La Vergine Maria nel regno della Divina Volontà, meditazione ventinovesima. La risurrezione di Gesù e gli atteggiamenti degli apostoli prima e dopo di essa sono simboli della vita nella volontà e nella volontà divina. L’enorme differenza tra il “prima” e il “poi”. Meditazione sabato 25 Luglio 2020 - qua il link
La Regina del Cielo nel Regno della Divina Volontà. L'ora del trionfo. Apparizioni di Gesù. I fuggitivi si stringono intorno alla Vergine come arca di salvezza e di perdono. Gesù parte per il Cielo.
Brano Pasquale per antonomasia, dove la Madonna fa intendere cosa è successo prima e dopo alla luce della Divina Volontà. Gli apostoli che scappano e che rinnegano sono tutte manifestazioni della volontà umana..
"..Simbolo di chi prima si è fatto dominare dalla volontà umana, che è rappresentato dagli Apostoli che fuggono, che abbandonano il loro Maestro, [ed è tanto il timore e la paura, che si nascondono e Pietro giunge fino a negarlo]. Oh, se fossero [stati] dominati dalla Divina Volontà, mai sarebbero fuggiti dal loro Maestro, ma coraggiosi e come trionfatori non si sarebbero mai staccati dal suo fianco e si [sarebbero] sentiti onorati di mettere la vita per difenderlo..." Madonna
Significa, una cosa molto semplice, uno degli effetti del fatto che inizia a dominare la vita della divina volontà in noi è il calo delle passioni, lo è da un punto di vista oggettivo; quando la dv domina in te la paura non c'è più. Non devo fare più sforzi per dominarla. Nell'Orto degli Ulivi, Gesù dice Sono Io (il nome di Dio) tutti a terra, sta dicendo: se io volessi vi faccio secchi tutti quanti. Ma siccome non lo vuole Gesù non fa, la seconda volta che dice Io Sono (dopo che si sono rialzati) Gesù esibisce la sua "carta d'identità" umana. Gesù permette anche che gli apostoli facciano questa esperienza perchè c'è un passaggio tra il prima e il poi. San Giovanni Crisostomo dice: gli evangelisti hanno raccontato le prestazioni degli apostoli, raccontano che sono scappati tutti quanti ma questi sono scappati, rinnegato e uno l'ha tradito quando era ancora vivente. Dopo Gesù è morto e resuscitato. Dopo la morte del maestro, troviamo che affrontano il sinedrio, vanno in tutto il mondo, vengono martirizzati, predicano...uno muore scuoiato vivo ecc... e qualcuno può spiegare questa pazzia? Quando è vivo tutti scappano e quando Gesù è morto diventano degli eroi.
Nostro Signore prima di farci entrare nella dv, Nostro Signore ci fa entrare nella nostra volontà umana - il rinnegamento di Pietro non è stato voluto da Gesù ma permesso - tra la volontà intenzionale e permissione di Dio. Si dice che Pietro fino alla fine della sua esistenza, piangeva per aver rinnegato Gesù. Quando Dio ci perdona dobbiamo perdonarci, perchè si ricorda chi era lui e cosa aveva fatto. Pietro doveva essere il Papa e quindi doveva sentirsi l'ultimo degli ultimi perchè di fronte al peggiore dei disgraziati non puoi giudicarlo spietatamente. Le cose vanno raddrizzate non con la mannaia. Nei piani della dv per fare in modo che questo accadesse, era necessario passare attraverso questa cosa. Dentro questo orizzonte si capisce un pò - tipo la pesca miracolosa - Pietro e gli altri non pescano nulla di notte e Gesù dice di pescare di giorno e dall'altra parte della barca. Da un punto di vista umano, Gesù aveva delle grandi competenze di falegnameria. E questo episodio si ripete quando Gesù risorge. E si fa riconoscere da questa pesca. C'è un prima e un dopo, e non è detto che sia tutto uguale per tutti. Ci dev'essere nella nostra vita in cui si cambia, quando si incontra Gesù nulla è come prima. Anche se le cose esternamente rimangono le stesse, dentro cambiano tutte. Noi non possiamo raccontarci delle bugie a noi stessi, se c'è questo primao o dopo tu lo sai, e se questa cosa non c'è stata. E se non c'è stata ancora non c'è da disperarci, ci si dovrà mettere nelle condizioni che accada e Dio vuole che accada.
Negli scritti della Valtorta Gesù parla con Simone lo zelota, violento e rivoluzionario e ha incaricato lui e Lazzaro e di riportarli dalla Madonna di raccogliere gli apostoli che erano scappati.
"..Ma come questi sentirono che Gesù era morto, toccati da grazie speciali, tutti, commossi e piangendo, i fuggitivi ad uno ad uno si ritirarono intorno a me,.." Madonna
Noi dovremmo fare dei ponti, non avvenga mai che nel giudizio particolare possiamo renderci conto che a causa nostra una persona si è allontanata da Gesù. Chi conosce Tenera Amata (al di là del tempo e dello spazio) una delle sofferenza più gravi del Purgatorio è sapere che qualcuno a causa nostra si è allontanato o non si è avvicinato perchè non aiutato o peggio ancora scandalizzato. Meglio pensarci adesso che pensarci dopo. Imparare dall'amore della Madonna - non vuole dire brava per il male che fa - ma amare quella persona nonostante il male che fa.
"..Figlia benedetta, tu sai che io fui presente alla Risurrezione del Figlio mio. Ma non feci motto a nessuno, aspettando che Gesù stesso si fosse manifestato, che era risorto glorioso e trionfante..." Madonna
Prudenza mariana. Una delle cose molto difficili è sbagliare i tempi d'azione e/o dire una cosa troppo presto o tardi. Una parola fuori posto può causare guai, noi dobbiamo pensarci. La Madonna ha aspettato che Gesù apparve agli altri. Gli scritti della Valtorta aiutano un pò: gli Apostoli sono risentiti che Gesù è apparso prima alla Maddalena e dopo agli apostoli e Gesù diventa severo e dice: avevo 12 apostoli, uno mi ha tradito, uno ha spergiurato di non conoscermi e gli altri sono scappati tutti e questa (la Maddalena) è rimasta sotto la croce. Se qualcuno cerca rogne, Gesù poi te le canta. Questo perchè, Dio è Misericordioso ma anche Giusto, Maria di Magdala è stata una grande convertita ed è stata sotto la croce prendendosi anche lei la sua dose di insulti e sentendo bestemmie. E quindi era giusto, tu sei apostolo ma ti sei comportato come l'ultimo della casa. Poi Gesù è apparso alle altre donne che anche loro erano state sotto la croce.
In Paradiso si gode tanto di Dio tanto più siamo stati santi su questa terra - leggete il libro di Tenera Amata, lei dice di essere una santa di basso livello e cerca di incoraggiare il lettore a fare più bene possibile. Il grado di gloria che avremo in Pradiso ce lo procuriamo su questa terra, quando finiremo la nostra vita sarà finita la possibilità di meritare. Una vita saggia, oltre che santa, quando andiamo a letto alla sera dovremmo chiederci: cosa ho combinato? San Paolo dice che il giusto vive di fede, che pensi? Ogni giorno è un giorno in meno su questa terra e non è la stessa cosa aver acquisito un grado di gloria in più. Ogni minima cosa ce la ritroviamo.
Gli uomnini terreni e carnali accumolano soldi, soldi, soldi ecc... perchè devono pensare alla vecchiaia e poi basta. Molto meglio accumulare (san Matteo 6) in Cielo. I soldi in opere buoni (messe, poveri, opere buoni ecc...). Che torna tutto quanto in benedizioni qui per chi lo fa; nell'orizzonte divino quando si inizia ad usare alla divina è questo. La sera quando andiamo a dormire è un giorno di meno. Cosa molto importante (e bisogna pensarci) come dice il Papa, il bene che potremmo fare; moltiplicare più bene possibile anche piccole cose. Più lo facciamo meglio è. Quando uno inizia a vivere nella dv c'è sempre uno scarto tra il prima e il dopo. Le cose di prima sono passate. Dobbiamo invertarci come moltiplicare il bene, perchè poi quando staremo dall'altra parte - c'è Jeff Bezos il fondatore di Amazon, se avesse 40 non saprebbe cosa farci con tutti i soldi che ha. Una persona se avesse 20 milioni camperebbe bene e forse non saprebbe cosa farci con tutti quei soldi, chi pensa alla dv ha il patrimonio di Jeff Bezos.
Sulla banca del cielo, nel nostro conto corrente, che c'è tra elemosine ed opere buone? Tutte le cose tornano indietro. Quando si pensa alla Giustizia di Dio solo come punizione dei cattivi, ma è anche la retribuzione dei giusti, se tu hai fatto il bene, ti ridà bene. Magari gli esseri umani possono non accorgersi o ringraziare per quello che fai ma Dio no. Nel Vangelo è detto che un bicchiere d'acqua non perde la sua ricompensa. Anche del rubinetto. E' l'atto del darlo che viene ricompensato. Il vivere alla divina è un'altro stile. Quando date generosamente con gioia dice san Paolo. Dio ha largheggiato.
"..Tutto ciò che hai ascoltato ed ammirato, non è stato altro che il potere del Volere Divino operante in me e nel Figlio mio. Perciò amo tanto di chiudere in te la vita della Divina Volontà, e vita operante; perché, tutti la tengono, ma la maggior parte la tengono soffocata e per farsi servire; e mentre potrebbe operare prodigi di santità, di grazia ed opere degne della sua Potenza, è costretta dalle creature a starsi con le mani piegate senza poter svolgere il suo potere. Perciò sii attenta e fa’ che il Cielo della Divina Volontà si stenda in te ed operi col suo potere ciò che vuole e come vuole..." Madonna
Lanciamoci.
Meditazione di don Leonardo Maria Pompei
(Il video #09Marzo1926 La Creazione forma la gloria muta di Dio. Nel creare l’uomo fu un giuoco d’azzardo, ma fallito, che si deve rifare è bloccato da Youtube in quanto pensa che giochi d'azzardo sia una cosa illegale).
mercoledì 31 marzo 2021
sabato 27 marzo 2021
Libero arbitrio e potere della volontà umana
Di nuovo Gesù torna a spiegare che vivere nella Divina Volontà significa girare in tutte le creature per portare a Dio il ricambio di amore. Luisa trova intoppi quando arriva a mettere i "ti amo" nelle creature umane: Gesù le spiega che ciò dipende dalle chiusure del libero arbitrio e che ogni volontà umana prende dalle sue grazie tanto quanto vuole dispori a prendere e ricevere (Riferimenti: Libro di cielo, Volume 16, 29 Dicembre 1923). Ciclo di catechesi "Girare nella Divina Volontà", settima puntata, Mercoledì 22 Luglio 2020
29 Dicembre 1923 Fra Gesù e l’anima che vive nella Divina Volontà c’è un vincolo eterno che li lega insieme e che non si può disgiungere. Il segreto dove trovare tutte le creature per amare il Padre per tutte
Quello che noi dovremmo sempre di più interiorizzare è che il Tasso di infelicità e di disperazione è direttamente proporzionale al tasso di lontanza dalla volontà di Dio e quindi dal tasso di vicinanza al Regno del Peccato.
"..Dopo ho fatto la santa comunione ed io secondo il mio solito ho chiamato e messo tutte le cose create intorno a Gesù, affinché tutte gli facessero corona e dessero il contraccambio dell’amore, degli omaggi al loro Creatore...." Luisa (la meditazione parte da qua e arriva fino alla fine).
Premessa: affrontando queste catechesi o confronti con questa raccolta di scritti, girare nella dv coincide con il vivere nella dv, troveremo dei temi ricorrenti, qua è una raccolta di scritti che trattano di questo argomento. Ci sarà la percezione di una parziale ripetitività. Ci sono due punti: 1) assimiliazione di queste cose / realtà spirituali richiede la ripetizione, più lo facciamo meglio è e poi 2) iniziamo a farne pratica e riascoltiamo le esortazioni a mò di sprone. Girare nella dv e viverci possono essere considerati quasi simili, girare nella dv vuol dire portare a nome di tutti e dare il contaccambio dei propri doveri. Il problema grande è che la Creazione è uno sbocco d'amore dell'Altissimo e fatta di creature non intelligenti che intelligenti. Il problema è che le creature non intelligenti non possono amare anche se sono atti d'amore della Santissima Trinità, un'albero non lo sa dire. Gli uomini sì ma non glielo dice quasi nessuno. Ecco perchè Luisa dice:
“Amor mio, mio Gesù, tutto hai creato per me e me lo hai donato, sicché tutto è mio ed io lo dono a Te per amarti, perciò ti dico in ogni stilla di luce di sole, ti amo; nello scintillio delle stelle, ti amo; in ogni goccia d’acqua, ti amo. Il tuo Volere mi fa vedere fin nel fondo dell’oceano il tuo “ti amo” per me ed io imprimo il mio “ti amo” per Te in ogni pesce che guizza nel mare, voglio imprimere il mio “ti amo” sul volo di ogni uccello, ti amo dovunque amor mio, voglio imprimere il mio “ti amo” sulle ali del vento, nel muoversi delle foglie, in ogni favilla di fuoco, ti amo per me e per tutti.” Luisa
Mettere il ti amo nelle creature ragionevoli e per conto loro e come Gesù e la Madonna hanno fatto durante la loro vita terrena. Come ben sappiamo, tutti i miei e i tuoi atti (tu che leggi) sono già stati rifatti da Nostro Signore Gesù Cristo in maniera perfettissima. In modo tale che se anche io/tu dovessi fare una vita disordinata e Dio non voglia perduta, tutto quanto l'amore che Dio ha profuso per me non va disperso e non va mutilato. Perchè amore sempre con amore si ricambia. Noi saremo attivi nel ricambio d'amore tanto più diventeremo contemplativi, a vedere l'amore di Dio in tutte le cose, a farle nostre e a ricambiarle. Chi ha messo il Ti Amo nella cometa che ripasserà da noi fra 7000 anni? Giriamo e mettiamo il ti amo anche per chi gode dei beni di Dio senza ringraziare. E' grande cafonaggine ricevere dei grandissimi benefici e non dire mai grazie.
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Luisa sta facendo questa cosa, Gesù la benedice e dice:
"..Tutta la Creazione era con me a dire “ti amo”, ma quando ho voluto abbracciare tutte le umane generazioni nel Voler Eterno, per far prostrare tutti innanzi a Gesù, perché tutti facessero il loro dovere di dire in ogni loro atto, parola, pensiero, “ti amo” a Gesù, queste mi sfuggivano ed io mi sperdevo e non sapevo fare, onde l’ho detto a Gesù e Lui:.." Luisa
“Figlia mia, eppure è proprio questo il vivere nel mio Volere, portare tutta la Creazione innanzi a Me e a nome di tutti darmi il contraccambio dei loro doveri, nessuno deve sfuggirti, altrimenti la mia Volontà troverebbe dei vuoti nella Creazione e non resterebbe appagata. Ma sai perché non trovi tutti e molti ti sfuggono?..." Gesù
Luisa ha preso molto sul serio nel ringraziare il Signore, lei è stata messa in condizioni per farlo meglio. Luisa non trovava tutti..
".. E’ la forza del libero arbitrio.." Gesù
Comprendiamo che anche quando facciamo queste operazione, noi concorriamo all'afflusso o ad attrarre delle grazie sulle anime ma non ci sono automatismi, un'anima che ha beneficiato degli effetti di un'atto fatto nella dv fatto anche come riparazione dei mancati ricambi d'amore di quell'anima, se non sarà lei ad aprirsi alla grazia di Dio sarà un'anima perduta. Questi scritti sono l'affermazione più forte ed efficace del libero arbitrio. E questi scritti sono, ad avviso del don un grande sprone ad usarlo bene. L'esperienza da sacerdote del don gli conferma ora dopo ora questa bella e tremenda verità: la realtà e la forza del libero arbitrio. Inviolabile, Dio non lo viola, non lo sfonda e dobbiamo farlo anche noi ed essere consapevoli che il nostro libero arbitrio e di coloro che ci stanno vicini è un punto di incontro e scontro fondamentale.
Primo esempio classico diffuso: lei va in Chiesa tutte le domeniche e ci porta pure i figli, lui in Chiesa non ci va. Domanda: cosa facciamo? Decodificazione del fenomeno: la donna: esiste il Terzo Comandamento cioè ricordati di santificare le feste e (crede che Dio esiste, credo che Gesù esiste, credo che la Chiesa ha il potere - come di fatto fa - di determinare le modalità di santificazione del giorno del Signore e ha stabilito che la Santa Messa ne è la forma ordinaria quindi ci vado perchè voglio adempiere il terzo comandamento). C'è tutto questo processo dietro la Messa domenicale anche se non ci rendiamo conto. E dietro al marito: non me ne importa nulla, non mi interessa, ecc... Secondo noi: si può risolvere questo problema? E chi lo può risolvere? E che cosa si può fare difronte al libero arbitrio? Grande problema.
Classiche donne che iniziano a mettere in croce il marito, è una cosa fatta bene? O mettergli il muso o litigarci? Ma se non viene a Messa mio marito fa peccato mortale e vorrei che non lo facesse - sentimenti santi - ma otterremmo questo a forza di litigi, prediche o pressioni dal mattino alla sera? E' questa la Volontà di Dio? Se fosse questa la volontà di Dio, Lui farebbe così nei nostri confronti. Ma Lui ci invita, ci sollecita..se lo raccogli bene altrimenti ripassa.
"..entra nella mia Umanità e vi troverai tutti gli atti loro come in custodia, per cui Io presi l’impegno di soddisfare per loro innanzi al mio Celeste Padre e tu cerca di seguire tutti gli atti miei, che erano gli atti di tutti, così troverai tutto e mi darai il ricambio d’amore per tutti e per tutto. Tutto c’è in Me; avendo fatto per tutti c’è in Me il deposito di tutto e rendo al Divin Padre il dovere dell’amore di tutti e chi vuole se ne serve per via come mezzo per salire al Cielo.” Gesù
Chi vuole se ne serve per via come mezzo per salire al Cielo. La forza del libero arbitrio. E' una cosa piccola e non è cosa violabile. Il libero arbitrio dev'essere mosso con un'atto di libertà e non forzando il prossimo. Quando si fanno le cose in questo modo, oltre ad non essere gradite dal prossimo non servono quasi a niente. Una persona che non va a Messa, per esempio qual'è il problema di fondo? Tanti, sicuramente non ha interiorizzato a livello di fede la bellezza di una Messa. Chi lo ha fatto non sente un peso nell'andare a Messa ma sente una gioia nell'andarvi. Le persone che comprendono l'importanza e la grandezza di una Messa la partecipano volentieri, ogni giorno ecc... ci vanno con gioia. E' molto bello andare a Messa tutti i giorni che andarci solo di precetto. Come si lavora il libero arbitrio? Lo lavora Nostro Signore e come ci lavora?
Ci circonda - anche se non ce ne rendiamo conto - di frecce ed atti d'amore dovunque uno si giri perchè a forza di vedere tanto amore l'uomo capisca e lo ricambi. Anzi, se lo vada a prendere laddove c'è la sua origine dell'Amore Essenziale, una persona che si fa la Comunione abbraccia Dio, la Dv e tutto. E' chiaro per arrivare a queste cose, a volte dobbiamo re imparare alcune cose. Un'ottimo movente è l'amore. Quand'è che a questo marito verrà voglia di andare a messa alla domenica? Quando nella sua psiche gli verrà questo messaggio: da quando mia moglie ha stretto rapporti con la religione è diventata più buona, dolce, ha un sacco di premure nei miei confronti, mi accontenta quando può, viene incontro ai miei desideri, si mette al secondo posto e calpesta i suoi voleri e desideri per fare contento a me, mi cucina ciò che mi piace ecc.... se si iniziano a mandare messaggi del genere, pensate che il marito si andrà a guardare la messa. Con strilli ecc.. - è chiaro che la situazione non va bene - ma non si può portare la persona a calci.
Ecco la frustazione di Luisa: io posso fare un'atto nella dv a beneficio di un'altro, ma se quello proprio non vuole ed è chiuso e lo rifiuta, quell'atto produrrà un richiamo ma fino a quando il cuore sarà chiuso non produrrà effetti.
"..Tutto c’è in Me; avendo fatto per tutti c’è in Me il deposito di tutto e rendo al Divin Padre il dovere dell’amore di tutti e chi vuole se ne serve per via come mezzo per salire al Cielo.” Gesù
Questo non sostituisce - dice il don, ogni volta che nella fede arrivano automatismi strani o scorciatoie strane - la vita cristiana è una cosa seria e la vita nella dv è molto seria. Ciascuno di noi deve fare delle scelte proprie e personali che non sono supplite dai circuiti che si innescano quando altri vivono ed operano nella dv. Chi vuole beneficia dei depositi di Gesù. Quante volte nel Vangelo Gesù usa del tipo: "chi vuole seguire...chi vuol essere mio discepolo, mi segua,...chi mi vuol servire mi segua...se vuoi essere perfetto vendi tutti i tuoi beni...." e qua parliamo non solo di libero arbitrio e anche di umana volontà. Il seme prodotto nella terra buona produce dove 30 - 60 e dove 100. Da cosa dipende secondo voi questa diversificazione? Perchè non tutti 100? Perchè il libero arbitrio segna l'esercizio della possibilità di scelta tra il bene e il male; l'umana volontà (in quanto facoltà ricevuta da Dio) è libera e ha il suo campo d'azione proprio non nella scelta tra il bene e il male ma nel muoversi all'interno del bene e scegliere tra le tante cose possibili. Qui c'è un'altro campo che ordinariamente che noi cerchiamo di farlo affrontare dal prossimo che ci diano delle regole per noi.
Quanto prego ogni giorno? Quanti rosari dico ogni giorno? Quante opere buone faccio? Da chi dipende questo? Dalla mia volontà, non c'è nessun obbligo di fare X rosari al giorno. Nella dv si inizia a ragionare in termini cosa è meglio e peggio e non solo se è peccato o no. Provocazioni estive: come vado al mare d'estate? Qua deve iniziare ad esercitarsi la nostra coscienza e libera volontà ed imparare a maturare dentro di noi le nostre personali decisioni. Quasi tutti sanno che la Madonna a Medjugorje avrebbe detto di dire il Rosario intero. Di fronte a questa cosa possono lamentarmi: chi ce la può fare? Come opera la nostra volontà di fronte ad un'informazione di questo genere? 1) Il rosario intero non c'è soltanto Medjugorje che parla di ciò (c'è anche Fatima e Lourdes), quando si dice il santo rosario non si dice una corona ma il santo rosario quindi si potrebbe pensare che forse la Madonna ha chiesto il rosario intero. Come viene maturata una scelta? Prendo atto e non sbotto subito e mi chiedo: come mai è così importante dirlo tutti i giorni? Che faccio? Mi chiederò perchè - a Medjugorje lo spiega: perchè siamo sotto tempi difficili.
Viviamo in un tempo in cui satana è scatenato, è un tempo di guerra e quando uno sta in guerra non può campare come sta in pace. In tempo di pandemia non si campa come si campava prima. Se in circostanze normali (quando satana non è scatenato) basta una corona del rosario al giorno, in questo tempo non basta non basta per resistere e sfuggire e non essere risucchiati e fagocitati da questo mare magnum di male che ci piomba addosso dal mattino alla sera. Il don si è dato questa risposta. In tempo di guerra bisogna stare armati fino ai denti altrimenti sarai mangiato vivo. Quello che noi facciamo ritroviamo. Vuoi smettere di dire parolacce o dare lo stop ad un vizio? Ecc... Basta che decidi. Noi dobbiamo comprendere quanto è importante - ed ecco perchè si dice che la nostra volontà umana contrastata e seppellita ma si intende volontà umana in quanto operante in maniera difforme e distaccata da quella divina. Ma dentro la vita nella dv la volontà umana è iper esaltata perchè gli uomini non si vogliono responsabilizzare. Tante volte (esperienze del don) che ti parlano, vogliono sapere da te sacerdote cosa devono fare, ma il don non glielo deve dire. Può fargli presente le varie alternative e in certe circostanze dire al di sotto di questa soglia è peccato, questa è la soglia del lecito eccc..
Esempio:apertura alla vita dentro una coppia. Come vivere la castità coniugale? La Chiesa ci dà dei paletti e chi scende al di sotto di quella soglia deve sapere che pecca. La soglia è la contraccezione, è intrisecamente cattiva (dice Paolo VI nell'Umane Vita e non si può praticare mai) - non vuol dire che bisogna avere 30 figli a coppia. Ci possono essere dei periodi di astinenza senza andare in criso, con coccole e carezze, l'uomo non è solo piaceri bassi. Se poi c'è una coppia che offre la loro vita a disposizione e che accoglieranno tutte le vite che il Signore gli manderà affidandosi al 100% - è bello solo se è frutto di maturazione della coppia, di una scelta condivisa da entrambi e vissuta con gioia e riconfermata. Sarebbe una cosa brutta se uno imponesse all'altro una cosa che l'altro non condivide, se uno sta sintonizzato su 100 deve sintonizzarsi su chi sta a 30 e non deve costringere l'altro.
