giovedì 1 dicembre 2022

Fare tutto per ricevere e compiere il Divin Volere

Gesù spiega magnificamente perché, pur non avendo bisogno di nulla né necessità alcuna in quanto Dio, si abbassò a compiere tutti gli atti propri degli uomini in questa terra. Non solo per dimostrarci il suo immenso amore ma, facendo tutto sempre e solo nel Divin Volere, voleva insegnarci a fare altrettanto. Libro di Cielo, Volume 27, 16 Dicembre 1929, Mercoledì 6 Aprile 2022

16 Dicembre 1929 Come Gesù di nulla aveva bisogno possedendo in se stesso la forza creatrice di tutti i beni. Come il Divin Volere è portatore di tutte le cose create. La virtù generatrice.

Di fronte ad un materiale così ampio ci vogliono un sacco di ripetizioni per memorizzare tutto, ma mentre leggeva il don gli si illuminavano certe cose. Il don parte dalla frase che l'ha colpito più di tutte e sarebbe da rifletterci una settimana:

"...Ma col mio dolore sono costretto a vedere che le creature non prendono il cibo, l'acqua, né fanno il lavoro per ricevere e compiere il mio Voler Divino, ma agiscono per necessità e per soddisfare la loro volontà umana ed il mio Fiat Divino viene messo fuori dagli atti loro.." Gesù

Cosa sta dicendo Gesù? Mangiare, bere e lavorare, cosa che tutti gli esseri umani fanno, ma come li fai e perchè li fai? Tu mangi per compiere il volere divino o per soddisfare la tua necessità o per soddisfare la tua umana volontà? Pensiamoci bene. Molti - questa meditazione è caduta in quaresima - quando si parla di digiuno mettono in gioco una montagna di scuse per non digiunare perchè è un sacrificio. Ora - dice il don - in alcuni casi ci sono delle tematiche profonde di salute e gravi che sconsigliano un gesto ascetico. Ma nella stragrande maggioranza dei casi non è così. Se tu mangi per necessità o per soddisfare la tua volontà umana tu il digiuno non lo farai mai perchè hai fame e hai necessità di mangiare o ti piace mangiare le cose buone e non hai nessuna voglia di rinunciarci (vizio di gola). Ma se tu mangi perchè Dio vuole che tu mangi (sembra lo stesso ma non lo è) e si vede quanto mangi, come mangi e dove mangi e perchè mangi. Si beve per fare la divina volontà, quanta gente beve poco? Se uno volesse bere per Divina Volontà si potrebbe fare 2 litri d'acqua al giorno. Questo è un'esempio sciocco - esempi per far capire. Se io bevo per adempiere la dv, io bevo facendo una cosa per il quale il mio organismo è programmato e se vengo a sapere che il mio fabbisogno d'acqua è notevole ne berrò di più senza problemi. Capiamo il senso. Certamente se uno beve nella dv non si ubriaca, non va in cerca di schifezze - non è proibito bere bevande alcoliche ma con moderazione. Uno può bere il vino nella dv o per soddisfare il gusto perchè il vino è buono.

Un passo indietro: vivere nella dv non significa che si fanno cose differenti dagli altri. Ma si fanno le stesse cose in maniera differente. Dio lo vede e la persona lo sa se sta bevendo il bicchiere di vino nella dv. Esempio: con le bevande alcoliche, ogni tanto mi prendo un goccettino di birra e se Dio mi chiedesse di rinunciare alle bevande alcoliche, tu lo faresti senza neanche pensarci? Ecco che significa bere nella dv. Lavorare. Pensiamo a tutti i disastri che sono successi: gente che ha perso il lavoro per l'epidemia e per i provvedimenti presi (discutibili). Ci sono delle ingiustizie macroscopiche. Quanti fanno il lavoro per compiere il volere divino? Questi discorsi come dice san Paolo per chi non ha lo Spirito di Dio sono pazzia, ma se tu lavori nella dv e stai in ozio per un'atto della tua volontà o campi sulle spalle degli altri (accattonaggio di professione); se tu ti trovi senza lavoro contro la tua volontà e magari subendo un'ingiustizia...come si vive nella dv questa cosa? Tu lavori per necessità?

