sabato 1 aprile 2023

Effetti del peccato e della confessione. Solo il peccato può ferire e dare la morte all'anima.

5 Gennaio 1900 Effetti del peccato e della confessione. Solo il peccato può ferire e dare la morte all'anima. (Libro di Cielo, Volume III, 5 Gennaio 1900) Sabato 4 Settembre 2021

Brevissimo brano. Beati coloro che ascoltano la Parola di Dio e la mettono in pratica cioè coloro che fanno la Divina Volontà e stanno lontani dal peccato. La grandezza di Maria Santissima dipende da prima cosa dall'assenza del peccato originale ed attuale. La Madonna non è passata attraverso la corruzione del sepolcro perchè in Lei non c'era il peccato e non c'era questo abbraccio velenoso e mortifero ed è importante ricordare la gravità del peccato.

"Figlia mia, il peccato è un abbraccio velenoso e mortifero non solo all'anima, ma anche a tutte le virtù che nell'anima si trovano, se è grave; se poi è veniale, è un abbraccio feritore, che rende l'anima molto debole ed inferma ed insieme con essa si infermano le virtù che aveva acquistato. Che arma micidiale è il peccato! Solo il peccato può ferire e dare morte all'anima! Nessun'altra cosa può nuocerle, nessun'altra cosa la rende innanzi a Me obbrobriosa, odiosa, che il solo peccato." Gesù

Quando il peccato è mortale, è la morte dell'anima e le virtù si perdono seduta stante, mentre quando è veniale c'è una caduta, indebolimento dell'anima - Gesù ha guarito la suocera di Pietro dalla febbre che rappresenta simbolicamente il peccato veniale - mette l'anima in uno stato di debolezza sia anche le virtù che aveva acquistato. Di che cosa abbiamo paura veramente? Come ben sappiamo gira ancora terrorismo di perdere la salute - sono beni preziosi che vanno curati e custoditi - ma sono beni sommi ed assoluti? Gesù nel Vangelo dice di non temere coloro che uccidono il corpo ma dopo non possono fare più nulla ma temete colui che ha il potere di far cadere l'anima all'inferno.

"...Nessun'altra cosa può nuocerle, nessun'altra cosa la rende innanzi a Me obbrobriosa, odiosa, che il solo peccato." Gesù

Se è così, al di fuori del peccato non dobbiamo avere paura di niente. Ma proprio di niente. Facciamoci un buon esame di coscienza. Noi moriamo a causa dei peccati e le malattie ci stanno in giro a causa dei peccati. Quello che si percepsice in giro non è questo. Gesù, nei primi 10 volumi, istruisce Luisa nella via ascetica di santificazione classica. Il peccato mortale non deve abitare in un'anima che desidera vivere nella Dv.

"Come il peccato ferisce e dà morte all'anima, così il sacramento della confessione dà la vita e la risana dalle ferite e restituisce il vigore alle virtù e questo, più o meno, secondo le disposizioni dell'anima, così opera la virtù del sacramento." Gesù

"...e restituisce il vigore alle virtù e questo, più o meno, secondo le disposizioni dell'anima....", ...significa come l'anima usa e celebra il sacramento della confessione. Ricevere un sacramento è una delle cose più importanti e grandi che ci possa essere, ma quanto ci santifica un sacramento? Per quanto sta nel sacramento - un'Ostia consacrata quanto santifica? Ti farebbe diventare santo per quanto riguarda l'Ostia. C'è qualcosa che non funziona in noi, la comunione ti santifica tanto quanto sei ben disposto a riceverla. La fruttuosità di un sacramento è questa: il sacramento è valido se è celebrato secondo le norme della Chiesa, è lecito se viene celebrato in stato di grazia e si fa una comunione in grazia ecc.. ma quanti frutti produce? Tanti quanti solo le disposizioni di chi lo riceve. E per la confessione quanto spesso la si riceve e come la si riceve, l'atto più importante della confessione è la contrizione. Santa Gemma si andava a confessare ogni settimana piangendo e confessava (dopo la morte si può dire) solo imperzioni non peccati e quasi tutte involontarie. Però piangeva come una bambina e non perchè era depressa o altro ma perchè piangeva dall'amore di carità sapendo che anche una piccola imperfezione dispiace al Signore. Conta anche non poco quello che si dice in confessione e come lo si dice.

Confessate anche le più piccole mancanze che avete commesso e che ricordate perchè per ognuna di esse soffrirete davanti a Dio (diceva così un messaggio di Medjugorje); non si tratta di sciorinare una valanga di cose delle quali magari non ci crede neanche chi le confessa, può darsi che ne dica 3 o 4 ma dette bene di cose che una persona capisce. Una bella confessione lunga è lodevole ma quello che si dice e come lo si dice... dalla parte del don uno percepisce se chi sta confessando lo sta facendo bene (e che lo santifica) o no. La base della santificazione è sempre la ricezione fruttuosa dei sacramenti, mettiamocelo bene in testa e non date retta a chi dice altro. Gesù può operare anche fuori dai sacramenti in circostanze straordinarie. Prima è andare e celebrare i sacramenti, confessarsi, ecc... una volta che una persona ha acquisito il fatto di stare con frequenza a contatto i sacramenti deve lavorare sul modo in cui li riceve perchè i sacramenti possano dispiegare la loro potenza. Se hai una stanza di 20 mq puoi prendere un tot di lingotti d'oro, se hai una stanza di 1mq ne puoi prenderne di meno.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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