Nella dv si impara a tornare sopra i nostri gesti e non farli così (in molti chiedono al don se possono truccarsi ecc..) e quindi il don risponde: sei sposata o no? Perchè ti trucchi? Che motiviazioni porti? A chi voglio piacere? Se una donna sposata usa un pò di cosmetici perchè vuole rendersi bella di fronte al marito (come è suo dovere), gli sposi si amano anche facendosi belli gli uni per gli altri. Un'uomo che si lascia andare diventando obeso e fregandosene di ciò che pensa la moglie, non vuole bene alla moglie. Tua moglie, perchè si deve vedere davanti un'obeso? E così la moglie deve occuparsi di piacere la marito ma non troppo. E se io mi truccassi per piacere a tutti? Mettiti in preghiera davanti a Gesù e chiedeti se questa è una cosa buona.
Tante cose che noi facciamo non le facciamo non seguendo la moda o la massa - perchè se io vedo che non opportuno quello che fanno tutti - io non lo faccio. E se lo faccio è perchè ho valutato e deciso davanti a Dio, non lo faccio per seguire gli altri ma per altre motivazioni.
Quando mai è stato detto che bisogna andare a Messa tutti i giorni? Quanto santo vuoi diventare? Valuta te quanto bisogno avrai di stare a contatto con Gesù - nella dv si esce da alcune gabbie mentali ma al tempo stesso si è fortemente responsabilizzati. Quando questo c'è va tutto bene e sicuramente si cresce piano piano.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
29 Dicembre 1923 Fra Gesù e l’anima che vive nella Divina Volontà c’è un vincolo eterno che li lega insieme e che non si può disgiungere. Il segreto dove trovare tutte le creature per amare il Padre per tutte
Quello che noi dovremmo sempre di più interiorizzare è che il Tasso di infelicità e di disperazione è direttamente proporzionale al tasso di lontanza dalla volontà di Dio e quindi dal tasso di vicinanza al Regno del Peccato.
"..Dopo ho fatto la santa comunione ed io secondo il mio solito ho chiamato e messo tutte le cose create intorno a Gesù, affinché tutte gli facessero corona e dessero il contraccambio dell’amore, degli omaggi al loro Creatore...." Luisa (la meditazione parte da qua e arriva fino alla fine).
Premessa: affrontando queste catechesi o confronti con questa raccolta di scritti, girare nella dv coincide con il vivere nella dv, troveremo dei temi ricorrenti, qua è una raccolta di scritti che trattano di questo argomento. Ci sarà la percezione di una parziale ripetitività. Ci sono due punti: 1) assimiliazione di queste cose / realtà spirituali richiede la ripetizione, più lo facciamo meglio è e poi 2) iniziamo a farne pratica e riascoltiamo le esortazioni a mò di sprone. Girare nella dv e viverci possono essere considerati quasi simili, girare nella dv vuol dire portare a nome di tutti e dare il contaccambio dei propri doveri. Il problema grande è che la Creazione è uno sbocco d'amore dell'Altissimo e fatta di creature non intelligenti che intelligenti. Il problema è che le creature non intelligenti non possono amare anche se sono atti d'amore della Santissima Trinità, un'albero non lo sa dire. Gli uomini sì ma non glielo dice quasi nessuno. Ecco perchè Luisa dice:
“Amor mio, mio Gesù, tutto hai creato per me e me lo hai donato, sicché tutto è mio ed io lo dono a Te per amarti, perciò ti dico in ogni stilla di luce di sole, ti amo; nello scintillio delle stelle, ti amo; in ogni goccia d’acqua, ti amo. Il tuo Volere mi fa vedere fin nel fondo dell’oceano il tuo “ti amo” per me ed io imprimo il mio “ti amo” per Te in ogni pesce che guizza nel mare, voglio imprimere il mio “ti amo” sul volo di ogni uccello, ti amo dovunque amor mio, voglio imprimere il mio “ti amo” sulle ali del vento, nel muoversi delle foglie, in ogni favilla di fuoco, ti amo per me e per tutti.” Luisa
Mettere il ti amo nelle creature ragionevoli e per conto loro e come Gesù e la Madonna hanno fatto durante la loro vita terrena. Come ben sappiamo, tutti i miei e i tuoi atti (tu che leggi) sono già stati rifatti da Nostro Signore Gesù Cristo in maniera perfettissima. In modo tale che se anche io/tu dovessi fare una vita disordinata e Dio non voglia perduta, tutto quanto l'amore che Dio ha profuso per me non va disperso e non va mutilato. Perchè amore sempre con amore si ricambia. Noi saremo attivi nel ricambio d'amore tanto più diventeremo contemplativi, a vedere l'amore di Dio in tutte le cose, a farle nostre e a ricambiarle. Chi ha messo il Ti Amo nella cometa che ripasserà da noi fra 7000 anni? Giriamo e mettiamo il ti amo anche per chi gode dei beni di Dio senza ringraziare. E' grande cafonaggine ricevere dei grandissimi benefici e non dire mai grazie.
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Luisa sta facendo questa cosa, Gesù la benedice e dice:
"..Tutta la Creazione era con me a dire “ti amo”, ma quando ho voluto abbracciare tutte le umane generazioni nel Voler Eterno, per far prostrare tutti innanzi a Gesù, perché tutti facessero il loro dovere di dire in ogni loro atto, parola, pensiero, “ti amo” a Gesù, queste mi sfuggivano ed io mi sperdevo e non sapevo fare, onde l’ho detto a Gesù e Lui:.." Luisa
“Figlia mia, eppure è proprio questo il vivere nel mio Volere, portare tutta la Creazione innanzi a Me e a nome di tutti darmi il contraccambio dei loro doveri, nessuno deve sfuggirti, altrimenti la mia Volontà troverebbe dei vuoti nella Creazione e non resterebbe appagata. Ma sai perché non trovi tutti e molti ti sfuggono?..." Gesù
Luisa ha preso molto sul serio nel ringraziare il Signore, lei è stata messa in condizioni per farlo meglio. Luisa non trovava tutti..
".. E’ la forza del libero arbitrio.." Gesù
Comprendiamo che anche quando facciamo queste operazione, noi concorriamo all'afflusso o ad attrarre delle grazie sulle anime ma non ci sono automatismi, un'anima che ha beneficiato degli effetti di un'atto fatto nella dv fatto anche come riparazione dei mancati ricambi d'amore di quell'anima, se non sarà lei ad aprirsi alla grazia di Dio sarà un'anima perduta. Questi scritti sono l'affermazione più forte ed efficace del libero arbitrio. E questi scritti sono, ad avviso del don un grande sprone ad usarlo bene. L'esperienza da sacerdote del don gli conferma ora dopo ora questa bella e tremenda verità: la realtà e la forza del libero arbitrio. Inviolabile, Dio non lo viola, non lo sfonda e dobbiamo farlo anche noi ed essere consapevoli che il nostro libero arbitrio e di coloro che ci stanno vicini è un punto di incontro e scontro fondamentale.
Primo esempio classico diffuso: lei va in Chiesa tutte le domeniche e ci porta pure i figli, lui in Chiesa non ci va. Domanda: cosa facciamo? Decodificazione del fenomeno: la donna: esiste il Terzo Comandamento cioè ricordati di santificare le feste e (crede che Dio esiste, credo che Gesù esiste, credo che la Chiesa ha il potere - come di fatto fa - di determinare le modalità di santificazione del giorno del Signore e ha stabilito che la Santa Messa ne è la forma ordinaria quindi ci vado perchè voglio adempiere il terzo comandamento). C'è tutto questo processo dietro la Messa domenicale anche se non ci rendiamo conto. E dietro al marito: non me ne importa nulla, non mi interessa, ecc... Secondo noi: si può risolvere questo problema? E chi lo può risolvere? E che cosa si può fare difronte al libero arbitrio? Grande problema.
Classiche donne che iniziano a mettere in croce il marito, è una cosa fatta bene? O mettergli il muso o litigarci? Ma se non viene a Messa mio marito fa peccato mortale e vorrei che non lo facesse - sentimenti santi - ma otterremmo questo a forza di litigi, prediche o pressioni dal mattino alla sera? E' questa la Volontà di Dio? Se fosse questa la volontà di Dio, Lui farebbe così nei nostri confronti. Ma Lui ci invita, ci sollecita..se lo raccogli bene altrimenti ripassa.
"..entra nella mia Umanità e vi troverai tutti gli atti loro come in custodia, per cui Io presi l’impegno di soddisfare per loro innanzi al mio Celeste Padre e tu cerca di seguire tutti gli atti miei, che erano gli atti di tutti, così troverai tutto e mi darai il ricambio d’amore per tutti e per tutto. Tutto c’è in Me; avendo fatto per tutti c’è in Me il deposito di tutto e rendo al Divin Padre il dovere dell’amore di tutti e chi vuole se ne serve per via come mezzo per salire al Cielo.” Gesù
Chi vuole se ne serve per via come mezzo per salire al Cielo. La forza del libero arbitrio. E' una cosa piccola e non è cosa violabile. Il libero arbitrio dev'essere mosso con un'atto di libertà e non forzando il prossimo. Quando si fanno le cose in questo modo, oltre ad non essere gradite dal prossimo non servono quasi a niente. Una persona che non va a Messa, per esempio qual'è il problema di fondo? Tanti, sicuramente non ha interiorizzato a livello di fede la bellezza di una Messa. Chi lo ha fatto non sente un peso nell'andare a Messa ma sente una gioia nell'andarvi. Le persone che comprendono l'importanza e la grandezza di una Messa la partecipano volentieri, ogni giorno ecc... ci vanno con gioia. E' molto bello andare a Messa tutti i giorni che andarci solo di precetto. Come si lavora il libero arbitrio? Lo lavora Nostro Signore e come ci lavora?
Ci circonda - anche se non ce ne rendiamo conto - di frecce ed atti d'amore dovunque uno si giri perchè a forza di vedere tanto amore l'uomo capisca e lo ricambi. Anzi, se lo vada a prendere laddove c'è la sua origine dell'Amore Essenziale, una persona che si fa la Comunione abbraccia Dio, la Dv e tutto. E' chiaro per arrivare a queste cose, a volte dobbiamo re imparare alcune cose. Un'ottimo movente è l'amore. Quand'è che a questo marito verrà voglia di andare a messa alla domenica? Quando nella sua psiche gli verrà questo messaggio: da quando mia moglie ha stretto rapporti con la religione è diventata più buona, dolce, ha un sacco di premure nei miei confronti, mi accontenta quando può, viene incontro ai miei desideri, si mette al secondo posto e calpesta i suoi voleri e desideri per fare contento a me, mi cucina ciò che mi piace ecc.... se si iniziano a mandare messaggi del genere, pensate che il marito si andrà a guardare la messa. Con strilli ecc.. - è chiaro che la situazione non va bene - ma non si può portare la persona a calci.
Ecco la frustazione di Luisa: io posso fare un'atto nella dv a beneficio di un'altro, ma se quello proprio non vuole ed è chiuso e lo rifiuta, quell'atto produrrà un richiamo ma fino a quando il cuore sarà chiuso non produrrà effetti.
"..Tutto c’è in Me; avendo fatto per tutti c’è in Me il deposito di tutto e rendo al Divin Padre il dovere dell’amore di tutti e chi vuole se ne serve per via come mezzo per salire al Cielo.” Gesù
Questo non sostituisce - dice il don, ogni volta che nella fede arrivano automatismi strani o scorciatoie strane - la vita cristiana è una cosa seria e la vita nella dv è molto seria. Ciascuno di noi deve fare delle scelte proprie e personali che non sono supplite dai circuiti che si innescano quando altri vivono ed operano nella dv. Chi vuole beneficia dei depositi di Gesù. Quante volte nel Vangelo Gesù usa del tipo: "chi vuole seguire...chi vuol essere mio discepolo, mi segua,...chi mi vuol servire mi segua...se vuoi essere perfetto vendi tutti i tuoi beni...." e qua parliamo non solo di libero arbitrio e anche di umana volontà. Il seme prodotto nella terra buona produce dove 30 - 60 e dove 100. Da cosa dipende secondo voi questa diversificazione? Perchè non tutti 100? Perchè il libero arbitrio segna l'esercizio della possibilità di scelta tra il bene e il male; l'umana volontà (in quanto facoltà ricevuta da Dio) è libera e ha il suo campo d'azione proprio non nella scelta tra il bene e il male ma nel muoversi all'interno del bene e scegliere tra le tante cose possibili. Qui c'è un'altro campo che ordinariamente che noi cerchiamo di farlo affrontare dal prossimo che ci diano delle regole per noi.
Quanto prego ogni giorno? Quanti rosari dico ogni giorno? Quante opere buone faccio? Da chi dipende questo? Dalla mia volontà, non c'è nessun obbligo di fare X rosari al giorno. Nella dv si inizia a ragionare in termini cosa è meglio e peggio e non solo se è peccato o no. Provocazioni estive: come vado al mare d'estate? Qua deve iniziare ad esercitarsi la nostra coscienza e libera volontà ed imparare a maturare dentro di noi le nostre personali decisioni. Quasi tutti sanno che la Madonna a Medjugorje avrebbe detto di dire il Rosario intero. Di fronte a questa cosa possono lamentarmi: chi ce la può fare? Come opera la nostra volontà di fronte ad un'informazione di questo genere? 1) Il rosario intero non c'è soltanto Medjugorje che parla di ciò (c'è anche Fatima e Lourdes), quando si dice il santo rosario non si dice una corona ma il santo rosario quindi si potrebbe pensare che forse la Madonna ha chiesto il rosario intero. Come viene maturata una scelta? Prendo atto e non sbotto subito e mi chiedo: come mai è così importante dirlo tutti i giorni? Che faccio? Mi chiederò perchè - a Medjugorje lo spiega: perchè siamo sotto tempi difficili.
Viviamo in un tempo in cui satana è scatenato, è un tempo di guerra e quando uno sta in guerra non può campare come sta in pace. In tempo di pandemia non si campa come si campava prima. Se in circostanze normali (quando satana non è scatenato) basta una corona del rosario al giorno, in questo tempo non basta non basta per resistere e sfuggire e non essere risucchiati e fagocitati da questo mare magnum di male che ci piomba addosso dal mattino alla sera. Il don si è dato questa risposta. In tempo di guerra bisogna stare armati fino ai denti altrimenti sarai mangiato vivo. Quello che noi facciamo ritroviamo. Vuoi smettere di dire parolacce o dare lo stop ad un vizio? Ecc... Basta che decidi. Noi dobbiamo comprendere quanto è importante - ed ecco perchè si dice che la nostra volontà umana contrastata e seppellita ma si intende volontà umana in quanto operante in maniera difforme e distaccata da quella divina. Ma dentro la vita nella dv la volontà umana è iper esaltata perchè gli uomini non si vogliono responsabilizzare. Tante volte (esperienze del don) che ti parlano, vogliono sapere da te sacerdote cosa devono fare, ma il don non glielo deve dire. Può fargli presente le varie alternative e in certe circostanze dire al di sotto di questa soglia è peccato, questa è la soglia del lecito eccc..
Esempio:apertura alla vita dentro una coppia. Come vivere la castità coniugale? La Chiesa ci dà dei paletti e chi scende al di sotto di quella soglia deve sapere che pecca. La soglia è la contraccezione, è intrisecamente cattiva (dice Paolo VI nell'Umane Vita e non si può praticare mai) - non vuol dire che bisogna avere 30 figli a coppia. Ci possono essere dei periodi di astinenza senza andare in criso, con coccole e carezze, l'uomo non è solo piaceri bassi. Se poi c'è una coppia che offre la loro vita a disposizione e che accoglieranno tutte le vite che il Signore gli manderà affidandosi al 100% - è bello solo se è frutto di maturazione della coppia, di una scelta condivisa da entrambi e vissuta con gioia e riconfermata. Sarebbe una cosa brutta se uno imponesse all'altro una cosa che l'altro non condivide, se uno sta sintonizzato su 100 deve sintonizzarsi su chi sta a 30 e non deve costringere l'altro.
Nella dv si impara a tornare sopra i nostri gesti e non farli così (in molti chiedono al don se possono truccarsi ecc..) e quindi il don risponde: sei sposata o no? Perchè ti trucchi? Che motiviazioni porti? A chi voglio piacere? Se una donna sposata usa un pò di cosmetici perchè vuole rendersi bella di fronte al marito (come è suo dovere), gli sposi si amano anche facendosi belli gli uni per gli altri. Un'uomo che si lascia andare diventando obeso e fregandosene di ciò che pensa la moglie, non vuole bene alla moglie. Tua moglie, perchè si deve vedere davanti un'obeso? E così la moglie deve occuparsi di piacere la marito ma non troppo. E se io mi truccassi per piacere a tutti? Mettiti in preghiera davanti a Gesù e chiedeti se questa è una cosa buona.
Tante cose che noi facciamo non le facciamo non seguendo la moda o la massa - perchè se io vedo che non opportuno quello che fanno tutti - io non lo faccio. E se lo faccio è perchè ho valutato e deciso davanti a Dio, non lo faccio per seguire gli altri ma per altre motivazioni.
Quando mai è stato detto che bisogna andare a Messa tutti i giorni? Quanto santo vuoi diventare? Valuta te quanto bisogno avrai di stare a contatto con Gesù - nella dv si esce da alcune gabbie mentali ma al tempo stesso si è fortemente responsabilizzati. Quando questo c'è va tutto bene e sicuramente si cresce piano piano.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
venerdì 26 marzo 2021
Creazione, esilio e vita del cielo
Gesù spiega come chi vive nel Divin Volere deve essere la voce di tutte le cose create. Importanza di ricordare che Dio e solo Lui è il creatore di tutte le cose. La nostra misera e interdetta condizione terrena sintetizzata dal termine "esilio" e la condizione divina del Paradiso, dove regna e si vive solo di Divina Volontà. Libro di cielo volume 19, 14 Marzo 1926, 24 Luglio 2020
14 Marzo 1926 Chi vive nel Voler Divino dev’essere la voce di tutte le cose create Primo punto: la grande importanza che ha agli occhi di Dio la Creazione e come Egli desideri essere per essa glorificato
La Creazione è un punto cardine e focale degli scritti della dv e il fine di tutto l'opera salvafica di Gesù è riportare a quello stato perfetto nel quale era uscito, al 100% a quanto è dato di comprendere non ci dovremmo arrivare. Perchè la morte corporale continuerà ad esistere, e se si passa per essa - e al don non sembra di mai visto che non si lavorerà mai più con il sudore della fronte e non si è mai letto che nella dv non ci saranno parti indolori per le donne - ciò nonostante sono promesse lo sbandimento delle malattie, la non corruzione dei cadaveri per chi morirà (sono premesse) l'amicizia e la felicità ritrovata con Dio (queste sono promesse). Gesù faceva notare (meditazioni passate) che la natura è muta e c'è bisogno di chi gli presti la voce
"..—molto più che la Creazione è muta per il suo Creatore che la fece muta, perché colui al quale doveva donarla e vivere nel mio Volere avesse la parola in tutte le cose create—per fare che tutte le cose da Me fatte fossero parlanti, non mute. Sicché tu sarai la voce del cielo, da un punto all’altro suonerà la tua parola che facendo eco e risuonando in tutta l’atmosfera celeste dirà: “Amo, glorifico, adoro il mio Creatore.”
Nella rivelazione pubblica ci sono alcuni salmi di lode dove chi prega il Signore (canto di Daniele per esempio) invita tutta la natura a benedire il Signore. Questo dovere che ha la Creazione di benedere la Creazione per l'essere è già contenuto nella Rivelazione Pubblica, ciò che è un pò nuovo è l'invito ad entrare nelle cose create per offrire a nome loro e dare voce al ricambio d'amore. Cosa che Dio chiede. La considerazione un pò amara del don: oggi noi sentiamo di Creato ma di natura, apparentemente sembra lo stesso il problema è che nel contesto culturale che viviamo spesso non è altro che un riflesso di una mentalità pseudo- scientifica che tende a negare fondamentalmente la Creazione come opera di Dio. Chi ci crede tra gli esseri umani (con le dovute eccezioni) che è Dio l'Artefice e lo ringrazia? Ma quanti lo fanno? Una delle operazioni diaboliche (ad avviso del don) poste in essere dalla quale dobbiamo fare attenzione perchè in giro ci sono documentari che sparano numeri come verità e date assolute. Ma molte di queste cose non sono verità assolute incontrovertibili e dogmi di fede ma sono semplici teorie basate su alcuni dati ipotetici. La quiescenza passiva a questo modo di ricostruire la storia dell'Universo è una cosa problematica, come si fa a dare il ricambio d'amore se si instilla l'idea che il Signore non c'entri nulla con la natura? Non si possono prendere posizioni estreme (tipo fanatismo religioso), il don spera che si colga il senso di ciò che sta dicendo. Ascoltiamo la scienza ma non crediamo a tutto ciò che ci dicono.
Secondo punto: considerare quel termine particolare con cui Gesù definisce la nostra vita terrena: esilio
Purtroppo la nostra condizione post peccato originale è una condizione misera, siamo in una condizione d'interdizione. Chi è stato fuori dal proprio paese passando dal meglio al peggio (non che vai dall'africa agli Stati Uniti ma all'incontrario per esempio); con questa esperienza di vita inizi a capire cosa sia l'esilio e la speranza di ritornare a casa ti aiuta ad affrontare le situazioni di disagio. Noi stiamo in elisio qua e anche le cose più belle che viviamo (la Messa, la vita nella dv ecc...) sono tutte operazioni divine ma di cui noi non possiamo avere nessun tipo di consapevolezza. Che dipende dal nostro stato di esilio, ogni tanto il Signore ci dà qualche percezione ma si tratta di cose isolate e sporadiche e non ti tolgono il chiaro scuro della fede.
Anche Luisa in molti brani si chiede sempre che sta a fare (giri) dal mattino alla sera mettendo in giro i suoi Ti Amo e pure lei che era una persona di fare l'apripista e di vivere in pienezza il dono della dv aveva queste difficoltà. Anche la Madonna, in parte in qualche misura, ha condiviso (altrimenti non si potrebbe dire che è stata un'eroina) alcune cose che abbiamo vissuto noi. Fare degli atti di fede. La fuga in Egitto è stata una cosa che ha dovuto affidarsi al Signore. Occasione per esercitare una montagna di atti eroici.
Terzo punto: la vita del Paradiso, in Paradiso esiste solo la dv, e chi non rinasce nella dv non entra in Paradiso
C'è solo una legge: Sia fatta la Tua Volontà. In Cielo non esiste altro che dv. I Beati non conoscono altro, non si può peccare, si è assolutamente perfetti. La Dv regna in Paradiso senza nessuna possibilità della minima sottrazione ad essa. C'è un'abisso a fare la trasformazione dopo (altrimenti non si entra in Paradiso) o farla prima.
"..Dunque, chi è neonata nel tempo nella mia Volontà, si forma, stando nell’esilio, mari di grazia e partendo dalla terra porta con sé tutti i mari di beni che possiede il Voler Divino e quindi porta con sé lo stesso Dio; è un portento portare dall’esilio quel Volere, quel Dio che regna nei Cieli, tu stessa non puoi chiaramente comprendere i grandi beni, i prodigi di chi è neonata nel tempo nella mia Volontà e perciò puoi fare, tutto ciò che ti dico molto più che lo farà la mia Volontà come immedesimata col tuo piccolo essere. Invece per chi rinasce nella mia Volontà nel partire dalla terra, è il Voler Divino che fa trovare i suoi mari immensi per far rinascere l’anima in Esso; l’anima non porta con sé il suo Dio, ma Dio si fa trovare da essa, che differenza tra l’una e l’altra, perciò grazia più grande non ti potrei dare che col farti la neonata della mia volontà e se ami di crescere, fa’ che cresca solo il mio Volere.” Gesù
Se una persona non si è posta in stato di dannazione, presto o tardi andrà in Paradiso. E in Paradiso non si entra se non si è fusi con il Fiat, ecco perchè si chiama Libro di Cielo. Nell'Eucarestia noi vediamo lo stesso Gesù che è in Cielo, solo che qua vediamo l'Ostia ma quello che vedremo in Paradiso è lo stesso che lo vediamo all'Adorazione. La Dv è la stessa che c'è in Cielo e in terra, solo che qua, in questo stato di interdizione, sentiamo alcune cose e se facciamo la dv avvertiamo tanti effetti interiori (pace, serenità, benessere, domino sulle passioni, assenza di stati d'animo cattivi ecc..); non ancora nella pienezza. La Dv è la vita stessa di Dio; ma un conto è che la trovi, un conto è se te la porti dietro. Chiaramente sarà un'abisso che non solo condiziona le condizioni in ingresso in Cielo ma anche la gloria e la felicità goduta in Paradiso.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
14 Marzo 1926 Chi vive nel Voler Divino dev’essere la voce di tutte le cose create Primo punto: la grande importanza che ha agli occhi di Dio la Creazione e come Egli desideri essere per essa glorificato
La Creazione è un punto cardine e focale degli scritti della dv e il fine di tutto l'opera salvafica di Gesù è riportare a quello stato perfetto nel quale era uscito, al 100% a quanto è dato di comprendere non ci dovremmo arrivare. Perchè la morte corporale continuerà ad esistere, e se si passa per essa - e al don non sembra di mai visto che non si lavorerà mai più con il sudore della fronte e non si è mai letto che nella dv non ci saranno parti indolori per le donne - ciò nonostante sono promesse lo sbandimento delle malattie, la non corruzione dei cadaveri per chi morirà (sono premesse) l'amicizia e la felicità ritrovata con Dio (queste sono promesse). Gesù faceva notare (meditazioni passate) che la natura è muta e c'è bisogno di chi gli presti la voce
"..—molto più che la Creazione è muta per il suo Creatore che la fece muta, perché colui al quale doveva donarla e vivere nel mio Volere avesse la parola in tutte le cose create—per fare che tutte le cose da Me fatte fossero parlanti, non mute. Sicché tu sarai la voce del cielo, da un punto all’altro suonerà la tua parola che facendo eco e risuonando in tutta l’atmosfera celeste dirà: “Amo, glorifico, adoro il mio Creatore.”
