo è solo ciò che vorrebbe fare Gesù, la Divina Giustizia in senso negativo la facciamo vivere noi, perchè se l'uomo non fosse un pazzo e non peccasse in continuazione non percepirebbe mai il rigore della Giustizia in senso forte, in senso di manifestazione divina di condanna e di retribuzione del peccato. E se non ci fosse stato il peccato questa cosa non l'avremmo neanche conosciuta anche se sarebbe rimasto.

"..per dare loro amore e ricevere amore.." Gesù

Io il Signore e tu il Signore lo amiamo in modo particolare, il don lo ama con il suo cuore. Tu sei una creatura unica ed irripetibile, noi stessi siamo una manifestazione della sua dv, perciò le mie e le tue sfumature d'amore, quello che il Signore sente se e in quanto io gli manifesto il mio amore, lo può sentire solo da me. Poi entriamo in un mondo trascendente ma qua Gesù dice qualcosa. Vedete perchè il libro di Tenera Amata è così tanto connesso con queste cose, quando parla degli infiniti amori che Dio ha creato per ciascuna delle sue creature che in questa terra non le possiamo vivere perchè siamo in stato d'interdizione perchè c'è la bestia della concupiscenza. Ma nell'eternità creata non sarà così. Queste forme d'amore distinte d'amore differenti sono manifestazioni della dv.

"..le nostre braccia sentono l'estremo bisogno d'amore di stringerli al nostro seno, per dare loro amore e ricevere amore e quando vediamo la creatura che corre a noi, vuole i nostri amplessi, oh! come ci sentiamo felici perchè la nostra Paternità è riconosciuta e può svolgere l'ufficio di Padre per i nostri figli..." Gesù

Sant'Agostino, che conosceva bene sia gli amplessi umani che divini, diceva che quelli umani fanno solo vomitare, ne parla delle Confessioni. Un minuto di amplesso e di intima unione con Dio non vale tutti gli amplessi e godimenti terreni che Sant'Agostino - prima della conversione - ha vissuto da pagano.

"..La nostra generazione è quasi innumerevole, eppure pochi figli ci circondano, tutti gli altri sono lontani da noi, lontani col cuore, con la volontà, lontani dalla nostra somiglianza e, nel nostro dolore, nel vedere i pochi figli intorno a noi diciamo: e gli altri figli nostri dove sono?.." Gesù

"..Perchè non sentono il bisogno d'avere un Padre Celeste, di ricevere le nostre carezze Paterne, di possedere i nostri beni?.." Gesù

Come per esempio l'episodio dei 10 lebbrosi sanati da Gesù di cui solo uno torna a ringraziare. Prima con la vita e poi con la parola cerchiamo di portare tante più persone al Signore per vivere queste meravigliose realtà.

".. La nostra Paternità si stende ovunque, nell'acqua che bevi, nel cibo che prendi, nelle varietà delle bellezze di tutta la natura, che hanno una voce comune, quindi tutte ti chiamano figlia del gran Padre Celeste e, come figlia sua, vogliono essere possedute da te...." Gesù

Nel cibo che prendi con moderazione, nell'acqua che bevi, ecc.. se si impara ad usare la moderazione la varietà dei sapori sono cose belle che si impara a gustare. L'estate, è tutto bello, è bello il mare, ecc.. la diversità concorre alla bellezza, al don rattrista sentire dire che ad alcuni non piace il mare o la montagna...ma pigliamoci tutto. Il guaio del mare è che in certi momenti, per chi vuole vivere con lo sguardo puro è un problema ma di per sè è una cosa bellissima. Camminare sul bagnoasciuga, ecc.. sono tante cose meravigliose e non è un peccato prendersele, noi pecchiamo quando abusiamo delle cose. Ci sono una montagna di disordini che caratterizzano la nostra vita ma dobbiamo combattere queste cose, se ti lasci andare è la fine. Però in questa cosa - entrando nei rapporti con le creature come scambio d'amore noi dobbiamo farlo. E non andiamoci a precludere qualcosa. Poi ci stanno gli incidenti. Per esempio, i cibi che non ci piacciono proprio.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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