Gesù sta spiegando: non lavorava per necessità e tanto meno cerca la soddisfazione della sua volontà umana, quando uno fa un lavoro che gli piace o che gli dà grande soddisfazione è un grande alimento per la nostra volontà umana. Mi piace, riesco bene e ho riscontri positivi e sono ringraziato ecc... ma questo è lavorare per necessità e per soddisfare la propria volontà umana. Ma il fiat divino viene messo fuori dai nostri atti.

"...ma giunta al punto dove il mio amabile Gesù scese nel basso degli atti umani, come succhiare il latte dalla sua Mamma, prendere il cibo, bere l'acqua ed abbassarsi perfino al lavoro, io mi sentivo stupire nel vedere che Gesù per natura sua non aveva bisogno di nulla, perché possedendo in se stesso la forza creatrice di tutti i beni, poteva fare a meno di servirsi delle sue stesse cose da Lui create;.." Luisa

Ma ti pare che Colui che ha Creato l'Universo sta succhiando il latte dal mio seno come se ne avesse bisogno? (avrà pensato la Madonna). Si mette a lavorare, prende il cibo. Noi purtroppo - il don parla per sè - noi non abbiamo questa capacità di stupirci di fronte a questa creatura.

"Figlia mia, tu hai ragione che di nulla avevo bisogno; ma il mio amore essendo sceso dall’altezza dei Cieli nel basso della terra, non sapeva star quieto, né fermo, sentivo l'irresistibile bisogno di mettere fuori il mio amore ed amare in quegli stessi atti che la creatura faceva per necessità, Io li facevo per far correre il mio amore verso di loro e così poter dire: vedi quanto ti ho amato? Ho voluto scendere nei tuoi più piccoli atti, nelle tue necessità, nel tuo lavoro, in tutto, per dirti che ti amo, darti il mio amore e ricevere il tuo amore...." Gesù

Dio si è abbassato a vivere una vita come la mia e la tua per entrarci dentro dal di dentro. Gesù è la Seconda Persona della Santissima Trinità. Gli Angeli stanno prostrati davanti a loro e i diavoli non ci possono fare niente. Primo l'amore e secondo la necessità in Dio esiste. Considerazione del don: ecco perchè a Dio non gli piacciono le cose fatte per forza. Devi farla per amore e con tutto il cuore anche quelle obbligate. In questo mondo Dio non manda angeli con le clave, Dio vuole che tu liberamente abbracci il giogo della sua legge e la osservi.

".. Non esisteva in me la necessità, ma lo facevo per compiere in ogni atto la Divina Volontà; tutte le cose si presentavano innanzi a me quali erano in se stesse, donde erano uscite, suggellate dal Fiat Divino ed Io le prendevo perché così Esso voleva. Si può dire che c'era una gara tra la mia Divina Volontà che in natura come Verbo del Padre Celeste possedevo in me e la mia stessa Divina Volontà sparsa in tutto il creato..." Gesù

"..Sicché in tutte le cose Io non conoscevo, né vedevo altro che la mia Divina Volontà; era Essa il mio cibo, la mia acqua, il mio lavoro, tutto scompariva ed era sempre con la mia Divina Volontà che avevo a che fare; e mentre la mia Divina Volontà mi faceva scendere negli atti umani delle creature,.." Gesù

Noi dobbiamo arrivare a questo. Parlo? Perchè Dio lo vuole. Taccio perchè Dio lo vuole, ecc.. in continuazione. Il cibo che Gesù prendeva era divina volontà, l'acqua che Lui prendeva era dv, lavorava perchè Dio voleva che Lui lavorasse. Non esisterebbero frodi, assentoismi, lavori disordinati, nessuno lavorerebbe di domenica, se uno lavora nella dv evita - chi è costretto a lavorare contro la sua volontà non si deve sentire chiamato in causa - usiamo il grano salis. Gesù faceva ciò perchè tu imparassi a compiere la dv, perchè noi potessimo diventare come Lui.