Nella rivelazione pubblica ci sono alcuni salmi di lode dove chi prega il Signore (canto di Daniele per esempio) invita tutta la natura a benedire il Signore. Questo dovere che ha la Creazione di benedere la Creazione per l'essere è già contenuto nella Rivelazione Pubblica, ciò che è un pò nuovo è l'invito ad entrare nelle cose create per offrire a nome loro e dare voce al ricambio d'amore. Cosa che Dio chiede. La considerazione un pò amara del don: oggi noi sentiamo di Creato ma di natura, apparentemente sembra lo stesso il problema è che nel contesto culturale che viviamo spesso non è altro che un riflesso di una mentalità pseudo- scientifica che tende a negare fondamentalmente la Creazione come opera di Dio. Chi ci crede tra gli esseri umani (con le dovute eccezioni) che è Dio l'Artefice e lo ringrazia? Ma quanti lo fanno? Una delle operazioni diaboliche (ad avviso del don) poste in essere dalla quale dobbiamo fare attenzione perchè in giro ci sono documentari che sparano numeri come verità e date assolute. Ma molte di queste cose non sono verità assolute incontrovertibili e dogmi di fede ma sono semplici teorie basate su alcuni dati ipotetici. La quiescenza passiva a questo modo di ricostruire la storia dell'Universo è una cosa problematica, come si fa a dare il ricambio d'amore se si instilla l'idea che il Signore non c'entri nulla con la natura? Non si possono prendere posizioni estreme (tipo fanatismo religioso), il don spera che si colga il senso di ciò che sta dicendo. Ascoltiamo la scienza ma non crediamo a tutto ciò che ci dicono.
Secondo punto: considerare quel termine particolare con cui Gesù definisce la nostra vita terrena: esilio
Purtroppo la nostra condizione post peccato originale è una condizione misera, siamo in una condizione d'interdizione. Chi è stato fuori dal proprio paese passando dal meglio al peggio (non che vai dall'africa agli Stati Uniti ma all'incontrario per esempio); con questa esperienza di vita inizi a capire cosa sia l'esilio e la speranza di ritornare a casa ti aiuta ad affrontare le situazioni di disagio. Noi stiamo in elisio qua e anche le cose più belle che viviamo (la Messa, la vita nella dv ecc...) sono tutte operazioni divine ma di cui noi non possiamo avere nessun tipo di consapevolezza. Che dipende dal nostro stato di esilio, ogni tanto il Signore ci dà qualche percezione ma si tratta di cose isolate e sporadiche e non ti tolgono il chiaro scuro della fede.
Anche Luisa in molti brani si chiede sempre che sta a fare (giri) dal mattino alla sera mettendo in giro i suoi Ti Amo e pure lei che era una persona di fare l'apripista e di vivere in pienezza il dono della dv aveva queste difficoltà. Anche la Madonna, in parte in qualche misura, ha condiviso (altrimenti non si potrebbe dire che è stata un'eroina) alcune cose che abbiamo vissuto noi. Fare degli atti di fede. La fuga in Egitto è stata una cosa che ha dovuto affidarsi al Signore. Occasione per esercitare una montagna di atti eroici.
Terzo punto: la vita del Paradiso, in Paradiso esiste solo la dv, e chi non rinasce nella dv non entra in Paradiso
C'è solo una legge: Sia fatta la Tua Volontà. In Cielo non esiste altro che dv. I Beati non conoscono altro, non si può peccare, si è assolutamente perfetti. La Dv regna in Paradiso senza nessuna possibilità della minima sottrazione ad essa. C'è un'abisso a fare la trasformazione dopo (altrimenti non si entra in Paradiso) o farla prima.
"..Dunque, chi è neonata nel tempo nella mia Volontà, si forma, stando nell’esilio, mari di grazia e partendo dalla terra porta con sé tutti i mari di beni che possiede il Voler Divino e quindi porta con sé lo stesso Dio; è un portento portare dall’esilio quel Volere, quel Dio che regna nei Cieli, tu stessa non puoi chiaramente comprendere i grandi beni, i prodigi di chi è neonata nel tempo nella mia Volontà e perciò puoi fare, tutto ciò che ti dico molto più che lo farà la mia Volontà come immedesimata col tuo piccolo essere. Invece per chi rinasce nella mia Volontà nel partire dalla terra, è il Voler Divino che fa trovare i suoi mari immensi per far rinascere l’anima in Esso; l’anima non porta con sé il suo Dio, ma Dio si fa trovare da essa, che differenza tra l’una e l’altra, perciò grazia più grande non ti potrei dare che col farti la neonata della mia volontà e se ami di crescere, fa’ che cresca solo il mio Volere.” Gesù
Se una persona non si è posta in stato di dannazione, presto o tardi andrà in Paradiso. E in Paradiso non si entra se non si è fusi con il Fiat, ecco perchè si chiama Libro di Cielo. Nell'Eucarestia noi vediamo lo stesso Gesù che è in Cielo, solo che qua vediamo l'Ostia ma quello che vedremo in Paradiso è lo stesso che lo vediamo all'Adorazione. La Dv è la stessa che c'è in Cielo e in terra, solo che qua, in questo stato di interdizione, sentiamo alcune cose e se facciamo la dv avvertiamo tanti effetti interiori (pace, serenità, benessere, domino sulle passioni, assenza di stati d'animo cattivi ecc..); non ancora nella pienezza. La Dv è la vita stessa di Dio; ma un conto è che la trovi, un conto è se te la porti dietro. Chiaramente sarà un'abisso che non solo condiziona le condizioni in ingresso in Cielo ma anche la gloria e la felicità goduta in Paradiso.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
giovedì 25 marzo 2021
Parola e silenzio
Luisa vorrebbe avere maggiore riservatezza e silenzio, come la Madonna nella sua vita terrena. Gesù le spiega che ciò è certamente possibile, non però (come del resto fu anche per la Madonna) riguardo le cose che è necessario raccontare e far conoscere perché la Divina Volontà possa essere desiderata e instaurare il suo regno. Considerazioni sulla parola e sul silenzio. Libro di cielo volume 19, 2 e 6 Marzo 1926, 22 Luglio 2020
Polarità che collega i brani, tra il silenzio e la parola, due dimensioni fondamentali all'interno delle quali trovare il santo equilibrio - che è necessario nella vita di fede - non è operazione semplice. E' un'argomento molto ampio di meditazione.
2 Marzo 1926 Il silenzio per ciò che riguarda le verità del Voler Divino forma la tomba a queste verità, mentre la parola forma la resurrezione
Luisa desidera liberarsi dallo sforzo di dire e raccontare. E Gesù la risponde:
“Figlia mia, vorresti tu seppellire la luce, la grazia, la verità e così preparare la tomba al tuo Gesù? Il silenzio su tutto ciò che è verità forma la sepoltura della verità, mentre la parola forma la resurrezione della verità, fa risorgere la luce, la grazia, il bene,.." Gesù
Il silenzio di Luisa su ciò che sta conoscendo non è solo per lei ma anche per altri.
"..In questo mentre si è aperto il Cielo e ho sentito che tutti in coro dicevano: “Gloria Patri et Filio et Spiritui Sancto.” E non so come, a me è toccato di rispondere: “Sicut erat in principio et nunc et semper et in saecula saeculorum, amen.” Ma chi può dire ciò che succedeva? Nella parola “Patri” si vedeva la potenza creatrice che scorreva ovunque, conservava tutto, dava vita a tutto, il solo fiato di essa bastava a mantenere integro, bello e sempre nuovo tutto ciò che aveva creato. Nella parola “Filio” si vedevano tutte le opere del Verbo rinnovate, ordinate e tutto in atto di riempire Cielo e terra per darsi a bene delle creature. Nella parola “Spiritui Sancto” si vedeva investire tutte le cose d’un amore parlante, operante e vivificante. ..." Luisa
"..“Figlia mia, sai tu perché è toccata a te la seconda parte del Gloria? Stando in te la mia Volontà, conviene a te portare la terra al Cielo per dare a nome di tutti, insieme con la corte celeste, quella gloria che non avrà mai fine per tutti i secoli dei secoli. Le cose eterne che non hanno mai fine si trovano solo nella mia Volontà e chi la possiede si trova in comunicazione col Cielo e di ciò che fanno nelle regioni celesti essa prende parte a tutto e si trova come in atto insieme coi comprensori celesti.” Gesù
6 Marzo 1926 Come della Mamma Celeste si seppe la cosa più importante, che il Figlio di Dio era figlio suo, così sarà della figlia della Divina Volontà, si saprà solo che la cosa più importante è far conoscere Essa. Il bene non conosciuto non ha vie per comunicarsi
Luisa torna alla carica dicendo che la Madonna era riservatissima e che nessuno sa niente di Lei.
“Amor mio e vita mia, Gesù, tempo fa Tu mi hai detto che volevi fare di me una copia della Mamma mia Celeste, eppure di Lei quasi nulla si seppe di tanti mari di grazia con i quali ad ogni istante Tu la inondavi. Non disse nulla a nessuno, tenne tutto per Sé, né il vangelo dice nulla, si sa solo che fu la Mamma tua e che diede al mondo Te, Verbo Eterno, ma tutto ciò che passò tra Te e Lei, favori e grazia, tenne tutto per Sé. Per me poi, vuoi il contrario, vuoi che manifesti ciò che mi dici, non vuoi il segreto di ciò che passa tra me e Te. Io sono dolente di ciò, dove è dunque la copia che vuoi fare tra me e la Mamma mia?” Luisa
Nessuno sa cosa avveniva nell'intimo di Maria se non Dio solo e solo quei pochissimi che riescono nel corso del tempo a dare manifestazioni di fedeltà. Conoscere qualcosa del suo mondo è grazia a coloro che viene data a coloro che si dispongono per riceverla e a seconda del grado di gloria ognuno conoscerà qualcosa sulla sua vita.
Gesù vuole che sia scritto cosa succede tra Lui e Luisa perchè, vedendo cosa succede ad un'anima che viva nelal dv, una persona ne possa venire attratta e far nascere il desiderio di viverci. Gesù poi però la tranquilizza..della Madonna si è saputo ciò che era necessario per realizzare l'Opera della Redenzione
“Figlia mia, coraggio, non temere, come fu della Mamma mia, della quale non si seppe altro che ciò che fu necessario sapere che Io ero il figlio suo e che per suo mezzo venni a redimere le generazioni e che fu Lei la prima in cui Io ebbi il mio primo campo d’azioni divine nell’anima sua, invece tutto il resto, i favori, i mari di grazie che ricevette, restò nel sacrario dei segreti divini, si seppe la cosa più importante, più grande, più santa, che il Figlio di Dio era Figlio suo, questo per Lei era l’onore più grande che l’innalzava al disopra di tutte le creature; quindi, sapendosi il più della mia Mamma, il meno non era necessario...." Gesù
Dopo Adamo ed Eva, le parentesi della vita di Gesù e della Madonna, la dv abitante in un membro della razza umana senza condizioni di privilegio. Una persona normale (secondo il nostro vocabolario) con il peccato originale e senza niente di particolare non c'era stata nella dv. E questa è stata Luisa perchè tutto ciò era necessario per far vedere cosa succederà. Dobbiamo desiderarlo e disporsi a ricevere una grazia così grande, tutte queste meditazioni dovrebbe essere un processo continuo volto a togliere tutti gli ostacoli dentro di noi alla dv. Significa sempre meno volontà umana e più divina, sempre meno umani e più divini.
Detto questo, per noi il campo d'azione è silenzio e parola. Alcuni principi generali: riguardo alla parola, le lettere di san Giacomo Apostolo (capitoli 3-4) spiega tutti i mali che può produrre una lingua incontrollata, c'è anche on line (non si riesce a reperire bene) un libretto di Padre Tomaselli chiamato i peccati di lingua (qua un post), ne individua intorno ad una decina specie differenti uno peggio dell'altro (bestemmia, maldicenza, millanteria, ecc... ) con la parola si può peccare tantissimo. Impariamone a farne un'uso buono (tolti i peccati di lingua - fatti volontariamente); il don non vuole apparire rigido e severo: anche una piccola bugia di scusa è un peccato formale perchè è una trasgressione diretta all'8 comandamento non è compatibile di vivere nella dv. Uno non si toglie un vizio dall'oggi al domani (può anche succedere) ma non si può dire: una bugia ogni tanto la si può raccontare perchè che sarà mai? Le paroleccie non si dicono mai e per nessuno motivo. Noi dobbiamo entrare dentro l'uso buono e dentro di esso, ci sono delle regole: nel parlare quando è necessario e non più del necessario, quando è utile, quando ciò che è utile all'edificazione del prossimo o serve per carità con una persona. Qual'è la motivazione del parlare? Dire al momento opportuno perchè a volte si parla fuori luogo oltre che a sproposito, con un tono di voce pacato e con un timbro che sia una carezza, evitare la concitazione, l'urlo e anche di parlare troppo velocemente e con troppa enfasi perchè chi mi ascolta deve capirmi. Regole essenziali del parlare.
Nella dv (ma anche nella vita cristiana) quanti sono capaci di fare silenzio? Per discernere ciò che Dio vuole, per fare qualche atto, preghiera profonda ecc.. ma come fai a farlo se non stai in silenzio? Non può essere eccessivo il silenzio. Se uno va in monastero e in convento è un conto, ma se noi stiamo nel mondo (anche se non siamo del mondo), anche un sacerdote diocesano deve stare in mezzo alla gente e non può chiudersi dentro in casa. Dobbiamo ritagliarci dei momenti di silenzio compatibili coi nostri stati di vita e che non tolgano spazio ai nostri doveri, quando non è possibile stare in silenzio, fare come Santa Caterina da Siena di farsi quella celletta interiore anche se non posso custodire il silenzio io non perda del tutto il contatto con Dio e di ascoltare e di vigiliare su noi stessi per non fare stupidaggini. Tante tentazioni di stare da solo, perchè si pecca con le tante parole ma si può peccare con tanto silenzio.
Il silenzio in certi rapporti interpersonali è peccato perchè è un silenzio dovuto ad un litigio, il silenzi può essere anche un disinteressamento e il non farsi presenti di chi potrebbe avere bisogno di noi, o può essere usato il silenzio come strumento di guerra o modo di evadere. Voglio starmene in pace, mi voglio sottrarre all'affrontamento dei problemi anche con me stesso rifugiandomi in un silenzio sterile. Il silenzio fecono ci mette in contatto con Dio e ci fa entrare in contatto con noi stessi e purtroppo non si trovano gradevoli sorprese. Però dobbiamo affrontare questo silenzio. Non deve essere però una fuga.
La parola è una cosa buona, Dio con una parola ha creato l'Universo
"..La parola ebbe il suo campo divino quando nella Creazione, con la parola “Fiat”, feci uscire fuori tutta la Creazione, potevo crearla anche col tacere, ma volli servirmi della parola Fiat per fare che anche la parola avesse l’origine divino, perché contenendo essa la potenza creatrice, chi se ne serve per manifestare ciò che a Me appartiene, avesse la potenza di comunicare quelle verità a chi ha la fortuna di ascoltarla...." Gesù
In Chiesa si fa silenzio assoluto, si parla solo per necessità o per carità e sottovoce. Dopo che si è fatta la comunione si parla con Gesù. Oggi il problema grande è la montagna di chiacchere di cui siamo sommersi e l'assenza di silenzio nella vita dei fedeli. Quanto e come parlo e se e come quanto sto stare il silenzio? Cosa traggo dai momenti di silenzio?
"..Il bene non conosciuto, per quanto grande, non ha vie per comunicare il bene che possiede..." Gesù
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
Polarità che collega i brani, tra il silenzio e la parola, due dimensioni fondamentali all'interno delle quali trovare il santo equilibrio - che è necessario nella vita di fede - non è operazione semplice. E' un'argomento molto ampio di meditazione.
2 Marzo 1926 Il silenzio per ciò che riguarda le verità del Voler Divino forma la tomba a queste verità, mentre la parola forma la resurrezione
Luisa desidera liberarsi dallo sforzo di dire e raccontare. E Gesù la risponde:
“Figlia mia, vorresti tu seppellire la luce, la grazia, la verità e così preparare la tomba al tuo Gesù? Il silenzio su tutto ciò che è verità forma la sepoltura della verità, mentre la parola forma la resurrezione della verità, fa risorgere la luce, la grazia, il bene,.." Gesù
Il silenzio di Luisa su ciò che sta conoscendo non è solo per lei ma anche per altri.
"..In questo mentre si è aperto il Cielo e ho sentito che tutti in coro dicevano: “Gloria Patri et Filio et Spiritui Sancto.” E non so come, a me è toccato di rispondere: “Sicut erat in principio et nunc et semper et in saecula saeculorum, amen.” Ma chi può dire ciò che succedeva? Nella parola “Patri” si vedeva la potenza creatrice che scorreva ovunque, conservava tutto, dava vita a tutto, il solo fiato di essa bastava a mantenere integro, bello e sempre nuovo tutto ciò che aveva creato. Nella parola “Filio” si vedevano tutte le opere del Verbo rinnovate, ordinate e tutto in atto di riempire Cielo e terra per darsi a bene delle creature. Nella parola “Spiritui Sancto” si vedeva investire tutte le cose d’un amore parlante, operante e vivificante. ..." Luisa
"..“Figlia mia, sai tu perché è toccata a te la seconda parte del Gloria? Stando in te la mia Volontà, conviene a te portare la terra al Cielo per dare a nome di tutti, insieme con la corte celeste, quella gloria che non avrà mai fine per tutti i secoli dei secoli. Le cose eterne che non hanno mai fine si trovano solo nella mia Volontà e chi la possiede si trova in comunicazione col Cielo e di ciò che fanno nelle regioni celesti essa prende parte a tutto e si trova come in atto insieme coi comprensori celesti.” Gesù
6 Marzo 1926 Come della Mamma Celeste si seppe la cosa più importante, che il Figlio di Dio era figlio suo, così sarà della figlia della Divina Volontà, si saprà solo che la cosa più importante è far conoscere Essa. Il bene non conosciuto non ha vie per comunicarsi
Luisa torna alla carica dicendo che la Madonna era riservatissima e che nessuno sa niente di Lei.
“Amor mio e vita mia, Gesù, tempo fa Tu mi hai detto che volevi fare di me una copia della Mamma mia Celeste, eppure di Lei quasi nulla si seppe di tanti mari di grazia con i quali ad ogni istante Tu la inondavi. Non disse nulla a nessuno, tenne tutto per Sé, né il vangelo dice nulla, si sa solo che fu la Mamma tua e che diede al mondo Te, Verbo Eterno, ma tutto ciò che passò tra Te e Lei, favori e grazia, tenne tutto per Sé. Per me poi, vuoi il contrario, vuoi che manifesti ciò che mi dici, non vuoi il segreto di ciò che passa tra me e Te. Io sono dolente di ciò, dove è dunque la copia che vuoi fare tra me e la Mamma mia?” Luisa
Nessuno sa cosa avveniva nell'intimo di Maria se non Dio solo e solo quei pochissimi che riescono nel corso del tempo a dare manifestazioni di fedeltà. Conoscere qualcosa del suo mondo è grazia a coloro che viene data a coloro che si dispongono per riceverla e a seconda del grado di gloria ognuno conoscerà qualcosa sulla sua vita.
Gesù vuole che sia scritto cosa succede tra Lui e Luisa perchè, vedendo cosa succede ad un'anima che viva nelal dv, una persona ne possa venire attratta e far nascere il desiderio di viverci. Gesù poi però la tranquilizza..della Madonna si è saputo ciò che era necessario per realizzare l'Opera della Redenzione
“Figlia mia, coraggio, non temere, come fu della Mamma mia, della quale non si seppe altro che ciò che fu necessario sapere che Io ero il figlio suo e che per suo mezzo venni a redimere le generazioni e che fu Lei la prima in cui Io ebbi il mio primo campo d’azioni divine nell’anima sua, invece tutto il resto, i favori, i mari di grazie che ricevette, restò nel sacrario dei segreti divini, si seppe la cosa più importante, più grande, più santa, che il Figlio di Dio era Figlio suo, questo per Lei era l’onore più grande che l’innalzava al disopra di tutte le creature; quindi, sapendosi il più della mia Mamma, il meno non era necessario...." Gesù
Dopo Adamo ed Eva, le parentesi della vita di Gesù e della Madonna, la dv abitante in un membro della razza umana senza condizioni di privilegio. Una persona normale (secondo il nostro vocabolario) con il peccato originale e senza niente di particolare non c'era stata nella dv. E questa è stata Luisa perchè tutto ciò era necessario per far vedere cosa succederà. Dobbiamo desiderarlo e disporsi a ricevere una grazia così grande, tutte queste meditazioni dovrebbe essere un processo continuo volto a togliere tutti gli ostacoli dentro di noi alla dv. Significa sempre meno volontà umana e più divina, sempre meno umani e più divini.
Detto questo, per noi il campo d'azione è silenzio e parola. Alcuni principi generali: riguardo alla parola, le lettere di san Giacomo Apostolo (capitoli 3-4) spiega tutti i mali che può produrre una lingua incontrollata, c'è anche on line (non si riesce a reperire bene) un libretto di Padre Tomaselli chiamato i peccati di lingua (qua un post), ne individua intorno ad una decina specie differenti uno peggio dell'altro (bestemmia, maldicenza, millanteria, ecc... ) con la parola si può peccare tantissimo. Impariamone a farne un'uso buono (tolti i peccati di lingua - fatti volontariamente); il don non vuole apparire rigido e severo: anche una piccola bugia di scusa è un peccato formale perchè è una trasgressione diretta all'8 comandamento non è compatibile di vivere nella dv. Uno non si toglie un vizio dall'oggi al domani (può anche succedere) ma non si può dire: una bugia ogni tanto la si può raccontare perchè che sarà mai? Le paroleccie non si dicono mai e per nessuno motivo. Noi dobbiamo entrare dentro l'uso buono e dentro di esso, ci sono delle regole: nel parlare quando è necessario e non più del necessario, quando è utile, quando ciò che è utile all'edificazione del prossimo o serve per carità con una persona. Qual'è la motivazione del parlare? Dire al momento opportuno perchè a volte si parla fuori luogo oltre che a sproposito, con un tono di voce pacato e con un timbro che sia una carezza, evitare la concitazione, l'urlo e anche di parlare troppo velocemente e con troppa enfasi perchè chi mi ascolta deve capirmi. Regole essenziali del parlare.
Nella dv (ma anche nella vita cristiana) quanti sono capaci di fare silenzio? Per discernere ciò che Dio vuole, per fare qualche atto, preghiera profonda ecc.. ma come fai a farlo se non stai in silenzio? Non può essere eccessivo il silenzio. Se uno va in monastero e in convento è un conto, ma se noi stiamo nel mondo (anche se non siamo del mondo), anche un sacerdote diocesano deve stare in mezzo alla gente e non può chiudersi dentro in casa. Dobbiamo ritagliarci dei momenti di silenzio compatibili coi nostri stati di vita e che non tolgano spazio ai nostri doveri, quando non è possibile stare in silenzio, fare come Santa Caterina da Siena di farsi quella celletta interiore anche se non posso custodire il silenzio io non perda del tutto il contatto con Dio e di ascoltare e di vigiliare su noi stessi per non fare stupidaggini. Tante tentazioni di stare da solo, perchè si pecca con le tante parole ma si può peccare con tanto silenzio.
Il silenzio in certi rapporti interpersonali è peccato perchè è un silenzio dovuto ad un litigio, il silenzi può essere anche un disinteressamento e il non farsi presenti di chi potrebbe avere bisogno di noi, o può essere usato il silenzio come strumento di guerra o modo di evadere. Voglio starmene in pace, mi voglio sottrarre all'affrontamento dei problemi anche con me stesso rifugiandomi in un silenzio sterile. Il silenzio fecono ci mette in contatto con Dio e ci fa entrare in contatto con noi stessi e purtroppo non si trovano gradevoli sorprese. Però dobbiamo affrontare questo silenzio. Non deve essere però una fuga.
La parola è una cosa buona, Dio con una parola ha creato l'Universo
"..La parola ebbe il suo campo divino quando nella Creazione, con la parola “Fiat”, feci uscire fuori tutta la Creazione, potevo crearla anche col tacere, ma volli servirmi della parola Fiat per fare che anche la parola avesse l’origine divino, perché contenendo essa la potenza creatrice, chi se ne serve per manifestare ciò che a Me appartiene, avesse la potenza di comunicare quelle verità a chi ha la fortuna di ascoltarla...." Gesù
In Chiesa si fa silenzio assoluto, si parla solo per necessità o per carità e sottovoce. Dopo che si è fatta la comunione si parla con Gesù. Oggi il problema grande è la montagna di chiacchere di cui siamo sommersi e l'assenza di silenzio nella vita dei fedeli. Quanto e come parlo e se e come quanto sto stare il silenzio? Cosa traggo dai momenti di silenzio?
"..Il bene non conosciuto, per quanto grande, non ha vie per comunicare il bene che possiede..." Gesù
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
mercoledì 24 marzo 2021
Il santo uso del tempo
Gesù spiega a Luisa il perché la chiama la "neonata nel Divin Volere". La esorta a non perdere tempo, perché ogni attimo di tempo peso è perdita di beni e felicità qui e in Paradiso. Verificarci sull'uso che facciamo del tempo. Libro di cielo volume 19, 23 e 28 Febbraio 1926, 21 Luglio 2020
23 Febbraio 1926 Gesù chiama Luisa “la piccola neonata” per fare che rinasca sempre nel suo Santo Volere a nuova bellezza, a nuova santità, a nuova luce, a nuova somiglianza col suo Creatore
Dentro di noi c'è la lotta tra la pianticella della dvina volontà che ha bisogno di tante cure e la pianta della nostra volontà umana - stiamo dentro questo contesto, contesto dal quale Luisa è stata tolta e ha ricevuto questo nome: la neonata della divina volontà.
"..Neonata significa stare in atto di nascere e siccome tu devi rinascere in ogni tuo atto nel mio Volere,.." Gesù
E quindi di fatto sei neonata nasci in continuazione se realmente fai questo e poi c'è un'altra significazione:
"..Ma ciò non è tutto, alla neonata della mia Volontà era necessario, conveniente, decoroso per lei e per la nostra stessa Volontà, che si unisse a quell’atto solo dell’Eterno che non ha successione di atti e siccome quest’atto solo dà all’Essere Divino tutta la grandezza, la magnificenza, l’immensità, l’eternità, la potenza, insomma, racchiude tutto per poter far uscire da quest’atto solo tutto ciò che vuole, così la nostra piccola neonata nella nostra Volontà, unendosi all’atto solo dell’Eterno,.." Gesù
Dio è Atto Puro (teologia classica da Aristotele a san Tommaso d'Aquino) ma che significa in concreto? Un concetto di questo genere richiede una cultura filosofica e non si può spiegarlo in un tot. di minuti perchè è abbastanza elaborato. Essere neonata nella dv significa anche partecipare a questa unicità dell'atto unico di Dio, questa partecipazione assume le forme dell'Atto Continuo, in Dio c'è un'atto solo, atto pure in Dio non c'è un passaggio da un desiderio di qualche cosa e il possesso, tra una possibilità e il farla, l'Eternità Increata di Dio che vive nella sua dimensione di piena felicità, consiste nel possesso pieno e simultaneo di una vita perfettamente beata e senza fine. Dove tutto è in atto, tutto è nuovo ma sempre eternamente presente. Per noi esseri umani questi concetti sono trascendenti, possiamo intuirli ma non possiamo assolutamente rappresentarceli. Se il comprendessimo saremmo dio. Entrare nella dv vuol dire entrare in contatto di quest'atto solo e quindi nella creatura assume la forma dell'atto continuato e quindi si rinasce continuamente a nuova luce, santità, bellezza ecc... e il Creatore sente di riflesso ciò che gli doveva dare la creatura. Il Creatore ha creato la Creazione perchè tutto ciò che in essa, godesse della sua felicità. In particolare le creature intelligenti (angeli ed uomini). Gli uomini hanno la potenza di poter entrare in questo pelago di queste felicità o rimanere avvinghiati nelle loro debolezze.
".. E mentre fa un solo atto deve rinascere continuamente, ma rinascere a che cosa? A nuova bellezza, a nuova santità, a nuova luce, a nuova somiglianza col suo Creatore;.." Gesù
Gesù poi dice: la santa Messa è stata celebrata sul Calvario (immolazione cruenta di Gesù), quell'atto però è stato anticipato da Gesù nell'ultima cena e prolungato nel tempo in tutte le messe celebrate dove quello che è successo è sempre in atto.
"..Vedi, anch’Io nacqui una volta, ma quella nascita mi fa nascere continuamente, rinasco in ogni ostia consacrata, rinasco ogni qualvolta la creatura ritorna alla mia Grazia, la prima nascita mi diede il campo a farmi rinascere sempre. Così sono le opere divine, fatte una volta, resta l’atto continuato senza mai finire..." Gesù
28 Febbraio 1926 Ogniqualvolta l’anima si occupa di se stessa, perde un atto nella Volontà Divina. Che significa perdere quest’atto
E' chiaro che questi brani vanno presi come ci troviamo oggi. Stare nel dv senza mai uscirne (come accadeva a Luisa ndr), il don sinceramente può augurarselo di essere vicino ma pensa che sia una cosa grande. Gesù ci fa comprendere che vivere nella dv sia un punto d'arrivo, il don non crede che ci sia una bacchetta magica (nelle cose dello spirito e nelle cose umane non accade mai).
"..molto più che l’anima per vivere nella mia Volontà, prima viene spogliata delle vesti del vecchio Adamo colpevole e viene rivestita delle vesti dell’Adamo novello e santo, la sua veste è la luce della stessa Volontà Suprema,.." Gesù
Ciò - ad avviso del don - noi dobbiamo ritenere per esempio è non perdere tempo.
"..“Figlia mia, non perdere il tempo, perché ogniqualvolta ti occupi di te è un atto che perdi nella mia Volontà e se sapessi che significa perdere nella mia Volontà un solo atto!.." Gesù
Perdere tempo non è soltanto dissiparsi in cose non utili.(consiglio propedeutico per la santità) La santificazione del tempo è un'obbiettivo importantissimo perchè la nostra vita si svolge nel tempo, nell'attimo che scorre e non possiamo fermare. Nell'attimo presente io scrivo una pagina della mia vita eterna, se faccio una cosa buona - se faccio quello che Dio vuole - quella cosa rimarrà per sempre e se ho fatto una cosa cattiva ho diffuso il male. Se spreco il tempo o non giova un granchè sciupo il tempo. Lo sciupio del tempo è un problema serio anche per noi esseri umani, il don condivide la fatica di tutti ma la santa amministrazione del tempo, tutti i santi l'hanno raccomandata: imparare a santificare e ben impiegare i tempi che il Signore ci concede in questa vita. Sant'Alfonso Maria de Liguori fece voto di non perdere tempo. Quando uno dice che non ha tempo di andare a Messa, il tempo c'è, tutti abbiamo 24h ma dobbiamo vedere cosa facciamo, come lo organizziamo e quali siano le nostre priorità. Allo stato attuale come passo la mia giornata? Come lo impiego? E da oggi come posso cambiarlo? Le cose che facciamo nel tempo sono quelle che attirano o fanno stare concentrata la nostra attenzione, le cose in cui impiego più tempo sono quelle a cui penso maggiormente e anche quando non sto occupato in esse ci penso anche se non me ne sto occupando.
La persona che vuole vivere nella dv, senza farsi venire le ansie - dobbiamo rimanere in salute e il don dice come ci maltrattiamo o usiamo il nostro corpo? Noi non siamo autorizzati a maltrattare il nostro corpo, gli eccessi alimentari, il troppo lavoro o troppo dormire, le alimentazioni sballate, il nostro corpo (atto della divina volontà)...la moda del piercing ecc.. un figlio o figlia della dv che maturi bene alcune cose sta attento a tante cose. L'idolatria del corpo fa perdere un sacco di tempo.
Come lo impieghi il tempo? A cosa pensi dal mattino alla sera? Anche se non possiamo stare sempre in Chiesa, le mie risorse affettive dove sono polarizzate? Se tu ami Gesù/Madonna li desideri. O pensi ad una persona, c'è qualche persona alla quale pensi dal mattino alla sera? Vuol dire che sei molto legato a quella persona e molte energie verranno spese per quella persona. Chi ha un'hobby..quanto tempo ed energie sono convogliate in quelle passioni?
"..“Figlia mia, non perdere il tempo, perché ogniqualvolta ti occupi di te è un atto che perdi nella mia Volontà e se sapessi che significa perdere nella mia Volontà un solo atto!.." Gesù
"..Tu perdi un atto divino, quell’atto che abbraccia tutto e tutti e che contiene tutti i beni che ci sono in Cielo ed in terra,....E non solo ci perdi tu il tempo, ma dovendoti Io rappacificarti e rialzarti dai tuoi timori per metterti in via nella mia Volontà, costringi Me ad occuparmi di cose che non riguardano il Supremo Volere e lo stesso angelo tuo che ti sta vicino ne resta digiuno,.." Gesù
Anche il nostro angelo custode ne risente se noi stiamo facendo una cosa santa o un peccato. Non è la stessa cosa se sto facendo un'atto nella dv o no. Il mondo della dv è il mondo della responsabilità e creatività personale, noi vorremmo ricette preparate, nella vita interiore ci stanno delle cose coordinate ma le grandi scelte di base sono cose che vanno maturate. Se mi rendo conto che sto dissipando le mie energie in cose inutili, come Luisa, dico: ci mettiamo punto e da oggi in poi non voglio che la mia vita vada avanti così / chiediamo aiuto umilmente a Dio e piano piano iniziamo a cambiare. Se non interveniamo mai non si cambia in automatico. Speriamo di perdere presto le fattezze umane ed assumere le fattezze divine e questo dipenderà da come usaremo le nostre risorse e tempo.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
23 Febbraio 1926 Gesù chiama Luisa “la piccola neonata” per fare che rinasca sempre nel suo Santo Volere a nuova bellezza, a nuova santità, a nuova luce, a nuova somiglianza col suo Creatore
Dentro di noi c'è la lotta tra la pianticella della dvina volontà che ha bisogno di tante cure e la pianta della nostra volontà umana - stiamo dentro questo contesto, contesto dal quale Luisa è stata tolta e ha ricevuto questo nome: la neonata della divina volontà.
"..Neonata significa stare in atto di nascere e siccome tu devi rinascere in ogni tuo atto nel mio Volere,.." Gesù
E quindi di fatto sei neonata nasci in continuazione se realmente fai questo e poi c'è un'altra significazione:
"..Ma ciò non è tutto, alla neonata della mia Volontà era necessario, conveniente, decoroso per lei e per la nostra stessa Volontà, che si unisse a quell’atto solo dell’Eterno che non ha successione di atti e siccome quest’atto solo dà all’Essere Divino tutta la grandezza, la magnificenza, l’immensità, l’eternità, la potenza, insomma, racchiude tutto per poter far uscire da quest’atto solo tutto ciò che vuole, così la nostra piccola neonata nella nostra Volontà, unendosi all’atto solo dell’Eterno,.." Gesù
Dio è Atto Puro (teologia classica da Aristotele a san Tommaso d'Aquino) ma che significa in concreto? Un concetto di questo genere richiede una cultura filosofica e non si può spiegarlo in un tot. di minuti perchè è abbastanza elaborato. Essere neonata nella dv significa anche partecipare a questa unicità dell'atto unico di Dio, questa partecipazione assume le forme dell'Atto Continuo, in Dio c'è un'atto solo, atto pure in Dio non c'è un passaggio da un desiderio di qualche cosa e il possesso, tra una possibilità e il farla, l'Eternità Increata di Dio che vive nella sua dimensione di piena felicità, consiste nel possesso pieno e simultaneo di una vita perfettamente beata e senza fine. Dove tutto è in atto, tutto è nuovo ma sempre eternamente presente. Per noi esseri umani questi concetti sono trascendenti, possiamo intuirli ma non possiamo assolutamente rappresentarceli. Se il comprendessimo saremmo dio. Entrare nella dv vuol dire entrare in contatto di quest'atto solo e quindi nella creatura assume la forma dell'atto continuato e quindi si rinasce continuamente a nuova luce, santità, bellezza ecc... e il Creatore sente di riflesso ciò che gli doveva dare la creatura. Il Creatore ha creato la Creazione perchè tutto ciò che in essa, godesse della sua felicità. In particolare le creature intelligenti (angeli ed uomini). Gli uomini hanno la potenza di poter entrare in questo pelago di queste felicità o rimanere avvinghiati nelle loro debolezze.
".. E mentre fa un solo atto deve rinascere continuamente, ma rinascere a che cosa? A nuova bellezza, a nuova santità, a nuova luce, a nuova somiglianza col suo Creatore;.." Gesù
Gesù poi dice: la santa Messa è stata celebrata sul Calvario (immolazione cruenta di Gesù), quell'atto però è stato anticipato da Gesù nell'ultima cena e prolungato nel tempo in tutte le messe celebrate dove quello che è successo è sempre in atto.
"..Vedi, anch’Io nacqui una volta, ma quella nascita mi fa nascere continuamente, rinasco in ogni ostia consacrata, rinasco ogni qualvolta la creatura ritorna alla mia Grazia, la prima nascita mi diede il campo a farmi rinascere sempre. Così sono le opere divine, fatte una volta, resta l’atto continuato senza mai finire..." Gesù
28 Febbraio 1926 Ogniqualvolta l’anima si occupa di se stessa, perde un atto nella Volontà Divina. Che significa perdere quest’atto
E' chiaro che questi brani vanno presi come ci troviamo oggi. Stare nel dv senza mai uscirne (come accadeva a Luisa ndr), il don sinceramente può augurarselo di essere vicino ma pensa che sia una cosa grande. Gesù ci fa comprendere che vivere nella dv sia un punto d'arrivo, il don non crede che ci sia una bacchetta magica (nelle cose dello spirito e nelle cose umane non accade mai).
"..molto più che l’anima per vivere nella mia Volontà, prima viene spogliata delle vesti del vecchio Adamo colpevole e viene rivestita delle vesti dell’Adamo novello e santo, la sua veste è la luce della stessa Volontà Suprema,.." Gesù
Ciò - ad avviso del don - noi dobbiamo ritenere per esempio è non perdere tempo.
"..“Figlia mia, non perdere il tempo, perché ogniqualvolta ti occupi di te è un atto che perdi nella mia Volontà e se sapessi che significa perdere nella mia Volontà un solo atto!.." Gesù
Perdere tempo non è soltanto dissiparsi in cose non utili.(consiglio propedeutico per la santità) La santificazione del tempo è un'obbiettivo importantissimo perchè la nostra vita si svolge nel tempo, nell'attimo che scorre e non possiamo fermare. Nell'attimo presente io scrivo una pagina della mia vita eterna, se faccio una cosa buona - se faccio quello che Dio vuole - quella cosa rimarrà per sempre e se ho fatto una cosa cattiva ho diffuso il male. Se spreco il tempo o non giova un granchè sciupo il tempo. Lo sciupio del tempo è un problema serio anche per noi esseri umani, il don condivide la fatica di tutti ma la santa amministrazione del tempo, tutti i santi l'hanno raccomandata: imparare a santificare e ben impiegare i tempi che il Signore ci concede in questa vita. Sant'Alfonso Maria de Liguori fece voto di non perdere tempo. Quando uno dice che non ha tempo di andare a Messa, il tempo c'è, tutti abbiamo 24h ma dobbiamo vedere cosa facciamo, come lo organizziamo e quali siano le nostre priorità. Allo stato attuale come passo la mia giornata? Come lo impiego? E da oggi come posso cambiarlo? Le cose che facciamo nel tempo sono quelle che attirano o fanno stare concentrata la nostra attenzione, le cose in cui impiego più tempo sono quelle a cui penso maggiormente e anche quando non sto occupato in esse ci penso anche se non me ne sto occupando.
La persona che vuole vivere nella dv, senza farsi venire le ansie - dobbiamo rimanere in salute e il don dice come ci maltrattiamo o usiamo il nostro corpo? Noi non siamo autorizzati a maltrattare il nostro corpo, gli eccessi alimentari, il troppo lavoro o troppo dormire, le alimentazioni sballate, il nostro corpo (atto della divina volontà)...la moda del piercing ecc.. un figlio o figlia della dv che maturi bene alcune cose sta attento a tante cose. L'idolatria del corpo fa perdere un sacco di tempo.
Come lo impieghi il tempo? A cosa pensi dal mattino alla sera? Anche se non possiamo stare sempre in Chiesa, le mie risorse affettive dove sono polarizzate? Se tu ami Gesù/Madonna li desideri. O pensi ad una persona, c'è qualche persona alla quale pensi dal mattino alla sera? Vuol dire che sei molto legato a quella persona e molte energie verranno spese per quella persona. Chi ha un'hobby..quanto tempo ed energie sono convogliate in quelle passioni?
"..“Figlia mia, non perdere il tempo, perché ogniqualvolta ti occupi di te è un atto che perdi nella mia Volontà e se sapessi che significa perdere nella mia Volontà un solo atto!.." Gesù
"..Tu perdi un atto divino, quell’atto che abbraccia tutto e tutti e che contiene tutti i beni che ci sono in Cielo ed in terra,....E non solo ci perdi tu il tempo, ma dovendoti Io rappacificarti e rialzarti dai tuoi timori per metterti in via nella mia Volontà, costringi Me ad occuparmi di cose che non riguardano il Supremo Volere e lo stesso angelo tuo che ti sta vicino ne resta digiuno,.." Gesù
Anche il nostro angelo custode ne risente se noi stiamo facendo una cosa santa o un peccato. Non è la stessa cosa se sto facendo un'atto nella dv o no. Il mondo della dv è il mondo della responsabilità e creatività personale, noi vorremmo ricette preparate, nella vita interiore ci stanno delle cose coordinate ma le grandi scelte di base sono cose che vanno maturate. Se mi rendo conto che sto dissipando le mie energie in cose inutili, come Luisa, dico: ci mettiamo punto e da oggi in poi non voglio che la mia vita vada avanti così / chiediamo aiuto umilmente a Dio e piano piano iniziamo a cambiare. Se non interveniamo mai non si cambia in automatico. Speriamo di perdere presto le fattezze umane ed assumere le fattezze divine e questo dipenderà da come usaremo le nostre risorse e tempo.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
domenica 21 marzo 2021
Beatitudini, gioie, felicità e divini segreti
Gesù esalta le beatitudini, le felicità le gioie e la conoscenza dei più intimi segreti che sono riservate alle anime che vivono in pienezza nel Divin Volere. L'immagine dell'essere immersi nelle acque del mare è un'ottima metafora per comprendere la vita nel Divin Volere. La fecondità di questa vita e come essa cresce in noi. Libro di cielo volume 18, 18 e 21 Febbraio 1926, 20 Luglio 2020
Il brano dell'11 Febbraio 1926 (La volontà umana è il tarlo che rode tutti i beni e la chiave che apre tutti i mali. Ogni atto di volontà umana non connessa con quella di Dio, forma un abisso di distanza tra il Creatore e la creatura) è stato saltato
18 Febbraio 1926 Ogni manifestazione sulla Volontà Divina è una beatitudine che si sprigiona da Dio e ogni atto di volontà umana respinge queste beatitudine
21 Febbraio 1926 Ogni manifestazione sulla Divina Volontà è un parto di Essa e come ogni atto fatto in Essa è acqua che forma per ingrandire il mare della Volontà Eterna intorno all’anima
“Figlia mia, piccola neonata della mia Volontà, tu devi sapere che chi è nata nella mia Volontà, può essere anche madre, col dare alla luce molti figli al mio Supremo Volere. Per essere madre è necessario avere materia sufficiente nell’interno, per poter formare con il suo sangue, con la sua carne e con gli alimenti continui il parto che si vuol dare alla luce. Se non c’è il germe e la materia sufficiente, è inutile sperare d’essere madre. Ora in te, essendo nata nel mio Volere, c’è il germe della fecondità, come pure c’è la materia sufficientissima di tutte le manifestazioni che ti ho fatto sul mio Volere, ogni conoscenza che ti ho dato, si può dire che può dare alla luce un figlio alla mia Volontà; i tuoi atti continui nel mio Volere sono alimenti abbondanti per formare prima in te questi figli del Cielo e poi metterli fuori come trionfo, onore, gloria e corona della mia Volontà e perenne gioia della madre che li ha partoriti..." Gesù
Brani molto belli e complementari. Nel secondo Gesù spiega delle dinamiche soprannaturali riguardanti Luisa che spiega la sua "maternità", in ogni caso il paragone di Gesù si fonda sulla sua sentenza Evangelica (chi fa la volontà di Dio, è per me sorella, fratello o madre dice Gesù). Quindi significa - si applica per prima cosa alla Chiesa e al suo mistero - che esiste una fecondità intrinseca derivante dall'unione con Gesù, dal Vangelo e dei suoi Voleri. Gesù approfondisce il Vangelo e lo applica in maniera singolare a Luisa e a chi verrà dopo di lei. Tante volte Gesù ha spiegato che la logica di Dio consiste nel fare tutto in una sola persona e poi dopo che tutto è compiuto dilatarlo a beneficio di tutti (così è stato con la Madonna e con Luisa, con Adamo e con Gesù). E ne dobbiamo prendere atto.
"...il mio amabile Gesù mi ha sorpreso e mi ha riempito tutta di Se stesso, in modo che non vedevo più me, ma solo Gesù, il quale formava intorno a Sé un mare immenso di tante fiammelle e queste erano tutte verità che si riferivano alla Divinità e al suo amabile Volere. Onde io avrei voluto prendere tutte quelle fiammelle, per conoscere Colui che è tutto per me e farlo conoscere da tutti, macché, dove non trovavo i vocaboli umani per esprimerle, dove la piccolezza della mia mente per contenerle, dove l’infinito che non mi era dato di abbracciare, dove l’immenso in cui io restavo dispersa. Di tutto comprendevo qualcosa, ma ahimè! il linguaggio celeste è molto differente dal linguaggio terrestre, quindi non trovavo le parole adatte per farmi capire, molto più che stando con Gesù io ho lo stesso linguaggio di Gesù, ci comprendiamo a meraviglia tutti e due; ma ritirato Gesù e trovandomi in me stessa, sento un tale cambiamento, che a stento posso dire qualcosa e forse pronunciata male e balbettando come una piccola bambina..." Gesù
Tante cose dell'Altissimo non si possono comprendere perchè il linguaggio e lo stile del Cielo è molto differente dal linguaggio terrestre percui se Dio ti concede Lui accesso soprannaturale a suoi modi, forme e linguaggio nessun problema fino a quando dura questo stato ma se ciò non accade noi rimaniamo al di sotto. Il senso della liturgia domenicale (della zizzania e del grano) è che Dio è Onnipotente ma non fa tutto ciò che potrebbe, non lo fa perchè non vuole. Dio vuole ciò solo che è giusto volere e ciò che è Giusto lo comprende solo Lui. Ecco perchè dobbiamo stare sempre tranquilli nei suoi modi di agire, dei suoi misteri e dei suoi decreti e al tempo stesso non dobbiamo mai disperare mai di nulla. Comanda Lui anche quando sembra che sia il maligno a farlo. Non solo non capiamo il linguaggio celeste ma quando si esce da questo stato (di visione ndr) anche chi l'ha vissuto non sanno spiegarsi (lo dicono tanti Santi nella storia della Chiesa).
Prima il Signore fa una sorte di apologia della felicità che deriva dal vivere nella divina volontà, la sola in grado di poter garantire anche in questa vita la pienezza della felicità.
"E’ giusto che la mia piccola neonata del mio Voler Supremo prenda parte alle beatitudini, gioie e felicità di Colei che l’ha messa alla luce. Tutte queste fiammelle che tu vedi nel mare interminabile della mia Volontà, sono simbolo delle beatitudini, gioie e felicità segrete che Essa contiene. Dico segrete, perché non avendo manifestato ancora la pienezza della conoscenza che il Voler Eterno contiene, né essendoci disposizioni convenienti nelle creature per manifestarle, tutte queste beatitudini stanno “ad intra” nella Divinità, aspettando di metterle fuori a chi deve nascere, vivere e far vita nel nostro Volere, senza interruzione alcuna, perché essendo una la sua volontà con la nostra, tutte le porte divine sono aperte ed i nostri più intimi segreti svelati, le gioie e le beatitudini si rendono comuni, per quanto a creatura è possibile e capace...." Gesù
Vuol dire che le conosceranno solo i diretti interessati e non ne devono parlare se questo fosse vero e al tempo stesso è un'ampia piattaforma di verifica: sto iniziando a vivere nella dv? Quanto mi sento beato, gioioso e felice? Ho vissuto beatitudini e gioie sconosciute che prima non avevo mai gustato? Se questo c'è siamo sulla buona strada, se questo non c'è pazienza...vivere nella pienezza nella dv è una cosa bella ma è una cosa grossa, impegnativa che richiede una molteplicità di campi di azione di lavoro. Si tratta di aprire una serie di circuiti tutti importanti e contemplentari che a poco a poco ci portano alla vita piena nel dv. Non avere interruzione alcuna -- un'Unità dell'Umana Volontà con quella divina, le due rimangono distinte ma non rimangono confuse. Quando si sta in questo stato si fa una vita simile a quella della Madonna.