"..Io chiamavo tutti gli atti umani di ciascuna di esse, affinché ricevessero il gran dono di far scendere il mio Voler Divino come atto primo e come vita dei loro atti..." Gesù

Come si arriva a questo? Guardiamo cosa dice Gesù:

"..Invece guardano l'esteriorità delle cose e perciò vi attaccano il loro cuore, si cibano delle cortecce di esse e perdono la sostanza che si trova nelle cose create, uscite da noi per far compiere loro tanti atti di nostra Divina Volontà..." Gesù

"..Oh se le creature guardassero le cose create come son in se stesse, la loro origine, chi le alimenta e conserva e chi è il Portatore di tante cose che servono alla vita umana, oh! come amerebbero il mio Voler Divino e prenderebbero la sostanza delle cose create!.." Gesù

Chi campa così la vita diventa un'altra cosa. Esempio: (il don) io sono un prete diocesano che consiste nella partecipazione apostolica della Chiesa. Il don sta predicando, ma come fa a capire che sta facendo questo nella dv? Se Dio adesso dicesse: smetti di fare ciò a seduta stante e il resto della tua vita passala in un'eremo, non dire neanche più una parola a nessuno. Se io nel cuore a occhi chiusi comanda e lo faccio e se non ci credi mettimi alla prova, (esempio non si parla così a Dio) allora forse stiamo facendo la dv. Stanotte il don e altri hanno fatto una veglia molto lunga e hanno fatto tardi. Il don non sapeva se sarebbe riuscito a mandare la meditazione quotidiana sulla dv e come ha fatto a capire che era dv che ciò accadesse? Perchè si è svegliato in tempo da solo senza sveglie e nulla e quindi avrebbe fatto in tempo a fare le sue cose. Questo come se niente fosse, si fa bene e non si fa va bene lo stesso, si fa ciò che Dio vuole. Perchè l'importante non è quello che facciamo ma è se tu lo stai facendo nella dv: come Dio lo vuole, perchè Dio lo vuole, nel momento in cui Dio lo vuole ecc.. . Sta attento che la vita nella dv è tutta interiore.

"..Noi invece creammo tante cose per mettere come al banco la nostra Divina Volontà in mezzo alle creature ed esse non se ne servono e la tengono come in atto di continuo fallimento; tutto il bene che prenderebbero se in tutte le cose compissero e prendessero il mio Voler Divino, resta per esse fallito e noi rimaniamo col dolore di non vederla dominante e Regina negli atti umani delle creature." Gesù

Chi nemmeno prega prima di iniziare i pasti sta lontano anni luce da questa cosa qua. Pregare prima dei pasti non vuol dire mangiare nella dv, perchè vuol dire (mangiare nella dv) prendere i ti amo di Dio che Lui ti ha messo nel piatto, come mangi, quanto mangi però la preghiera prima di mangiare è il primo step (e poi c'è il ringraziamento).

"Figlia mia, non c'è ordine, né riposo, né vera vita, se non nel mio Fiat Divino,..." Gesù

Ma poi quando c'è questo (la dv):

"..come figlio nostro, porta con sé il seme che genera e con questo seme la creatura forma tanti altri parti e come va svolgendo la sua vita, così forma il parto dei suoi santi pensieri, delle sue caste parole, il bell’incanto delle sue opere, il dolce calpestio dei suoi passi, i fulgidi raggi dei suoi palpiti e tutti questi parti come vengono formati dalle creature prendono la via per salire al loro Creatore,.." Gesù

Tu cammini? Dio sente un dolce calpestio. Tu parli (evidentemente con un linguaggio consono) - caste parole- Gesù sente l'incanto delle caste parole in una persona che dice parolacce? Le parolaccie sono cose distruttive. Devono proprio sparire e per nessun motivo, non puoi essere arrabbiato nero nella dv.

"..altrimenti c’è pericolo che si trasformi in bruto e perda la virtù generatrice del bene; e se genera, genera le passioni, le debolezze, il vizio e questi non solo non hanno virtù di salire a noi, ma sono condannati come parti che non ci appartengono." Gesù / ci aiuto lo Spirito Santo a completare la meditazione.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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