"..tutte le porte divine sono aperte ed i nostri più intimi segreti svelati, le gioie e le beatitudini si rendono comuni,.." Gesù
Questa era la condizione terrena della Madonna. Tra Dio e la Madonna non c'erano segreti. Gli unici segreti erano quelli finalizzati alla continua e sempre più perfetta santificazione della Madonna, il don pensa che la Madonna potrebbe non aver saputo in anticipo (e lo si può vedere nei Vangeli) che pur andando a Betlemme Gesù sarebbe nato in una stalla, e la Madonna forse non sapeva che sarebbe dovuta scappare in Egitto.
Tutta la difficoltà dell'esercizio delle virtù è che noi ci ritroviamo improvvisamente di fronte a delle difficoltà o a situazioni difficili, complicate e dolorose e ci facciamo prendere dall'ansia o dal dubbio ma se l'avessimo saputo prima ci saremmo fatti trovare separati. Nella Sacra Scrittura (AT) si legge che Dio non fa nulla senza consultare i suoi profeti (passo biblico)
Amos 3,7
Poiché il Signore, DIO, non fa nulla senza rivelare il suo segreto ai suoi servi, i profeti.
Cioè dei santi uomini ma non a livello della Madonna, questa pienezza della felicità che possiamo conoscere.
"..Queste beatitudini furono chiuse in Noi dalla volontà umana e ogni atto di volontà umana è una serratura a queste beatitudini celesti, non solo nel tempo, ma anche nell’Eternità, perché ogni atto della mia Volontà fatto in terra getta nell’anima il germe di quella beatitudine che dovrà godere nel Cielo; senza il germe è inutile sperare la pianta. Perciò ti voglio sempre più addentro nel mio Volere.” Gesù
Noi dovremmo avere un santo timore, timore quieto (non agitiamoci). Fermo restando nella pace, noi dovremmo giungere ad un livello in cui ci rendiamo conto di evitare di andare a fare guai. Chiudere a chiave una beatitudine celeste è un'atto da folli, chi di noi non vuole essere beato? Non solo adesso (nel tempo) mi privo di una beatitudine e me ne priverò anche dopo. Non è un solo problema di adesso. IL Signore ci dice queste cose per santamente ammonirci e guidarci nella via del bene.
"..Onde, non so come, mi sentivo il solito timore che potessi uscire minimamente dalla Santissima Volontà ed il mio sempre amabile Gesù è ritornato di nuovo e, tutto amore, mi ha detto:.." Luisa
Gesù risponde di non preoccuparsi. Ed usa due immagini: quel mare e della maternità, chi sa nuotare (in alto mare non a riva che non si vive questa scena). Al largo farsi un bel tuffo dopodichè si stende molto a galla (a forma di croce) vedrà che sta benissimo, si sente la carezza dell'acqua, il calore del sole e si sente tranquillo. Quando stai in acqua stai circondato davanti, dietro ecc... e se non ci fosse un mezzo di trasporto (pedalò, ecc...) - si fa per dire - se non ci fossero mezzi di trasporto una persona rimarrebbe in alto mare. Immagine molto bella.
“Figlia mia, perché temi? Senti, quando tu ti affanni e ti affliggi per paura di uscire dal mio Volere, Io me la rido e ti burlo, perché so che è tanta l’acqua del mare della mia Volontà che ti circonda, che non troveresti i confini per uscirne; dovunque volessi volgere il passo, a destra o a sinistra, avanti o dietro, cammineresti, sì, ma sempre nell’acqua del mare della mia Volontà e quest’acqua l’hai formata tu stessa coi tanti atti che hai fatto in Essa, perché essendo la mia Volontà interminabile, facendo i tuoi atti in Essa venivi a formare intorno a te un mare da cui non puoi uscire. Sicché ogni atto che fai viene a formare nuova acqua per allargare maggiormente il mare della Suprema Volontà dentro e fuori di te. I tuoi stessi timori di uscire dall’origine donde sei nata, sono ondate che formi, che, agitandoti, ti sprofondano di più nell’abisso del mare del mio Volere..." Gesù
E questo è un'obbiettivo possibile. Quanto più ci addentriamo in questa vita attraverso discernimento, la mortificazioe della nostra umana volontà, la capacità di cogliere quello che Dio ci chiede nell'istante presente, gli atti compiuti, le intenzioni e motivazioni profonde del nostro operare, la capacità di ascolto perchè Dio ha tante cose da dirci, ha tante correzioni da fare e lo fa nella misura in cui noi lo lasciamo fare. E' una vita meravigliose, ma giungere all'annientamento della nostra volontà umana non è un'operazione divertente, si deve passare attraverso una montagna di croci e di umiliazioni attraverso le quali tu devi renderti conto di quante stupidaggini facciamo dal mattino alla sera. E' come una lebbra che abbiamo attaccati, non ce la scrolliamo facilmente di dosso e questo Dio lo sa ed ecco perchè ci pensa Lui a potarci, ma queste cose sono dolorose e se te le lasci fare, Nostro Signore piano piano ti fa crescere ma se tu inizi a battere i pugni e ribellarti ed ad incaponirti Dio ci rispetta, fa un passo indietro e aspetterà tempi più opportuni ma nel frattempo perdiamo un sacco di tempo.
".. Per essere madre è necessario avere materia sufficiente nell’interno, per poter formare con il suo sangue, con la sua carne e con gli alimenti continui il parto che si vuol dare alla luce. Se non c’è il germe e la materia sufficiente, è inutile sperare d’essere madre..." Gesù
Gesù dice a Luisa che per diventare madre ci vuole il germe, la materia e poi la capacità di nutrimento. Il germe (le cellule deputate alla fecondazione), la materia e la capacità di alimentazione. Una donna che ha queste cose e non ci sono problemi fisici può diventare madre e crescere un figlio. E Gesù applica a Luisa queste cose:
"..Ora in te, essendo nata nel mio Volere, c’è il germe della fecondità, come pure c’è la materia sufficientissima di tutte le manifestazioni che ti ho fatto sul mio Volere, ogni conoscenza che ti ho dato, si può dire che può dare alla luce un figlio alla mia Volontà; i tuoi atti continui nel mio Volere sono alimenti abbondanti per formare prima in te questi figli del Cielo e poi metterli fuori come trionfo, onore, gloria e corona della mia Volontà e perenne gioia della madre che li ha partoriti. Vedi dunque che significa una manifestazione di più, è un parto di più che fa la mia Volontà, è una Vita Divina che esce a bene delle creature, è un debilitare le forze dell’umana volontà per costituirvi la fortezza della Volontà Divina..." Gesù
Germa della fecondità essendo nata nella dv, la materia sono tutte le manifestazioni sul dv e come si alimenta tutto questo? Come cresce? Con gli atti continui nel dv, noi possiamo far crescere o regredire questa vita arrivando alla sera a letto avendo dato dei buoni alimenti alla vita nella dv e un pò di botte alla nostra volontà umana. Nel corso del tempo questo modo fa attecchire sempre di più questa vita.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
Il brano dell'11 Febbraio 1926 (La volontà umana è il tarlo che rode tutti i beni e la chiave che apre tutti i mali. Ogni atto di volontà umana non connessa con quella di Dio, forma un abisso di distanza tra il Creatore e la creatura) è stato saltato
18 Febbraio 1926 Ogni manifestazione sulla Volontà Divina è una beatitudine che si sprigiona da Dio e ogni atto di volontà umana respinge queste beatitudine
21 Febbraio 1926 Ogni manifestazione sulla Divina Volontà è un parto di Essa e come ogni atto fatto in Essa è acqua che forma per ingrandire il mare della Volontà Eterna intorno all’anima
“Figlia mia, piccola neonata della mia Volontà, tu devi sapere che chi è nata nella mia Volontà, può essere anche madre, col dare alla luce molti figli al mio Supremo Volere. Per essere madre è necessario avere materia sufficiente nell’interno, per poter formare con il suo sangue, con la sua carne e con gli alimenti continui il parto che si vuol dare alla luce. Se non c’è il germe e la materia sufficiente, è inutile sperare d’essere madre. Ora in te, essendo nata nel mio Volere, c’è il germe della fecondità, come pure c’è la materia sufficientissima di tutte le manifestazioni che ti ho fatto sul mio Volere, ogni conoscenza che ti ho dato, si può dire che può dare alla luce un figlio alla mia Volontà; i tuoi atti continui nel mio Volere sono alimenti abbondanti per formare prima in te questi figli del Cielo e poi metterli fuori come trionfo, onore, gloria e corona della mia Volontà e perenne gioia della madre che li ha partoriti..." Gesù
Brani molto belli e complementari. Nel secondo Gesù spiega delle dinamiche soprannaturali riguardanti Luisa che spiega la sua "maternità", in ogni caso il paragone di Gesù si fonda sulla sua sentenza Evangelica (chi fa la volontà di Dio, è per me sorella, fratello o madre dice Gesù). Quindi significa - si applica per prima cosa alla Chiesa e al suo mistero - che esiste una fecondità intrinseca derivante dall'unione con Gesù, dal Vangelo e dei suoi Voleri. Gesù approfondisce il Vangelo e lo applica in maniera singolare a Luisa e a chi verrà dopo di lei. Tante volte Gesù ha spiegato che la logica di Dio consiste nel fare tutto in una sola persona e poi dopo che tutto è compiuto dilatarlo a beneficio di tutti (così è stato con la Madonna e con Luisa, con Adamo e con Gesù). E ne dobbiamo prendere atto.
"...il mio amabile Gesù mi ha sorpreso e mi ha riempito tutta di Se stesso, in modo che non vedevo più me, ma solo Gesù, il quale formava intorno a Sé un mare immenso di tante fiammelle e queste erano tutte verità che si riferivano alla Divinità e al suo amabile Volere. Onde io avrei voluto prendere tutte quelle fiammelle, per conoscere Colui che è tutto per me e farlo conoscere da tutti, macché, dove non trovavo i vocaboli umani per esprimerle, dove la piccolezza della mia mente per contenerle, dove l’infinito che non mi era dato di abbracciare, dove l’immenso in cui io restavo dispersa. Di tutto comprendevo qualcosa, ma ahimè! il linguaggio celeste è molto differente dal linguaggio terrestre, quindi non trovavo le parole adatte per farmi capire, molto più che stando con Gesù io ho lo stesso linguaggio di Gesù, ci comprendiamo a meraviglia tutti e due; ma ritirato Gesù e trovandomi in me stessa, sento un tale cambiamento, che a stento posso dire qualcosa e forse pronunciata male e balbettando come una piccola bambina..." Gesù
Tante cose dell'Altissimo non si possono comprendere perchè il linguaggio e lo stile del Cielo è molto differente dal linguaggio terrestre percui se Dio ti concede Lui accesso soprannaturale a suoi modi, forme e linguaggio nessun problema fino a quando dura questo stato ma se ciò non accade noi rimaniamo al di sotto. Il senso della liturgia domenicale (della zizzania e del grano) è che Dio è Onnipotente ma non fa tutto ciò che potrebbe, non lo fa perchè non vuole. Dio vuole ciò solo che è giusto volere e ciò che è Giusto lo comprende solo Lui. Ecco perchè dobbiamo stare sempre tranquilli nei suoi modi di agire, dei suoi misteri e dei suoi decreti e al tempo stesso non dobbiamo mai disperare mai di nulla. Comanda Lui anche quando sembra che sia il maligno a farlo. Non solo non capiamo il linguaggio celeste ma quando si esce da questo stato (di visione ndr) anche chi l'ha vissuto non sanno spiegarsi (lo dicono tanti Santi nella storia della Chiesa).
Prima il Signore fa una sorte di apologia della felicità che deriva dal vivere nella divina volontà, la sola in grado di poter garantire anche in questa vita la pienezza della felicità.
"E’ giusto che la mia piccola neonata del mio Voler Supremo prenda parte alle beatitudini, gioie e felicità di Colei che l’ha messa alla luce. Tutte queste fiammelle che tu vedi nel mare interminabile della mia Volontà, sono simbolo delle beatitudini, gioie e felicità segrete che Essa contiene. Dico segrete, perché non avendo manifestato ancora la pienezza della conoscenza che il Voler Eterno contiene, né essendoci disposizioni convenienti nelle creature per manifestarle, tutte queste beatitudini stanno “ad intra” nella Divinità, aspettando di metterle fuori a chi deve nascere, vivere e far vita nel nostro Volere, senza interruzione alcuna, perché essendo una la sua volontà con la nostra, tutte le porte divine sono aperte ed i nostri più intimi segreti svelati, le gioie e le beatitudini si rendono comuni, per quanto a creatura è possibile e capace...." Gesù
Vuol dire che le conosceranno solo i diretti interessati e non ne devono parlare se questo fosse vero e al tempo stesso è un'ampia piattaforma di verifica: sto iniziando a vivere nella dv? Quanto mi sento beato, gioioso e felice? Ho vissuto beatitudini e gioie sconosciute che prima non avevo mai gustato? Se questo c'è siamo sulla buona strada, se questo non c'è pazienza...vivere nella pienezza nella dv è una cosa bella ma è una cosa grossa, impegnativa che richiede una molteplicità di campi di azione di lavoro. Si tratta di aprire una serie di circuiti tutti importanti e contemplentari che a poco a poco ci portano alla vita piena nel dv. Non avere interruzione alcuna -- un'Unità dell'Umana Volontà con quella divina, le due rimangono distinte ma non rimangono confuse. Quando si sta in questo stato si fa una vita simile a quella della Madonna.
"..tutte le porte divine sono aperte ed i nostri più intimi segreti svelati, le gioie e le beatitudini si rendono comuni,.." Gesù
Questa era la condizione terrena della Madonna. Tra Dio e la Madonna non c'erano segreti. Gli unici segreti erano quelli finalizzati alla continua e sempre più perfetta santificazione della Madonna, il don pensa che la Madonna potrebbe non aver saputo in anticipo (e lo si può vedere nei Vangeli) che pur andando a Betlemme Gesù sarebbe nato in una stalla, e la Madonna forse non sapeva che sarebbe dovuta scappare in Egitto.
Tutta la difficoltà dell'esercizio delle virtù è che noi ci ritroviamo improvvisamente di fronte a delle difficoltà o a situazioni difficili, complicate e dolorose e ci facciamo prendere dall'ansia o dal dubbio ma se l'avessimo saputo prima ci saremmo fatti trovare separati. Nella Sacra Scrittura (AT) si legge che Dio non fa nulla senza consultare i suoi profeti (passo biblico)
Amos 3,7
Poiché il Signore, DIO, non fa nulla senza rivelare il suo segreto ai suoi servi, i profeti.
Cioè dei santi uomini ma non a livello della Madonna, questa pienezza della felicità che possiamo conoscere.
"..Queste beatitudini furono chiuse in Noi dalla volontà umana e ogni atto di volontà umana è una serratura a queste beatitudini celesti, non solo nel tempo, ma anche nell’Eternità, perché ogni atto della mia Volontà fatto in terra getta nell’anima il germe di quella beatitudine che dovrà godere nel Cielo; senza il germe è inutile sperare la pianta. Perciò ti voglio sempre più addentro nel mio Volere.” Gesù
Noi dovremmo avere un santo timore, timore quieto (non agitiamoci). Fermo restando nella pace, noi dovremmo giungere ad un livello in cui ci rendiamo conto di evitare di andare a fare guai. Chiudere a chiave una beatitudine celeste è un'atto da folli, chi di noi non vuole essere beato? Non solo adesso (nel tempo) mi privo di una beatitudine e me ne priverò anche dopo. Non è un solo problema di adesso. IL Signore ci dice queste cose per santamente ammonirci e guidarci nella via del bene.
"..Onde, non so come, mi sentivo il solito timore che potessi uscire minimamente dalla Santissima Volontà ed il mio sempre amabile Gesù è ritornato di nuovo e, tutto amore, mi ha detto:.." Luisa
Gesù risponde di non preoccuparsi. Ed usa due immagini: quel mare e della maternità, chi sa nuotare (in alto mare non a riva che non si vive questa scena). Al largo farsi un bel tuffo dopodichè si stende molto a galla (a forma di croce) vedrà che sta benissimo, si sente la carezza dell'acqua, il calore del sole e si sente tranquillo. Quando stai in acqua stai circondato davanti, dietro ecc... e se non ci fosse un mezzo di trasporto (pedalò, ecc...) - si fa per dire - se non ci fossero mezzi di trasporto una persona rimarrebbe in alto mare. Immagine molto bella.
“Figlia mia, perché temi? Senti, quando tu ti affanni e ti affliggi per paura di uscire dal mio Volere, Io me la rido e ti burlo, perché so che è tanta l’acqua del mare della mia Volontà che ti circonda, che non troveresti i confini per uscirne; dovunque volessi volgere il passo, a destra o a sinistra, avanti o dietro, cammineresti, sì, ma sempre nell’acqua del mare della mia Volontà e quest’acqua l’hai formata tu stessa coi tanti atti che hai fatto in Essa, perché essendo la mia Volontà interminabile, facendo i tuoi atti in Essa venivi a formare intorno a te un mare da cui non puoi uscire. Sicché ogni atto che fai viene a formare nuova acqua per allargare maggiormente il mare della Suprema Volontà dentro e fuori di te. I tuoi stessi timori di uscire dall’origine donde sei nata, sono ondate che formi, che, agitandoti, ti sprofondano di più nell’abisso del mare del mio Volere..." Gesù
E questo è un'obbiettivo possibile. Quanto più ci addentriamo in questa vita attraverso discernimento, la mortificazioe della nostra umana volontà, la capacità di cogliere quello che Dio ci chiede nell'istante presente, gli atti compiuti, le intenzioni e motivazioni profonde del nostro operare, la capacità di ascolto perchè Dio ha tante cose da dirci, ha tante correzioni da fare e lo fa nella misura in cui noi lo lasciamo fare. E' una vita meravigliose, ma giungere all'annientamento della nostra volontà umana non è un'operazione divertente, si deve passare attraverso una montagna di croci e di umiliazioni attraverso le quali tu devi renderti conto di quante stupidaggini facciamo dal mattino alla sera. E' come una lebbra che abbiamo attaccati, non ce la scrolliamo facilmente di dosso e questo Dio lo sa ed ecco perchè ci pensa Lui a potarci, ma queste cose sono dolorose e se te le lasci fare, Nostro Signore piano piano ti fa crescere ma se tu inizi a battere i pugni e ribellarti ed ad incaponirti Dio ci rispetta, fa un passo indietro e aspetterà tempi più opportuni ma nel frattempo perdiamo un sacco di tempo.
".. Per essere madre è necessario avere materia sufficiente nell’interno, per poter formare con il suo sangue, con la sua carne e con gli alimenti continui il parto che si vuol dare alla luce. Se non c’è il germe e la materia sufficiente, è inutile sperare d’essere madre..." Gesù
Gesù dice a Luisa che per diventare madre ci vuole il germe, la materia e poi la capacità di nutrimento. Il germe (le cellule deputate alla fecondazione), la materia e la capacità di alimentazione. Una donna che ha queste cose e non ci sono problemi fisici può diventare madre e crescere un figlio. E Gesù applica a Luisa queste cose:
"..Ora in te, essendo nata nel mio Volere, c’è il germe della fecondità, come pure c’è la materia sufficientissima di tutte le manifestazioni che ti ho fatto sul mio Volere, ogni conoscenza che ti ho dato, si può dire che può dare alla luce un figlio alla mia Volontà; i tuoi atti continui nel mio Volere sono alimenti abbondanti per formare prima in te questi figli del Cielo e poi metterli fuori come trionfo, onore, gloria e corona della mia Volontà e perenne gioia della madre che li ha partoriti. Vedi dunque che significa una manifestazione di più, è un parto di più che fa la mia Volontà, è una Vita Divina che esce a bene delle creature, è un debilitare le forze dell’umana volontà per costituirvi la fortezza della Volontà Divina..." Gesù
Germa della fecondità essendo nata nella dv, la materia sono tutte le manifestazioni sul dv e come si alimenta tutto questo? Come cresce? Con gli atti continui nel dv, noi possiamo far crescere o regredire questa vita arrivando alla sera a letto avendo dato dei buoni alimenti alla vita nella dv e un pò di botte alla nostra volontà umana. Nel corso del tempo questo modo fa attecchire sempre di più questa vita.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
sabato 20 marzo 2021
Non "che cosa", ma "come"
Attraverso la dolorosa vicenda della morte del confessore, Gesù fa comprendere a Luisa che la cosa più importante non è fare o non fare una certa cosa, ma accertarsi sempre, se possibile, che sia nella Volontà di Dio e la si faccia o non faccia solo in quanto Volontà di Dio. L'importanza del ricambio di amore. Libro di cielo volume 18, 30 Gennaio e 7 Febbraio 1926, 16 Luglio 2020
30 Gennaio 1926 Morte del Confessore. Timore di far la propria volontà
7 Febbraio 1926 La Divina Volontà regnante nell’anima la eleva sopra tutto, la mette alla sua origine e l’anima, amando coll’amore d’un Dio, ama tutte le cose col suo stesso amore e viene costituita possessora e regina di tutto il creato
L'ultimo capoverso di questo brano rappresenta un'ottimo punto di partenza, cioè qualsiasi cosa che tu faccia non farla mai da te, perchè se la fai tu dà di umano (e qua vediamo alcuni aspetti della meditazione precedente) ma se la fa Gesù dà di divino.
"..Perciò, sii attenta, quando vuoi qualcosa non la fare mai da te, ma pregami che la faccia la mia Volontà in te, perché la stessa cosa, se la fai tu, suona male, dà di umano, invece se la fa la mia Volontà suona bene, armonizza col Cielo, è sostenuta da una grazia e potenza divina, è il Creatore che opera nella creatura, il suo profumo è divino, che, elevandosi dappertutto, abbraccia tutti con un solo amplesso, in modo che tutti sentono il bene dell’operato del Creatore nella creatura.” Gesù
( Ed è evidente nel brano del 30 gennaio 1926 e non si tratta della morte di Annibale di Francia che è morto l'anno dopo). Il don non ricorda chi fosse. Ma pare che sia stato santo perchè Luisa dice:
"..La terra era indegna di possedere un tale soggetto, perciò il Signore per castigarci lo ha portato in Cielo..."
Ora con la morte del confessore, si pone per Luisa un piccolo problema: se Nostro Signore la fa precipitare nello stato di irrigidimento notturno, chi la libera? Che facciamo oltre al dolore? Chiedo a Gesù che mi liberi (dice Luisa) ma non vorrei farlo io perchè questo sarebbe un'atto della mia volontà umana quindi..
".. e pregavo Gesù che avendomi tolto il confessore e non avendo io stessa a chi rivolgermi, che per sua bontà mi liberasse dal fastidio che davo al confessore, ma non perché voluto da me, ma come voluto da Gesù, perché sento che, se Gesù me lo concedesse come voluto da me, sentirei come se mi mancasse la terra sotto i piedi, il cielo sul capo, il palpito nel cuore, sicché per me sarebbe disgrazia anziché grazia.." Luisa
E il discorso è molto semplice: Gesù le dava questa pena dell'irrigidimento notturno e poi Gesù dice: "... Ah tu non sai che significa stare in questo stato di pene insieme con Me, anche mezz’ora o cinque minuti..." cosa faceva Gesù attraverso Luisa?
"..E’ la mia Vita reale che si ripete sulla terra, è questa Vita Divina che soffre, che prega, che ripara in te, che trasmuta in te la mia stessa Volontà, per fare che operasse in te come operi nella mia Umanità; e a te pare poco?” Gesù
Queste sofferenze che Gesù chiede a Luisa, e un pò di incomodo al confessore che doveva venire per liberarla. E Gesù dice: lascia che ci pensi io, hai avuto una buona ispirazione, non farmi nessuna preghiera e Lui non la lascia.
"..“Figlia mia, coraggio, non temere, Io non ti lascio, sarò sempre con te e ti prometto che se nessun sacerdote si vorrà prestare alla tua assistenza, non volendo loro seguire la mia Volontà, Io, non perché lo vuoi tu, ma perché lo voglio Io, ti libererò dal loro fastidio..." Gesù
In linea di massima Gesù dice che se trova un sacerdote che voglia fare la Sua Volontà e viene, questa situazione rimane se Gesù non riuscisse a trovarlo, sarà Lui a liberare Luisa perchè lo vuole Lui e non lei da tale fastidio. Il brano è molto edificante. Perchè ci permette di confrontarci in queste situazioni, nella dv noi dovremmo evitare di metterci di fronte al Signore (vedi capitolo di san Matteo 6) di pregarlo e di scongiurarlo di far la cosa che vogliamo noi, fosse anche la cosa più bella e santa di questo mondo: la guarigione dalla malattia, la conversione di una persona ecc... si deve pregare ma la conversione di una certa persona va bene ma non bisogna scoraggiarsi se quella persona non si converte perchè magari la dv ha stabilito che per convertirla saranno richieste 30 anni di preghiera. Subordinata a chi prega per lei. O forse ci sono dei casi in cui nessuno vedrà segni esteriori ma quella persona in punto di morte invocherà la divina misericordia e si salverà dall'inferno. Qua su questa terra nessuno vedrà nulla, ma quando andremo in Paradiso - se qualcuno ha pregato per quest'intenzione e se la sua conversione dipendeva da tante preghiere - lo saprà in Paradiso. Le forzature contro la dv non bisogna mai farle, non devo volere una cosa ad ogni costo perchè noi non possiamo sapere - salvo rivelazione - dove sta la maggior gloria di Dio - non possiamo sapere con certezza tutti i divini voleri: non sappiamo i modi, i tempi, i disegni e il futuro, conosciamo soltanto una cosa: la nostra volontà umana combina guai, e quando non combinasse guai (come Gesù spiega) quanto meno anche se una cosa fatta bene la facciamo malamente, dà di umano e non di divino. Attenzione che vale anche in piccolissime cose e la nostra vita dovrebbe tendere (se vogliamo entrare in questo mondo). Nella Mistica città di Dio si legge che la Madonna aveva chiesto a san Giuseppe di darle l'obbedienza nello svolgimento nelle faccende di casa primo perchè è più meritoria e secondo hai la blindatura che rafforza il tuo compito. Una persona sempre fa una certa mansione, ma non la fa allo stesso modo, ecco perchè molti fanno fatica ad entrare nella dv perchè noi esseri umani siamo molto concreti; molti vogliono sapere cosa devono fare. Ma qua la domanda è: come devo farla? La grande domanda che ci deve accompagnare nel corso della giornata senza angoscie. Una persona che desidera vivere nella dv il peccato volontario lo rifugge e quindi non c'è il problema del che cosa - problema che hanno ancora coloro che vivono tra la grazia e il peccato - qui, questo stadio dovrebbe essere almeno in parte (dobbiamo stare umili e tranquilli perchè possiamo sempre cadere) ma noi dovremmo essere polarizzati su altri versanti.
Nel secondo brano c'è anche un'elogio nel vivere nella dv come anche ricambio d'amore per me e per tutti.
"..Io faccio per te come un re che è disprezzato dai suoi popoli, offeso, dimenticato, questi popoli non sono più sotto il regime delle leggi del re e se qualche legge osservano, è la forza che s’impone su di loro, non l’amore; sicché il povero re è costretto a vivere nella sua reggia isolato, senza l’amore, la sudditanza ed il soggiogamento della sua Volontà sui popoli; ma fra tanti, lui avverte che uno solo si mantiene integro nel farsi soggiogare in tutto e per tutto dalla volontà del re, anzi ripara, piange per le volontà ribelli di tutto il popolo e vorrebbe rifare il re facendosi atto per ciascuna creatura, affinché trovi in lui tutto ciò che dovrebbe trovare in tutto il resto del popolo. Il re sente di amare costui, lo controlla sempre per vedere se è costante e non per un giorno, ma per un periodo di vita, perché la sola costanza è quella in cui il re può fare affidamento ed essere sicuro di ciò che vuol fare della creatura. Il sacrificarsi, il far bene un giorno, è cosa facile per la creatura, ma il sacrificarsi ed il far bene tutta la vita, oh! com’è difficile. E se ciò avviene, è una virtù divina operante nella creatura. Onde il re quando si sente sicuro di costui, lo chiama a sé nella sua reggia, dona a lui tutto ciò che dovrebbe dare a tutto il popolo e, mettendo da parte gli altri fa uscire da costui la nuova generazione del suo popolo eletto, la quale non avrà altra ambizione che vivere della sola volontà del re, tutta soggiogata a lui, come parto delle sue viscere...." Gesù
Un suddito solo che fa di tutto la Volontà del re e vorrebbe rifare il re per ogni creatura. Se ci sono queste tre cose già nella anima, stiamo ben incamminati e siamo sulla buona strada: 1)il desiderio fermo e costante di fare in tutto e per tutto la volontà del re, poi 2) il dolore, piangere per le volontà ribelli di tutto il popolo, non possiamo cambiarle ma possiamo piangere e 3) riparare per gli altri. Questo è in nostro potere.
La prova che il suddito lo ama, non è l'amore di un giorno, qui non si tratta di fare un giorno da santi ma le due colonne - tante volte dette della vita nella dv ma anche della vita cristiana ma anche della vita umana - sono la costanza e perseveranza. Un'obbiettivo impegnativo, noi non siamo Dio che gli basta volere una cosa e l'ottiene, per noi ci vuole tempo. E il tempo richiede la costanza e perseveranza. Se ti vuoi prendere un titolo di studio devi studiare anni, e la stessa cosa per acquisire una scienza. Stessa cosa vale per lo sport, strumenti musicale, per diventare preti ci vogliono 6 anni minimo e non ci si improvvisa a diventare marito e moglie. Così le cose non funzionano. Dio vuole vedere da noi che anche (l'accesso? ndr)la vita nella dv potrebbe durare anche 4 o 5 anni...eh, vedo pochi progressi. Fa niente, sei costante? Sei perseverante? Anche se non vedi i progressi, prima o poi i risultati arriveranno. La costanza e la perseveranza sono infallibili, non conosciamo i tempi ma col tempo tutto è possibile.
Prima di tradurre in atto cerchiamo di verificare se possibile se è volontà di Dio (magari preghiamo la Madonna perchè ci aiuti o ci metta qualche ostacolo), un'atto umano non può attirare gli sguardi di benevolenza di Dio.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
30 Gennaio 1926 Morte del Confessore. Timore di far la propria volontà
7 Febbraio 1926 La Divina Volontà regnante nell’anima la eleva sopra tutto, la mette alla sua origine e l’anima, amando coll’amore d’un Dio, ama tutte le cose col suo stesso amore e viene costituita possessora e regina di tutto il creato
L'ultimo capoverso di questo brano rappresenta un'ottimo punto di partenza, cioè qualsiasi cosa che tu faccia non farla mai da te, perchè se la fai tu dà di umano (e qua vediamo alcuni aspetti della meditazione precedente) ma se la fa Gesù dà di divino.
"..Perciò, sii attenta, quando vuoi qualcosa non la fare mai da te, ma pregami che la faccia la mia Volontà in te, perché la stessa cosa, se la fai tu, suona male, dà di umano, invece se la fa la mia Volontà suona bene, armonizza col Cielo, è sostenuta da una grazia e potenza divina, è il Creatore che opera nella creatura, il suo profumo è divino, che, elevandosi dappertutto, abbraccia tutti con un solo amplesso, in modo che tutti sentono il bene dell’operato del Creatore nella creatura.” Gesù
( Ed è evidente nel brano del 30 gennaio 1926 e non si tratta della morte di Annibale di Francia che è morto l'anno dopo). Il don non ricorda chi fosse. Ma pare che sia stato santo perchè Luisa dice:
"..La terra era indegna di possedere un tale soggetto, perciò il Signore per castigarci lo ha portato in Cielo..."
Ora con la morte del confessore, si pone per Luisa un piccolo problema: se Nostro Signore la fa precipitare nello stato di irrigidimento notturno, chi la libera? Che facciamo oltre al dolore? Chiedo a Gesù che mi liberi (dice Luisa) ma non vorrei farlo io perchè questo sarebbe un'atto della mia volontà umana quindi..
".. e pregavo Gesù che avendomi tolto il confessore e non avendo io stessa a chi rivolgermi, che per sua bontà mi liberasse dal fastidio che davo al confessore, ma non perché voluto da me, ma come voluto da Gesù, perché sento che, se Gesù me lo concedesse come voluto da me, sentirei come se mi mancasse la terra sotto i piedi, il cielo sul capo, il palpito nel cuore, sicché per me sarebbe disgrazia anziché grazia.." Luisa
E il discorso è molto semplice: Gesù le dava questa pena dell'irrigidimento notturno e poi Gesù dice: "... Ah tu non sai che significa stare in questo stato di pene insieme con Me, anche mezz’ora o cinque minuti..." cosa faceva Gesù attraverso Luisa?
"..E’ la mia Vita reale che si ripete sulla terra, è questa Vita Divina che soffre, che prega, che ripara in te, che trasmuta in te la mia stessa Volontà, per fare che operasse in te come operi nella mia Umanità; e a te pare poco?” Gesù
Queste sofferenze che Gesù chiede a Luisa, e un pò di incomodo al confessore che doveva venire per liberarla. E Gesù dice: lascia che ci pensi io, hai avuto una buona ispirazione, non farmi nessuna preghiera e Lui non la lascia.
"..“Figlia mia, coraggio, non temere, Io non ti lascio, sarò sempre con te e ti prometto che se nessun sacerdote si vorrà prestare alla tua assistenza, non volendo loro seguire la mia Volontà, Io, non perché lo vuoi tu, ma perché lo voglio Io, ti libererò dal loro fastidio..." Gesù
In linea di massima Gesù dice che se trova un sacerdote che voglia fare la Sua Volontà e viene, questa situazione rimane se Gesù non riuscisse a trovarlo, sarà Lui a liberare Luisa perchè lo vuole Lui e non lei da tale fastidio. Il brano è molto edificante. Perchè ci permette di confrontarci in queste situazioni, nella dv noi dovremmo evitare di metterci di fronte al Signore (vedi capitolo di san Matteo 6) di pregarlo e di scongiurarlo di far la cosa che vogliamo noi, fosse anche la cosa più bella e santa di questo mondo: la guarigione dalla malattia, la conversione di una persona ecc... si deve pregare ma la conversione di una certa persona va bene ma non bisogna scoraggiarsi se quella persona non si converte perchè magari la dv ha stabilito che per convertirla saranno richieste 30 anni di preghiera. Subordinata a chi prega per lei. O forse ci sono dei casi in cui nessuno vedrà segni esteriori ma quella persona in punto di morte invocherà la divina misericordia e si salverà dall'inferno. Qua su questa terra nessuno vedrà nulla, ma quando andremo in Paradiso - se qualcuno ha pregato per quest'intenzione e se la sua conversione dipendeva da tante preghiere - lo saprà in Paradiso. Le forzature contro la dv non bisogna mai farle, non devo volere una cosa ad ogni costo perchè noi non possiamo sapere - salvo rivelazione - dove sta la maggior gloria di Dio - non possiamo sapere con certezza tutti i divini voleri: non sappiamo i modi, i tempi, i disegni e il futuro, conosciamo soltanto una cosa: la nostra volontà umana combina guai, e quando non combinasse guai (come Gesù spiega) quanto meno anche se una cosa fatta bene la facciamo malamente, dà di umano e non di divino. Attenzione che vale anche in piccolissime cose e la nostra vita dovrebbe tendere (se vogliamo entrare in questo mondo). Nella Mistica città di Dio si legge che la Madonna aveva chiesto a san Giuseppe di darle l'obbedienza nello svolgimento nelle faccende di casa primo perchè è più meritoria e secondo hai la blindatura che rafforza il tuo compito. Una persona sempre fa una certa mansione, ma non la fa allo stesso modo, ecco perchè molti fanno fatica ad entrare nella dv perchè noi esseri umani siamo molto concreti; molti vogliono sapere cosa devono fare. Ma qua la domanda è: come devo farla? La grande domanda che ci deve accompagnare nel corso della giornata senza angoscie. Una persona che desidera vivere nella dv il peccato volontario lo rifugge e quindi non c'è il problema del che cosa - problema che hanno ancora coloro che vivono tra la grazia e il peccato - qui, questo stadio dovrebbe essere almeno in parte (dobbiamo stare umili e tranquilli perchè possiamo sempre cadere) ma noi dovremmo essere polarizzati su altri versanti.
Nel secondo brano c'è anche un'elogio nel vivere nella dv come anche ricambio d'amore per me e per tutti.
"..Io faccio per te come un re che è disprezzato dai suoi popoli, offeso, dimenticato, questi popoli non sono più sotto il regime delle leggi del re e se qualche legge osservano, è la forza che s’impone su di loro, non l’amore; sicché il povero re è costretto a vivere nella sua reggia isolato, senza l’amore, la sudditanza ed il soggiogamento della sua Volontà sui popoli; ma fra tanti, lui avverte che uno solo si mantiene integro nel farsi soggiogare in tutto e per tutto dalla volontà del re, anzi ripara, piange per le volontà ribelli di tutto il popolo e vorrebbe rifare il re facendosi atto per ciascuna creatura, affinché trovi in lui tutto ciò che dovrebbe trovare in tutto il resto del popolo. Il re sente di amare costui, lo controlla sempre per vedere se è costante e non per un giorno, ma per un periodo di vita, perché la sola costanza è quella in cui il re può fare affidamento ed essere sicuro di ciò che vuol fare della creatura. Il sacrificarsi, il far bene un giorno, è cosa facile per la creatura, ma il sacrificarsi ed il far bene tutta la vita, oh! com’è difficile. E se ciò avviene, è una virtù divina operante nella creatura. Onde il re quando si sente sicuro di costui, lo chiama a sé nella sua reggia, dona a lui tutto ciò che dovrebbe dare a tutto il popolo e, mettendo da parte gli altri fa uscire da costui la nuova generazione del suo popolo eletto, la quale non avrà altra ambizione che vivere della sola volontà del re, tutta soggiogata a lui, come parto delle sue viscere...." Gesù
Un suddito solo che fa di tutto la Volontà del re e vorrebbe rifare il re per ogni creatura. Se ci sono queste tre cose già nella anima, stiamo ben incamminati e siamo sulla buona strada: 1)il desiderio fermo e costante di fare in tutto e per tutto la volontà del re, poi 2) il dolore, piangere per le volontà ribelli di tutto il popolo, non possiamo cambiarle ma possiamo piangere e 3) riparare per gli altri. Questo è in nostro potere.
La prova che il suddito lo ama, non è l'amore di un giorno, qui non si tratta di fare un giorno da santi ma le due colonne - tante volte dette della vita nella dv ma anche della vita cristiana ma anche della vita umana - sono la costanza e perseveranza. Un'obbiettivo impegnativo, noi non siamo Dio che gli basta volere una cosa e l'ottiene, per noi ci vuole tempo. E il tempo richiede la costanza e perseveranza. Se ti vuoi prendere un titolo di studio devi studiare anni, e la stessa cosa per acquisire una scienza. Stessa cosa vale per lo sport, strumenti musicale, per diventare preti ci vogliono 6 anni minimo e non ci si improvvisa a diventare marito e moglie. Così le cose non funzionano. Dio vuole vedere da noi che anche (l'accesso? ndr)la vita nella dv potrebbe durare anche 4 o 5 anni...eh, vedo pochi progressi. Fa niente, sei costante? Sei perseverante? Anche se non vedi i progressi, prima o poi i risultati arriveranno. La costanza e la perseveranza sono infallibili, non conosciamo i tempi ma col tempo tutto è possibile.
Prima di tradurre in atto cerchiamo di verificare se possibile se è volontà di Dio (magari preghiamo la Madonna perchè ci aiuti o ci metta qualche ostacolo), un'atto umano non può attirare gli sguardi di benevolenza di Dio.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
venerdì 19 marzo 2021
Insipienza degli atti umani e nobiltà degli atti divini
Gesù spiega a Luisa l'enorme differenza che intercorreva tra i medesimi atti fatti da Adamo prima e dopo il peccato originale. Solo gli atti divini attirano Dio e sono degni di Dio. Immagini e paragoni molto illuminanti operati al riguardo da Gesù. Libro di cielo volume 18, 28 Gennaio 1926, 15 Luglio 2020
28 Gennaio 1926 Adamo, dopo il peccato, faceva gli stessi atti di prima atti che, appena Adamo si sottrasse alle Volontà Suprema, furono vuoti di sostanza di Vita Divina
(Qua c'è il brano di oggi nel ciclo di catechesi Adamo e la Vita nella Divina Volontà)
La meditazione dovrebbe sempre culminare nel nostro colloquio con Gesù e con propositi, essendo lasciato come atto personale, alla sensibilità di chi ascolta.
Il brano spiega l'abisso che c'è tra il muoversi ed operare dentro la divina volontà o senza la dv. Non proprio fuori. E le cose più belle di questo brano, il don pensa che siano gli esempi più chiari possibili di Gesù - stratagemma per far comprendere certi concetti. E se ci facciamo attenzione possiamo in qualche modo percepire, possiamo entrare in contatto con delle persone gradevoli o no, ma tutti non possiamo non vedere i difetti del prossimo ma anche nel bene che vogliono, non è quel bene perfetto che ti fa sentire perfettamente amato ed accolto, è sempre un bene quasi interessato. Chi ci fa del bene o ci vuole bene poi pretende il contraccambio (anche se non in maniera consapevole) in attenzioni o altro ecc... . Chi ci vuole bene umanamente è questo, neanche noi possiamo amare con perfezione il prossimo. Gli altri potrebbero dire di me quello che dico io degli altri. Quando si entra in contatto reale con l'amore di Dio, Gesù o della Madonna, contatto reale, - se non è vissuto lo si capisce - il modo in cui ama Gesù o la Madonna è amore perfettissimo. Ti ama senza contraccambio. Senza pretendere in cambio nulla. A prescindere di quello che sei ecc.. anche dei peccati che hai fatto. Chi entra in contatto con questo non può non innamorarsi di Gesù o della Madonna. Questa riflessione è stata fatta per farci capire l'abisso che c'è tra la volontà umana e quella divina. E questo vale anche per l'Altissimo.
Quale uomo ama Dio come merita? Chi è capace di Amarlo senza interesse, di fargli vedere uno spettacolo degno dei suoi occhi? (solo la Madonna)
"..Ora, dopo il peccato, Adamo scese dallo stato di figlio e si ridusse allo stato di servo e come ruppe il vincolo con la Volontà Suprema, così uscì da lui la forza divina, il dominio, l’attrattiva, il profumo celeste, perciò gli atti suoi non davano più di divino, il suo essere si riempì d’una sensazione umana, che gli fece perdere l’attrattiva, non ci sentivamo più feriti, anzi ci mettevamo a distanza lui da Noi e Noi da lui.." Gesù
Dio è buono, si accontenta ed accetta tutto; ma da un punto di vista oggettivo una cosa umana è una cosa umana. Dio si gira dall'altra parte con una cosa umana. E' questo il grande abisso, gli atti della creatura senza la dv sono come il cibo senza sale.
"...Ma sai tu che cosa sono gli atti della creatura senza la pienezza della nostra Volontà? Sono come quei cibi senza condimenti e senza sostanza, che invece di essere gustosi disgustano il palato umano, così disgustano il palato divino, sono come quei frutti non maturi, che non contengono né dolcezza né sapore; sono come quei fiori senza profumo; sono come quei vasi, pieni, sì, ma di cose vecchie, fragili e stracciate...." Gesù
Una pietanza può essere bella, ecc... ma se è senza sale (almeno per quanto riguarda il don) è immangiabile. Un frutto non maturo non è buono, un fiore senza profumo. Quando noi presentiamo a Dio i nostri atti di volontà umana questo li presentiamo.
".. Ma dopo il peccato, poveretto, perdette la via diritta di comunicazione col suo Creatore, non regnò più in lui il puro amore;.." Gesù
Non regnò più in lui il puro amore. Grande chiave di decodificazione, l'esperienza del sentiri amati. Non regna più in lui il puro amore. La DV non è altro che l'amore di Dio reso operoso, in atto e quindi che succede in Adamo? Al posto dell'amore arriva il timore e la paura. L'amore perfetto (san Giovanni) scaccia il timore, chi teme non è perfetto nell'amore. Noi non possiamo seguire il Signore per timore, servo il Signore perchè se farò altrimenti: andrò all'inferno, non avrò una vita benedetta ecc.. cose vere per carità però Adamo si ridusse allo stato di servo dopo il peccato.
".. Ora, dopo il peccato, Adamo scese dallo stato di figlio e si ridusse allo stato di servo.." Gesù
Come ha reagito Dio? Per prima cosa mantiene lo stesso la vita e tutti gli esseri creati, se non ci fosse la Divina Volontà l'Universo stesso cadrebbe nel nulla e poi per gli esseri umani la dv continua a proporsi: se non vuoi diventare santo almeno la Divina Volontà ti cerca perchè ti salvi, perchè se non raggiungiamo la Salvezza c'è la dannazione.
"..Ma nonostante ciò la mia Volontà non lasciò del tutto l’uomo e non potendo essere più fonte di vita e base che lo sosteneva, perché lui stesso si era sottratto ad Essa, si offrì come medicina per fare che non perisse del tutto. Sicché la mia Volontà è medicina, è sanità, è conservazione, è cibo, è vita, è pienezza della più alta santità. A seconda che la creatura la voglia Essa si offre: se la vuole come medicina, Essa si offre per toglierle la febbre delle passioni, le debolezze delle impazienze, le vertigini della superbia, il malessere degli attacchi e così di tutto il resto dei mali; se la vuole come sanità, Essa si offre a conservarla sana, per liberarla da qualunque male spirituale; se la vuole come cibo, Essa si dona come cibo per farle sviluppare le forze e crescere di più nella santità; se la vuole come vita e come pienezza di santità, oh! allora la mia Volontà fa festa, perché si vede ritornare l’uomo nel grembo della sua origine, donde uscì e si offre a dargli la somiglianza del suo Creatore, scopo unico della sua creazione. La mia Volontà mai lascia l’uomo, se lo lasciasse si risolverebbe nel nulla; e se non si presta a farsi fare santo dalla mia Volontà, Essa usa i modi almeno per salvarlo.” Gesù
Così capiamo anche la meta della nostra fede (la Salvezza delle nostre anime) è il minimo, il massimo sarebbe la santità. E il massimo dei massimi sarebbe la divina volontà; come vita e pienezza di vita in noi. Vuoi essere guarito dalle febbre delle passioni? Chiedilo alla dv, e pian piano ti farà da medicina e ti guarirà man mano dalle debolezze dell'impazienza, le vertigini della superbia e dal malessere degli attacchi. Queste sono gli attaccamenti malsani che abbiamo noi dalle creature e il don assicura che il punto sugli attaccamenti è un punto molto trascurato, attaccamenti alle persone, alle cose, a noi stessi, ecc.. cose che ci fanno stare male. Vuoi avere forza per diventare santo? Chiedi alla dv per averne la forza. Vuoi la pienezza della vita nella dv in te? Chiediglielo e vedrai che lo farà.
Poi Luisa obbietta del come mai Gesù non rivelò subito queste cose e Gesù risponde: Gesù è venuto per questo (è venuto perchè avessimo la Vita e l'avessimo in abbondanza dice nel Vangelo di san Giovanni)
“Figlia mia, lo scopo primario della mia venuta sulla terra fu proprio questo, che l’uomo ritornasse nel grembo del mio Volere, come uscì quando fu creato; ma per fare ciò dovetti formare per mezzo della mia Umanità la radice, il tronco, i rami, le foglie, i fiori da cui dovevano uscire i frutti celesti del mio Volere; nessuno ha il frutto senza dell’albero, quest’albero fu innaffiato dal mio sangue, fu coltivato dalle mie pene, dai miei sospiri e lacrime; il sole che splendette su di lui fu il solo Sole della mia Volontà, quindi, ci saranno con certezza i frutti del mio Volere, ma per desiderare i frutti si deve conoscere quanto sono preziosi, il bene che apportano, le ricchezze che producono...." Gesù
Nel giardino dell'Eden c'era l'albero della vita. Gesù non è venuto soltanto per darci una vita grigia come molte persone pensano (questo non si può fare, mi tocca andare a Messa, ci stanno degli obblighi, ecc..). Gesù è venuto per darci la vita in abbondanza, noi però in questa vita stiamo sotto il dominio del peccato, uno stato d'interdizione. In altri scritti di Luisa, Gesù dice che prima doveva dare i mezzi per la Redenzione (che vai a parlare della dv che l'uomo sta ridotto malissimo e schiavo di Satana). Gesù fa riferimento ad un'altra cosa: riportare la dv non è una cosa da nulla. La Dv non stava più negli uomini. La pianta non c'era più (tranne la Madonna). Questi frutti stanno a nostra disposizione, ma bisogna andarseli a prendere ed a mangiarseli. E nessuno lo fa se non li conosce.
"..Ecco perciò le tante manifestazioni che ti ho fatto del mio Volere, perché la conoscenza porterà il desiderio di mangiarlo e quando avranno gustato che significa vivere solo per fare la mia Volontà, se non tutti, in parte ritorneranno sulla via del mio Volere, le due volontà si daranno il bacio perenne, non ci sarà più contesa tra la volontà umana e quella del Creatore e la mia Redenzione, ai tanti frutti che ha dato, darà anche il frutto del Fiat Voluntas Tua come in Cielo così in terra. Perciò sii tu per prima a prendere questo frutto e non volere altro cibo né altra vita che la sola mia Volontà.” Gesù
Tutto bene fa il Nostro Creatore purtroppo stiamo ancora in questo mondo ancora segnato da tante cose, tribolazione, angoscia, persecuzione ecc... in certi momenti della nostra vita e allora questo bacio tra volontà umana e divina diventa perenne. Ed è a questo a cui tutto ciò che Gesù ha rivelato tende.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
28 Gennaio 1926 Adamo, dopo il peccato, faceva gli stessi atti di prima atti che, appena Adamo si sottrasse alle Volontà Suprema, furono vuoti di sostanza di Vita Divina
(Qua c'è il brano di oggi nel ciclo di catechesi Adamo e la Vita nella Divina Volontà)
La meditazione dovrebbe sempre culminare nel nostro colloquio con Gesù e con propositi, essendo lasciato come atto personale, alla sensibilità di chi ascolta.
Il brano spiega l'abisso che c'è tra il muoversi ed operare dentro la divina volontà o senza la dv. Non proprio fuori. E le cose più belle di questo brano, il don pensa che siano gli esempi più chiari possibili di Gesù - stratagemma per far comprendere certi concetti. E se ci facciamo attenzione possiamo in qualche modo percepire, possiamo entrare in contatto con delle persone gradevoli o no, ma tutti non possiamo non vedere i difetti del prossimo ma anche nel bene che vogliono, non è quel bene perfetto che ti fa sentire perfettamente amato ed accolto, è sempre un bene quasi interessato. Chi ci fa del bene o ci vuole bene poi pretende il contraccambio (anche se non in maniera consapevole) in attenzioni o altro ecc... . Chi ci vuole bene umanamente è questo, neanche noi possiamo amare con perfezione il prossimo. Gli altri potrebbero dire di me quello che dico io degli altri. Quando si entra in contatto reale con l'amore di Dio, Gesù o della Madonna, contatto reale, - se non è vissuto lo si capisce - il modo in cui ama Gesù o la Madonna è amore perfettissimo. Ti ama senza contraccambio. Senza pretendere in cambio nulla. A prescindere di quello che sei ecc.. anche dei peccati che hai fatto. Chi entra in contatto con questo non può non innamorarsi di Gesù o della Madonna. Questa riflessione è stata fatta per farci capire l'abisso che c'è tra la volontà umana e quella divina. E questo vale anche per l'Altissimo.
Quale uomo ama Dio come merita? Chi è capace di Amarlo senza interesse, di fargli vedere uno spettacolo degno dei suoi occhi? (solo la Madonna)
"..Ora, dopo il peccato, Adamo scese dallo stato di figlio e si ridusse allo stato di servo e come ruppe il vincolo con la Volontà Suprema, così uscì da lui la forza divina, il dominio, l’attrattiva, il profumo celeste, perciò gli atti suoi non davano più di divino, il suo essere si riempì d’una sensazione umana, che gli fece perdere l’attrattiva, non ci sentivamo più feriti, anzi ci mettevamo a distanza lui da Noi e Noi da lui.." Gesù
Dio è buono, si accontenta ed accetta tutto; ma da un punto di vista oggettivo una cosa umana è una cosa umana. Dio si gira dall'altra parte con una cosa umana. E' questo il grande abisso, gli atti della creatura senza la dv sono come il cibo senza sale.
"...Ma sai tu che cosa sono gli atti della creatura senza la pienezza della nostra Volontà? Sono come quei cibi senza condimenti e senza sostanza, che invece di essere gustosi disgustano il palato umano, così disgustano il palato divino, sono come quei frutti non maturi, che non contengono né dolcezza né sapore; sono come quei fiori senza profumo; sono come quei vasi, pieni, sì, ma di cose vecchie, fragili e stracciate...." Gesù
Una pietanza può essere bella, ecc... ma se è senza sale (almeno per quanto riguarda il don) è immangiabile. Un frutto non maturo non è buono, un fiore senza profumo. Quando noi presentiamo a Dio i nostri atti di volontà umana questo li presentiamo.
".. Ma dopo il peccato, poveretto, perdette la via diritta di comunicazione col suo Creatore, non regnò più in lui il puro amore;.." Gesù
Non regnò più in lui il puro amore. Grande chiave di decodificazione, l'esperienza del sentiri amati. Non regna più in lui il puro amore. La DV non è altro che l'amore di Dio reso operoso, in atto e quindi che succede in Adamo? Al posto dell'amore arriva il timore e la paura. L'amore perfetto (san Giovanni) scaccia il timore, chi teme non è perfetto nell'amore. Noi non possiamo seguire il Signore per timore, servo il Signore perchè se farò altrimenti: andrò all'inferno, non avrò una vita benedetta ecc.. cose vere per carità però Adamo si ridusse allo stato di servo dopo il peccato.
".. Ora, dopo il peccato, Adamo scese dallo stato di figlio e si ridusse allo stato di servo.." Gesù
Come ha reagito Dio? Per prima cosa mantiene lo stesso la vita e tutti gli esseri creati, se non ci fosse la Divina Volontà l'Universo stesso cadrebbe nel nulla e poi per gli esseri umani la dv continua a proporsi: se non vuoi diventare santo almeno la Divina Volontà ti cerca perchè ti salvi, perchè se non raggiungiamo la Salvezza c'è la dannazione.
"..Ma nonostante ciò la mia Volontà non lasciò del tutto l’uomo e non potendo essere più fonte di vita e base che lo sosteneva, perché lui stesso si era sottratto ad Essa, si offrì come medicina per fare che non perisse del tutto. Sicché la mia Volontà è medicina, è sanità, è conservazione, è cibo, è vita, è pienezza della più alta santità. A seconda che la creatura la voglia Essa si offre: se la vuole come medicina, Essa si offre per toglierle la febbre delle passioni, le debolezze delle impazienze, le vertigini della superbia, il malessere degli attacchi e così di tutto il resto dei mali; se la vuole come sanità, Essa si offre a conservarla sana, per liberarla da qualunque male spirituale; se la vuole come cibo, Essa si dona come cibo per farle sviluppare le forze e crescere di più nella santità; se la vuole come vita e come pienezza di santità, oh! allora la mia Volontà fa festa, perché si vede ritornare l’uomo nel grembo della sua origine, donde uscì e si offre a dargli la somiglianza del suo Creatore, scopo unico della sua creazione. La mia Volontà mai lascia l’uomo, se lo lasciasse si risolverebbe nel nulla; e se non si presta a farsi fare santo dalla mia Volontà, Essa usa i modi almeno per salvarlo.” Gesù
Così capiamo anche la meta della nostra fede (la Salvezza delle nostre anime) è il minimo, il massimo sarebbe la santità. E il massimo dei massimi sarebbe la divina volontà; come vita e pienezza di vita in noi. Vuoi essere guarito dalle febbre delle passioni? Chiedilo alla dv, e pian piano ti farà da medicina e ti guarirà man mano dalle debolezze dell'impazienza, le vertigini della superbia e dal malessere degli attacchi. Queste sono gli attaccamenti malsani che abbiamo noi dalle creature e il don assicura che il punto sugli attaccamenti è un punto molto trascurato, attaccamenti alle persone, alle cose, a noi stessi, ecc.. cose che ci fanno stare male. Vuoi avere forza per diventare santo? Chiedi alla dv per averne la forza. Vuoi la pienezza della vita nella dv in te? Chiediglielo e vedrai che lo farà.
Poi Luisa obbietta del come mai Gesù non rivelò subito queste cose e Gesù risponde: Gesù è venuto per questo (è venuto perchè avessimo la Vita e l'avessimo in abbondanza dice nel Vangelo di san Giovanni)
“Figlia mia, lo scopo primario della mia venuta sulla terra fu proprio questo, che l’uomo ritornasse nel grembo del mio Volere, come uscì quando fu creato; ma per fare ciò dovetti formare per mezzo della mia Umanità la radice, il tronco, i rami, le foglie, i fiori da cui dovevano uscire i frutti celesti del mio Volere; nessuno ha il frutto senza dell’albero, quest’albero fu innaffiato dal mio sangue, fu coltivato dalle mie pene, dai miei sospiri e lacrime; il sole che splendette su di lui fu il solo Sole della mia Volontà, quindi, ci saranno con certezza i frutti del mio Volere, ma per desiderare i frutti si deve conoscere quanto sono preziosi, il bene che apportano, le ricchezze che producono...." Gesù
Nel giardino dell'Eden c'era l'albero della vita. Gesù non è venuto soltanto per darci una vita grigia come molte persone pensano (questo non si può fare, mi tocca andare a Messa, ci stanno degli obblighi, ecc..). Gesù è venuto per darci la vita in abbondanza, noi però in questa vita stiamo sotto il dominio del peccato, uno stato d'interdizione. In altri scritti di Luisa, Gesù dice che prima doveva dare i mezzi per la Redenzione (che vai a parlare della dv che l'uomo sta ridotto malissimo e schiavo di Satana). Gesù fa riferimento ad un'altra cosa: riportare la dv non è una cosa da nulla. La Dv non stava più negli uomini. La pianta non c'era più (tranne la Madonna). Questi frutti stanno a nostra disposizione, ma bisogna andarseli a prendere ed a mangiarseli. E nessuno lo fa se non li conosce.
"..Ecco perciò le tante manifestazioni che ti ho fatto del mio Volere, perché la conoscenza porterà il desiderio di mangiarlo e quando avranno gustato che significa vivere solo per fare la mia Volontà, se non tutti, in parte ritorneranno sulla via del mio Volere, le due volontà si daranno il bacio perenne, non ci sarà più contesa tra la volontà umana e quella del Creatore e la mia Redenzione, ai tanti frutti che ha dato, darà anche il frutto del Fiat Voluntas Tua come in Cielo così in terra. Perciò sii tu per prima a prendere questo frutto e non volere altro cibo né altra vita che la sola mia Volontà.” Gesù
Tutto bene fa il Nostro Creatore purtroppo stiamo ancora in questo mondo ancora segnato da tante cose, tribolazione, angoscia, persecuzione ecc... in certi momenti della nostra vita e allora questo bacio tra volontà umana e divina diventa perenne. Ed è a questo a cui tutto ciò che Gesù ha rivelato tende.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
giovedì 18 marzo 2021
La Divina Volontà abbandonata
Gesù spiega a Luisa che il motivo per cui la lascia spesso abbandonata e priva di Lui è per farle comprendere i dolori della Divina Volontà abbandonata dalle sue creature e ripararvi. Sorprendenti considerazioni storiche di Gesù. Nella Divina Volontà ogni morte è sempre foriera di nuove risurrezioni, nuove gioie e nuove felicità. Libro di cielo volume 18, 24 Gennaio 1926, 13 Luglio 2020
24 Gennaio 1926 La Divina Volontà è Madre di tutte le volontà umane. Nella Divina Volontà non c’è morte
Tre ambiti di meditazione. Lo sfondo è sempre lo stesso: Luisa che sente il dolore del distacco sensibile di Gesù, per capire queste cose occorre vedere le date degli scritti, due settimane sono passate dal 10 gennaio 1926 al 24 gennaio; per noi sono pochine, ma per chi ha esperienze soprannaturali non sono pochine. Luisa lo definisce il duro esilio della vita.
"..Mi sentivo tutta abbandonata dal Cielo e dalla terra e pensavo tra me che Gesù mi diceva molto tempo fa, che io dovevo vivere nel duro esilio della vita come se non ci fosse più nessuno all’infuori di Gesù e me, tutti dovevano scomparire dalla mia mente e dal mio cuore.." Luisa
In un certo senso questo vale per tutti, ma il don calcherebbe l'attenzione in un certo senso attenzione a non dar luogo comportamenti disordinati e non opportuni che non prendondono nel debito modo e calando nelle circostanze concrete di vita dove la dv ci ha messo quest'esortazione. Gesù vuole che stiamo con Lui, a fare tutte le cose con Lui e per Lui e in vista di Lui. E' chiaro che a seconda del nostro stato di vita ci sono delle relazioni diverse, non possiamo vivere come Luisa che aveva una missione ben precisa. Non è un caso che Luisa non sia andata in convento o monastero, perchè se ti metti in una realtà di questo genere dopo devi intrattenere necessariamente tenere dei legami con delle persone. C'è la dimensione comunitaria. Luisa non è stata messa in questa situazione perchè Gesù doveva avere con lei la più ampia libertà possibile, è stata dentro un letto sola in casa poteva girare nella dv ecc... Da un lato dobbiamo rimanere nella dv (onde prevenire applicazioni malsane) e Nostro Signore sa bene cosa deve fare, ci pensa Lui a creare situazioni e circostanze come ha fatto con Luisa, noi dobbiamo solo assecondare la sua azione senza porre ostacoli e combinare guai. Il primo obbiettivo è non combinare guai.
Gesù la porta a questo stato di vita intimissima con Lui e poi per lunghi periodi la priva di sè e poi spiega: questa privazione non è altro che un'offerta riparatrice per la dv abbandonata dalle creature
“Figlia del mio Supremo Volere, coraggio nel tuo isolamento. Questo serve come compagnia alla mia Volontà abbandonata dalle creature; il dolore del suo isolamento, oh com’è più duro del tuo!.........................................Povera Madre (la dv ndr) che è la mia Volontà, in mezzo a tante figlie partorite da Essa, resta isolata, abbandonata e mentre tutte prendono del suo per vivere, se ne servono per crescere a sua dissomiglianza e per offenderla; si può dare dolore più grande per una madre che l’abbandono dei propri figli? Non essere conosciuta dal parto delle sue proprie viscere, anzi questi figli cambiandosi in nemici offendono Colei che li ha dati alla luce? Perciò il dolore dell’isolamento della mia Volontà è grande ed inconcepibile. Perciò il tuo isolamento sia la compagnia di questa Madre isolata, che piange e cerca i suoi figli, che per quanto piange, grida e chiama i suoi figli e con le voci più tenere, con le lacrime più amare, coi sospiri più ardenti e con le voci più tonanti di castighi, questi figli discoli se ne stanno lontani dal seno di Colei che li ha generati..." Gesù
Come la creature abbandonano volontariamente la dv, così Gesù abbandona Luisa perchè senta una parte di ciò che sente Lui ed offrirgli questo sacrificio in riparazione per tutti i fratelli. Ci aiuti questo a leggere tante cose, esempio di stretta attualità: supponiamo un'anima devota ai tempi del lockdown assoluto, evento mai visto della chiusura delle Chiese e taglio dei Sacramenti (al Signore la sentenza), ma mettendosi dalla parte di un fedele, chi ha avuto l'acutezza di percepire che la stragrande maggioranza dei cattolici ha abbandonato Dio e quindi io anima vivo questo tempo offrendo il mio digiuno dei sacramenti in riparazione di come gli altri fedeli tratta Dio e i Sacramenti. Chi ha fatto questo nella dv il don crede che ha dato il giusto senso e sarà ampiamente ricompensato; perchè gli eventi che avvengono non sono casuali, è difficile discernere il senso, nella dv si impara a fare un pò di discernimento e il don crede che pian piano a tante cose ci si arrivi. Come tutte quelle situazioni...anche la gestione di quella situazione, ognuno deve mettersi davanti a Dio e chiedersi: cosa fare in queste circostanze concrete? Cercando di capire cosa Dio voglia veramente, come santificare questa situazione. C'è qualche anima santa che in qualche circostanza ha il desiderio di accostarsi alla santa comunione e lo mortifica e proprio per riparare tutti quelli che partecipano all'eucarestia pur non potendo. L'esperienza di Luisa è da intendere in questo orizzonte.
".. Ma, ahimè! queste figlie delle volontà umane, partorite da questa Madre Celeste della mia Volontà, disprezzano e non curano tutte le cure materne, il suo amore, le sue tenerezze e premure, anche se Essa è vicina a loro, le volontà umane sono lontane da questa Madre, molte neppure la conoscono, altre la disprezzano e se ne fanno beffe..." Gesù
Poi c'è la visione dei soldati:
"..Onde, dopo ciò mi son messa a fare l’adorazione al mio Crocifisso Gesù e dinanzi alla mia mente ho visto passare una lunga fila di soldati, tutti armati, che non finiva mai. Io avrei voluto pensare al mio Crocifisso Gesù e non già vedere soldati, ma mio malgrado sono stata costretta a vedere questi soldati armati di tutto punto..." Luisa
Tre anni dopo ci sarebbero stati i Patti Lateranensi (1929) e Gesù dice:
“Figlia mia, quanto più il mondo apparentemente sembra in pace, decanta pace, tanto più sotto a quella pace effimera e mascherata nasconde guerre, rivoluzioni e scene tragiche per la povera umanità e quanto più pare che si favorisca la mia Chiesa e si inneggino vittorie, trionfi e pratiche d’unione tra stato e Chiesa, tanto più vicina è la zuffa che preparano contro di Essa. Così fu di Me, fino a tanto che non mi acclamarono Re e mi ricevettero in trionfo, Io potetti vivere in mezzo ai popoli, ma dopo la mia entrata trionfale in Gerusalemme, non mi lasciarono più vivere e dopo pochi giorni mi gridarono: “crocifiggilo” e, armandosi tutti contro di Me, mi fecero morire. Quando le cose non partono da un fondo di verità, non hanno forza di regnare a lungo, perché mancando la verità manca l’amore e manca la vita che lo sostiene e perciò è facile mettere fuori ciò che nascondevano e cambiano la pace in guerra, i favori in vendette. Oh! quante cose impreviste stanno preparando.” Gesù
E mancavano 15 anni alla seconda guerra mondiale. Anche qua Gesù dà una massima, non farti ingannare quando si assumono atteggiamenti nei confronti della Chiesa, fino a quando Gesù si è fatto gli affari propri (e non ci sono state consacrazioni pubbliche) gli hanno dato tormento ma poi dopo l'ingresso nella città santa lo hanno quasi fatto subito fuori.
"..Quando le cose non partono da un fondo di verità, non hanno forza di regnare a lungo.." Gesù
Parole da ricordare e da riprendere
E nell'ultima parte, Luisa tornando alla carica coi suoi dolori..Luisa inizia a dire che era la Neonata della Divina Volontà e che se Gesù se ne va diventerà il primo aborto della dv perchè i neonati non possono stare senza la mamma. Fa un pò sorridere perchè se le inventa tutte per far ritornare Gesù.
“Figlia mia, nella mia Volontà non ci sono morti né aborti e chi vive in Essa contiene per vita la Vita della mia Volontà e ancorché si sente morire e anche morta, si trova nella mia Volontà, la quale contenendo la Vita, la fa risorgere in ogni istante a nuova luce, a nuova bellezza, grazia e felicità, dilettandosi di conservarla sempre piccola in sé, per averla grande con Sé; piccola ma forte, piccola ma bella, neonata appena, affinché nulla di umano abbia, ma tutto divino, sicché la sua vita è la sola Volontà mia, la quale effettuerà tutti i miei disegni senza sperdere nulla. Sarai come la goccia dell’acqua sommersa nel gran mare, come il chicco di grano nelle grandi masse dei granelli; per quanto la goccia d’acqua sembri come scomparsa nel mare ed il chicco negli innumerevoli granelli, non si può negare né togliere il diritto che la loro vita esiste. Perciò, non temere e fa’ che perda la tua vita per acquistare il diritto di avere per vita la sola mia Volontà.” Gesù
Si muore ma si risorge perchè la dv fa risorgere l'anima in ogni momento. Piccola ma forte, piccola ma bella. Si sperde una goccia d'acqua nell'oceano ma non si può dire che non abbia una sua esistenza peculiare, tutte quanti le morti nella dv (la vita nella dv richiede delle operazioni soprannaturali, Dio opera continuamente e noi non dobbiamo contrastare queste operazioni e noi dobbiamo intuire quando il Signoe ci pota, anche se la natura smania, lasciamo fare). Non opponiamo resistenza. Sarà una grande morte che darà luogo ad una grande resurrezione. Non temere. Chi perde la sua vita la trova e chi la tiene la perde.
Offriamo i nostri momenti in cui ci sentiamo abbandonati per riparare gli abbandoni altrui. Siamo forti nei santi abbandoni che Lui e la Madonna possono far percepire alle anime che le amano in questo orizzonte, non abbandoniamo mai Gesù e la Madonna.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
24 Gennaio 1926 La Divina Volontà è Madre di tutte le volontà umane. Nella Divina Volontà non c’è morte
Tre ambiti di meditazione. Lo sfondo è sempre lo stesso: Luisa che sente il dolore del distacco sensibile di Gesù, per capire queste cose occorre vedere le date degli scritti, due settimane sono passate dal 10 gennaio 1926 al 24 gennaio; per noi sono pochine, ma per chi ha esperienze soprannaturali non sono pochine. Luisa lo definisce il duro esilio della vita.
"..Mi sentivo tutta abbandonata dal Cielo e dalla terra e pensavo tra me che Gesù mi diceva molto tempo fa, che io dovevo vivere nel duro esilio della vita come se non ci fosse più nessuno all’infuori di Gesù e me, tutti dovevano scomparire dalla mia mente e dal mio cuore.." Luisa
In un certo senso questo vale per tutti, ma il don calcherebbe l'attenzione in un certo senso attenzione a non dar luogo comportamenti disordinati e non opportuni che non prendondono nel debito modo e calando nelle circostanze concrete di vita dove la dv ci ha messo quest'esortazione. Gesù vuole che stiamo con Lui, a fare tutte le cose con Lui e per Lui e in vista di Lui. E' chiaro che a seconda del nostro stato di vita ci sono delle relazioni diverse, non possiamo vivere come Luisa che aveva una missione ben precisa. Non è un caso che Luisa non sia andata in convento o monastero, perchè se ti metti in una realtà di questo genere dopo devi intrattenere necessariamente tenere dei legami con delle persone. C'è la dimensione comunitaria. Luisa non è stata messa in questa situazione perchè Gesù doveva avere con lei la più ampia libertà possibile, è stata dentro un letto sola in casa poteva girare nella dv ecc... Da un lato dobbiamo rimanere nella dv (onde prevenire applicazioni malsane) e Nostro Signore sa bene cosa deve fare, ci pensa Lui a creare situazioni e circostanze come ha fatto con Luisa, noi dobbiamo solo assecondare la sua azione senza porre ostacoli e combinare guai. Il primo obbiettivo è non combinare guai.
Gesù la porta a questo stato di vita intimissima con Lui e poi per lunghi periodi la priva di sè e poi spiega: questa privazione non è altro che un'offerta riparatrice per la dv abbandonata dalle creature
“Figlia del mio Supremo Volere, coraggio nel tuo isolamento. Questo serve come compagnia alla mia Volontà abbandonata dalle creature; il dolore del suo isolamento, oh com’è più duro del tuo!.........................................Povera Madre (la dv ndr) che è la mia Volontà, in mezzo a tante figlie partorite da Essa, resta isolata, abbandonata e mentre tutte prendono del suo per vivere, se ne servono per crescere a sua dissomiglianza e per offenderla; si può dare dolore più grande per una madre che l’abbandono dei propri figli? Non essere conosciuta dal parto delle sue proprie viscere, anzi questi figli cambiandosi in nemici offendono Colei che li ha dati alla luce? Perciò il dolore dell’isolamento della mia Volontà è grande ed inconcepibile. Perciò il tuo isolamento sia la compagnia di questa Madre isolata, che piange e cerca i suoi figli, che per quanto piange, grida e chiama i suoi figli e con le voci più tenere, con le lacrime più amare, coi sospiri più ardenti e con le voci più tonanti di castighi, questi figli discoli se ne stanno lontani dal seno di Colei che li ha generati..." Gesù
Come la creature abbandonano volontariamente la dv, così Gesù abbandona Luisa perchè senta una parte di ciò che sente Lui ed offrirgli questo sacrificio in riparazione per tutti i fratelli. Ci aiuti questo a leggere tante cose, esempio di stretta attualità: supponiamo un'anima devota ai tempi del lockdown assoluto, evento mai visto della chiusura delle Chiese e taglio dei Sacramenti (al Signore la sentenza), ma mettendosi dalla parte di un fedele, chi ha avuto l'acutezza di percepire che la stragrande maggioranza dei cattolici ha abbandonato Dio e quindi io anima vivo questo tempo offrendo il mio digiuno dei sacramenti in riparazione di come gli altri fedeli tratta Dio e i Sacramenti. Chi ha fatto questo nella dv il don crede che ha dato il giusto senso e sarà ampiamente ricompensato; perchè gli eventi che avvengono non sono casuali, è difficile discernere il senso, nella dv si impara a fare un pò di discernimento e il don crede che pian piano a tante cose ci si arrivi. Come tutte quelle situazioni...anche la gestione di quella situazione, ognuno deve mettersi davanti a Dio e chiedersi: cosa fare in queste circostanze concrete? Cercando di capire cosa Dio voglia veramente, come santificare questa situazione. C'è qualche anima santa che in qualche circostanza ha il desiderio di accostarsi alla santa comunione e lo mortifica e proprio per riparare tutti quelli che partecipano all'eucarestia pur non potendo. L'esperienza di Luisa è da intendere in questo orizzonte.
".. Ma, ahimè! queste figlie delle volontà umane, partorite da questa Madre Celeste della mia Volontà, disprezzano e non curano tutte le cure materne, il suo amore, le sue tenerezze e premure, anche se Essa è vicina a loro, le volontà umane sono lontane da questa Madre, molte neppure la conoscono, altre la disprezzano e se ne fanno beffe..." Gesù
Poi c'è la visione dei soldati:
"..Onde, dopo ciò mi son messa a fare l’adorazione al mio Crocifisso Gesù e dinanzi alla mia mente ho visto passare una lunga fila di soldati, tutti armati, che non finiva mai. Io avrei voluto pensare al mio Crocifisso Gesù e non già vedere soldati, ma mio malgrado sono stata costretta a vedere questi soldati armati di tutto punto..." Luisa
Tre anni dopo ci sarebbero stati i Patti Lateranensi (1929) e Gesù dice:
“Figlia mia, quanto più il mondo apparentemente sembra in pace, decanta pace, tanto più sotto a quella pace effimera e mascherata nasconde guerre, rivoluzioni e scene tragiche per la povera umanità e quanto più pare che si favorisca la mia Chiesa e si inneggino vittorie, trionfi e pratiche d’unione tra stato e Chiesa, tanto più vicina è la zuffa che preparano contro di Essa. Così fu di Me, fino a tanto che non mi acclamarono Re e mi ricevettero in trionfo, Io potetti vivere in mezzo ai popoli, ma dopo la mia entrata trionfale in Gerusalemme, non mi lasciarono più vivere e dopo pochi giorni mi gridarono: “crocifiggilo” e, armandosi tutti contro di Me, mi fecero morire. Quando le cose non partono da un fondo di verità, non hanno forza di regnare a lungo, perché mancando la verità manca l’amore e manca la vita che lo sostiene e perciò è facile mettere fuori ciò che nascondevano e cambiano la pace in guerra, i favori in vendette. Oh! quante cose impreviste stanno preparando.” Gesù
E mancavano 15 anni alla seconda guerra mondiale. Anche qua Gesù dà una massima, non farti ingannare quando si assumono atteggiamenti nei confronti della Chiesa, fino a quando Gesù si è fatto gli affari propri (e non ci sono state consacrazioni pubbliche) gli hanno dato tormento ma poi dopo l'ingresso nella città santa lo hanno quasi fatto subito fuori.
"..Quando le cose non partono da un fondo di verità, non hanno forza di regnare a lungo.." Gesù
Parole da ricordare e da riprendere
E nell'ultima parte, Luisa tornando alla carica coi suoi dolori..Luisa inizia a dire che era la Neonata della Divina Volontà e che se Gesù se ne va diventerà il primo aborto della dv perchè i neonati non possono stare senza la mamma. Fa un pò sorridere perchè se le inventa tutte per far ritornare Gesù.
“Figlia mia, nella mia Volontà non ci sono morti né aborti e chi vive in Essa contiene per vita la Vita della mia Volontà e ancorché si sente morire e anche morta, si trova nella mia Volontà, la quale contenendo la Vita, la fa risorgere in ogni istante a nuova luce, a nuova bellezza, grazia e felicità, dilettandosi di conservarla sempre piccola in sé, per averla grande con Sé; piccola ma forte, piccola ma bella, neonata appena, affinché nulla di umano abbia, ma tutto divino, sicché la sua vita è la sola Volontà mia, la quale effettuerà tutti i miei disegni senza sperdere nulla. Sarai come la goccia dell’acqua sommersa nel gran mare, come il chicco di grano nelle grandi masse dei granelli; per quanto la goccia d’acqua sembri come scomparsa nel mare ed il chicco negli innumerevoli granelli, non si può negare né togliere il diritto che la loro vita esiste. Perciò, non temere e fa’ che perda la tua vita per acquistare il diritto di avere per vita la sola mia Volontà.” Gesù
Si muore ma si risorge perchè la dv fa risorgere l'anima in ogni momento. Piccola ma forte, piccola ma bella. Si sperde una goccia d'acqua nell'oceano ma non si può dire che non abbia una sua esistenza peculiare, tutte quanti le morti nella dv (la vita nella dv richiede delle operazioni soprannaturali, Dio opera continuamente e noi non dobbiamo contrastare queste operazioni e noi dobbiamo intuire quando il Signoe ci pota, anche se la natura smania, lasciamo fare). Non opponiamo resistenza. Sarà una grande morte che darà luogo ad una grande resurrezione. Non temere. Chi perde la sua vita la trova e chi la tiene la perde.
Offriamo i nostri momenti in cui ci sentiamo abbandonati per riparare gli abbandoni altrui. Siamo forti nei santi abbandoni che Lui e la Madonna possono far percepire alle anime che le amano in questo orizzonte, non abbandoniamo mai Gesù e la Madonna.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
mercoledì 17 marzo 2021
Prendere tutte le cose come dono della Divina Volontà
Straordinaria lezione di Gesù che spiega come tutte le cose create siano portatrici della Divina Volontà e come bisogna imparare a prenderle (tutte) come dono della Divina Volontà. Bellissimi esempi fatti da Gesù al riguardo. Bellissima similitudine da lui usata per far comprendere l'umana incorrispondenza e ingratitudine. Libro di cielo volume 18, 10 Gennaio 1926, 10 Luglio 2020
10 Gennaio 1926 La via ed il lavorio che fa la Divina Volontà in tutte le cose create per giungere alla creatura, affinché questa metta l’ultimo punto del suo compimento
Oggi il Signore ci ha sorpreso utilizzando la metafora dell'attore che prepara le scene per il pubblico e quella dello spettacolo della Creazione, scene che nessuno dei più abili artisti e sceneggiatori potrebbero porre in essere.
"..Tale è la mia Volontà, che come abile attore prepara le scene più belle per divertire l’uomo nel teatro di tutta la Creazione, non per ricevere ma per dare: prepara le scene di luce, delle più fulgide; le scene di fioritura e di bellezze, le più smaglianti; le scene di fortezza nel rumoreggiare del tuono, nello scoppio della folgore, nell’incalzare delle onde e perfino sull’altezza dei monti più alti; le scene più commoventi di bambino che piange, che trema e intirizzisce di freddo; scene dolorose di sangue e tragiche e perfino di morte nella mia Passione; nessun attore, per quanto abile, può superarmi nella varietà delle mie scene amorose..." Gesù
La nostra intelligenza non dovrebbe faticare quando vede un capolavoro, quando guardiamo qualche bel capolavoro ci domandiamo (o il don la domanda se l'è fatta) quanto lavoro c'è dietro. Il senso della meditazione e il messaggio di questo brano: sta attento ed impara a vedere la mia Volontà dovunque e a vedere il suo continuo atto d'amore.
Se noi apriamo il Primo Capitolo e secondo capitolo della genesi dove viene dettagliata meglio l'opera della Creazione con l'Uomo e della Donna. Sia fatta o Fiat il verbo è lo stesso. E' uno spettacolo in termini essenziali, c'è scritto il capolavoro che Dio ha fatto nella Creazione, i ruoli, i generi che Dio ha creato e che ha assegnato ad ognuno.
"..La mia Volontà fa la sua via nel germe e fa che la terra lo riceva, dandole virtù di farlo germogliare, di moltiplicarsi; fa il suo lavorio col chiamare l’acqua per innaffiarlo, il sole per fecondarlo, il vento per purificarlo, il freddo per far mettere la radice, il caldo per svilupparlo e farlo giungere a giusta maturazione; poi dà virtù alle macchine per tagliarlo, per trebbiarlo, per macinarlo e così potergli dare sostanza di pane e, chiamando il fuoco per cuocerlo, lo porge alla bocca della creatura, affinché ne mangi e conservi la sua vita..." Gesù
E poi:
"..Chi prende quel pane e lo mangia come portatore del Divin Volere in esso e come mangia il pane, mangia il mio Volere in esso per accrescere le forze del corpo e dell’anima, per compiere in tutto la Divina Volontà..." Gesù
Tante volte il don ha cercato di fare un processo analogo per ricordare a sè stesso e per condividere queste verità: il seme e la terra vengono dalla Volontà di Dio, la virtù che ha la terra di far germogliare il seme viene dalla Volontà di Dio, - Dio benedice la Terra perchè si moltiplichino i frutti nella Genesi - , l'acqua, il sole, freddo, caldo, vento ecc.. in tutti questi fenomeni scorre la divina volontà, sono stati tutti quanti creati da Dio. Le lodi della domenica mattina (canto di Daniele...luci e tenebre benedite il Signore...). La trebbiatrice l'abbiamo fatta noi, è vero, ma l'essere umano viene dalla Volontà di Dio e secondo puoi lavorare perchè la divina volontà ti mantiene nell'essere, terzo perchè il cervello e i muscoli funzionano perchè supportati dalla dv, quarto perchè la materia della trebbiatrice è fatta dalla dv e il fuoco con cui si cuoce viene dalla dv. In un pezzo di pane ho un'autotreno di atti nella dv. Vivere nella dv vuol dire questo: mettere l'ultimo punto al lavoro della dv.
"...così in tutte le altre cose create che servono all’uomo, la mia Volontà fa la sua via nel mare e lavora nella moltiplicazione dei pesci;.." Gesù
Chi l'ha fatto il mare? Dove in molti hanno la possibilità di rallegraci. Chi ha creato i pesci? Chi moltiplica i pesci? Gli animali? Chi controlla tutto l'Universo e chi è che sta attento che ognuno riceva i frutti delle sue raccolte (aria, luce ecc...)? La Dv. Ma chi vive tutto questo in atto ininterrotto di stare ricevendo infinti atti di amore dalla dv? Quando respiriamo, tutta quella montagna di atomi che prendi sono atti della dv. E Gesù dice:
"... Se non fosse per la mia Volontà.... tutte le cose resterebbero paralizzate e come tante pitture dipinte in cui non c’è la vita delle cose che rappresentano; sicché, povera creatura, se la mia Volontà si ritirasse dal fare la sua via in tutte le cose create, tutte resterebbero come pitture dipinte, senza più produrre il bene che ciascuna cosa contiene verso l’uomo;..." Gesù
Che differenza c'è tra un quadro e la scena reale? Il quadro è morto, la scena viva è un'altra cosa. Questo significa che "...perciò posso dire che non sono le cose create che lo servono, ma la mia Volontà velata, nascosta, che si fa servitore dell’uomo.." nel Sole che splende la dv ti sta facendo un regalo. Nel pane che mangi la dv ti sta facendo un regalo ecc... e dunque: stando così le cose, ma non è sacrosanto e giusto dovere che noi impariamo a guardare in tutte le cose la dv, riconoscerla, farla e ricambiarla e il servizio a Colei che ci serve anche nelle più piccole cose e moltiplicare i nostri grazie all'infinito? Se facessimo questo Gesù si sentirebbe ripagato del suo lavorio. E poi c'è l'ìmmagine dell'attore:
"..Succede alla mia Volontà come ad un attore, il quale deve esporre la sua scena al pubblico. Poveretto! quanti lavori nascosti, quante veglie, quanti preparativi, quanta arte nei suoi stessi moti non prepara per atteggiarsi, ora a far sorridere il pubblico, ora a farlo piangere! In tutto questo lavorio l’attore non fa festa, anzi suda, stenta e fatica; quando il tutto sembra preparato, si prepara a chiamare il pubblico a vedere la sua scena e quanta più gente vede, più si sente spuntare nel cuore la gioia, chissà potrà fare una bella festa, ma il vero compimento della sua festa è quando, terminata la scena si sente scorrere a mani piene i soldi d’oro e d’argento nelle sue mani, come approvazione e trionfo della sua scena. Ma se invece dopo tanti preparativi, imbandisce, suona e risuona trombette e nessuno si presenta, o si presenta poca gente che ai primi atti della scena lo lascia solo, poveretto, come soffre e la speranza della sua festa si cambia in lutto. Chi è stato che ha amareggiato tanto quel povero attore tanto abile e buono nel dare le sue scene?.." Gesù
Che umiliazione sarebbe quella di ritrovarsi senza pubblico? Immaginiamo la fatica di queste persone, come fanno a mettersi in testa tutti i copioni? Il don ha visto realizzare una volta un cortometraggio amatoriale (5 minuti) e per far ciò queste persone sono rimaste una giornata intera a lavorare. E' vero che erano tutti dilettanti, però per farlo bene sono stati a lavorare una giornata intera. Quanto lavoro ha fatto Nostro Signore per noi? E purtroppo nessuno lo ringrazia.
"..Ah! la gente ingrata che non ha voluto essere neppure spettatrice delle scene di quel povero attore. Tale è la mia Volontà, che come abile attore prepara le scene più belle per divertire l’uomo nel teatro di tutta la Creazione, non per ricevere ma per dare: prepara le scene di luce, delle più fulgide; le scene di fioritura e di bellezze, le più smaglianti; le scene di fortezza nel rumoreggiare del tuono, nello scoppio della folgore, nell’incalzare delle onde e perfino sull’altezza dei monti più alti; le scene più commoventi di bambino che piange, che trema e intirizzisce di freddo; scene dolorose di sangue e tragiche e perfino di morte nella mia Passione; nessun attore, per quanto abile, può superarmi nella varietà delle mie scene amorose..." Gesù
Se lo spettacolo meraviglio di questo mondo (anche se abbiamo deturpato parecchio) cosa ci sarà in Paradiso? Dio vuole che noi ci divertiamo. Dio vuole anche la mortificazione, la croce ecc... ma Dio non li vuole di per sè stessi, leviamocelo dalla testa; la croce e sacrificio sono diventati strumento di conseguenza per eliminare il male. Ma se questo non ci fosse stato, ci saremmo divertiti dal mattino alla sera; adesso, nell'attuale regime post- peccato originale non ci si può divertire dal mattino alla sera, quelli che vorrebbero fare questo (anche nel male che fanno) ma in qualche modo fanno un'eco (anche se non lo sanno) di quello che sarebbe stata la nostra vita e Dio per sè stesso vuole il nostro divertimento, vuole dare ricevere un grande Grazie e ricambio d'amore. Meditare su queste cose sia molto importante. Molt o santificante e molto santificante. Il don crede che come auto psicoterapia cominciare a farsi attenti a vari Ti Amo; il don pensa che produrrebbe enormi benefici nei cuori di tanti fratelli e sorelle che si autoescludono dalla bellezza inesauribile che deriva dal godersi per tutto ciò che Dio ha fatto per noi.
"..Ma, ahimè! quanti non guardano la mia Volontà in tutte queste scene e non prendono la sostanza del frutto che vi è in esse e ricambiano in lutto le feste che la mia Volontà si preparava nella Creazione e nella Redenzione, perciò figlia mia, non ti far sfuggire nulla, prendi tutte le cose come dono che ti fa la mia Volontà, siano piccole o grandi, naturali e soprannaturali, amare o dolci, fa’ che tutte entrino in te come doni e compimento della mia Volontà.” Gesù
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
10 Gennaio 1926 La via ed il lavorio che fa la Divina Volontà in tutte le cose create per giungere alla creatura, affinché questa metta l’ultimo punto del suo compimento
Oggi il Signore ci ha sorpreso utilizzando la metafora dell'attore che prepara le scene per il pubblico e quella dello spettacolo della Creazione, scene che nessuno dei più abili artisti e sceneggiatori potrebbero porre in essere.
"..Tale è la mia Volontà, che come abile attore prepara le scene più belle per divertire l’uomo nel teatro di tutta la Creazione, non per ricevere ma per dare: prepara le scene di luce, delle più fulgide; le scene di fioritura e di bellezze, le più smaglianti; le scene di fortezza nel rumoreggiare del tuono, nello scoppio della folgore, nell’incalzare delle onde e perfino sull’altezza dei monti più alti; le scene più commoventi di bambino che piange, che trema e intirizzisce di freddo; scene dolorose di sangue e tragiche e perfino di morte nella mia Passione; nessun attore, per quanto abile, può superarmi nella varietà delle mie scene amorose..." Gesù
La nostra intelligenza non dovrebbe faticare quando vede un capolavoro, quando guardiamo qualche bel capolavoro ci domandiamo (o il don la domanda se l'è fatta) quanto lavoro c'è dietro. Il senso della meditazione e il messaggio di questo brano: sta attento ed impara a vedere la mia Volontà dovunque e a vedere il suo continuo atto d'amore.
Se noi apriamo il Primo Capitolo e secondo capitolo della genesi dove viene dettagliata meglio l'opera della Creazione con l'Uomo e della Donna. Sia fatta o Fiat il verbo è lo stesso. E' uno spettacolo in termini essenziali, c'è scritto il capolavoro che Dio ha fatto nella Creazione, i ruoli, i generi che Dio ha creato e che ha assegnato ad ognuno.
"..La mia Volontà fa la sua via nel germe e fa che la terra lo riceva, dandole virtù di farlo germogliare, di moltiplicarsi; fa il suo lavorio col chiamare l’acqua per innaffiarlo, il sole per fecondarlo, il vento per purificarlo, il freddo per far mettere la radice, il caldo per svilupparlo e farlo giungere a giusta maturazione; poi dà virtù alle macchine per tagliarlo, per trebbiarlo, per macinarlo e così potergli dare sostanza di pane e, chiamando il fuoco per cuocerlo, lo porge alla bocca della creatura, affinché ne mangi e conservi la sua vita..." Gesù
E poi:
"..Chi prende quel pane e lo mangia come portatore del Divin Volere in esso e come mangia il pane, mangia il mio Volere in esso per accrescere le forze del corpo e dell’anima, per compiere in tutto la Divina Volontà..." Gesù
Tante volte il don ha cercato di fare un processo analogo per ricordare a sè stesso e per condividere queste verità: il seme e la terra vengono dalla Volontà di Dio, la virtù che ha la terra di far germogliare il seme viene dalla Volontà di Dio, - Dio benedice la Terra perchè si moltiplichino i frutti nella Genesi - , l'acqua, il sole, freddo, caldo, vento ecc.. in tutti questi fenomeni scorre la divina volontà, sono stati tutti quanti creati da Dio. Le lodi della domenica mattina (canto di Daniele...luci e tenebre benedite il Signore...). La trebbiatrice l'abbiamo fatta noi, è vero, ma l'essere umano viene dalla Volontà di Dio e secondo puoi lavorare perchè la divina volontà ti mantiene nell'essere, terzo perchè il cervello e i muscoli funzionano perchè supportati dalla dv, quarto perchè la materia della trebbiatrice è fatta dalla dv e il fuoco con cui si cuoce viene dalla dv. In un pezzo di pane ho un'autotreno di atti nella dv. Vivere nella dv vuol dire questo: mettere l'ultimo punto al lavoro della dv.
"...così in tutte le altre cose create che servono all’uomo, la mia Volontà fa la sua via nel mare e lavora nella moltiplicazione dei pesci;.." Gesù
Chi l'ha fatto il mare? Dove in molti hanno la possibilità di rallegraci. Chi ha creato i pesci? Chi moltiplica i pesci? Gli animali? Chi controlla tutto l'Universo e chi è che sta attento che ognuno riceva i frutti delle sue raccolte (aria, luce ecc...)? La Dv. Ma chi vive tutto questo in atto ininterrotto di stare ricevendo infinti atti di amore dalla dv? Quando respiriamo, tutta quella montagna di atomi che prendi sono atti della dv. E Gesù dice:
"... Se non fosse per la mia Volontà.... tutte le cose resterebbero paralizzate e come tante pitture dipinte in cui non c’è la vita delle cose che rappresentano; sicché, povera creatura, se la mia Volontà si ritirasse dal fare la sua via in tutte le cose create, tutte resterebbero come pitture dipinte, senza più produrre il bene che ciascuna cosa contiene verso l’uomo;..." Gesù
Che differenza c'è tra un quadro e la scena reale? Il quadro è morto, la scena viva è un'altra cosa. Questo significa che "...perciò posso dire che non sono le cose create che lo servono, ma la mia Volontà velata, nascosta, che si fa servitore dell’uomo.." nel Sole che splende la dv ti sta facendo un regalo. Nel pane che mangi la dv ti sta facendo un regalo ecc... e dunque: stando così le cose, ma non è sacrosanto e giusto dovere che noi impariamo a guardare in tutte le cose la dv, riconoscerla, farla e ricambiarla e il servizio a Colei che ci serve anche nelle più piccole cose e moltiplicare i nostri grazie all'infinito? Se facessimo questo Gesù si sentirebbe ripagato del suo lavorio. E poi c'è l'ìmmagine dell'attore:
"..Succede alla mia Volontà come ad un attore, il quale deve esporre la sua scena al pubblico. Poveretto! quanti lavori nascosti, quante veglie, quanti preparativi, quanta arte nei suoi stessi moti non prepara per atteggiarsi, ora a far sorridere il pubblico, ora a farlo piangere! In tutto questo lavorio l’attore non fa festa, anzi suda, stenta e fatica; quando il tutto sembra preparato, si prepara a chiamare il pubblico a vedere la sua scena e quanta più gente vede, più si sente spuntare nel cuore la gioia, chissà potrà fare una bella festa, ma il vero compimento della sua festa è quando, terminata la scena si sente scorrere a mani piene i soldi d’oro e d’argento nelle sue mani, come approvazione e trionfo della sua scena. Ma se invece dopo tanti preparativi, imbandisce, suona e risuona trombette e nessuno si presenta, o si presenta poca gente che ai primi atti della scena lo lascia solo, poveretto, come soffre e la speranza della sua festa si cambia in lutto. Chi è stato che ha amareggiato tanto quel povero attore tanto abile e buono nel dare le sue scene?.." Gesù
Che umiliazione sarebbe quella di ritrovarsi senza pubblico? Immaginiamo la fatica di queste persone, come fanno a mettersi in testa tutti i copioni? Il don ha visto realizzare una volta un cortometraggio amatoriale (5 minuti) e per far ciò queste persone sono rimaste una giornata intera a lavorare. E' vero che erano tutti dilettanti, però per farlo bene sono stati a lavorare una giornata intera. Quanto lavoro ha fatto Nostro Signore per noi? E purtroppo nessuno lo ringrazia.
"..Ah! la gente ingrata che non ha voluto essere neppure spettatrice delle scene di quel povero attore. Tale è la mia Volontà, che come abile attore prepara le scene più belle per divertire l’uomo nel teatro di tutta la Creazione, non per ricevere ma per dare: prepara le scene di luce, delle più fulgide; le scene di fioritura e di bellezze, le più smaglianti; le scene di fortezza nel rumoreggiare del tuono, nello scoppio della folgore, nell’incalzare delle onde e perfino sull’altezza dei monti più alti; le scene più commoventi di bambino che piange, che trema e intirizzisce di freddo; scene dolorose di sangue e tragiche e perfino di morte nella mia Passione; nessun attore, per quanto abile, può superarmi nella varietà delle mie scene amorose..." Gesù
Se lo spettacolo meraviglio di questo mondo (anche se abbiamo deturpato parecchio) cosa ci sarà in Paradiso? Dio vuole che noi ci divertiamo. Dio vuole anche la mortificazione, la croce ecc... ma Dio non li vuole di per sè stessi, leviamocelo dalla testa; la croce e sacrificio sono diventati strumento di conseguenza per eliminare il male. Ma se questo non ci fosse stato, ci saremmo divertiti dal mattino alla sera; adesso, nell'attuale regime post- peccato originale non ci si può divertire dal mattino alla sera, quelli che vorrebbero fare questo (anche nel male che fanno) ma in qualche modo fanno un'eco (anche se non lo sanno) di quello che sarebbe stata la nostra vita e Dio per sè stesso vuole il nostro divertimento, vuole dare ricevere un grande Grazie e ricambio d'amore. Meditare su queste cose sia molto importante. Molt o santificante e molto santificante. Il don crede che come auto psicoterapia cominciare a farsi attenti a vari Ti Amo; il don pensa che produrrebbe enormi benefici nei cuori di tanti fratelli e sorelle che si autoescludono dalla bellezza inesauribile che deriva dal godersi per tutto ciò che Dio ha fatto per noi.
"..Ma, ahimè! quanti non guardano la mia Volontà in tutte queste scene e non prendono la sostanza del frutto che vi è in esse e ricambiano in lutto le feste che la mia Volontà si preparava nella Creazione e nella Redenzione, perciò figlia mia, non ti far sfuggire nulla, prendi tutte le cose come dono che ti fa la mia Volontà, siano piccole o grandi, naturali e soprannaturali, amare o dolci, fa’ che tutte entrino in te come doni e compimento della mia Volontà.” Gesù
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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